Unione Sovietica: differenze tra le versioni

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|nomeUfficiale = {{ru}} Сою́з Сове́тских Социалисти́ческих Респу́блик<br />[[traslitterazione|traslitt.]]: ''Sojúz Sovétskich Socialistíčeskich Respúblik''<br /><small>[[Nomi ufficiali dell'Unione Sovietica|nome ufficiale in altre lingue]]</small>
|linkBandiera = Flag of the Soviet Union.svg
|paginaBandiera = kebab.jpgBandiera dell'Unione Sovietica
|linkStemma = State Emblem of the Soviet Union.svg
|paginaStemma = Emblema dell'Unione Sovietica
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|altre religioni = [[islam sunnita]], [[islam sciita]], [[luteranesimo|cristianesimo luterano]], [[cristianesimo cattolico]], [[ebraismo]]
|religione di stato = [[Ateismo marxista-leninista|Ateismo scientifico]] (''de facto'')<br/>[[Stato laico]] (''de jure'')<ref name="Cost36124">{{Cita|Costituzione dell'URSS del 1936|art. 124}}.</ref>
|stato precedente = {{RUS 1918-1937}}<br />{{RSFS Transcaucasica}}<br />[[File:Flag of Byelorussian SSR (1919-1927).svg|20px|bordo]] [[Repubblica Socialista Sovietica Bielorussa|RSS Bielorussa]]<br />[[File:Flag of the Ukrainian SSR (1919-1929).svg|20px|border]] [[Repubblica Socialista Sovietica Ucraina|RSS Ucraina]]<br />[[File:Flag of Khiva 1920-1923.svg|20px|bordo]] [[Repubblica Sovietica Popolare Corasmia|RSP CorasmiaCorasma]]<br />[[File:Flag of the Bukharan People's Soviet Republic.svg|20px|bordo]] [[Repubblica Sovietica Popolare di Bukhara|RSP Bukhara]]<br />{{Bandiera|EST}} [[Repubblica di Estonia (1918-1940)|Estonia]]<br />{{Bandiera|LVA}} [[Repubblica di Lettonia (1919-1940)|Lettonia]]<br />{{LTU 1918-1940}}<br />{{DEU 1933-1945}}<ref>[[Oblast' di Kaliningrad]]</ref> <br />{{POL 1928-1939}}<br />{{ROU 1881-1947}}
|stato successivo = {{ARM}}<br />{{AZE}}<br />{{BLR 1991-1995}}<br />{{EST}}<br />{{GEO 1990-2004}}<br />{{KAZ 1991-1992}}<br />{{KGZ 1991-1992}}<br />{{LVA}}<br />{{LTU}}<br />{{MDA}}<br />'''{{RUS 1991-1993}}'''<ref>Successore legale dell'Unione Sovietica.</ref><br />{{TJK 1991-1992}}<br />{{TKM 1991-1992}}<br />{{UKR 1991-1992}}<br />{{UZB}}
|stato attuale = {{ARM}}<br />{{AZE}}<br />{{BLR}}<br />{{EST}}<br />{{GEO}}<br />{{KAZ}}<br />{{KGZ}}<br />{{MDA}}<br />{{LVA}}<br />{{LTU}}<br />{{RUS}}<br />{{TJK}}<br />{{TKM}}<br />{{UKR}}<br />{{UZB}}
|città importanti = [[Mosca]], [[Leningrado]], [[Stalingrado]]
}}
L{{'}}'''Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche''' ({{russo|Сою́з Сове́тских Социалисти́ческих Респу́блик, СССР|Sojúz Sovétskich Socialistíčeskich Respúblik, SSSR}}; {{Link audio|Ru-CCCP.ogg|ascolta}} {{IPA|[sʌˈjus sʌˈvʲetskʲɪx səʦɪəlʲɪ'stʲitɕɪskʲɪxsəʦɪəlʲɪˈstʲitɕɪskʲɪx rʲɪˈspublʲɪk]|ru}}), [[acronimo]] '''URSS''' e in forma abbreviata '''Unione Sovietica''' ({{russo|Сове́тский Сою́з|Sovétskij Sojúz}}, {{IPA|[sʌˈvʲetskʲɪj sʌˈjus]|ru}}), fu uno [[Stato federale]] che si estendeva tra [[Europa orientale]] e [[Asia settentrionale]], sorto il 30 dicembre 1922 sulle ceneri dell'[[Impero russo]]. Era composta da 15 repubbliche [[Stato socialista|socialiste]], la più grande delle quali era la [[Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa|Russia]], a sua volta suddivisa in repubbliche autonome federate.
 
