Conti (famiglia): differenze tra le versioni

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{{Casata
|cognome = Conti
|stemma1 = Coat of armsArms of the Househouse of Conti di Segni.svg
|stemma2 = CoaArms famof ITAthe house of Conti di Ceccano.jpgsvg
|motto =
|blasonatura1 = ''Di rosso, all'aquila scaccata d'oro e di nero.''<br />(Conti di Segni)
|blasonatura2 = ''Trinciato di rosso e d'argento, all'aquila dell'uno nellall'altro.''<br />(Conti di Ceccano)
|stato = {{simbolo|Flag of the Papal States (pre 1808).svg}} [[Stato Pontificio]]
|casataderivazione = [[Conti di Tuscolo]]
|titoli =
|titoli = {{simbolo|Croix pattée.svg|10}} [[Papa]] (non ereditario)<br />{{simbolo|Croix pattée.svg|10}} [[Antipapa]] (non ereditario)<br />{{simbolo|Croix pattée.svg|10}} [[Cardinale]] (non ereditario)<br />{{simbolo|Croix pattée.svg|10}} [[Duca]] di [[Guadagnolo]]<br />{{simbolo|Croix pattée.svg|10}} [[Duca]] di [[Poli (Italia)|Poli]]<br />{{simbolo|Croix pattée.svg|10}} [[Conte]] di [[Anagni]]<br />{{simbolo|Croix pattée.svg|10}} [[Conte]] di [[Ceccano]]<br />{{simbolo|Croix pattée.svg|10}} [[Conte]] di [[Segni (Italia)|Segni]]<br />{{simbolo|Croix pattée.svg|10}} [[Conte]] di [[Valmontone]]
* [[Papa]] (non ereditario)
* [[Antipapa]] (non ereditario)
* [[Cardinale]] (non ereditario)
* [[Duca]] di [[Guadagnolo]]
* [[Duca]] di [[Poli (Italia)|Poli]]
* [[Conte]] di [[Anagni]]
* [[Conte]] di [[Ceccano]]
* [[Conte]] di [[Segni (Italia)|Segni]]
* [[Conte]] di [[Valmontone]]
|fondatore = Trasmondo Conti
|ultimosovrano = Michelangelo Conti
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}}
 
La famiglia '''Conti''', nota anche come '''Conti di Segni''', dal nome della sua ramificazione principale, è stata una famiglia [[Nobiltà|nobile]] [[italia]]na, appartenente al gruppo delle [[famiglie baronali romane]], originatasi nell'[[XI secolo]] da Trasmondo ''de Comitibus Signie'', membro dei notabili della cittadina vescovile di [[Segni (Italia)|Segni]] dellae forse legato alla famiglia dei [[Conti di Tuscolo]] ([[Frascati]]).
 
La famiglia, proprietaria di un vastissimo Stato feudale situato nel territorio della [[Campagna romana]], col tempo ha generato quattro [[Papa|pontefici]] ([[Papa Innocenzo III|Innocenzo III]], [[Papa Gregorio IX|Gregorio IX]], [[Papa Alessandro IV|Alessandro IV]] e [[Papa Innocenzo XIII|Innocenzo XIII]]), numerosi [[Cardinale|cardinali]] e [[Vescovo|vescovi]], e diversi uomini d'arme e di Stato. La sua potenza è paragonabile a quella esercitata dai [[Colonna (famiglia)|Colonna]] e dagli [[Orsini]] nel [[Lazio]] e dai [[Berardi (famiglia)|Conti dei Marsi]] in [[Abruzzo]].
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[[File:Coat of arms of Innocent III.png|thumb|upright|Stemma papale dei Conti di Segni presente nel [[Arcispedale di Santo Spirito in Saxia#Il Palazzo del Commendatore|Palazzo del Commendatore]] di [[Roma]]]]
[[File:Innozenz3.jpg|thumb|upright|[[Papa Innocenzo III]] in un affresco del 1215 circa, [[Monastero di San Benedetto (Subiaco)|Monastero di San Benedetto]], [[Subiaco]]]]
La famiglia Conti ebbe origine nell'XI secolo dai [[Conti di Tuscolo]] ([[Frascati]]) con Trasmondo ''de Comitibus Signie'', appartenente ai notabili di [[Segni (Italia)|Segni]], il cui figlio Lotario, creato [[papa]] col nome di [[Papa Innocenzo III|Innocenzo III]], grazie alla sua azione [[Nepotismo|nepotista]], accrebbe la fortuna della sua casata, rendendola nel [[Medioevo]] una delle più potenti della [[Campagna romana]] e facendola inserire nel novero delle [[famiglie baronali romane]], della [[nobiltà romana]] e della [[nobiltà pontificia]].
 
