Elizabeth Bowes-Lyon: differenze tra le versioni

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|data di morte = {{Calcola età3|2002|3|30|1900|8|4}}
|sepoltura = 9 aprile [[2002]]
|luogo di sepoltura = [[Cappella di San Giorgio (castellocommemorativa di Windsor)|Cappella di San Giorgio]], [[Castello di Windsor|Windsor]], [[Regno UnitoVI]]
|casatocasa reale = [[Bowes-Lyon (famiglia)|Bowes-Lyon]] per nascita<br />[[Casa reale di Windsor|Windsor]] per matrimonio
|dinastia =
|padre = [[Claude Bowes-Lyon, XIV Conte di Strathmore e Kinghorne]]
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|Cognome = Bowes-Lyon
|Sesso = F
|LuogoNascita = LondraHitchin
|LuogoNascitaAlt = o [[Londra]]
|GiornoMeseNascita = 4 agosto
|AnnoNascita = 1900
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}}
 
Dal 6 febbraio 1952 alla morte il suo titolo ufficiale fu ''Her Majesty Queen Elizabeth, The Queen Mother'' (Sua Maestà la Regina Elisabetta, la Regina Madre) per evitare confusione con la figlia, sua omonima.<ref>{{Cita web|url=https://www.thegazette.co.uk/London/issue/55932/supplement/8617|titolo=Page 8617 {{!}} Supplement 55932, 4 August 2000 {{!}} London Gazette {{!}} The Gazette|sito=www.thegazette.co.uk|accesso=2022-09-12 settembre 2022}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.thegazette.co.uk/London/issue/56653/supplement/1|titolo=Page 1 {{!}} Supplement 56653, 6 August 2002 {{!}} London Gazette {{!}} The Gazette|sito=www.thegazette.co.uk|accesso=2022-09-12 settembre 2022}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.thegazette.co.uk/London/issue/56969/page/7439|titolo=Page 7439 {{!}} Issue 56969, 16 June 2003 {{!}} London Gazette {{!}} The Gazette|sito=www.thegazette.co.uk|accesso=2022-09-12 settembre 2022}}</ref> Durante il regno del marito Giorgio VI, Elizabeth Bowes-Lyon divenne nota per il suo ruolo di supporto morale al popolo durante la [[Seconda guerra mondiale]].
 
Per tutta la vita fu uno dei membri più popolari e amati della famiglia reale.<ref>{{Cita web|url=http://www.theguardian.com/uk/2002/mar/31/queenmother.monarchy3|titolo=A wicked twinkle and a streak of steel|autore=Lucy Moore|sito=the Guardian|data=2002-03-31 marzo 2002|lingua=en|accesso=2022-09-12 settembre 2022}}</ref> Si mantenne attiva nella vita pubblica fino a tarda età e quando morì nel 2002, all'età di quasi 102 anni, era il membro più longevo della famiglia reale britannica.
 
== Biografia ==
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Il luogo esatto della sua nascita è tuttora sconosciuto, ma si reputa che sia nata nella casa paterna di [[Londra]] a Belgrave Mansions, Grosvenor Gardens, o su di un'ambulanza diretta verso l'ospedale londinese.<ref>{{Cita pubblicazione |nome=Alison |cognome=Weir |linkautore=Alison Weir |titolo=Britain's Royal Families: The Complete Genealogy, Revised edition |url=https://archive.org/details/britainssroyalfa0000weir |editore=Pimlico |città=Londra|anno=1996 |isbn=0-7126-7448-9|p=[https://archive.org/details/britainssroyalfa0000weir/page/330 330]}}</ref> La sua nascita venne registrata a [[Hitchin]], [[Hertfordshire]],<ref>Civil Registration Indexes: Births, General Register Office, England and Wales. Jul–Sep 1900 Hitchin, vol. 3a, p. 667</ref> presso la casa di campagna Strathmore, [[St Paul's Walden Bury]].<ref>1901 England Census, Class RG13, piece 1300, folio 170, p. 5</ref> Venne battezzata il 23 settembre 1900 nella locale chiesa parrocchiale.
 
