Weland il fabbro: differenze tra le versioni

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[[File:Völund on ardre 01.png|thumb|upright=1.4|Da sinistra: La figlia di Níðuðr, Völundr in forma di aquila mentre si allontana volando, la sua fucina e i figli morti di Níðuðr nascosti dietro essa. Pietra Ardre VIII.]]
[[File:Völund.jpg|thumb|Un'illustrazione del fabbro Völundr.]]
'''Weland il fabbro''' ([[Lingua inglese antica|inglese antico]] ''Wēland'' e ''Welund''; [[Lingua norrena|norreno]] ''Völundr'' e ''Velent''; [[Lingua alto-tedesca antica|antico alto-tedesco]] ''Wiolant''; [[Lingua alto-tedesca media|medio alto-tedesco]] ''Wielant''; [[Lingua proto-germanica|proto-germanico]] ''Wēlandaz'', cioè ''Wēla-nandaz'', lett. "coraggioso in battaglia -combattente coraggioso"<ref>{{de}} Hellmut Rosenfeld, ''Der Name Wieland'', Beiträge zur Namenforschung, 1969.</ref>) è un mastro [[fabbro]] della [[Mitologia germanica]]. La sua leggenda è narrata in area nordica nella ''[[Völundarkviða]]'' (un [[poema epico]] dell{{'}}''[[Edda poetica]]'') e nella ''[[Þiðrekssaga]]'' (Saga di [[Teodorico il grande|Teoderico da Verona]]) e raffigurata sull'[[Pietre di Ardre|VIII Pietra di Ardre]]. Nelle fonti antico-inglesi, appare in ''[[Deor]]'', in ''[[Waldere]]'' e in ''[[Beowulf]]'' e rappresentato sul [[Cofanetto Franks]]. Viene anche menzionato nei poemi tedeschi del ciclo di [[Teodorico il Grande|Dietrich von Bern]] come padre dell'eroe [[Vitige|Witige]].
[[File:Völund on ardre 01.png|thumb|right|300px|Da sinistra: La figlia di [[Niðhad|Níðuð]], Völund in forma di aquila mentre si allontana volando, la sua fucina e i figli morti di Níðuð nascosti dietro essa. Pietra Ardre VIII.]]
'''Weland il fabbro''' ([[Antico inglese|inglese antico]] ''Wēland''; [[Lingua norrena|norreno]] ''Völundr'', ''Velentr''; [[Alto tedesco antico|antico alto-tedesco]] ''Wiolant''; [[Lingua proto-germanica|proto-germanico]] ''Wēlandaz'', cioè ''Wēla-nandaz'', lett. "coraggioso in battaglia -combattente coraggioso"<ref>{{de}} Hellmut Rosenfeld, ''Der Name Wieland'', Beiträge zur Namenforschung, 1969.</ref>) Nella [[Mitologia germanica]] e [[Mitologia norrena|nordica]], è un mastro fabbro leggendario.
Nelle vecchie fonti norvegesi, Völundr compare in ''[[Völundarkviða]]'', un [[poema epico]] in l'''[[Edda poetica]]'', e in ''[[Þiðrekssaga]]'', e la sua leggenda è anche raffigurata sull'[[Pietre di Ardre|VIII Pietra di Ardre]].
Nelle fonti in antico inglese, appare in ''[[Deor]]'', ''[[Waldere]]'' e in ''[[Beowulf]]'' e la leggenda è raffigurata sul [[Cofanetto Franks]]. Viene menzionato nei poemi tedeschi sull'eroe [[Dietrich von Bern]] come il padre di [[Witige]].
 
Ha avuto una grande notorietà nel [[Medioevo]] anche con il nome di '''Galan''', in [[Lingua occitana|lingua francese medioevale]].
 
