Marmo di Carrara: differenze tra le versioni
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{{Citazione|Aronta è quel ch’al ventre li s’atterga, <br />
che ne’ monti di Luni, dove ronca <br />
lo Carrarese che di sotto alberga,
ebbe tra’ bianchi marmi la spelonca <br />
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[[File:Fabbricazione di mortai, quadrette e balaustre di marmo nelle cave, Massa 1810 ca - san dl SAN IMG-00002965.jpg|thumb|Operai nelle cave intenti alla fabbricazione di mortai, quadrette e balaustre di marmo. <br/>Disegno a penna e acquerello di Saverio Salvioni, Massa, 1810 ca.]]
L'attività estrattiva vera e propria si sviluppò a partire dall'epoca romana, e conobbe il maggiore sviluppo sotto [[Gaio Giulio Cesare|Giulio Cesare]] (48-44 a.C.).
L’esportazione, che avveniva tramite il porto di [[Luna (colonia romana)|Luni]] (ragion per cui il marmo delle Alpi Apuane è detto, in archeologia, ''marmo lunense''), assunse allora un’entità tale da rifornire le maestranze preposte alla costruzione delle maggiori costruzioni pubbliche di [[Roma (città antica)|Roma]] e del suo impero e di numerose dimore [[Patrizio (storia romana)|patrizie]].
Delle cave più antiche, distribuite nei bacini di [[Torano (Carrara)|Torano]], [[Miseglia]] e [[Colonnata (Carrara)|Colonnata]], non resta molto, poiché l’attività estrattiva protrattasi nei secoli ha causato la loro progressiva distruzione. In tal modo, cave come quella di Polvaccio e Mandria (Torano) e Canalgrande (Miseglia) sono andate perdute. Sono, invece, ancora integre le cave di La Tagliata (Miseglia) e Fossacava (Colonnata)<ref>Sulle antiche cave lunensi vedere soprattutto E. Dolci, "La localizzazione ed il rilevamento delle cave lunensi", in ''Quaderni del Centro Studi lunensi''</ref>, sebbene scarsamente valorizzate da un punto di vista storico-archeologico e turistico<ref>{{Cita web|url=https://www.lagazzettadimassaecarrara.it/politica/2021/03/fossacava/|titolo=Fossacava, la cava romana più grande in Europa, ma Carrara non se ne accorge|sito=La Gazzetta di Massa e Carrara|lingua=it
Dal [[V secolo]] l'attività estrattiva subì un periodo di stasi a seguito delle [[invasioni barbariche]]. Più tardi, con la maggiore diffusione del [[cristianesimo]], il marmo fu richiesto in grandi quantità per l'edificazione degli edifici religiosi e per il loro arredo interno.
La fervente attività delle cave si dovette soprattutto ai [[Maestri comacini]], a [[Nicola Pisano|Nicola]] e a [[Giovanni Pisano]], che lo utilizzarono per le loro opere nell'Italia centrale.
Gran parte delle cave erano di proprietà dei marchesi [[Malaspina]] che a loro volta le affittavano a famiglie di maestri di Carrara che gestivano sia l’estrazione sia il trasporto del prezioso materiale. Alcune di esse, come i Maffioli, i quali avevano in locazione alcune cave a nord di Carrara, nella zona di [[Torano (Carrara)|Torano]], o, negli anni ’90 del Quattrocento, Giovanni Pietro Buffa, che acquistava a credito il marmo da cavatori locali per poi rivenderlo sul mercato veneziano, furono in grado di organizzare una fitta rete commerciale, esportando il marmo anche in località lontane<ref>{{Cita libro|autore=Christiane Klapisch-Zuber|titolo=Les maitres du marbre : Carrare, 1300-1600|anno=1969|editore=J. Touzot|città=Paris|lingua=fr|pp=129-192}}</ref>. Solo per citare un esempio, a partire dal 1474, prima i Maffioli, poi il Buffa, fornirono il marmo per la facciata della [[Certosa di Pavia]], occupandosi anche del trasporto del materiale che, per nave, dopo aver circumnavigato l’Italia, giungeva al cantiere del monastero dopo aver risalito con imbarcazioni il [[Po]] e il [[Ticino (fiume)|Ticino]]<ref>{{Cita web|url=https://www.fondazionefranzoni.it/wp-content/uploads/2021/12/MARMORA_2-2021_04_STUDIA_Gemelli_HD.pdf|titolo=L’approvvigionamento lapideo tra XIV e XV secolo nei cantieri del Duomo
e della Certosa di Pavia}}</ref>. A partire dal XVI secolo, in questo florido commercio, si inserirono anche scalpellini-mercanti genovesi<ref>{{Cita libro|autore=Christiane Klapisch-Zuber|titolo=Les maitres du marbre : Carrare, 1300-1600|anno=1969|editore=J. Touzot|città=Paris|lingua=fr|p=192}}</ref>.
