Duomo di Ancona: differenze tra le versioni

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Il '''duomo di Ancona''' è dedicato a [[Ciriaco di Gerusalemme|san Ciriaco]] ed è la [[cattedrale]] [[Metropolia|metropolitana]] dell'[[arcidiocesi di Ancona-Osimo]]. È una [[Chiesa (architettura)|chiesa]] [[Medioevo|medioevale]] in cui lo stile [[Architettura romanica|romanico]] si fonde con quello [[Architettura bizantina|bizantino]], evidente nella pianta e in molte decorazioni. Sorge in scenografica posizione allasulla sommità del [[Geografia di Ancona#CollineColle Guasco|colleColle Guasco]], già occupata dall'[[acropoli]] della città [[Ankón|greco-dorica]], da dove domina tutta la città di [[Ancona]] e il suo [[Golfo di Ancona|golfo]]. Nel maggio del [[1926]] [[papa Pio XI]] l'ha elevata alla dignità di [[basilica minore|basilica pontificia]]<ref name="gcc">{{GCC|449|Basilica Cattedrale di S. Ciriaco|2022-05-24}}</ref>.
 
Nel maggio del [[1926]] [[papa Pio XI]] l'ha elevata alla dignità di [[basilica minore|basilica pontificia]]<ref name="gcc">{{GCC|449|Basilica Cattedrale di S. Ciriaco|2022-05-24}}</ref>. Dal [[1940]] è [[Monumenti nazionali (Italia)|monumento nazionale]]<ref>Regio decreto 21 novembre 1940, n. 1746</ref>.
Il 30 maggio [[1999]] si è festeggiato il millenario della dedica della [[cattedrale]], con la visita nel capoluogo dorico di [[papa Giovanni Paolo II]].
 
All'interno del Duomo è custodito il quadro della ''Madonna Regina di tutti i Santi'', oggetto di particolare devozione in ricordo di un evento che la chiesa cattolica reputa prodigioso, denominato [[Miracolo mariano di San Ciriaco]].
 
== Storia ==
[[Immagine:Il Duomo di Ancona dal rione del Pinocchio.jpg|min|Il Duomo, essendo situato al vertice del promontorio di Ancona e in cima al [[Geografia di Ancona#Colle Guasco|colle Guasco]], è visibile da gran parte del territorio cittadino - qui è ripreso dal [[Circoscrizioni di Ancona#Rione del Pinocchio|rione periferico del Pinocchio]]]]
L'edificio del Duomo ha una storia di più di 2000 anni, in cui si possono distinguere quattro fasi principali, elencate di seguito.
*IV-II secolo a.C. - [[#Il tempio di Afrodite|Tempio di Afrodite]] (detto "di Venere" in epoca romana), sui cui resti sorge la [[Crociera (architettura)|crociera ]] e il braccio sinistro della chiesa attuale.
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=== La basilica di San Lorenzo ===
[[File:Reliquiario del sasso di Santo Stefano (Duomo di Ancona).jpg|miniatura|Reliquiario[[Museo diocesano (Ancona)|Museo diocesano]]: reliquiario del XV secolo, contenente una delle pietre dicon le quali il protomartire Santo Stefano fu lapidato a Gerusalemme. L'arrivo ad Ancona di questa reliquia è all'origine della prima comunità cristiana cittadina.]]
Sopra al [[Tempio#Tempio greco-romano|tempio classico]] venne costruita, nel [[VI secolo]] una [[basilica paleocristiana]] dedicata a [[San Lorenzo]], di cui si conservano tracce importanti all'entrata della ''Cripta dei Protettori''. Era formata da tre navate con ingresso verso sud-est (dove attualmente è presente la cappella del Crocifisso); se ne trovano testimonianze in alcuni lacerti [[musivi]] sotto al pavimento attuale; anche all'esterno delle mura del transetto sono presenti tracce dell'antica muratura, con ricorsi di mattoni e di arenaria.
 
La basilica di San Lorenzo, posta sulla sommità del [[Geografia di Ancona#CollineColle Guasco|colleColle Guasco]], aveva il portale d'ingresso rivolto verso la città, alla quale verosimilmente la collegava l'attuale Scalone Nappi; faceva da contraltare alla prima chiesa cattedrale, situata fuori dalle mura<ref>La localizzazione della prima cattedrale di Ancona fuori dalle mura è nota dalle parole di [[Papa Gregorio I|San Gregorio Magno]]: ''Iuxta eam namque civitatem ecclesia beati martyris Stephani sita est'' - Libro I, Migne, PL, tom. 77, col. 177</ref>.
 
