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|sede = {{Lista|tipo = inherit|[[Basilea]]<ref name="The Financial Post" /><ref name="Ryan">{{Cita news|lingua = en|autore = Nigel Ryan|url = https://news.google.com/newspapers?id=mic_AAAAIBAJ&sjid=IlAMAAAAIBAJ&pg=3202%2C5930011|titolo = Phantom City of Mussolini To Become Shopping Centre|pubblicazione = [[Windsor Star|Windsor Daily Star]] / [[Reuters]]|data=16 aprile 1959|p = 51|accesso=4 giugno 2019}}</ref> (1956-1962)<ref name="Dorril32">{{Cita|Dorril|p. 32}}.</ref>|[[Roma]] (1962-1964)<ref name="Dorril3233">{{Cita|Dorril|pp. 32-33}}.</ref>|[[Sudafrica]] (1964-?)<ref name="Dorril3233" />}}
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|persone chiave = {{Lista|tipo = inherit|[[Ferenc Nagy]], presidente<ref name="Ryan" /><ref name="The Age">{{Cita news|lingua = en|url = https://news.google.com/newspapers?id=1n5VAAAAIBAJ&sjid=U7MDAAAAIBAJ&pg=3196%2C1580973|titolo = A Market Place for All the World|pubblicazione = [[The Age]] / [[Associated Press|Australian Associated Press]] / [[Reuters]]|data = 12 marzo 1959|p = 2|accesso=4 giugno 2019}}</ref>|[[Clay Shaw]], rappresentante USA nel direttivo<ref name="Clark">{{Cita news|lingua = en|autore = William Clark|url = http://archives.chicagotribune.com/1960/09/17/page/25/article/romes-trade-center-how-it-came-to-be|urlarchivio = https://web.archive.org/
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}}
La '''Permindex A.G.'''<ref name="The Financial Post" /> (anche chiamata '''Permanent Industrial Exposition''',<ref name="The Financial Post" /> '''Permanent Industrial Expositions'''<ref name="Ryan" /><ref name="The Age" /> o '''Permanent Industrial Exibit''')<ref name="Clark" /> è stata una [[holding]] commerciale svizzera, con sede principale a [[Basilea]] e altre filiali a [[Roma]] e [[Montréal]].<ref name="The Financial Post" /> La Permindex fu costituita con capitali italiani, svizzeri, canadesi e statunitensi e contava 20 azionisti nel [[1960]].<ref name="Clark" />
Secondo alcune ricostruzioni, ma smentite dalla stessa [[CIA]], la Permindex fu accusata di essere una società di [[Operazione sotto copertura|copertura]] per operazioni della
== Storia ==
Le prime notizie certe sulla Permindex risalgono al [[1956]], quando l'azienda spostò il suo quartier generale a [[Basilea]]. La presidenza della società fu affidata all'ex primo ministro [[Ungheria|ungherese]] [[Ferenc Nagy]] (secondo il giornalista britannico [[Stephen Dorril]], il suo ruolo fu più quello di «un uomo di facciata che potesse apparire interessante a ufficiali governativi e politici»).<ref name="Dorril32" />
Nel [[1959]], Nagy presentò un piano per costituire «il primo [[centro commerciale]] per [[Imprenditore|imprenditori]] d'Europa» aperto tutto l'anno, attraverso la riqualificazione di quattro palazzi e di un'area complessiva di circa {{converti|400000|sqft|m2|2|disp=out|lk = out}} all'interno dell'[[EUR]].<ref name="The Financial Post" /><ref name="Ryan" /><ref name="The Age" /><ref name="Clark" /> Il progetto iniziale, che ricalcava l'[[International Trade Mart]] di [[New Orleans]], prevedeva 126 sale d'esposizione divise in 15 grandi categorie di prodotto.<ref name="The Financial Post" /><ref name="Ryan" /><ref name="The Age" /> Il 20% degli spazi espositivi sarebbe stato riservato ai prodotti di aziende italiane, il 20% a quelli di aziende statunitensi e il restante 60% a quello degli altri Paesi interessati, sulla base della loro produzione.