Morte Nera: differenze tra le versioni

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*''[[Guerre stellari (film)|Guerre stellari]]''
|prima apparizione nota = (film del 1977)
|tipo = Stazione di battaglia orbitale <small>([[Armaarma di distruzione di massa]])</small>
|designazione =
|fazione = [[Impero Galattico (Guerre stellari)|Impero Galattico]]
|costruttore = [[Orson Krennic]] e [[Galen Erso]]
|comandante = [[Grand Moff Tarkin]]
|pilota =
|motore = Propulsione Iperguida Imperiale
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|equipaggiamento =
|prestazioni = Velocità: 8 km/s nello spazio reale
|equipaggio = Più di un milione, tra cui 26.000 [[stormtrooper]]<ref>{{cita libro|autore=Landry Q. Walker|titolo=Star Wars Encyclopedia of Starfighters and Other Vehicles|url=https://archive.org/details/starwarsencyclop0000walk|editore=DK Publishing|anno=2018|isbn=978-1-4654-6665-5|lingua=en}}</ref>
|passeggeri = In numero variabile; è in grado di ospitare la Corte Imperiale in caso di necessità
|carico = Circa 7.200 caccia TIE e 2.300 hangar
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|altezza =
}}
La '''Morte Nera'''{{Efn|Una prima traduzione italiana, riportata nelle riviste prima dell'uscita del film, nel 1977, e nella prima edizione del romanzo, la chiama ''Il Pianeta della Morte''.}} ({{Inglese|Death Star|Stella della morte}}), conosciuta ufficialmente come '''Stazione Orbitale da Battaglia DS-1''' ({{Inglese|DS-1 Orbital Battle Station}}), è una [[stazione spaziale]] e un'[[arma di distruzione di massa]] nonché [[planetoide]] artificiale che compare nella saga cinematografica di [[fantascienza]] ''[[Guerre stellari]]''.
 
Si dice che la prima versione, che appare nel film ''[[Guerre stellari (film)|Guerre stellari]]'', abbia un diametro di oltre 160 chilometri ed è composta da circa 1,7 milioni di militari e da 400.000 [[Droide|droidi]].<ref>{{Cita libro|autore=Simon Beecroft|titolo=Star wars - R2-D2 and Friends|url=http://archive.org/details/starwars0000beec|accesso=18 agosto 2022|data=2009|editore=New York, N.Y. : DK|lingua=en|ISBN=978-0-7566-4517-5}}</ref> La stazione viene distrutta dall'[[Alleanza Ribelle]] sfruttando il suo unico punto debole: una porta di scarico che, se colpita con un colpo preciso, innesca una reazione a catena nell'intera infrastruttura della stazione.{{Efn|Il film [[spin-off (mass media)|spin-off]] del 2016 ''[[Rogue One]]'' rivela che questa debolezza era, in realtà, un sottile sabotaggio.}}
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Secondo [[George Lucas]], la sua bozza iniziale per la saga di ''Guerre stellari'' non presentava la Morte Nera nella parte che sarebbe stata adattata come primo film. Quando si mise a creare il primo atto di questo schema come caratteristica, prese in prestito il concetto di Morte Nera dal terzo atto.<ref>George Lucas commentary, ''Star Wars: Episodio IV - Una nuova speranza'', dir. George Lucas, (DVD, 20th Century Fox, 2004). L'evento si verifica alle 3.</ref>
 
