Bassano del Grappa: differenze tra le versioni

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|Didascalia mappa = Posizione del comune di Bassano del Grappa all'interno della provincia di Vicenza
}}
'''Bassano del Grappa''' (''Basan'' /{{IPA|ba'sanbaˈsan}}/ in [[lingua veneta|veneto]]<ref>{{cita web|titolo=BASSAN ÇITÀ DE VENTO|url=http://www.assarca.com/sportello/sportello_italia_3.asp?p_id=1383&titolo=I%20dialetti%20d'Italia:%20(%20testi,%20voci%20e%20suoni%20)&vst=2558&titolo_con=%3Cb%3EBassan+%E7it%E0+de+vento%3C%2F|accesso=25 novembre 2011|editore=Gino Pistorello|dataarchivio=5 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305110232/http://assarca.com/sportello/sportello_italia_3.asp?p_id=1383&titolo=i%20dialetti%20d%27italia%3A%20%28%20testi%2C%20voci%20e%20suoni%20%29&titolo_con=%3Cb%3Ebassan+%E7it%E0+de+vento%3C%2F&vst=2558|urlmorto=no}}</ref>, già ''Bassano Veneto'') è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Vicenza]] in [[Veneto]].
 
È la città, dopo il [[Vicenza|capoluogo]], con più abitanti nella [[provincia di Vicenza]].
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=== Resistenza ===
{{vedi anche|Resistenza vicentina}}
[[File:Bassano del Grappa 101 (8187929817).jpg|alt=Castello degli Ezzelini|miniatura|223x223px251x251px|Castello degli Ezzelini]][[File:Bassano z11.JPG|thumb|Viale dei Martiri]]
 
Anche a Bassano del Grappa, tra il [[1922]] e il [[1943]], si affermò il [[fascismo]] e dal [[1926]] il sindaco venne sostituito da un podestà governativo. Con lo scoppio della [[seconda guerra mondiale]] e la caduta del [[Storia del fascismo italiano|regime fascista]], la città subì l'invasione tedesca. «Durante la [[Guerra di liberazione italiana|Guerra di liberazione]] fu uno dei più gloriosi centri di organizzazione della [[Resistenza italiana|Resistenza]]»<ref name="Enciclopedia dell'Antifascismo e della Resistenza">''Enciclopedia dell'Antifascismo e della Resistenza'' Vol. I, Voce "Bassano del Grappa", pag. 255 e 256, La Pietra, Milano, prima edizione, 1968</ref>. Varie unità operarono nella zona, incluso formazioni delle [[Brigate Garibaldi]], delle [[Brigate Matteotti]] e delle Brigate "Italia Libera"<ref name="Enciclopedia dell'Antifascismo e della Resistenza" />. L'evento più drammatico che subì la [[Resistenza vicentina|Resistenza locale]] fu il «rastrellamento del [[Monte Grappa|Grappa]]» del settembre [[1944]] (più di 500 morti e 400 deportati), che culminò il 26 settembre [[1944]] con l'[[Operazione Piave#L'eccidio di Bassano|eccidio di Bassano]] con 31 [[Impiccagione|impiccagioni]] nei viali cittadini<ref name="Enciclopedia dell'Antifascismo e della Resistenza" />. Responsabile di queste atrocità fu il vicebrigadiere delle [[Schutzstaffel|SS]] [[Karl Franz Tausch]].
