Cavalieri templari: differenze tra le versioni
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|tipologia = [[ordine religioso cavalleresco]]
|motto = ''[[Non nobis Domine, non nobis, sed nomini tuo da gloriam]]''
|status =
|capo =
|granmaestro =
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|Categoria = esercito
}}
I '''cavalieri templari'''
La nascita dell'ordine si colloca nella [[Terra santa|Terrasanta]] al centro delle guerre tra forze cristiane e [[islam]]iche scoppiate dopo la [[prima crociata]] indetta nel 1096. In quell'epoca le strade della Terrasanta erano percorse da [[pellegrinaggio|pellegrini]] provenienti da tutta Europa, che venivano spesso assaliti e depredati. Per difendere i luoghi santi e i pellegrini, nacquero diversi ordini religiosi. Intorno al 1119 un gruppo di cavalieri decise di fondare il nucleo originario dell'ordine templare dopo essersi staccato dall’obbedienza al Priore dei [[Canonici regolari del Santo Sepolcro di Gerusalemme]], dandosi il compito di assicurare l'incolumità dei numerosi pellegrini europei che continuavano a visitare [[Gerusalemme]]. L'ordine venne ufficializzato nel 1129, assumendo una regola [[monachesimo|monastica]], con l'appoggio di [[Bernardo di Chiaravalle]]. Il doppio ruolo di monaci (alcuni testi li considerano frati) e combattenti, che contraddistinse l'ordine templare negli anni della sua maturità, suscitò naturalmente perplessità in ambito cristiano.<ref name="CardiniMontesano2006">{{Cita |Cardini e Montesano, 2006 |p. 257}}.</ref>
L'ordine templare si dedicò nel corso del tempo anche ad attività agricole, creando un grande sistema produttivo, e ad attività finanziarie, gestendo i beni dei pellegrini e arrivando a costituire il più avanzato e capillare sistema bancario dell'epoca. Cresciuto nei secoli in potere e ricchezza, l'ordine si inimicò il re di Francia [[Filippo IV di Francia|Filippo il Bello]] e andò incontro, attraverso un drammatico processo iniziato nel 1307, alla dissoluzione definitiva nel 1312, a seguito della bolla ''Vox in excelso'' di [[papa Clemente V]], che sospese l'ordine in via amministrativa. Le recenti ricerche storiche hanno rivelato in maniera inequivocabile che il papa Clemente V in realtà, così facendo, decise di non decidere: non voleva creare un nuovo scisma con la corona francese (come minacciato da Filippo il Bello) così, per evitarlo,
Nell'immaginario popolare la figura dei templari rimane controversa a causa delle tante leggende nate tra il XVIII e il XIX secolo che parlano di strani riti e di un legame con la massoneria (nata circa 400 anni dopo la sospensione dell'ordine). In realtà queste leggende sono frutto dell'immaginario collettivo dei movimenti culturali dell'[[illuminismo]], del [[romanticismo]] e della [[massoneria]], che per attaccare la Chiesa cattolica hanno dipinto l'ordine dei templari in maniera così fosca senza aver condotto degli accurati studi storici. In epoca recente tutti questi falsi miti sono stati sconfessati dagli atti del processo, che sono stati studiati a fondo e hanno rivelato che in realtà le accuse erano montate ''ad hoc'' sulla base di confessioni estorte con la tortura dall'inquisizione francese, che a sua volta era stata manipolata da [[Guglielmo di Nogaret]], guardasigilli di Filippo il Bello, per permettere al re di impossessarsi degli ingenti averi appartenenti all'ordine del Tempio e per sanare l'enorme debito contratto dal re di Francia nei confronti dell'ordine stesso. Infatti la legge canonica del tempo prevedeva che chi veniva accusato di eresia perdesse tutti i crediti contratti e tutti i propri averi.<ref name="Cesnur" />
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=== La terza crociata ===
{{Vedi anche|Terza crociata}}