Sebbene i dettagli, come la posizione del super-laser, siano cambiati tra diversi modelli concettuali durante la produzione del primo film l'idea che la Morte Nera fosse una grande stazione spaziale sferica di oltre 100 chilometri di diametro era coerente in tutti i loro.<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.starwars.com/databank/___location/deathstar/?id=bt|titolo=Death Star|sito=StarWars.com|editore=Star Wars Databank|lingua=en|accesso=18 agosto 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110629041406/http://www.starwars.com/databank/___location/deathstar/?id=bts|urlmorto=sì}}</ref> George Lucas diede il compito originale di progettare una "Morte Nera" al concept artist e modellista di astronavi Colin Cantwell,<ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.cnet.com/culture/star-wars-death-star-colin-cantwell-reddit-ama/|titolo=Star Wars Death Star's famed feature was a complete accident|autore=Gael Fashingbauer Cooper|sito=[[CNET]]|data=29 settembre 2016|lingua=en|accesso=18 agosto 2022}}</ref> che aveva collaborato con [[Stanley Kubrick]] nel film del 1968 ''[[2001: Odissea nello spazio]]''.<ref name=":2">{{Cita web|url=https://www.sfgate.com/entertainment/article/Star-Wars-star-ships-designer-reveals-9306807.php|titolo='Star Wars' star ships designer reveals inspiration behind Death Star, X-Wing, and TIE fighter|autore=Alyssa Pereira|sito=[[San Francisco Chronicle|SFGate]]|data=27 settembre 2016|lingua=en|accesso=18 agosto 2022}}</ref> In ''[[L'Imperoimpero dei sogni: - La storia della trilogia di Star Wars|L'Impero dei sogni]]'', un documentario sulle riprese e sulla produzione di ''Guerre stellari'', Cantwell ha rivelato che la ''Morte Nera'' originariamente doveva essere una sfera perfetta. Tuttavia, il modello è stato costruito in due pezzi separati e non si adattava come previsto. È stato quindi deciso che potrebbe esserci una trincea che gira intorno all'equatore della stazione spaziale. A Lucas è piaciuta l'idea,<ref name=":1" /><ref name=":2" /> e il modello della Morte Nera è stato creato da John Stears.<ref>{{Cita news|lingua=en|autore=William H. Honan|url=https://www.nytimes.com/1999/07/04/nyregion/john-stears-64-dies-film-effects-wizard.html|titolo=John Stears, 64, Dies; Film-Effects Wizard|pubblicazione=[[The New York Times]]|data=4 luglio 1999|accesso=18 agosto 2022}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.latimes.com/archives/la-xpm-1999-jul-05-mn-53161-story.html|titolo=John Stears; Special Effects Genius Behind 007 and R2-D2|autore=Myrna Oliver|sito=[[Los Angeles Times]]|data=5 luglio 1999|lingua=en|accesso=18 agosto 2022}}</ref> Il ronzio che segue il conto alla rovescia per la Morte Nera che spara il suo super-laser proviene dai serial di ''[[Flash Gordon (serial cinematografico)|Flash Gordon]]''.<ref>{{Cita libro|autore=J. W. Rinzler|titolo=The Sounds of Star Wars|data=1º settembre 2010|editore=Chronicle Books|lingua=en|p=82|ISBN=978-0-8118-7546-2}}</ref> Ritrarre una stazione spaziale incompleta ma potente ha rappresentato un problema per i modellisti della [[Industrial Light & Magic]] per ''[[Il ritorno dello Jedi]]''.<ref name=":3">{{Cita web|url=http://www.starwars.com/databank/___location/deathstarii/?id=bts|titolo=Death Star II|sito=StarWas.com|editore=Star Wars Databink|lingua=en|accesso=18 agosto 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110629041415/http://www.starwars.com/databank/___location/deathstarii/?id=bts|urlmorto=sì}}</ref> È stato completato solo il lato anteriore del modello da 137 centimetri e l'immagine è stata capovolta orizzontalmente per il film finale.<ref name=":3" /> Entrambe le Morte Nera sono state rappresentate da una combinazione di modelli completi e in sezione e in [[matte painting]].<ref name=":0" /><ref name=":3" />
 
=== Effetti speciali ===
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Nella serie di film di ''[[Guerre stellari]]'' appaiono complessivamente due stazioni Morte Nera, informalmente chiamate ''Morte Nera I'' e ''Morte Nera II''. Le apparizioni della Morte Nera saranno trattate ordinando gli Episodi secondo il tempo del racconto e non secondo la data di distribuzione dei film.
 
La progettazione della ''Morte Nera I'' parte segretamente prima delle [[guerre dei cloni]]
La progettazione della ''Morte Nera I'' inizia segretamente durante le [[guerre dei cloni]] sotto la supervisione di [[Grand Moff Tarkin|Wilhuff Tarkin]], ed è parte del più ampio complotto per la scalata al potere dell'di [[ImperatoreDarth (Guerre stellari)|ImperatoreSidius]]. Parallelamente un altro progetto segreto con il nome di ''Potere Celestiale'' viene supervisionato da [[Orson Krennic]] con il fine di trovare la miglior fonte di energia per alimentare la ''Morte Nera''. La ''Morte Nera I'' appare per la prima volta nel 22 [[Calendario Galattico Standard|BBY]], in forma di modello [[olografia|olografico]], in ''[[Star Wars: Episodio II - L'attacco dei cloni]],'' nella base segreta dei [[Confederazione dei Sistemi Indipendenti|Separatisti]] su [[Geonosis]]. I piani sono custoditi dall'Arciduca geonosiano [[Poggle il Minore]], membro della Confederazione Separatista e sovrano dei Geonosiani, responsabili dell'ideazione del progetto prototipale della ''Morte Nera''. Durante l'attacco dei cloni su Geonosis, i piani della stazione da battaglia sono consegnati da Poggle il Minore al [[Conte Dooku]], inil procintoquale di abbandonarelascia il pianeta alladirigendosi volta dia [[Coruscant]] perdove li consegnarliconsegna a [[Palpatine|Darth Sidious]].<ref name="InsideIntel" />
 
In ''[[Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith]]'' (ossia nel 19 [[Calendario Galattico Standard|BBY]]) è presente un nuovo riferimento alla Morte Nera: il neoeletto Imperatore [[Palpatine]] osserva un ologramma dell'arma. Alla fine del film si assiste invece alla prima apparizione fisica della Morte Nera, in costruzione ma con lo scheletro ben definito, sotto lo sguardo di [[Palpatine]], [[Dart Fener]] e un giovane [[Grand Moff Tarkin|Wilhuff Tarkin]], che contemplano la realizzazione della stazione a bordo di uno [[Starstar Destroyerdestroyer]] imperiale.
 