Durante il Rinascimento fu il marmo utilizzato da [[Michelangelo Buonarroti|Michelangelo]], che veniva a scegliere personalmente i blocchi su cui lavorare.
Tra la fine del [[XVIII secolo|XVIII]] e il [[XIX secolo]] ci fu un rapido incremento delle cave, che cominciarono a concentrarsi nelle mani di pochi grandi concessionari<ref>{{Cita web|url=http://dspace.unive.it/bitstream/handle/10579/10158/988675-1204788.pdf?sequence=2|titolo=Sara Bonci, Carrara nell’Ottocento: situazione storico-culturale di una città nascosta}}</ref>, e l'"[[industrializzazione]]" dell'attività estrattiva, che richiamò un gran numero di [[Lavoratore|lavoratori]] delle comunità montane, spostandoli dalle tradizionali occupazioni agro-pastorali a quelle minerarie<ref>{{Cita web|url=https://www.lanazione.it/massa-carrara/cronaca/cave-rischio-ambientale-1.2002510|titolo="È giunta l’ora di mettere un freno alla ‘rapina’ ambientale delle cave"|autore=La Nazione|sito=La Nazione|lingua=it|accesso=2021-08-17}}</ref>. A questo periodo risale la costruzione della [[Ferrovia Marmifera Privata di Carrara]], sulla quale attualmente ci sono progetti di rigenerazione urbana<ref>{{Cita web|url=https://www.quinewsmassacarrara.it/carrara-ferrovia-marmifera-recupero-progetto-cave.htm|titolo=La ex ferrovia marmifera da sogno a realtà|lingua=it|accesso=2021-08-19}}</ref> e del [[Porto di Carrara]]. Questo processo proseguì anche nel [[XX secolo]], con la realizzazione di infrastrutture quali la diramazione della [[Teleferica del Balzone]], nel [[1907]]<ref>{{Cita web|url=https://www.ilcorriereapuano.it/2016/12/1928/|titolo=L’ultimo viaggio del Balzone|autore=Paolo Bissoli|sito=Il Corriere Apuano|data=2016-12-17|lingua=it
Nel [[XX secolo]] si fece ampio uso del marmo di Carrara durante il [[fascismo]]: {{
Nel [[Dopoguerra]], in particolare nel secondo, l'attività estrattiva è cresciuta a dismisura in termini di materiale rimosso, tanto che, la rivista [[Focus (periodico 1992)|Focus]] ha affermato che ''"negli ultimi 20 anni, qui si è scavato più che in duemila anni di storia"''<ref>{{Cita web|url=https://www.focus.it/ambiente/ecologia/alpi-apuane-le-montagne-che-scompaiono-per-cavare-il-marmo|titolo=Alpi Apuane, le montagne che scompaiono per cavare il marmo|sito=Focus.it|accesso=2021-08-17}}</ref>, tuttavia il numero degli occupati diretti nelle cave è passato, secondo il [[Corriere della Sera]], dai 16.000 degli [[Anni 1950|anni '50]] ai circa 1.000 di oggi<ref name="corriere.it">{{Cita web|url=https://www.corriere.it/cronache/20_ottobre_23/concessioni-abusive-cave-marmo-profitto-cosi-muoiono-alpi-apuane-2d40f7b0-14f7-11eb-b371-ea3047c1855f.shtml|titolo=Concessioni abusive, cave di marmo e profitto: così muoiono le Alpi Apuane|autore=Rita Rapisardi|sito=Corriere della Sera|data=2020-10-23|lingua=it|accesso=2021-08-17}}</ref>. In risposta a tale fenomeno è nato il movimento [[No Cav]].
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{{P|questa voce riporta notizie in maniera approssimativa e non completamente esatta|tecnologia|arg2=storia|agosto 2021}}
[[File:Carrara - Cave di marmo.JPG|thumb|upright=0.9|Le cave viste da [[Campocecina]] e il relativo impatto sulla morfologia dei luoghi.]]
