Isernia: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Isernia
|Panorama = Collage_Isernia.jpg
|Didascalia = Quattro scorci: (da sinistra a destra) veduta del centro storico dalla valle del Carpino, veduta del campanile della cattedrale, la [[Fontana Fraterna]] e la facciata della [[cattedrale di Isernia]]
|Voce bandiera =
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Molise
|Divisione amm grado 2 = Isernia
|Amministratore locale = [[Piero Castrataro]]
|Partito = [[Indipendente (politica)|indipendente]] di [[centro-sinistra]]
|Data elezione = 21-10-2021
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Sottodivisioni = Acquazolfa, Bazzoffie, Breccelle, Capruccia, Castagna, Castelluccio, Castelromano, Collecroci, Colle de' Cioffi, Colle Martino, Colle Pagano, Colle Palumbo, Conocchia, Coppolicchio, Fragnete, Marini, Salietto, Valle Soda, Valgianese
|Divisioni confinanti = [[Carpinone]], [[Forlì del Sannio]], [[Fornelli]], [[Longano]], [[Macchia d'Isernia]], [[Miranda (Italia)|Miranda]], [[Pesche (Italia)|Pesche]], [[Pettoranello del Molise]], [[Roccasicura]], [[Sant'Agapito (Italia)|Sant'Agapito]]
|Zona sismica = 1
|Gradi giorno = 1866
|Nome abitanti = isernini<ref name=dizionario>{{cita libro| AA. | VV. | Nomi d'Italia. Origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni | 2006 | Istituto geografico De Agostini | Novara |p= 321}}</ref>
|Patrono = [[san Pietro Celestino]]
|Festivo = 19 maggio
|PIL = {{formatnum:387.5}} [[Milione|mln]] [[Euro|€]]<ref name="PIL">{{Cita news|url=https://www.infodata.ilsole24ore.com/2021/05/27/lajatico-comune-piu-ricco-ditalia-la-mappa-dei-redditi-degli-italiani-pre-pandemia/|titolo=Lajatico è il Comune più ricco d'Italia. La mappa dei redditi degli italiani pre-pandemia|pubblicazione=Il Sole 24 Ore|data=27 maggio 2021}}</ref>
|PIL procapite = {{formatnum:18225}} [[Euro|€]]<ref name="PIL" />
|Mappa = Map of comune of Isernia (province of Isernia, region Molise, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Isernia nell'omonima provincia
}}
{{Coin image box 1 double
| header = Moneta Aesernia
| hbkg = #abcdef
| image =File:Aesernia.jpg
| caption_left = VOLCANOM testa di Vulcano con [[pileo]]; dietro [[tenaglia]].
| caption_right = Giove che guida una biga; sopra [[Vittoria (divinità)|Vittoria]]. In [[esergo]] [A]ISΕRΝΙΝΟ
| width = 280
| footer = Æ 21,5mm 5,96 g.
| position = right
| margin = 0
| background = <!-- opzionale-->
}}
'''Isernia''' ({{audio|It-Isernia.ogg}}, <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/iˈzεrnja/}}<ref>{{DOP|id=1046730}}</ref>; ''Sèrnia'' in [[Dialetto molisano|dialetto isernino]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />, capoluogo dell'[[provincia di Isernia|omonima provincia]] in [[Molise]].
Tra i primi insediamenti [[paleolitico|paleolitici]] documentati d'[[Europa]], nell'antichità fu una fiorente città [[sanniti|sannita]] e in seguito ''[[municipium]]'' romano. Nel XIX secolo, dopo l'unità d'Italia fu luogo di [[Brigantaggio postunitario italiano|reazione borbonica anti-unitaria]]{{Senza fonte}}. Per il [[Bombardamento di Isernia|bombardamento]] subito durante la [[seconda guerra mondiale]], Isernia è stata insignita della [[medaglia d'oro al valor civile]]. L'istituzione della [[provincia]] risale al [[1970]].
Importante città per la tradizione del merletto a tombolo
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Il nucleo abitativo principale di Isernia è situato sull'ampio crinale di una collina oblunga<ref name="iserniaturismoIsernia">{{cita web|url=http://www.iserniaturismo.it/modules/soapbox/article.php?articleID=55|titolo=Isernia |sito= Iserniaturismo.it|accesso=16 luglio 2011}}</ref> dell'[[Appennino meridionale]], la quale separa due corsi d'acqua paralleli di modesta portata, il [[Carpino (fiume)|Carpino]] e il [[Sordo (fiume)|Sordo]]<ref name=sacrifiumi>{{Cita libro| nome=Mauro| cognome=Gioielli| titolo=Isernia fra passato e presente| anno=2006|editore==Palladino Editore| città=Campobasso| capitolo=I sacri fiumi di Isernia|url=http://www.comune.isernia.it/comeravamo/I%20sacri%20fiumi%20di%20Isernia.pdf| accesso=16 luglio 2011| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121114205700/http://www.comune.isernia.it/comeravamo/I%20sacri%20fiumi%20di%20Isernia.pdf| urlmorto=sì}}</ref><ref name=prolocofiumi>{{cita web|url=http://www.prolocoisernia.it/acque.htm|titolo=Fiumi di Isernia - sito pro loco|accesso=16 luglio 2011|dataarchivio=22 giugno 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110622042829/http://www.prolocoisernia.it/acque.htm|urlmorto=sì}}</ref>. Tali bacini fluviali confluiscono a sud-ovest nel fiume Cavaliere, affluente del fiume Vandra, a sua volta affluente del [[Volturno]].
La città sorge lungo il [[tratturo Pescasseroli-Candela]] (un'antica via della [[transumanza]]), all'incrocio della [[Strada statale 85 Venafrana|strada statale 85]] e la [[Strada statale 17 dell'Appennino Abruzzese e Appulo Sannitica|strada statale 17 Appulo-Sannitica]]<ref name="iserniaturismoIsernia"/>, ed è circondata dai monti del [[Matese]] a sud e dalle [[Mainarde]] a nord-ovest. Il suo territorio
ha un'altimetria che varia da 285 {{m s.l.m.}} fino a 905 {{m s.l.m.}}, per una media di 457 {{m s.l.m.}}<ref name=altimetriaisernia>{{cita web|url=http://www.molise.org/territorio/Isernia/Isernia/Altimetria|titolo=Altimetria di Isernia|accesso=15 luglio 2011}}</ref>. La zona è ritenuta ad alto [[rischio sismico]] in quanto l'attività tellurica nel territorio è stimata come molto intensa<ref>{{cita web|url=http://zonesismiche.mi.ingv.it/mappa_ps_apr04/italia.html |titolo=Rischio sismico|accesso=13 giugno 2010}}</ref>.
L'area settentrionale del centro abitato si trova ad un'altitudine maggiore rispetto alla parte meridionale (storicamente più antica), ed è situata su un terreno quasi pianeggiante<ref name=iserniaturismoIsernia/> ma molto umido e ricco di sorgenti acquitrinose, tra cui quella del fiume Sordo.
Secondo la Carta Geologica d'Italia redatta dal Servizio Geologico d'Italia<ref name=serviziogeologico>{{cita web|url=http://www.isprambiente.gov.it/Media/carta_geologica_italia/tavoletta.asp?foglio=161|titolo=Servizio Geologico d'Italia - Carta Geologica d'Italia, foglio n° 161 (Isernia)|accesso=15 luglio 2011|urlmorto=sì}}</ref>, il territorio del comune di Isernia è situato a metà tra le formazioni "calcareo-dolomitiche mesozoiche" a sud, relative all'[[appennino campano]] e dei [[matese|monti del Matese]], e i "sedimenti di tipo pelagico" del mesozoico-terziario a nord, appartenenti all'[[appennino sannita]] e all'[[appennino abruzzese]]<ref name=serviziogeologico/>. L'accavallamento molto esteso di queste due zone costituisce un'anomalia rispetto al resto della morfologia appenninica.
Il sottosuolo del centro abitato è formato da rocce di [[travertino]], mentre nella parte settentrionale del comune sono presenti rocce [[Arenaria|arenarie]] e [[calcare]]e<ref name=serviziogeologico/>.
Il territorio di Isernia, dal 847 al 1984 è stato interessato da molteplici terremoti, quello del 1805 causò oltre 1000 vittime<ref>{{Cita web|url=https://bibliotecamicheleromano.blogspot.com/2016/09/isernia-e-i-terremoti-storia-di-una.html|titolo=Isernia e i terremoti. Storia di una relazione pericolosa}}</ref><ref name="eventiestremiedisastri.it">{{Cita web|url=http://www.eventiestremiedisastri.it/schede/terremoto-1805-sannio/|titolo=Terremoto 1805 Sannio}}</ref>
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Isernia}}
In base alla media trentennale di riferimento [[1961]]-[[1990]], la [[temperatura]] media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +5,9 °C; quella del mese più caldo, agosto, è di +23,5 °C<ref>{{cita web|url=http://erg7118.casaccia.enea.it/profili/tabelle/487%20%5BIsernia%5D%20capoluogo.Txt|titolo=Tabella climatica|urlmorto=sì}}</ref>.
{{ClimaAnnuale
| nome = Isernia
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmax01 = 9.6
| tempmax02 = 10.5
| tempmax03 = 13.1
| tempmax04 = 16.7
| tempmax05 = 21.4
| tempmax06 = 26.0
| tempmax07 = 29.1
| tempmax08 = 29.8
| tempmax09 = 25.4
| tempmax10 = 18.7
| tempmax11 = 13.5
| tempmax12 = 11.4
<!-- Temperature minime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmin01 = 2.2
| tempmin02 = 2.6
| tempmin03 = 4.8
| tempmin04 = 7.6
| tempmin05 = 11.0
| tempmin06 = 14.5
| tempmin07 = 17.0
| tempmin08 = 17.1
| tempmin09 = 14.8
| tempmin10 = 9.9
| tempmin11 = 6.3
| tempmin12 = 4.5
}}
La {{Senza fonte|temperatura più bassa registrata ad Isernia, nel gennaio 2011, è stata di -8,5 °C}}.
==Origini del nome==
[[File:Iscrizione sannita.jpg|thumb|Iscrizione latina nel centro storico.]]
L'origine del [[toponimo]] Isernia non ha una provenienza certa. Una delle ipotesi principali è che il nome provenga dalla radice [[Lingua protoindoeuropea|indoeuropea]] «ausa», che vuol dire «acqua». Questa radice, infatti, ha dato origine a molti nomi di luoghi e città in tutta [[Europa]], e a sostegno di tale teoria ci sarebbe la peculiare posizione dell'antico centro abitato di Isernia, circondato da tre fiumi. Ulteriori ipotesi prevedono che il nome provenga dalla radice sannitica Aiser, che significa "Dio". Questo darebbe un'aura sacrale al nome della città<ref>{{cita web|url=http://www.zerodelta.net/isernia.php|titolo=zerodelta dio aiser|accesso=14 maggio 2010}}</ref>, accresciuta anche dal fatto che la radice Aiser, in [[Lingua etrusca]], significa "Dèi"<ref>{{cita libro|titolo=Dizionario illustrato della civiltà etrusca|p=127}}</ref>. Entrambe le etimologie suggeriscono quindi che la città sarebbe stata "consacrata agli dèi". Infine, nel nome latino di Isernia, cioè ''Aesernia'', o meglio nel nome osco Aisernio, è molto marcata l'assonanza con il toponimo Esere. Questo nome è un'[[epiclesi]] di [[Ercole]] e compare in un frammento di ceramica di origine osca, trovato a [[Campochiaro]]. Di conseguenza, tale origine potrebbe indicare che Isernia è una città sacra dedicata ad Ercole<ref>{{cita web|url=http://www.sanniti.info/iscosco6.html|titolo=Tavola di Campochiaro|accesso=7 aprile 2010}}</ref>.
== Storia ==
{{vedi anche|Storia di Isernia}}
L'area dove sorge Isernia è stata abitata dall'uomo sin dall'[[Paleolitico|era paleolitica]]<ref name=laPineta>{{cita web|url=http://xoomer.virgilio.it/davmonac/homo/|titolo=Sulle tracce dell'uomo di Isernia}}</ref>: i primi insediamenti, infatti, risalgono ad almeno 700.000 anni fa. Anche le origini dell'agglomerato urbano sono molto antiche, ma allo stato attuale non è possibile stabilirne una datazione certa.
