Gino Arias: differenze tra le versioni

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=== L'adesione al fascismo ===
Simpatizzante [[Socialismo|socialista]], si avvicina al neonato [[Fascismo|movimento fascista]] e ne diviene una delle personalità più influenti<ref>{{Cita libro|autore=C. Giachetti|titolo=Fascismo liberatore: storia, biografie, profili|url=https://archive.org/details/fascismoliberato00giac|annooriginale=1922|editore=Bemporad|p=p.128-129}}</ref>. E', infatti, tra i [[Professore|docenti universitari]] invitati come relatori alla riunione del Consiglio nazionale del [[Partito Nazionale Fascista|PNF]] tenutasi a [[Napoli]] nei giorni precedenti la [[Marcia su Roma]]<ref>{{Cita|Omar Ottonelli|p. 190}}.</ref>. Nel 1925 sottoscrive il [[Manifesto degli intellettuali fascisti]]<ref>{{Cita|Omar Ottonelli|p. 28}}.</ref>. Tra il 1927 e il 1932 è vicepresidente dell'[[Accademia dei Georgofili]]. Prende posizioni esplicite su periodici fascisti sui punti di programma del partito quali i rapporti tra [[governo]] e [[parlamento]], le [[Sindacato|organizzazioni sindacali]], l'[[editoria]], le [[Banca|banche]] e le [[Società segreta|associazioni segrete]]<nowiki/>. Partecipa alle commissioni incaricate di gettare le basi teoriche della riorganizzazione in [[Corporativismo|senso corporativo]] dell'ordinamento dello Stato (tra queste la ''Commissione dei 18 per le riforme costituzionali'' nel 1925<ref>{{Cita libro|autore=Paolo Simoncelli|titolo="Non credo neanch'io alla razza": Gentile e i colleghi ebrei|anno=2013|editore=Le Lettere|città=Firenze|p=p. 39}}</ref>). Sostiene e divulga le riforme istituzionali anche sulla [[Periodico|stampa periodica]], collaborando con [[Il Popolo d'Italia|''Popolo d'Italia'']] (quotidiano del PNF), [[Gerarchia (rivista)|''Gerarchia'']] e [[Critica fascista|''Critica Fascista'']]. Il tema del corporativismo fascista rappresenta da questo momento un argomento centrale nel suo impegno accademico, oltre che politico. Fa parte del [[Consiglio Nazionale delle Corporazioni]] (nel 1931) e tiene conferenze all'estero per presentare la politica economica fascista. Tra il 1934 e il 1939, siede alla [[Camera dei deputati del Regno d'Italia|Camera dei deputati]] ed è relatore di [[Disegno di legge|disegni di legge]] in materia finanziaria.
 
=== La conversione al cattolicesimo e le conseguenze delle leggi razziali ===
[[Ebrei in Italia|Ebreo]], nel 1932 si converte al [[Chiesa cattolica|cattolicesimo]]. Per questo nel 1938 è convinto di non subire conseguenze dall'entrata in vigore delle [[Leggi razziali fasciste|leggi razziali]]<ref>Scrive, infatti, in una lettera alla moglie il 6 agosto 1938: ''"Avrai letto nei giornali d'oggi come gli ebrei siano stati cacciati da tutti nella vita dello Stato: rimane l'un per mille! Io però non posso essere considerato ebreo, perché ho respinto a calci i giudei e sono cattolico''"{{Cita|Omar Ottonelli|p. 38}}.</ref>. Tuttavia c'è anche il suo nome nell'elenco dei docenti universitari costretti a lasciare l'insegnamento in seguito alla promulgazione dei ''Provvedimenti per la difesa della razza nella scuola fascista''<ref>RD-L 5 settembre 1938, n. 1390. [{{cita testo|url=http://www.cdec.it/dsca/Leggi/DL1390.htm |titolo=Provvedimenti per la difesa della razza nella scuola fascista] {{Webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20171124152839/http://www.cdec.it/dsca/Leggi/DL1390.htm |data=24 novembre 2017 }}</ref>. Deve, quindi, abbandonare anche gli incarichi politici e istituzionali, nonostante i tentativi di accreditarsi come "cattolico, italiano fascista"<ref>"''Cattolico, italiano, fascista, chiedo pertanto di rimanere sulla cattedra della quale non ho demeritato, ma ben meritato dalla Patria, dalle Scienze, dal Fascismo [...]. Rivolgendo questo appello al Duce e al Ministro della Educazione Nazionale, sento di obbedire ancora una volta alla legge suprema del dovere che è stata la regola della mia vita''". In Gino Arias. ''Memorie per la valutazione delle benemerenze eccezionali''. Cit. in Ottonelli, p. 41.</ref>[[Leggi razziali fasciste|.]]
 
=== L'espatrio in Argentina ===
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== Bibliografia ==
* [[Paolo Simoncelli]] "''Non credo neanch'io alla razza''" Gentile e i colleghi ebrei, Le Lettere, Firenze, 2013
* Luciano Cafagna, «[{{cita testo|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/gino-arias_(Dizionario-Biografico)/ |titolo=Arias, Gino]}}». In: ''Dizionario Biografico degli Italiani'', Volume 4, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1962.
* Omar Ottonelli, ''[{{cita testo|url=http://www.fupress.com/catalogo/gino-arias-(1879-1940)--dalla-storia-delle-istituzioni-al-corporativismo-fascista/2436/ |titolo=Gino Arias (1879-1940). Dalla storia delle istituzioni al corporativismo fascista]}}'', Firenze, FUP, 2012.
 
== Altri progetti ==
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[[Categoria:Deputati della XXIX legislatura del Regno d'Italia]]
[[Categoria:Ebrei italiani]]
[[Categoria:Massoni]]
[[Categoria:Studenti dell'Università di Bologna]]
[[Categoria:Ebrei nel movimento e nel regime fascista]]