==Leggenda==
===Nella Þiðrekssaga===
=== Riferimenti nella mitologia norrena ===
La versione più completa della leggenda di Velent il fabbro è contenuta nel ''Velents þáttr'' ("racconto di Velent") segmento narrativo della ''[[Þiðrekssaga|Þiðrekssaga af Bern]]'' ("Saga di [[Teodorico di Verona]]").<ref>
Völund aveva due fratelli, [[Egil]] e [[Slagfiðr]] (o Slagfidur o Slagfin). In una delle versioni del mito, i tre fratelli scoprirono le [[Valchirie]], [[Fanciulla cigno|principesse cigno]], cercando di fare un bagno in un corso d'acqua. Per fare questo, le tre valchirie, Œlrun, [[Hervör alvitr|Alvit]] e [[Hlaðguðr svanhvít|Svanhvit]], avevano tolto i loro vestiti da cigno. I tre fratelli nascosero questi vestiti, impedendo alle principesse di fuggire e volare via e così le poterono sposare. Pochi anni dopo, le tre principesse ritrovarono i loro costumi di cigno e scomparvero. I due fratelli di Völund partirono alla loro ricerca, mentre lui desistette e rimase.<br />
''The saga of Thidrek of Bern'', translated by Edward R. Hayes, New York etc. Garland, 1988. Vedi anche [https://www.xs4all.nl/~ppk/nibelung/sum.htm#VI A summary of ''Þiðrekssaga'' at a personal site.]</ref>
In un'altra versione, Völund sposò la [[Fanciulla cigno|Donna-cigno]] [[Hervör alvitr|Hervör]] ed ebbe un figlio con lei, Heime. Hervör pochi anni dopo lo lascia.<br />
In entrambe le versioni, si trovò solo ma conserva un anello del suo matrimonio. Nel primo [[mitologia|mito]] forgia settecento copie di questo anello.
 
Velent, figlio del gigante Vaði, viene istruito nella lavorazione del metallo prima dal fabbro [[Reginn|Mímir]], poi da due maestri [[nano (mitologia)|nani]], che però, invidiosi della sua abilità, decidono di sbarazzarsi di lui. Velent riesce ad avere la meglio sui nani, si impossessa dei loro attrezzi, dei loro tesori e si mette in viaggio entrando al servizio del re danese [[Niðhad|Niðungr]]. Amilias, il fabbro di corte, anch'egli invidioso delle capacità del ragazzo, sfida Velent a costruire una spada che sia in grado di perforare la sua migliore armatura. Velent forgia la spada [[Mimung]] e il giorno della sfida taglia a metà l'armatura e lo stesso Amilias che la indossava.
Successivamente viene catturato mentre dorme da re [[Níðuðr|Nidud]] di [[Svezia]]. Per evitarne la fuga, Nidud gli fa tagliare i tendini della gamba e viene imprigionato nell'isola di Saeverstod. Viene poi costretto a forgiare i pezzi di ferro per il re e la sua famiglia. L'anello di Vølundr viene dato a sua figlia, [[Bodvild]]. Nidud prese la sua spada.
 
Dopo qualche tempo Niðungr parte per una spedizione militare, ma all'indomani della battaglia scopre di non avere con sé la pietra della vittoria (una sorta di amuleto portafortuna) e promette a chi gliela avesse recuperata, metà del regno e la propria figlia in sposa. Velent riesce nell'impresa, ma, di ritorno al campo, viene assalito dagli uomini del re che desiderano riscuotere il premio al posto suo. Nella mischia Velent uccide un ufficiale, scatenando l'ira di Niðungr. Il re non solo gli nega la ricompensa, ma addirittura gli fa tagliare i tendini delle gambe perché non possa fuggire e lo costringe a lavorare per lui nella fucina giorno e notte.
Vølund per vendetta uccide i due figli di Nidud che erano venuti a trovarlo in segreto. Coi loro crani fa delle coppe che offre al re, gioielli con i loro occhi, offerti alla regina, e una spilla con i loro denti, offerta alla loro figlia. Quando questa a sua volta viene a trovarlo, lui la seduce mettendola incinta, poi fugge grazie a delle ali che si era costruito.
 
Velent inizia allora a preparare la vendetta: uccide i figlioletti del re che sono venuti a chiedergli delle frecce per la caccia e usa le loro ossa per fabbricare oggetti per il sovrano.
=== Riferimenti nella mitologia [[germani]]ca ===
Qualche tempo dopo anche la [[Bodvild|figlia di Niðungr]] si presenta alla fucina e chiede al fabbro di ripararle un anello rotto. Velent invece giace con lei e la principessa rimane incinta.
Nella leggenda [[Germania|tedesca]] si dice che ha forgiato una spada a suo figlio Heime, che fu maneggiata da [[Miming]] poi da [[Höðr]]. Si dice anche che egli è il principe degli [[Elfi oscuri]], del regno di [[Svartálfaheimr]].
 
