Scomunica: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Giupèt (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
 
(11 versioni intermedie di 9 utenti non mostrate)
Riga 1:
[[File:Threat of excommunication to thieves of books in the library of the university of Salamanca (Spain).jpg|thumb|Minaccia di scomunica (''excomunion'') ai ladri di libri nella biblioteca dell'[[università di Salamanca]], in [[Spagna]]]]
La '''scomunica''' è una pena prescrittacomminata dal [[codice di diritto canonico]] comminatae irrogata dalla [[Chiesa Cattolicacattolica]], ma prevista anche dalle [[Chiese evangeliche]] e [[Chiesa ortodossa|ortodosse]], che implica l'esclusione di un suo membro dalla comunità dei fedeli a causa di gravi e ostinate infrazioni alla morale e/o alla dottrina riconosciuta. Un istituto simile (lo ''[[Cherem|ḥerem]]'') è conosciuto anche nell'[[ebraismo]].
 
== Storia ==
L'origine della scomunica in termini cristiani è normalmente ricondotta al detto di Gesù sul "legare e sciogliere" in {{passo biblico|Matteo|16,19}} (rivolto a Pietro) e {{passo biblico|Matteo|18,18}} (ai discepoli, cfr. {{passo biblico|Giovanni|20,23}}).
* "A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli" ({{passo biblico|Matteo|16,19}}).<ref>{{Cita libro|titolo=Bibbia|url=https://www.bibbiaedu.it/CEI2008/|edizione=CEI 2008|posizione=Note al testo, Mt. 16,18-19|url_capitolo=https://www.bibbiaedu.it/CEI2008/nt/Mt/16/|citazione=[...] La missione di Pietro è definita con tre immagini: egli è la pietra, cioè il punto attorno al quale si costruisce l’unità visibile della comunità; gli vengono consegnate le chiavi, simbolo di autorità e responsabilità (vedi Is 22,22; Ap 3,7); infine ha il potere di "legare" e "sciogliere", espressione usata dai rabbini per indicare la facoltà di proibire e permettere (funzione di magistero), di allontanare e riammettere nella comunità (funzione disciplinare).}}</ref>
* "Io ti darò le chiavi del Regno dei Cieli; tutto ciò che legherai in Terra sarà legato nei Cieli, e tutto ciò che scioglierai in Terra sarà sciolto nei Cieli" ({{passo biblico|Matteo|16,19}}).
* "IoIn verità io vi dico: intutto verità che tutte le cosequello che legherete sulla Terra,terra sarannosarà legatelegato nelin Cielo;cielo, e tuttetutto le cosequello che scioglierete sulla Terra,terra sarannosarà scioltesciolto nelin Cielocielo" {{passo biblico|Matteo|18,18}}).
* "A chicoloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chicoloro lia riterretecui non perdonerete, non saranno ritenutiperdonati" ({{passo biblico|Giovanni|20,23}}).
 
L'Apostoloapostolo Paolo prevede dei livelli di sanzioni disciplinari verso membri della Chiesa che hanno commesso gravi infrazioni, varianti da privazioni a livello sociale a piena esclusione dalla comunità.
* "E seSe qualcuno non ubbidisceobbedisce a ciò chequanto diciamo in questa lettera, notatelo,prendete enota nondi abbiatelui relazionee coninterrompete luii rapporti, affinchéperché si vergogni" ({{passo biblico|2Ts|3,14}} e ss.)
* "Quelli di fuori li giudicherà Dio. Togliete il malvagio di mezzo a voi stessi!" ({{passo biblico|1Cor|5,13}}).
* "Or seSe qualcuno èmi statoha causa di tristezzarattristato, eglinon ha rattristato nonme tanto mesoltanto, quantoma, in qualcheparte misuraalmeno, per nonsenza esagerare, tutti voi. Basta aPer quel tale laperò punizioneè inflittagligià sufficiente il castigo che gli è venuto dalla maggioranza;maggior quindiparte oradi voi, alcosicché contrario,voi dovreste piuttosto perdonarlousargli benevolenza e confortarlo, perché egli non abbiasoccomba asotto rimanereun oppressodolore datroppo troppa tristezzaforte. Perciò viVi esorto quindi a confermarglifar ilprevalere vostronei amoresuoi riguardi la carità; poichée anche per questo vi ho scritto:, per vederemettere alla prova il vostro comportamento, se siete ubbidientiobbedienti in ogni cosatutto. A chi voi perdonate qualcosa, perdono anch'io; perché anch'io quellociò che io ho perdonato, se hopure perdonatoebbi qualcosa da perdonare, l'ho fatto per amor vostrovoi, davanti a Cristo, affinchéper non siamocadere raggiratisotto dail satana;potere infattidi Satana, di cui non ignoriamo le sue macchinazioniintenzioni." ({{passo biblico|2Co|2,5-11}}).
 
