Roy Cohn: differenze tra le versioni

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È noto per essere stato nel 1951 il viceprocuratore federale nel processo per [[spionaggio]] a carico di [[Julius Rosenberg|Julius]] ed [[Ethel Greenglass|Ethel Rosenberg]] e successivamente dal 1953 al 1954 è stato il consulente capo del [[Senato (degli Stati Uniti d'America)|senatore]] [[Joseph McCarthy]] durante le audizioni Esercito-McCarthy e ha fornito assistenza nelle investigazioni di McCarthy su [[Maccartismo|sospetti comunisti]]. Inoltre,Ha èinoltre statorappresentato uno dei principali ''fixer''e politicifatto eda avvocatomentore personale dia [[Donald Trump]] daldurante 1973i alprimi 1985anni della sua carriera imprenditoriale.<ref>{{Cita web|url=https://www.bbc.com/culture/article/20240517-roy-cohn-the-mysterious-us-lawyer-who-helped-donald-trump-rise-to-power|titolo=Roy Cohn: The mysterious US lawyer who helped Donald Trump rise to power|sito=[[BBC]]|data=17 maggio 2024}}</ref>
 
Cohn è stato radiato dall'ordine nel 1986 per condotta non etica<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Martin Gottlieb|url=https://www.nytimes.com/1986/06/24/nyregion/new-york-court-disbars-roy-cohn-on-charges-of-unethical-conduct.html|titolo=NEWNew YORKYork COURTCourt DISBARSDisbars ROYRoy COHNCohn ONOn CHARGESCharges OFOf UNETHICALUnethical CONDUCTConduct|pubblicazione=The New York Times|data=24 giugno 1986|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190923102233/https://www.nytimes.com/1986/06/24/nyregion/new-york-court-disbars-roy-cohn-on-charges-of-unethical-conduct.html}}</ref> ed è morto cinque settimane più tardi per complicazioni dovute all'[[AIDS]].<ref name=":1">{{Cita news|lingua=en|autore=Albin Krebs|url=https://archive.nytimes.com/www.nytimes.com/library/national/science/aids/080386sci-aids.html|titolo=Roy Cohn, Aide to McCarthy and Fiery Lawyer, Dies at 59|pubblicazione=The New York Times|data=3 agosto 1986|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190923164102/https://archive.nytimes.com/www.nytimes.com/library/national/science/aids/080386sci-aids.html}}</ref>
 
== Biografia ==
Nasce da una famiglia ebrea osservante a [[New York]], nel ''[[borough]]'' del [[The Bronx|Bronx]]. È l'unico figlio di Dora Marcus (1892-1967) e del giudice [[Albert C. Cohn]] (1885-1959), figura influente sulla politica del [[Partito Democratico (Stati Uniti d'America)|Partito Democratico]].<ref name=":1" /> Il suo prozio è Joshua Lionel Cowen, il fondatore e proprietario della [[Lionel Corporation]], produttore di trenini giocattolo.
 
Cohn ha vissuto nell'abitazione dei genitori fino alla morte della madre, in seguito alla quale ha vissuto a New York, nel [[Washington|distretto di Columbia]] e a [[Greenwich (Connecticut)|Greenwich]], nel [[Connecticut]].<ref name=":2">{{Cita pubblicazione|autore=Nicholas von Hoffman|anno=1988|mese=marzo|titolo=THE SNARLING DEATH OF ROY M. COHN|rivista=Life|volume=|numero=|lingua=en|url=http://www.maryellenmark.com/text/magazines/life/905W-000-035.html|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190710124151/http://www.maryellenmark.com/text/magazines/life/905W-000-035.html}}</ref> Dopo aver frequentato la Horace Mann School e la Fieldston School, e aver completato gli studi al Columbia College nel 1946, a vent'anni Cohn si laurea in legge alla [[Columbia University]].<ref name=":1" /> Tuttavia deve attendere il compimento del suo ventunesimo anno per essere ammesso all'ordine degli avvocati.<ref name=":1" />
 
=== Carriera giudiziaria ===
Dopo aver frequentato la Horace Mann School e la Fieldston School, e aver completato gli studi al Columbia College nel 1946, a vent'anni Cohn si laurea in legge alla [[Columbia University]].<ref name=":1" /> Tuttavia deve attendere il compimento del suo ventunesimo anno per essere ammesso all'ordine degli avvocati.<ref name=":1" />
 
== Carriera giudiziaria ==
Il giorno successivo all'iscrizione all'ordine comincia a lavorare a [[Manhattan]] come viceprocuratore per il procuratore federale capo [[Irving Saypol]], incarico che ha ottenuto grazie alle connessioni politiche della sua famiglia.<ref name=":1" /> Come viceprocuratore, Cohn si occupa di attività sovversive e contribuisce a ottenere condanne in numerosi processi (pubblicizzati sulla stampa) a carico di sospetti [[Agente segreto|agenti]] [[Unione Sovietica|sovietici]].<ref name=":1" />
 
Uno dei primi di questi processi ha inizio nel dicembre 1950 contro [[William Walter Remington]], un ex impiegato del [[Dipartimento del commercio degli Stati Uniti d'America|dipartimento del commercio]] accusato di [[spionaggio]] da parte della [[Diserzione|disertrice]] del [[Komitet gosudarstvennoj bezopasnosti|KGB]] [[Elizabeth Bentley]]. Sebbene non sia stato possibile ottenere un'incriminazione per spionaggio, nel 1953 Remington è stato condannato per [[falsa testimonianza]] in due separati processi in quanto ha negato in due occasioni la sua appartenenza al [[Partito Comunista degli Stati Uniti d'America|partito comunista statunitense]].<ref>{{Cita web|url=https://spartacus-educational.com/William_Remington.htm|titolo=William Remington|sito=Spartacus Educational|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190410124906/https://spartacus-educational.com/William_Remington.htm}}</ref>
 