Nel frattempo il fratello di Velent, [[Egil]]l, giunge alla corte di Niðungr per prestargli soccorso. Velent chiede ad Egill di procurargli molte piume d'uccello. Con queste Velent si fabbrica un abito da uccello e spicca il volo. Velent svela a Niðungr tutta la propria vendetta (l'uccisione dei figli e la violazione della figlia) e vola via. Dopo la morte di Niðungr, sale sul trono il principe Otvin, che si riconcilia con Velent e gli concede in sposa la sorella, già madre di suo figlio [[Vitige|Viðga]].
===Riferimenti nell'antico inglese===
[[File:Franks Casket vorne links.jpg|thumb|upright=1.5|Il fabbro Weyland paralizzato nel pannello frontale del [[cofanetto Franks]] (vedi testo).]]
 
Anni dopo Velent dona a Viðga l'indistruttibile spada Mimung e il forte cavallo Skemmingr. Equipaggiato in questo modo, Viðga entra al servizio del re [[Teodorico di Verona|Þiðrekr]], protagonista dell'omonima saga.
Nel poema in [[Antico inglese]] ''[[Deor]]'', che narra le sofferenze famose di varie figure prima di rivolgersi a quelle di Deor, il suo autore, comincia con "Welund":
<blockquote>
:Welund tasted misery among snakes.
:The stout-hearted hero endured troubles
:had sorrow and longing as his companions
:cruelty cold as winter - he often found woe
:Once [[Níðuðr|Nithad]] laid restraints on him,
:supple sinew-bonds on the better man.
:That went by; so can this.
 
=== Nell'Edda poetica ===
:To [[Bodvild|Beadohilde]], her brothers' death was not
Alle vicende di Völundr è dedicato anche il [[Edda poetica|poema eddico]] ''[[Völundarkviða]]'' ("carme di Völundr").
:so painful to her heart as her own problem
:which she had readily perceived
:that she was pregnant; nor could she ever
:foresee without fear how things would turn out.
:That went by, so can this.<ref>[http://www.kami.demon.co.uk/gesithas/readings/deor_me.html Translation by Steve Pollington]</ref></blockquote>
 
Völundr, figlio del re dei [[Sami|Finnar]], vive in Ulfdalir ("le valli dei lupi") con i fratelli [[Egil]]l e [[Slagfiðr]]. Un giorno i tre giovani incontrano sulle rive di un lago tre [[valchirie]] e le portano a casa loro. Egill prende per sé [[Ölrún]], Slagfiðr prende [[Hlaðguðr svanhvít]] e Völundr [[Hervör alvitr]]. Dopo nove inverni trascorsi insieme, le tre spose, trasformate in cigni, volano via per compiere il loro destino di valchirie. Egill e Slagfiðr partono in fretta per cercare le mogli, ma Völundr rimane in Ulfdalir sperando nel ritorno di Hervör alvitr. Egli fabbrica molti anelli d'oro per la sposa: ne fa in tutto settecento.
Weland ha modellato la [[cotta di maglia|maglia di ferro]] indossata da [[Beowulf]] secondo le linee 450–455 del [[poema epico]] dello stesso nome:
 
Un giorno Völundr torna da caccia e conta gli anelli e si accorge che ne manca uno e crede che Hervör alvitr sia tornata a prenderlo. Così si addormenta. Ma al risveglio trova il crudele re [[Niðhad|Níðuðr]], che era entrato a rubare l'anello e che ora lo fa prigioniero. Níðuðr fa tagliare a Völundr i tendini delle gambe e lo relega su una piccola isola perché lavori per lui e non possa fuggire. L'anello rubato viene dato alla figlia del re, [[Bodvild|Bodvilðr]].
 
Un giorno i due figlioletti di Níðuðr vengono all'isola di Völundr per vedere i tesori della sua fucina. Völundr dice loro di tornare in segreto. Quando questi tornano, Völundr li decapita e usa i loro teschi per fare coppe per il re e gli occhi per fare gioielli per la regina e i denti per fare collane per Böðvildr.
 
Una volta Böðvildr viene alla fucina per far riparare l'anello che si era rotto. Völundr le dà una bevanda drogata e giace con lei e la principessa rimane incinta. Poi Völundr spicca il volo e rivela a Níðuðr tutta la sua vendetta (l'uccisione dei figli e la violazione della principessa) e, fatto promettere al re che nessun male verrà arrecato a Böðvildr e a suo figlio, vola via.
 