La distanza tra i suoi due punti estremi orientale e occidentale era superiore ai 9.983 chilometri (più di 90 gradi di longitudine); il suo punto più occidentale era l'[[oblast' di Kaliningrad]], al confine con la [[Polonia]], e quello più orientale il [[capo Dežnëv]] sullo [[stretto di Bering]], che lo divide dal [[America settentrionale|continente nordamericano]] distante circa 80 chilometri. In particolare, una sua isola nello stretto, la [[Grande Diomede]], dista solo {{M|3|u=km}} dalla [[Piccola Diomede]], appartenente agli Stati Uniti: si tratta della distanza minore tra le due superpotenze militari dell'epoca.
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Era il Paese più esteso del mondo con {{formatnum:22402000}} km² di superficie, pari a un sesto delle [[Continente|terre emerse]], nonché il Paese più esteso d'Asia e d'Europa, per ciascuna delle parti di competenza continentale.<ref>Tutti e tre i primati sono detenuti, dopo il 1991, dalla [[Russia]] che è subentrata all'Unione Sovietica in tutti i rapporti pubblici, diplomatici, internazionali e sportivi.</ref>
 
Dopo la vittoria conseguita contro le [[potenze dell'Asse]] nella [[seconda guerra mondiale]] divenne una [[superpotenza]] economica e militare, riuscendo ad imporre il suo sistema politico e sociale anche fuori dei confini nazionali, soprattutto in [[Europa orientale]]. IlPer suooltre scontroquarant'anni si confrontò nella [[guerra fredda]] contro con il [[blocco occidentale]] guidato dagli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], l'altra superpotenza emersa all'epoca, portò alla [[guerra fredda]], conclusa formalmente con la [[dissoluzione dell'Unione Sovietica]]. La [[Russia|Federazione Russa]] è subentrata all'URSS alla fine degli [[Anni 1990|anni novanta]] nel [[Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite]] e come Russia ha aderito per un certo periodo al [[G8]], e ha raccolto gran parte dell'eredità militare e geopolitica sovietica.
 
La lista delle repubbliche costituenti la federazionel'URSS subì nel corso del tempo numerose variazioni. Negli anni precedenti il suo scioglimento ne facevano parte quindici [[Repubbliche dell'Unione Sovietica|repubbliche]]. La più grande per superficie, economia e popolazione e la più importante sul piano politico era la [[Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa|Russia]]. Anche il territorio dell'Unione Sovietica subì vari mutamenti e nel periodo più recente corrispondeva approssimativamente a quello del tardo [[Impero russo]], senza tuttavia [[Alaska]], [[Finlandia]] e [[Polonia]].
 
L'organizzazione politica del Paese prevedeva un [[Monopartitismo|regime monopartitico]], retto dal [[Partito Comunista dell'Unione Sovietica]], che dirigeva gli apparati dei [[Soviet]], assemblee di livello sia regionale che nazionale che rappresentavano la classe operaia nei corridoi del potere statale. Il partito era a sua volta guidato da un Segretariosegretario Generalegenerale, che corrispondeva nel principale dirigente in termini di politica estera ed interna.
 
La fine della guerra fredda coincise con la [[dissoluzione dell'Unione Sovietica]] nel 1991. Negli anni successivi, la [[Russia|Federazione Russa]], di gran lunga il più esteso e influente tra gli Stati postsovietici, è subentrata all'URSS nel [[Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite]], ha fatto parte del [[G8]] fino al 2014 e ha raccolto gran parte dell'eredità militare e geopolitica sovietica.
 