Inoltre, Cohn ha contribuito a perseguire ai sensi dello [[Smith Act]] undici membri del partito comunista statunitense per aver esortato al [[Colpo di Stato|rovesciamento]] violento del [[Governo federale degli Stati Uniti d'America|governo degli Stati Uniti]].<ref>{{Cita libro|autore=David Caute|titolo=The Great Fear: The Anti-Communist Purge Under Truman and Eisenhower.|url=https://archive.org/details/greatfear00caut|anno=1978|editore=Simon and Schuster|città=New York|lingua=en|p=[https://archive.org/details/greatfear00caut/page/63 63]|OCLC=3293124|ISBN=0671226827}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Lori Clune|titolo=Executing the Rosenbergs: Death and Diplomacy in a Cold War World|anno=2016|editore=Oxford University Press|città=Oxford|lingua=en|p=15|ISBN=9780190265885}}</ref>
 
==== Processo Rosenberg ====
Nel 1951 Cohn ha avuto un ruolo di primo piano nel processo per spionaggio a carico di [[Julius Rosenberg|Julius]] ed [[Ethel Greenglass|Ethel Rosenberg]]. L'esame diretto di Cohn sul fratello di Ethel, [[David Greenglass]], ha prodotto una testimonianza centrale per la condanna dei Rosenberg e la loro successiva [[Pena di morte negli Stati Uniti d'America|esecuzione]]. Greenglass ha testimoniato di aver consegnato ai Rosenberg documenti [[Segreto di Stato|classificati]] del [[Progetto Manhattan]] che erano stati rubati da [[Klaus Emil Jules Fuchs|Klaus Fuchs]]. Greenglass avrebbe poi affermato di aver mentito durante il processo per "proteggere se stesso e sua moglie, Ruth, e che era stato incoraggiato a farlo da parte dell'accusa."<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/americas/1695240.stm|titolo=False testimony clinched Rosenberg spy trial|pubblicazione=BBC News|data=6 dicembre 2001|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190420131828/http://news.bbc.co.uk/2/hi/americas/1695240.stm}}</ref>
 
Cohn è sempre stato orgoglioso del verdetto di colpevolezza dei Rosenberg e ha affermato di aver avuto un ruolo ancora più importante rispetto a quello pubblico quale membro dell'[[Pubblico ministero|accusa]]. Infatti, nella sua autobiografia dice che la sua influenza ha portato all'assegnazione del caso sia al procuratore federale capo Saypol che al giudice [[Irving Kaufman]]. Cohn ha successivamente affermato che Kaufman ha imposto la [[Pena di morte negli Stati Uniti d'America|pena di morte]] su suasuo personale suggerimento. Se queste asserite discussioni fuori dall'aula giudiziaria tra l'accusa e un giudice hanno avuto luogo realmente, erano improprie in quanto ''[[ex parte]]''.<ref>{{Cita libro|autore=Ronald Radosh|autore2=Joyce Milton|titolo=The Rosenberg File|url=https://archive.org/details/rosenbergfile00rado|anno=1997|editore=Yale University Press|lingua=en|p=[https://archive.org/details/rosenbergfile00rado/page/278 278]|ISBN=9780300072051}}</ref>
 
Nel 2008, [[Morton Sobell]], un coimputato nel caso che per questo aveva scontato 18 anni di carcere, ha affermato che Julius era stato effettivamente una spia per i sovietici, ma che Ethel non lo fosse.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Sam Roberts|url=https://www.nytimes.com/2008/09/12/nyregion/12spy.html|titolo=Figure in Rosenberg Case Admits to Soviet Spying|pubblicazione=The New York Times|data=11 settembre 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190419222706/https://www.nytimes.com/2008/09/12/nyregion/12spy.html}}</ref> Tuttavia, nel 2014, cinque [[Storiografia|storici]] che avevano effettuato ricerche sul caso scrissero che documentazione sovietica dimostra che "Ethel Rosenberg nascondeva denaro e strumenti per lo spionaggio per Julius, servendo come un'intermediaria per le comunicazioni con i suoi contatti nell'[[intelligence]] sovietica, forniva la sua personale valutazione sulle persone che Julius considerava di reclutare, e era presente agli incontri con le sue fonti. Dimostra anche che Julius riferì al KGB che Ethel aveva convinto [[Ruth Greenglass]] a recarsi nel [[Nuovo Messico]] per reclutare David come spia."<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Ronald Radosh, Harvey Klehr, Steven Usdin, John Earl, Allen Hornblum|url=https://www.washingtonexaminer.com/weekly-standard/the-new-york-times-gets-greenglass-wrong|titolo=The New York Times Gets Greenglass Wrong|pubblicazione=Washington Examiner|data=17 ottobre 2014|urlarchivio=}}</ref>
 
Vi è consenso tra gli storici sul fatto che Julius fosse colpevole, ma che il processo ai due coniugi fosse viziato da chiare irregolarità sia giudiziarie che legali - molte da parte di Cohn - e che i due non avrebbero dovuto essere condannati a morte.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Ronald Radosh|url=https://www.weeklystandard.com/rosenbergs-redux/article/2002765|titolo=Rosenbergs Redux|pubblicazione=The Weekly Standard|data=10 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160703012517/http://www.weeklystandard.com/rosenbergs-redux/article/2002765}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Frankie Y. Bailey|autore2=Steven Chermak|titolo=Crimes and Trials of the Century|anno=2007|editore=ABC-CLIO|lingua=en|p=205|ISBN=978-1-57356-973-6}}</ref> Questa posizione è stata riassunta da [[Alan Dershowitz]], professore alla [[Harvard Law School|Havard Law School]], che ha affermato che i Rosenberg erano "colpevoli e incastrati".<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Alan M. Dershovitz|url=https://www.latimes.com/archives/la-xpm-1995-07-19-me-25407-story.html|titolo=Rosenbergs Were Guilty--and Framed|pubblicazione=Los Angeles Times|data=19 luglio 1995|urlarchivio=}}</ref>
 