La città fu sotto il dominio [[Sanniti|sannita]]<ref name="StraboneItaliaV3.10">[[Strabone]], ''[[Geografia (Strabone)|Geografia]]'', V, 3,10.</ref> fin dal [[V secolo a.C.]] Grazie alla sua posizione strategica, il suo controllo fu uno dei punti cruciali durante le guerre sannitiche<ref>{{cita libro|autore=[[Tito Livio]]|titolo=x. 31.}}</ref>. Nel [[264 a.C.]] divenne [[colonia latina]] e nel [[209 a.C.]] rimase fedele a [[Roma]] nella [[seconda guerra punica]]<ref>{{cita libro|autore=[[Velleio Patercolo]]|titolo=Livy ''Epit.''|volume=volumi xvi. xxvii.|p=10}}</ref>. Nel periodo che va dal [[263 a.C.]] al [[240 a.C.]]<ref>{{cita libro|autore=Rutter|titolo= Historia Nummorum Italy|p=58}}</ref>, cioè dopo la deduzione a colonia, furono coniate le [[Monetazione di Aesernia|monete di Aesernia]]. Alcuni autori ritengono che parte della [[monetazione della guerra sociale]] possa essere stata coniata nello stesso centro<ref>{{cita web|url=http://www.snible.org/coins/hn/social_war.html|titolo= Head, Historia Numorum: Social War}}</ref>. Durante la [[Guerra sociale]], nel [[90 a.C.]] Isernia fu occupata dagli italici dopo un lungo assedio e divenne la loro capitale. Cadde alla fine della guerra<ref>{{cita libro|
nome=Raffaele|cognome=Garrucci|titolo=La storia di Isernia, raccolta dagli antichi monumenti|pagine=28-29-30}}</ref> per mano di [[Lucio Cornelio Silla|Silla]], che la rase al suolo.<ref name="StraboneItaliaV3.10"/>
{{vedi anche|Monetazione di Aesernia}}
Negli anni successivi, vari imperatori, da [[Cesare]] a [[Nerone]], promossero un piano di ripopolamento inviando colonie nei territori ove sorgeva la città. Ai tempi di [[Traiano]], Isernia venne elevata al rango di [[Municipio (storia romana)|Municipio]]; in quel periodo, venne anche costruito il ''[[Capitolium]]''<ref>{{cita libro|nome=Domenico|cognome=Romanelli|titolo=Antica topografia istorica del regno di Napoli|p=468|anno=1818|città=Napoli}}</ref>.
Dopo la caduta dell'Impero romano, Isernia venne distrutta nel [[456]] dai [[Vandali]], capitanati da [[Genserico]], per ben tre volte dai [[Saraceni]], negli anni [[860]], [[882]] e [[883]].
[[File:Fontanafraternaold.jpg|left|thumb|Fontana Fraterna in una foto d'epoca]]
[[File:Moti Rivoluzionari 1957 - Isernia.jpg|left|thumb|Rivolte cittadine nel 1957]]
Nel [[VII secolo]], i Longobardi del [[ducato di Benevento]] ne promossero la rinascita<ref name=longobardi>{{cita web|url=http://www.francovalente.it/?p=898|titolo=Longobardi a Isernia}}</ref> con la costruzione di opere pubbliche. Successivamente, durante il [[conquista normanna dell'Italia meridionale|dominio normanno]], nel quale faceva parte della [[Contado di Molise|contea di Molise]], subì una fase di decrescita: la sua diocesi fu unificata con quelle di [[Venafro]] e [[Bojano]]. Inoltre, nel [[1199]], fu saccheggiata da [[Marcovaldo di Annweiler]]. Nel [[XIII secolo]], la città rinacque ancora, grazie a [[Federico II di Svevia|Federico II]].
Tra il XIV e il XVI secolo Isernia alternò periodi di relativa autonomia come città del [[demanio regio]] a fasi di infeudamento. Nel 1476 la città venne donata da re [[Ferdinando I di Napoli]] alla consorte [[Giovanna di Trastámara (1455-1517)|Giovanna di Trastámara]]. Nel [[1519]] Isernia fu infeudata a [[Guglielmo di Croÿ]], ciambellano dell'imperatore [[Carlo V]]. Tramite decreto datato 1521 Isernia venne nuovamente riammessa nel demanio regio. Isernia rimase per tutto il XVI secolo l'unica città demaniale del [[Contado di Molise]]. Nel 1638 essa venne tuttavia posta in vendita, venendo acquistata dal duca di Montenero, Carlo Greco nel 1643 dopo una serie di infruttuosi tentativi da parte dell'[[universitas]] di Isernia di preservare la propria autonomia. Il duca di Montenero nel 1644 rivendé Isernia a [[Diego I d'Avalos|Diego d'Avalos]], al quale venne conferito il titolo di Principe sul feudo. I [[d'Avalos]] tennero Isernia per circa un secolo, salvo una breve parentesi iniziata nel 1698, quando [[Cesare Michelangelo d'Avalos]] la cedette a Fulvio Costanzo, principe di Colle d'Anchise, nella cui titolarità rimase sino al 1712. A causa di una serie di contrasti con le autorità cittadine il Costanzo preferì infatti cedere Isernia nuovamente a Cesare Michelangelo d'Avalos per 57.400 ducati. Alla morte di Cesare Michelangelo, avvenuta nel 1729, il suo erede designato, Giovan Battista d'Avalos accettò l'eredità gravata da enormi debiti dello zio con beneficio d'inventario. Nel 1733 si ebbe la confisca dei beni al Regio Fisco e dunque il relativo apprezzo. Ciò consentì alla città di riscattarsi e rientrare nel demanio regio, giungendo nel 1742 ad un accordo con i creditori del d'Avalos ed impegnandosi a pagare la somma di 43.000 ducati.<ref>Per una ricostruzione della vicenda, v. Valeria Cocozza, ''Il costoso miraggio della demanialità. Ceti emergenti e attività creditizie nelle cause di riscatto in demanio del Regno di Napoli'' in ''Mediterranea Ricerche Storiche'', n. 47, dicembre 2019</ref>
Il terremoto del 1085 causò 1000 morti e la distruzione del convento di Santa Maria delle Monache e la parte superiore del campanile della cattedrale di S. Pietro Apostolo<ref name="eventiestremiedisastri.it"/>.
Il 23 ottobre 1860 Isernia ospitò per una notte Vittorio Emanuele II di Savoia in viaggio per recarsi a Teano ad incontrare Giuseppe Garibaldi. Il Sovrano prese alloggio nel Palazzo Cimorelli, sito nella via che poi prese il Suo nome, ospite di Vincenzo Cimorelli ([[nascita|n.]] {{data|5|4|[[1796]]}} - [[morte|m.]] {{data|9|8|[[1889]]}})<ref>Raffaele de Cesare: La fine di un regno, [[Milano]] [[1969]], pag. 963</ref>. L'indomani, alla partenza per [[Venafro]], donava all'ospite la sua tabacchiera d'oro in un cofanetto sul coperchio del quale erano incise le iniziali reali<ref>Francesco Colitto: Imperatori, Re e Regine nel Molise: Vittorio Emanuele II. S. Giorgio Editrice, [[Campobasso]] [[1978]]</ref>.
Alla fine del [[XVIII secolo]], era la città più popolosa del [[Contado di Molise]]. Oppose resistenza ai francesi nel tentativo di conquista del [[Regno di Napoli]], così come oppose resistenza anche nel [[1860]], in virtù della reazione borbonica contro i Piemontesi<ref name=punch>{{cita libro|autore=Mark Lemon, Henry Mayhew, Tom Taylor, Shirley Brooks, Sir Francis Cowley Burnand, Sir Owen Seaman|titolo=Punch|anno=1860|volume=volume XXXIX}}</ref>.
Dal 1940 al 1943 l' ex convento di Santa Maria delle Monache, in precedenza caserma del Regio Esercito, fu utilizzato come campo d'internamento<ref>{{Cita web|url=https://bibliotecamicheleromano.blogspot.com/2013/03/isernia-antico-distretto-campo-di.html|titolo=Isernia «Antico Distretto» - Campo di internamento 1940/43}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.rainews.it/tgr/trento/articoli/2019/04/tnt-Soldati-trentini-internati-Isernia-761cde9d-f6e7-4652-abea-46dfc67f7e7b.html|titolo=Le drammatica vicenda dei soldati trentini internati ad Isernia}}</ref>
[[File:Isernia Betocchi.jpeg|thumb|Poesia di Carlo Betocchi su Isernia]]
Nel giorno 10 settembre [[1943]], durante la [[seconda guerra mondiale]], Isernia subì un pesantissimo bombardamento da parte degli alleati, che rase al suolo quasi un terzo dell'abitato e provocò la morte di un numero altissimo di persone. Uno studio del 2007, a cura dell'Archivio di Stato di Isernia, evidenzia come i morti in totale durante tutti i giorni di bombardamenti, furono in realtà 489. A causa dei danni causati da questi e da altri bombardamenti, verso la metà del [[XX secolo]] si pose in atto un piano di rinascita<ref>{{cita web|url=http://www.rapu.it/ricerca/pdf/2_1144.pdf|titolo=Piano di ricostruzione dell'abitato di Isernia post Guerra|accesso=28 marzo 2010}}</ref> della città, che prevedeva anche lo sviluppo nella zona più a nord.
{{vedi anche|Bombardamento di Isernia}}
Inoltre, nel [[1957]], dopo la divisione dell'[[Abruzzi e Molise]], cominciò a prendere piede l'ipotesi dell'istituzione della [[provincia di Isernia]]. In realtà, questo non era il primo tentativo in tal senso: l'istituzione della provincia era stata promossa già nel [[1810]] da [[Gioacchino Murat]], ma senza successo. Il Parlamento, però, rinviò qualsiasi decisione al riguardo. Il nuovo fallimento del processo di istituzione della provincia scatenò una protesta nella città, caratterizzata da cortei di operai e studenti; la protesta, poi, sfociò in una serie di rivolte cittadine, culminate con blocchi stradali e violenti scontri con le forze dell'ordine, con feriti e arresti. Il [[1957]] e [[1958]] furono gli anni ricordati a Isernia come 'della violenza sociale'.
Il 16 febbraio [[1970]] il Parlamento sancì l'istituzione della nuova provincia che divenne operativa il 3 marzo [[1970]]<ref name = provincia>{{Cita web|url=http://www.provincia.isernia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=72:la-provincia-di-isernia-nella-storia&catid=43&Itemid=115|titolo=Istituzione della Provincia di Isernia|accesso=17 marzo 2010|dataarchivio=3 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160303191130/http://www.provincia.isernia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=72:la-provincia-di-isernia-nella-storia&catid=43&Itemid=115|urlmorto=sì}}</ref>.
===Simboli===
[[File:Isernia-Gonfalone.png|upright=0.6|left|thumb|Gonfalone civico]]
Lo stemma di Isernia<ref>{{cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/094/023/stemma.html|titolo=Stemma di Isernia|accesso=29 marzo 2010}}</ref> è formato da uno scudo oblungo di tipo sannitico, su cui campeggiano le iniziali della città composte da un [[caduceo]], intorno al quale è attorcigliato un serpente; lo scudo è avvolto da foglie di acanto ed è sormontato da un elmo, rabescato a cancelli con cimiero. Le lettere, le foglie e i bordi dello scudo sono giallo-oro, lo scudo è azzurro e l'elmo è grigio scuro.
Il caduceo, emblema del potere ed anche della prosperità, indica che Isernia è stata sempre città regia e mai assoggettata in feudo, se non per pochi anni; il serpente, invece, è simbolo di prudenza, di riflessione, di pace e di sollecitudine, qualità necessarie per riuscire nelle imprese. Il caduceo e il serpente accoppiati simboleggiano anche la prosperità e la buona salute; erano infatti attributi tradizionali di Esculapio, dio della medicina.
;Storia dello Stemma
Non si hanno notizie certe dell'epoca in cui è stato adottato lo stemma<ref>{{cita web | url = http://www.comune.isernia.it/comeravamo/stemma.htm | titolo = Stemma su comune.isernia.it |accesso=29 marzo 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20080820051949/http://www.comune.isernia.it/comeravamo/stemma.htm | urlmorto = sì }}</ref>, né si conosce il nome del suo ideatore. Il primo documento storico pervenuto, su cui è riprodotto lo stemma della città di Isernia, è il ''privilegio'' concesso alla città da Carlo V nel 1521, il cui originale cartaceo è conservato nella biblioteca comunale. Nel corso dei secoli è stato più volte ritoccato, abbellito, ma lo scudo e la disposizione delle lettere sono rimasti sempre uguali; quello attuale risale al 1956.
[[File:Medaglia d'oro (Isernia).JPG|upright=0.7|thumb|Targa alla medaglia d'oro al valor civile, esposta sulla facciata di Palazzo San Francesco.]]