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=== Architetture religiose ===
[[File:Duomo di Santa Maria Assunta in Colle.jpg|alt=Duomo di Santa Maria in Colle|miniatura|Il [[Duomo di Bassano del Grappa|Duomo di Santa Maria in Colle]]]]
[[File:Bassano del Grappa-4.jpg|miniatura|Chiesa di San Francesco con il [[protiro]]]]
[[File:San Giovanni Bassano 01.JPG|miniatura|Chiesa di San Giovanni Battista]]
* [[Duomo di Bassano del Grappa|Duomo di Santa Maria in Colle.]] Sorge sull'antica pieve, all'interno della Prima Cerchia Muraria del [[Castello degli Ezzelini (Bassano del Grappa)|Castello degli Ezzelini]]. La presenza di questa [[pieve]] è documentata fin dal [[998]], in un [[placito]] steso in occasione di un'[[assemblea]] giudiziaria presieduta dal conte Azeli e da Oberto, [[Vescovo]] di [[Verona]]<ref>{{cita libro|autore=Ottone Brentari|titolo=Storia di Bassano e del suo territorio|città=Bologna|anno=1884|pp=50, 69}}.</ref>. Il [[duomo]] di Bassano del Grappa non dispone di una vera e propria [[facciata]] nel senso classico del tema, bensì dispone di una semplice parete liscia interrotta solo da tre porte d'ingresso, di cui quella centrale è più alta e dotata di arco e [[frontone]] (il portone centrale), mentre quelle laterali sono più semplici, basse e squadrate. La parete è sovrastata da cinque finestre semicircolari che danno luce all'interno. L'interno a [[Pianta (architettura)|pianta]] rettangolare, è contraddistinto da una singolare e quasi totale unitarietà storica e figurativa. Le pareti sono scandite da [[Parasta|paraste]] corinzie sormontate da una [[Parapetto|balaustrata]] decorata a [[Modiglione|modiglioni]]. L'interno del duomo è caratterizzato dalla presenza del [[Battistero]], dell'[[Organo a canne|organo]], dei [[Confessionale|confessionali]] e da otto [[Altare|altari]] completi di [[Pala d'altare|pale]], oltre all'[[altare maggiore]].<ref>{{Cita libro|autore=Ylenia Baù|altri=Relatore Cecilia Vicentini|titolo=Il Duomo di Santa Maria in Colle di Bassano del Grappa: l'apparato decorativo del XVI-XVII secolo|edizione=tesi dattiloscritta|data=Anno Accaddemico 2024/2025|editore=Università telematica "e-Campus"}}</ref>
*[[File:Bassano del Grappa-4.jpg|miniatura|La chiesa di San Francesco con il [[protiro]]]][[Chiesa di San Francesco (Bassano del Grappa)|Chiesa di San Francesco]]. Costruita con dedica alla [[Maria (madre di Gesù)|Vergine Maria]] fu ceduta ai [[Ordine dei frati minori conventuali|Frati Minori Conventuali]] che lo dedicarono a [[Francesco d'Assisi|San Francesco]]. In [[Architettura romanica|stile romanico]] a croce latina è stata più volte ingrandita. La facciata ha struttura a capanna con un agile [[protiro]] ad archi a tutto sesto risalente al [[1306]]. All'interno l{{'}}''Annunciazione'' di [[Guariento di Arpo]] oltreché un [[crocifisso]] ligneo dipinto. Alcuni storici del passato hanno affermato che la costruzione di questa chiesa sia il frutto di un voto fatto da [[Ezzelino I da Romano]] (il "balbo") durante il viaggio in nave, di ritorno dalla seconda crociata in [[Terra santa|Terrasanta]] (approssimativamente attorno al 1148) nel pieno di una burrasca marina che rischiava di martirizzare i crociati, gratificandoli ben oltre l'ordinaria assoluzione di tutti peccati. Ezzelino e altri cavalieri pregarono la Vergine Maria di salvarli, non ritenendosi degni di salire agli onori del calendario. Tale ipotesi sembra confermata dagli affreschi presenti; non è tuttavia suffragata da documenti storici d'archivio<ref>{{cita libro | nome=Giambattista | cognome=Verci | titolo=Storia degli Eccelini - Tomo I | anno=1841 | editore=T. Fontana | città=Venezia}}</ref>.
*[[File:Tempio Ossario Bassano del Grappa.jpg|miniatura|Il Tempio Ossario]][[Tempio ossario di Bassano del Grappa|Tempio ossario]]. Costruito inizialmente (1908) per ospitare la nuova sede arcipretale di Bassano e sospeso poi per mancanza di fondi, alla fine della [[prima guerra mondiale|Grande Guerra]], ceduto allo Stato italiano (1930), divenne ossario per seppellire in maniera decorosa i resti dei caduti in battaglia. Ospita 5&nbsp;405 caduti tra cui 236 decorati. Di stile [[Architettura neogotica|neogotico]], a croce latina è costruito interamente in mattoni rossi. L'intera costruzione lunga 75 metri è snellita da due agili campanili di 60 metri d'altezza ciascuno. Copia simile, dello stesso architetto Rinaldo di Venezia, si trova a [[Montebelluna]] (TV).