Questa primitiva cattedrale era dedicata a [[Santo Stefano]], in quanto sorta per custodire una sacra reliquia del santo: si trattava di una delle pietre con le quali il Protomartire era stato lapidato a [[Gerusalemme]], raccolto da un marinaio presente all'evento e da questi poi donato alla comunità cristiana di Ancona. La reliquia, secondo la testimonianza di [[Sant'Agostino]] si dimostrò ben presto miracolosa<ref>È Sant'Agostino a scrivere dell'edificazione della chiesa di Santo Stefano e di miracoli legati alla reliquia:
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=== La croce greca e la cupola ===
[[File:Arco di Traiano e San Ciriaco.JPG|thumb|upright=1|left|Il Duomo sulla sommità del [[Geografia di Ancona#Colle Guasco|Colle Guasco]], visto dall'[[Arco Clementino]], con l'[[Arco di Traiano (Ancona)|Arco di Traiano]]]]
[[File:Duomo di Ancona 06.jpg|thumb|Veduta dell'esterno.]]
[[File:Cathedral of St. Cyriacus (8265433564).jpg|miniatura|Il leone stiloforo di sinistra, con un ariete]]
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* ''Due [[grifone (mitologia)|grifoni]] affrontati su un albero''.
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File:Maestro leonardo, formelle da un pluteo, xii secolo, santi e profeti 01.jpg|Plutei di sinistra (1189): Re Davide, Vergine annunziataAnnunziata, Arcangelo Gabriele, San Giovanni Evangelista, Geremia, Abacuc.
File:Maestro leonardo, formelle da un pluteo, xii secolo 01.jpg|Plutei di destra: fenici, aquila e coniglio, pavoni, grifoni.
File:Cathedral of St. Cyriacus (8265438792).jpg|Braccio del Crocifisso
File:Logo Università Politecnica delle Marche.svg|L'[[Università Politecnica delle Marche#Emblema|emblema dell'[[Università Politecnica delle Marche]] di [[Ancona]], simbolo dell'umiltà necessaria all'uomo di Scienza, tratto da un'immagine presente sui plutei del transetto destro.
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File:Pittura nell'interno del Duomo di Ancona.jpg|Polenti e Peruzzi, ''Martirio di San Lorenzo (copia dall'originale di [[Francesco Podesti]], distrutto nel corso dei [[Bombardamenti di Ancona del 1943-1944|bombardamenti della Seconda guerra mondiale]])''
File:Pietro Ercole Fava - Duomo di Ancona - Cristo Risorto.jpg| [[Ercole Fava]], ''Cristo Risorto,'' 1731
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== L'immagine del Duomo come simbolo della città ==
[[File:Ancona-panoramica.jpg|thumb|upright=2.5|[[Ancona]],Il panoramaDuomo e i rioni storici della città visti dal mareporto]]
[[File:Il Duomo di Ancona nel dipinto del Pinturicchio, Galleria Piccolomini, Siena.png|thumb|upright=0.90min|Il Duomo di [[Ancona]] nel dipinto del [[Pinturicchio]], [[Libreria Piccolomini]], [[Duomo di Siena]]]]
[[File:Il Duomo di Ancona nel dipinto di Vittore Carpaccio - Il sermone di Santo Stefano.jpg|left|thumb|upright=0.9min|Il Duomo di Ancona nel dipinto di [[Vittore Carpaccio]] "''[[Predica di santo Stefano]]''"]]
La cattedrale di San Ciriaco è da sempre il simbolo religioso della città di Ancona, come l'[[Arco di Traiano (Ancona)|Arco di Traiano]] ne è il simbolo laico; infatti, entrambi per la loro posizione affacciata sul [[mare Adriatico|mare]] rappresentano i primi punti di riferimento ragguardevoli della città che il viaggiatore nota avvicinandosi al [[porto di Ancona|porto]]. Ciò a maggior ragione fino al [[1789]], quando per volontà di [[papa Pio VI]] venne aperta la strada litoranea, chiamata in onore del pontefice ''Strada Pia'' (oggi Via Marconi e, poi, via XXIX Settembre), che consentì finalmente un agevole accesso da terra ad Ancona.
Fino a quel momento, a parte la ripida salita fino alla [[Monumenti di Ancona#Porte e archi|Porta Capodimonte]] (oggi non più esistente) sulla sommità del [[Geografia di Ancona#Colline|colle Astagno]] e l'ancor più ripida discesa dell'attuale Via Cialdini (che costituiva praticamente l'unico accesso ad Ancona via terra), il modo più semplice per raggiungere la città era dal mare.
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Questa caratteristica della cattedrale anconetana non poteva non impressionare gli artisti, sempre alla ricerca di elementi da utilizzare a scopo simbolico nei loro dipinti, e ciò anche quando questi elementi non erano frutto di un'osservazione diretta, ma di racconti riferiti da terzi.
 