=== Onorificenze ===
{{Citazione |A Isernia, che vanta il titolo di prima capitale d'Italia, custode di bellezze naturali ancora intatte e di testimonianze significative di una lunga storia di civiltà; a Isernia, medaglia d'oro al valor civile per le stragi e distruzioni belliche sopportate con eroico contegno; a Isernia, che fedele al suo motto araldico risorge oggi, come capoluogo di una provincia ricca di antiche virtù e forte di una gioventù laboriosa e onesta.|Il Presidente della Repubblica [[Carlo Azeglio Ciampi]] alla consegna della Medaglia d'oro al valor civile}}La Città di Isernia è tra le [[città decorate al valor militare per la guerra di liberazione]], insignita della [[Medaglia d'oro al valor civile]]<ref>{{Cita web|url=https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/45720|titolo=Isernia}}</ref> e della Croce di guerra al valor militare<ref>{{Cita web|url=http://www.istitutonastroazzurro.it/istituzionidecoratecrocediguerra.html|titolo=Istituzioni decorate di croce di guerra (al valor militare)}}</ref> per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la [[seconda guerra mondiale]]:
<br />{{Onorificenze
|immagine = Valor civile gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia d'oro al valor civile
|collegamento_onorificenza = Valor civile
|motivazione =''Sopportava con stoico coraggio numerosi e spaventosi bombardamenti aerei che distruggevano la maggior parte del centro abitato e uccidevano un terzo dei suoi abitanti, mai deflettendo dal suo eroico e dignitoso contegno verso lo straniero e dalla sua fede nella risurrezione della Patria. Isernia, 10 settembre 1943''.
|data =Decreto del Presidente della Repubblica 13 gennaio 1960.<ref>''Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana'' n.85 del 7 aprile 1960, pag.1258.</ref>
}}{{Onorificenze
|immagine = Corona di Città Italiana.svg
|nome_onorificenza = Titolo di Città
|collegamento_onorificenza = Titolo di città
|motivazione =
}}
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
==== Cattedrale di San Pietro ====
[[File:Arco di San Pietro (Isernia).JPG|thumb|upright|La torre campanaria della [[Cattedrale di San Pietro Apostolo (Isernia)|Cattedrale]], attraversata da corso Marcelli per mezzo dell{{'}}''Arco di San Pietro''. ]]
[[File:Duomo di isernia, esterno 01.jpg|left|thumb|La cattedrale di San Pietro Apostolo.]]
{{vedi anche|Cattedrale di Isernia}}
È la chiesa più importante della città, [[cattedrale]] della [[diocesi di Isernia-Venafro]] è dedicata a [[Pietro Apostolo|San Pietro Apostolo]] e si trova in piazza Andrea d'Isernia.
L'edificio sorge su un antico tempio pagano italico del [[III secolo a.C.]] di cui è rimasto integro l'intero [[Podio#Podio in architettura|podio]] da cui è possibile ricostruirne la forma. Il tempio era un ''[[capitolium]]'', cioè un tempio dedicato alla [[triade capitolina]] che aveva l'ingresso dalla parte opposta rispetto alla collocazione attuale.
In epoca medioevale venne costruita una cattedrale di stile greco-bizantino che rispettava la disposizione del precedente tempio pagano. Nel [[1349]] questo edificio fu distrutto completamente da un terremoto e venne costruito un nuovo edificio nella disposizione moderna. Agli inizi dell'[[XIX secolo|800]] un nuovo terremoto lesionò gravemente la chiesa che venne ricostruita nella stessa sede ma di dimensioni maggiori e di aspetto molto simile a quello attuale.
L'aspetto è dovuto ai restauri [[neoclassici]] ordinati dal vescovo Gennaro Saladino nella seconda metà del [[XIX secolo]] che presenta il grande [[timpano (architettura)|timpano]] triangolare in [[travertino]], è sorretta da due coppie di [[pilastro|pilastri]] agli angoli e da quattro alte [[colonne ioniche]] sulla fronte.
Lo spazio interno appare suddiviso in tre [[navata|navate]] con pilastri decorati da [[lesena|lesene]] [[ordine corinzio|corinzie]] in marmi policromi.
Nella ''cappella del Santissimo Sacramento'' vi è l'antica tavola bizantina denominata "''Virgo Lucis''" (la Madonna della Luce) di [[Marco Basilio]] risalente al [[XV secolo]].
Il campanile della chiesa, situato tra il fianco sinistro del tempio e l'Università, fu realizzato nel [[1349]] ed è attraversato dal cosiddetto ''[[Chiese di Isernia#Arco di San Pietro|Arco di San Pietro]]''. I due ingressi dell'arco sono sorvegliati da quattro statue togate romane, inizialmente acefale, conosciute nella cultura locale come ''[[Mamozio|mamozi]]''.
==== Altre chiese ====
[[File:Chiesa Santa Chiara (Isernia).JPG|thumb|upright|La chiesa di Santa Chiara]]
[[File:Eremo SS Cosma e Damiano (Isernia).JPG|upright|thumb|Eremo dei Santi Cosma e Damiano]]
{{vedi anche|Chiese di Isernia}}
*L'[[Chiese di Isernia#Eremo dei Santi Cosma e Damiano|Eremo dei santi Cosma e Damiano]], come la cattedrale, è stato edificato su un antico tempio pagano. Notizie certe della sua costruzione si hanno a partire dall'anno [[1130]].
*La [[Chiese di Isernia#Chiesa di San Francesco|chiesa di San Francesco]], fatta costruire nel [[1222]] da [[San Francesco]]. Tradizionalmente nota anche come ''Chiesa di Sant'Antonio'', per metonimia da un'ampia cappella in essa situata, che custodisce una veneratissima statua del [[Antonio di Padova|santo]] portoghese.
*La [[Chiese di Isernia#Chiesa di Santa Chiara|Chiesa di Santa Chiara]], costruita nel [[1275]].
*Il [[Chiese di Isernia#Chiesa Santa Maria delle Monache|Monastero di Santa Maria delle Monache]], costruito intorno all'[[anno 1000]], ha ospitato le monache dell'ordine benedettino. Nelle sue stanze sono presenti il [[Museo nazionale di Santa Maria delle Monache|Museo Nazionale]], la Biblioteca Comunale di Isernia e parte del [[Museo paleolitico di Isernia]].
*La [[Chiese di Isernia#Chiesa di San Giuseppe Lavoratore|Chiesa di San Giuseppe lavoratore]], costruita nel [[1993]] nel rione San Lazzaro, il più popoloso della città.
*La [[Chiese di Isernia#Chiesa di San Pietro Celestino|Chiesa di San Pietro Celestino]], fondata nel [[1623]] insieme al monastero adiacente, successivamente distrutto<ref>{{Cita web|url=https://www.francovalente.it/2008/09/28/il-convento-celestino-di-s-spirito-di-isernia/|titolo=Il convento celestino di S. Spirito di Isernia}}</ref>.
*La [[Chiese di Isernia#Chiesa dell.27Immacolata Concezione|Chiesa dell'Immacolata Concezione]], sede della Confraternita di San Pietro.
*La [[Chiese di Isernia#Chiesa di Santa Maria Assunta|Chiesa di Santa Maria Assunta]], costruzione moderna nella parte nuova della città.
*La [[Chiese di Isernia#Parrocchia Sacro Cuore|Parrocchia Sacro Cuore]], costruita nel [[1948]], che comprende il monastero dei frati cappuccini.
=== Architetture civili ===
[[File:Fontana Fraterna (Isernia).JPG|left|thumb|La ''[[Fontana Fraterna]]'' nella sua collocazione attuale.]]
==== Fontana Fraterna ====
Annoverata fra le fontane monumentali d'Italia per la sua mirabile struttura architettonica, la [[fontana Fraterna]]<ref>{{cita web|url=http://www.iserniaturismo.it/modules/smartsection/item.php?itemid=136|titolo=Fontana Fraterna su Iserniaturismo.it|accesso=10 giugno 2010}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.touringclub.com/monumento/molise/isernia/fontana-fraterna.aspx|titolo=Fontana Fraterna su touringclub.com|accesso=10 giugno 2010}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.francovalente.it/?p=482|titolo=La Fontana dei Misteri|accesso=10 giugno 2010}}</ref> è una delle opere più significative e più importanti nonché simbolo della città.
La fontana, composta da blocchi di pietra locale provenienti da un numero imprecisato di edifici nella città e da costruzioni di epoca romana, è formata principalmente da una serie di [[archi a tutto sesto]]. Presenta diverse epigrafi incise su di essa, tra cui una dedicata agli [[Mani (religione romana)|Dei Mani]]. Al centro della fontana c'è una lastra di marmo più grande delle altre, decorata con due delfini ed un fiore, proveniente da un [[tomba|edificio sepolcrale]]. Si può affermare quindi che la fontana non risale ad un periodo storico preciso, ma che è testimone dei numerosi periodi storici che hanno attraversato la città.
La fonte si trova in piazza Celestino V a seguito dei bombardamenti del [[1943]]; in precedenza si trovava in piazza della Fraterna, da cui prese il nome.
*L'[[Acquedotto romano di Isernia]] è un acquedotto di origine romana scavato nelle rocce travertiniche nel sottosuolo della città ed è funzionante.
[[File:Ponte Cardarelli (Isernia).JPG|thumb|Ponte Cardarelli, già ''Ponte della Precie''.]]
*Il ponte Cardarelli, già ''ponte della Precie'', sul [[Sordo (fiume)|fiume Sordo]]
{{Citazione|Alla via Nazionale, che con pendenze troppo sentite attraversava la città d'Isernia, venne sostituito un nuovo tratto di strada di cui fa parte il viadotto detto 'La Precie', per l'attraversamento, presso Isernia, del profondo vallone dal quale prende il nome. Il manufatto è a due soli ordini, quantunque misuri 57 metri d'altezza, il che lo rende specialmente ardito e singolare. È lungo ben 130 metri, di cui 92 tra le spalle. Riesce svelto allo sguardo e pertanto, per la sua grande mole, desta un senso d'imponenza ed ammirazione, specialmente a chi lo ammira dal fondo della valle. La sua costruzione ebbe principio nell'aprile [[1887]] e terminò nell'aprile [[1892]], con la spesa di lire 300.000. Vi si impiegarono 11.000 metri cubi di muratura, compresi mille metri di pietra da taglio. Allo scopo di diminuirne il peso, tra la sommità delle arcate superiori e il piano stradale vi è una galleria longitudinale di 120 metri, della capacità di metri cubi 1090. Detta galleria è illuminata da finestre ricavate sotto gli archetti ed è comodamente praticabile. L'ingegnere del Genio Civile [[Gustavo Baliviera]] diede al preesistente progetto l'attuale sua forma ed ebbe la direzione del lavoro|Notizie da una pubblicazione di fine Ottocento<ref>{{cita web|url=http://wikimapia.org/10864691/it/Ponte-Cardarelli|titolo=Ponte Cardarelli su wikimapia|accesso=20 marzo 2010}}</ref>}}
*Acque Sulfuree: è presente, in contrada Acqua Sulfurea, uno stabilimento termale risalente ai tempi dei Romani e caduto in disuso da molto tempo. Nello stabilimento è presente una fontana di acqua sulfurea attiva. A seguito di una ancora parziale ristrutturazione del sito ad opera dell'amministrazione comunale - c'è stato un tentativo di rivalorizzazione architettonica del luogo.
*Viadotto Santo Spirito: [[ponte ad arco|viadotto ad arco]] della [[Ferrovia Campobasso-Isernia|Ferrovia Termoli-Vairano]] sul [[Carpino (fiume)|fiume Carpino]]. Distrutto nei bombardamenti alleati del [[1943]], venne ricostruito nella forma attuale. È sorretto da due serie di arcate separate da un arco di notevoli dimensioni che scavalca il Carpino.
==== Palazzi di Isernia ====
[[File:Piazza Trento e Trieste (Isernia).JPG|thumb|Palazzo D'Avalos-Laurelli]]
{{vedi anche|Palazzi di Isernia}}
*[[Palazzi di Isernia#Palazzo D.27Avalos-Laurelli .28detto .27il Palazzotto.27.29|Palazzo D'Avalos-Laurelli]], edificato nel [[1694]] ad opera del principe [[Diego I d'Avalos]].
*[[Palazzi di Isernia#Palazzo San Francesco|Palazzo San Francesco]], costruito nel [[1222]] da [[San Francesco]].
*[[Palazzi di Isernia#Palazzo De Lellis-Petrecca|Palazzo De Lellis-Petrecca]], risalente a circa la metà del settecento, è un'opera [[Carlo Vanvitelli|vanvitelliana]] fatta costruire da [[Ferdinando II di Borbone]].
*[[Palazzi di Isernia#Palazzo Jadopi|Palazzo Jadopi]], risalente al XVIII secolo, fu testimone dell'impiccagione di alcuni garibaldini.
*[[Palazzi di Isernia#Palazzo Pecori-Veneziale|Palazzo Pecori Veneziale]], uno dei più belli della città, fu costruito nel XVIII secolo dal marchese Pecori.
*[[Palazzi di Isernia#Palazzo Orlando|Palazzo Orlando]], situato nella zona nuova della città, è una delle sedi dell'università degli studi del Molise.
*[[Palazzi di Isernia#Palazzo Pansini-Clemente|Palazzo Pansini-Clemente]], edificato tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento sulla chiesa dell'Annunziata, andata distrutta.
*[[Palazzi di Isernia#Palazzo dell.27Universit.C3.A0|Palazzo dell'Università]] è un'altra sede dell'Università degli studi del Molise; costruito sulla vecchia chiesa di San Paolo, è collegato alla cattedrale attraverso l{{'}}''Arco di San Pietro''.