Lo storico e teologo Friedrich Emanuel von Hurter<ref>vissuto tra XVIII e XIX secolo</ref> nel suo libro su Innocenzo III narra che l'origine della famiglia Conti si può far risalire a [[Trasamondo I|Trasamondo]], conte di Capua<ref>Non esistono documenti storici che asseverano tale ipotesi originata probabilmente solo sull'omonimia</ref>, a cui il duca di Benevento Grimoaldo concesse il ducato di Spoleto. A questi successe il figlio [[Faroaldo II|Foroaldo]] e un secondo [[Trasamondo II|Trasamondo]]. Tra i loro discendenti, conti di Chieti, Penna e Marsi, un altro [[Transamondo III di Spoleto|Trasamondo]] venne investito (ai tempi di Ottone il Grande) del ducato di Spoleto e del Marchesato di Camerino.<ref name="Innocenzo III"/>
=== Massimo splendore ===
 
[[File:0209tordeiconti.png|thumb|upright|[[Torre dei Conti]]]]
Il fratello di questo, Atto, fu per via del figlio Berardo, avo del senatore di Roma Crescenzio detto Torre. Questo ebbe un figlio, Trasmondo, il quale ottenne i feudi di Sulmona e Valva negli Abruzzi. Da questo nacque un altro Trasmondo, signore di Ferentino, e probabilmente già di Segni e di Anagni. Questo Trasmondo fu il capostipite di quattro famiglie dei Conti, cioè quella dei duchi di Poli (che assunse il titolo nel 1540) e degli Anibaldi, dei baroni di Mirabello e dei baroni d'Entraque. Un altro Trasmondo fu il capo delle due prime famiglie e padre di un terzo Trasmondo<ref name="Innocenzo III">{{cita libro|cognome= von Hurter|nome= Friedrich Emanuel|titolo= Storia di papa Innocenzo III e de' suoi contemporanei |volume= 1 |editore= A. Arzione |anno= 1857 }}</ref> ''de Comitibus Signie'', appartenente ai notabili di [[Segni (Italia)|Segni]], il cui figlio Lotario, creato [[papa]] col nome di [[Papa Innocenzo III|Innocenzo III]], grazie alla sua azione [[Nepotismo|nepotista]], accrebbe la fortuna della sua casata, rendendola nel [[Medioevo]] una delle più potenti della [[Campagna romana]] e facendola inserire nel novero delle [[famiglie baronali romane]], della [[nobiltà romana]] e della [[nobiltà pontificia]].
Simboli della loro potenza feudale in [[Roma]] erano la [[Torre delle Milizie]] e la [[Torre dei Conti]], situate presso l'odierno Largo Corrado Ricci, a ridosso dei [[Fori Imperiali]], fatte costruire da Innocenzo III per la sua famiglia. La Torre dei Conti, alta in origine circa 60 m, venne definita da [[Francesco Petrarca]] «''tota urbe unica''». Alla famiglia pervenne nel XVIII secolo il palazzo detto poi dei Conti di [[Poli (Italia)|Poli]], cui venne addossata in seguito la [[fontana di Trevi]].
 
=== Ramificazioni ===
La casata si divise col passare del tempo in varie ramificazioni, quali quelle dei Conti di Segni, dei Conti di [[Ceccano]]<ref>{{Cita|Ferrante dellaDella Marra (1641)|p. 134}}.</ref><ref>{{Cita|Giuseppe Cascioli (1896)|p. 36}}.</ref>, dei Conti di [[Anagni]], dei Conti di Poli e dei Conti di [[Guadagnolo]].
 