Le cave sono luoghi dove da molti secoli avviene l'escavazione e la lavorazione del marmo e possono essere di due tipi: chiuse e a cielo aperto. Per il modo con il quale viene prelevato il marmo, la profondità di prospettiva delle pareti bianche, gli ampi spazi, la precisione simmetrica dei gradoni, i piani di lavorazione, sembrano gradinate di anfiteatri.
Lo status giuridico della proprietà di molte cave apuane è piuttosto complesso e trae origine dai concetto di "''beni estimati''" e da un editto della contessa [[Maria Teresa Cybo-Malaspina|Maria Teresa Cybo Malaspina]] del [[1751]]. Sebbene nel [[1995]] la [[Corte costituzionale (Italia)|Corte Costituzionale]] avesse disposto che le concessioni delle cave fossero sempre temporanee<ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/05/04/carrara-strada-dei-marmi-pedaggio-per-i-costi-non-ce-perche-serviva-unalternativa/1582711/|titolo=Carrara, Strada dei marmi (e dei debiti): "Pedaggio per coprire i costi". Mai pagato|sito=Il Fatto Quotidiano|data=2015-05-04|lingua=it|accesso=2021-08-03}}</ref>, nell'[[ottobre]] [[2016]] ha accolto parzialmente il ricorso di alcune società private, tra le quali [[Omya]], contro la [[Legge regionale|Legge Regionale]] 35/2015 che avrebbe assimilato le cave tra i beni indisponibili comunali, stabilendo che alcune (le più "antiche") fossero da ritenersi "''private"'', altre "''pubbliche"'' ed altre ancora con quote variabili dei due regimi<ref>{{Cita web|url=https://www.cortecostituzionale.it/actionSchedaPronuncia.do?anno=2016&numero=228|titolo=Corte costituzionale - Decisioni|accesso=2021-08-03}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://firenze.repubblica.it/cronaca/2016/10/24/news/le_cave_antiche_restano_private_la_consulta_da_ragione_al_governo-150505367/|titolo=Le cave "antiche" restano private, la Consulta dà ragione al Governo|sito=la Repubblica|data=2016-10-24|lingua=it|accesso=2021-08-03}}</ref>, nonostante l'appello di numerosi intellettuali contro la presunta "''[[privatizzazione]]''"<ref>{{Cita web|url=https://ilmanifesto.it/perche-le-cave-apuane-devono-essere-pubbliche/|titolo=Perché le cave Apuane devono essere pubbliche|sito=il manifesto|data=2016-09-19|lingua=it|accesso=2021-08-03}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.lanazione.it/massa-carrara/cronaca/cave-marmo-privatizzazione-1.2486500|titolo=Cave, "no alla loro privatizzazione" / AUDIO|autore=|sito=La Nazione|lingua=it|accesso=2021-08-05}}</ref>. La classificazione dei terreni sui quali insistono le cave è stata spesso oggetto di contenziosi legali<ref>{{Cita web|url=https://gruppodinterventogiuridicoweb.com/2021/04/03/mentre-una-cava-di-marmo-finisce-sotto-sequestro-la-regione-toscana-attacca-il-comune-di-vagli-sotto-sugli-usi-civici/|titolo=Mentre una cava di marmo finisce sotto sequestro, la Regione Toscana attacca il Comune di Vagli Sotto sugli usi civici.|sito=Gruppo d'Intervento Giuridico odv|data=2021-04-02|lingua=it|accesso=2021-10-22}}</ref>. La [[Corte suprema di cassazione|Cassazione]] ha inoltre escluso nel [[2018]] che possa essere applicato l'[[usucapione]] sugli agri marmiferi<ref>{{Cita web|url=https://www.iltirreno.it/massa/cronaca/2018/10/17/news/la-cassazione-l-usucapione-sugli-agri-marmiferi-non-c-e-1.17363371/|titolo=La Cassazione: l’usucapione sugli agri marmiferi non c’è|sito=iltirreno.gelocal.it|accesso=2021-08-18}}</ref>.
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L'escavazione del marmo nelle [[Alpi Apuane]] risale a epoche assai remote ([[I secolo a.C.]]) e ha subito nel secolo scorso profonde trasformazioni. Anticamente l'escavazione avveniva con metodi ed utensili molto semplici, quali picconi e piccozze, e con gran dispendio di tempo e lavoro per ottenere risultati modesti. Le indagini archeologiche hanno restituito alcuni degli strumenti impiegati nel corso del tempo, oggi conservati in gran parte al Museo del Marmo e dei Beni Culturali della città di Carrara.