* Palazzo Viti sorge su l'attuale Corso Garibaldi, all'altezza della Villa Comunale. Costruito agli inizi del 900 (1901), si caratterizza per 4 rosoni sulla facciata che simboleggiano le virtù della famiglia (arte - lavoro - onestà - commercio)
=== Le mura di fortificazione ===
[[File:Isernia arco s.pietro.jpg|thumb|upright|Isernia, torre della Cattedrale di San Pietro]]
[[File:Torre medievale (Isernia).JPG|thumb|upright|Torre della cortina urbana ovest]]
Isernia non è stata mai dotata di un castello, piuttosto di una cinta muraria ancora in parte individuabile nel centro antico. La sopraelevazione naturale dell'abitato sulla collina, rendeva già dal XII secolo Isernia una città ben protetta. Per quanto riguarda la precedente era romana, gli elementi arrivati riguardanti la muratura, a grossi blocchi trachinici parallelepipedi, ne sono visibili delle tracce sulla parte orientale. Il foro romano era l'attuale Piazza Andrea d'Isernia o piazza del Mercato, dove il duomo di San Pietro fu eretto sopra il tempio di Giove. Il ''decumanus maximus'' coincideva con l'andamento del corso Marcelli; nella ripetizione regolare dei vicoli a questo ortogonali, unica eccezione il vico Storto del Castello, si riconosce una teoria di ''cardines''.
Nell'epoca medievale longobardo-normanna, la cattedrale di Isernia, l'episcopio e il territorio attorno al foro vennero a costituire un polo di carattere religioso nella parte topograficamente più elevata della semidistrutta città romana; un altro polo di carattere civile si formò, secondo Franco Valente, più tardi in età longobarda (X secolo), cioè fuori le mura a nord, quando venne istituita la Contea d'Isernia, sarebbe stata eretta una fortezza nell'area sud, tra via Occidentale e Largo Purgatorio, ormai scomparsa, di cui però rimangono i toponimi di via Castello, vico Porta Castello.
Nell'847 un terremoto distrusse Isernia, altri danni furono arrecati dai Normanni, sicché la contea passò nella Contea di Boiano, o di Molise. Nel 1223 l'imperatore Federico II, lottando contro il conte [[Tommaso da Celano (conte)|Tommaso di Celano dei Marsi]], ordinò l'abbattimento delle mura isernine. Così queste lentamente nei secoli seguenti vennero a fondersi con le case civili, complici altre distruzioni arrecate dai terremoti del 1456 e del 1805.
Nel 1703 l'abate [[Giovan Battista Pacichelli]] realizzò una pianta della città di Isernia come si presentava all'epoca<ref>{{Cita libro|autore=Giovan Battista Pacichelli|titolo=Il Regno di Napoli in prospettiva diviso in dodeci provincie|annooriginale=1703|città=Napoli|volume=Vol. III}}</ref>.
[[File:Pianta antica della città di Isernia.jpg|Isernia come rappresentata da Giovan Battista Pacichelli ne "Il Regno di Napoli in prospettiva diviso in dodeci provincie".|alt=Pianta della città di Isernia tratta dal libro "Il Regno di Napoli in prospettiva diviso in dodeci provincie" di Giovan Battista Pacichelli|sinistra|miniatura]]Nella legenda della carta geografica, con lettere dell'alfabeto, sono riportati i monumenti principali:
*A: Convento dei Cappuccini
*B: Santuario dei Santi Cosma e Damiano
*C: Monastero dei Celestini (San Pietro Celestino)
*D: Monastero di Santa Maria delle Monache
*G: Palazzo del Principe
*I: Palazzo vescovile e campanile del duomo
*L: Piazza del Mercato
*M: Chiesa e convento di Santa Chiara
*M: Sobborgo San Rocco
Le lettere E - F - H - N riportano degli edifici scomparsi: la chiesa di Sant'Onofrio, di San Vincenzo, dell'Annunziata, e di Santa Lucia. La cinta muraria orientale, benché in rovina, serviva come camminamento di ronda. Tre sono i fornici di accesso, il primo dalla chiesa di Santa Maria delle Monache, il secondo all'altezza della cattedrale, dalla porta del campanile di San Pietro, e il terzo al di sotto della chiesa di Santa Chiara, mediante Porta Fonticella.
Nei pressi di Piazza Purgatorio, dove sorgeva la chiesa, distrutta nel bombardamento del 1943, pare che manchi un tratto della cortina muraria, forse crollato già col terremoto del 1805, si nota una rientranza, un declivio con un terreno senza costruzioni. Sul lato meridionale la muratura mostra un avancorpo, una torre circolare e Porta da Piedi, con un ponte che scavalcava un fossato; quest'ultimo sembra generato dal fiume Carpino. Probabilmente venne realizzato un canale artificiale a protezione dell'accesso alle mura, all'inizio del corso Marcelli. Il lato nord delle mura appare caratterizzato da una serie di massicci contrafforti che fanno supporre l'ampio riutilizzo dei resti delle mura sannitiche; manca l'ingresso da nord, detto Porta Maggiore, che accoglieva i mercanti e i pellegrini dalla strada degli Abruzzi e di Bojano, Campobasso, e vi si trovava la chiesa dell'Immacolata Concezione.
[[File:Isernia fontana fraterna xilografia.jpg|thumb|upright=1.2|Largo Purgatorio con la fontana Fraterna (Isernia) nel 1898. Oggi Piazza Celestino V, ricavata dallo slargo delle abitazioni distrutte nel bombardamento alleato del 1943]]
Il disegno di Pacichelli non fornisce informazioni sul versante occidentali, opposto al punto di vista della città, una pianta del XIX realizzata dal geografo Tommaso Zampi, custodita nella Biblioteca nazionale "Vittorio Emanuele III" di Napoli, mostra com'era la pianta muraria di questa porzione, dall'andamento a cortina. Successivamente però in più punti il tratto di via Occidentale è stato rimaneggiato dalla presenza di abitazioni.
Il fronte occidentale presentava tre torri circolari, individuabili facilmente tra le case, e 4 porte di accesso: Porta Castello, Porta di Giobbe, vicino a vicolo Castello, e Porta Mercatello, che esiste ancora, e introduce a Piazza Andrea d'Isernia; poi ancora Porta San Bartolomeo, che si trovava vicino alla chiesa omonima successivamente distrutta, la porta è ancora esistente, si trova in Largo Ciarlante.
===Altro===
[[File:L'incontro (Isernia).JPG|left|thumb|Il monumento ''L'Incontro'', opera di [[Pietro Cascella]].]]
*''L'Incontro'' (Piazza della Repubblica)<ref>{{cita web|url=http://www.comune.isernia.it/turismo/TURISMO.htm|titolo=L'incontro|accesso=15 giugno 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100423112834/http://www.comune.isernia.it/turismo/TURISMO.htm}}</ref>. Nel [[1998]], in Piazza della Repubblica, fu posta una scultura in pietra lavorata del maestro [[Pietro Cascella]], denominata "L'incontro". L'opera rappresenta l'anima di Isernia, fondata su un incontro di più strade, e quindi di culture diverse.
*Monumento ai Caduti della Prima guerra mondiale, collocato nel Parco della Rimembranza, e realizzato dal mastro scalpellino [[Camillo Centuori]]. Il monumento è dedicato alle vittime della [[prima guerra mondiale]]; è formato da sei colonne con capitelli corinzi, che sorreggono una struttura circolare sulla quale sono scolpiti i nomi delle vittime della Grande Guerra e i sei fiumi protagonisti della vittoria italiana.
*Le leonesse di marmo: nel XVI secolo in piazza Andrea D'Isernia era presente una grande fontana, di cui rimangono soltanto quattro leonesse ornamentali in marmo. Due di queste statue sono state posizionate ai lati dell'ingresso sud dell'attuale villa comunale. Le rimanenti due giacciono nel deposito comunale del [[Museo nazionale di Santa Maria delle Monache|museo]] (ritrovate casualmente da un operaio dello stesso comune), e da almeno un decennio attendono di essere ricollocate.
{{doppia immagine|right|Monumento ai caduti (Isernia).JPG|130|StatuaXSettembreIsernia.JPG|130|6=<div align="center">Monumento ai Caduti della Prima guerra mondiale.</div>|7=<div align="center">Statua alle vittime del bombardamento del 10 settembre 1943.</div>}}
*Statua alle vittime del X Settembre, situata in Piazza X Settembre, la statua delle vittime del X Settembre rappresenta una figura maschile bronzea tra le macerie, che si ripara dai bombardamenti aerei.
*Terminal Francesco Martino: Il terminal per gli autobus urbani ed extraurbani, costruito nei primi anni 2000 vicino alla stazione ferroviaria, è stato intitolato a Francesco Martino, il ragazzo di Isernia morto in un incidente ferroviario sulla tratta Roma-Campobasso nei pressi di [[Roccasecca]] il 20 dicembre [[2005]]<ref>{{cita web | url = http://www.caffemolise.it/index.php/2008/09/30/disastro-ferroviario-di-roccasecca-il-24-febbraio-2009-inizia-il-processo/ | titolo = Disastro Ferroviario a Roccasecca |accesso=15 giugno 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090418145918/http://www.caffemolise.it/index.php/2008/09/30/disastro-ferroviario-di-roccasecca-il-24-febbraio-2009-inizia-il-processo/ | urlmorto = sì }}</ref>.
*Mura ciclopiche: il centro storico di Isernia (cioè la parte della vecchia colonia latina) era circondato da mura ciclopiche (visibili solo in alcuni punti) risalenti al terzo secolo a.C. circa. Le mura circondavano l'area della cittadella fortificata sul tracciato delle quali nel Medioevo furono innalzate delle torrette di guardia circolari ancora perfettamente visibili. L'area delle mura ciclopiche va dalla zona della Chiesa di San Pietro Celestino ed arriva all'altezza dell'attuale piazza Celestino V dove è situata la Fontana Fraterna davanti alla quale sono state scoperti resti delle suddette mura. Altri resti sono stati scoperti durante il restauro di un locale adibito a ristorante adiacente piazza Celestino V;[[File:Fontana-piazza-sant'angelo.jpg|miniatura|204x204px|Fontana ottocentesca in piazzetta Sant'Angelo]]
*Piazzetta Sant'Angelo: chiamata anche largo Storto Castello, a cui si accede dall'omonimo vicolo. Fino al 1871 era chiamata largo San Giuseppe per la presenza della chiesa a lui dedicata, distrutta dal terremoto del 1805<ref>{{Cita libro|nome=Olimpia|cognome=Giancola|titolo=Il tombolo nel cuore di Isernia|url=https://www.worldcat.org/oclc/566962373|accesso=16 agosto 2022|edizione=Prima edizione|data=giugno 2008|OCLC=566962373|ISBN=978-88-96092-00-2}}</ref>.
*Auditorium "X settembre 1943": sito in corso Risorgimento. Costruito sul terreno che ospitava il vecchio stadio, inaugurato il 31 marzo 2012 e inizialmente dedicato all'[[Unità d'Italia]], dal 10 settembre 2024 prende il nome della data in cui la città ha subito un duro bombardamento durante la [[seconda guerra mondiale]]. Ospita mostre, eventi teatrali e musicali.
=== Siti archeologici ===
*"Isernia-La Pineta" è un sito [[Archeologia|archeologico]] del [[Paleolitico]] risalente a circa 700.000 anni fa<ref name= laPineta /> [[Candidature alla lista dei patrimoni dell'umanità|candidato]] nel [[2006]] alla [[lista dei patrimoni dell'umanità]]<ref name=CandidaturaUnesco>{{cita web|url=http://whc.unesco.org/en/tentativelists/5020/|titolo=The Lower Palaeolithic Palaeosurfaces at Isernia-La Pineta|accesso=5 febbraio 2013}}</ref>. Fu rinvenuto casualmente dal ricercatore Alberto Solinas nel maggio [[1979]]<ref>{{cita web|url=http://xoomer.virgilio.it/davmonac/homo/|titolo="Sulle tracce dell'uomo di Isernia}}</ref>, in occasione dei lavori per la bretella che collega [[SS 85]] e [[SS 17]]. La scoperta è avvenuta in località ''La Pineta'', a poche centinaia di metri ad est del centro abitato attuale.
{{vedi anche|Isernia La Pineta}}
* La Necropoli della Quadrella''.'' Lungo le strade che conducono fuori dall'antico centro abitato si sono susseguiti diversi ritrovamenti di oggetti funerari, relativi ad alcune [[necropoli]] di età romana. Il ritrovamento più importante è stato quello avvenuto nel [[1980]] in località ''Quadrella'', di una necropoli risalente ai primi secoli dopo Cristo. La zona interessata si trova a sud del centro abitato, dove il Sordo e il Carpino si uniscono a formare il fiume Cavaliere. Le tombe rinvenute erano di tipo "a fosso", ricche di corredo funerario poco eterogeneo, ad indicare una presunta uniformità sociale tra i defunti. Alcuni dei corredi funerari sono esposti nel museo nazionale di Santa Maria Delle Monache.