Elisabetta trascorse gran parte della sua giovinezza a [[St Paul's Walden]] e al [[Castello di Glamis]], l'antica casa di famiglia presso [[Glamis]], [[Angus]], [[Scozia]]. Educata da una governante fino a 8 anni, fu una valente sportiva amante dell'aria aperta.<ref>{{Cita pubblicazione |cognome=Vickers |nome=Hugo |titolo=Elizabeth: The Queen Mother |url=https://archive.org/details/elizabethqueenmo0000vick_n7i7 |editore=Arrow Books/Random House |anno=2006 |isbn=978-0-09-947662-7 |p=[https://archive.org/details/elizabethqueenmo0000vick_n7i7/page/8 8] }}</ref> Dall'anno successivo frequentò l'[[Regno d'Italia (1861-1946)|Italia]] e in particolare [[Bordighera]] presso [[Villa Bischoffsheim|Villa Etelinda]], acquistata dal nonno, [[Claude Bowes-Lyon, XIII conte di Strathmore e Kinghorne]], fino al 1914, quando venne venduta alla [[Margherita di Savoia|regina Margherita di Savoia]]. Quando incominciò la frequentazione della scuola a Londra, stupì i suoi insegnanti con un precoce apprendimento del [[greco antico|greco]], del quale apprezzava in particolare l{{'}}''[[Anabasi (Senofonte)|Anabasi]]'' di [[Senofonte]]. Le sue materie preferite rimanevano a ogni modo letteratura e scrittura. Dopo un breve ritorno all'educazione privata con una governante di origine tedesca, sostenne l'[[Oxford Local Examination]], con distinzione, all'età di 13 anni.<ref>Vickers, pp. 10–14</ref>
 
