Darfo Boario Terme: differenze tra le versioni
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|Data istituzione =
|Superficie = 36.200
|Sottodivisioni = Darfo, Corna (sede comunale), [[Angone (Darfo Boario Terme)|Angone]], Bessimo, [[Boario Terme]], [[Capo di Lago]], [[Erbanno]], Fucine, [[Gorzone (Darfo Boario Terme)|Gorzone]], [[Montecchio (Darfo Boario Terme)|Montecchio]], Pellalepre<ref name="darfoboarioterme.gov.it">{{Cita web |url=http://www.darfoboarioterme.gov.it/servizi/Menu/dinamica.aspx?idSezione=1&idArea=3&idCat=6&ID=65&TipoElemento=Categoria |
▲|Sottodivisioni = Darfo, Corna (sede comunale), [[Angone (Darfo Boario Terme)|Angone]], Bessimo, [[Boario Terme]], [[Capo di Lago]], [[Erbanno]], Fucine, [[Gorzone (Darfo Boario Terme)|Gorzone]], [[Montecchio (Darfo Boario Terme)|Montecchio]], Pellalepre<ref name="darfoboarioterme.gov.it">{{Cita web |url=http://www.darfoboarioterme.gov.it/servizi/Menu/dinamica.aspx?idSezione=1&idArea=3&idCat=6&ID=65&TipoElemento=Categoria |titolo=Comune di Darfo Boario Terme - Il territorio |accesso=1 giugno 2018 |dataarchivio=6 giugno 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180606101214/http://www.darfoboarioterme.gov.it/servizi/Menu/dinamica.aspx?idSezione=1&idArea=3&idCat=6&ID=65&TipoElemento=categoria |urlmorto=sì }}</ref>
|Divisioni confinanti = [[Angolo Terme]], [[Artogne]], [[Esine]], [[Gianico]], [[Piancogno]], [[Rogno]] ([[Provincia di Bergamo|BG]])
|Codice postale = 25047
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}}
'''Darfo Boario Terme''' (''Dàrf'' in dialetto camuno<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.darfoboarioterme.bs.it/servizi/Menu/dinamica.aspx?idSezione=1&idArea=3&idCat=6&ID=61&TipoElemento=categoria|titolo=Cenni storici
Il [[capoluogo]] del comune è [[Darfo]], mentre la sua denominazione è dovuta al nome del capoluogo unito a quello della principale frazione, [[Boario Terme]].
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== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
{{Citazione|S'arriva poi a Darfo, terra grande, e numerosa, con famiglie civili, ed anco de nobili aggregate al Conseglio della città di Brescia; che perciò si vede adorno anco di belle fabriche, e di cospicue chiese...|Gregorio Brunelli,
Darfo sorge alla confluenza tra il fiume [[Dezzo]] ed il fiume [[Oglio]], alle pendici di un monticello di arenaria rossa posto al centro della [[Val Camonica]] detto [[Monticolo (rilievo)|Monticolo]]. Il territorio è posto allo sbocco della [[Valle di Scalve]] ed è densamente urbanizzato.
Intorno al centro, cioè Darfo, Boario Terme, Corna, Montecchio, si sviluppano a raggiera: Erbanno, Gorzone, Sciano, Angone, Fucine, Pellalepre, Bessimo superiore e Capo di Lago. I quattro quartieri più importanti della città (Darfo, Boario Terme, Corna e Montecchio) sono strettamente integrati a formare una sorta di quadrilatero, il cui centro è la zona "Isola", nome derivante dal fatto che si trova ad un'ansa del il fiume Oglio.<ref name="Cenni storici - Città di Darfo Boario Terme">{{Cita web|url=https://www.comune.darfoboarioterme.bs.it/servizi/Menu/dinamica.aspx?idSezione=1&idArea=3&idCat=6&ID=61&TipoElemento=categoria|titolo=Cenni storici
=== Superficie ===
L'area urbana ha una superficie di 36
=== Rilievi montuosi ===
I rilievi più importanti del governo municipale sono: Monte Erbanno (1664 m) e Altissimo (1704 m) a nord-ovest, Dosso Blussega (1810 m) e Dosso Sparviero a est (1895 m). L'area presenta formazioni rocciose a Montecchio e Corna, e ghiaia e sabbia lungo l'alveo del fiume Oglio. I Monticoli (derivante al tardo latino ''monticŭlus'', diminutivo di ''mons'', che vuol dire
==== Pietra Simona ====
La roccia affiorante che forma i caratteristici Monticoli è costituita da arenaria rossa, detta anche "Pietra Simona", proveniente dalla zona di Simoni di Gorzone, dove è stata estratta fin dall'antichità. La pietra di Simona è l'elemento base e caratteristico della natura e del paesaggio della Bassa Valcamonica, e, per la sua naturale disponibilità, è alla base dell'arte rupestre. La pietra di Simona è un'arenaria di metamorfismo di contatto; presenta un piano di stratificazione uniforme e un piano di frattura di 45°. Ha la solubilità negativa del cemento, porosità, permeabilità e resistenza chimica. È una specie di roccia elastica e presenta una notevole resistenza alla lavorazione. Il suo peso specifico è calcolato in 3300 kg/m³ e, quando liscio, ha una lucentezza opaca testurizzata. La caratteristica che lo rende immediatamente riconoscibile è il suo colore rosso porpora costante. La versatilità di questa arenaria ha resistito alla concorrenza del marmo nel Medioevo. Marcello Ricardi ha scritto nel n.
