Adolfo Pedernera: differenze tra le versioni
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→Carriera: fútbol |
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|SquadreNazionali = {{Carriera sportivo
|1937-1947|{{Naz|CA|ARG|M}}|36 (18)
}}
|Allenatore = {{Carriera sportivo
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|1957|Independiente|
|1960-1961|America Cali|
|1961-1962|{{Naz|CA|COL|M}}|
|1962|Gimnasia La Plata|
|1963-1964|Boca Juniors|
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|1968|Quilmes|
|1969|Independiente|
|1969|{{Naz|CA|ARG|M}}|
|1970|Huracan|
|1975|Talleres|
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==Caratteristiche tecniche==
Nonostante la posizione di centro-attacco (all'epoca una sorta di "boa" in area di rigore con unico compito di mettere la palla in rete), Pedernera è più una [[trequartista|mezza punta]]: ama infatti rientrare spesso a centrocampo,<ref name= Buffa /> trascinandosi dietro il marcatore e lasciando campo libero ai compagni di reparto. Dotato di una tecnica straordinaria
Soprannominato ''el Maestro''<ref name="Chiesa"/>, è considerato come il calciatore ''che ha inventato'' il ruolo di trequartista, all'epoca noto come centro-attacco<ref name= numero10 >{{cita news|url=http://www.gazzetta.it/Calcio/14-08-2015/hidegkuti-baggio-pirlo-evoluzione-storia-ruolo-trequartista-numero-10-maradona-pirlo-baggio-hidegkuti-120941671763.shtml|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport]]|autore=Andrea Schianchi|titolo=Hidegkuti, Baggio e Pirlo: evoluzione (ed estinzione?) del numero 10 nel calcio|giorno=14|mese=agosto|anno=2015|accesso=14 agosto 2015}}</ref>. Giocava quasi in ogni ruolo dell'attacco, dal [[centravanti]] al [[regista (calcio)|regista]]<ref name= numero10 />.
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{{citazione|[[Pelé]], [[Maradona]] od io? Chi è stato il migliore tra noi? Si vede che non avete mai visto giocare Pedernera. Lui è stato un gradino sopra gli altri. Sopra tutti. Sempre. Se oggi, dopo che ho vinto tutto, e ne ho viste di ogni colore, dopo che ho segnato a chiunque ed ho giocato al fianco dei migliori, se chiedete a me che cosa penso quando chiudo gli occhi e sussurro nella mia mente la parola ‘fútbol’, io vi dirò che la mia testa non risponderà, mentre il mio cuore penserà invece sempre e solo ad una persona: Adolfo Pedernera. Lui per me è stato un maestro. È stato il calcio. Tutto questo, lo devo a lui. Il calcio lo veneri, sempre; perché così non ne incontrerà mai più.|[[Alfredo Di Stéfano]].<ref name= numero10 />}}
Cresciuto nell'[[Club Atlético Huracán|Huracan]], passò presto al River Plate squadra della quale sarebbe diventato la stella incontrastata del[[la Máquina]] per oltre un decennio.<ref name=Buffa/> Cede il suo posto nell'attacco del River ad [[Alfredo Di Stéfano]],<ref name= Buffa >{{Cita|Ferri, Buffa, 2015}}.</ref> e lascia la squadra per un'offerta milionaria del Club Atletico Atlanta, dove tuttavia rimase una sola stagione. Tornò quindi all'[[Huracan]] ma nel 1949, anche a causa dello sciopero si trasferì in Colombia, accettando la proposta dei dirigenti del [[Millonarios Fútbol Club|Millionarios]] dove continuò ad incantare,<ref name= Buffa /> aggiungendo al suo palmares altri quattro titoli nazionali, sino al 1954 quando, a causa della nuova normativa sui trasferimenti, fece il suo secondo ritorno all'[[Club Atlético Huracán|Huracan]] smettendo di giocare nel 1955.
Ebbe anche una fortunata carriera di allenatore, svoltasi prevalentemente fra [[Colombia]] (di cui fu alla guida della [[Nazionale di calcio della Colombia|nazionale]] ai mondiali del [[1962]]), ed [[Argentina]], dove vinse due titoli nazionali allenando il [[Club Atlético Boca Juniors|Boca Juniors]].
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===Nazionale===
Con la nazionale giocò 36 partite condite da 18 gol
==Palmarès==
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{{Portale|biografie|calcio}}
[[Categoria:Calciatori della
[[Categoria:Calciatori campioni del Sud America]]
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