Al suo quattordicesimo compleanno l'Inghilterra dichiarò guerra alla [[Germania]]. Suo fratello maggiore, [[Fergus Bowes-Lyon|Fergus]], ufficiale del reggimento [[Black Watch]], venne ucciso in [[Francia]] nella [[battaglia di Loos]] nel 1915. Un altro fratello, Michael, venne dichiarato disperso in una missione nel maggio del 1917. Il vecchio castello di Glamis divenne una casa per convalescenti di guerra, che la stessa Elisabetta aiutò a condurre con successo.
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Il [[Giorgio VI|principe Albert]], [[duca di York]], era il secondo figlio del re [[Giorgio V del Regno Unito|Giorgio V d'Inghilterra]]. Inizialmente avanzò le proprie proposte a Elisabetta nel 1921, ma lei rifiutò ritenendo di essere inadatta al ruolo di ''[[Duchessa]]''.<ref name="ezard">{{Cita pubblicazione|cognome=Ezard|nome=John|titolo=A life of legend, duty and devotion |giornale=The Guardian|data=1º aprile 2002|p=18}}</ref> Nel febbraio dell'anno successivo, Elisabetta partecipò come damigella d'onore al matrimonio della sorella di Alberto, la [[Mary, principessa reale|principessa Mary]], con [[Henry Lascelles, VI conte di Harewood]]. Un mese dopo, il Duca di York chiese nuovamente la sua mano, ma lei rifiutò ancora una volta: «Mai... ho paura di non potere essere libera di pensare, parlare e agire come vorrei davvero».<ref>{{Cita libro|autore=Francesco De Leo|titolo=Elisabetta II Regina|anno=2016|editore=Rubbettino|città=Soveria Mannelli}}</ref> Quando il Principe, però, disse che non avrebbe sposato nessun'altra, sua madre, la regina [[Mary di Teck|Mary]] si recò in visita a Glamis per vedere con i suoi occhi la ragazza che aveva rubato il cuore di suo figlio e, pur rifiutandosi di interferire nella loro relazione, si convinse che Elisabetta sarebbe stata la donna ideale per suo figlio.<ref>{{Cita pubblicazione |cognome=Airlie |nome=Mabell |linkautore=Mabell Ogilvy, Countess of Airlie |titolo=Thatched with Gold |editore=Hutchinson |città=Londra|anno=1962 |p=167 }}</ref>
[[File:Duke and Duchess of York, 1925 (13613767415).jpg|miniatura|I Duchi di York nel 1925]]
Elisabetta, a questo punto, non poté che acconsentire con gioia al matrimonio, malgrado le sue perplessità sulla restrittiva vita di corte.<ref>{{Cita pubblicazione |cognome=Longford |nome=Elizabeth |linkautore=Elizabeth Longford |titolo=The Queen Mother |url=https://archive.org/details/queenmother0000long |editore=Weidenfeld & Nicolson |anno=1981 |p=[https://archive.org/details/queenmother0000long/page/23 23] }}</ref> Il fidanzamento venne ufficialmente annunciato nel gennaio del 1923. Questo matrimonio tra un principe della casata reale inglese e una nobildonna non di alto rango, venne considerato anche un segno di modernizzazione del paese (in precedenza i principi reali potevano sposarsi unicamente con altre principesse di sangue reale di altre [[Monarchie dell'Europa|monarchie europee]]).<ref>Roberts, pp. 57–58</ref> Il matrimonio fu celebrato il 26 aprile 1923, nell'[[Abbazia di Westminster]]. La neo-fondata [[British Broadcasting Company]] trasmise l'evento in diretta via radio, ma il capitolo della cattedrale era contrario, anche se il decano [[Herbert Edward Ryle]] era favorevole all'idea.<ref>{{Cita pubblicazione |cognome=Reith |nome=John |linkautore=John Reith |titolo=Into the Wind |editore=Hodder and Staughton |città=Londra|anno=1949 |p=94 }}</ref> Elisabetta volle lasciare simbolicamente il proprio bouquet sulla [[Tomba del Milite Ignoto (Londra)|tomba del Milite Ignoto]] durante il proprio percorso nell'Abbazia,<ref>Vickers, p. 64</ref> gesto che le valse il compiacimento del popolo inglese, e che da allora è diventato una tradizione dei matrimoni reali. Lady Elizabeth ottenne il titolo di altezza reale e quello di duchessa di York dopo il matrimonio, anche se la sua unione venne considerata fortemente innovativa per l'epoca, e segno di un forte cambiamento in atto nelle dinastie europee.<ref>{{Cita pubblicazione | cognome=Roberts |nome=Andrew |coautori=Edited by [[Antonia Fraser]] |titolo=The House of Windsor| url=https://archive.org/details/houseofwindsor0000unse |editore=Cassell & Co. |città=Londra|anno=2000 |isbn=0-304-35406-6 |pp=[https://archive.org/details/houseofwindsor0000unse/page/57 57]–58}}</ref>
 