===Riferimenti anglosassoni===
[[File:Franks Casket vorne links.jpg|thumb|upright=1.5|Il fabbro Weyland con la principessa e l'ancella e, a destra, Egil che caccia, nel pannello frontale del [[cofanetto Franks]] (vedi testo).]]
La figura di Weland era ampiamente conosciuta anche nel mondo anglosassone. Il poemetto in [[Lingua inglese antica|antico inglese]] ''[[Deor]]'', elegia che elenca le sofferenze dei maggiori eroi del ciclo gotico, dedica a Welund e a Beadohilde le prime due strofe:
<blockquote>
'''1.''' Welund tra le serpi conobbe sventura,
:"No need then
:to lament for long or lay out my body.
:If the battle takes me, send back
:this breast-webbing that Weland fashioned
:and [[Hreðel]] gave me, to Lord [[Hygelac]].
:[[Wyrd|Fate]] goes ever as fate must." (traduzione in inglese di [[Seamus Heaney]])
</blockquote>
 
'''2.''' l'uomo risoluto patì sofferenze,
===Poema con traduzione===
Traduzione dall'antico inglese all'italiano del lamento di Deor. Le prime tredici righe si riferiscono a Weland e [[Bodvild|Beadohilde]], figlia di re [[Níðuðr]].
 
'''3.''' ebbe a compagni dolore e desiderio,
{|width=75%
!&nbsp;!!Deor's lament !! il lamento di Deor
|-
|1 || Welund him be wurman wræces cunnade, || Weland tra le serpi conobbe sventura,
|-
|2 || anhydig eorl earfoþa dreag, || l'uomo risoluto patì sofferenze,
|-
|3 || hæfde him to gesiþþe sorge ond longaþ, || ebbe a compagni dolore e desiderio,
|-
|4 || wintercealde wræce; wean oft onfond, || desolazione invernale; trovò spesso affanno,
|-
|5 || siþþan hine Niðhad on nede legde, || dopo che Nithhad a lui impose vincoli,
|-
|6 || swoncre seonobende on syllan monn. || flessuosi lacci a miglior uomo.
|-
|7 || Þæs ofereode, þisses swa mæg. || Quello è passato, passerà anche questo.
|-
|8 || Beadohilde ne wæs hyre broþra deaþ || Beadohild non fu per la morte dei suoi fratelli
|-
|9 || on sefan swa sar swa hyre sylfre þing || – così affranta in cuore come per il suo proprio stato –
|-
|10 || þæt heo gearolice ongieten hæfde || s'era con certezza accorta
|-
|11 || þæt heo eacen wæs; æfre ne meahte || d'esser gravida; mai seppe
|-
|12 || þriste geþencan, hu ymb þæt sceolde. || pensare fiduciosa cosa ne sarebbe stato.
|-
|13 || Þæs ofereode, þisses swa mæg. || Quello è passato, passerà anche questo.
|-
|14 || We þæt Mæðhilde monge frugnon – || Di Mæthhild molti di noi hanno sentito –
|-
|15 || wurdon grundlease Geatas frige, || divenne sconfinata la passione del Geata,
|-
|16 || þæt him seo sorglufu slæp ealle binom. || così che il tormentoso amore gli tolse del tutto il sonno.
|-
|17 || Þæs ofereode, þisses swa mæg. || Quello è passato, passerà anche questo.
|-
|18 || Ðeodric ahte þritig wintra || Theodric tenne per trenta invern
|-
|19 || Mæringa burg – þæt wæs monegum cuþ. || la fortezza dei Mæring – questo fu noto a molti.
|-
|20 || Þæs ofereode, þisses swa mæg. || Quello è passato, passerà anche questo.
|-
|21 || We geascodan Eormanrices || Di Eormanric conosciamo i pensieri
|-
|22 || wylfenne geþoht – ahte wide folc || di lupo – resse in largo il popolo
|-
|23 || Gotena rices. Þæt wæs grim cyning. || del regno goto. Fu re feroce.
|-
|24 || Sæt secg monig sorgum gebunden, || Più d'uno sedette nella stretta del dolore,
|-
|25 || wean on wenan, wyscte geneahhe || in attesa di sventura, desiderò spesso
|-
|26 || þæt þæs cynerices ofercumen wære. || che fosse rovesciato quel potere.
|-
|27 || Þæs ofereode, þisses swa mæg. || Quello è passato, passerà anche questo.
|-
|28 || Siteð sorgcearig, sælum bidæled, || Siede l'affranto privo di gioie,
|-
|29 || on sefan sweorceð, sylfum þinceð || s'incupisce nell'animo, gli pare
|-
|30 || þæt sy endeleas earfoða dæl; || senza fine la sua parte d'affanni;
|-
|31 || mæg þonne geþencan þæt geond þas woruld || può allora pensare che a questo mondo
|-
|32 || witig dryhten wendeþ geneahhe, || il saggio signore spesso rivolge le sorti,
|-
|33 || eorle monegum are gesceawað || a molti uomini mostra favore,
|-
|34 || wislicne blæd, sumum weana dæl. || sicura prosperità, ad altri porzione di pene.
|-
|35 || Þæt ic bi me sylfum secgan wille, || Questo voglio dire di me stesso,
|-
|36 || þæt ic hwile wæs Heodeninga scop, || che per un tempo sono stato il poeta degli Heodening,
|-
|37 || dryhtne dyre – me wæs Deor noma; || caro al signore – Deor era il mio nome;
|-
|38 || ahte ic fela wintra folgað tilne, || per molti inverni ho avuto buona posizione,
|-
|39 || holdne hlaford, oþþæt Heorrenda nu, || grazioso signore, finché ora Heorrenda,
|-
|40 || leoðcræftig monn londryht geþah || uomo esperto di canti, ha ricevuto le terre
|-
|41 || þæt me eorla hleo ær gesealde. || che a me aveva dato il protettore d'uomini.
|-
|42 || Þæs ofereode, þisses swa mæg. || Quello è passato, passerà anche questo<ref>[http://www.maldura.unipd.it/dllags/brunetti/OE/TESTI/Elegies/DATI/testotra.html Traduzione italiano Università di Padova -Elegies/DEOR.]</ref>
|-
|}
 
