Campi per l'internamento civile in Italia: differenze tra le versioni
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{{Organizzare|Da riposizionare le varie parti in ordine cronologico e rivedere altre tenendo conto che non si parla solo del periodo fascista|guerra|giugno 2020|arg2=storia}}
[[File:Campo di concentramento di Ferramonti - panoramio.jpg|thumb|Uno dei pochi edifici rimasti del [[Campo di internamento di Ferramonti di Tarsia]], in [[Calabria]], che ospitava oltre 2 000 prigionieri.]] I '''campi per l'internamento civile in Italia''' furono dei campi di prigionia istituiti in [[Italia]], nelle sue [[Colonialismo italiano|colonie]] e nei territori occupati in [[Regno di Jugoslavia|Jugoslavia]]. Il primo fu il [[campo di concentramento di Nocra]], in [[Eritrea]], nel 1887.
▲Essi operarono come campi di [[confino]], concentramento e lavoro coatto ai fini di sottomettere i popoli nelle colonie ([[libici]], [[Somali (gruppo etnico)|somali]], [[eritrei]] ed [[etiopi]]), per "purificare la razza italiana" (internando [[ebrei]], [[sloveni]], [[croati]], [[serbi]], [[bosniaci]], [[albanesi]], [[cinesi]], [[rom (popolo)|rom]] e [[greci]]) e per i dissidenti politici [[antifascisti]]. In seguito all'[[Armistizio di Cassibile|Armistizio dell'8 settembre]] 1943 l'amministrazione dei campi passò dal [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] alla [[Repubblica Sociale Italiana]], che li convertì in campi di raccolta finalizzati alla [[deportazione]] nei [[campi di sterminio]] della [[Germania nazista]], in primo luogo [[Auschwitz]].
== Storia ==
=== Nelle colonie ===
Con l'acquisto da parte del governo italiano della
Il [[tasso di mortalità]] a Nocra superava il 58%
A Nocra seguirono numerosi altri campi, presenti in tutte le colonie
===Nella prima guerra mondiale ===
In Italia i prigionieri degli imperi centrali durante la [[prima guerra mondiale]] furono detenuti in campi di internamento situati principalmente in [[Sardegna]] e, nel centro-nord Italia, nelle città di [[Alessandria]], [[Avezzano]], [[Asti]], [[Cuneo]], [[Voghera]], [[Bracciano]], [[Servigliano]].<ref>A. Tortato, ''La prigionia di guerra in Italia (1915-1919)'', Mursia, ISBN 978-88-425-3171-5</ref> Circa 18 mila ungheresi furono raccolti a [[Vittoria (Italia)|Vittoria]] in Sicilia.<ref>{{Cita web|url=https://www.avvenire.it/agora/pagine/sicilia-il-lager-degli-ungheresi|titolo=Sicilia, il lager degli ungheresi}}</ref>
=== Nei Balcani ===
{{Chiarire|2=Quando? Non chiaro, s'intitola "Nei Balcani" (e non è chiaro perché solo lì) senza specificare quando}}
Il modello adottato (anche per gli ebrei) fu piuttosto quello dei campi di confino; agli internati era concessa una certa libertà di movimento e autonomia organizzativa, e la possibilità di ricevere aiuti e assistenza dall'esterno. Il trattamento fu simile a quello di una prigionia, e non fu affiancato da violenze antisemite fisiche o morali aggiuntive. Gli internati familiarizzarono con le popolazioni locali. Soprattutto gli ebrei non furono consegnati ai tedeschi e non furono soggetti a deportazione nei campi di sterminio.<ref>Elisabeth Bettina, ''It Happened in Italy: Untold Stories of How the People of Italy Defied the Horrors of the Holocaust''. Nashville: Thomas Nelson, 2009.</ref>▼
▲Il modello adottato (anche per gli ebrei) fu piuttosto quello dei campi di [[confino]]; agli internati era concessa una certa libertà di movimento e autonomia organizzativa
