Taberna: differenze tra le versioni

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[[File:Taverne_di_pescivendoli_Ostia_Antica.jpg|thumb|''Taberna'' di pescivendoli a [[Ostia (città antica)|Ostia antica]]]]
Nell'antica Roma la '''taberna''' (in [[Lingua latina|latino]] ''taberna'', al plurale ''tabernae'') era un ambiente aperto su uno spazio più ampio, dotato di un'ampia porta, in genere dedicato ad attività commerciali. Ambienti di questo genere si trovano inseriti in edifici pubblici (per esempio le taberne sul fondo dei portici dei [[Forum (luogo)|fori]]) o privati, in genere aperti verso la pubblica strada, come al piano terra delle ''[[Insula|insulaeinsula]]e'' (caseggiati a più piani), ma anche lungo le facciate delle ''[[domus]]''.
 
Generalmente erano costituite da un unico ambiente, spesso coperto da una [[volta a botte]]. Potevano essere dotate di un mezzanino, accessibile da una scala interna e illuminato da una finestra sopra la porta. A volte servivano anche da abitazione per il commerciante-artigiano, che poteva vivere nel mezzanino, ovvero in un retrobottega. In altri casi mezzanino o retrobottega potevano servire da magazzino per le merci.
A seconda delle attività che vi si svolgevano potevano essere dotate di vasche o banconi. Alcune (''[[thermopolium]]'') erano specializzate nella preparazione e nella vendita di cibi e bevande.
 
[[File:MercatiTraianoViaBiberaticaTabernae.jpg|thumb|Mercati di Traiano, via Biberatica, taberne con stipiti e soglia in travertino originali]]
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== Diffusione ==
{{CitazioneSenza necessariafonte|Conosciute anche in [[Grecia antica|Grecia]], prevalentemente in città con intensa attività commerciale, intorno alla fine del [[V secolo a.C.|V]] e nel [[IV secolo a.C.]]}}, si diffusero in tutto il [[Mediterraneo]] con i [[Roma antica|Romani]], legate allo sviluppo commerciale di numerose città. Resti di taberne si trovano in numero consistente in città come [[Pompei antica|Pompei]], [[Ostia (città antica)|Ostia]], [[Corinto (città antica)|Corinto]], [[Cartagena (Spagna)|Cartagena]] (''Carthago Nova''), [[Narbona]] (''Narbo'').<ref name=Cambridge/>.
 
[[Tito Livio]] descrive l'aspetto delle taberne nelle strade di ''[[Tusculum]]'', in riferimento ad una visita di [[Marco Furio Camillo]]:
{{quotecitazione|Montato il campo nei pressi delle porte della città, Camillo desiderando sapere se la stessa apparenza di pace che si avvertiva in campagna, regnasse anche nei pressi di quelle mura, entrò in città, dove ammirò le porte aperte e la moltitudine di mercanzia in vendita nei negozi e gli artigiani ognuno impegnato nel proprio mestiere, le scuole che risuonavano le voci degli scolari, le strade piene di gente con donne e bambini mescolati tra la folla e diretti là dove i loro impegni li chiamavano...|[[Tito Livio]], ''[[Ab Urbe condita libri]]'', VI, 25}}
 
Il principale centro delle attività commerciali cittadine fu in origine la piazza del [[Forum (luogo)|foro]]. A [[Roma]], sul lato nord-orientale del [[Foro Romano]] erano attestate nel V secolo a.C. le ''tabernae lanienae'', che ospitavano la vendita delle carni e furono sostituite alla fine del [[IV secolo a.C.]] dalle ''tabernae argentariae'', sede dei banchieri; queste, ricostruite dopo la distruzione subita nell'incendio del [[210 a.C.]] presero il nome di ''tabernae novae'' (mentre quelle sul lato opposto della piazza, non toccate dall'incendio, erano chiamate ''tabernae veteres'').
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== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[Thermopolium]]
* [[Popina]]
* [[Mansio]]
 
== Altri progetti ==
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{{Architettura romana}}
{{Vita quotidiana nell'Antica Roma}}
{{Portale|Economia e finanza nell'Antica Roma|Architettura}}
{{Portale|Antica Roma|architettura|cucina}}
 
[[Categoria:Architettura romana]]