Il Duca e la Duchessa di York ebbero due figlie, [[Elisabetta II del Regno Unito|Elisabetta]] (detta "Lilibet"), che succederà a Giorgio VI, e la principessa [[Margaret, contessa di Snowdon|Margaret]], contessa di Snowdon. I duchi di York e la loro famiglia conducevano un'esistenza piuttosto appartata nella loro residenza londinese, al 145 di [[Piccadilly]]. Uno dei primi meriti che giunse al principe Alberto fu quello di essere nominato governatore generale del [[Canada]] su proposta del primo ministro canadese [[Richard Bedford Bennett]], ma egli rifiutò nel 1931 su consiglio dei ministri di Stato.<ref>{{Cita pubblicazione |cognome=Howarth |nome=Patrick |titolo=George VI |url=https://archive.org/details/isbn_9780091710002 |editore=Hutchinson |anno=1987 |p=[https://archive.org/details/isbn_9780091710002/page/53 53] |isbn=0-09-171000-6}}</ref>
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In questo periodo si preoccupò anche di visitare quelle aree di Londra che erano state colpite dai bombardamenti della [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]], in particolare la [[East End di Londra|East End]], e la zona portuale dei [[London Docklands|docks]]. Inizialmente la sua visita provocò ostilità da parte della popolazione, che addirittura le gettò della spazzatura addosso, in segno di disprezzo verso la sua abitudine di indossare vestiti costosi mentre la povera gente soffriva i patimenti della guerra.<ref>{{Cita pubblicazione |url=http://www.guardian.co.uk/queenmother/article/0,,676855,00.html |nome=Lucy |cognome=Moore |titolo=A wicked twinkle and a streak of steel |rivista=The Guardian |data=31 marzo 2002 |accesso=1º maggio 2009}}</ref> Lei però spiegò che i colori dei suoi vestiti erano i colori allegri della pace che sarebbe venuta e che non avrebbe mai indossato il nero, perché l'Inghilterra e gli inglesi non erano ancora pronti a dichiararsi in lutto per una guerra vittoriosa.<ref>Vickers, p. 219</ref> Quando lo stesso [[Buckingham Palace]] venne colpito da alcuni bombardamenti Elisabetta si rifiutò di lasciare la residenza reale. È rimasta storica una sua dichiarazione, nella quale affermò: "Le bambine non potrebbero andare senza di me, io non me ne andrei senza il Re, e il Re non se ne andrà mai."
 
Per stringenti ragioni di sicurezza, però, la residenza ufficiale della coppia reale divenne il [[Castello di Windsor]], a circa 35 &nbsp;km dal centro di Londra.
 
Per il suo effetto positivo sul morale della popolazione inglese, si dice che [[Adolf Hitler]] l'abbia definita "la donna più pericolosa d'Europa". Prima della guerra lei e il marito, assieme al primo ministro [[Neville Chamberlain]], si erano dimostrati assolutamente contrari allo scoppio della guerra, dopo i disastri provocati dal primo scontro mondiale. Dopo le dimissioni di Chamberlain, il Re chiese a [[Winston Churchill]] di formare un nuovo governo per guidare il regno durante l'ardua lotta, conclusasi positivamente.<ref>{{Cita pubblicazione |nome=H. C. G. |cognome=Matthew |linkautore=Colin Matthew|titolo=George VI (1895–1952) |rivista=Oxford Dictionary of National Biography |editore=Oxford University Press |anno=2004}}</ref><ref>Vickers, pp. 210–211</ref>
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Il suo centesimo compleanno, celebrato il 4 agosto del 2000, venne festeggiato con una parata grandiosa e<ref>{{Cita pubblicazione|editore=BBC|titolo=Birthday pageant for Queen Mother|data=19 luglio 2000|url=http://news.bbc.co.uk/1/hi/uk/841740.stm|accesso=1º maggio 2009}}</ref> con un regalo speciale fattole dalla [[Royal Bank of Scotland]], che pose il suo volto su un'emissione speciale della banconota da 20 sterline.<ref>{{Cita pubblicazione|url=http://www.rampantscotland.com/SCM/qetqm100.htm|titolo=Commemorative Bank Note for 100th Birthday of Queen Elizabeth the Queen Mother|editore=Rampant Scotland|accesso=1º maggio 2009}}</ref> Famoso fu il ricevimento che si tenne in suo onore alla [[Guildhall]] di [[Londra]], ove divenne altrettanto famoso l'incidente che coinvolse [[George Carey]], [[arcivescovo di Canterbury]], che tentò per errore di bere dal bicchiere della Regina Madre. La sua ammonizione fu "È mio!", il che causò l'ilarità generale.<ref>Vickers, p. 490</ref>
 