=== I rami di Segni e Valmontone e di Poli e Guadagnolo ===
==== Conti di Ceccano ====
Discesi da Riccardo fratello di Innocenzo III, in questo ramo la famiglia si distinse inoltre con numerosi e famosi uomini d'arme come Alto, Grato, Appio, Lotario e [[Torquato II Conti, III duca di Poli e Guadagnolo|Torquato]], fedele di [[Urbano VIII]] (che lo creò duca di [[Guadagnolo]]), [[Feldmarescialli del Sacro Romano Impero|Feldmaresciallo del Sacro Romano Impero]], soprannominato ''Il Diavolo'' per la crudeltà dimostrata sul campo di battaglia durante la [[guerra dei trent'anni]] in [[Pomerania]]. Diede alla Chiesa con Michelangelo un altro papa con il nome di [[Papa Innocenzo XIII|Innocenzo XIII]] oltre a vari cardinali ed ecclesiastici.
Quanto al ramo dei Conti di Ceccano, esso governò sull'area dei [[Monti Volsci]], controllando il suo centro principale, Ceccano, e gran parte del territorio meridionale del [[Lazio]]<ref name="Ferdinand Gregorovius">{{Cita|Ferdinand Gregorovius|pp. 67-68}}.</ref>. Risulta senza alcun fondamento la tesi dello storico [[Ferdinand Gregorovius]], che la vuole di origine [[Germania|tedesca]]<ref name="Ferdinand Gregorovius"/>. Le sue prime notizie risalgono alla seconda metà del X secolo e provengono da alcuni documenti rinvenuti presso l'[[Abbazia di Montecassino]], nei quali vi è menzione di Amato, Leone ed Uberto Conti di Ceccano, che donarono dei beni al monastero<ref>{{Cita|Giuseppe Cascioli|pp. 35-36}}.</ref><ref>{{Cita|Pasquale Cayro|pp. 64-68}}.</ref>. Il Gregorovius, nel 5º volume della sua opera ''Storia della città di Roma nel Medio Evo dal secolo V al XVI'', citando la ''Cronica di Fossa Nova'', fa risalire le sue notizie al conte Gregorio, deceduto nel 1104<ref name="Ferdinand Gregorovius"/>. Ceccano, principale possedimento di tale ramificazione, feudo posseduto prima col titolo di [[Signore (titolo nobiliare)|signore]] e poi con quello di [[conte]], costituiva un'entità importante già intorno al 750, quando venne conquistato dal re longobardo [[Astolfo (re)|Astolfo]]. Più di un secolo prima il centro aveva abbandonato l'antica denominazione di ''[[Falvaterra|Fabrateria Vetus]]'' in onore di Petronio Ceccano, [[Console (storia romana)|console]] della Campagna romana e padre di [[papa Onorio I]]. Non vi è tuttavia alcuna relazione di discendenza tra questa ramificazione ed il suddetto console.
[[File:0209tordeiconti.png|thumb|upright|[[Torre dei Conti]]]]
Simboli della loro potenza feudale in [[Roma]] di questo ramo erano la [[Torre delle Milizie]] e la [[Torre dei Conti]], situate presso l'odierno Largo Corrado Ricci, a ridosso dei [[Fori Imperiali]], fatte costruire da Innocenzo III per la sua famiglia. La Torre dei Conti, alta in origine circa 60 m, venne definita da [[Francesco Petrarca]] «''tota urbe unica''». Alla famiglia pervenne nel XVIII secolo il palazzo detto poi dei Conti di [[Poli (Italia)|Poli]], cui venne addossata in seguito la [[fontana di Trevi]].
 
InIl particolareramo il ramoprimogenito dei Conti di Segni e Valmontone si estinse nel 1611 con [[Fulvia Conti]], che aveva sposato il [[conte]] Mario [[Sforza#Il ramo di Santa Fiora|Sforza di Santa Fiora]], cui discesero gli [[Sforza#Sforza-Cesarini|Sforza Cesarini.]], mentre quello dei Conti di Poli e dei Conti di Guadagnolo ricevette da [[papa Martino V]], la cui madre era Caterina Conti, figlia di Giovanni, la dignità di [[Gran Maestro del Sacro Ospizio]] e si estinse nel 1815 con Michelangelo Conti.
Quanto ad Amato Conti di Ceccano, vissuto nel 977, egli fu marito di Maria [[Conti di Tuscolo|di Sant'Eustachio]] ed amico di [[Domenico di Sora|San Domenico di Sora]], al quale donò molti beni per l'erezione di un monastero in [[Patrica]], alle falde del [[Monte Cacume]], che, dallo storico [[Luigi Tosti]], venne paragonato al [[Certosa di Trisulti|Monastero di Trisulti]]. Benefattore dell'Abbazia di Montecassino, fu rettore della Campagna romana.
 
Carlo Augusto Bertini, nella sua edizione della ''Storia della famiglie romane'' di Teodoro Amayden, individuò la sopravvivenza di rami ultrogeniti della famiglia anche fuori di Roma e del Lazio «''che da remoto tempo ne usano lo stemma''»<ref>Teodoro Amayden, ''La storia delle famiglie romane, con note e aggiunte del comm. Carlo Augusto Bertini'', Roma 1910, p. 326.</ref>: una linea trapianta nel XVI secolo a Siena e che esiste tuttora, fu ascritta bel 1571 alla nobiltà senese.<ref>Lucensio Contraposto [pseudonimo di [[Giovanni Antonio Pecci]]], ''Lettera sull'antica, e moderna derivazione delle famiglie nobili di Siena'', Gallipoli 1764, p. 87.</ref>
 
La linea dei Conti di Poli e dei Conti di Guadagnolo ricevette da [[papa Martino V]], la cui madre era Caterina Conti, figlia di Giovanni, la dignità di [[Gran Maestro del Sacro Ospizio]] e si estinse nel 1815 con Michelangelo Conti.
 