La punizione, in questo caso, era responsabilità dell'intera assemblea dei cristiani: "Nel nome del Signore Gesù, essendo insieme riuniti voi e lo spirito mio, con l'autorità del Signore nostro Gesù" ({{passo biblico|1Cor|5,4}}) e intesa per il bene sia del trasgressore che della Chiesa ({{passo biblico|1Cor|5,5-7}}; cfr. {{passo biblico|1Tm|1,19}}). Con la crescita della Chiesa, sorge gradualmente il problema di chi abbia l'autorità di scomunicare (Cfr. {{passo biblico|3G|9}}).
Riga 41:
# chiunque [[Profanazione|profana]] le specie consacrate ([[ostia (liturgia)|ostie]]) dell'[[Eucaristia]], oppure le asporta dalla riserva eucaristica (Tabernacolo) o le conserva a scopo sacrilego (can. 1367), può essere anche assolto da un normale sacerdote, su delegazione dell'ordinario del luogo. {{Senza fonte|Non è considerato scomunicato chi per una sola volta aprisse il tabernacolo e non toccasse le specie eucaristiche per pregare. Il fatto è comunque soggetto a confessione.}}
# chiunque usa violenza fisica contro il [[papa]] (can. 1370 §1)
# il sacerdote che in confessione [[assoluzione (religione)|assolve]] il proprio complice nel [[peccato]] contro il sesto dei [[dieci comandamenti]]. (can. 1378) (''non commettere atti impuri''). Questa assoluzione, inoltre, è anche invalida (can. 977)
# il vescovo che [[Consacrazione|consacra]] un altro vescovo senza mandato pontificio e lo stesso vescovo appena consacrato (can. 1382)
# il sacerdote che viola direttamente il [[Segreto confessionale|sigillo sacramentale]] della [[Penitenza (sacramento)|confessione]], cioè rende pubblica l'identità di un fedele e i suoi peccati (can. 1388)
Riga 93:
Soprattutto nel [[Medioevo]], ma anche in epoca più recente, numerosi regnanti hanno subito la scomunica:
* nel [[1076]] l'[[imperatore]] [[Enrico IV di Franconia|Enrico IV]] fu scomunicato dal [[papa Gregorio VII]], che egli a sua volta aveva dichiarato deposto, durante la cosiddetta [[lotta per le investiture]]. I principi tedeschi si ribellarono a Enrico, che fu costretto a umiliarsi davanti al Papa a [[Canossa]] per ottenere l'annullamento della scomunica.
* L'imperatore [[Federico II di Svevia]] fu scomunicato ben tre volte: la prima, da papa Gregorio IX il 23 marzo [[1228]] perché continuava a rimandare la [[crociata]] per la quale aveva preso impegno solenne con la [[Dieta di Roncaglia]]<nowiki/> all'adempimento della quale, la scomunica venne annullata il 28 agosto [[1230]]; la seconda sempre da papa [[Papa Gregorio IX|Gregorio IX]] nel 1239, la terza da papa [[Papa Innocenzo IV|Innocenzo IV]] nel 1245 durante il Concilio di Lione;
* Come seguito dell'occupazione di [[Ferrara]] da parte della [[Repubblica di Venezia]], [[Clemente V]] emanò il 27 marzo [[1309]] la bolla "In omnem" con la quale anatemizzava la [[Serenissima]] e tutti i veneziani, dichiarandoli schiavi di chiunque li catturasse, testualmente: "Se, nel termine di 30 giorni, i Ferraresi non saranno lasciati liberi, il [[Doge (Venezia)|doge]], i suoi consiglieri, tutti i Veneziani e tutti gli abitanti del dominio veneziano siano scomunicati e anche coloro che porteranno a Venezia vettovaglie o mercanzie d'ogni sorta o che compreranno qualcosa dai Veneziani. Il doge e i Veneziani non siano ammessi in giudizio come testimoni né possono far testamento; i loro figli non possono accedere a nessun beneficio ecclesiastico fino alla quarta generazione. I prelati e gli ecclesiastici di ogni grado nel raggio di dieci miglia da Venezia se ne allontanino entro dieci giorni pena la scomunica. Il doge e i consiglieri, i Veneziani tutti, se non obbediranno entro 30 giorni, siano servi di coloro che li cattureranno e i loro possedimenti siano di coloro che gli occuperanno".