A dicembre del 2001 cadde fratturandosi il bacino, ma, malgrado ciò, tenne a presenziare alla cerimonia di suffragio in onore del marito, il 6 febbraio dell'anno successivo, pretendendo di restare in piedi al momento dell'inno nazionale.<ref>Vickers, p. 495</ref> Solo tre giorni dopo morì la [[Margaret, contessa di Snowdon|Principessa Margaret]], sua seconda figlia. Il 13 febbraio 2002, a [[Sandringham House]], la Regina Madre scivolò da una sedia e cadde nuovamente, rimanendo ferita a un braccio.<ref name="bbc">{{Cita pubblicazione|editore=BBC|url=http://news.bbc.co.uk/1/hi/uk/1818165.stm|titolo=Queen Mother hurt in minor fall|data=13 febbraio 2002|accesso=1º maggio 2009}}</ref> Malgrado questo volle comunque assistere al funerale di Margaret nella cappella di SaintSan GeorgeGiorgio a Windsor, due giorni dopo.
 
=== Morte ===
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}}
</div>
 
== Nella cultura di massa ==
* Nel film ''[[Il discorso del re]]'' (2010) è interpretata da [[Helena Bonham-Carter]].
* Nel film ''[[W.E. - Edward e Wallis]]'' (2011) è interpretata da [[Natalie Dormer]].
* Nel film ''[[A Royal Weekend]]'' (2012) è interpretata da [[Olivia Colman]].
* Nel film ''[[Una notte con la regina]]'' (2015) è interpretata da [[Emily Watson]].
* Nella serie televisiva ''[[The Crown (serie televisiva)|The Crown]]'' è interpretata da [[Victoria Hamilton]] (Stagioni 1-2), [[Marion Bailey]] (Stagioni 3-4), [[Marcia Warren]] (Stagioni 5-6)
 