==== Conti di Ceccano ====
QuantoPer quanto la parentela con i conti di Segni, già messa in dubbio dal Contelori, sia affidata a testi di genealogisti ormai risalenti al XVII e XVIII secolo e non di rado privi di documentazione storica verificabile, quanto al ramo dei Conti di Ceccano, esso governò sull'area dei [[Monti Volsci]], controllando il suo centro principale, Ceccano, e gran parte del territorio meridionale del [[Lazio]]<ref name="Ferdinand Gregorovius">{{Cita|FerdinandGregorovius Gregorovius(1874)|pp. 67-68}}.</ref>. Risulta senza alcun fondamento la tesi dello storico [[Ferdinand Gregorovius]], che la vuole di origine [[Germania|tedesca]]<ref name="Ferdinand Gregorovius"/>. Le sue prime notizie risalgono alla seconda metà del X secolo e provengono da alcuni documenti rinvenuti presso l'[[Abbaziaabbazia di Montecassino]], nei quali vi è menzione di Amato, Leone ed Uberto Conti di Ceccano, che donarono dei beni al monastero<ref>{{Cita|Giuseppe Cascioli (1896)|pp. 35-36}}.</ref><ref>{{Cita|Pasquale Cayro (1802)|pp. 64-68}}.</ref>. Il Gregorovius, nel 5º volume della sua opera ''Storia della città di Roma nel Medio Evo dal secolo V al XVI'', citando la ''Cronica di Fossa Nova'', fa risalire le sue notizie al conte Gregorio, deceduto nel 1104<ref name="Ferdinand Gregorovius"/>. Ceccano, principale possedimento di tale ramificazione, feudo posseduto prima col titolo di [[Signore (titolo nobiliare)|titolo di signore]] e poi con quello di [[conte]], costituiva un'entità importante già intorno al 750, quando venne conquistato dal re longobardo [[Astolfo (re)|Astolfo]]. Più di un secolo prima il centro aveva abbandonato l'antica denominazione di ''[[Falvaterra|Fabrateria Vetus]]'' in onore di Petronio Ceccano, [[Console (storia romana)|console]] della Campagna romana e padre di [[papa Onorio I]]. Non vi è tuttavia alcuna relazione di discendenza tra questa ramificazione ed il suddetto console.
 
Quanto ad Amato Conti di Ceccano, vissuto nel 977, egli fu marito di Maria [[Conti di Tuscolo|di Sant'Eustachio]] ed amico di [[Domenico di Sora|Sansan Domenico di Sora]], al quale donò molti beni per l'erezione di un monastero in [[Patrica]], alle falde del [[Montemonte Cacume]], che, dallo storico [[Luigi Tosti]], venne paragonato al [[Certosa di Trisulti|Monastero di Trisulti]]. Benefattore dell'Abbaziaabbazia di Montecassino, fu rettore della Campagna romana.
Il membro più celebre di questa ramificazione e del quale si hanno più notizie è [[Giovanni I da Ceccano|Giovanni Conti di Ceccano]], che fu creato [[cavaliere]] dall'imperatore [[Enrico VI di Svevia]] ed in seguito, nel 1200, giurò fedeltà a papa Innocenzo III nella [[Cattedrale di Santa Maria (Anagni)|Cattedrale di Anagni]]. Famoso [[condottiero]] dell'epoca, si scontrò con i [[Colonna (famiglia)|Colonna]], devastando [[Morolo]] e sconfiggendo il conte di [[Fondi]] Riccardo dell'Aquila, loro alleato. Ordinò la costruzione della Chiesa di Santa Maria a Fiume, che, in epoca moderna, diverrà [[monumento nazionale]], facendola consacrare dal cardinale [[Giordano dei conti di Ceccano|Giordano Conti di Ceccano]], suo zio, già [[Abbazia di Fossanova|abate di Fossanova]]. Altro zio di Giovanni fu [[Stefano di Ceccano|Stefano Conti di Ceccano]], anch'egli, come l'altro zio, cardinale ed abate di Fossanova. Stefano fondò l'[[Abbazia di San Galgano]] e fu [[Ciambellano|camerlengo]] di papa Innocenzo III. Come tale, ebbe frequenti contatti con le corti di tutta [[Europa]] e ricevette importanti riconoscimenti dal [[Sovrani d'Inghilterra|Re d'Inghilterra]].
 