[[File:Il Duomo di Ancona nel dipinto del Pinturicchio, Galleria Piccolomini, Siena.png|thumb|upright=0.90|Il Duomo di [[Ancona]] nel dipinto del [[Pinturicchio]], [[Libreria Piccolomini]], [[Duomo di Siena]]]]
Il dipinto "''[[Libreria Piccolomini#Pio II giunge ad Ancona per dare inizio alla crociata|Pio II giunge ad Ancona per dare inizio alla crociata]]''", facente parte del ciclo dedicato alla vita del papa [[Pio II|Enea Silvio Piccolomini]], affrescato dal [[Pinturicchio]] tra il [[1502]] e il [[1507]] nella [[Libreria Piccolomini]] del [[Duomo di Siena]], ricorda l'ultima impresa di Pio II<ref>Cfr. Marco Pellegrini, [http://www.treccani.it/enciclopedia/pio-ii_%28Enciclopedia_dei_Papi%29 voce "''Pio II''" in "''Enciclopedia dei Papi''" della Treccani]</ref> che, ormai vecchio e ammalato, il 18 giugno [[1464]] si recò da [[Roma]] ad [[Ancona]] per condurre di persona l'esercito destinato a partire dal porto dorico per la [[crociata]] da lui promossa, vincendo la ritrosia dei principi europei, contro i [[impero ottomano|Turchi Ottomani]] che avevano conquistato definitivamente [[Costantinopoli]] e stavano per prendere possesso di tutto l'[[Impero bizantino]], sotto la guida di [[Maometto II]]. Esercito crociato che poi, a seguito della morte del papa ad Ancona il 14 agosto 1464, immediatamente si sciolse.
Il pontefice è mostrato sul trono, mentre sembra impartire degli ordini. La tradizione riconosce vari ritratti nell'affresco: a sinistra, il [[Doge della Repubblica di Venezia|doge veneziano]] [[Cristoforo Moro]] inginocchiato e [[Tommaso Paleologo]], desposta spodestato di [[Morea]], in piedi con un copricapo azzurro e la lunga barba rossa; a destra, i dignitari orientali [[Hassan Zaccaria]], principe di [[Samo (isola)|Samo]] spodestato, in ginocchio, e, in piedi, [[Cem (principe)|Cem]], il figlio del sultano tenuto come ostaggio a [[Roma]]<ref name="aci">[[Cristina Acidini]], ''Pintoricchio'', in ''Pittori del Rinascimento'', Scala, Firenze 2004, ISBN 88-8117-099-X, pag. 228.</ref>.
 
Alcuni sostengono che Pinturicchio copiò le vesti orientali dai disegni che [[Gentile Bellini]] fece a [[Costantinopoli]] durante un suo viaggio; in realtà la stessa corte pontificia dell'epoca avrebbe potuto offrire a Pinturicchio lo spunto con la presenza di numerosi ospiti esotici<ref name=aci/>.
Sullo sfondo ci sono il [[porto di Ancona]], con le [[Galea|galee]] [[venezia]]ne in arrivo dal mare, le mura trecentesche della città e l'[[arco di Traiano (Ancona)|arco di Traiano]], e il [[Geografia di Ancona#CollineColle Guasco|colleColle Guasco]] con sulla sommità la cattedrale di San Ciriaco, che il pittore perugino rappresenta in forma fantastica, in stile rinascimentale, privandola della caratteristica [[cupola]] [[Architettura bizantina|bizantina]] e dei suoi caratteri più [[architettura gotica|gotici]]<ref name=aci/> e inserendo un altissimo [[campanile]].
[[File:Il Duomo di Ancona nel dipinto di Vittore Carpaccio - Il sermone di Santo Stefano.jpg|left|thumb|upright=0.9|Il Duomo di Ancona nel dipinto di [[Vittore Carpaccio]] "''[[Predica di santo Stefano]]''"]]
 