* Il 31 marzo [[1376]] [[papa Gregorio XI]] scomunicò Firenze, impegnata nella [[guerra degli Otto Santi]]; gravi furono le conseguenze per i mercanti fiorentini, a partire dal loro saccheggio e cacciata da [[Avignone]] quello stesso anno. Fu revocata nel [[1378]].
Riga 103:
Scomuniche recenti che hanno avuto risonanza mediatica:
* il vescovo [[Marcel Lefebvre]], fondatore di un gruppo tradizionalista "[[Fraternità Sacerdotale San Pio X]]" che rifiuta molte delle innovazioni introdotte dal [[Concilio Vaticano II]], già sospeso ''a divinis'' nel [[1976]], nel [[1988]] è incorso nella scomunica ''latae sententiae'' per avere ordinato quattro vescovi senza mandato pontificio. La scomunica ai vescovi ordinati è stata revocata nel [[2009]].
* il vescovo [[Emmanuel Milingo]], postosi a capo di un movimento che propugna l'ordinazione di preti sposati e presa moglie lui stesso, nel [[2006]] è anch'egli incorso nella scomunica per aver ordinato dei vescovi senza permesso<ref>{{Cita web|url=https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2006/09/26/0473/01318.html|titolo=Dichiarazione della Sala Stampa della Santa Sede B0473 {{!}} Presente situazione ecclesiale dell'Arcivescovo Emmanuel Milingo, 26.09.2006}}</ref>; venne dimesso dallo stato clericale il 17 dicembre 2009<ref>{{Cita web|url=https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2009/12/17/0793/01895.html|titolo=Comunicato della Sala Stampa della Santa Sede B0793 {{!}} Dimissione dallo stato clericale di Emmanuel Milingo, 17.12.2009}}</ref>
*il sacerdote [[Alessandro Minutella|Alessandro Maria Minutella]], nel [[2018]] riceve la notifica<ref>[https://www.chiesadipalermo.it/notifica-del-decreto-di-scomunica-a-don-alessandro-m-minutella/ Notifica del Decreto di scomunica a Don Alessandro M. Minutella]</ref> della scomunica "''[[latae sententiae]]''" per [[eresia]] e [[scisma]] dopo essere diventato il capo di un gruppo eterodosso che non riconosce l'elezione di [[papa Francesco]], ma riconosce come pontefice regnante [[papa Benedetto XVI]].<ref>{{Cita libro|titolo=Minutella, Alessandro Maria. Pietro, dove sei? : dossier sulla situazione attuale nella Chiesa cattolica. Verdello Gamba, 2020}}</ref> Il 18 novembre 2021 il prefetto della [[Congregazione per la dottrina della fede]] [[cardinale]] [[Luis Francisco Ladaria Ferrer]] gli notifica la [[dimissione dallo stato clericale]], resa esecutiva "''[https://www.vatican.va/archive/cod-iuris-canonici/ita/documents/cic_libroII_290-293_it.html in poenam]''" il 13 gennaio 2022 con decreto approvato dal [[Pontefice|Romano Pontefice]] e ufficializzato il 26 maggio 2022 con un [https://stampa.chiesadipalermo.it/dimissione-dallo-stato-clericale/ comunicato pubblico] dall'[[arcidiocesi di Palermo]].
*l'arcivescovo [[Carlo Maria Viganò]], il 4 luglio 2024 viene scomunicato ''latae sententiae'' dal [[Dicastero per la dottrina della fede|Dicastero per la Dottrina della Fede]], con un processo extragiudiziale ''ex can. 1720 CIC'', a causa delle sue affermazioni pubbliche sul rifiuto di riconoscere e sottomettersi al Sommo Pontefice, della comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti e della legittimità e dell'autorità magisteriale del [[Concilio Vaticano II]].<ref>{{Cita web|url=https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2024/07/05/0554/01148.html|titolo= B0554 {{!}} Comunicato Stampa del Dicastero per la Dottrina della Fede, 05.07.2024}}</ref>
 
== Note ==