=== Collaborazione con Joseph McCarthy ===
Il processo Rosenberg portò il ventiquattrenne Cohn all'attenzione del direttore dell'[[Federal Bureau of Investigation|FBI]] [[J. Edgar Hoover]], che lo raccomandò a [[Joseph McCarthy]]. McCarthy assunse Cohn come suo consulente capo, preferendolo a [[Robert Kennedy]]. Cohn assistette McCarthy nei lavori del sottocomitato permanente sulle investigazioni del [[Senato (degli Stati Uniti d'America)|Senato]], diventando noto per i suoi aggressivi interrogatori ai sospetti [[Comunismo|comunisti]]. Cohn preferì non tenere audizioni in forma pubblica, il che era condivisto anche da McCarthy il quale preferiva tenere "sessioni esecutive" e sessioni "ufficiose" lontano dal [[Campidoglio (Washington)|Campidoglio]] al fine di minimizzare il controllo pubblico e di poter interrogare i testimoni con relativa impunità. A Cohn venne dato libero corso al perseguimento di molte indagini, con McCarthy che si unì solo per le sessioni di audizione più pubblicizzate sulla stampa.<ref>{{Cita web|url=https://www.senate.gov/artandhistory/history/minute/Have_you_no_sense_of_decency.htm|titolo="Have You No Sense of Decency?"|sito=U.S. Senate|data=9 giugno 1954|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190801053742/https://www.senate.gov/artandhistory/history/minute/Have_you_no_sense_of_decency.htm}}</ref>
 
Cohn giocò un ruolo importante nella crociata di McCarthy contro il comunismo.<ref name=":7">{{Cita web|url=https://www.out.com/entertainment/popnography/2013/04/26/9-things-to%C2%A0know-about-lavender-scare|titolo=9 Things To Know About 'The Lavender Scare'|sito=Out|data=26 aprile 2013|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190419070255/https://www.out.com/entertainment/popnography/2013/04/26/9-things-to%C2%A0know-about-lavender-scare}}</ref> Durante la [[paura lilla]], Cohn e McCarthy tentarono di rafforzare il fervore anticomunista nel paese sostentendosostenendo che i comunisti all'estero avevano convinto diversi omosessuali non dichiarati impiegati dal [[Governo federale degli Stati Uniti d'America|governo federale]] degli Stati Uniti a trasmettere importanti segreti governativi in cambio della non rivelazione della loro sessualità. Convinto che l'impiego degli omosessuali costituisse ormai una minaccia alla sicurezza nazionale, il [[Presidente degli Stati Uniti d'America|presidente]] [[Dwight D. Eisenhower|Dwight Eisenhower]] il 29 aprile 1953 firmò un [[ordine esecutivo]] che vietava agli omosessuali di lavorare per il governo federale.<ref name=":7" />
 
Cohn invitò il suo amico [[G. David Schine]], un propagandista anticomunista, a unirsi allo staff di McCarthy come consulente. Quando Schine venne arruolato nell'esercito americano nel 1953, Cohn fece ripetuti e vasti sforzi per ottenere un trattamento speciale per Schine. Contattò funzionari militari dal [[Segretario all'Esercito degli Stati Uniti d'America|segretario all'Esercito]] fino al [[Comandante (grado militare)|comandante]] di [[Compagnia (unità militare)|compagnia]] di Schine e richiese che a Schine venissero assegnati incarichi leggeri, permessi extra ed esenzioni da assegnazioni all'estero. A un certo punto, si dice che Cohn abbia minacciato di "demolire l'Esercito" se le sue richieste non fossero state soddisfatte.<ref name=":8">{{Cita news|lingua=en|autore=Bob Drogin|url=http://pqasb.pqarchiver.com/latimes/doc/292381314.html?FMT=ABS&FMTS=ABS:FT&type=current&date=Aug%2003,%201986&author=BOB%20DROGIN&pub=Los%20Angeles%20Times%20(pre-1997%20Fulltext)&edition=&startpage=&desc=Roy%20Cohn,%20Hero%20and%20Villain%20of%20McCarthy%20Era,%20Dies%20at%2059|titolo=Roy Cohn, Hero and Villain of McCarthy Era, Dies at 59|pubblicazione=The Los Angeles Times|data=3 agosto 1986|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160111074427/http://pqasb.pqarchiver.com/latimes/doc/292381314.html?FMT=ABS&FMTS=ABS:FT&type=current&date=Aug%2003,%201986&author=BOB%20DROGIN&pub=Los%20Angeles%20Times%20(pre-1997%20Fulltext)&edition=&startpage=&desc=Roy%20Cohn,%20Hero%20and%20Villain%20of%20McCarthy%20Era,%20Dies%20at%2059}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|autore=|url=http://content.time.com/time/magazine/article/0,9171,819554,00.html|titolo=The Self-Inflated Target|pubblicazione=Time|data=22 marzo 1954|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190225124131/http://content.time.com/time/magazine/article/0,9171,819554,00.html}}</ref>
 
Quel conflitto, assieme alle accuse di McCarthy di presenza di comunisti all'interno del [[Dipartimento della difesa degli Stati Uniti d'America|Dipartimento della difesa]], portarono nel 1954 alle audizioni Esercito-McCarthy. In queste audizioni, l'Esercito accusò Cohn e McCarthy di aver fatto pressioni improprie per conto di Schine, i quali controaccusarono l'Esercito di tenere Schine in "ostaggio" in un tentativo di soffocare le indagini di McCarthy sulla presenza di comunisti al suo interno. Durante le audizioni, venne introdotta una fotografia di Schine e [[Joseph N. Welch]], l'avvocato dell'Esercito, accusò Cohn di aver messo in scena l'immagine per mostrare Schine da solo con il [[Segretario all'Esercito degli Stati Uniti d'America|segretario all'Esercito]] [[Robert T. Stevens]].<ref name=":8" />
 
Sebbene i risultati delle audizioni abbiano gettato cattiva luce su Cohn piuttosto che su McCarthy, essi sono largamante considerati un importante elemento nell'inizio della caduta di McCarthy. In seguito alle audizioni Esercito-McCarthy, Cohn si dimise dallo staff di McCarthy e si dedicò alla libera professione forense.<ref name=":1" /><ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Robert O'Harrow Jr.|autore2=Shawn Boburg|url=https://www.washingtonpost.com/investigations/former-mccarthy-aide-showed-trump-how-to-exploit-power-and-draw-attention/2016/06/16/e9f44f20-2bf3-11e6-9b37-42985f6a265c_story.html|titolo=The man who showed Donald Trump how to exploit power and instill fear|pubblicazione=The Washington Post|data=17 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160618161426/https://www.washingtonpost.com/investigations/former-mccarthy-aide-showed-trump-how-to-exploit-power-and-draw-attention/2016/06/16/e9f44f20-2bf3-11e6-9b37-42985f6a265c_story.html}}</ref>
 
