Morte Nera: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Corretta grammatica #article-section-source-editor
Etichette: Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile Modifica da applicazione iOS
m clean up, replaced: Citazione necessaria → Senza fonte (2)
 
(6 versioni intermedie di 4 utenti non mostrate)
Riga 15:
*''[[Guerre stellari (film)|Guerre stellari]]''
|prima apparizione nota = (film del 1977)
|tipo = Stazione di battaglia orbitale <small>([[Armaarma di distruzione di massa]])</small>
|designazione =
|fazione = [[Impero Galattico (Guerre stellari)|Impero Galattico]]
|costruttore = [[Orson Krennic]] e [[Galen Erso]]
|comandante = [[Grand Moff Tarkin]]
|pilota =
|motore = Propulsione Iperguida Imperiale
Riga 39 ⟶ 40:
|altezza =
}}
La '''Morte Nera'''{{Efn|Una prima traduzione italiana, riportata nelle riviste prima dell'uscita del film, nel 1977, e nella prima edizione del romanzo, la chiama ''Il Pianeta della Morte''.}} ({{Inglese|Death Star|Stella della morte}}), conosciuta ufficialmente come '''Stazione Orbitale da Battaglia DS-1''' ({{Inglese|DS-1 Orbital Battle Station}}), è una [[stazione spaziale]] e un'[[arma di distruzione di massa]] nonché [[planetoide]] artificiale che compare nella saga cinematografica di [[fantascienza]] ''[[Guerre stellari]]''.
 
Si dice che la prima versione, che appare nel film ''[[Guerre stellari (film)|Guerre stellari]]'', abbia un diametro di oltre 160 chilometri ed è composta da circa 1,7 milioni di militari e da 400.000 [[Droide|droidi]].<ref>{{Cita libro|autore=Simon Beecroft|titolo=Star wars - R2-D2 and Friends|url=http://archive.org/details/starwars0000beec|accesso=18 agosto 2022|data=2009|editore=New York, N.Y. : DK|lingua=en|ISBN=978-0-7566-4517-5}}</ref> La stazione viene distrutta dall'[[Alleanza Ribelle]] sfruttando il suo unico punto debole: una porta di scarico che, se colpita con un colpo preciso, innesca una reazione a catena nell'intera infrastruttura della stazione.{{Efn|Il film [[spin-off (mass media)|spin-off]] del 2016 ''[[Rogue One]]'' rivela che questa debolezza era, in realtà, un sottile sabotaggio.}}
Riga 82 ⟶ 83:
Nella serie di film di ''[[Guerre stellari]]'' appaiono complessivamente due stazioni Morte Nera, informalmente chiamate ''Morte Nera I'' e ''Morte Nera II''. Le apparizioni della Morte Nera saranno trattate ordinando gli Episodi secondo il tempo del racconto e non secondo la data di distribuzione dei film.
 
La progettazione della ''Morte Nera I'' parte segretamente prima delle [[guerre dei cloni]]
La progettazione della ''Morte Nera I'' parte segretamente all'inizio delle [[guerre dei cloni]] sotto la supervisione di [[Grand Moff Tarkin|Wilhuff Tarkin]], ed è parte del più ampio complotto per la scalata al potere dell'di [[ImperatoreDarth (Guerre stellari)|ImperatoreSidius]]. Parallelamente un altro progetto segreto con il nome di ''Potere Celestiale'' viene supervisionato da [[Orson Krennic]] con il fine di trovare la miglior fonte di energia per alimentare la ''Morte Nera''. La ''Morte Nera I'' appare per la prima volta nel 22 [[Calendario Galattico Standard|BBY]], in forma di modello [[olografia|olografico]], in ''[[Star Wars: Episodio II - L'attacco dei cloni]],'' nella base segreta dei [[Confederazione dei Sistemi Indipendenti|Separatisti]] su [[Geonosis]]. I piani sono custoditi dall'Arciduca geonosiano [[Poggle il Minore]], membro della Confederazione Separatista e sovrano dei Geonosiani, responsabili dell'ideazione del progetto prototipale della ''Morte Nera''. Durante l'attacco dei cloni su Geonosis, i piani della stazione da battaglia sono consegnati da Poggle il Minore al [[Conte Dooku]], il quale lascia il pianeta dirigendosi a [[Coruscant]] dove li consegna a [[Palpatine|Darth Sidious]].<ref name="InsideIntel" />
 
In ''[[Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith]]'' (ossia nel 19 [[Calendario Galattico Standard|BBY]]) è presente un nuovo riferimento alla Morte Nera: il neoeletto Imperatore [[Palpatine]] osserva un ologramma dell'arma. Alla fine del film si assiste invece alla prima apparizione fisica della Morte Nera, in costruzione ma con lo scheletro ben definito, sotto lo sguardo di [[Palpatine]], [[Dart Fener]] e un giovane [[Grand Moff Tarkin|Wilhuff Tarkin]], che contemplano la realizzazione della stazione a bordo di uno [[Starstar Destroyerdestroyer]] imperiale.
 