* Criptoportico, risalente all'epoca romana<ref>{{Cita web|url=https://newsdellavalle.com/public/2021/06/05/isernia-sotterranea-larcheologo-luca-inno-ha-pubblicato-uno-studio-sul-criptoportico-depoca-romana|titolo=Isernia sotterranea: l’Archeologo Luca Inno ha pubblicato uno studio sul criptoportico d’epoca romana.}}</ref>
* Villa Romana<ref>{{Cita web|url=https://www.tvimolise.it/isernia-emersi-reperti-di-epoca-romana-durante-gli-scavi-per-la-scuola-san-pietro-celestino/|titolo=ISERNIA, EMERSI REPERTI DI EPOCA ROMANA DURANTE GLI SCAVI PER LA SCUOLA SAN PIETRO CELESTINO}}</ref>
=== Valico del Macerone ===
Il [[Macerone (valico)|valico del Macerone]] (684 m [[s.l.m.]]), situato nella zona settentrionale del comune, è stato fin dall'età romana il valico appenninico che collegava Isernia con [[Forlì del Sannio]] e [[Castel di Sangro]] tramite l'omonimo percorso stradale. Una sezione del tragitto è stata sostituita da una superstrada pressoché parallela, che ha notevolmente ridotto i tempi di percorrenza della tratta Isernia-[[Rionero Sannitico]]. Il valico fu interessato da una terribile [[frana]] nel 2013 che devastò l'intera sede stradale rivelando strati su strati di asfalto aggiunti negli anni per contrastare quella che era una "frana perenne". Tale avvenimento portò notevoli disagi agli abitanti delle frazioni: Vandra e Masserie Lotto del comune di [[Forlì del Sannio]]. Il settore della [[Strada statale 17 dell'Appennino Abruzzese ed Appulo-Sannitico|SS17]] è stato poi riaperto dall'[[ANAS]] nel 2019.
La particolare ripidezza e tortuosità del "Macerone" fanno sì che il valico sia estremamente popolare tra gli appassionati di ciclismo e gli escursionisti in moto.
Pagine memorabili del ciclismo professionistico sono state scritte su questo percorso: in una tappa del [[Giro d'Italia]] del 1921, il "campionissimo" [[Costante Girardengo]], alle prese con i chilometri del "Macerone" - alcuni dei quali con pendenze fino al 14% -, scese dalla bicicletta e tracciò una croce sulla polvere della strada, sussurrando con voce stremata "Girardengo si ferma qui!", per poi abbandonare la corsa.<ref>{{cita web | url = http://www.sdamy.com/storia-giro-d-italia-1909-1932-10277.html | titolo = storia del giro d'italia |accesso=10 aprile 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090719171527/http://www.sdamy.com/storia-giro-d-italia-1909-1932-10277.html | urlmorto = sì }}</ref>
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
Sul territorio comunale di Isernia sorgono numerose frazioni e contrade che comportano una distribuzione demografica irregolare all'interno del comune. Il centro abitato principale ha una popolazione che si attesta intorno alle 16.000 unità.
Un notevole incremento demografico si è avuto subito dopo l'istituzione della provincia di Isernia nel [[1970]]<ref name=provincia />. Tale variazione positiva è proseguita in maniera ridotta nei decenni successivi. Per far fronte all'incremento della popolazione residente sono sorti due nuovi quartieri con ampi spazi verdi ed ampie carreggiate stradali: il quartiere San Leucio e il quartiere San Lazzaro, leggermente distaccato dal centro cittadino primario.
{{Demografia/Isernia}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2023 erano residenti nel comune 1177 stranieri, pari al 5,69% della popolazione.<ref>{{cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it|titolo=Bilancio demografico popolazione straniera|accesso=24 luglio 2025}}</ref> Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti:<ref>{{Cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=RCS&l=it|titolo=Popolazione residente per cittadinanza o paese di nascita|accesso=24 luglio 2025}}</ref>
* [[Romania]] 273
* [[Pakistan]] 91
* [[Cina]] 70
* [[Marocco]] 68
* [[Bangladesh]] 67
* [[Nigeria]] 63
* [[Ucraina]] 53
* [[Somalia]] 52
* [[Egitto]] 47
* [[India]] 47
=== Lingue e dialetti ===
Il dialetto di Isernia fa parte del [[dialetto molisano]] della zona centro-occidentale della regione, con tutte le sue particolarità. Molto marcato è il [[rotacismo]] negli articoli determinati maschili (''ru càne'' per "il cane" o ''ru cegliùcce'' per "l'uccellino"), così come il rotacismo della "d", tuttavia non sempre applicato (''songhe re Sernia'' per "sono di Isernia").
=== Religione ===
Lo statuto comunale di Isernia indica come patrono [[Papa Celestino V|san Pietro Celestino]], considerato dalla tradizione nativo del luogo, mentre la diocesi di Isernia-Venafro riconosce quali patroni [[Nicandro, Marciano e Daria|san Nicandro]]<ref name=longobardi /><ref name=masciottaPatrono>{{cita libro|autore= Giambattista Masciotta|titolo=Il Molise dalle origini ai nostri giorni|volume=volume 3}}</ref>, [[Nicandro, Marciano e Daria|san Marciano]] e [[Daria di Venafro|santa Daria]], il cui culto, come riportano alcuni documenti,<ref>{{cita web | url = http://www.comune.isernia.it/comeravamo/patrono.htm | titolo = patrono di isernia |accesso=12 giugno 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20080820050606/http://www.comune.isernia.it/comeravamo/patrono.htm | urlmorto = sì }}</ref> fu celebrato con fiere e processioni religiose già nel [[XIX secolo]]. Tale culto, abbandonato nei primi decenni del Novecento, si è conservato intatto nella vicina [[Venafro]], dove nel 303 d.C. i tre santi furono martirizzati proprio nello stesso luogo in cui sorge la basilica ad essi dedicata.
=== Tradizioni e folclore ===
==== Il Tombolo di Isernia ====
[[File:Melettaie - Isernia.jpg|thumb|Donne dedite alla lavorazione del ''tombolo'' negli anni cinquanta del Novecento.]]
A Isernia è molto diffusa da secoli la lavorazione del [[merletto]] a [[tombolo (merletto)|tombolo]]<ref>{{cita web|url=http://www.iserniaturismo.it/modules/smartsection/item.php?itemid=29|titolo=Isernia turismo - Il Tombolo di Isernia|accesso=7 giugno 2010}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.molisando.it/news_detail.php?pag_CONT__dina_3=1&news_ID=246|titolo=Molisando - Il Merletto a Tombolo|accesso=1º giugno 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120518152154/http://www.molisando.it/news_detail.php?pag_CONT__dina_3=1&news_ID=246}}</ref> (Isernia è definita anche la ''città dei merletti'').
La cosa che più contraddistingue il tombolo isernino è, oltre alla finissima fattura, un tipo di filo prodotto in zona di colore avorio che rende tutto il lavoro più luminoso ed elegante.
La sua introduzione nella città è di antica origine, si presume infatti che la diffusione risalga al [[XIV secolo]], ad opera di suore spagnole che alloggiavano nel monastero di Santa Maria delle Monache.
Col passare del tempo il tombolo viene lavorato sempre meno in maniera artigianale e sempre più in maniera industriale. È anche materia presso l'Istituto artistico della città.
{{vedi anche|Tombolo di Isernia}}
==== Le Confraternite di Isernia ====
A Isernia sono presenti numerose [[Confraternita (Chiesa cattolica)|confraternite]]<ref name=confraterniteGioielli>{{Cita libro| nome=Mauro| cognome=Gioielli| titolo=Isernia fra passato e presente|anno=2006| editore=Palladino Editore| città=Campobasso| capitolo=Congregomachia|url=http://www.comune.isernia.it/comeravamo/Congregomachia.pdf| accesso=19 marzo 2010| urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121114195610/http://www.comune.isernia.it/comeravamo/Congregomachia.pdf| urlmorto=sì}}</ref><ref name=confraterniteArticolo>{{cita web|url=http://www.comune.isernia.it/FESTE_e_TRADIZIONI_(Isernia_Molise)_/Le.Confraternite.Isernine.htm|titolo=Le Confraternite di Isernia|accesso=31 luglio 2011|dataarchivio=10 aprile 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120410032240/http://www.comune.isernia.it/FESTE_e_TRADIZIONI_(Isernia_Molise)_/Le.Confraternite.Isernine.htm|urlmorto=sì}}</ref>. La più antica è la confraternita "la Fraterna", istituita nel 1289 di Pietro Angelerio (futuro [[papa Celestino V]]); poi esistono la confraternita del "Santissimo Rosario", la confraternita "Santa Maria del Suffragio" e la confraternita di "Sant'Antonio.
In passato le dispute tra le varie confraternite erano delle vere e proprie lotte di classe, poiché ogni confraternita rappresentava una diversa classe sociale.
[[File:Incapucciati 2.jpg|thumb|Gli ''Incappucciati''.]]
==== La processione del Venerdì Santo ====
Come in altre città d'Italia, durante [[Venerdì Santo|Venerdì]] che precede la [[Pasqua]], anche ad Isernia si svolge la processione del [[Venerdì santo|Venerdì Santo]]<ref>{{cita web|url=http://www.iserniaturismo.it/modules/smartsection/item.php?itemid=286|titolo=Venerdì Santo|accesso=28 aprile 2010}}</ref>. Essa percorre tutta la città e riscuote una partecipazione da parte della popolazione davvero numerosa.
Molto tradizionale è la presenza degli ''incappucciati'', fedeli che per un voto di penitenza partecipano alla processione incappucciandosi totalmente con un telo bianco (in modo da non permettere a nessuno di essere riconosciuti), e si incoronano la testa con una corona di spine. Molti di loro, per aggravare la penitenza, portano croci e camminano scalzi per tutto il percorso della processione; loro è anche il compito di portare statue della Mater Dolorosa e del Cristo Morto.
Le confraternite della città partecipano alla processione, ognuna con un ruolo ben preciso all'interno del corteo.
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
*Ospedale Ferdinando Veneziale: è l'ospedale più grande della [[provincia di Isernia|provincia]]. È intitolato a [[Ferdinando Veneziale]], politico isernino che partecipò alla Consulta Nazionale.
*Comunità Montana Centro Pentria<ref>{{cita web|url=http://www.comunitamontanacentropentria.it/paesi0.html|titolo=Comunità Centro Pentria|accesso=10 giugno 2010|dataarchivio=5 settembre 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100905082615/http://www.comunitamontanacentropentria.it/paesi0.html|urlmorto=sì}}</ref>, sorta nel 1973.
=== Qualità della vita ===
Come stabilito anche dalla ricerca di [[Legambiente]], Mal'Aria 2010<ref>{{cita web|url=http://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/malariaUltimo_0000000891.pdf|titolo=Malaria 2010|accesso=31 luglio 2011}}</ref>, Isernia è uno dei capoluoghi di provincia con la qualità dell'aria più alta d'Italia, grazie alla folta vegetazione ed alla bassa urbanizzazione del suo territorio ed alla mancanza di industrie pesanti e di traffico.
Inoltre, sempre secondo uno studio di [[Legambiente]], nel 2011 Isernia è risultato uno dei comuni ''completamente rinnovabili'' d'Italia, infatti il fabbisogno energetico della città è completamente coperto attraverso la produzione di energia elettrica da [[pannelli fotovoltaici]] per 392 kW, [[Centrale idroelettrica|miniidroelettrico]] 3,3 MW, [[energia eolica|eolico]] 2,4 MW e 625 kW da [[biogas]]<ref>{{cita web | url = http://risorse.legambiente.it/docs/Rapporto_Comuni_Rinnovabili_2011.0000002613.pdf | titolo = Comuni Rinnovabili 2011 |accesso=10 maggio 2011 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110423044621/http://risorse.legambiente.it/docs/Rapporto_Comuni_Rinnovabili_2011.0000002613.pdf | urlmorto = sì }}</ref>.
== Cultura ==
=== Istruzione ===
==== Biblioteche ====
[[File:Monastero delle Monache (Isernia).JPG|thumb|upright|La Biblioteca civica "Michele Romano", ospitata tra le mura dell'antico Monastero di Santa Maria delle Monache.]]
