Quattro elementi: differenze tra le versioni

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[[File:Fiesta campestre.jpg|upright=1.6|thumb|[[Tiziano Vecellio|Tiziano]]<br />''[[Concerto campestre]]'', [[1509]], [[Parigi]], [[Museo del Louvre]] <br />La donna alla fonte è una personificazione dell{{'}}''Acqua''. Il suonatore di liuto rappresenta il ''Fuoco''. L'uomo con i capelli scompigliati dal vento simboleggia l{{'}}''Aria''. La donna di spalle raffigura la ''Terra''.<ref>Matilde Battistini, ''Simboli e Allegorie'', Milano, Electa, 2002, pp. 204-5. ISBN 8843581740; ISBN 9788843581740.</ref>]]
Il riferimento a '''quattro elementi''' ([[fuoco (elemento)|fuoco]], [[acqua (elemento)|acqua]], [[aria (elemento)|aria]], [[terra (elemento)|terra]]) è comune a tutte lemolte [[cosmogonie]].
 
Tanto l'[[Oriente (civiltà)|Oriente]] quanto l'[[Occidente (civiltà)|Occidente]] hanno concepito una stretta connessione tra il [[microcosmo]] umano e il [[macrocosmo]] naturale. DallSecondo queste concezioni dall'equilibrio degli elementi dipendeva la vita della specie umana e la sopravvivenza del [[cosmo]]: l'universo ordinato, sorto dal [[caos (mitologia)|caos]], era governato da personificazioni divinizzate dei quattro elementi.<ref>Anna Marson, ''Archetipi di territorio'', Alinea Editrice, 2008, p. 23 sgg.</ref>
 
==Storia del concetto in Occidente==
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Afferma Empedocle:
<poem>
«Conosci innanzitutto la quadruplice radice<br/>Di tutte le cose: [[Zeus]] è il fuoco luminoso,<br/>[[Era (divinità)|Era]] madre della vita, e poi Idoneo[[Ade (divinità)|Edoneo]],<br/>[[Nesti (mitologia)|Nesti]] infine, alle cui sorgenti i mortali bevono»<ref>(v.460),Empedocle, frammento B 6: ''I presocratici'', Gallimard, p.376</ref>
</poem>
Secondo una interpretazione Empedocle indicherebbe Zeus, il dio della luce celeste come il Fuoco, Era, la sposa di Zeus è l'Aria, Edoneo (Ade), il dio degli inferi, la Terra e infine Nesti (Persefone), l'Acqua.
 
Secondo altri interpreti i quattro elementi designerebbero divinità diverse: il ''fuoco'' ([[Ade (divinità)|Ade]]), l{{'}}''aria'' ([[Zeus]]), la ''terra'' ([[Era (mitologia)|Era]]) e l{{'}}''acqua'' (Nesti-[[Persefone]]<ref>[[Peter Kingsley]], ''Misteri e magia nella filosofia antica. Empedocle e la tradizione pitagorica'', Il Saggiatore, 2007</ref>).
 
L'unione di tali radici determina la nascita delle cose e la loro separazione, la morte. Si tratta perciò di apparenti nascite e apparenti morti, dal momento che l'[[Essere]] (le radici) non si crea e non si distrugge, ma è soltanto in continua trasformazione.
 
L'aggregazione e la disgregazione delle radici sono determinate dalle due forze cosmiche e divine Amore e Discordia (o Odio), secondo un processo ciclico eterno. In una prima fase, tutti gli elementi e le due forze cosmiche sono riunite in un Tutto omogeneo, nello [[Sfero]], il regno dove predomina l'Amore. Ad un certo punto, sotto l'azione della Discordia, inizia una progressiva separazione delle radici. L'azione della Discordia non è ancora distruttiva, dal momento che le si oppone la forza dell'Amore, in un equilibrio variabile che determina la nascita e la morte delle cose, e con esse quindi il nostro mondo. Quando poi la Discordia prende il sopravvento sull'Amore, e ne annulla l'influenza, si giunge al [[Caos (mitologia)|Caos]], dove regna la Discordia e dove è la dissoluzione di tutta la materia. A tal punto il ciclo continua grazie ad un nuovo intervento dell'Amore che riporta il mondo alla condizione intermedia in cui le due forze cosmiche si trovano in nuovo equilibrio che dà nuovamente vita al mondo. Infine, quando l'Amore si impone ancora totalmente sulla Discordia si ritorna alla condizione iniziale dello Sfero. Da qui il ciclo ricomincia.<ref>Fabrizio Tinaglia, ''Pensiero primario NPT'', Lampi di stampa, 2009 pp.17-22</ref>
 