Il membro più celebre di questa ramificazione e del quale si hanno più notizie è [[Giovanni I da Ceccano|Giovanni Conti di Ceccano]], che fu creato [[cavaliere]] dall'imperatore [[Enrico VI di Svevia]] ed in seguito, nel 1200, giurò fedeltà a papa Innocenzo III nella [[Cattedrale di Santa Maria (Anagni)|Cattedralecattedrale di Anagni]]. Famoso [[condottiero]] dell'epoca, si scontrò con i [[Colonna (famiglia)|Colonna]], devastando [[Morolo]] e sconfiggendo il conte di [[Fondi]] Riccardo dell'Aquila, loro alleato. Ordinò la costruzione della Chiesachiesa di Santa Maria a Fiume, che, in epoca moderna, diverrà [[monumento nazionale]], facendola consacrare dal cardinale [[Giordano dei conti di Ceccano|Giordano Conti di Ceccano]], suo zio, già [[Abbazia di Fossanova|abate di Fossanova]]. Altro zio di Giovanni fu [[Stefano di Ceccano|Stefano Conti di Ceccano]], anch'egli, come l'altro zio, cardinale ed abate di Fossanova. Stefano fondò l'[[Abbazia di San Galgano]] e fu [[Ciambellano|camerlengo]] di papa Innocenzo III. Come tale, ebbe frequenti contatti con le corti di tutta [[Europa]] e ricevette importanti riconoscimenti dal [[Sovrani d'Inghilterra|Rere d'Inghilterra]].
=== Estinzione ===
In particolare il ramo dei Conti di Segni si estinse nel 1611 con [[Fulvia Conti]], che aveva sposato il [[conte]] Mario [[Sforza#Il ramo di Santa Fiora|Sforza di Santa Fiora]], cui discesero gli [[Sforza#Sforza-Cesarini|Sforza Cesarini]], mentre quello dei Conti di Poli e dei Conti di Guadagnolo ricevette da [[papa Martino V]], la cui madre era Caterina Conti, figlia di Giovanni, la dignità di [[Gran Maestro del Sacro Ospizio]] e si estinse nel 1815 con Michelangelo Conti.
 