* [[File:San Giovanni Bassano 01.JPG|miniatura|La chiesa di San Giovanni Battista]][[Chiesa di San Giovanni Battista (Bassano del Grappa)|Chiesa di San Giovanni Battista]]. Sorge sul lato sud di Piazza Libertà, dal terrapieno che chiuse il fossato intorno al secondo giro di mura. Commissionata dalla famiglia Blasi, la chiesa risale al [[1308]] e venne ricostruita nella seconda metà del XVII secolo dall'architetto bassanese [[Giovanni Miazzi]] che la progettò dopo l'incontro con [[Francesco Maria Preti]]. Secondo tradizione, nacque con l'altare maggiore orientato a est e con l'entrata principale a ovest ma, con il rifacimento settecentesco la facciata principale, inaugurata nel 1813, fu costruita verso la piazza, così che la chiesa ha un orientamento nord-sud e una pianta singolare: è infatti sviluppata in larghezza anziché in lunghezza come prevedono schemi e norme canoniche. Il bassanese monsignor [[Zaccaria Bricito (arcivescovo)|Zaccaria Bricito]] la consacrò il 30 giugno [[1847]]. Al suo interno troviamo l'interessante cappella barocca del Sacramento, riccamente decorata con statue, putti e bassorilievi di [[Orazio Marinali]] e pregevoli stucchi dei milanesi [[Abbondio Stazio]] e [[Carpoforo Mazzetti]]. La pala d'altare raffigurante [[Giovanni Battista|San Giovanni Battista]] è un capolavoro degli anni giovanili del Piazzetta.
* [[File:Tempio Ossario Bassano del Grappa.jpg|miniatura|Il Tempio Ossario]][[Chiesa di San Donato (Bassano del Grappa)|Chiesa di San Donato]]. Edificata sulla destra [[Brenta]] nelle immediate vicinanze del [[Ponte Vecchio]] risale al [[1208]]. Fu costruita per desiderio di [[Ezzelino II da Romano|Ezzelino II il Monaco]] su concessione del Vescovo di [[Vicenza]] Uberto II al fine di contrastare il diffondersi dell'[[Catarismo|eresia catara]]. La chiesa più tardi venne ampliata e adibita a luogo conventuale francescano. Nell'aprile 1221 e il 4 ottobre [[1226]] vi sostarono [[Francesco d'Assisi|San Francesco d'Assisi]] e [[Antonio di Padova|Sant'Antonio da Padova]]. Nel [[1325]] i francescani si trasferirono nella Chiesa di Santa Maria, poi di San Francesco, nell'attuale Piazza Garibaldi. Due anni più tardi il convento ospitò le monache benedettine che lo trasformarono in ospedale. Nel Quattrocento tornò ai francescani e dalla metà del Cinquecento iniziò una lenta decadenza. All'interno si trova la ''Madonna con Bambino in trono con San Donato e San Michele Arcangelo'' di Francesco Da Ponte Il Vecchio, padre di Jacopo. Nel [[1900]] lunghi lavori di ristrutturazione mirarono a esaltare le figure di San Francesco e di Sant'Antonio, ricreando la cella che, secondo la tradizione, ospitò i due santi.
* [[File:Chiesa dei Santi VitoCampese, Modestochiesa edi CrescenziaSanta (San Vito, Bassano del Grappa)Croce 0205.jpg|thumbminiatura|La chiesa deidella SantiSanta Vito,Croce Modestoa e CrescenziaCampese]][[Chiesa della Santa Croce (CampeseBassano del Grappa)#Storia|Chiesa della Santa Croce a Campese.]]. Nel [[1124]], di ritorno dalla [[Terra santa|Terra Santa]], l'abate [[Ponzio di Melgueil]], caduto in disgrazia al [[Papa]]to, non rientrò nella sua [[abbazia di Cluny]], ma cercò rifugio presso le potenti famiglie della [[Marca Trevigiana]], fedeli all'[[Impero]]. Queste gli fecero dono delle terre di Campese, dove con la protezione del [[Diocesi di Padova|vescovo di Padova]] egli diede vita al progetto di costruzione di una grandiosa abbazia dedicata alla [[Vera Croce|Santa Croce]], il simbolo dei [[Crociato|Crociati]]. Suoi principali sostenitori furono gli [[Da Romano|Ezzelini]], lo sterminio dei quali provocò però l'arresto dello sviluppo del nuovo monastero, che passò sotto la giurisdizione della Congregazione benedettina di [[San Benedetto Po]] ed ebbe la dignità di priorato. L'aspetto odierno, benché molto modificato rispetto all'origine, conserva evidenti alcuni elementi delle originarie strutture. Il luogo ha rivestito straordinario interesse dopo il [[1544]], per il fatto che qui visse l'ultimo periodo della sua vita [[Teofilo Folengo]], geniale e fecondo poeta macaronico, noto e celebrato con lo pseudonimo di "[[Teofilo Folengo|Merlin Cocai]]". Il suo celebre sepolcro, posto in chiesa a destra dell'altar maggiore, è stato meta di viaggiatori illustri, che nei secoli hanno scritto epitaffi in suo onore, raccolti in piccola parte nel sacello stesso. All'interno dell'ex monastero è attivo un Centro di Documentazione Folenghiana per chi desidera avere informazioni sulle attività riguardanti il poeta tra cui si contano molteplici iniziative culturali ed enogastronomiche proposte dagli "Amici di Merlin Cocai".