*[[Biblioteca civica Michele Romano|Biblioteca civica "Michele Romano"]]<ref>{{cita web|url=http://www.comune.isernia.it/BIBLIOTECA%20comunale/biblio%20index.htm|titolo=Biblioteca Michele Romano|accesso=16 giugno 2010|dataarchivio=27 giugno 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100627182139/http://www.comune.isernia.it/BIBLIOTECA%20comunale/biblio%20index.htm|urlmorto=sì}}</ref>
*Biblioteca provinciale [[Theodor Mommsen]], è la biblioteca provinciale<ref>{{cita web|url=http://www.guidamonaci.it/biblioteca-provinciale-_8_980930231611111.html|titolo=Biblioteca Provinciale|accesso=10 giugno 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150611200942/http://www.guidamonaci.it/biblioteca-provinciale-_8_980930231611111.html|urlmorto=sì}}</ref> che ha sede nel palazzo della provincia. Nata per un progetto provinciale di diffusione della cultura e della lettura in tutto il territorio<ref>{{cita web|url=http://www.provincia.isernia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=31:sistema-bibliotecario-provinciale&catid=51&Itemid=118|titolo=Sistema bibliotecario provinciale|accesso=10 giugno 2010|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20101228061104/http://www.provincia.isernia.it/index.php?option=com_content&view=article&id=31:sistema-bibliotecario-provinciale&catid=51&Itemid=118}}</ref>, contiene circa 40.000 volumi e 60.000 tra giornali quotidiani, periodici ed opuscoli, in particolare per le sezioni "scienze", "economia" e "diritto". Sono presenti una [[emeroteca]], una [[mediateca]] e un [[internet point]]<ref>{{cita web|url=http://www.zerodelta.net/biblioteche/biblioteca-provinciale-di-isernia_isernia.php|titolo=Biblioteca provinciale di Isernia|accesso=10 giugno 2010}}</ref>.
*Biblioteca comunale<ref>{{cita web|url=http://anagrafe.iccu.sbn.it/iccu/abi?Action=ActionSearchesISIL&Method=SearchesISIL&SessionId=-1&ABLITA=false&ISIL_ST=IT&ISIL_PR=IS&ISIL_NR=57|titolo=Biblioteca comunale|accesso=10 giugno 2010|urlmorto=sì}}</ref>
*Biblioteca della Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura
*Biblioteca dell'archivio di Stato di Isernia<ref>{{cita web|url=http://www.guidamonaci.it/biblioteca-dellarchivio-di-stato-_8_980930231603111.html|titolo=Biblioteca dell'Archivio di Stato|accesso=10 giugno 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150611190125/http://www.guidamonaci.it/biblioteca-dellarchivio-di-stato-_8_980930231603111.html|urlmorto=sì}}</ref>
*Biblioteca dell'Ente provinciale per il turismo pentro<ref>{{cita web|url=http://www.guidamonaci.it/biblioteca-dellente-provinciale-per-il-turismo-pentro-_8_980930231606111.html|titolo=Biblioteca dell'Ente provinciale per il turismo Pentro|accesso=10 giugno 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150611174747/http://www.guidamonaci.it/biblioteca-dellente-provinciale-per-il-turismo-pentro-_8_980930231606111.html|urlmorto=sì}}</ref>
*Biblioteca di ateneo di Isernia<ref>{{cita web|url=http://serviziweb.unimol.it/pls/unimol/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=5502|titolo=Biblioteca di Ateneo di Isernia|accesso=10 giugno 2010|urlmorto=sì}}</ref>
==== Scuole ====
Isernia è sede di due grandi istituti comprensivi per il primo ciclo d’istruzione, il “San Giovanni Bosco” e il “ Giovanni XXIII,” e di tre istituti di istruzione secondaria di II grado, il “Majorana-Fascitelli”, il “Cuoco-Manuppella” e il ”Fermi-Mattei”. Sono presenti anche scuole non statali ed enti di istruzione professionale, nonché il Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti (CPIA).
Con l'espansione della città sono stati costruiti due nuovi plessi scolastici (nei quartieri San Leucio e San Lazzaro), intitolati ai giovani isernini Michele Iavagnilio e Vittorio Tagliente, i quali persero la vita durante il [[terremoto dell'Aquila del 2009]].
====Università====
=====Sapienza Università di Roma=====
A Isernia è presente una sede dell'[[università La Sapienza]] di Roma<ref>{{cita web|url=http://www.uniroma1.it/infostat/schedacdl.php?cod=251&aa=2010&lk=1|titolo=La Sapienza - Sede di Isernia|accesso=3 giugno 2010|urlmorto=sì}}</ref>
==== Musei ====
Nella città sono presenti quattro musei importanti:
* [[Museo nazionale di Santa Maria delle Monache]]
* [[Museo nazionale del paleolitico di Isernia]]
* [[Museo Maci]]
* Museo dei costumi del Molise.
* Museo del merletto a tombolo<ref>{{Cita web|url=https://www.tripadvisor.it/Attraction_Review-g1055426-d6684546-Reviews-Museo_del_Tombolo-Isernia_Province_of_Isernia_Molise.html|titolo=Museo del Tombolo}}</ref>
* Museo civico della memoria e della storia<ref>{{Cita web|url=https://www.tripadvisor.it/Attraction_Review-g1055426-d3400645-Reviews-Museo_Civico_Della_Memoria_E_Della_Storia-Isernia_Province_of_Isernia_Molise.html|titolo=Museo Civico Della Memoria E Della Storia}}</ref>
* Museo Ferroviario<ref>{{Cita web|url=http://www.iserniaturismo.it/modules/smartsection/item.php?itemid=462|titolo=Museo Ferroviario}}</ref>
* Museo diocesano<ref>{{Cita web|url=http://www.anagrafebbcc.chiesacattolica.it/anagraficaCEIBib/public/VisualizzaScheda.do?codice_cei=CEI002M00001|titolo=Museo diocesano <Isernia>}}</ref>
* Museo Multimediale sulle Origini e le Innovazioni del Territorio<ref>{{Cita web|url=https://www.isnews.it/2025/03/13/isernia-museo-multimediale-allauditorium-apre-il-cantiere/|titolo='
Isernia, un museo multimediale all’auditorium: apre il cantiere}}</ref>
=== Media ===
==== Stampa ====
* Quotidiano del Molise
* Nuovo Molise
* Il Tempo Molise
==== Radio ====
* Radio Valentina
* Radio Orizzonte
=== Cucina ===
La cucina di Isernia è molto legata alla tradizione contadina della zona, soprattutto per quanto riguarda la preparazione di pasta fatta in casa, salumi e prodotti caseari<ref name=cucinaIsernia>{{cita web||url=http://www.itwg.com/showtext.php?id_page=214&type=C%25|titolo=La cucina di Isernia|13-08-2011}}</ref>.
Un secondo tipico della città sono i "[[Torcinello|''turcinelli''" arrostiti]], interiora di agnello avvolte in budella e arrostite. Ci sono poi "''ru macche''" (polenta con fagioli), i "''frattaruoli''" (tocchetti di polenta con salsiccia) e "''ru sciarone''" (mezzelune di pasta ripiene di uova e formaggi)<ref name=cucinaIsernia />.
Per quanto riguarda i prodotti della natura, molto tipici della zona sono:
*il [[Tuber (genere)#Il tartufo molisano|tartufo molisano]], in particolare quello bianco, di cui è ricca l'intera provincia, si stima infatti che contribuisca alla produzione nazionale con una quota di mercato del 40%.
*la cipolla di Isernia<ref>{{cita web|url=http://www.prodottitipici.com/prodotto/5137/Cipolla-Di-Isernia.htm|titolo=Cipolla di Isernia|accesso=7-05-2010}}</ref> detta anche di San Pietro: tonda, schiacciata e di dimensione notevole (ogni cipolla pesa circa dai 100 ai 300g). Famosa anche la varietà Majorina, più piccola e precoce. È molto importante nella tradizione isernina sia in campo medico, perché veniva usata per la cura delle cisti e duroni ai piedi, sia dal punto di vista della preparazione di piatti tipici come la frittata di cipolle ([[cipollata]]).
A Isernia è presente un proverbio sulla cipolla
{{Citazione|La mogl ch vò ben a ru marit la sera r fa truà la cpullata|La moglie che vuole bene al marito la sera gli fa trovare la cipollata}}
==== Vini ====
In zona si producono anche molti vini, per lo più produzioni casalinghe, tra i quali:
*[[Pentro di Isernia bianco]]
*[[Pentro di Isernia rosso]]
*[[Pentro di Isernia rosato]]
=== Eventi ===
{{C|La sezione contiene inserimenti in stile volantino pro loco non enciclopedici nei contenuti e nel linguaggio, non ammessi da [[Wikipedia:Modello di voce/Centro abitato]].|Eventi|gennaio 2014}}
==== Festa dei Santi Cosma e Damiano ====
Il 26 settembre di ogni anno si celebra ad Isernia la festa dei santi [[Cosma e Damiano]], molto sentita nella città. Oltre che nel giorno sancito dalla Chiesa, ad Isernia le celebrazioni proseguono anche nel giorno 27, localmente noto come ''festa dei santi''<ref name=forcheCosmaeDamiano>{{cita web|url=http://www.forchecaudine.com/forchecaudine/isernia.html|titolo=Festa dei Santi Cosma e Damiano - forche caudine|accesso=13 agosto 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160314003152/http://forchecaudine.com/forchecaudine/isernia.html|urlmorto=sì}}</ref><ref name=prolocoCosmaeDamiano>{{cita web|url=http://www.prolocoisernia.it/santi%20medici.htm|titolo=Festa dei Santi Cosma e Damiano - pro loco isernia|accesso=13 agosto 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110523125326/http://www.prolocoisernia.it/santi%20medici.htm}}</ref>.
Oltre alle classiche celebrazioni religiose, tradizionalmente si svolge anche una grande fiera, che ha luogo nel centro storico di Isernia. Ad essa si aggiungono vari spettacoli e intrattenimenti musicali, organizzati dall'apposito comitato.
In origine la festa era una celebrazione pagana del Dio [[Priapo]], ma sul finire dell'età romana fu convertita nella celebrazione cristiana dei due santi medici. Stando ad una lettera-relazione inviata nel 1781 da [[William Hamilton (diplomatico)|Sir William Hamilton]] a [[Joseph Banks|Sir Joseph Banks]], alcuni residui del rito pagano avevano finito per protrarsi e conservarsi pressoché intatti nei secoli. Le usanze in questione prevedevano la commercializzazione di ex-voto a forma di genitali maschili e femminili, o il pellegrinaggio e la benedizione - all'interno dell'eremo - di donne e uomini infertili<ref>{{Cita web|url=http://www.forchecaudine.com/forchecaudine/isernia.html|titolo=Perle - Isernia, SS. Cosma e Damiano|accesso=10 maggio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160314003152/http://forchecaudine.com/forchecaudine/isernia.html|urlmorto=sì}}</ref>. Queste antiche pratiche, osservate e descritte con stupore dal diplomatico inglese alla fine del Settecento durante un suo soggiorno isernino, non sono più presenti nella celebrazione odierna dei santi Cosma e Damiano.
{{vedi anche|Chiese_di_Isernia#Eremo dei Santi Cosma e Damiano}}
{{Approfondimento
|allineamento = destra
|larghezza = 500px
|titolo = San Pietro e le cipolle
|dim-testo = 100%
|contenuto =
[[File:Fiera delle cipolle old - Isernia.jpg|left|thumb|Fiera delle Cipolle sull'area occupata in seguito dalla villa comunale]]
L'associazione tra [[San Pietro]] e la cipolla deriva da un'antica leggenda isernina in cui, per salvare sua madre dall'inferno, San Pietro fece scendere una resta di cipolle a cui la donna poteva aggrapparsi. Alla resta, però, si aggrapparono anche altre anime. La madre del santo, allora, per non far aggrappare gli altri dannati, cominciò a dimenarsi. Così facendo, però, fece rompere la resta e ricadde tra le fiamme.
}}
==== Fiera delle Cipolle ====
La ''Fiera delle Cipolle''<ref name=fieraCipolle>{{cita web|url=http://www.iserniaturismo.it/modules/smartsection/item.php?itemid=283|titolo=Fiera delle Cipolle|accesso=7 maggio 2010}}</ref>, legata ai festeggiamenti dei Santi [[San Pietro|Pietro]] e [[San Paolo|Paolo]], è la più importante della città di Isernia e si svolge il 28 e 29 giugno. Di antica origine (la prima testimonianza risale al XV secolo), è nata inizialmente per favorire il commercio della [[#La cipolla di Isernia|cipolla di Isernia]] dei produttori locali; è diventata una fiera molto variegata e frequentata ma sono comunque presenti i tipici banchetti con la cipolla di Isernia.
Un tempo si svolgeva dove si trova il parco della Rimembranza, denominato il ''largo delle cipolle''; in seguito, dopo l'espansione a nord della città, la fiera si è svolta per alcuni decenni su corso Risorgimento, per poi spostarsi negli ultimi anni sul corso principale della città, corso Garibaldi<ref name=fieraCipolle />.
La fiera, con il passare del tempo, ha perso la sua funzione originaria, cioè quella di favorire il commercio della cipolla. Allo stato attuale, la maggior parte delle bancarelle adibite alla vendita di questo prodotto è stata rimpiazzata da allestimenti di tipo generico, presenti in qualsiasi altra fiera o mercato italiano<ref name=fieraCipolle />.