== Onorificenze ==
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|collegamento_onorificenza = Ordine della famiglia reale di re Giorgio V
|motivazione =
|data = [[1923]] <ref name="npg.org.uk">[https://www.npg.org.uk/collections/search/portrait/mw169068]</ref><ref name="ar.inspiredpencil.com">[https://ar.inspiredpencil.com/pictures-2023/young-queen-elizabeth-mother]</ref><ref name="ReferenceA">[https://www.npg.org.uk/collections/search/portrait/mw130264/King-George-VI-and-Queen-Elizabeth-the-Queen-Mother]</ref>
|data = 1923
}}
{{Onorificenze
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|collegamento_onorificenza = Venerabile Ordine di San Giovanni
|motivazione =
|data = 12 giugno [[1926]] <ref>https://www.thegazette.co.uk/Edinburgh/issue/14348/page/707</ref> -[[1974]]; già Dama di Grazia (DStJ), 8 marzo [[1923]] <ref>https://www.thegazette.co.uk/London/issue/32805/page/1991</ref>; poi Dama di Giustizia (DStJ), 6 giugno [[1924]]
}}
{{Onorificenze
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|collegamento_onorificenza = Venerabile Ordine di San Giovanni
|motivazione =
|data = 1974 <ref>https://web.archive.org/web/20110613035402/http://www.orderofstjohn.org/uploads/PDF/Order_of_St%20John_Charters_and_Statutes.pdf</ref>
}}
{{Onorificenze
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|collegamento_onorificenza = Ordine dell'Impero Britannico
|motivazione =
|data = 8 luglio [[1927]] <ref>[https://www.thegazette.co.uk/London/issue/33292/page/4405]</ref>
|data = 1927
}}
{{Onorificenze
Riga 205 ⟶ 213:
|collegamento_onorificenza = Ordine della Corona d'India
|motivazione =
|data = [[1931]] <ref name="npg.org.uk">[https://www.npg.org.uk/collections/search/portrait/mw169068]</ref><ref name="ar.inspiredpencil.com">[https://ar.inspiredpencil.com/pictures-2023/young-queen-elizabeth-mother]</ref><ref name="ReferenceA">[https://www.npg.org.uk/collections/search/portrait/mw130264/King-George-VI-and-Queen-Elizabeth-the-Queen-Mother]</ref>
|data = 1931
}}{{Onorificenze
|immagine = GeorgeVSilverJubileum-ribbon.png
Riga 211 ⟶ 219:
|collegamento_onorificenza = Medaglia del giubileo d'argento di Giorgio V
|motivazione =
|data = 6 maggio [[1935]]
}}{{Onorificenze
|immagine = Order of the Garter UK ribbon.pngsvg
|nome_onorificenza = Lady reale del Nobilissimo Ordine della Giarrettiera (LG)
|collegamento_onorificenza = Ordine della Giarrettiera
|motivazione =
|data = 14 dicembre [[1936]] <ref>[https://www.heraldica.org/topics/orders/garterlist.htm]</ref>
}}{{Onorificenze
|immagine = Royal Red Cross (UK) ribbon.png
Riga 229 ⟶ 237:
|collegamento_onorificenza = Medaglia dell'incoronazione di Giorgio VI
|motivazione =
|data = 12 maggio [[1937]]
}}{{Onorificenze
|immagine = Order of the Thistle UK ribbon.svg
Riga 235 ⟶ 243:
|collegamento_onorificenza = Ordine del Cardo
|motivazione =
|data = 11 maggio [[1937]] <ref name="thegazette.co.uk">[https://www.thegazette.co.uk/London/issue/34396/supplement/3074]</ref>
|data = 1937
}}
{{Onorificenze
Riga 242 ⟶ 250:
|collegamento_onorificenza = Ordine Reale Vittoriano
|motivazione =
|data = 1° febbraio [[1937]] <ref>[https://www.thegazette.co.uk/London/issue/34365/supplement/687]</ref>
|data = 1937
}}
{{Onorificenze
|immagine = Royal Victorian Chain Ribbon.gif
|nome_onorificenza = Royal Victorian Chain
|collegamento_onorificenza = Royal Victorian Chain
|motivazione =
|data = 11 maggio [[1937]] <ref name="thegazette.co.uk">[https://www.thegazette.co.uk/London/issue/34396/supplement/3074]</ref>
|data=1937
}}
{{Onorificenze
Riga 256 ⟶ 264:
|collegamento_onorificenza = Ordine della famiglia reale di re Giorgio VI
|motivazione =
|data = 10 maggio [[1937]] <ref name="web.archive.org">[https://web.archive.org/web/20130307173343/https://www.royal.gov.uk/MonarchUK/Honours/RoyalFamilyOrders.aspx]</ref>
|data = 10 maggio 1937
}}
{{Onorificenze
Riga 263 ⟶ 271:
|collegamento_onorificenza = Ordine della famiglia reale della regina Elisabetta II
|motivazione =
|data = 25 dicembre [[1952]] <ref name="web.archive.org">[https://web.archive.org/web/20130307173343/https://www.royal.gov.uk/MonarchUK/Honours/RoyalFamilyOrders.aspx]</ref>
|data = 25 dicembre 1952
}}
{{Onorificenze
Riga 270 ⟶ 278:
|collegamento_onorificenza = Medaglia dell'incoronazione di Elisabetta II
|motivazione =
|data = 2 giugno [[1953]]
}}
{{Onorificenze
Riga 277 ⟶ 285:
|collegamento_onorificenza = Medaglia del giubileo d'argento di Elisabetta II
|motivazione =
|data = 6 febbraio [[1977]]
}}{{Onorificenze
|immagine = Queen Elizabeth II Golden Jubilee Medal ribbon.png
Riga 283 ⟶ 291:
|collegamento_onorificenza = Medaglia del giubileo d'oro di Elisabetta II
|motivazione =
|data = 6 febbraio [[2002]]
}}
 