* [[Chiesa di San Giorgio (Bassano del Grappa)|Chiesa di San Giorgio alle Acque]]. Documentata dal [[1202]], fu soggetta alla famiglia degli [[Da Romano|Ezzelini]] nell'[[XI secolo]] quando furono eseguiti all'interno gli interessanti affreschi tuttora esistenti.
* [[File:Chiesa della Trinità, Bassano del Grappa, architetto Giovanni Miazzi.JPG|miniatura|La chiesa della Santissima Trinità ad Angarano]][[Chiesa della Santissima Trinità (Bassano del Grappa)|Chiesa della Trinità]] ad [[Angarano]]. Portata a termine verso il [[1810]] secondo il progetto di [[Giovanni Miazzi]] ([[1698]]-[[1797]]). Prese il posto del vecchio edificio, di origine quattrocentesca, ormai del tutto inadeguato alle necessità religiose e sacramentali della comunità presente. Quattro imponenti semicolonne, sorrette da alti basamenti, sostengono la trabeazione dalla quale diparte un classico timpano triangolare decorato da una cornice dentellata. Lateralmente all'interno di ciascuna delle due semicolonne in risalto zone rettangolari e quadrate, al centro, sopra il portale d'ingresso un timpano semicircolare si accorda superiormente a un arco di trionfo, sotto il quale si apre un rosone a vetrata realizzata dopo la seconda guerra mondiale per la distruzione della precedente: vi sono raffigurate il simbolo della SS. Trinità, stemmi di [[Papa Pio XII|Pio XII]] e del [[Diocesi di Vicenza|vescovo di Vicenza]] Zinato e degli [[Angarano]].
*[[Chiesa dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia (Bassano del Grappa)|Chiesa dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia]] a [[San Vito (Bassano del Grappa)|San Vito]], costruita nel [[XVIII secolo]] al posto della precedente cappella medievale sorta per opera di alcuni frati benedettini provenienti da Vicenza.
 
=== Architetture militari ===
[[File:Bassano z02.JPG|thumb|Il Castello degli Ezzelini|alt=ILCastello degli Ezzelini]]
[[File:Bassano del Grappa 136 (8189063586).jpg|miniatura|La Torre Civica|alt=La Torre Civica]]
 
* [[Castello degli Ezzelini (Bassano del Grappa)|Castello degli Ezzelini]] (o castello superiore). Nonostante la denominazione popolare, il castello non appartenne mai agli Ezzelini né ad alcun altro signore poiché era «sorto per volontà degli abitanti» come azione di difesa collettiva<ref>{{Cita libro|nome=Gina|cognome=Fasoli|titolo=Storia di Bassano|anno=1980|p=15}}</ref>. Le strutture più antiche del castello ancora visibili (risalenti al XII-XIII secolo) comprendono le parti inferiori di torri e murature (identificabili per la tessitura muraria in ciottoli del fiume Brenta, pietre calcaree e laterizi). La piazza antistante era luogo di mercato e di adunanze. Nel corso del [[XIII secolo]] venne costruito un nuovo muro di cinta fino alla torre pentagonale Nord. Venne edificata anche la torre dell'Ortazzo e furono restaurate la torre di Ser Ivano e il campanile della chiesa. Nel [[XIII secolo]] fu costruita una nuova cinta che andava a proteggere i borghi cresciuti esternamente e alla fine del [[XIV secolo]] risale l'ultimo ampliamento in parte ancora visibile in viale delle Fosse. Nel [[XV secolo]] la fortificazione era ancora attiva prima di passare al dominio veneziano, in seguito (secondo una sorte comune ad altre strutture militari del circondario) fu dismessa e trasformata. Dagli anni novanta del Novecento il castello è oggetto di restauri. Il Corpo di Guardia si trova all'ingresso del percorso delle mura del Castello di Bassano del Grappa. Si tratta di uno spazio chiuso dalla Cinta storica e ha una forma di quadrilatero irregolare con lati di circa due metri e con muri di altezza variabile (da 13,50 metri a 7,50 circa) realizzati in ciottoli e laterizi a file alternate secondo la tecnica in uso all'epoca. Sull'angolo sud ovest si erge la torre di ser Ivano alta 27 metri. I due lati est e ovest delle mura sono liberi, mentre su quelli nord e sud sono addossati corpi di fabbrica con altezza prossima a quella delle Mure storiche.