Anticamente il lavoro essenzialmente manuale era svolto da una manodopera costituita in gran parte da condannati a lavori di fatica, schiavi e cristiani. I primi cavatori sfruttavano le fratture naturali della roccia nelle quali inserivano dei cunei di legno di fico che poi bagnavano con acqua, la naturale dilatazione provocava il distacco del masso. Per ottenere blocchi di dimensioni stabilite, i Romani ricorsero alla tecnica della "formella". Si praticava nel masso prescelto, lungo la linea di taglio, una scanalatura profonda 15–20
La vera e grande rivoluzione nella tecnica estrattiva avvenne alla fine dell'Ottocento con le invenzioni del filo elicoidale e della puleggia penetrante. Il filo di acciaio è un cavo di 4–6 mm di diametro, ottenuto dalla torsione ad elica di tre fili. Le scanalature così determinate hanno la funzione di trasportare e distribuire, lungo il taglio eseguito dal cavo, l'acqua e la sabbia silicea, originariamente proveniente da [[Lago di Massaciuccoli|Massaciuccoli]], che servono all'azione abrasiva. Il filo elicoidale, disposto in circuito su speciali pulegge di rinvio fissate ad appositi paletti detti ''potò'', è lungo in genere alcune centinaia di metri e si muove a una velocità di 5–6 m/s, mentre incide il marmo a un ritmo di 20 cm l'ora. La puleggia penetrante è un disco d'acciaio caratterizzato, sulla circonferenza, da una scanalatura e da piccoli denti diamantati.
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Infine venne introdotto il filo diamantato, attualmente in uso, la cui introduzione inizialmente creò problemi di sicurezza lavorativa causa la facilità di sganciamento, problematica ora corretta.
Una volta estratto il blocco di marmo dalla cava, viene segato in lastre (2, 3
Nel [[2021]] il canale televisivo [[DMAX (Italia)|Dmax]] ha realizzato il programma ''Uomini di Pietra''<ref>{{Cita web|url=https://dmax.it/programmi-dmax/uomini-di-pietra-dove-vederlo-tv-streaming/|titolo=Uomini di pietra: guarda la nuova serie dal 12 novembre su discovery+|autore=© 2019 Discovery Italia Srl Tutti i diritti riservati P.IVA 04501580965|sito=© 2019 Discovery Italia Srl Tutti i diritti riservati P.IVA 04501580965|lingua=it|accesso=2021-08-06|dataarchivio=26 ottobre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211026054319/https://dmax.it/programmi-dmax/uomini-di-pietra-dove-vederlo-tv-streaming/|urlmorto=sì}}</ref>, distribuito da [[Discovery+]], relativo all'estrazione del marmo sulle [[Alpi Apuane]], e in particolare nelle cave della società [[Henraux Spa]]<ref>{{Cita web|url=https://www.henraux.it/it/comunicati-stampa/uomini-di-pietra.asp|titolo=“UOMINI DI PIETRA”|autore=THETIS Srl Grafica- Multimedia|sito=HENRAUX|lingua=it|accesso=2021-08-06}}</ref>, suscitando le critiche del mondo [[Ambientalismo|ambientalista]]<ref>{{Cita web|url=http://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/2020/11/forti-critiche-del-mondo-ambientalista-al-documentario-uomini-di-pietra/|titolo=Forti critiche del mondo ambientalista al documentario “Uomini di Pietra”|lingua=it
== Il trasporto del marmo nel tempo ==
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== Destinazione del marmo estratto dalle cave ==
[[File:Carrare exploitation du marbre.jpg|thumb|upright=1.2|Sfruttamento intensivo del marmo di Carrara e il relativo [[Paesaggio|impatto paesaggistico]].]]