'''4.''' desolazione invernale; trovò spesso affanno
===Altri riferimenti anglosassoni===
Il [[Cofanetto Franks]] è uno dei numerosi altri riferimenti [[Anglosassoni]] di Wayland, la cui storia era evidentemente ben nota e popolare, anche se nessuna versione estesa in antico inglese è rimasta. Il riferimento a ''[[Waldere]]'' è simile a quello in Beowulf; la spada dell'eroe è forgiata da Weland<ref>[http://www.questia.com/PM.qst?a=o&d=11406305 R.K. Gordon, ed. ''Anglo-Saxon Poetry.'' (London: Dent) 1954:65.] testo parziale dei frammenti di ''Waldere'' in inglese modern - vedi l'inizio del frammento A per Wayland</ref>. Nella parte anteriore del Franks Casket, incongruamente accoppiato con una ''[[Adorazione dei Magi]]'', Wayland si trova all'estrema sinistra nella fucina dove egli è tenuto come schiavo dal Re [[Niðhad]], che gli ha fatto tagliare i [[Muscoli ischiocrurali|tendini della coscia]] rendendolo zoppo. Sotto la fucina è il corpo senza testa di uno dei figli di Niðhad, che Wayland ha ucciso, facendo un calice dal suo cranio; la testa è probabilmente l'oggetto tenuto dalle tenaglie in mano a Wayland. Con l'altra mano Wayland offre il calice, che contiene birra drogata, a [[Bodvild]], la figlia di Niðhad, che poi stuprò quando non era cosciente. Un'altra figura femminile è visualizzata al centro, forse una aiutante di Wayland, o ancora Bodvild. A destra della scena Wayland (o suo fratello) cattura uccelli; poi fa ali dalle loro piume, con le quali egli è poi in grado di fuggire.<ref>G. Henderson, ''Early Medieval Art'', 1972, rev. 1977, Penguin, p. 157</ref>
 
'''5.''' dopo che Niðhad a lui impose vincoli,
Durante l'[[Norsemen|epoca Vikinga]] nell'Inghilterra del nord, Wayland è raffigurato nella sua fucina, circondato dai suoi strumenti, a [[Halton (borough)|Halton]] nel [[Lancashire]], e in fuga dal suo carceriere reale aggrappato a un uccello in volo, sulle croci a [[Leeds]], [[West Yorkshire]], e a [[Sherburn-in-Elmet]] e [[Bedale]], sia in [[North Yorkshire]]<ref>All noted in Richard Hall, ''Viking Age Archaeology'' (series Shire Achaeology) 1995:40.</ref>.
 