* Porta delle Grazie, o Porta Aureola. Era l'antico accesso nordorientale alla città di Bassano del Grappa. Senz'ombra di dubbio è la Porta di Bassano meglio conservata, si possono ancora riconoscere, infatti, le linee classicheggianti dell'architettura. Porta delle Grazie fa parte della cinta muraria edificata nel [[XVI secolo]], tutt'oggi sono ancora evidenti le colonne incassate che sostengono l'architrave, il fregio e il timpano. L'opera fu commissionata da Podestà Veneto nel [[1561]], la realizzazione del progetto fu assegnata a un architetto del luogo contemporaneo del più noto [[Andrea Palladio]]. La vicina Chiesa Santa Maria delle Grazie custodisce alcuni piccoli tesori artistici di [[Jacopo Bassano|Jacopo da Bassano]] e [[Battista di Vicenza]] tra cui spicca una Crocefissione in cui viene raffigurato anche l'antico [[Ponte Vecchio (Bassano del Grappa)|Ponte Vecchio]]: prima testimonianza figurativa del simbolo di Bassano. Davvero suggestivo il panorama che si apre nella zona adiacente alla Porta delle Grazie: l'[[Altopiano dei Sette Comuni|Altopiano di Asiago]] a sinistra e il [[Massiccio del Grappa]] a destra fanno da sfondo e incorniciano questo luogo, che non a caso, prende il nome di Belvedere.
* Porta Dieda. Collocata presso quello che fu il Castello Inferiore detto dei Berri, edificato nel [[1315]] dai padovani per proteggere i nuovi borghi sorti fuori le mura. Nel [[1389]] l'intero complesso fu inglobato nella cinta muraria fatta erigere da [[Gian Galeazzo Visconti]], ma il [[Castello]] cadde in rovina e fu presto sostituito da abitazioni civili. Rimane la Porta, aperta nel [[1541]] dal [[Podestà (medioevo)|podestà]] [[Domenico Diedo]], al fine di poter direttamente comunicare con le nuove realtà abitative andate nel tempo sempre più infoltendosi. La facciata a sud era ornata da affreschi restaurati di recente: nella parte superiore un poderoso leone alato con il libro, manifesto di fedeltà politica alla dominante [[Venezia]], e in quella inferiore [[Marco Curzio Rufo]] su un cavallo impennato in atto di gettarsi armato nella voragine, paradigmatico esempio di coraggio. Quest'ultimo fu realizzato da [[Jacopo Bassano|Jacopo Da Ponte]] e ne rimangono solo poche tracce.
*[[File:Bassano del Grappa 136 (8189063586).jpg|miniatura|La Torre Civica|alt=La Torre Civica]][[Torre civica]]. Costruita probabilmente fra gli anni venti e quaranta del [[XIII secolo]] (dalla famiglia [[Da Romano]]) ma la data più probabile è quella del [[1312]] quando, in occasione dell'allungamento delle mura della seconda cinta, veniva a costituire un importante episodio difensivo e di protezione per il borgo nuovo cresciuto esternamente alle mura. Essa infatti si distingueva per le misure importanti in altezza, larghezza e spessore del corpo murario, la poderosa base troncopiramidale, la mancanza di decorazioni. Nella documentazione compare nel [[1349]] quando venne collocata una campana di 500 chilogrammi. Da questo momento in poi essa risultava intestata al [[Comune]] che provvedeva alla manutenzione e al pagamento dei custodi. I custodi svolgevano varie mansioni ma il compito principale era di vedetta dall'alto e di annunciare tumulti, calamità o minacce d'assalto. La denominazione con cui la conosciamo, ossia “[[torre civica]]”, le venne attribuita da quando nel [[1494]] vi fu aperta alla base una porta in pietra con dipinto sopra lo stemma della città. Nel [[1625]] la porta venne sopraforata per dar luce all'abitazione del custode e collegata a terra con una scala in legno i cui gradini nel [[1727]] vennero in parte sostituiti da altri in pietra. Non si conosce invece l'anno in cui l'emblema di [[Venezia]] a titolo onorifico venne dipinto in affresco. Nel corso del [[XVIII secolo|XVIII]] secolo fu dotata di [[orologio]] e nel [[XIX secolo]] del rialzo apicale sulla sommità. Certamente la torre si distingue in modo particolare rispetto a tutti gli altri edifici storici cittadini per la sua centralità nell'impianto urbano e per il fatto di dominarlo con la sua altezza (43 metri). Dopo un recente e importante restauro è stata riaperta al pubblico.