Le comunità ebraiche italiane si mobilitarono a sostegno dei loro correligionari internati attraverso l'istituzione della [[DELASEM]] (Delegazione per l'Assistenza degli Emigranti Ebrei), una società di assistenza per i profughi creata dall'[[Unione delle comunità israelitiche in Italia]] il 1º dicembre 1939 con l'assenso del regime.<ref>Sandro Antonini, ''DELASEM: Storia della più grande organizzazione ebraica di soccorso durante la seconda guerra mondiale'', Genova, De Ferrari, 2000, ISBN 978-8871723020.</ref> Durante tutto il primo periodo bellico e fino all'8 settembre del 1943 la DELASEM poté svolgere legalmente un'opera fondamentale nell'assistenza dei profughi ebrei, rendendo meno dure le condizioni di vita nei campi, favorendo l'emigrazione di migliaia di internati e quindi sottraendoli di fatto allo sterminio. Poiché nei campi erano presenti anche molti cristiani cattolici ed ortodossi, anche la Chiesa
Per gli slavi invece la situazione fu molto diversa, in quanto essi furono sottoposti ad una vera e propria azione di [[pulizia etnica]] nei territori occupati dall'Italia. In alcuni campi la popolazione civile slava fu soggetta a condizioni di vita inumane che portarono alla morte per stenti di migliaia di prigionieri (
Dopo la [[Caduta del fascismo|caduta di
== Campi in Italia ==
{{Vedi anche|Ebrei internati in Italia}}
Lo storico [[Luciano Casali]] conta 259 campi d'internamento operanti sul suolo italiano<ref>{{cita web|url=http://messaggeroveneto.gelocal.it/udine/cronaca/2013/02/13/news/sloveni-e-croati-genocidio-ancora-avvolto-dal-silenzio-1.6527186?refresh_ce|titolo=Sloveni e croati, genocidio ancora avvolto dal silenzio
|accesso=24 settembre 2016}}</ref>.
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|
| Prigionieri di guerra ungheresi
| 18 000<ref>[https://www.avvenire.it
| [[1915]] - [[1919]]
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| [[Chiesanuova (Padova)|Chiesanuova]]<ref>{{Cita web|url=https://www.internamentoveneto.it/mesmerize/altri-civili-internati-in-veneto/civili-internati-nei-campi-di-concentramento/campo-di-concentramento-di-chiesanuova-pd/|titolo=Campo di concentramento di Chiesanuova (Padova)|sito=Centro Studi Internamento Deportazione|lingua=it-IT|accesso=2023-04-10}}</ref>
| [[Padova]], [[Veneto]]
| Internamento civile
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| [[Campo di concentramento di Monigo|Monigo]]<ref>{{Cita web
| [[Treviso]], [[Veneto]]
| Internamento civile
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| [[
| [[Avellino]], [[Campania]]
|
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| [[Campobasso]], [[Molise]]
|
| "Sudditi nemici" (soprattutto cecoslovacchi e britannici), ebrei stranieri (soprattutto tedeschi e austriaci). In seguito il campo divenne misto (i prigionieri erano uomini e donne) e detenne {{
| 155
| 14 luglio [[1940]] - 21 giugno [[1943]]
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| [[Castello di Montechiarugolo]]
| [[Parma]], [[Emilia-Romagna]]
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| [[Castello di Scipione]]
| [[Parma]], [[Emilia-Romagna]]
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| [[Bolzano]], [[Trentino-Alto Adige]]
|
| "Italiani pericolosi" (oppositori politici, pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi), ebrei italiani e stranieri, "sudditi" nemici, zingari, civili rastrellati, disertori della [[Wehrmacht]] sudtirolesi
| 11 116
| maggio [[1944]] - maggio [[1945]]
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| [[Alberobello]], [[Puglia]]
