Isola Ferdinandea: differenze tra le versioni
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L{{'}}'''isola Ferdinandea''' (''ìsula Firdinandea'' in [[Lingua siciliana|siciliano]]; storicamente nota come ''Graham Island'' in [[Lingua inglese|inglese]] e ''île Julia'' in [[Lingua francese|francese]]) è una vasta piattaforma rocciosa situata a circa 6 metri dalla superficie marina, nel [[canale di Sicilia]], tra [[Sciacca]] e l'[[isola di Pantelleria]]. Essa costituisce i resti di un apparato [[Vulcano|vulcanico]] che emerse nel
Essendo composta prevalentemente da [[tefrite]], materiale roccioso eruttivo facilmente erodibile dall'azione delle onde, l'isola Ferdinandea non ebbe vita lunga. A conclusione dell'episodio eruttivo si verificò un rapido smantellamento erosivo dell'isola che scomparve definitivamente sotto le onde nel gennaio del
== Geologia ==
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L'isoletta suscitò subito l'interesse di alcune potenze straniere europee, che nel [[mar Mediterraneo]] cercavano punti strategici per gli approdi delle loro [[Flotta navale|flotte]], sia mercantili che militari<ref>{{Cita web|url=https://www.nelmaredeldiritto.it/2023/08/01/lisola-ferdinandea/|titolo=L’isola Ferdinandea|autore=Andrea Galati}}</ref>.
Questi avvenimenti fecero montare una protesta degli abitanti del [[Regno delle Due Sicilie]], che assieme a quelle del capitano Corrao, arrivarono anche alla [[Borbone delle Due Sicilie|casa borbonica]]. Si propose di nominare l'isola "Corrao", chiedendo inoltre al re provvedimenti contro il sopruso inglese. Il 26 settembre dello stesso anno la [[Francia]], per contrastare l'azione inglese, inviava il brigantino ''La Fleche'', comandato dal [[capitano di corvetta]] Jean La Pierre, il quale recava con sé una missione diretta dal geologo [[Constant Prévost]] insieme al pittore [[Edmond Joinville]], al quale si devono i disegni di quel fenomeno eccezionale.
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[[File:Isola ferdinandea stampa anonima dell'epoca.jpg|thumb|Isola Ferdinandea in una stampa popolare dell'epoca]]
{{Senza fonte|Con il [[Terremoto del Belice del 1968|terremoto del 1968 nella valle del Belice]] le acque circostanti il banco di Graham furono viste intorbidirsi e ribollire, cosa che venne interpretata come un probabile segnale che l'isola Ferdinandea stesse per riemergere. Così non fu, ma venne segnalato un movimento nelle acque internazionali di alcune navi britanniche della flotta del Mediterraneo.}} Un gruppo di sub siciliani colse l'occasione per posare sulla superficie del banco sottomarino una targa in pietra, sulla quale si legge: {{Citazione|Questo lembo di terra una volta isola Ferdinandea era e sarà sempre del popolo siciliano.}}
Andata successivamente distrutta, probabilmente colpita da un'ancora, la targa è stata prontamente sostituita. Successivamente il vulcano è rimasto dormiente per decenni, con la cima circa 8 metri sotto il livello dell'acqua. Nel [[1986]] fu erroneamente scambiato per un sottomarino [[Libia|libico]] e colpito da un missile della [[United States Air Force|U.S. Air Force]] nella sua rotta per [[Operazione El Dorado Canyon|bombardare Tripoli]].<ref>{{cita news|url=http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/article1181110.ece|titolo=Italy stakes early claim to submerged island|editore=[[The Times]]|lingua=en|data=27 novembre 2002|accesso=4 settembre 2010|urlmorto=sì}}</ref>
[[File:Sigmografo ferdinandea.jpg|thumb|Il recupero del sensore di pressione.]]
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* {{cita web|url=https://www.marina.difesa.it/noi-siamo-la-marina/pilastro-logistico/scientifici/idrografico/cosafacciamo/Pagine/BancodiGraham.aspx|titolo=Banco di Graham}}
* {{cita web|url=http://www.vulkaner.no/v/volcan/etna/ferdinan_e.html|titolo=Information from 'Volcanoes and Volcanism'|lingua=en}}
*
*{{Cita news|lingua=en-GB|nome=Rory|cognome=Carroll|url=https://www.theguardian.com/world/2000/nov/13/rorycarroll1|titolo=Bourbons surface to retake island|pubblicazione=The Guardian|data=2000-11-13|accesso=2025-08-16}}
* {{cita web|url=http://www.dnaindia.com/report.asp?NewsID=1037287|titolo=Daily News & Analysis India article|lingua=en}}
* {{cita web|url=http://decobed.club.fr/Julia.html|titolo=L'exploration de île Julia par Constant Prévost le 27, 28, et 29 septembre 1831|lingua=fr|accesso=16 aprile 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060501002151/http://decobed.club.fr/Julia.html|urlmorto=sì}}
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