Circa il 75% dell’estratto nelle cave è costituito da marmo in scaglie e polvere, impiegato come [[carbonato di calcio]], destinato a usi industriali, mentre il 25% è marmo in blocchi<ref name=":2">{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/06/01/carrara-il-disastro-continua-salviamo-le-apuane-dalla-gruviera-delle-cave/5817806/|titolo=Blog {{!}} Carrara, il disastro continua. 'Salviamo le Apuane' dalla gruviera delle cave|sito=Il Fatto Quotidiano|data=2020-06-01|lingua=it
Per effettuare le operazioni di segagione e [[lucidatura]] vi sono in attività nella [[provincia di Massa-Carrara]] centinaia di segherie le quali, per attrezzatura e per il grado di specializzazione raggiunto, lavorano marmi e graniti provenienti da tutto il mondo.
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In ogni segheria funzionano particolari telai dotati di lame d'acciaio intervallate alla distanza corrispondente allo spessore richiesto dalle lastre. Ad ogni telaio è impresso un movimento orizzontale ed un continuo abbassamento, mentre le lame, realizzate con una miscela di diamanti e acciaio servono a creare l'azione abrasiva completando il taglio.
A Carrara ha sede un "Istituto Professionale di Stato per l'Industria e l'Artigianato del Marmo", che è in grado di conferire una qualificazione specifica ai lavoratori di questo settore.
== Minerali del marmo di Carrara ==
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{{P|voce che riporta soltanto un punto di vista fazioso sull'argomento, fonti citate non sono verificate ed autorevoli, scarsa rilevanza delle fonti e degli argomenti trattati|ecologia|arg2=tecnologia|agosto 2021}}{{Vedi anche|No Cav|Estrattivismo}}
[[File:Cava di Gioia (Carrara).jpg|miniatura|Cava di Gioia ([[Carrara]]) e la relativa modifica irreversibile della forma di vetta]]
L'attività estrattiva ha tuttavia anche risvolti negativi per la collettività e per l'ambiente naturale: ha un impatto negativo<ref>{{Cita web|url=https://vdnews.tv/article/salvare-alpi-apuane-marmo|titolo=Dobbiamo salvare le nostre montagne|sito=vdnews.tv|lingua=it
Il fatto che circa il 75% dell’estratto nelle cave sia costituito da scaglie successivamente polverizzate per produrre il [[carbonato di calcio]], lavorato da multinazionali quali: [[Omya]]<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/06/01/carrara-il-disastro-continua-salviamo-le-apuane-dalla-gruviera-delle-cave/5817806/|titolo=Blog {{!}} Carrara, il disastro continua. 'Salviamo le Apuane' dalla gruviera delle cave|sito=Il Fatto Quotidiano|data=2020-06-01|lingua=it
Non mancano nemmeno i sospetti di [[Cosa nostra|infiltrazione mafiosa]] nel mondo delle cave carraresi dagli [[Anni 1980|anni '80]] al [[1992]]<ref>{{Cita web|url=http://iltirreno.gelocal.it/massa/cronaca/2017/01/16/news/quando-la-mafia-conquisto-le-cave-1.14723631|titolo=Quando la mafia conquistò le cave|sito=Il Tirreno|data=2017-01-16|lingua=it
Contro l'attività estrattiva intensiva sulle Alpi Apuane si battono da anni<ref>{{Cita web|url=https://it.ejatlas.org/conflict/la-devastazione-delle-alpi-apuane-a-causa-dellescavazione-del-marmo|titolo=La distruzione delle Alpi Apuane a causa dell'estrazione del marmo {{!}} EJAtlas|autore=EJOLT|sito=Environmental Justice Atlas|lingua=it|accesso=2021-08-16}}</ref> numerose<ref>{{Cita web|url=https://www.lanazione.it/massa-carrara/cronaca/le-richieste-degli-ambientalisti-1.6430961|titolo=Le richieste degli ambientalisti|sito=La Nazione|data=2021-06-01|lingua=it|accesso=2021-08-16}}</ref> associazioni ambientaliste ([[Legambiente]]<ref>{{Cita web|url=https://www.legambientecarrara.it/category/temi-locali/marmo/cave/|titolo=Legambiente Carrara » CaveLegambiente Carrara|accesso=2021-08-03}}</ref>, [[Gruppo d'Intervento Giuridico|Gruppo d’Intervento Giuridico]]<ref>{{Cita web|url=https://gruppodinterventogiuridicoweb.com/tag/alpi-apuane/|titolo=Alpi Apuane|sito=Gruppo d'Intervento Giuridico odv|lingua=it