== Albero genealogico ==
=== Ramo dei Conti di Segni, Anagni, Poli e Guadagnolo ===
Di seguito è riportato l'[[albero genealogico]] del ramo dei Conti di [[Segni (Italia)|Segni]], [[Anagni]], [[Poli (Italia)|Poli]] e [[Guadagnolo]] (ramo principale) della famiglia Conti, dal capostipite Trasmondo, vissuto nell'XI secolo, fino all'ultimo discendente Michelangelo, deceduto nel 1815, secondo le ricostruzioni degli storici [[Felice Contelori]] e Marco Dionigi<ref group="A" name="A">I membri presenti nell'albero genealogico non sono da considerarsi riportati in ordine di nascita.</ref><ref>{{Cita|FeliceContelori Contelori(1650)|pp. 1-5 dell'appendice}}.</ref><ref>{{Cita|MarcoDionigi Dionigi(1663)|pp. 7-15}}.</ref>:
<div style="overflow-x:auto">
{{Discendenza
Riga 60 ⟶ 76:
|2|1|[[Papa Innocenzo III|Lotario]]<ref group="A">Fu creato [[papa]] col nome di Innocenzo III.</ref>|
|3|1|Riccardo<ref group="A">Fu [[conte]] di [[Sora (Italia)|Sora]] e [[Signore (titolo nobiliare)|signore]] di [[Guadagnolo]], [[Poli (Italia)|Poli]] e [[Valmontone]]. Si sposò con una figlia di [[Filippo di Svevia]], il cui nome è ignoto.</ref>|
|4|3|Giovanni<ref group="A">Fu conte di [[Albe (Massa d'Albe)|Albe]], [[Celano]] e Poli, [[senatore]] e [[prefetto]] di [[Roma]]. Si sposò prima con Costanza Conti e poi con Saracena ?. Da lui discese il ramo dei Conti di Poli.</ref>|
|5|3|Paolo<ref group="A">Fu [[proconsole]] di Roma, conte di Poli e signore di Valmontone. Si sposò con Filippa Galardo. Da lui discese il ramo dei Conti di [[Segni (Italia)|Segni]] e Valmontone.</ref>|
|6|3|Stefano<ref group="A">Fu [[cardinale]] e [[vicario]] di Roma.</ref>|
Riga 68 ⟶ 84:
|10|5|?<ref group="A">Figlia di Paolo della quale non se ne conosce il nome, si sposò con Oddone [[Frangipane (famiglia)|Frangipane]].</ref>|
|11|5|Francesca<ref group="A">Si sposò con Corradino [[Colonna (famiglia)|Colonna]].</ref>|
|12|5|[[Luciana di Segni|Luciana]]<ref group="A">Fu [[Principe|principessa consorte]] di [[Principato d'Antiochia|Antiochia]] e contessa consorte di [[Tripoli (Libano)|Tripoli]]. Si sposò con [[Boemondo V d'Antiochia]].</ref>|
|13|5|Mabilia<ref group="A">Si sposò con Oddone [[Frangipane (famiglia)|Frangipane]].</ref>|
|14|4|Nicolò<ref group="A">Fu conte di Albe e Celano e signore di Marino.</ref>|
Riga 112 ⟶ 128:
|54|43|Maria<br /><small>(naturale)</small>|
|55|43|Marzio/Mario<br /><small>(naturale)</small>|
|56|43|Evandro<ref group="A">Si sposò con Attilia di Fulvio Miccinelli.</ref><br /><small>(naturale, poi legittimato)</small>|
|57|56|Baldassarre<ref group="A">Si sposò con Cornelia [[Theodoli (famiglia)|Theodoli]].</ref>|
|58|56|Camilla<ref group="A">Si sposò con Pietro Paolo Mantica.</ref>|
|59|56|Fulvia|
|60|56|Giulia|
|61|56|Giovanni ''Il Giovane''<ref group="A">Si sposò prima con Ortensia di Giacomo de Alessi e poi con Ippolita di Giovanni Francesco [[Orsini]].</ref>|
|62|56|Marzio<ref group="A">Fu cavaliere di grazia dell'[[Sovrano Militare Ordine di Malta|Ordine di Malta]].</ref><br /><small>(naturale)</small>|
|63|56|Giulia<ref group="A">Si fece [[suora]].</ref><br /><small>(naturale)</small>|
Riga 127 ⟶ 143:
|69|44|Giovanna<ref group="A">Si sposò con Giulio [[Colonna (famiglia)|Colonna]].</ref>|
|70|44|Elisabetta<ref group="A">Si sposò con Francesco [[di Capua]].</ref>|
|71|44|Francesca<ref group="A">Si sposò con Antonio/Alessandro [[Piccolomini]] di Siena.</ref>|
|72|44|Jacopella<ref group="A">Si sposò con Orsino [[Orsini]].</ref>|
|73|44|Cornelia<ref group="A">Si sposò con Bernardino Incoronato.</ref>|
Riga 144 ⟶ 160:
|86|80|Maria|
|87|82|Geronimo/Girolamo|
|88|82|Costanza<ref group="A">Si sposò con Lorenzo [[Salviati (famiglia)|Salviati]].</ref>|
|89|82|Bernardina<ref group="A">Si fece suora.</ref>|
|90|82|Caterina<ref group="A">Si sposò con Giovanni Conti.</ref>|
Riga 239 ⟶ 255:
|181|169|Torquato|
|182|169|Giacinta<ref group="A">Si sposò con Giuseppe Angelo [[Cesi (famiglia)|Cesi]].</ref>|
|183|169|[[Papa Innocenzo XIII|Michelangelo]]<ref group="A">Fu creato papa col nome di Innocenzo IIIXIII.</ref>|
|184|169|Francesco|
|185|169|Antonio|
Riga 248 ⟶ 264:
|190|180|Stefano<ref group="A">Fu duca di Guadagnolo e Poli. Si sposò con Vittoria [[Ruspoli]].</ref>|
|191|180|Vittoria<ref group="A">Si sposò con [[Gaetano I Sforza Cesarini, II principe di Genzano|Gaetano Sforza Cesarini]].</ref>|
|192|180|Marcantonio<ref group="A">Si sposò con Faustina [[Mattei (famiglia)|Mattei Orsini]].</ref>|
|193|180|Faustina<ref group="A">Si fece suora.</ref>|
|194|180|Isabella<ref group="A">Si sposò con [[Girolamo Pamphili, IV principe di San Martino al Cimino e Valmontone|Girolamo Pamphili]].</ref>|
|195|190|[[Innocenzo Conti|Innocenzo]]<ref group="A">Fu cardinale.</ref>|
|196|190|Michelangelo<ref group="A">Con lui si estinse lail ramo ducale della famiglia Conti in quanto ne costituiva l'ultimo discendente.</ref>|
|197|121|Rinaldo<ref group="A">Fu signore di Supino.</ref>|
|198|33|Clarina<ref group="A">Si sposò con Stefano Conti.</ref>|
Riga 265 ⟶ 281:
|207|14|Letizia<ref group="A">Si sposò con Pietro [[Colonna (famiglia)|Colonna]].</ref>|
|208|25|Caterina<ref group="A">Si sposò con Agapito [[Colonna (famiglia)|Colonna]].</ref>|
|209|61|Andrea <ref group="A">Si sposò con Cassandra di Girolamo Lenzi, di Siena</ref>|
|210|209|Marco Antonio <ref group="A"> di Siena, si sposò con Olimpia di Anton Maria Molendini</ref>|
|210|209|Marcantonio|
|211|210|Francesco Maria <ref group="A">di Siena, si sposò con Girolama di Giovanni Bartali e poi con Maria Erminia di Francesco Mattei; ebbe discendenza</ref>|
}}
</div>
 