Sei anni dopo il termine di Episodio III (nel 13 [[BBY]]) il Direttore imperiale Orson Krennic costringe l'ex scienziato Galen Erso, ritiratosi a vita privata dopo aver servito per anni nell'Impero Galattico, a tornare al lavoro per terminare la progettazione dell'arma. Tredici anni dopo (0 [[BBY]]) Erso, a lavoro compiuto, affiderà un video ologramma al pilota disertore Bodhi Rook, da consegnare all'[[Alleanza Ribelle]], indicando di aver intenzionalmente inserito una debolezza strutturale nella stazione, che se colpita ne provocherebbe la distruzione,. taleTale debolezza sarà identificata grazie ai piani che l'Alleanza ruberà dagli archivi imperiali sul pianeta [[Pianeti di Guerre stellari#S|Scarif]] durante gli eventi di ''[[Rogue One: A Star Wars Story]]''. Nonostante non fosse ancora pienamente operativa la stazione era già in grado col suo Laser principale di distruggere l'intera città di Jedha City e creare come effetto secondario una notevole onda di distruzione propagatasi dal punto d'impatto per diverse centinaia di chilometri.
 
Nell'anno della [[Battaglia di Yavin]], 19 anni dopo il rovesciamento della [[Repubblica (Guerre stellari)|Repubblica]], la prima ''Morte Nera'' viene completata e diviene operativa. La ''Morte Nera'', l'Impero ormai saldamente al potere, la corsa per preservare i piani della stessa stazione e la battaglia per la sua distruzione sono elementi centrali della trama di ''[[Guerre stellari (film)|Guerre stellari]]''. Su ordine del [[Grand Moff Tarkin]] viene per la prima volta impiegato tutto il suo potenziale bellico per distruggere, a titolo dimostrativo, il pacifico mondo di [[Alderaan]], pianeta dove crebbe [[Leila Organa]] capo dei ribelli e principessa del pianeta.
 
L'[[Alleanza Ribelle|Alleanza]], venuta in possesso degli schemi tecnici identificherà la debolezza, un condotto di scarico connesso direttamente al reattore centrale, e organizzerà un piano d'attacco che porterà alla distruzione della stazione spaziale da parte di [[Luke Skywalker]] a bordo del proprio [[X-wing|X-Wing]] e alla conseguente morte del [[Grand Moff Tarkin]].
 
=== Morte Nera II ===
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L'Impero scopre la regione in cui sarebbe stata costruita la stazione durante la ricerca della ''Pietra d'Ombra''. L'Imperatore si interessa alla regione in quanto è piuttosto sconosciuta e difficile da rilevare.
La Morte Nera II viene costruita nel Sistema di [[Endor (Guerre stellari)|Endor]] nel Settore Moddell, dove la costruzione è controllata dal governatore regionale, il [[Moff]] [[Jerjerrod]].
Durante la [[Battaglia di Endor]], la Morte Nera II non è ancora completa strutturalmente, ma il super-laser è operativo, contrariamente a quel che i Ribelli pensano. La stazione viene distrutta durante la battaglia quando [[Lando Calrissian]], pilotando il ''[[Millennium Falcon]]'', e [[Wedge Antilles]], pilotando uno [[X-wing]], riescono ad introdursi nella struttura incompleta e a sparare al nucleo reattore ad antimateria. [[IG-88]], un [[droide]] [[cacciatore di taglie]], ha caricato la sua identità dentro a un nucleo di computer che è stato poi installato nella stazione.{{Senza fonte}} Quando questo accade IG-88 diventa letteralmente la Morte Nera. Lando Calrissian ha quindi salvato la Galassia non solo dall'Impero ma anche dal pericoloso droide.
[[Palpatine]] è l'unico ad accorgersi della presenza di IG-88. Prima della distruzione della stazione, ha visto una serie di porte che si aprivano e chiudevano a caso nella sua stanza del trono.{{Senza fonte}}
 
La differenza maggiore rispetto alla prima ''Morte Nera'', a parte l'aspetto, è il superlaser: quello della prima si formava solo dalla convergenza di otto laser minori, mentre in quello della seconda il superlaser centrale viene generato da sette laser minori e da un ultimo laser maggiore generato dal centro del disco; inoltre mentre il superlaser della prima ''Morte Nera'' richiedeva circa dodici ore per ricaricarsi, quello della seconda invece richiede pochi minuti.
 
=== Base Starkiller ===
La [[Base Starkiller]] è l'evoluzione finale delle due "Morte Nera", ma 5 volte più grande e potente. Si tratta di un pianeta ghiacciato, situato nelle regioni ignote, convertito in super arma, tramite l'incorporazione di un titanico cannone, radicalmente diverso da qualunque altra arma, capace di diramarsi e distruggere più pianeti contemporaneamente. È stata fatta costruire dal Leader Supremo Snoke come base primaria per il sinistro [[Primo Ordine]], che la utilizza per distruggere il pianeta-capitale della Nuova Repubblica, provocandone la caduta. Viene distrutta alla fine di ''[[Star Wars: - Il risveglio della Forza]]''.
 
== Apparizioni ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Databank|___location|deathstar|Morte Nera}}
* {{Sww|Death Star}}
* {{SwxDB|Morte_Nera_II|Morte Nera II}}