Ottone Frangipane: differenze tra le versioni

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{{nd|altri personaggi omonimi}}
{{nd|il presidio ospedaliero|Ospedale Sant'Ottone Frangipane|Sant'Ottone Frangipane}}
{{Santo
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|note= Eremita
|nato= [[Roma]], [[1040]]
|morto= [[Ariano Irpino|Ariano]], 23 marzo [[1127]]
|venerato da= Chiesa cattolica
|canonizzazione= Pre canonizzazione
|santuario principale=
|ricorrenza= [[23 marzo]]
|attributi= saio, spada, flagello
|patrono di= [[Ariano Irpino]], [[Castelbottaccio]] e, [[diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia]]
}}
{{Bio
|Nome = Ottone Frangipane
|Cognome =
|PostCognome = detto anche '''Oto Frangipane'''<ref>Fino oa talvoltatutto il XIX secolo sono attestate anche le forme personali '''Oddone''' / '''Odone''' / '''Odo'''.</ref>
|Sesso = M
|LuogoNascita = Roma
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|Attività = religioso
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , [[eremita]], venerato come [[santo]] dalla [[Chiesa cattolica]]
}}
 
== Agiografia ==
Ottone appartenne ai [[Frangipane (famiglia)|Frangipane]], una nobile e potente famiglia baronale che occupò un posto di primo piano a [[Roma]] fra l'XI e il XIII secolo. Destreggiandositanto che, destreggiandosi abilmente fra papato e impero, determinò l'elezione di almeno due papi: [[papa Onorio II|Onorio II]] e [[papa Innocenzo II|Innocenzo II]]<ref>Il primo Frangipane, che diede il cognome alla famiglia, fu tale Pietro, ricco mercante, discendente dalla gens Anicia, che durante un'alluvione del [[Tevere]] a [[Roma]] distribuì pane ai bisognosi passando per le vie dell'Urbe con una barca. Da qui ''frangere'' ''panem'', spezzare il pane, che avrebbe originato il cognome. Questo apparve per la prima volta nel [[1014]] in un documento ufficiale, quando un Leone Frangipane sottoscrisse un [[placito]] relativo all'abbazia di Farfa in Sabina. La famiglia si era installata a Roma nell'area del [[Circo Massimo]], nel [[Settizonio]], antichissimo palazzo eretto al tempo di [[Settimio Severo]], arricchendolo di una torre che tutt'oggi si eleva al lato del circo. Quest'edificio fu il luogo dove si tenne il primo [[conclave]] per l'elezione pontificia nel [[1241]]. Le "Croniche Subiacensi" dell'abbazia di [[Subiaco]] testimoniano che i Frangipane si imparentarono con i [[Conticonti di Tuscolo]] ed estesero i loro domini su [[Terracina]], [[Ninfa (città)|Ninfa]], [[Marino (Italia)|Marino]] e [[Nettuno (Italia)|Astura]]. I loro rivali storici furono i [[Pierleoni]]. Nella lotta fra le due famiglie i Frangipane sostennero l'elezione dell'[[antipapa Benedetto X]]. Nel [[1258]] [[Giovanni Frangipane (nobile)|Giovanni Frangipane]], signore di [[Torre Astura|Astura]], tradì [[Corradino di Svevia]], che gli aveva chiesto ospitalità mentre era in fuga dopo la [[battaglia di Tagliacozzo]], e lo consegnò a [[Carlo I d'Angiò]].<br />{{Treccani|giovanni-frangipane|Giovanni Frangipane}}</ref>.
 
Attorno al [[1058]], Ottone, da cavaliere, partecipò ada un'azione militare in difesa del papa contro dei signorotti ribelli della zona di [[Frascati]]. Catturato, fu messo in catene nella cella di una torre, da dove uscìsarebbe quando,uscito invocandoper l'intercessione del patrono dei carcerati [[Leonardo di Limoges|san Leonardo di Limoges]],<ref questiname=vital>{{cita|T. gli apparve una notte e lo liberò dalleVitale|p. catene63}}.</ref>. Tornato miracolosamentein liberolibertà, andò in pellegrinaggio nell'[[abbazia della SS.Santissima Trinità di [[Cava de' Tirreni]], dove sotto la direzione dell'abate Pietro seguì la [[regola benedettina]], dedicandosi alla preghiera ede ai lavori manuali. DopoQuindi andòsi nelrecò monasteroa di[[Montevergine (Mercogliano)|Montevergine]], dove conobbe [[Guglielmo da Vercelli|san Guglielmo da Vercelli]] (il futuro fondatore del [[Santuario di Montevergine|santuario]] e dell'[[Abbazia di Montevergine|abbazia]]) e affinò così la sua vocazione all'[[ascesi]].<ref>{{Cita|I. Potenza|pp. 191-196}}.</ref>
 