=== Carriera legale a New York ===
Dopo essersi dimesso dallo staff di McCarthy, Cohn ebbe una trentennale carriera da avvocato a [[New York]] presso lo studio Saxe, Bacon & Bolan. Curò gli interessi legali di un gran numero di clienti di altroalto profilo, tra cui [[Donald Trump]],<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Michael Kruse|url=https://www.politico.com/magazine/story/2018/03/06/donald-trump-loyalty-staff-217227|titolo='I Need Loyalty'|pubblicazione=Politico|data=6 marzo 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190907230454/https://www.politico.com/magazine/story/2018/03/06/donald-trump-loyalty-staff-217227}}</ref><ref name=":9">{{Cita news|lingua=en|autore=Ken Auletta|url=https://www.esquire.com/news-politics/a46616/dont-mess-with-roy-cohn/|titolo=Don't Mess With Roy Cohn|pubblicazione=Esquire|data=13 luglio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190823063143/https://www.esquire.com/news-politics/a46616/dont-mess-with-roy-cohn/}}</ref> la squadra di [[baseball]] dei [[New York Yankees]] e il suo proprietario [[George Steinbrenner]], [[Aristotele Onassis]],<ref name=":9" /> i [[Mafia|mafiosi]] [[TonyAnthony Salerno]], [[Carmine Galante]] e [[John Gotti]], i proprietari dello [[Studio 54]] [[Steve Rubell]] e [[Ian Schrager]], l'[[arcidiocesi di New York]], il [[Finanziere (finanza)|finanziere]] e [[Filantropia|filantropo]] [[Texas|texano]] [[Shearn Moody Jr.]]<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Andrew E. Serwer|url=https://money.cnn.com/magazines/fortune/fortune_archive/1995/08/21/205403/index.htm|titolo=WHO'S CRAZY: THE IRS OR MR. MOODY?|pubblicazione=CNN|data=21 agosto 1995|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180809201851/https://money.cnn.com/magazines/fortune/fortune_archive/1995/08/21/205403/index.htm}}</ref> e Richard Dupont.
 
Nel 1981, Richard Dupont, all'epoca 48enne, venne condannato per [[Molestia|molestie]] aggravate e tentato furto aggravato a danno di Cohn per averlo molestato tramite telefonate minatorie con l'obiettivo di venir nuovamente rappresentato da Cohn e dal suo studio, che nel 1979 aveva rinunciato al mandato difensivo.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=|url=https://www.nytimes.com/1981/09/25/nyregion/ex-client-is-guilty-of-pestering-cohn.html|titolo=Ex-Client Is Guilty Of Pestering Cohn|pubblicazione=The New York Times|data=25 settembre 1981|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190320191657/https://www.nytimes.com/1981/09/25/nyregion/ex-client-is-guilty-of-pestering-cohn.html}}</ref> Il tutto nacque da una causa che prevedeva un'[[Azioni a difesa del possesso|azione possessoria]] da parte di Dupont contro il proprietario dell'edificio dove egli gestiva il centro benessere Big Gym (al 644 di Greenwich Street di [[Manhattan]]) e da dove era stato sfrattato nel gennaio 1979. Dupont sosteneva che era stato privato della proprietà dell'immobile in maniera occulta da parte dell'attuale proprietario ma i collaboratori di Cohn scoprirono che le prove addotte erano "completamente fabbricate", da cui la decisione di rinunciare al mandato.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=E. R. Shipp|url=https://www.nytimes.com/1981/09/20/nyregion/case-charging-harassment-of-cohn-near-end.html|titolo=CASE CHARGING HARASSMENT OF COHN NEAR END|pubblicazione=The New York Times|data=20 settembre 1981|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150706060445/https://www.nytimes.com/1981/09/20/nyregion/case-charging-harassment-of-cohn-near-end.html}}</ref>
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Cohn era noto per la sua attiva vita sociale, le donazioni di beneficenza e la personalità combattiva. All'inizio degli anni sessanta, divenne membro della John Birch Society e una figura principale nella Western Goals Foundation. Sebbene fosse registrato come [[Partito Democratico (Stati Uniti d'America)|democratico]], Cohn sostenne la maggior parte dei [[Presidenti degli Stati Uniti d'America|presidenti]] [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|repubblicani]] dell'epoca, oltre a figure repubblicane nelle principali cariche di New York<ref name=":1" />. Mantenne stretti legami nei circoli politici [[Conservatorismo|conservatori]], prestandosi in maniera informale come consigliere per [[Richard Nixon]] e [[Ronald Reagan]].<ref name=":1" /> Altri clienti di Cohn includevano il professore della [[Harvard Law School]] [[Alan Dershowitz]], che ha definito Cohn come "il ''fixer'' per eccellenza".<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Jim Gilmore|url=https://www.pbs.org/wgbh/frontline/interview/alan-dershowitz/|titolo=Alan Dershowitz|pubblicazione=PBS Frontline|data=10 luglio 2018}}</ref>
 
==== Rappresentanza di Donald Trump e Rupert Murdoch ====
Nel 1971 l'imprenditore Donald Trump si trasferì a [[Manhattan]] dove venne coinvolto in grandi progetti di costruzione immobiliare.<ref>{{Cita web|url=https://www.biography.com/us-president/donald-trump|titolo=Donald Trump Biography|sito=Biography.com|data=25 settembre 2019|lingua=en|urlarchivio=}}</ref> Nel 1973 il [[Dipartimento della giustizia degli Stati Uniti d'America|Dipartimento della giustizia]] lo accusò di aver violato il [[Fair Housing Act]] in 39 delle sue proprietà immobiliari.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Gideon Resnick|url=https://www.thedailybeast.com/doj-trumps-early-businesses-blocked-blacks|titolo=DOJ: Trump’s Early Businesses Blocked Blacks|pubblicazione=The Daily Beast|data=15 dicembre 2015}}</ref> Il governògoverno affermò che la società di Trump proponeva agli [[Afroamericano|afroamericani]] termini e condizioni di affitto diverse e affermava falsamente la non disponibilità di appartamenti liberi a [[Brooklyn]], nel [[Queens]] e a [[Staten Island]].<ref name=":10">{{Cita news|lingua=en|autore=Marcus Baram|url=https://www.huffpost.com/entry/donald-trump-blacks-lawsuit_n_855553|titolo=Donald Trump Was Once Sued By Justice Department For Not Renting To Blacks|pubblicazione=The Huffington Post|data=29 aprile 2011}}</ref>
 