Più fedele all'originale sono le rappresentazioni del Duomo dorico nei dipinti di [[Vittore Carpaccio]].
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Oltre ai due citati dipinti, i più famosi per l'importanza degli autori, il Duomo di Ancona è stato raffigurato innumerevoli volte da artisti locali o nelle mappe illustrate della città<ref name=millenario/>.
 
=== Eventi bellici ===
[[File:Ancona nel 1860 - TILN 29-09-1860.PNG|thumb|left|Il Duomo di Ancona nel [[1860]]]]
La vicinanza al [[porto di Ancona|porto]] e il suo ruolo di simbolo della città causarono al Duomo le distruzioni di cui fu oggetto durante i due conflitti mondiali.
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All'alba del primo giorno del conflitto tra [[Regno d'Italia|Italia]] ed [[Impero austro-ungarico|Austria]] nella [[prima guerra mondiale]], il 24 maggio [[1915]], la [[k.u.k. Kriegsmarine|marina imperiale austro-ungarica]] si mosse dal porto [[Istriano|dalmata]] di Pola e, giunta davanti alla [[Mare Adriatico|costa adriatica]] [[Regno d'Italia (1861-1946)|italiana]] inflisse gravi danni alle città rivierasche, del tutto impreparate a fronteggiare tale attacco-lampo. Il [[porto di Ancona|porto]] e la città di Ancona, importante centro militare della [[Regia Marina]], subirono un pesante [[Bombardamento della costa adriatica del 24 maggio 1915|bombardamento]] dal mare, dalle quattro alle sei del mattino, ad opera del [[cacciatorpediniere]] [[Elenco delle navi della marina austro-ungarica#Cacciatorpediniere|''Dinara'']] e della nave silurante ''Tb 53T'', a seguito del quale morirono 63 persone, tra militari e civili italiani<ref>Grga Novak, Jadransko more u sukobima i borbama kroz stoljeća, libro 2, 2004.</ref>. Gli austriaci colpirono il [[Cantiere navale di Ancona|cantiere navale]] e la cappella del Santissimo Sacramento del Duomo di San Ciriaco, che venne seriamente danneggiata da otto cannonate austriache<ref>[http://www.ankon.us/anconatour/anconas.htm La storia di Ancona<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090413210224/http://www.ankon.us/anconatour/anconas.htm |data=13 aprile 2009 }}</ref>.
 
[[File:Ancona - S.Ciriaco bombardata.JPG|thumb|Ancona, Cattedrale di San Ciriaco [[Bombardamenti di Ancona del 1943|bombardata]] il 1º novembre [[1943]].]]
 
Dopo quella del 16 ottobre [[1943]] il 1º novembre i bombardieri [[alleati della seconda guerra mondiale|alleati]] effettuarono un'ulteriore [[Bombardamenti di Ancona del 1943|incursione aerea]] sul centro storico di Ancona: tre grosse formazioni di 24 apparecchi quadrimotori ciascuno, per più di un'ora bombardarono la città.
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* {{cita web|url=http://www.beweb.chiesacattolica.it/cattedrali/cattedrale/457/Chiesa+di+San+Ciriaco|titolo=Chiesa di San Ciriaco (Ancona)|accesso=9 gennaio 2022}}
* {{cita web|accesso=9 gennaio 2022|titolo=Cattedrale di San Ciriaco ad Ancona raccontata da Massimo Raffaeli|data=15 dicembre 2019|url=https://www.raiplaysound.it/audio/2017/03/LE-MERAVIGLIE--Cattedrale-di-San-Ciriaco-ad-Ancona-raccontata-da-Massimo-Raffaeli-del-02042017-118333b5-75c8-49db-9329-b2ffdf31b3a0.html}}
{{Luigi Vanvitelli}}
 
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{{Portale|architettura|Cattolicesimo|Marche}}