== Storia ==
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[[File:John Kennedy, Nikita Khrushchev 1961.jpg|thumb|left|[[Chruščëv]] e [[John F. Kennedy]], a [[Vienna]], nel giugno 1961]]
 
DopoLa la[[Morte e funerali di Iosif Stalin|morte di Stalin]] nel si1953 scatenò una nuova lotta per il potere che vide [[Nikita Sergeevič Chruščëv|Nikita Chruščёv]] come vincitore. Sotto la sua guida l'Unione Sovietica fu protagonista dell'appoggio al processo di liberazione delle nazioni africane e asiatiche dalla dominazione coloniale europea e statunitense, intervenendo ad esempio, nel 1956, a difesa dell'Egitto di [[Nasser]], minacciato di aggressione militare da parte di Francia e Regno Unito per la sua decisione di nazionalizzare la [[Compagnia del Canale di Suez]] (con la conseguente [[crisi di Suez]]).
 
Uno dei momenti peggiori nelle relazioni tra Stati Uniti ed Unione Sovietica fu la [[crisi dei missili di Cuba]], quando Chruščёv, dopo avere saputo della presenza di missili balistici nucleari statunitensi sul suolo di Italia e Turchia, iniziò a installare missili nucleari a medio raggio in difesa dell'isola di Cuba, che aveva proclamato il carattere socialista della rivoluzione vittoriosa nel 1959 ed era stata attaccata nell'aprile 1961, con lo [[sbarco nella baia dei Porci]] delle forze contro-rivoluzionarie provenienti dal territorio statunitense su mandato dell'amministrazione statunitense. L'elevata tensione raggiunta tra le due potenze, che per giorni tenne il mondo sull'orlo della [[guerra atomica]], si risolse in un accordo comprendente lo smantellamento delle postazioni missilistiche sovietiche in territorio cubano. Come contropartita l'Unione Sovietica ottenne l'impegno statunitense a non aggredire mai la Repubblica di Cuba e lo smantellamento dei missili statunitensi [[PGM-19 Jupiter|Jupiter]] dispiegati dal 1960 nelle dieci basi italiane delle [[Murge]], tra [[Basilicata]] e [[Puglia]], e nelle cinque basi in Turchia<ref>{{Cita web|url=https://www.peacelink.it/storia/a/47149.html|titolo=Le basi dei missili nucleari Jupiter in Puglia e Basilicata|cognome=Marescotti|nome=Alessandro|sito=peacelink.it|data=22 dicembre 2019|accesso=18 marzo 2022}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://serenoregis.org/wp-content/uploads/2017/11/Missili-e-testate-nucleari-in-Italia.pdf|titolo=Dall'altopiano delle Murge alla Pianura Padana|editore=Centro Studi Sereno Regis|data=22 novembre 2017|formato=PDF|p=1|accesso=18 marzo 2022}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://basilicatatopsecret.altervista.org|titolo=Basi missilistiche|sito=basilicatatopsecret.altervista.org|accesso=18 marzo 2022}}</ref>. La parte dell'accordo concernente i missili statunitensi non venne all'epoca resa nota al pubblico.
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== Economia ==
{{vedi anche|Economia dell'Unione Sovietica}}
[[File:RR3009-0032 1 soviet ruble - obverse (L.Tolstoy).jpg|thumb|Un [[rublo sovietico]]]]
 
L'Unione Sovietica fu la prima nazione a basare la sua economia sui principi del socialismo in cui lo Stato possedeva la maggior parte dei [[mezzi di produzione]] e l'agricoltura era [[Collettivizzazione in Unione Sovietica|collettivizzata]].
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==== La contabilità nazionale ====
{{vedi anche|Prodotto materiale netto}}
[[File:NMP (Net material Product) per capita - USSR 1990.png|miniatura|Il [[Prodotto materiale netto|PMN]] pro-capite delle varie repubbliche sovietiche, al 1990. SI notano le repubbliche baltiche ben al di sopra della media.]]
 
A partire dagli anni '20-'30 si sviluppò in Unione Sovietica un metodo di calcolo del valore dell'economia alternativo al [[Prodotto interno lordo|PIL]]: il [[Prodotto materiale netto]] (o ''Net Material Product'', abbreviato in NMP).
 