RappresentadoRappresentando Trump, Cohn intentò una causa contro il governo per 100 milioni di dollari, affermando che le accuse mosse fossero "irresponsabili e prive di fondamento".<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Barbara Campbell|url=https://www.documentcloud.org/documents/2186613-realty-company-asks-100-million-bias-damages.html|titolo=Realty Company Asks $100-Million 'Bias' Damages|pubblicazione=The New York Times|data=13 dicembre 1973}}</ref> La contro-causa non ebbe successo. Nel 1975 Trump risolse la controversia in via stragiudiziale, affermando di essere soddisfatto che l'accordo non "costringesse l'organizzazione Trump ad accettare come affittuari persone con sussidi sociali se non qualificate come qualsiasi altro inquilino".<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=David W. Dunlap|url=https://www.nytimes.com/times-insider/2015/07/30/1973-meet-donald-trump/|titolo=1973 {{!}} Meet Donald Trump|pubblicazione=The New York Times|data=30 luglio 2015}}</ref> Alla società venne richiesto di inviare alla [[New York Urban League]], un gruppo per i [[diritti civili]], un elenco bisettimanale di appartamenti liberi e di dare priorità a questo gruppo per certe posizioni.<ref name=":10" /> Nel 1978 l'organizzazione Trump venne nuovamente citata in tribunale per aver violato i termini dell'accordo del 1975. Cohn definì le nuove accuse "niente altro che un rimaneggiamento di reclami da parte di un paio di [affittuari] insoddisfatti". Trump negò le accuse.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Justin Elliott|url=https://www.salon.com/2011/04/28/donald_trump_discrimination_suit/|titolo=Donald Trump's racial discrimination problem|pubblicazione=Salon|data=29 aprile 2011}}</ref>
 
[[Rupert Murdoch]] era un suo cliente e Cohn fece ripetutamente pressioni sul [[Presidente degli Stati Uniti d'America|presidente]] [[Ronald Reagan]] per favorire gli interessi di Murdoch. Gli viene attribuito il merito, alla metà degli anni settanta, di aver fatto conoscere Trump e Murdoch, segnando l'inizio di quello che sarebbe stato un lungo e cruciale rapporto tra i due.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Lucia Graves|url=https://www.theguardian.com/us-news/2017/jun/16/donald-trump-rupert-murdoch-friendship-fox-news|titolo=Donald Trump and Rupert Murdoch: inside the billionaire bromance|pubblicazione=The Guardian|data=16 giugno 2017}}</ref>
 
=== Lionel Corporation ===
Cohn era il pronipote di Joshua Lionel Cowen, fondatore della società di trenini giocattolo [[Lionel Corporation|Lionel]]. Nel 1959 Cowen e suo figlio Lowrence vennero coinvolti in una disputa familiare per il controllo dell'impresa. Nell ottobre 1959, Cohn e un gruppo di investitori entrarono nell'impresa e acquisirono il controllo della società dopo aver acquistato 200.000 delle 700.000 azioni, azioni acquistate dal suo gruppo di investitori nel corso dei tre mesi precedenti la [[Scalata (finanza)|scalata]] sia direttamente dai Cowen che sul mercato.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=|url=https://www.nytimes.com/1959/10/09/archives/group-acquires-lionel-control-roy-cohn-heads-syndicate-that-has.html|titolo=GROUP ACQUIRES LIONEL CONTROL; Roy Cohn Heads Syndicate That Has Bought More Than 200,000 Shares|pubblicazione=The New York Times|data=9 ottobre 1959|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180813174923/https://www.nytimes.com/1959/10/09/archives/group-acquires-lionel-control-roy-cohn-heads-syndicate-that-has.html}}</ref> Sotto la direzione di Cohn, la Lionel venne afflitta da un calo delle vendite, problemi di [[Controllo della qualità|controllo qualità]] e enormi perdite finanziarie. Nel 1963, Cohn venne costretto a dimettersi dalla società dopo aver perso una [[battaglia delle deleghe]].<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Vartanig G. Vartan|url=https://www.nytimes.com/1963/05/07/archives/roy-cohn-loses-top-lionel-post-board-elects-victor-muscat-as-its.html|titolo=ROY COHN LOSES TOP LIONEL POST; Board Elects Victor Muscat as Its New Chairman Proxy Fight Sidetracked Earnings Record Reviewed Shareowners Convene to Hear Reports on Company Operations During the Year.|pubblicazione=The New York Times|data=7 maggio 1963|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180812191207/https://www.nytimes.com/1963/05/07/archives/roy-cohn-loses-top-lionel-post-board-elects-victor-muscat-as-its.html}}</ref>
 
=== Carriera successiva e radiazione ===
Cohn aiutò [[Roger Stone]] nella campagna presidenziale per l'elezione di [[Ronald Reagan]] tra il 1979 e il 1980, aiutando Stone ad accordarsi affinché John B. Anderson ottenesse la nomina al Partito Liberale di New York, una mossa che avrebbe aiutato a dividere l'opposizione di Reagan nello stato. Stone disse che Cohn gli diede una valigetta che Stone evitò di aprire e, come istruito da Cohn, la lasciò nell'ufficio di un avvocato influente nei circoli del Partito Liberale. Reagan ottenne il 46 percento dei voti nello stato di New York. Una volta decorsi i termini di [[Prescrizione (diritto)|prescrizione]] per il [[reato]] di [[corruzione]], Stone affermò: "Ho pagato il suo studio. Spese legali. Non so cosa ha fatto con i soldi, ma qualunque cosa fosse, il Partito Liberale raggiunse la sua giusta conclusione fuori da una questione di principio".<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Matt Labash|url=http://www.weeklystandard.com/Content/Public/Articles/000/000/014/278vjcro.asp|titolo=Roger Stone, Political Animal|pubblicazione=The Weekly Standard|data=5 novembre 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150321015638/http://www.weeklystandard.com/Content/Public/Articles/000/000/014/278vjcro.asp}}</ref>
 