 
=== Altro ===
==== Piazze ====
[[File:Bassano del Grappa 126 (8189050766).jpg|alt=Piazzale della Libertà|miniatura|Piazza Libertà]]File:Chiesa della Trinità, Bassano del Grappa, architetto Giovanni Miazzi.JPG
[[File:Bassano del Grappa 66 (8187866729).jpg|alt=Piazza Garibaldi|miniatura|Piazza Garibaldi]]
* Piazza Libertà. Un tempo "piazza dei Signori", è la vetrina del passeggio domenicale. Ottenuta con il riempimento del fossato che cingeva la seconda cerchia di mura di Bassano, fu chiamata dapprima piazza San Giovanni, dal nome della chiesa che vi era sorta nel [[1308]]. Dal 1867 fu dedicata a [[Vittorio Emanuele II di Savoia|Vittorio Emanuele II]] [[re d'Italia]] e durante il secondo conflitto mondiale fu chiamata piazza del Popolo, quindi piazza Libertà. Al limite ovest della piazza si alzano, su due colonne, una statua con il [[Leone di San Marco]], simbolo della dominazione [[Repubblica di Venezia|veneziana]], e una statua di [[Bassiano di Lodi|san Bassiano]], patrono della città, opera dello scultore bassanese [[Orazio Marinali]] (1643-1720). Il santo, [[Diocesi di Lodi#Cronotassi dei vescovi|vescovo di Lodi]] tra il IV e il [[V secolo]], non approdò mai in riva al [[Brenta]]: i bassanesi tuttavia lo scelsero come protettore nel [[1509]] per la somiglianza del suo nome a quello della loro città e per le sue facoltà taumaturgiche contro le ricorrenti pestilenze. La piazza è il punto nodale della città dove convergono le principali vie del centro, si affacciano a nord prestigiosi palazzi, fra cui le case dell'antica Stamperia [[Remondini]] (che ha portato il nome di Bassano in tutto il mondo) e la Loggia del Comune, e a sud l'imponente facciata neoclassica della chiesa di San Giovanni Battista.
* [[File:Bassano del Grappa 66 (8187866729).jpg|alt=Piazza Garibaldi|miniatura|Piazza Garibaldi]]Piazza Garibaldi. La consuetudine bassanese chiama questa piazza "piazza della Fontana" o "piazza delle Erbe", perché per secoli vi si è tenuto il mercato degli ortaggi. La piazza, sistemata definitivamente da [[Antonio Gaidon]] nel [[1776]], è sovrastata, a nord, dalla [[torre civica]] mentre a sud si trovano la chiesa di San Francesco e il Museo Civico. Nel [[1898]] l'arrivo di una conduttura idrica che, attingendo alle sorgenti dei Fontanazzi, portava in pieno centro pura acqua di sorgente, rappresentò un fatto di rilevanza addirittura nazionale. L'opera fu celebrata con la costruzione quasi nel centro della piazza dalla fontana Bonaguro. L'opera fu realizzata dallo scultore [[Carlo Spazzi]] e intitolata all'allora sindaco Antonio Bonaguro, che la donò alla comunità in occasione dell'inaugurazione dell'[[acquedotto]] pubblico.