=== Ramo dei Conti di Ceccano ===
Di seguito è riportato l'[[albero genealogico]] del ramo dei Conti di [[Ceccano]] della famiglia Conti dal capostipite Gregorio, vissuto nell'XI secolo, fratello di Trasmondo Conti, fino al XIV secolo, per la maggior parte stilato secondo una ricostruzione del genealogista [[Ferrante della Marra]]<ref group="A" name="A"/><ref>{{Cita|Ferrante dellaDella Marra (1641)|pp. 134-139}}.</ref>:
<div style="overflow-x:auto">
{{Discendenza
Riga 351 ⟶ 368:
}}
</div>
 
 
== Membri principali ==
Riga 364 ⟶ 380:
* [[Ottaviano dei conti di Segni|Ottaviano Conti di Segni]], cardinale;
* Ugolino Conti di Segni, creato [[papa Gregorio IX]];
* [[Pandolfo di Anagni|Pandolfo Conti di Anagni]], militare e vescovo;
* [[Stefano de Normandis dei Conti|Stefano Conti]], cardinale;
* Rinaldo Conti, creato [[papa Alessandro IV]];
Riga 383 ⟶ 400:
* [[Bernardo Maria Conti]], cardinale e vescovo;
* [[Innocenzo Conti]], cardinale e arcivescovo.
* [[Paolo di Segni]], ultimo vescovo cattolico residente di Tripoli d. 1285 A. D..
* Marcantonio Conti, vescovo di Pesaro (1774-1780), da cui venga la discendenza episcopale del cardinale [[Mariano Rampolla del Tindaro]] e [[Papa Francesco]].<ref>{{Cita web|url=https://www.catholic-hierarchy.org/bishop/bcontm.html|titolo=Archbishop Marcantonio Conti [Catholic-Hierarchy]|sito=www.catholic-hierarchy.org|accesso=2025-07-26}}</ref>
 
== Stemma ==
{|align=right
|[[File:Coa fam ITA di ceccano.jpg|thumb|upright=0.6|Variante dello stemma originario del ramo dei Conti di Ceccano.<br />''Trinciato di nero e d'argento, all'aquila dell'uno nellall'altro.'']]||[[File:Blason du Cardinal Annibal de Ceccano.svg|thumb|upright=0.6|Variante dello stemma del ramo dei Conti di Ceccano adottata in seguito al matrimonio Ceccani-Stefaneschi.<br />''Partito: nel 1º di rosso all'aquila d'argento; nel 2º fasciato di rosso e d'argento, le fasce d'argento caricate di sei crescenti di rosso disposti 3, 2, 1.'']]
|}
Lo [[stemma]] originario del ramo dei Conti di Ceccano della famiglia Conti era ''[[trinciato]] di rosso e d'argento, all'aquila [[dell'uno nellall'altro]]'' o ''trinciato di nero e d'argento, all'aquila dell'uno nellall'altro''<ref>{{Cita|FerranteDella dellaMarra Marra(1641)|p. 134 e 139}}.</ref>. In occasione delle seconde nozze di Annibaldo Conti di Ceccano con Perna Stefaneschi, lo stemma della sua famiglia venne partito con quello della famiglia della consorte e divenne quindi ''partito: nel 1º di rosso, all'aquila d'argento; nel 2º fasciato di rosso e d'argento, le fasce d'argento caricate di sei crescenti di rosso, disposti 3, 2, 1'', e fu ripreso dal cardinale [[Annibaldo Caetani|Annibaldo]], loro figlio. Quest'ultima variante appare anche nella forma con le fasce azzurre invece che argentate e i crescenti d'oro o d'argento e l'aquila rossa in campo d'argento o nera in campo dorato. La seconda variante è stata adottata dal comune di [[Ceccano]] come emblema della città.
 