'''6.''' flessuosi lacci a miglior uomo.
 
'''7.''' Quello è passato, passerà anche questo.
 
'''8.''' Beadohilde non fu per la morte dei suoi fratelli
 
'''9.''' così affranta in cuore come per il suo proprio stato
 
'''10.''' s'era con certezza accorta
 
'''11.''' d'esser gravida; mai seppe
 
'''12.''' pensare fiduciosa cosa ne sarebbe stato.
 
'''13.''' Quello è passato, passerà anche questo.<ref>[http://www.maldura.unipd.it/dllags/brunetti/OE/TESTI/Elegies/DATI/testotra.html Traduzione in italiano: Università di Padova -Elegies/DEOR.]</ref>
</blockquote>
 
Weland è nominato anche nel frammentario poema ''[[Waldere]]'' e nel celebre ''[[Beowulf]]'': in entrambi i poemi l'eroe eponimo porta un'arma forgiata dal fabbro.<ref>[https://www.questia.com/PM.qst?a=o&d=11406305 R.K. Gordon, ed. ''Anglo-Saxon Poetry.'' (London: Dent) 1954:65.] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110908134235/http://www.questia.com/PM.qst?a=o&d=11406305 |data=8 settembre 2011 }} testo parziale dei frammenti di ''Waldere'' in inglese moderno: per Welund si veda l'inizio del frammento A.</ref>
 
Una scena della leggenda di Welund si trova raffigurata sul pannello anteriore del [[cofanetto Franks]], accanto all'adorazione dei Magi. Weland è all'estrema sinistra della scena, nella fucina dove egli è tenuto prigioniero. Sotto la fornace è il corpo decapitato di uno dei figli di Niðhad. Con una mano Welund stringe le tenaglie, con l'altra offre il calice di birra drogata a [[Bodvild|Beadohilde]]. Dietro a Beadohilde un'altra figura femminile, forse un'ancella. A destra della scena un uomo, probabilmente Egill, sta catturando gli uccelli con le cui piume Welund si fabbricherà le ali.<ref>G. Henderson, ''Early Medieval Art'', 1972, rev. 1977, Penguin, p. 157</ref>
 
Altre raffigurazioni di Weland risalenti all'[[vichinghi|epoca vichinga]] si trovano nell'Inghilterra del Nord. A [[Halton (borough)|Halton]] nel [[Lancashire]], Weland è raffigurato nella sua fucina, circondato dai suoi strumenti. Sulle croci di [[Leeds]] e [[West Yorkshire]], a [[Sherburn-in-Elmet]] e [[Bedale]], e nel [[North Yorkshire]], Welund è rappresentato mentre vola con il suo abito di piume.<ref>Richard Hall, ''Viking Age Archaeology'', (series Shire Achaeology), 1995:40.</ref>
 
==Toponimi==
È anche associato con la ''Forge de Wieland'' ("Fucina di Wieland"), un sepolcro funerario nella Contea di [[Oxford]]. Questo monumento megalitico è stato chiamato così dai [[Sassoni]], ma ilrisale loroa èun'epoca diprecedente moltoal tempoloro primaarrivo. Da questa assimilazione viene la superstizione secondo la quale un cavallo lasciato una notte intera con una piccola moneta d'argento (''[[Groat]]'') sarà trovato l'indomani completamente [[Ferro di cavallo|ferrato]], e il pezzo d'argento sparito...<br />
Questa superstizione è menzionata nel primo episodio di ''[[Puck of Pook's Hill]]'' di [[Rudyard Kipling]], "The Sword of Weland" (la spada di Weland), che narra l'ascesa e la caduta del dio.
 