La comparsa di [[Saladino|Salah al-Din]], il [[Saladino]], capace di dare maggiore coordinamento alle forze musulmane locali, cambiò lo scenario della regione, portando quasi alla dissoluzione dei regni crociati. Dopo la morte del re [[Baldovino V di Gerusalemme]], [[Guido di Lusignano]] ascese al trono della Città Santa grazie al matrimonio con [[Sibilla d'Angiò]], sorella del re Baldovino IV. Su consiglio dei templari e degli ospitalieri, Guido si mosse con l'esercito per attaccare i musulmani. Poiché il clima era particolarmente arido e l'unica zona ove i crociati potevano rifornirsi d'acqua era a [[Hittin|Hattin]], vicino a [[Tiberiade]], il re condusse le sue truppe in questa direzione.<ref>{{Cita |Riley-Smith |pp. 168-169, 180-183}}.</ref> Il 4 luglio 1187, Saladino circondò i cristiani nel corso della [[battaglia di Hattin]], facendo prigioniero quasi l'intero esercito di circa quindicimila uomini, così come lo stesso re. Saladino fece giustiziare tutti i templari catturati per via del fatto che, secondo la Regola di San Bernardo, non potevano godere del diritto di riscatto, così come avvenne per gli ospitalieri; solo il maestro dei templari, [[Gérard de Ridefort]], venne risparmiato il quale, in cambio della vita, utilizzò la sua autorità per far arrendere alcune città crociate spianando la strada ai musulmani per la [[Assedio di Gerusalemme (1187)|presa di Gerusalemme]].<ref>{{Cita |Cardini, 2011 |pp. 52-53}}.</ref><ref>{{Cita |Barber, 2003 |p. 81}}.</ref> Così, dopo avere conquistato altre città cristiane, il 2 ottobre Saladino fece il suo ingresso trionfale a Gerusalemme che nel frattempo si era anch'essa arresa al condottiero curdo.<ref>{{Cita |Riley-Smith |pp. 180-183}}.</ref>
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La precedente bolla ''Faciens misericordiam'', con cui il papa istruiva la commissione incaricata di giudicare l'Ordine, disponeva inoltre l'apertura entro il 1310 di un [[concilio ecumenico]] con cui sarebbe stato valutato l'operato dei Templari. L'apertura del concilio, passato alla storia come il [[Concilio di Vienne]] poiché tenutosi nella [[Cattedrale di San Maurizio (Vienne)|Cattedrale di San Maurizio]] a [[Vienne (Francia)|Vienne]], venne ritardata e i lavori poterono iniziare solamente il 16 ottobre 1311,<ref>{{Cita |Demurger, 2008 |p. 465}}.</ref> con tre obiettivi: decidere sulle sorti dell'ordine, discutere la riforma della Chiesa e organizzare una nuova crociata. A esse parteciparono anche alcuni Templari desiderosi di difendere il proprio Ordine dalle accuse. Tuttavia re Filippo IV, desideroso di mettere fine ai Templari, mise pressione alla commissione conciliare tanto da marciare con l'esercito sulla città di Vienne. Così, il 22 marzo, Clemente V si trovò costretto a emanare a bolla ''[[Vox in excelso]]'' con cui, dopo aver tracciato la storia dell'Ordine, delle accuse, dei processi, si ammetteva che dalle risultanze non si potesse procedere giuridicamente contro i Templari ma a causa dei sospetti l'Ordine veniva comunque soppresso per via amministrativa.<ref>{{Cita |Cardini, 2011 |p. 86}}.</ref><ref>{{Cita |Demurger, 2008 |p. 383}}.</ref><ref>[http://www.totustuus.biz/users/denziger/cl5voxin.htm Testo della bolla papale ''Vox in Excelso'' del 1312] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20050422145136/http://www.totustuus.biz/users/denziger/cl5voxin.htm |data=22 aprile 2005 }}</ref>
Quanto alla sorte dei Templari e delle loro proprietà, il Papa emise altre due bolle: con la bolla ''[[Ad providam]]'', del 2 maggio 1312, i beni dei templari passavano all'[[Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme|Ordine degli Ospitalieri]] (con l'eccezione che in [[Spagna]] e in [[Portogallo]], due ordini nacquero dalle ceneri dei Templari, l'[[ordine di Montesa]] e l'[[Ordine di Cristo]]) anche se nella pratica non sempre questo avvenne;<ref>{{Cita |Lamy, 1995 |p. 234}}.</ref><ref>{{Cita |Cardini, 2011 |p. 88}}.</ref><ref>{{Cita |Demurger, 2008 |p. 467}}.</ref> la bolla ''Considerantes dudum'', del 6 maggio, con cui venne determinato il destino degli appartenenti all'Ordine. A coloro i quali avevano confessato o erano stati riconosciuti innocenti, sarebbe stata concessa una pensione e avrebbero potuto aderire a un altro ordine monastico, mentre quelli che avevano negato gli addebiti e riconosciuti colpevoli o che avevano ritrattato le confessioni, sarebbero stati condannati a morte.<ref>{{Cita |Demurger, 2008 |p. 474}}.</ref>
==== Sorte dei dignitari e delle ricchezze ====