<ref name="Ryan" /> Il costo iniziale dell'operazione fu di 140 milioni di [[Lira italiana|lire]] l'anno per l'affitto dei palazzi<ref name="Ryan" /><ref name="The Age" /> (con un contratto di affitto di nove anni, con opzione di rinnovo per altri nove),<ref name="Clark"/> più i costi per la riqualificazione (inizialmente stimati in circa un miliardo di lire).<ref name="Ryan" /> Il centro aprì ufficialmente il 16 gennaio 1960<ref>{{Cita pubblicazione|lingua = en|titolo = Exhibitions: Trade centre in Rome|rivista = Design|numero = 133|editore = Design Council|data = 1960|p = 73|ISSN =}}</ref> e già nel settembre di quell'anno circa il 60% delle aree espositive risultava occupato.<ref name="Clark" />
Gli scarsi risultati dell'azienda portarono la stampa elvetica a diventare più critica lungo i primi [[Anni 1960|anni sessanta]]. Nel [[1961]], il quotidiano ''Basler Arbeiterzeitung'' arrivò a definire Nagy e gli altri dirigenti della Permindex «un branco di truffatori». Nagy querelò il quotidiano e vinse la causa, ottenendo un rimborso di 3 000 [[Franco svizzero|franchi svizzeri]]. Tuttavia, una delle controllate dell'azienda, la Parkhof, dichiarò [[bancarotta]] poco dopo, rendendo chiaro che «quello che Nagy e la Permindex stavano facendo era sostanzialmente una truffa».<ref name="Dorril32" /> L'azienda decise quindi di spostare nuovamente il proprio quartier generale a [[Roma]] nel [[1962]], ma dopo soli due anni la compagnia spostò nuovamente la propria sede in [[Sudafrica]].<ref name="Dorril3233" />
Il 1º marzo 1967, il rappresentante statunitense nel direttivo della holding e presidente dell'[[International Trade Mart]], [[Clay Shaw]],<ref name="Clark" /> venne arrestato con l'accusa di aver architettato l'[[assassinio di John Fitzgerald Kennedy]] dal procuratore di [[New Orleans]] [[Jim Garrison]].<ref name="Holland" /> Tre giorni dopo, ''[[Paese Sera]]'' pubblicò un articolo nel quale accusava Shaw di essere in realtà legato alla [[
Mentre le accuse del quotidiano furono ripubblicate nei giorni successivi da vari quotidiani legati ai partiti comunisti in [[Italia]] (''[[l'Unità]]'', 5 marzo), [[Unione Sovietica]] (''[[Pravda]]'', 7 marzo) e [[Francia]] (''[[L'Humanité]]'', 8 marzo), così come da alcuni giornali di sinistra in [[Grecia]] e [[Canada]],<ref name="Holland"/> il 6 marzo ''Paese Sera'' coinvolse nella questione anche l'imprenditore canadese [[Louis Bloomfield]], descrivendolo come «un agente americano che finge di essere un imprenditore dal Canada» e che ha «stabilito legami segreti a Roma con deputati della [[Democrazia Cristiana]] e dei partiti neo-fascisti».<ref>{{Cita|Dorril|p. 29}}.</ref> Il 18 marzo, infine, il quotidiano affermò che Shaw in persona organizzò il viaggio del Presidente Kennedy a [[Dallas]] (affermazione che poi si rivelò completamente falsa).<ref>{{Cita|Dorril|p. 30}}.</ref>
Nonostante gli articoli di ''Paese Sera''
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{Cita pubblicazione|lingua = en|autore = [[Stephen Dorril]]|url = http://www.8bitmode.com/rogerdog/lobster/lobster02.pdf|titolo = PERMINDEX: The International Trade in Disinformation|rivista = Lobster|numero = 2|data = 1983|accesso=4 giugno 2019}}
* {{Cita pubblicazione|lingua = en|autore = Max Holland|url = https://www.cia.gov/library/center-for-the-study-of-intelligence/csi-publications/csi-studies/studies/fall_winter_2001/article02.html|titolo = The Lie That Linked CIA to the Kennedy Assassination|rivista = Studies in Intelligence|numero = 11|editore = [[
{{Portale|aziende}}
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