AttornoIntorno al 1117 Ottone giunse adnella [[Arianocittà di Irpino|Ariano]]., Asede quell'epocadi launa cittàpotente era[[grancontea undi Ariano|grancontea normanna]] nonché luogo di transito e di sosta per i [[Pellegrinaggio|pellegrini]] e [[crociati]] che da [[NapoliRoma]] e [[Benevento]] andavanomarciavano verso [[Bari]] e [[Brindisi]] per imbarcarsi alla volta della [[Terrasanta]]. Ottone si dedicò principalmente alla loro assistenzaaccoglienza e fondòassistenza, peroltreché ospitarli lall'ospedaleattività di sanciabattino<ref>{{Cita|I. GiacomoPotenza|pp. 202-203}}.</ref>. Nel 1120 decise poi di condurre vita da [[eremita]] e si ritirò nei pressi della chiesa di sanSan Pietro fuori le mura<ref name=vital/>, oggipoi chiamatadetta "san''San Pietro deide' Reclusiis"Reclusis''; lì si costruì una piccola cella dove pregava, vegliava, faceva penitenza e digiunava. Si era anche scavato un sepolcro, per ricordarsirammentare continuamentea sé stesso che la morte era vicina.ormai Prestoimminente; attornoOttone a lui si diffuse una fama di santità emorì avvenneroil diversi23 fattimarzo prodigiosi1127.
Ottone morì nel 1127.
 
==Culto==
Il [[martirologio romano]] fissa la memoria liturgica il [[23 marzo]].<ref>Paul Guérin (a cura di), ''Vie des Saints des Petits Bollandistes'', Parigi, Bloud et Barral editori, 1876, tomo III, p. 607.</ref>
 
NelSubito dopo la sua morte il suo corpo fu portato in processione nella [[1220cattedrale di Ariano]] e lì fu sepolto. Tuttavia nel 1220, al tempo di [[Federico II di Svevia|Federico II]], nel timore di incursioni da parte dei [[Saraceni]] fui suoi resti furono traslatotraslati da [[Ariano Irpino|Ariano]] a [[Benevento]]. TuttaviaSecondo nelil ''Synodicon Diocesanum Sanctae Beneventanae Ecclesiae'' del [[1686]] èqualche riportato che le reliquiereliquia di Ottone Frangipane eranoera inoltre custoditecustodita nella chiesa parrocchiale di San Pietro a [[Montemiletto]]; anche a [[Castelbottaccio]] pare che se ne conservasse qualcuna.<ref name=NF>{{cita|N. Flammia|pp. 160-166}}.</ref>
Subito dopo la sua morte il suo corpo fu portato in processione nella [[cattedrale di Ariano Irpino]] e lì fu sepolto.
Nel [[1220]], al tempo di [[Federico II di Svevia|Federico II]], nel timore di incursioni da parte dei [[Saraceni]] fu traslato da [[Ariano Irpino|Ariano]] a [[Benevento]]. Tuttavia nel ''Synodicon Diocesanum Sanctae Beneventanae Ecclesiae'' del [[1686]] è riportato che le reliquie di Ottone Frangipane erano custodite nella chiesa parrocchiale di San Pietro a [[Montemiletto]].
 
Il prodigio più importante che si ricorda di Ottone èsarebbe quello che avvenneaccaduto attorno al [[1180]], quando i [[insediamento musulmano di Lucera|musulmani di Lucera]], che assediavano Ariano, furonosarebbero stati colpiti da una pioggia di ciottoli caduta dal cielo per intercessione del santo, che apparveapparso fra le nuvole. Gli arianesi, per commemorare tale avvenimento, edificarono la chiesa di Santa Maria della Ferma, attorno alla quale fu poi realizzato, nel 1867, il cimitero cittadino.<ref name=NF>{{cita testo|autore=Nicola Flammia|titolo=Storia della città di Ariano|città=Ariano di Puglia|anno=1893|pp=160-166}}</ref>
 