==Spade che sarebbero state forgiate da Weland==
Dalla corrispondente voce in inglese e dalle opere citate a fianco risulterebbero le seguenti spade attribuite a Weland:
[[File:Badhild in Wielands Schmeid by Johannes Gehrts.jpg|thumb|''Böðvildr in Weyland's Smithy''<br />John Gehring (1883)]]
* '''[[Almace]]''', la spada di [[Turpino|Arcivescovo Turpino]], secondo la ''Karlamagnus Saga'' (Saga di [[Carlo Magno]]).
* Albion, la spada del figlio di [[Herne il Cacciatore|Herne]], l'[[Robin Hood|uomo incappucciato]], nella serie TV ''[[Robin Hood (serie televisiva 1984)|Robin di Sherwood]]''. Inoltre, Morax, Solas, Orias, Elidor, Beleth, e Flauros, nell'episodio "The Sword of Weland" (la spada di Weland) di ''Robin of Sherwood''.
* '''[[AlmaceExcalibur|Caliburn]]''', la spada di Macsen, [[Turpino|ArcivescovoMago TurpinoMerlino]], secondoe la[[Re ''KarlamagnusArtù]], Saga''nella (Saga dileggenda [[CarlomagnoRe Artù|Arturiana]]) di Mary Stewart.
* '''[[Cortana (spada)|Cortana]]''', la spada di [[Uggieri il Danese]], secondo la ''Karlamagnus Saga''.
* [[Excalibur|Caliburn]], nella leggenda [[Re Artù|Arturiana]] di Mary Stewart, è la spada di Macsen, [[Merlino]], e Artù.
* '''[[CurtanaDurlindana]]''', la spada di [[OgierOrlando il Danese(paladino)|Rolando]], secondo la ''Karlamagnus Saga'', (Saganonostante nell<nowiki>'</nowiki>''[[Orlando Innamorato]]'' la Durlindana fosse la spada di Carlomagno[[Ettore]] di [[Troia]]).
* '''[[Mimung]]''' (in [[lingua norrena|norreno]], '''Mimming''' in [[lingua inglese antica|antico inglese]], '''Mimminc''' in [[alto tedesco medio]]). Secondo la ''[[Þiðrekssaga]]'' (Saga di [[Teodorico il Grande|Teodorico da Verona]]) Velent forgiò due spade identiche: la più forte chiamata appunto Mimung la tenne per sé, l'altra fu donata a re [[Niðhad|Níðungr]]. Nella ''[[Völundarkviða]]'' invece Níðuðr prese la spada di Völundr dopo averlo fatto prigioniero. Nella letteratura tedesca medioevale e nella stessa ''Þiðrekssaga'', Mimung diviene la spada di [[Vitige|Viðga]] (in [[alto tedesco medio]] Witege), figlio di Velent e compagno d'armi di [[Teodorico il Grande|Þiðrekr]] ([[alto tedesco medio]] Dietrich). Essa passa poi nelle mani di [[Gualtiero di Aquitania|Waldere]] nell'omonimo poema [[lingua inglese antica|anglosassone]] e di Landri (Landres), nipote di [[Carlo Magno]], nella ''Karlamagnus Saga''.
* [[Durlindana]], la spada di [[Orlando (paladino)|Rolando]], secondo la ''Karlamagnus Saga'' (Saga di Carlomagno): anche se nell'''[[Orlando Innamorato]]'' la Durlindana si dice sia stata in origine la spada di [[Ettore]] di [[Troia]].
* [[Witige|Mimung]], che ha forgiato per combattere il fabbro rivale Amilias, secondo la ''[[Þiðrekssaga|Thidrekssaga]]''; la ''Karlamagnus Saga'' narra poi che Mimung entra nei possedimenti di Landri o Landres, nipote di Carlomagno.
* La spada senza nome di [[Huon di Bordeaux]], secondo [[John Bourchier]], Lord Berners.
* Una spada senza nome la cui storia è raccontata da [[Rudyard Kipling]] in ''[[Puck of Pook's Hill]]''.
* La spada senza nome dell'eroe nella ''Chanson de [[Gui de Nanteuil]]''.
* ''Un ''ouvrier de Galan'', un aiutante di Weland, dice che abbia forgiato la spada dell'eroe Merveilleuse nella ''Chanson de [[Doon de Mayence]]''.
 
Inoltre sono opera di Weland l'armatura di [[Beowulf (personaggio)|Beowulf]] nell'[[Beowulf|omonimo poema]] (verso 455) e quella di [[Gualtiero di Aquitania|Waltharius]] nell'[[Waltharius|poemetto latino]].
 