Il processo che porta alla formazione del mondo è quindi una progressiva aggregazione delle radici. Tale unione, lungi dall'avere un benché minimo carattere [[finalismo|finalistico]], è assolutamente casuale. E tale casualità si evidenzia a proposito degli esseri viventi. All'inizio infatti le radici si uniscono a formare arti e membra separati, che solo in seguito si uniranno, sempre casualmente tra di loro. Nascono così mostri di ogni specie (come ad esempio il [[Minotauro]]), che, dice Empedocle quasi anticipando [[Charles Darwin]], sono scomparsi solo perché una selezione naturale favorisce alcune forme di vita rispetto ad altre, meglio organizzate e perciò più adatte alla sopravvivenza.<ref>Mirco Mariucci, ''Il Sapere degli Antichi Greci'', SteetLib, 2016 p.127</ref>
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=== L'astrologia ===
[[File:Zodiac symbols Stamp Russia 2004.jpg|upright=1.1|thumb|I segni zodiacali suddivisi in base al loro elemento: terra, fuoco, aria, acqua]]
{{vedi anche|segno zodiacale|triplicità}}
[[File:Zodiac symbols Stamp Russia 2004.jpg|upright=1.1|thumb|I segni zodiacali suddivisi in base al loro elemento: terra, fuoco, aria, acqua]]
Nell'[[astrologia occidentale]] i [[segno zodiacale|segni]] sono divisi in:
* [[segni di fuoco]] ([[Ariete (astrologia)|Ariete]], [[Leone (astrologia)|Leone]], [[Sagittario (astrologia)|Sagittario]])
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Per l'[[esegesi]] [[Bibbia|biblica]] di [[Carlo Maria Martini]], {{citazione|Al ''versetto'' [11 e] 12 abbiamo i quattro segni: ''vento, terremoto, fuoco, mormorio di un vento leggero''. Non si dice che il Signore fosse in quest'ultimo ma si nega che fosse nei primi tre. È un passo ricchissimo di simboli che rimandano a tante altre pagine bibliche, un passo oscuro perché non riusciamo bene a capirlo: Jahvé era o non era nel mormorio di un vento leggero? E perché altrove, nella Scrittura, Dio è nel fuoco mentre qui non lo è?<ref>Carlo Maria Martini, ''Il dio vivente. Riflessioni sul profeta Elia'', Casale Monferrato, Piemme, 4ª ed. 2000, p. 107. ISBN 8838447616; ISBN 9788838447617.</ref>}}
 
Sempre per Martini, {{citazione|Anche nel [[Nuovo Testamento]] troviamo i primi tre segni del racconto di Elia: "rombo, come di vento che si abbatte gagliardo", "lingue come di fuoco",<ref>Cf. [[Atti degli Apostoli|Atti]] {{Cita passo biblico|At|2, 2-3}}.</ref> "quando ebbero terminato la preghiera, il luogo in cui erano radunati tremò, e tutti furono pieni di [[Spirito santo]]".<ref>Cf. {{Cita passo biblico|Atti 4, 31}}.</ref> Il vento, il fuoco, il terremoto sono simboli ben noti in tutta la Scrittura; hanno significato la presenza del Signore sul [[Monte Sinai (Bibbia)|Sinai]], nel [[Esodo (evento)|cammino del deserto]], e sono stati ripresi dai [[Salmi]]. Non troviamo però il vento leggero.<ref>Carlo Maria Martini, op. cit., p. 108.</ref>}}
 
Ciò significa che, tanto per l'ebraismo quanto per il cristianesimo, è dubbio che le manifestazioni relative almeno ai primi tre dei quattro elementi costituiscano una [[teofania]], sia per [[Mosè]] ed Elia sul [[Monte Sinai (Bibbia)|Sinai]]/Oreb sia per la [[Pentecoste#La Pentecoste nella cristianità|Pentecoste]].
{{vedi anche|letteratura apocalittica#Uso del termine{{!}}Uso del termine letteratura apocalittica}}
 