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L'Unione Sovietica era talmente estesa che anche dopo che tutte le sue repubbliche ottennero l'indipendenza la Russia rimase la più grande nazione per superficie ed è ancora abbastanza differenziata dal punto di vista etnico, comprendendo ad esempio minoranze di [[tatari]], [[udmurti]] e molte altre etnie non russe.<ref name="sakwa soviet pols in perspec">{{cita libro|cognome=Sakwa|nome=Richard|titolo=Soviet Politics in Perspective|url=https://archive.org/details/sovietpoliticsin0000sakw|anno=1998|lingua=en|editore=Routledge|città=Londra|isbn=0-415-07153-4|pp=[https://archive.org/details/sovietpoliticsin0000sakw/page/242 242]-250}}</ref>
 
{|class="wikitable" style="text-align:right"
|-
!Repubblica !! Popolazione della Repubblica <br/>1979 !! 1989 !! % pop. urbana<br/> 1979 !! Titolari di nazionalità (<br/>1989) !! [[Russi]] (<br/>1989)
|-
|style="text-align:left"|Unione Sovietica || {{formatnum:262436000}} || {{formatnum:286717000}} || 67 || - || 51,4
|-
|style="text-align:left"|[[Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa|RSFS Russa]]|| {{formatnum:137551000}} || {{formatnum:147386000}} || 74 || 81,3 || 81,3
|-
|style="text-align:left"|[[Repubblica Socialista Sovietica Ucraina|RSS Ucraina]]|| {{formatnum:49755000}} || {{formatnum:51704000}} || 68 || 72,7 || 22,1
|-
|style="text-align:left"|[[Repubblica Socialista Sovietica Bielorussa|RSS Bielorussa]]|| {{formatnum:9560000}} || {{formatnum:10200000}} || 67 || 77,9 || 13,2
|-
|style="text-align:left"|[[Repubblica Socialista Sovietica Moldava|RSS Moldava]]|| {{formatnum:3947000}} || {{formatnum:4341000}} || 47 || 64,5 || 13,0
|-
|style="text-align:left"|[[Repubblica Socialista Sovietica Azera|RSS Azera]]|| {{formatnum:6028000}} || {{formatnum:7029000}} || 54 || 82,7 || 5,6
|-
|style="text-align:left"|[[Repubblica Socialista Sovietica Georgiana|RSS Georgiana]]|| {{formatnum:5015000}} || {{formatnum:5449000}} || 57 || 70,1 || 6,3
|-
|style="text-align:left"|[[Repubblica Socialista Sovietica Armena|RSS Armena]]|| {{formatnum:3031000}} || {{formatnum:3283000}} || 68 || 93,3 || 1,6
|-
|style="text-align:left"|[[Repubblica Socialista Sovietica Uzbeka|RSS Uzbeka]]|| {{formatnum:15391000}} || {{formatnum:19906000}} || 42 || 71,4 || 8,3
|-
|style="text-align:left"|[[Repubblica Socialista Sovietica Kazaka|RSS Kazaka]]|| {{formatnum:14685000}} || {{formatnum:16538000}} || 57 || 39,7 || 37,8
|-
|style="text-align:left"|[[Repubblica Socialista Sovietica Tagika|RSS Tagika]]|| {{formatnum:3801000}} || {{formatnum:5112000}} || 33 || 62,3 || 7,6
|-
|style="text-align:left"|[[Repubblica Socialista Sovietica Kirghisa|RSS Kirghiza]]|| {{formatnum:3529000}} || {{formatnum:4291000}} || 38 || 52,4 || 21,5
|-
|style="text-align:left"|[[Repubblica Socialista Sovietica Turkmena|RSS Turkmena]]|| {{formatnum:2759000}} || {{formatnum:3534000}} || 45 || 72,0 || 9,5
|-
|style="text-align:left"|[[Repubblica Socialista Sovietica Lituana|RSS Lituana]]|| {{formatnum:3398000}} || {{formatnum:3690000}} || 68 || 79,6 || 9,4
|-
|style="text-align:left"|[[Repubblica Socialista Sovietica Lettone|RSS Lettone]]|| {{formatnum:2521000}} || {{formatnum:2681000}} || 72 || 52,0 || 34,0
|-
|style="text-align:left"|[[Repubblica Socialista Sovietica Estone|RSS Estone]]|| {{formatnum:1466000}} || {{formatnum:1573000}} || 72 || 61,5 || 30,3
|}
 