Sei anni dopo il termine di Episodio III (nel 13 [[BBY]]) il Direttore imperiale Orson Krennic costringe l'ex scienziato Galen Erso, ritiratosi a vita privata dopo aver servito per anni nell'Impero Galattico, a tornare al lavoro per terminare la progettazione dell'arma. Tredici anni dopo (0 [[BBY]]) Erso, a lavoro compiuto, affiderà un video ologramma al pilota disertore Bodhi Rook, da consegnare all'[[Alleanza Ribelle]], indicando di aver intenzionalmente inserito una debolezza strutturale nella stazione, che se colpita ne provocherebbe la distruzione. Tale debolezza sarà identificata grazie ai piani che l'Alleanza ruberà dagli archivi imperiali sul pianeta [[Pianeti di Guerre stellari#S|Scarif]] durante gli eventi di ''[[Rogue One: A Star Wars Story]]''. Nonostante non fosse ancora pienamente operativa la stazione era già in grado col suo Laser principale di distruggere l'intera città di Jedha City e creare come effetto secondario una notevole onda di distruzione propagatasi dal punto d'impatto per diverse centinaia di chilometri.
Riga 90 ⟶ 92:
Nell'anno della [[Battaglia di Yavin]], 19 anni dopo il rovesciamento della [[Repubblica (Guerre stellari)|Repubblica]], la prima ''Morte Nera'' viene completata e diviene operativa. La ''Morte Nera'', l'Impero ormai saldamente al potere, la corsa per preservare i piani della stessa stazione e la battaglia per la sua distruzione sono elementi centrali della trama di ''[[Guerre stellari (film)|Guerre stellari]]''. Su ordine del [[Grand Moff Tarkin]] viene per la prima volta impiegato tutto il suo potenziale bellico per distruggere, a titolo dimostrativo, il pacifico mondo di [[Alderaan]], pianeta dove crebbe [[Leila Organa]] capo dei ribelli e principessa del pianeta.
 
L'[[Alleanza Ribelle|Alleanza]], venuta in possesso degli schemi tecnici identificherà la debolezza, un condotto di scarico connesso direttamente al reattore centrale, e organizzerà un piano d'attacco che porterà alla distruzione della stazione spaziale da parte di [[Luke Skywalker]] a bordo del proprio [[X-wing|X-Wing]] e alla conseguente morte del [[Grand Moff Tarkin]].
 
=== Morte Nera II ===
Riga 98 ⟶ 100:
L'Impero scopre la regione in cui sarebbe stata costruita la stazione durante la ricerca della ''Pietra d'Ombra''. L'Imperatore si interessa alla regione in quanto è piuttosto sconosciuta e difficile da rilevare.
La Morte Nera II viene costruita nel Sistema di [[Endor (Guerre stellari)|Endor]] nel Settore Moddell, dove la costruzione è controllata dal governatore regionale, il [[Moff]] [[Jerjerrod]].
Durante la [[Battaglia di Endor]], la Morte Nera II non è ancora completa strutturalmente, ma il super-laser è operativo, contrariamente a quel che i Ribelli pensano. La stazione viene distrutta durante la battaglia quando [[Lando Calrissian]], pilotando il ''[[Millennium Falcon]]'', e [[Wedge Antilles]], pilotando uno [[X-wing]], riescono ad introdursi nella struttura incompleta e a sparare al nucleo reattore ad antimateria. [[IG-88]], un [[droide]] [[cacciatore di taglie]], ha caricato la sua identità dentro a un nucleo di computer che è stato poi installato nella stazione.{{CitazioneSenza necessariafonte}} Quando questo accade IG-88 diventa letteralmente la Morte Nera. Lando Calrissian ha quindi salvato la Galassia non solo dall'Impero ma anche dal pericoloso droide.
[[Palpatine]] è l'unico ad accorgersi della presenza di IG-88. Prima della distruzione della stazione, ha visto una serie di porte che si aprivano e chiudevano a caso nella sua stanza del trono.{{CitazioneSenza necessariafonte}}
 
La differenza maggiore rispetto alla prima ''Morte Nera'', a parte l'aspetto, è il superlaser: quello della prima si formava solo dalla convergenza di otto laser minori, mentre in quello della seconda il superlaser centrale viene generato da sette laser minori e da un ultimo laser maggiore generato dal centro del disco; inoltre mentre il superlaser della prima ''Morte Nera'' richiedeva circa dodici ore per ricaricarsi, quello della seconda invece richiede pochi minuti.
 
=== Base Starkiller ===
La [[Base Starkiller]] è l'evoluzione finale delle due "Morte Nera", ma 5 volte più grande e potente. Si tratta di un pianeta ghiacciato, situato nelle regioni ignote, convertito in super arma, tramite l'incorporazione di un titanico cannone, radicalmente diverso da qualunque altra arma, capace di diramarsi e distruggere più pianeti contemporaneamente. È stata fatta costruire dal Leader Supremo Snoke come base primaria per il sinistro [[Primo Ordine]], che la utilizza per distruggere il pianeta-capitale della Nuova Repubblica, provocandone la caduta. Viene distrutta alla fine di ''[[Star Wars: - Il risveglio della Forza]]''.
 
== Apparizioni ==