==Pensiero orientale==
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{{citazione|La traduzione convenzionalmente adottata di ''wuxing'' con "Cinque Elementi" presenta innanzitutto l'inconveniente di non rendere conto dell'aspetto dinamico della parola xing 行 ("camminare", "andare", "agire"). Inoltre non vi è qui nulla in comune con i quattro elementi o radici costitutivi dell'universo - fuoco, acqua, terra, aria - individuati da Empedocle nel V secolo a.C., ma sembrano essere originariamente concepiti in una prospettiva essenzialmente funzionale, più come processi che come sostanze.<ref>Anne Cheng, ''Storia del pensiero cinese'', Vol I, Dalle origini allo studio del mistero, Einaudi, pag.257</ref>
|[[Anne Cheng]], ''Storia del pensiero cinese''}}
Si tratta a ogni modo di distinzioni storicamente poco accettate,<ref>Derek Walters, [https://books.google.it/books?id=SweUQ6UcNYsC&newbks=1&newbks_redir=0&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q=elementi%20filosofia%20greca%20distinzione%20discutibile%20tali%20intesi%20secoli&f=false ''Il libro completo dell'astrologia cinese'', pag. 21], Gremese Editore, 2004.</ref> ad esempio i [[mongoli]] hanno accolto nel novero degli elementi sia quelli cinesi che quelli occidentali.<ref>Derek Walters, [https://books.google.it/books?id=SweUQ6UcNYsC&newbks=1&newbks_redir=0&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q=mongoli%20orientale%20occidentale%20elementi%20compromesso&f=false op. cit., pag. 21].</ref> [[Analogia (filosofia)|Analogie]] tra i due sistemi sono rinvenibili nel fatto che l'elemento cinese del legno si avvicina maggiormente al concetto occidentale dell'[[aria (elemento)|aria]], poiché entrambi corrispondono alle qualità del punto cardinale [[est]],<ref name=Puliafito>Isabella Puliafito, [https://books.google.it/books?id=s7ghWB4-GfQC&newbks=1&newbks_redir=0&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q=legno%20cinese%20aria%20est&f=false ''Feng Shui: armonia dei luoghi'', pag. 49], op. cit.</ref> della [[primavera]], dell'[[infanzia]] e della [[crescita]], mentre il metallo sembra inglobato nelle proprietà occidentali della [[terra (elemento)|terra]], quali l'[[ovest]], l'[[autunno]] e il [[declino]].<ref>Isabella Puliafito, [https://books.google.it/books?id=s7ghWB4-GfQC&newbks=1&newbks_redir=0&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=snippet&q=metallo%20quinto%20ovest%20aridit%C3%A0%20autunno&f=false op. cit., pag. 49].</ref> La terra in Cina occupa propriamente il centro della [[rosa dei venti classica|rosa dei venti]], ed è più che altro la matrice degli altri quattro elementi,<ref>Isabella Puliafito, [https://books.google.it/books?id=s7ghWB4-GfQC&newbks=1&newbks_redir=0&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q=quinto%20elemento%20etere%20analogia%20occidentale%20orientale%20terra%20matrice%20altri%20quattro&f=false op. cit., pag. 50].</ref> come in Occidente lo è la ''[[prima materia]]'' o [[etere (filosofia)|etere]].<ref>Isabella Puliafito, [https://books.google.it/books?id=s7ghWB4-GfQC&newbks=1&newbks_redir=0&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q=tradizione%20classica%20%22prima%20materia%22%20d%C3%A0%20sostanza%20forma%20tutte%20tutti%20quattro%20elementi&f=false op. cit., pag. 49].</ref>
 
La peculiarità della concezione cinese consiste semmai nel carattere trasmutatorio dei suoi cinque elementi,<ref>Isabella Puliafito, [https://books.google.it/books?id=s7ghWB4-GfQC&newbks=1&newbks_redir=0&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q=%22non%20trascurabile%20differenza%22%20aspetto%20dinamico%20cinese%20movimenti%20forze%20%22interazione%20dinamica%22&f=false op. cit., pag. 50].</ref> da intendere come ''forze attive o facoltà dinamiche''.<ref name=averna/>
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==Gli elementi nella cultura di massa==
La serie animata [[Avatar - La leggenda di Aang]] (2005), creata da [[Michael Dante DiMartino]] e [[Bryan Konietzko]] per [[Nickelodeon]], si basa su un mondo in cui la società è suddivisa in quattro nazioni corrispondenti ai quattro elementi: Acqua, Terra, Fuoco e Aria. Alcuni individui, detti "dominatori", possono controllare l'elemento della loro nazione attraverso tecniche ispirate alle arti marziali. Il protagonista, [[Aang]], è l'Avatar, l'unico capace di dominare tutti e quattro gli elementi per mantenere l'equilibrio nel mondo e fungere da ponte tra il mondo fisico e quello spirituale.
 
Nel [[1997]] il [[regista]] francese [[Luc Besson]] ha girato il [[film di fantascienza]] ''[[Il quinto elemento]]''.
 
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|curatore=[[Francesca Rigotti, ]]|curatore2=Pierangelo Schiera (a cura di), ''|titolo=Aria, terra, acqua, fuoco: i quattro elementi e le loro metafore'',|città= Bologna,|editore= Il Mulino, |anno=1996.}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sui}}
 
{{alchimia}}
{{astrologia occidentale}}