=== Idrografia ===
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== Origini del nome ==
Secondo l'Olivieri, il nome è una parola composta
== Storia ==
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Nel 1508 Darfo (Darf) comparve nella mappa della [[Val Camonica]] disegnata da [[Leonardo da Vinci]] e conservata al [[Castello di Windsor]].
Nel 1591 vi fu una contesa con [[Bovegno]] circa alcuni pascoli in quota<ref>{{Cita libro|cognome=Lorenzi |nome=Roberto Andrea
Nel [[XVI secolo]] il porto venne fortemente danneggiato da una serie di alluvioni.
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=== Simboli ===
Lo stemma è stato concesso con regio decreto del 26 luglio 1929.<ref name=ACS>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?1547|titolo=Darfo|accesso=22 aprile 2025|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref>
{{citazione|D'azzurro, al [[Castello (araldica)|castello]] cintato da [[Antimuro|muro]], torricellato di tre, [[Attributi araldici di forma geometrica#Merlato alla ghibellina|merlato alla ghibellina]], uscente da un [[Mare (araldica)|mare]] movente dalla punta, il tutto [[al naturale]]. Ornamenti esteriori da Comune|R.D. del 26 luglio 1929 }}
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
| immagine = Corona muraria di città italiana (014).svg
| nome_onorificenza = Titolo di Città
| collegamento_onorificenza = Titolo di città in Italia
| motivazione = Decreto del presidente della Repubblica
| data = 28 novembre 1966<ref name=ACS/>
}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
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=== Istituzioni culturali ===
L’edificio detto
All'interno del Parco delle Terme si trova l'ARIS SpazioMuseion, una galleria di [[arte contemporanea]] inaugurata il 1º maggio 2025 e gestita dal collettivo artistico bresciano [[Gruppo ARIS|ARIS – Artisti Risorti]].<ref name="GdB2">[https://www.giornaledibrescia.it/cronaca/brescia-parco-terme-boario-inaugurazione-aris-spaziomuseion-ll7kk7v2 «Parco delle Terme di Boario: apre l’Aris SpazioMuseion»], ''Giornale di Brescia'', 29 aprile 2025.</ref> Il nome richiama, in modo volutamente tautologico, l’origine etimologica della parola della parola [[Museo]], legata alle Muse, figlie di Zeus e della Memoria. Il gruppo interpreta il museo non come semplice luogo espositivo o di intrattenimento culturale, ma come medium capace di generare aura artistica attraverso la dialettica tra memoria e oblio, tra spettacolarizzazione e nascondimento. In questo senso lo spazio è concepito dagli ARIS come laboratorio di riflessione sul senso dell'arte e dell'artista oggi.<ref name="Artribune2">[https://www.artribune.com/arti-visive/arte-contemporanea/2025/04/aris-spazio-museion-parco-terme-boario-brescia/ «ARIS SpazioMuseion apre alle Terme di Boario: un nuovo spazio dedicato alla riflessione sul senso dell’opera d’arte e dell’artista»], ''Artribune'', 28 aprile 2025.</ref>
=== Patrimoni dell'umanità UNESCO ===
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==== Storia ====
[[File:Terme - panoramio (2).jpg|thumb|right|250px|Le Terme di Boario.]]