Sono comparsi numerosi articoli di denuncia della situazione ambientale apuana su quotidiani e riviste<ref name=":2" /><ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/cronache/20_ottobre_23/concessioni-abusive-cave-marmo-profitto-cosi-muoiono-alpi-apuane-2d40f7b0-14f7-11eb-b371-ea3047c1855f.shtml|titolo=Concessioni abusive, cave di marmo e profitto: così muoiono le Alpi Apuane|autore=Rita Rapisardi|sito=Corriere della Sera|data=2020-10-23|lingua=it|accesso=2021-08-03}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/green-and-blue/2018/04/20/news/montagna_alpi_cave-301057722/|titolo=La montagna scomparsa|sito=la Repubblica|data=2018-04-20|lingua=it|accesso=2021-08-03}}</ref
Nel [[2020]] il [[Partito politico|partito]] [[Europa Verde]], che si prefigge la chiusura delle cave ricadenti nel parco e l'abrogazione delle deroghe regionali, ha sollevato la questione nelle sedi istituzionali e ha proposto un [[Referendum|referendum abrogativo]] riguardante le [[Legge regionale|norme regionali]] più favorevoli alle cave<ref name=":0" /><ref name=":1" />.[[File:Carrara - Cave di marmo3.JPG|thumb|upright=0.9|Le cave viste da [[Campocecina]], con la modifica irreversibile di alcune [[Alpi Apuane|vette]].]]Ulteriore visibilità internazionale alle cave apuane e ai danni da loro provocati è stata data dalla vittoria della serie di fotografie intitolata ''White Gold'' di [[Luca Locatelli]] nel ''[[Sony World Photography Awards]]'' del [[2018]]<ref>{{Cita web|url=https://www.worldphoto.org/sony-world-photography-awards/winners-galleries/2018/professional/winners/landscape/1st-place-white|titolo=1st Place, "White Gold" by Luca Locatelli|sito=World Photography Organisation|lingua=en|accesso=2021-08-05}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.huffingtonpost.it/2018/04/20/sony-world-photography-awards-tre-italiani-tra-i-vincitori-luca-locatelli-roselena-romistella-gianmaria-gava_a_23415963/|titolo=Le foto più belle dell'anno sono di tre italiani. Tutti i vincitori del Sony 2018|sito=L'HuffPost|data=2018-04-20|lingua=it|accesso=2021-08-05}}</ref>. Infatti, questi scatti erano stati pubblicati dal [[The New York Times|New York Times]] a corredo di un articolo sul marmo di Carrara che, sebbene non affrontasse direttamente il tema dell'impatto ambientale e paesaggistico dell'escavazione, poneva l'accento sulla massiccia diffusione globale del marmo di Carrara per usi edilizi e non più artistici<ref>{{Cita news|lingua=en|nome=Luca|cognome=Locatelli|nome2=Sam|cognome2=Anderson|url=https://www.nytimes.com/2017/07/26/magazine/the-majestic-marble-quarries-of-northern-italy.html|titolo=The Majestic Marble Quarries of Northern Italy|pubblicazione=The New York Times|data=2017-07-26|accesso=2021-08-05}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://stonenews.eu/it/le-maestose-cave-di-marmo-del-nord-italia/|titolo=Le maestose cave di marmo del Nord Italia|autore=stonenews|sito=StoneNews.eu|data=2020-12-25|lingua=it
Più direttamente connessa alla causa "''no cav''" è stata data dalla vittoria del ''[[Wildlife Photographer of the Year]]'' nel [[2020]] di una fotografia notturna di [[Canis lupus|lupi]] nei pressi del [[Monte Corchia]]<ref name="nhm.ac.uk">{{Cita web|url=https://www.nhm.ac.uk/discover/wildlife-photographer-of-the-year-save-the-apuan-alps.html|titolo=Wildlife Photographer of the Year: the fight to save the Apuan Alps|lingua=en|accesso=2021-08-03}}</ref> intitolata ''Wolf Mountain'' e realizzata da [[Lorenzo Shoubridge]], [[Fotografo|artista]] che in varie interviste si è espresso contro le cave<ref>{{Cita web|url=https://voceapuana.presscommtech.com/cultura-e-spettacolo/2020/05/02/ad-ali-aperte-nella-notte-lo-scatto-di-lorenzo-shoubridge-vola-a-londra/27801/|titolo=Ad ali aperte nella notte, lo scatto di Lorenzo Shoubridge vola a Londra|sito=La Voce Apuana|data=2020-05-02|lingua=it|accesso=2021-08-05}}</ref>.
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