Fra coloro che avrebbero ricevuto miracoli per intercessione di Ottone vi fu anche sant'[[Elzeario da Sabrano]], che fu [[conte di Ariano]] e che da molti secoli è venerato come compatrono<ref>{{cita|I. Potenza|p. 226}}.</ref>. Molto noto è il voto che i cittadini fecero nel 1528: Ariano fu colpita dalla peste e gli abitanti si rivolsero a sant'Ottone per esserne liberati<ref>{{cita|T. Vitale|p. 216}}.</ref>. La tradizione tramanda che anche in altre circostanze il santo protettore avrebbe preservato la città dalle epidemie o dai terremoti, come ad esempio nel [[Terremoto dell'Irpinia del 1980|novembre 1980]] allorquando un sisma fece crollare il campanile del [[Duomo di Ariano Irpino|duomo]] nella piazza affollata senza fare alcuna vittima<ref>{{cita web|http://www.ottopagine.it/av/attualita/102999/correte-in-piazza-ci-sono-i-morti-ma-avvenne-il-miracolo.shtml|"Correte, in piazza ci sono i morti": ma avvenne il miracolo|sito=Ottopagine|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170828231803/http://www.ottopagine.it/av/attualita/102999/correte-in-piazza-ci-sono-i-morti-ma-avvenne-il-miracolo.shtml|urlmorto=no}}</ref>.
Fra coloro che ricevettero miracoli per intercessione di Ottone vi fu anche sant'[[Elzearo da Sabrano]], che divenne [[contea di Ariano|conte di Ariano]] e che oggi è venerato come compatrono.
Molto noto è il voto che gli arianesi fecero nel [[1528]]: Ariano fu colpita dalla peste e gli abitanti si rivolsero a sant'Ottone per esserne liberati. La tradizione tramanda che anche in altre circostanze il santo preservò la città dalla peste. Una statua di argento del santo, realizzata nel [[XVII secolo|Seicento]], è custodita nel [[Museo degli argenti (Ariano Irpino)|Museo degli argenti]]
di Ariano Irpino, ove Ottone è festeggiato il 23 marzo e nell'ottava dell'Assunta. A sant'Ottone Frangipane è dedicato anche l'[[Ospedale Sant'Ottone Frangipane|Ospedale civile]] sorto presso il suo eremo.
 
Una statua di argento del santo, realizzata nel [[Seicento]], è custodita nel [[Museo degli argenti (Ariano Irpino)|museo degli argenti]]
Ottone è venerato anche in [[Molise]], in particolare nel borgo di [[Castelbottaccio]] di cui è il patrono (di lui si conservava anche qualche reliquia<ref name=NF/>); tuttavia in Molise il santo è conosciuto come ''San Oto'' e festeggiato il 31 luglio.
di [[Ariano Irpino]], ove Ottone (noto anche come ''Sant'Oto'') è festeggiato il 23 marzo e nuovamente commemorato l'11 agosto<ref>In passato in tali giornate si tenevano anche alcune tra le principali fiere popolari cittadine; molto antica e importante era soprattutto la ''fiera di Sant'Oto'' del 23 marzo: durava infatti otto giorni, malgrado la possibile sovrapposizione con le festività pasquali.<br />{{cita|T. Vitale|pp. 129-147}}.</ref>. A lui è inoltre intitolato l'[[Ospedale Sant'Ottone Frangipane|Ospedale civile]] sorto in prossimità del suo eremo, in memoria di un primordiale ricovero ospedaliero fondato a suo tempo dallo stesso Ottone Frangipane ''"per apprestar ospizio a' pellegrini"''<ref>{{cita|I. Potenza|p. 202}}.</ref>.
 
Sant'Ottone è venerato anche in [[Molise]], in particolare nel borgo di [[Castelbottaccio]] di cui è il patrono (di lui si conservava anche qualche reliquia<ref name=NF/>); tuttavia in Molise il santo eremita è conosciuto come ''{{sic|San Oto}}'' e festeggiato il 31 luglio.
 
==Note==
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== Bibliografia ==
*{{cita libro|titolo=Memorie di S. Ottone Eremita, protettor principale della città e diocesi di Ariano|autore=Ignazio Potenza|editore=Stamperia Salomoni|città=Roma|anno=1780|url=https://books.google.it/books?id=U92N_G3t2_wC&printsec=frontcover&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false|cid=I. Potenza}}
* {{cita libro|autore=Tommaso Vitale|titolo=Storia della regia città di Ariano e sua diocesi|url=https://books.google.it/books?id=vW2YUtbHbH0C&printsec=frontcover#v=onepage&q&f=false|editore=Stamperia Salomoni|anno=1794|città=Roma|cid=T. Vitale}}
*{{cita libro|autore=Andrea D'Agostino|titolo=Sant'Ottone Frangipane|città=Ariano di Puglia|editore=Stabilimento Tipografico Appulo Irpino|anno=1892}}
*{{cita libro|autore=[[GabrieleNicola Grasso]]Flammia|titolo=Sant'OttoneStoria Frangipanedella nellacittà storiadi e nella leggendaAriano|città=Ariano di Puglia|editoreanno=Stabilimento Tipografico Appulo Irpino1893|annooclc=1901886285390}}
*{{cita libro|autore=[[Gabriele Grasso]]|titolo=Sant'Ottone Frangipane nella storia e nella leggenda|città=Ariano di Puglia|editore=Stabilimento Tipografico Appulo Irpino|anno=1901}}
*{{cita libro|autore=Fernando De Stasio|autore2=Donato Minelli|titolo=I Santi Patroni di Ariano e le Sante Spine|città=Marigliano|anno=1982}}
* {{Cita libro|autore=Emilio Monaco|titolo=Il Rione S. Pietro - Sant'Ottone Frangipane|città=Ariano Irpino|editore=Impara|anno=2003}}