| Campo di internamento e smistamento
| Ebrei italiani e stranieri; civili inglesi, maltesi, irlandesi e indiani; apolidi, "italiani pericolosi" (oppositori politici ma anche pregiudicati per reati comuni, "allogeni" slavi e individui sospettati di spionaggio e di "attività antinazionale"), jugoslavi
| n/a
| 28 giugno [[1940]] - 6 settembre [[1943]]
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{{vedi anche|Colonialismo italiano|Campi di lavoro e di internamento nelle colonie italiane}}
[[File:Al-Magroon Concentration Camp.jpg|thumb|Internati nel campo di concentramento italiano di [[El Agheila]]]]
Numerosi furono i crimini di guerra condotti dall'[[Regio esercito|Esercito italiano]] nelle colonie. Nella sola [[Cirenaica]] tra il 1929 e il 1933 oltre 40.000 persone furono uccise e 80.000 rinchiuse nei campi di concentramento,<ref>[https://books.google.it/books?id=XczeksCDw9kC&pg=PA121&lpg=PA121&dq=numeri+morti+el+abiar&source=bl&ots=_tx8U89s-z&sig=ACfU3U09U8lPWzhZd9p9Cv_iSoIhDsnqig&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwj20KL-3P_pAhXLxMQBHdrlCQQQ6AEwAXoECAQQAQ#v=onepage&q=numeri%20morti%20el%20abiar&f=false
{| border=1 style="text-align:left;" class="wikitable"
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Finita la guerra, alcuni campi furono utilizzati con altre funzioni; vi furono infatti:
* campi in cui vennero segregati gli ex-soldati dell'[[Potenze dell'Asse|Asse]] in attesa che le autorità italiane o alleate esaminassero i loro casi, come il [[campo di concentramento di Coltano]].
* campi di raccolta [[Profugo|profughi]]
* campi di [[reclusione]], come i campi di [[Campo di internamento di Fraschette|Fraschette]]
== Note ==
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* [[Carlo Spartaco Capogreco]], ''Ferramonti. La vita e gli uomini del più grande campo d'internamento fascista, 1940-1945'', [[Giuntina]], 1987
* Buber M., ''L'eclissi di Dio'', [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]] 1990
* Carlo Spartaco Capogreco, ''I campi di concentramento fascisti per gli ebrei (1940-1943)'', in Storia Contemporanea,
* Bauman Zygmunt, ''Modernità e Olocausto'', [[Il Mulino]] 1992
* Browning C. R., ''Uomini Comuni'', [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]] 1992
* N. Pahor Verri, ''Oltre il filo. Storia del campo di internamento di Gonars 1941-1943'', Arti Grafiche Friulane, 1993.
* [[Renzo De Felice]], ''Storia degli ebrei sotto il fascismo'', Einaudi 1995
* Hilberg Raul, ''La distruzione degli ebrei d'Europa'', Einaudi 1999
* Costantino di Sante, ''I campi di concentramento in Italia - Dall'internamento alla deportazione (1940-1945)'', Franco Angeli Editore, Milano 2001
Riga 633 ⟶ 638:
* C. Di Sante '' I campi di concentramento in Italia. Dall'internamento alla deportazione (1940-1945) '', [[FrancoAngeli]], 2001
* Piero Malvezzi, [[Giovanni Pirelli]] (a cura di), ''Lettere di condannati a morte della Resistenza Europea'', Einaudi 1995, ISBN 9788806136864
* Fabio Galluccio, [http://www.nonluoghi.info/2014/11/lager-italia-memoria-sepolta/ ''I lager in Italia.] La memoria sepolta nei duecento luoghi di deportazione fascisti'', [[NonLuoghi]] Editore 2002
* Carlo Spartaco Capogreco, ''Renicci. Un campo di concentramento in riva al Tevere'', [[Ugo Mursia Editore|Mursia]], 2003
* A. Kersevan, ''Un campo di concentramento fascista. Gonars, 1942-1943'', [[Kappa Vu]], 2003
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* D. Padoan, ''Come una rana d'inverno'', [[Bompiani]], 2004