In seguito a investigazioni federali, tra gli anni settanta e ottanta Cohn venne accusato per tre volte di cattiva condotta professionale, tra cui [[falsa testimonianza]] e intimidazione di testimone. Venne accusato nello stato di New York di irregolarità finanziarie in relazione a contratti con la città e a investimenti privati. Venne prosciolto da tutte le accuse.<ref name=":1" />
 
Nel 1986, un collegio di cinque giudici della [[corte d'appello]] della Corte suprema dello stato di New York radiò Cohn per condotta non etica e non professionale, tra cui [[appropriazione indebita]] di fondi dei clienti, falso in una richiesta di iscrizione all'ordine e per aver fatto pressioni su un cliente affinché modificasse il suo [[testamento]]. In quest'ultimo caso, nel 1975 Cohn entrò nella stanza di ospedale in cui si trovava, morente e in stato [[Coma|comatoso]], [[Lewis Rosenstiel]], multimillionario fondatore delle [[Schenley Industries]]. Cohn forzò una penna nella mano del cliente e la guidò nella sottoscrizione di una modifica al testamento che prevedeva la nomina di Cohn e di Cathy Frank, nipote di Rosenstiel, come [[Esecutore testamentario|esecutori testamentari]].<ref name=":1" /> La corte d'appello stabilì che i segni sul testamento erano indecifrabili e che in alcunnessun modo fossero una firma.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=|url=http://content.time.com/time/magazine/article/0,9171,961662,00.html|titolo=Law: Cohn Ko'D|pubblicazione=Time|data=7 luglio 1986}}</ref>
== Omosessualità ==
Quando Cohn assunse [[G. David Schine]] come consulente capo nello staff del senatore McCarthy, sorsero illazioni sul fatto che Schine e Cohn avessero una relazione sessuale.<ref>{{Cita libro|autore=Tom Wicker|titolo=Shooting Star: The Brief Arc of Joe McCarthy|url=https://archive.org/details/shootingstarbrie00wick|anno=2006|editore=Harcourt|città=Orlando|OCLC=61204327|ISBN=015101082X}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Neil Miller|titolo=Out of the Past: Gay and Lesbian History from 1869 to the Present|url=https://web.archive.org/web/20090902224218/http://www2.english.uiuc.edu/finnegan/English%20256/Miller.htm|anno=2005|editore=Advocate Books|lingua=en|ISBN=978-1-55583-870-6}}</ref> Sebbene alcuni storici abbiano concluso che il rapporto di amicizia tra Schine e Cohn fosse platonico,<ref name=":3">{{Cita web|url=http://www.glbtq.com/social-sciences/cohn_r.html|titolo=An Encyclopedia of Gay, Lesbian, Bisexual, Transgender, and Queer Culture|autore=Randolph Baxter|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120129105211/http://www.glbtq.com/social-sciences/cohn_r.html}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Tom Wolfe|url=https://www.nytimes.com/1988/04/03/books/dangerous-obsessions.html|titolo=Dangerous Obsessions|pubblicazione=The New York Times|data=3 aprile 1988|urlarchivio=}}</ref> altri hanno affermato, basandosi su testimonianze di amici, che Cohn fosse omosessuale.<ref name=":2" />
 
=== Omosessualità ===
Durante le audizioni Esercito-McCarthy, Cohn ha negato di avere alcun "interesse speciale" nei confronti di Schine o di essere legato a lui "più strettamente rispetto a un qualunque amico".<ref name=":3" /> [[Joseph Welch]], l'avvocato dell'Esercito durante le audizioni, fece un apparente riferimento all'omosessualità di Cohn. Dopo aver chiesto a un testimone, su richiesta di McCarthy, se una fotografia inserita come prova "provenisse da un ''[[Pixie (folletto)|pixie]]'' [folletto]", ha definito "''pixie'' [folletto]" come "un parente stretto di una fata [''fairy'']".<ref name=":3" /> Sebbene "''pixie''" fosse il nome di un modello di macchina fotografica, il paragone con "fata [''fairy'']" aveva chiare implicazioni in quanto in lingua inglese ''fairy'' è un termine volgare e dispregiativo con cui ci si riferisce a una persona [[Omosessualità|omosessuale]]. Le persone presenti all'audizione compresero l'offesa velata e la trovarono divertente. Cohn successivamente definì l'osservazione come "malevola", "malvagia" e "indecente".<ref name=":3" />
Quando Cohn assunse [[G. David Schine]] come consulente capo nello staff del senatore McCarthy, sorsero illazioni sul fatto che Schine e Cohn avessero una relazione sessuale.<ref>{{Cita libro|autore=Tom Wicker|titolo=Shooting Star: The Brief Arc of Joe McCarthy|url=https://archive.org/details/shootingstarbrie00wick|anno=2006|editore=Harcourt|città=Orlando|OCLC=61204327|ISBN=015101082X}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Neil Miller|titolo=Out of the Past: Gay and Lesbian History from 1869 to the Present|url=https://web.archive.org/web/20090902224218/http://www2.english.uiuc.edu/finnegan/English%20256/Miller.htm|anno=2005|editore=Advocate Books|lingua=en|ISBN=978-1-55583-870-6|accesso=30 settembre 2019|dataarchivio=2 settembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090902224218/http://www2.english.uiuc.edu/finnegan/English%20256/Miller.htm|urlmorto=sì}}</ref> Sebbene alcuni storici abbiano concluso che il rapporto di amicizia tra Schine e Cohn fosse platonico,<ref name=":3">{{Cita web|url=http://www.glbtq.com/social-sciences/cohn_r.html|titolo=An Encyclopedia of Gay, Lesbian, Bisexual, Transgender, and Queer Culture|autore=Randolph Baxter|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120129105211/http://www.glbtq.com/social-sciences/cohn_r.html}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Tom Wolfe|url=https://www.nytimes.com/1988/04/03/books/dangerous-obsessions.html|titolo=Dangerous Obsessions|pubblicazione=The New York Times|data=3 aprile 1988|urlarchivio=}}</ref> altri hanno affermato, basandosi su testimonianze di amici, che Cohn fosse omosessualegay.<ref name=":2" />
 