==== Festa di Sant'Antonio ====
Ad Isernia è molto sentito il culto di [[Antonio di Padova|Sant'Antonio]] da Padova<ref name=gioielliSantAntonio>{{Cita libro|nome = Mauro|cognome =Gioielli| titolo=Isernia festeggia Sant'Antonio da padova - Un santo per gli zingari|data = 13 giugno 1998|editore = Extra Molise|url=http://www.maurogioielli.net/EXTRA.settimanale/M.Gioielli,Un.Santo.per.gli.zingari,%C2%ABExtra%C2%BB,V,n.23,13giugno1998.pdf}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.comune.isernia.it/FESTE_e_TRADIZIONI_%28Isernia_Molise%29_/Antonio%2C_il_santo_dei_cavalli_%28La_festa_di_Sant%27Antonio_a_Isernia%29.htm|titolo=Antonio, il santo dei cavalli|accesso=13 agosto 2011|dataarchivio=10 aprile 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120410031833/http://www.comune.isernia.it/FESTE_e_TRADIZIONI_%28Isernia_Molise%29_/Antonio%2C_il_santo_dei_cavalli_%28La_festa_di_Sant%27Antonio_a_Isernia%29.htm|urlmorto=sì}}</ref>. Nella città, infatti, gli sono state dedicate una grande cappella della [[Chiese di Isernia#Chiesa di San Francesco|Chiesa di San Francesco]] e una confraternita cittadina. La processione, che negli ultimi anni ha avuto luogo di sera, è una delle cose più caratteristiche della città, in quanto prevede la partecipazione di cavalli bardati con vistosi drappi, nastri colorati e immagini del santo che seguono il corteo per tutta la città. Per tradizione i cavalli sono 13, in modo da rispettare la numerologia attribuita al santo<ref name=gioielliSantAntonio />.
In origine i cavalli partecipanti erano di proprietà dei contadini, ma sono poi stati utilizzati quelli della comunità Rom, molto presente nella città.
Oltre al corteo, durante i giorni di festa, a Isernia sono presenti svariati altarini con immagini raffiguranti il santo, e molti bambini vengono vestiti come Sant'Antonio per invocare la protezione del santo su di essi.
Di questa festa sono responsabili il comitato festa e la confraternita di Sant'Antonio, fondata nell'anno 1781 con Regio Decreto.
Nel giorno della festa (13 giugno) in chiesa viene distribuito il pane benedetto a tutti i fedeli che vi si recano.
==== Fiera nazionale del tartufo bianco molisano ====
Il 4 dicembre [[2011]] è stata inaugurata la prima fiera nazionale del tartufo bianco molisano a cui hanno partecipato numerosi produttori di tartufi e prodotti tipici dell'intera regione. La fiera ha avuto una durata di una settimana accostando alla vendita del tartufo anche numerosi eventi e manifestazioni culturali<ref>{{cita web|url=http://www.fieratartufomolise.com/|titolo=fieratartufomolise.com|accesso=2 gennaio 2012|dataarchivio=27 dicembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111227022354/http://www.fieratartufomolise.com/|urlmorto=sì}}</ref>.
==== Festa de L'Unità ====
Altro evento della città è la [[Festa de l'Unità]], dal nome del quotidiano fondato da Antonio Gramsci, già organo ufficiale del PCI e poi giornale di "area", che si svolge solitamente nei primi giorni di settembre, dura all'incirca 5 giorni e presenta serate all'insegna di musica e spettacoli vari. Anni fa veniva organizzata nel centro storico, quindi all'interno della villa comunale, ed era incentrata su giochi popolari. Successivamente venne spostata in piazza [[Ignazio Silone]] (adiacente alla scuola elementare) mentre negli ultimi anni si è svolta nel terminal situato in contrada Tremolicci<ref>{{cita web|url=http://www.comune.isernia.it/bandi/Locazione%20immobili/bando-gara-locazione.pdf|titolo=Terminal|accesso=6 giugno 2010|dataarchivio=14 novembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121114194312/http://www.comune.isernia.it/bandi/Locazione%20immobili/bando-gara-locazione.pdf|urlmorto=sì}}</ref> con l'organizzazione di concerti di artisti anche molto famosi come i [[Negramaro]], [[Caparezza]], [[Luca Barbarossa]], [[Modena City Ramblers]], [[Bandabardò]].
Essendo sostanzialmente una festa di partito, peraltro organizzata a livello nazionale, con la nascita del PD, sorto dalla fusione di Ds e Margherita, la festa ha cambiato nome e negli ultimi anni non è stata più organizzata ad Isernia.
==== La canzone italiana d'autore ====
La canzone italiana d'autore<ref>{{cita web|url=http://www.musicclub.it/musicclub/jsp/festival/default_one.jsp?id_festival=11879465312640|titolo=La canzone italiana d'autore|accesso=10 giugno 2010|urlmorto=sì}}</ref> è un concorso musicale ideata dall'assessorato alla cultura del Comune di Isernia che si svolge nella città (in piazza Andrea d'Isernia, prima si svolgeva in piazza Celestino V) e propone il rilancio della musica italiana. È un concorso per artisti emergenti non professionisti, ognuno dei quali si esibisce con un brano edito ed uno inedito. Ospiti del concorso sono stati artisti di fama nazionale come [[Alex Britti]], [[Eugenio Finardi]], [[Angelo Branduardi]] e [[Bobby Solo]]. È un concorso che ha visto come direttore artistico [[Red Ronnie]], ruolo che è successivamente stato rivestito da [[Dario Salvatori]].
L'evento musicale rientra nella serie di iniziative appartenenti a Molise Live<ref>{{cita web | url = http://www.eventimoliselive.it/ | titolo = MoliseLive |accesso=10 giugno 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090716190353/http://www.eventimoliselive.it/ | urlmorto = sì }}</ref>.
Cronologia Vincitori
* Edizione 2005 - [[Less Than Zero (gruppo musicale)|Less Than Zero]] e [[Tabula Osca]]
* Edizione 2006 - [[Nobraino]]
* Edizione 2007 - [[Giorgia Paradiso]] e [[Megliosole]]
* Edizione 2008 - [[Erica Mou]] e [[Dioniso (cantante)|Dioniso]]
* Edizione 2009 - [[Marco Saltatempo]]
* Edizione 2010 - [[Gianmarco Dottori]]
* Edizione 2011 - [[Matteo Sperandio & Q-Artet]]
* Edizione 2012 - [[Chiara Ruocchio]]
La sigla di apertura del concorso canoro è stata realizzata dal compositore isernino [[Giacomo Bucci]], il titolo del brano è "Il Grande Momento"
== Geografia antropica ==
=== Urbanistica ===
L'urbanistica di Isernia è notevolmente cambiata dopo la sua istituzione a Provincia<ref name=provincia />. Al centro storico (a sud), caratterizzato da un unico corso principale (Corso Marcelli) e da numerosi strettissimi vicoli, si è aggiunta (a nord) la parte nuova della città. Quest'ultima si espande attorno a 4 assi stradali principali (Corso Garibaldi, Corso Risorgimento, via XXIV Maggio e via Giovanni XXXIII) disposti a V, il cui vertice coincide con la Villa Comunale. Fuori dal centro cittadino è nato il quartiere di San Lazzaro, mentre è in forte espansione la località a nord della Città. Lo sviluppo urbano della città non presenta mai un'eccessiva densità; inesistente o quasi il problema del traffico, facilmente risolto con la costruzione di poche rotonde, realizzate soprattutto dopo le pressioni dell'opinione pubblica.
[[File:Centro storico 2 (Isernia).JPG|thumb|Il centro storico è suddiviso simmetricamente in due metà dall'antichissimo ''Corso Marcelli''.
Sullo sfondo, il campanile di Santa Maria delle Monache.
]]
==== Centro storico ====
Il centro storico della città, che ha mantenuto in parte il suo antico aspetto, si contraddistingue per i suoi stretti vicoli. Situato nella parte sud ovest della città, è stretto al lato da due pendii; è circondato da due antiche mura e da due strade, via Roma e via Occidentale, che ne permettono un facile accesso. Il completo restauro dopo il terremoto del [[1984]]<ref>{{cita web | url = http://www.ispro.it/site/content/1984-terremoto-lazio-abruzzo-e-molise | titolo = Terremoto del 1984 |accesso=15 maggio 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20090419230913/http://www.ispro.it/site/content/1984-terremoto-lazio-abruzzo-e-molise | urlmorto = sì }}</ref> ha consentito al centro storico di tornare cuore pulsante della città, anche grazie all'apertura delle sedi universitarie e di numerose botteghe locali; il giovedì e il sabato mattina è sede di un caratteristico mercato. Presenta un corso principale, corso Marcelli, che unisce le due piazze principali, piazza San Pietro Celestino V e piazza Andrea D'Isernia (dove è presente la cattedrale).
[[File:Piazza Celestino V (Isernia).JPG|left|thumb|Piazza Celestino V, già ''Piazza Concezione.''
La pavimentazione della piazza è decorata in modo da ricordare la planimetria delle abitazioni distrutte nel [[Bombardamento di Isernia|bombardamento]].
]]
==== Piazza Celestino V ====
La piazza san Pietro Celestino V è una delle piazze più importanti della città. Situata nel centro storico, accoglie la [[Fontana Fraterna]]. Essa è nata dopo il bombardamento del 10 settembre del [[1943]], che distrusse la maggior parte delle abitazioni che vi erano presenti facendo spazio alla nuova piazza; attraverso la differente pavimentazione, è possibile riconoscere dove erano allocate le vecchie abitazioni e la strada principale.
Su questa piazza è presente anche la chiesa della Concezione (a volte la piazza è chiamata "la Concezione") e una statua del patrono d'Isernia San Pietro Celestino.
==== Piazza X Settembre ====
La piazza, intitolata al bombardamento del 10 settembre 1943, accoglie la statua bronzea che ricorda le migliaia di vittime che la città pagò quel tragico giorno. La piazza stessa è stata figlia di quel bombardamento spaventoso e sono ancora visibili alcuni ruderi delle abitazioni preesistenti.
==== Quartiere San Lazzaro ====
Il quartiere San Lazzaro si è sviluppato nella parte nord della città, lungo la [[Strada Statale 17]] su una piccola collina collegata al resto della città attraverso il viadotto "San Leonardo" sopra il fiume [[Sordo]].
=== Frazioni e contrade ===
Sono frazioni o contrade di Isernia: Colle Croce, Colle Marino, Colle Pagano, Conocchia, la Castagna, Salietto, Castelluccio, Castelromano, Coppolicchio, le Piane, Breccelle, Fragnete, Signora Rosa, il Tiegno, Colle Palumbo, Asinina, Masseria Capruccia, Bazzoffie, Cutone.
==== Castelromano ====
La frazione più grande e popolosa (500 abitanti circa) è [[Castelromano]] che sorge in un pianoro ai piedi del monte La Romana (882 m) ad un'altitudine di 680 [[m s.l.m.]], distante circa 5 km ad ovest della città.
== Economia ==
[[File:DR Automobiles badge.JPG|thumb|Il logo dell'azienda automobilistica DR.]]
Isernia e la sua provincia è una delle aree del [[Mezzogiorno (Italia)|Mezzogiorno]] che ha visto diminuire il peso dell'imprenditoria privata, essendo per lo più una città basata su redditività statale e parastatale. Il comune [[Pentria|pentro]] è infatti incentrato sull'agricoltura con piccole presenze artigianali quali, conciarie, dolciarie, meccaniche, automobilistiche, delle materie plastiche e dei laterizi; difatti ha il nucleo produttivo più piccolo d'Italia, contando poco meno di 7600 imprese in tutta la provincia<ref name=cameracommergioisernia>{{cita web|url=http://www.camcomisernia.net/PagineMenu.aspx?Id=29|titolo=Camera di commercio di Isernia - informazioni|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100326075927/http://www.camcomisernia.net/PagineMenu.aspx?Id=29}}</ref>.
=== Settore primario ===
L'industria agraria è poco sviluppata, per lo più è di tipo privato o in aziende di medie dimensioni, con scarse forme di allevamento e pastorizia. Molto praticato, invece, è l'[[artigianato]] delle ceramiche e dei merletti a [[Tombolo (merletto)|tombolo]]; degno di nota è anche il settore della falegnameria che si distingue per le sue manifatture. Ci sono inoltre varie piccole botteghe nel centro storico della città (ad esempio pelletterie ecc.). Anche la lavorazione della [[canapa (tessile)|canapa]], seppur non più distribuita uniformemente sul territorio come in passato, è da segnalare per i suoi pregevoli prodotti, tra i quali [[corde]] e [[funi]].<ref name=ArtMolise>{{Cita web | url=http://www.moliseturismo.eu/web/turismo/turismo.nsf/0/1AA466DBFF98775AC1257543003E2118?OpenDocument | titolo=Piacere Molise nel sito dell'Assessorato al Turismo| accesso=7 maggio 2016}}</ref><ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=2 | p=22}}</ref>
=== Settore secondario ===
Vi è una minuta presenza di medie imprese fuori dal territorio comunale del tipo tessile e del tipo automobilistico, quest'ultima ormai rimaneggiata.
Negli ultimi anni si sta tentando di sviluppare vari settori, tra cui quello delle energie rinnovabili.