* Piazzotto Montevecchio. Si trovava entro la seconda cerchia di mura e alla metà del [[XIII secolo|Duecento]] in questa zona sorgevano la Casa del Comune e le residenze ezzeliniane. Al centro della piazza c'era un pozzo, motivo per cui spesso viene ancora oggi chiamata "piazza del pozzo". Era conosciuta anche con i nomi di "Piazza del Sale" e poi "PiazzaPiaz za degli Zoccoli", poiché fino alla metà del [[XX secolo]] questo era luogo di mercato dove si raccoglievano numerosi ambulanti a vendere le "sgalmare", caratteristici zoccoli in legno. La prima piazza di Bassano era un tempo molto più ampia. Su di essa si affacciava pure il fondaco dei Grani, poi ristrutturato e adibito ([[1494]]) a [[Monte di Pietà]]: il severo "Monte Vecchio", che dà il nome al luogo e che reca infisso il più antico stemma della città: due leoni rampanti ai lati di una torre. Il piazzotto era anche una straordinaria galleria d'arte all'aperto. Sul suo fronte orientale casa Michieli-Bonato era affrescata con scene bibliche, in parte ancora visibili, di Francesco e [[Bartolomeo Nasocchio]], contemporanei dei [[Da Ponte]]. L'attigua Casa dal Corno-Bonato aveva decorazioni con putti, animali e motivi allegorici di [[Jacopo Bassano|Jacopo Da Ponte]]. Tale fregio è stato staccato per essere restaurato nel [[1975]] e in seguito è stato collocato al Museo Civico ([[1982]]).
* [[File:Bassano del Grappa 114 (8187978419).jpg|alt=PIazza Trrasglio|miniatura|PIazza Terraglio]]Piazza Terraglio. L'attuale spazio sorse nel tempo dall'interramento del fossato e dalla demolizione a sud del muro esterno dello stesso Castello che nella cerchia ezzeliniana veniva protetto da una doppia cinta muraria. Interessante la concessione comunale che nel [[1400]] consentiva in questa zona a costruire le cosiddette “chioare” o “chiodare”, una specie di recinto aperto con tettoia per asciugare e tirare i panni, prodotti dalle attività laniere addossate al fiume.
* Piazzale Cadorna. Era conosciuto come quartiere o borgo [[Caravaggio]] che comprendeva dei piccoli orti, delle stalle, delle casupole, dei magazzini e una chiesetta dedicata alla [[Madonna del Caravaggio]], costruita nel [[1706]] per volere di [[Caterina Brocchi]], poi sede della Congregazione di [[Luigi Gonzaga|San Luigi Gonzaga]] e allora chiamata Chiesetta di San Luigi.
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Il ponte infine fu gravemente danneggiato dalla eccezionale piena con alluvione del 4 novembre 1966, a seguito della quale venne effettuato un sistematico restauro strutturale. Seguirono gli interventi straordinari del 1990-1993.
 
Lavori di controllo della stabilità della struttura e soprattutto delle parti immerse e dedel conseguente restauro sono iniziati a fine 2015 e a inizio maggio 2018 i lavori sono stati sospesi. Nel 2019 i lavori sul ponte sono stati ripresi e il 12 febbraio il ponte è stato sollevato di circa {{M|45|u=cm}} nella zona collassata. Le fondazioni lignee, completamente degradate, sono state completamente sostituite da travi reticolari e pilastri in acciaio inox fino al livello di magra. I lavori sono stati portati a termine il 14 maggio 2021.<ref>{{Cita web|url=https://www.venetoeconomia.it/2021/10/bassano-dopo-anni-di-restauri-torna-a-splendere-il-ponte-degli-alpini/|titolo=Bassano. Dopo anni di restauri torna a splendere il Ponte degli Alpini|accesso=5 dicembre 2023}}</ref>
 
Con la legge n. 65/19 del 5 luglio 2019 è stato dichiarato [[Monumenti nazionali (Italia)|Monumento nazionale]].<ref>{{Cita web|url=https://www.senato.it/leg/18/BGT/Schede/Ddliter/51778.htm|titolo=Ponte Vecchio di Bassano Monumento Nazionale}}</ref>
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Il [[consiglio comunale]] di Bassano del Grappa ha sede alla ''Sala Consiliare'' presso il Palazzo del Monte. I consiglieri comunali (dopo le modifiche introdotte con la legge finanziaria per l'anno 2010) sono 24;
 
=== Sindaci nominati dal Comitato di LiberazioneCLN Nazionale===
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
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{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Sindaci dal 1946 ===