=== Onorificenze straniere ===
{{Onorificenze
|immagine = SRB-SHS-YUG Orden Svetog Save VKrst BAR.svg
|nome_onorificenza = Dama di Gran Croce dell'Ordine di San Sava (Regno di Jugoslavia)
|collegamento_onorificenza = Ordine di San Sava
|motivazione =
|data = [[1923]] <ref>[https://www.alamy.com/baptism-of-crown-prince-peter-of-yugoslavia-1923-image501474721.html]</ref><ref>[https://royalfamily.org/hm-king-peter-ii-of-yugoslavia-gallery/]</ref><ref>[https://royalfamily.org/article-connections-between-royal-family-united-kingdom-and-royal-family-serbia-serbian-month-catalogue/]</ref>
|data=1923
}}
{{Onorificenze
Riga 299 ⟶ 307:
|collegamento_onorificenza = Ordine del Sole Supremo
|motivazione =
|data = [[1928]] - 17 luglio [[1973]]
}}
{{Onorificenze
Riga 306 ⟶ 314:
|collegamento_onorificenza = Legion d'onore
|motivazione =
|data = luglio [[1938]] <ref>[https://royalwatcherblog.com/2023/07/20/british-state-visit-to-france-1938/#:~:text=King%20George%20VI%20and%20Queen%20Elizabeth%20were%20on,on%20the%20eve%20of%20the%20Second%20World%20War.]</ref>
|data = 1937
}}
{{Onorificenze
|immagine = JPN Hokan-sho 1Class BAR.svg
|nome_onorificenza = Dama di Gran Cordone dell'Ordine della Corona Preziosa (Giappone)
|collegamento_onorificenza = Ordine della Corona Preziosa
|motivazione =
|data = 1937
}}
{{Onorificenze
|immagine = ROM Order of the Crown of Romania 1881 GCross BAR.svg
|nome_onorificenza = Dama di Gran Croce dell'Ordine della Corona (Regno di Romania)
|collegamento_onorificenza = Ordine della Corona (Romania)
|motivazione =
|data = 1938-30 dicembre 1947
}}
{{Onorificenze
Riga 337 ⟶ 338:
}}
{{Onorificenze
|immagine = Ord.Order of Ojaswi Rajanya. (Nepal) -Ribbon ribbon.gifsvg
|nome_onorificenza = Membro dell'Ordine del Sovrano Benevolo (Nepal)
|collegamento_onorificenza = Ordine di Ojaswi Rajanya
Riga 348 ⟶ 349:
|collegamento_onorificenza = Ordine del Leone dei Paesi Bassi
|motivazione =
|luogo = [[1950]] <ref>Volks krant, State visit of Netherlands in United Kingdom, 11/1982, [http://static2.volkskrant.nl/static/photo/2012/6/4/4/album_large_1067179.jpg Group Photo] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130420164934/http://static2.volkskrant.nl/static/photo/2012/6/4/4/album_large_1067179.jpg |data=20 aprile 2013 }}</ref><ref>[https://royalwatcherblog.com/2018/10/21/dutch-state-visit-to-britain-1950/#google_vignette]</ref>
}}
{{Onorificenze
Riga 358 ⟶ 359:
}}
{{Onorificenze
|immagine = CD-CAN Canadian Forces Decoration ribbon andwith 5five bars.pngsvg
|nome_onorificenza = Decorazione delle Forze Canadesi con 5 barrette (CD, Canada)
|motivazione =
Riga 382 ⟶ 383:
|collegamento_onorificenza = Ordine del corniolo
|motivazione =
|data = 1966<ref name="Van Sun2">{{Cita news |titolo= This Day In History: November 21, 1966 |autore= John Mackie |giornale= The Vancouver Sun |città= Vancouver, British Columbia |data= 21 novembre 2012 |p= A2 |url= https://vancouversun.com/This+History+November+1966/7587673/story.html |accesso= 26 novembre 2012 |pubblicazione= |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20180319152607/http://www.vancouversun.com/This+History+November+1966/7587673/story.html |urlmorto= sì }}</ref><ref name="Montreal Gazette">{{Cita news|titolo= People Make News - High Honour |autore= |giornale= The Montreal Gazette |città= Montreal, Quebec |data=27 luglio 1968 |p= 5 }}</ref>
}}
{{Onorificenze