* M. Gombač e D. Mattiussi, ''La deportazione dei civili sloveni e croati nei campi di concentramento italiani. 1942-1943. I campi del confine orientale'', Centro isontino di ricerca e documentazione storica e sociale L. Gasparini, 2004
* Ivanovic Dragutin Drago, ''Memorie di un internato montenegrino. Colfiorito 1943
* P. Clemente, F. Dei, ''Poetiche e politiche del ricordo'', [[Carocci Editore|Carocci]], 2005
* [[Dario Venegoni]], ''Uomini, donne e bambini nel Lager di [[Bolzano]]. Una tragedia italiana in 7982 storie individuali'' (Seconda edizione riveduta, aprile 2005. Ricerca realizzata con il contributo dell'Unione Europea) (testo integrale [http://www.venegoni.it/venegoni_sec.pdf testo integrale] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080916015618/http://www.venegoni.it/venegoni_sec.pdf |data=16 settembre 2008 }}), ANED, ISBN 88-8483-298-5
* Carlo Spartaco Capogreco, ''I campi del Duce. L'internamento civile nell'Italia fascista (1940-1943)'', [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]], 2006
* Dino Renato Nardelli, Antonello Tacconi, ''Deportazione ed internamento in Umbria. Pissignano PG n. 77 (1942-1943)'', Editoriale Umbra, Foligno 2007
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* [[Villa Triste]]
* [[Colonia penale]]
* [[Istituzione totale]]
== Collegamenti esterni ==
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* [https://web.archive.org/web/20071016152130/http://unionesegrate.it/ante.html antefatti foibe curato da Giorgio Visintin]
* {{cita web|http://www.fondazionefossoli.org/news/Presentazione%20Fondazione%20e%20storia%20campo.ppt|Il campo di concentramento di Fossoli Storia, ricerca, attività culturali e didattiche}}
* AestOvest-Osservatorio Balcani e Caucaso: storia e attualità dello spazio di confine tra [[Italia]], [[Slovenia]] e [[Croazia]]. Una [http://www.osservatoriobalcani.org/aestovest sezione web] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090130041946/http://www.osservatoriobalcani.org/aestovest |data=30 gennaio 2009 }} e un [http://aestovest.osservatoriobalcani.org/ DVD multimediale navigabile online]
* {{cita web|http://www.studistorici.com/2010/04/29/amodei_dossier_2/|AMODEI, Giampaolo, «L'Altro internato: caratteri dell'internamento civile nell'Abruzzo fascista», Diacronie. Studi di Storia Contemporanea: il dossier: Davanti e dietro le sbarre: forme e rappresentazioni della carcerazione, N. (1) 2, 2010.}}
* [https://web.archive.org/web/20151002103250/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/01/27/un-lager-chilometri-da-anghiari.fi_011un.html da La Repubblica] Un lager a tre chilometri da Anghiari di SIMONA POLI
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* [https://web.archive.org/web/20151002102231/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/12/03/papa-wojtyla-faccia-luce-sul-bottino-dei.html PAPA WOJTYLA FACCIA LUCE SUL BOTTINO DEI FASCISTI CROATI di Marco Politi]
* {{cita web | 1 = http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/01/30/il-nuovo-libro-di-giorgio-bocca.html | 2 = il nuovo libro di Giorgio Bocca | accesso = 15 febbraio 2009 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20130803113317/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/01/30/il-nuovo-libro-di-giorgio-bocca.html | dataarchivio = 3 agosto 2013 | urlmorto = sì }}
* [https://urbisagliamemoria.org/il-campo/campo-di-urbisaglia/ Campo di Internamento di Urbisaglia (1940-1943)]
{{leggirazziali}}
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