{| class="wikitable" float="center" style="text-align: leftcenter; font-size:90100%;"
|-
! colspan=2|<small>Sindaco</small> Nominativo
!<small> Partito< /small> Coalizione
!<small> Periodo</small>
!<small> Elezione</small>
|-
! colspan=5| Sindaci eletti dal Consiglio comunale (1946-1995)
|bgcolor={{Colore ombra partito|Democrazia Cristiana}}|
|-
|'''Giovanni Cosma'''
|[[ bgcolor={{CP|Democrazia Cristiana]]}}|
| '''Giovanni Cosma'''
|[[1946]]
| [[Democrazia Cristiana]]
| [[1946]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1946|1946]]
|-
| bgcolor={{Colore ombra partitoCP|Democrazia Cristiana}}|
| '''Giovanni Bottecchia'''
| [[Democrazia Cristiana]]
| [[1946]]-[[1951]]
| <small>''(1946)''</small>
|-
| rowspan=2 bgcolor={{Colore ombra partitoCP|Democrazia Cristiana}}|
| rowspan=2| '''[[Quirino Borin]]'''
| rowspan=2| [[Democrazia Cristiana]]
| rowspan=2| [[1951]]-[[1957]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1951|1951]]
Riga 627 ⟶ 624:
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1956|1956]]
|-
| rowspan=3 bgcolor={{Colore ombra partitoCP|Democrazia Cristiana}}|
| rowspan=3| '''Pietro Roversi'''
| rowspan=3| [[Democrazia Cristiana]]
| rowspan=3| [[1957]]-[[1967]]
| <small>''(1956)''</small>
Riga 637 ⟶ 634:
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1964|1964]]
|-
| rowspan=2 bgcolor={{Colore ombra partitoCP|Democrazia Cristiana}}|
| rowspan=2| '''[[Pietro Fabris (politico 1934)|Pietro Fabris]]'''
| rowspan=2| [[Democrazia Cristiana]]
| rowspan=2| [[1967]]-[[1975]]
| <small>''(1964)''</small>
|-
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1970|1970]]
|-
| bgcolor={{Colore ombra partitoCP|Democrazia Cristiana}}|
| '''Sergio Martinelli'''
| [[Democrazia Cristiana]]
| [[1975]]-[[1980]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1975|1975]]
|-
| rowspan=2 bgcolor={{Colore ombra partitoCP|Democrazia Cristiana}}|
| rowspan=2| '''Antonio Basso'''
| rowspan=2| [[Democrazia Cristiana]]
| rowspan=2| [[1980]]-[[1986]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1980|1980]]
|-
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1985|1985]]
|-
| rowspan=2 bgcolor={{Colore ombra partitoCP|Democrazia Cristiana}}|
| rowspan=2| '''Giovanni Tasca'''
| rowspan=2| [[Democrazia Cristiana]]
| rowspan=2| [[1986]]-[[1995]]
| <small>''(1985)''</small>
|-
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1990|1990]]
|-
! colspan=85| <small>Sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal 1995)</small>
|-
| bgcolor={{Colore ombra partitoCP|Partito Popolare Italiano (1994)}}|
| '''Lucio Gambaretto'''
| [[Partito Popolare Italiano (1994)|Partito Popolare Italiano]]
| [[1995]]-[[1999]]
| [[Elezioni comunali in Veneto del 1995#Bassano del Grappa|1995]]
|-
| rowspan=2 bgcolor={{Colore partitoCP|Centro-destra in Italia}}|
| rowspan=2| '''Gianpaolo Bizzotto'''
| rowspan=2| [[Centro-destra in Italia|Centro-destra]]
| rowspan=2| [[1999]]-[[2009]]
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| [[Elezioni comunali in Veneto del 2004#Bassano del Grappa|2004]]
|-
| bgcolor={{Colore partitoCP|Centro-sinistra in Italia}}|
| '''Stefano Cimatti'''
| [[Centro-sinistra in Italia|Centro-sinistra]]
| [[2009]]-[[2014]]
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2009#Bassano del Grappa|2009]]
|-
| bgcolor={{Colore partitoCP|Centro-sinistra in Italia}}|
| '''Riccardo Poletto'''
| [[Centro-sinistra in Italia|Centro-sinistra]]
| [[2014]]-[[2019]]
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2014#Bassano del Grappa|2014]]
|-
| bgcolor={{Colore partitoCP|LegaCentro-destra in NordItalia}}|
| '''Elena Pavan'''
|[[Lega per Salvini Premier|Lega]]<ref name="coalizione">Coalizione di [[Centro-destra in Italia|centroCentro-destra]].</ref>
| [[2019]]-[[2024]]
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2019#Bassano del Grappa|2019]]
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| bgcolor={{Colore partitoCP|LegaCentro-destra in NordItalia}}|
| '''Nicola Finco'''
| [[Centro-destra in Italia|Centro-destra]]
|[[Lega per Salvini Premier|Lega]]<ref name="coalizione" />
| [[2024]]-''in carica''
| [[Elezioni comunali in Veneto del 2024#Bassano del Grappa|2024]]
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