Antonio Bazzini, come scrisse in "Cronaca di Lovere", sosteneva che la storia di Boario Terme come eccellente centro di cura iniziasse quando venne costruito il Casinò di Boario, dove venivano gestite ''"acque salutari magnesiache e vitrinolate di ferro"''<ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.termediboario.it/it/terme/la-storia.page|titolo=La storia di Boario Terme|accesso=2021-12-02
Secondo alcuni studiosi, invece, la conoscenza delle acque di Boario risale al XV secolo e spinse alcuni medici a studiarne gli effetti terapeutici. Sembra che vi avesse fatto visita anche il famoso medico e naturalista Paracelso (1493-1541). Nel 1724, quando il medico Francesco Roncalli Parolino scrisse ''"De acquis brixianis"'', si verificò un notevole risveglio. Lo stesso Roncalli ha ribadito l'efficacia delle "''aquae bogiarianae''<ref name="BOARIO TERME - Enciclopedia Bresciana">{{Cita web|url=http://www.enciclopediabresciana.it/enciclopedia/index.php?title=BOARIO_TERME|titolo=BOARIO TERME - Enciclopedia Bresciana|accesso=2021-08-26}}</ref>''"'' in "Europae Medicina" (1747). Nel XIX secolo, Ottavio Ferrario (1840) condusse nuove ricerche e le prime analisi chimiche. Alessandro Manzoni scrisse al medico Giovanni Morelli di Bergamo il 16 dicembre 1845: ''"Ho ragione di pentirmi di non aver profittato della gentile e cordiale esibizione ch'Ella mi fece per procurarmi direttamente l'acqua di Boario dal padrone del fondo"''<ref name="BOARIO TERME - Enciclopedia Bresciana" />. Nel 1857 il dottor. Biffi, il primo medico scienziato del luogotenente austriaco in Lombardia la definì ''"la più attiva della Lombardia"''. Tuttavia, secondo Cantù, la rivalutazione delle acque di Boario si ebbe grazie al medico Zattini di Darfo nel 1858. Solo nel 1906 fu costruito il primo edificio termale con la caratteristica cupola in stile liberty, e l'Hotel Terme, seguito dall’edificazione di altri alberghi. Tuttavia, solo nel 1914, attraverso la costruzione di una stazione termale, si sviluppò scientificamente e metodicamente il valore terapeutico delle acque. In conseguenza di tale sviluppo, il {{Cita legge italiana|tipo=RD|anno=1926|mese=04|giorno=15|numero=765}} eleva Boario ad Ente Autonomo di Cura. Tra il 1951 ed il 1952, venne scoperta una nuova fonte, oggi chiamata Fausta, in onore del suo scopritore Fausto Cardio. Pochi anni dopo, con l'ampliamento del parco, le terme furono completamente trasformate e venne aggiunto un nuovo padiglione ed un grande auditorium. Nel 1964 viene aperto un nuovo stabilimento termale intitolato ad Alessandro Manzoni. Nel 1965 viene ampliato e rimodernato il vecchio stabilimento termale, dedicato ad Adolfo Ferrata. Nuovi alberghi e pensioni andarono incrementando la capacità ricettiva di Boario Terme. La sorgente termale si trova in un vasto parco, in mezzo a viali ombrosi, vasti prati e aiuole, dominato dalle ripide pareti rocciose del Monte Erbanno<ref>{{Cita web|url=http://www.enciclopediabresciana.it/enciclopedia/index.php?title=BOARIO_TERME|titolo=BOARIO TERME - Enciclopedia Bresciana|accesso=2021-12-02}}</ref>.
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==== La cupola ====
La cupola bell'esempio di architettura in stile liberty, è opera dell’architetto Amerigo Marazzi. Essa è emblema delle Terme di Boario, è realizzata in marmo bianco, e il balcone è sorretto da pilastri con capitelli ionici<ref name=":1" /><ref>{{Cita web|url=https://www.compagniadigitale.com/terme-italiane/centenario-della-cupola-liberty-di-boario-terme|titolo=Centenario della cupola liberty di Boario Terme|autore=robirax|data=2013-08-11
==== Il parco ====
Nel parco secolare ha una superficie di 130.000 m² in cui vengono captate le acque minerali<ref>{{Cita web|url=https://www.termediboario.it/it/parco.page|titolo=Parco secolare a disposizione degli ospiti alle Terme di Boario|accesso=2021-12-02
==== Le acque ====
Le acque termali si formano naturalmente nelle Alpi che circondano la Valle Camonica. Infatti, entrando in contatto con degli elementi minerali, le acque si purificano e si arricchiscono grazie ad essi. Le acque sono di tipo solfato, bicarbonato, calciche e magnesiche fredde (13-15°C). Le quattro fonti di cui sono provviste le terme si differenziano tra loro tramite la concentrazione di sali, una caratteristica che permette loro di avere funzioni terapeutiche diverse quali cura, riabilitazione e prevenzione<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.termediboario.it/it/terme/le-fonti.page|titolo=Le quattro acque di Boario Terme sono vere fonti di benessere|accesso=2021-12-02}}</ref>.
==== La galleria d'arte ====
All'interno del parco si trova lo ''SpazioMuseion ARIS'', inaugurato nel 2025 e curato dal collettivo [[Gruppo ARIS|ARIS – Artisti Risorti]].<ref name="GdB2" /><ref name="Artribune2" />
== Società ==
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