=== Settore terziario ===
Le attività terziarie si basano soprattutto sulla pubblica amministrazione. Oltre al Comune, dopo l'istituzione della Provincia<ref name=provincia />, Isernia è diventata sede di numerosi servizi pubblici, che hanno dato nuovo slancio alla crescita economica e sociale della città.
Notevole anche la rilevanza turistica della città, soprattutto in ambito archeologico; tra i vari siti spicca quello di [[Isernia La Pineta]].
==Infrastrutture e trasporti==
===Strade===
Il territorio del comune di Isernia è attraversato principalmente dalla [[Strada statale 17 dell'Appennino Abruzzese e Appulo Sannitica]] che la collega a nord con [[Sulmona]], [[L'Aquila]] fino ad arrivare a [[Antrodoco]], e verso est fino a raggiungere [[Campobasso]] e [[Foggia]]. Negli anni 2000 è stata aperta la strada a scorrimento veloce [[strada statale 17 var/A Isernia-Castel di Sangro|Isernia-Castel di Sangro]]<ref>{{cita web|url=http://www.trail.unioncamere.it/scheda_intervento.asp?id=96|titolo=trail.unioncamere scheda variante ss17|accesso=20 luglio 2011}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/molise/2011/12/28/visualizza_new.html_18493757.html|titolo=ansa - lotto finale della variante|accesso=28 dicembre 2012}}</ref>
Molto importanti sono anche la [[Strada statale 650 di Fondovalle Trigno]], che collega Isernia con [[San Salvo Marina]], la [[Strada statale 85 Venafrana]] che collega la città con [[Vairano Patenora]] e infine la ex [[Strada statale 627 della Vandra]] (poi diventata Strada Provinciale 1 Vandra) che la collega a [[Colli a Volturno]].
=== Ferrovie ===
[[File:Stazione di Isernia.jpg|thumb|La stazione ferroviaria di Isernia.]]
{{Vedi anche|Stazione di Isernia}}
Dal [[1894]] Isernia è collegata con [[Vairano Patenora|Vairano]], e quindi con [[Napoli]], attraverso la [[Ferrovia Vairano-Isernia|linea ferroviaria Vairano-Isernia]], questa linea è stata collegata nel [[1900]] con la linea [[Ferrovia Isernia-Campobasso|Isernia-Campobasso]] per permettere i collegamenti tra le due città. I collegamenti con [[Roma]] sono garantiti dal [[2001]] attraverso la diramazione [[Stazione di Rocca d'Evandro-San Vittore|Rocca d'Evandro - Venafro]] che permette collegamenti più diretti con la capitale evitando il regresso in Campania. Infine dal [[1897]] fino al [[2010]] (data di chiusura fino a data da destinarsi) era attiva la linea [[Ferrovia Sulmona-Isernia|Sulmona-Isernia]] sostituita con una linea di autobus, ma attiva saltuariamente per eventi turistici<ref>{{Cita web|url=https://santaluciaagnone.com/transiberiana-italia-tutto-quello-che-volevi-sapere/|titolo=Transiberiana d’Italia: tutto quello che volevi sapere}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://viaggi.corriere.it/weekend/cards/transiberiana-d-italia-treni-storici-italia/|titolo=Transiberiana d’Italia: il super panoramico treno storico che viaggia tra Abruzzo e Molise}}</ref>.<ref>{{Cita web|url=https://ferroviadeiparchi.it/|titolo=ferrovia dei parchi}}</ref>
=== Mobilità urbana ===
Il [[trasporto pubblico locale]] nell'ambito del territorio comunale è gestito dalla società ''AUTOSERVIZIO URBANO Aesernia s.r.l.''<ref name=trasportiurbani>{{cita web|url=http://www.comune.isernia.it/trasporti/|titolo=Trasporti urbani - sito del comune di Isernia|accesso=20 luglio 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121114201412/http://www.comune.isernia.it/trasporti/}}</ref>; il servizio consta di 8 linee di [[autobus]]<ref name=trasportiurbani/> che collegano tra loro il centro storico, il centro urbano, l'ospedale ''Veneziale'' e il quartiere ''San Lazzaro'' oltre che le varie frazioni nel territorio e il [[cimitero]].
È presente inoltre un servizio navette che collegano il centro della città e la stazione ferroviaria con la nuova sede dell'università<ref name=servizionavettaunimol>{{cita web|url=http://www.unimol.it/unimolise/allegati/51489/Servizio%20Navetta_orari.pdf|titolo=Unimol - Servizio Navetta|accesso=20 luglio 2011|urlmorto=sì}}</ref>.
I collegamenti regionali, con il capoluogo e con gli altri centri della provincia sono gestiti dalle società ATM e Sati<ref name=trasportiurbani/>.
Infine è presente una piccola rete di [[taxi]]<ref name=trasportiurbani/>.
== Amministrazione ==
{{Vedi anche|Sindaci di Isernia}}
=== Gemellaggi ===
*{{Gemellaggio|Tunisia|Douz}}
{{Citazione|Douz, nel cuore dell'oasi fra le dune del grande sud tunisino, già deserto del Sahara, Isernia, fra le colline alberate del centro meridione d'Italia. Due mondi separati dallo stesso mare, vicini, lontani. Diversi per vicende storiche, filosofie di vita, religioni, abitudini ancestrali, ma fatti di uomini che continuano al tempo stesso a cercarsi per scoprirsi e conoscersi, divenire amici e, se possibile, amarsi invece di combattersi. [...]|[[Maria Franca Martino]], convegno sul tema «Isernia-Douz, incontro tra due civiltà»<ref>{{cita web | url = http://iltempo.ilsole24ore.com/molise/2008/07/16/902907-isernia_douz_civilta_diverse_confrontano.shtml | titolo = Il Tempo - Molise, Gemellaggio |accesso=10 maggio 2010 | urlmorto = sì }}</ref>}}
*{{Gemellaggio|Italia|Sant'Elia Fiumerapido}}<ref>{{cita web | url = http://www.hseweb.it/isernia/ev/images/A4.jpg | titolo = Gemellaggio con Sant'Elia Fiumerapido |accesso=28 gennaio 2011 | urlmorto = sì }}</ref>
== Sport ==
=== Impianti sportivi ===
*''[[Stadio Mario Lancellotta]]''
*''Palazzetto dello Sport "Liborio Fraraccio"''
*''Piscina comunale (chiusa)''
=== Società sportive ===
* ''[[Isernia Football Club]]'', la squadra di calcio principale della città che ha disputato anche diversi campionati di [[Lega Pro Seconda Divisione|Serie C2]] e che nella stagione 2024-2025 milita in [[Serie D]].
*''Aesernia Fraterna'', società sportiva di calcio e di calcio a 5, che milita in promozione molisana nel calcio a 11 e in serie C1 nel calcio A5.
* ''[[La Fenice Volley Isernia]]'' militante nel campionato nazionale di [[Serie B2 (pallavolo maschile)|Serie B2]]<ref>{{cita web | url = http://www.fenicevolleyisernia.it/ | titolo = fenicevolley |accesso=10 marzo 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100330213950/http://www.fenicevolleyisernia.it/ | urlmorto = sì }}</ref>.
* ''A.S.D. Aesernia Hockey Club''<ref>{{cita web|url=http://www.aeserniahockey.it/|titolo=sito aesernia hockey|accesso=9 luglio 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110520232746/http://www.aeserniahockey.it/}}</ref>, associazione sportiva di [[hockey in line]], che organizza anche dei corsi di [[pattinaggio in linea]].
*''A.S.D. Il Globo Basket'', associazione sportiva di [[pallacanestro]], che durante la sua storia ha militato in [[Serie B (pallacanestro maschile)|Serie B]].
*''A.S.D. Karate Team Isernia''
*''F.V.C. Effesport Isernia'', squadra femminile di [[pallavolo]], che milita nel campionato di B1, dopo che ha vinto il campionato di B2 nella stagione 2014/2015.
*''[[New Fortitudo Basket]]'', squadra di basket che ha conquistato la [[Serie B Interregionale (pallacanestro maschile)|Serie B Interregionale]] nell'annata 2022/2023.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* {{cita libro|titolo=Isernia, città della storia| anno=1997 |autore = Comune di Isernia| città=Isernia}}
* {{cita libro|titolo=Storia d'Isernia|nome=Antonio Maria| cognome=Mattei| anno=1978| città=Napoli|p=35}}
* {{cita libro|titolo=La provincia di Campobasso inesplorata. Antichità, leggende e monumenti| cognome=De Rensis| anno=1911| città=Isernia|p=17| capitolo=fasc. VIII}}
* {{cita libro|titolo=Il Regno delle due Sicilie descritto e illustrato da Filippo Cirelli|nome=Stefano | cognome=Jadopi| anno=1858| città=Napoli|p=63| capitolo=vol. XIV,}}
* {{cita libro|titolo=La storia di Isernia, raccolta dagli antichi monumenti |nome=Raffaele| cognome=Garrucci}}
* {{cita libro|titolo=Il Molise dalle origini ai nostri giorni|nome=G. | cognome=Masciotta| anno=1984| città=Campobasso |p=234| capitolo=vol. 3°}}
* {{cita libro|titolo=Isernia 35|nome=Agostino| cognome=Rocco| anno=2008| città=Isernia| editore=News 2000 Isernia}}
* {{cita libro|titolo=Res Publica Aeserninorum| nome=Angelo| cognome=Viti| anno=1982| città=Isernia|p=149| capitolo=Ponte Giancanese (Giano Camense)}}
* {{cita libro|titolo=Molise, vacanze nella natura| anno=1986 |autore = Assessorato al turismo, Regione Molise| città=Campobasso}}
* {{cita libro|titolo=Informazioni turistiche sulla provincia di Isernia| anno=1984 |autore = Ente provinciale per il turismo di Isernia| città=Isernia}}
* {{cita libro|titolo=La Cattedrale di Isernia: il monumento-simbolo della città : origini, distruzioni e restauri attraverso i secoli| nome=Enza| cognome=Zullo| anno=1996| città=Michigan|p=166}}
* {{cita libro|titolo=Garibaldi e i suoi tempi| nome=Jessie | cognome=White Mario| anno=1907| città=New York|p=391}}
* {{cita libro|titolo=La processione del Cristo morto| anno=1987 |autore =Associazione Turistica Pro Loco Isernia| città=Isernia}}
* {{cita libro|titolo=Storia d'Isernia al cadere de' Borboni nel 1860| autore = Stefano Jadopi}}
* {{cita libro|titolo=Isernia: una città ricca di storia| nome=Antonio Maria| cognome=Mattei| anno=1992|p=692}}
* {{cita libro|titolo=Punch|autore=Mark Lemon,Henry Mayhew,Tom Taylor,Shirley Brooks,Sir Francis Cowley Burnand,Sir Owen Seaman|anno=1860}}
* {{cita libro|titolo=A classical tour through Italy and Sicily|url=https://archive.org/details/aclassicaltourt01hoargoog|autore= Sir Richard Colt Hoare|anno=1819}}
* {{cita libro|titolo=Samnium: assetti e trasformazioni di una provincia tardoantica|autore=Italo M. Iasiello|anno=2007}}
* {{cita libro|titolo=Antica topografia istorica del regno di Napoli, Volume 2|autore=Domenico Romanelli|anno=1818|città=Napoli}}
* {{cita libro|titolo=Isernia fra passato e presente|autore=Mauro Gioielli|anno=2006|città=Campobasso|editore=Palladino editore}}
*Mauro Gioielli. ''Isernia festeggia Sant'Antonio di Padova, un santo per gli zingari'', "Extra Molise", 13 giugno 1998
== Voci correlate ==
*[[Cattedrale di Isernia]]
*[[Castelromano]]
*[[Provincia di Isernia]]
*[[Diocesi di Isernia-Venafro]]
*[[Molise]]
*[[Sindaci di Isernia]]
*[[Isernia La Pineta]]
*[[Sanniti]]
*[[Lega Italica (storia romana)]]
*[[Football Club Isernia]]
*[[La Fenice Volley Isernia]]
* [[Monetazione di Aesernia]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|wikt}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.comune.isernia.it/|titolo=Sito del Comune d'Isernia}}
*[https://web.archive.org/web/20100228022359/http://web.unife.it/progetti/isernia-la-pineta/ Sito sugli scavi di Isernia La Pineta] dell'università di Ferrara
*{{collegamento interrotto|1=[http://150.146.3.132/218/01/FOLDER-it-2005-34.pdf "Accampamenti di cacciatori preistorici a Isernia La Pineta"] |data=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }} articolo on-line sul sito FastiOnLine.
*[http://www.iserniaturismo.it/modules/smartsection/item.php?itemid=346&page=0 Scheda sul giacimento di Isernia La Pineta] sul sito IserniaTurismo.it
* {{cita web|url=http://www.comunitamontanacentropentria.it/|titolo=Sito Comunità Montana Centro Pentria}}
{{Comuni della provincia di Isernia}}
{{Capoluoghi di provincia italiani}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Molise}}
[[Categoria:Isernia| ]]
[[Categoria:Medaglie d'oro al valor civile]]
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