==Nella fantascienza moderna==
* ''The Winter of the World'' (''L'inverno del mondo''), una serie TV di fantasia di [[Michael Scott Rohan]] combina elementi mitici da fonti norrene e antico inglese, tra cui la forgiatura di una spada rassomigliante alla [[Cortana (spada)|CurtanaCortana]]. Uno dei personaggi viene catturato e costretto a forgiare oggetti di metallo per il re; dopo che viene paralizzato e imprigionato su un'isola, crea una serie di ali per fuggire dalla sua prigionia. Le storie di ''Elof the Smith'' (Elof il fabbro) nella trilogia in qualche modo parallela alle leggende di Wayland Smith.
* ''Northworld: Justice'' di [[David Drake]] si basa sulle storie di Weyland.
* ''Wieland il fabbro'' è un personaggio dei Fumetti ''[[Fables (fumetto)|Fables]]'' di [[Bill Willingham]].
* Nella saga [[The Shadowhunter Chronicles|Shadowhunters]] di [[Cassandra Clare]] il nome viene cambiato il Wayland, ma resta il fabbro creatore di [[Cortana (spada)|Cortana]], [[Durlindana]] e, in questo caso, [[Gioiosa (spada)|Gioiosa]].
 
==Voci correlate==
*[[Deor]]
*[[Ilmarinen]]
*[[Gobannus]]
*[[Sigurd]]
*[[Wieland der Schmied (libretto)]], un progetto di [[Richard Wagner]] per un'opera [[libretto]]
 
==Note==
<references />
 
==FontiBibliografia==
* {{en}} [[Seamus Heaney|Heaney, Seamus]] (2000) [http://books.google.com/books?id=KdssHU8Bw7sC&printsec=frontcover&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false ''Beowulf: A New Verse Translation''] (W. W. Norton) ISBN 978-0-393-32097-8
* {{en}} Larrington, Carolyne (trad.) (1996) ''[http://books.google.com/books?id=nBzuQZ4MCPIC&printsec=frontcover&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false The Poetic Edda]''. (Oxford World's Classics) ISBN 0-19-283946-2.
* {{en}} Mortensson-Egnund, Ivar (trad.) (2002) ''Edda. The Elder Edda and the Prose Edda'' (Oslo: Samlaget) ISBN 82-521-5961-3
* {{de}} Robert Nedoma, ''Die schriftlichen und bildlichen Denkmäler der Wielandsage''. Göppingen: Kümmerle, [[1988]]
* {{de}} Arnulf Krause, ''Die Heldenlieder der Älteren Edda''. Reclam, Ditzingen (Oktober 2001). ISBN 3-15-018142-9
* {{de}} Rudolf Simek, ''Die Edda''. C.H. Beck, München 2007. S. 85-88. ISBN 978-3-406-56084-2
 
==Voci correlate==
*[[Deor]]
*[[Ilmarinen]]
*[[Gobannus]]
*[[Sigfrido]]
*[[Wieland der Schmied (libretto)]], un progetto di [[Richard Wagner]] per un'opera [[libretto]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Wieland}}
 
==Collegamenti esterni==
*{{cita web|1=http://www.waylands.net/public/smithy/legends.htm|2=Articolo su Wayland il Fabbro; riguarda anche Egil|lingua=en|accesso=24 gennaio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070928043920/http://www.waylands.net/public/smithy/legends.htm#|dataarchivio=28 settembre 2007|urlmorto=sì}}
*{{cita web|1=http://homeros.godsong.org/FRANKS_CASKET.pdf|2=Austin Simmons, ''The Cipherment of the Franks Casket'' (PDF)|lingua=en|accesso=24 gennaio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120303013402/http://homeros.godsong.org/FRANKS_CASKET.pdf#|dataarchivio=3 marzo 2012|urlmorto=sì}}
*{{cita web|http://www.franks-casket.de/english/index.html|Weland sullo Scrigno dei Franchi; saggio sulla Saga|lingua=en}}
*{{cita web|http://www.heimskringla.no/wiki/Völundarkviða|Völundarkviða - Heimskringla.norvegia|lingua=en}}
*La [[Völundarkviða|Völundarkvida]] o ''Völundarkviða'' in lingua norrena ''« Canto di Völund »'' è un poema epico dell'[[Edda poetica]] che racconta la storia del fabbro Völund.
 
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