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In campo militare, come gli altri Ordini cavallereschi, i Templari realizzarono castelli, ''[[ribāṭ]]'',<ref group="N">[[Ribāṭ]] è vocabolo arabo che definisce una struttura volta alla difesa delle frontiere, abitata da volontari organizzati su base religiosa e monacale. In {{Treccani|/ribat_(Enciclopedia-dell'-Arte-Medievale)/|Ribat}}</ref><ref>{{Cita |Napier, 2014 |p. 288}}.</ref> cittadelle fortificate, posti di guardia in genere, con caratteristiche di grande solidità e di notevole funzionalità bellica. Da questi presidi erano pronti a partire piccoli drappelli o grandi corpi militari, per le azioni di soccorso o di protezione dei pellegrini e degli eserciti cristiani.<ref>{{Cita |Boas, 2006 |p. 15}}.</ref>
Gli insediamenti più significativi furono, secondo i dati disponibili, oltre quaranta, distribuiti strategicamente sui confini della Terrasanta, in prossimità delle vie di comunicazione più frequentate o delle aree militarmente più critiche. Parte di essi era localizzato nella zona settentrionale, nella regione di [[Antiochia di Siria|Antiochia]], partendo dal mare e giungendo a est oltre il gruppo di rilievi del [[monte Amano]].<ref name="barber98" /> Fra essi rivestiva particolare importanza [[Bagras]], in prossimità del [[passo di Belen]].<ref name="barber98">{{Cita |Barber, 2003 |p. 98}}.</ref>
Più a sud, non lontano da [[Tripoli]], si trovavano [[Tartus|Tortosa]], [[Al-Arimah]] e Chastel Blanc ([[Safita]]). In Galilea fu affidato ai Templari il castello di [[Safed (fortezza)|Safed]], presso il [[Battaglia del Guado di Giacobbe|Guado di Giacobbe]].<ref>{{Cita |Baldwin, 1969 |p. 149}}.</ref> In prossimità del mare si localizzavano [[Atlit]] e [[Destroit]], quest'ultimo ritenuto storicamente il primo presidio dei Templari.<ref>{{Cita |Pernoud, 1977 |p. 9}}.</ref> Oltre il Giordano si localizzava [[Amman|Ahamant]].<ref>{{Cita |Barber, 2003 |per questi insediamenti, da p. 96 a 108}}.</ref> Lungo la costa i Cavalieri Templari disponevano anche di strutture fortificate ad [[Acri (Israele)|Acri]], a Cesarea, ad [[Ascalona]], a Tripoli.<ref name="cls">Elena Percivaldi, [https://conoscerelastoria.it/castelli-templari-in-terrasanta-ecco-quali-erano/ "Castelli templari in Terrasanta: ecco quali erano"] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20210426202635/https://conoscerelastoria.it/castelli-templari-in-terrasanta-ecco-quali-erano/ |date=26 aprile 2021 }}, ''conoscerelastoria.it'', 8 giugno 2019, link verificato il 2 ottobre 2020.</ref>
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=== Organizzazione agricola ===
In funzione delle attività militari i templari crearono un grande sistema agricolo e produttivo. Le aziende agrarie del Tempio si chiamavano casali, grange, masserie.<ref>{{Cita |Barber, 2003 |pp. 268 e ss}}.</ref> I casali della [[Puglia]] talora ricordavano le fattorie fortificate d'[[Oltremare (
L'allevamento del bestiame da carne, da latte, da lana e da lavoro costituiva una voce primaria nel bilancio del Tempio: le fertili campagne della Puglia offrivano ricchi pascoli alle mandrie di buoi e bufali di proprietà dei templari, mentre in [[Toscana]] le loro greggi di pecore praticavano la [[transumanza]]; allevamenti di ovini, bovini, suini, di [[Trota|trote]] erano infine segnalati in [[Valmala (Busca)|Piemonte]], come in [[Sicilia]], mentre le colture più diffuse erano quelle dei cereali, della vite e dei legumi. Generalmente in Italia la produzione agricola dell'ordine serviva al consumo interno, le eccedenze erano destinate alla vendita e parte del ricavato veniva versato al tesoro centrale sotto forma di ''responsiones'';<ref name="omrcc1" /> ma è soprattutto dai [[porto|porti]] della Puglia che nella seconda metà del Duecento salpavano [[nave|navi]] cariche di cereali e legumi, per andare a rifornire le case dei templari in [[Siria]], rese sempre più dipendenti dalle occidentali sotto l'aspetto alimentare a causa della progressiva perdita di territori e aree coltivabili a vantaggio dei Saraceni. Dopo la catastrofe del 1291 divenne [[Cipro]] la destinazione delle vettovaglie pugliesi.<ref name="omrcc1" />
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* [[Ordini religiosi cavallereschi]]
* [[Terra santa]]
* [[Tomar]]
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