== Dimore ==
Riga 407 ⟶ 426:
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Werner Maleczek, Innocenzo III, in Dizionario Biografico degli Italiani - Vol. 62
* {{Cita libro|titolo=Memorie historiche di diverse famiglie nobili, così napoletane, come forastiere|autore=Biagio Aldimari|wkautore=Biagio Aldimari|città=Napoli|anno=1691|cid=Biagio Aldimari}}
* Gaetano Moroni, ''Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da S. Pietro sino ai nostri giorni'', Tipografia Emiliana, Venezia, 1840-1861. vol. XVII, p.&nbsp;68 e segg.
* {{Cita libro|titolo=Memorie storiche di Poli|autore=Giuseppe Cascioli|editore=Editrice Vera Roma|città=Roma|anno=1896|cid=Giuseppe Cascioli}}
* {{Cita libro|titolo=DiscorsoMemorie storicohistoriche sulladi cittàdiverse d'Anagnifamiglie metropolinobili, uncosì temponapoletane, degl'ernicicome forastiere|autore=PasqualeBiagio Aldimari|wkautore=Biagio CayroAldimari|città=Napoli|anno=18021691|cid=PasqualeAldimari Cayro(1691)}}
* {{Cita libro|titolo=Vitæ,Memorie etstoriche resdi gestæ pontificvm romanorvm et S.R.E. cardinalivmPoli|autore=AlfonsoGiuseppe CiacconioCascioli|wkautoreeditore=AlfonsoEditrice ChacónVera Roma|città=Roma|anno=1677|volume=1-2-3-41896|cid=AlfonsoCascioli Ciacconio(1896)}}
* {{Cita libro|titolo=GenealogiaDiscorso familiæstorico Comitvmsulla Romanorvmcittà d'Anagni metropoli un tempo degl'ernici|autore=FelicePasquale ConteloriCayro|città=RomaNapoli|anno=16501802|cid=FeliceCayro Contelori(1802)}}
* {{Cita libro|titolo=GeneologiaVitæ, diet casares Contigestæ pontificvm romanorvm et S.R.E. cardinalivm|autore=MarcoAlfonso DionigiCiacconio|wkautore=Alfonso Chacón|città=ParmaRoma|anno=16631677|volume=1-2-3-4|cid=MarcoCiacconio Dionigi(1677)}}
* {{Cita libro|titolo=StoriaGenealogia dellafamiliæ città di Roma nel Medio Evo dal secolo V alComitvm XVIRomanorvm|autore=FerdinandFelice GregoroviusContelori|wkautore=FerdinandFelice GregoroviusContelori|città=VeneziaRoma|anno=1874|volume=51650|cid=FerdinandContelori Gregorovius(1650)}}
* {{Cita libro|titolo=Discorsi delle famiglie estinte, forastiere, o non comprese ne' SeggiGeneologia di Napoli,casa imparentate colla Casa della MarraConti|autore=FerranteMarco della Marra|wkautore=Ferrante della MarraDionigi|città=NapoliParma|anno=16411663|cid=Ferrante dellaDionigi Marra(1663)}}
* {{Cita libro|titolo=Dell'historiaStoria napoletanadella città di Roma nel Medio Evo dal secolo V al XVI|autore=FrancescoFerdinand De PietriGregorovius|wkautore=FrancescoFerdinand De PietriGregorovius|città=NapoliVenezia|anno=16341874|volume=25|cid=Francesco DeGregorovius Pietri(1874)}}
* {{Cita libro|titolo=Discorsi delle famiglie estinte, forastiere, o non comprese ne' Seggi di Napoli, imparentate colla Casa della Marra|autore=Ferrante della Marra|wkautore=Ferrante della Marra|città=Napoli|anno=1641|cid=Della Marra (1641)}}
* {{Cita libro|titolo=Dell'historia napoletana|autore=Francesco De Pietri|wkautore=Francesco De Pietri|città=Napoli|anno=1634|volume=2|cid=De Pietri (1634)}}
 
== Voci correlate ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Treccani|conti_res-7f91b25d-8bad-11dc-8e9d-0016357eee51_(Enciclopedia-Italiana)|Famiglia Conti|autore=[[Giovanni Battista Picotti]]|data=1931}}
* {{Cita web|url=http://www.ceccanoonline.it/it/storia/genealogia-da-ceccano.html|titolo=Genealogia dei Conti di Ceccano|accessocid=5 settembre 2010Ceccanoonline.it|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100702001118/http://www.ceccanoonline.it/it/storia/genealogia-da-ceccano.html|dataarchivio=2 luglio 2010|urlmorto=sì}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Lazio|storia di famiglia}}