Durante le audizioni Esercito-McCarthy, Cohn ha negato di avere alcun "interesse speciale" nei confronti di Schine o di essere legato a lui "più strettamente rispetto a un qualunque amico".<ref name=":3" /> [[Joseph Welch]], l'avvocato dell'Esercito durante le audizioni, fece un apparente riferimento all'omosessualità di Cohn. Dopo aver chiesto a un testimone, su richiesta di McCarthy, se una fotografia inserita come prova "provenisse da un ''[[Pixie (folletto)|pixie]]'' [folletto]", ha definito "''pixie'' [folletto]" come "un parente stretto di una fata [''fairy'']".<ref name=":3" /> Sebbene "''pixie''" fosse il nome di un modello di macchina fotografica, il paragone con "fata [''fairy'']" aveva chiare implicazioni in quanto in lingua inglese ''fairy'' è un termine volgare e dispregiativo con cui ci si riferisce aad una persona [[Omosessualità|omosessualegay]]. Le persone presenti all'audizione compresero l'offesa velata e la trovarono divertente. Cohn successivamente definì l'osservazione come "malevola", "malvagia" e "indecente".<ref name=":3" />
Le speculazioni sulla sessualità di Cohn si intensificarono dopo la sua morte per AIDS nel 1986.<ref name=":1" /> In un articolo del 2008 pubblicato nella rivista [[The New Yorker]], Jeffrey Toobin cita [[Roger Stone]]: "Roy non era gay. Era un uomo a cui piaceva fare sesso con gli uomini. I gay sono deboli, [[Effeminatezza|effeminati]]. Lui sembrava avere sempre attorno questi giovani ragazzi biondi. Non era oggetto di discussione. Era interessato al potere e all'accesso."<ref name=":4" /> Stone ha lavorato con Cohn a partire dalla compagna di [[Ronald Reagan|Reagan]] per le primarie presidenziali del [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Partito Repubblicano]] del 1976.
 
Le speculazioni sulla sessualità di Cohn si intensificarono dopo la sua morte per AIDS nel 1986.<ref name=":1" /> In un articolo del 2008 pubblicato nella rivista ''[[The New Yorker]]'', Jeffrey Toobin cita [[Roger Stone]]: "Roy non era gay. Era un uomo a cui piaceva fare sesso con gli uomini. I gay sono deboli, [[Effeminatezza|effeminati]]. Lui sembrava avere sempre attorno questi giovani ragazzi biondi. Non era oggetto di discussione. Era interessato al potere e all'accesso.".<ref name=":4" /> Stone ha lavorato con Cohn a partire dalla compagnacampagna di [[Ronald Reagan|Reagan]] per le primarie presidenziali del [[Partito Repubblicano (Stati Uniti d'America)|Partito Repubblicano]] del 1976.
=== Paura lilla ===
Cohn e McCarthy presero di mira molti funzionari governativi e figure culturali non solo per sospette simpatie comuniste ma anche per presunta omosessualità.<ref name=":5">{{Cita libro|autore=David K. Johnson|titolo=The Lavender Scare: The Cold War Persecution of Gays and Lesbians in the Federal Government|url=https://archive.org/details/lavenderscarecol00john_0|anno=2004|editore=University of Chicago Press|lingua=en|pp=15-19|ISBN=978-0-226-40481-3}}</ref> McCarthy e Cohn furono responsabili del licenziamento di decine di omosessuali da posizioni governative e costrinsero al silenzio molti avversari, sfruttando le voci sulla loro omosessualità per intimidirli.<ref name=":5" /><ref name=":6">{{Cita libro|autore=Rodger McDaniel|titolo=Dying for Joe McCarthy's Sins: The Suicide of Wyoming Senator Lester Hunt|anno=2013|editore=WordsWorth|lingua=en|ISBN=978-0983027591}}</ref> L'ex senatore [[Alan K. Simpson]] ha scritto: "La cosiddetta "[[paura rossa]]" è stata al centro dell'attenzione della maggior parte degli storici di quell'epoca. Un elemento meno conosciuto [...] e che ha danneggiato molte più persone è stata la [[Caccia alle streghe#Uso metaforico della locuzione|caccia alle streghe]] che McCarthy e altri hanno condotto contro gli omosessuali."<ref name=":6" />
 
==== MortePaura lilla ====
Cohn e McCarthy presero di mira molti funzionari governativi e figure culturali non solo per sospette simpatie comuniste ma anche per presunta omosessualità.<ref name=":5">{{Cita libro|autore=David K. Johnson|titolo=The Lavender Scare: The Cold War Persecution of Gays and Lesbians in the Federal Government|url=https://archive.org/details/lavenderscarecol00john_0|anno=2004|editore=University of Chicago Press|lingua=en|pp=15-19|ISBN=978-0-226-40481-3}}</ref> McCarthy e Cohn furono responsabili del licenziamento di decine di omosessuali da posizioni governative e costrinsero al silenzio molti avversari, sfruttando le voci sulla loro omosessualità per intimidirli.<ref name=":5" /><ref name=":6">{{Cita libro|autore=Rodger McDaniel|titolo=Dying for Joe McCarthy's Sins: The Suicide of Wyoming Senator Lester Hunt|url=https://archive.org/details/dyingforjoemccar0000mcda|anno=2013|editore=WordsWorth|lingua=en|ISBN=978-0983027591}}</ref> L'ex senatore [[Alan K. Simpson]] ha scritto: "La cosiddetta "[[paura rossa]]" è stata al centro dell'attenzione della maggior parte degli storici di quell'epoca. Un elemento meno conosciuto [...] e che ha danneggiato molte più persone è stata la [[Caccia alle streghe#Uso metaforico della locuzione|caccia alle streghe]] che McCarthy e altri hanno condotto contro gli omosessuali."<ref name=":6" />
 
=== Paura lillaMorte ===
Nel 1984 gli viene diagnosticata l'[[AIDS]], condizione che tenta di mantenere segreta mentre si sottopone a un trattamento farmacologico sperimentale,<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Geoffrey C. Ward|anno=1988|mese=luglio-agosto|titolo=Roy Cohn|rivista=American Heritage Magazine|volume=39|numero=5|lingua=en|url=http://www.americanheritage.com/articles/magazine/ah/1988/5/1988_5_12.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071115021911/http://www.americanheritage.com/articles/magazine/ah/1988/5/1988_5_12.shtml}}</ref> per paura che la sua omosessualità venisse rivelata. Ha partecipato in [[Studio clinico|studi clinici]] in cui veniva utilizzata l'[[AZT]], un farmaco inizialmente sintetizzato come trattamento per il cancro ma che in seguito è diventato il primo farmaco anti-HIV.
 
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== Rappresentazione mediatica ==
Personaggio drammatico e controverso, dopo la sua morte Cohn ha ispirato molti ritratti di fantasia. Probabilmente il più famoso è il suo personaggio romanzato all'interno dell'opera teatrale ''[[Angels in America - Fantasia gay su temi nazionali]]'' di [[Tony Kushner]], in cui Cohn è rappresentato come un ipocrita affamato di potere e omosessuale non dichiarato che è perseguitato dal fantasma di [[Ethel Greenglass|Ethel Rosenberg]] mentre muore di AIDS, una malattia che il personaggio ha insistito per chiamare "[[Tumore del fegato|cancro al fegato]]". Nella produzione teatrale di [[Broadway theatre|Broadway]], il ruolo è stato interpretato da [[Ron Leibman]] mentre nel revival [[off-Broadway]] del 2010 messo in scena dalla Signature Theatre Company di [[Manhattan]], il ruolo è stato interpretato da [[Frank Wood]].<ref>{{Cita web|url=http://www.signaturetheatre.org/angels/whos_who.htm|titolo=Angels in America - A Gay Fantasia on National Themes|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100802002632/http://www.signaturetheatre.org/angels/whos_who.htm}}</ref> Nella produzione del [[Royal National Theatre]] del 2017<ref>{{Cita web|url=https://www.nationaltheatre.org.uk/shows/angels-in-america|titolo=Angels in America|sito=Royal National Theatre|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190920215119/https://www.nationaltheatre.org.uk/shows/angels-in-america}}</ref> e in quella di Broadway del 2018,<ref>{{Cita web|url=http://angelsbroadway.com/cast-creative|titolo=Cast & Creative|sito=Angels in America on Broadway|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180329090756/http://angelsbroadway.com/cast-creative}}</ref> il ruolo è stato affidato a [[Nathan Lane]]. Da questa opera teatrale è stata tratta la miniserie televisiva ''[[Angels in America]]'' prodotta da [[HBO]] in cui Cohn è interpretato da [[Al Pacino]].
 
Viene citato nella canzone di Billy Joel "We Didn't Start the Fire" del 1989.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=billyjoelVEVO|data=2009-10-02|titolo=Billy Joel - We Didn't Start the Fire (Official HD Video)|accesso=2025-02-01|url=https://www.youtube.com/watch?v=eFTLKWw542g}}</ref>
 
Cohn è un personaggio in ''[[G. David Schine in Hell]]'', un [[Atto unico (teatro)|atto unico]] scritto da Tony Kushner.
 
Cohn è stato interpretato nel 1992 da [[James Woods]] nel film biografico ''[[Citizen Cohn]]'', nel 1985 da [[Joe Pantoliano]] in ''[[Robert Kennedy and His Times]]'' e nel 1977 da [[George Wyner]] in ''[[Tail Gunner Joe]]''. Inoltre, è interpretato dall'attore [[David Moreland]] nell'episodio "[[Episodi di X-Files (quinta stagione)#Cavie|Cavie]]" della quinta stagione di [[X-Files]], dove un anziano ex agente dell'[[Federal Bureau of Investigation|FBI]] parla con l'agente [[Fox Mulder]] dei primi anni dell'[[Maccartismo|era McCarthy]] e dell'inizio degli [[X-File]].
 
All'inizio degli anni novanta, Cohn era uno dei due personaggi dello spettacolo di [[Ron Vawter]] intitolato ''Roy Cohn/Jack Smith'', in cui la parte di Cohn era scritta da Gary Indiana.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Stephen Holden|url=https://www.nytimes.com/1992/05/03/theater/theater-two-strangers-meet-through-an-actor.html|titolo=THEATER; Two Strangers Meet Through an Actor|pubblicazione=The New York Times|data=3 maggio 1992|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180612190921/https://www.nytimes.com/1992/05/03/theater/theater-two-strangers-meet-through-an-actor.html}}</ref>
 
Nel 2019 è stato rilasciato nelle sale ''Where's My Roy Cohn?'', un [[documentario]] prodotto da [[Matt Tyrnauer]]''.''<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=Jordan Hoffman|url=https://www.theguardian.com/film/2019/jan/27/wheres-my-roy-cohn-review-damning-documentary-on-villainous-lawyer|titolo=Where's my Roy Cohn? review – damning documentary on villainous lawyer|pubblicazione=The Guardian|data=27 gennaio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190924004752/https://www.theguardian.com/film/2019/jan/27/wheres-my-roy-cohn-review-damning-documentary-on-villainous-lawyer}}</ref>
 
Un avvocato protagonista nel secondo episodio della terza stagione della serie televisiva [[Episodi di The Good Fight (terza stagione)|The Good Fight]] è ispirato a Roy Cohn, da qui il titolo dell'episodio "Quello ispirato da Roy Cohn".
 
Compare anche nel film del 2024 ''[[The Apprentice (film)|The Apprentice]]'', in cui è interpretato da [[Jeremy Strong (attore)|Jeremy Strong]].
 
== Opere ==
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[[Categoria:Anticomunisti statunitensi]]
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