== Urbanistica ==
{{vedi anche|Dacia (abitazione)|Chruščëvka|Brežnevka}}
 
Con una popolazione in rapido aumento di decennio in decennio e una popolazione ridotta in condizioni precarie, specie nel secondo dopoguerra con la [[Russia europea]] devastata, si rese necessario la creazione di milioni di unità abitative in tutto il paese. Nelle grandi città nacquero quartieri fatti di [[Condominio|condomini]] alti anche oltre i venti piani, mentre nelle città più piccole e nei villaggi si predilesse il modello di piccole [[Villetta a schiera|villette]] a schiera, costituite da una casa in mattoni a vista con tetto spiovente su tutti i lati e grandi meno di 100 mq, circondate da un piccolo spazio verde largo qualche metro su tutti i lati della casa e dotate solitamente di un piccolo orticello sul davanti, accanto all'entrata.
 
Fenomeno di costume particolare fu costituito dalle [[Dacia (abitazione)|''dacie'']], le case di campagna dedicate alle famiglie per le vacanze estive.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Raymond J.|cognome=Struyk|nome2=Karen|cognome2=Angelici|data=1º aprile 1996|titolo=The Russian Dacha phenomenon|rivista=Housing Studies|volume=11|numero=2|pp=233–250233-250|accesso=26 ottobre 2022|doi=10.1080/02673039608720854|url=https://doi.org/10.1080/02673039608720854|issn=0267-3037 }}</ref> Vigevano particolari regole di costruzione per esse e, quindi, presentavano attici, mansarde e verande sovradimensionate per ovviare a tali limiti.
 
<gallery widths="175" heights="175" caption="Abitazioni sovietiche">
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== Forze armate ==
{{vedi anche|Armata Rossa}}L{{'}}'''Armata Rossa degli Operai e dei Contadini''' ({{russo|Рабоче-крестьянская Красная армия}}, ''Raboče-krest'janskaja Krasnaja armija'' in sigla ''RKKA''), più comunemente '''Armata Rossa''', fu il nome dato alle [[forze armate]] russe dopo la disintegrazione delle [[esercito imperiale russo|forze zariste]] nel 1917. L'aggettivo “rossa” fa riferimento al colore tradizionale del movimento [[socialismo|socialista]] e [[comunismo|comunista]]. L'Armata Rossa fu istituita su decreto del [[Consiglio dei commissari del popolo della RSFS Russa]] nel 1918 e divenne l'esercito dell'URSS al momento della fondazione dello Stato stesso, nel 1922. [[Lev Trockij]], commissario del popolo per la guerra dal 1918 al 1924, ne è considerato il fondatore.
{{vedi anche|Armata Rossa}}
{{unità militare
|Nome = Рабоче-крестьянская Красная армия<br />''Raboče-krest'janskaja Krasnaja armija''<br /><small>Armata Rossa degli Operai e dei Contadini</small>
|Immagine = Red Army flag (Fictitious).svg
|Didascalia = Bandiera non ufficiale dell'Armata Rossa (vedi sezione Organizzazione con link)
|Categoria = esercito
|Attiva = 15 gennaio [[1918]]<br/> - 25 febbraio [[1946]]
|Nazione = {{RUS 1918-1937}}<br />
{{SUN 1923-1955}}
|Servizio = [[Forza armata]]
|Tipo = [[Esercito]]
|Ruolo =
|Descrizione_ruolo =
|Dimensione = {{formatnum:30000000}} <small>([[seconda guerra mondiale]] e circa {{formatnum:2800000}} truppe attive nella guerra fredda)</small>
|Struttura_di_comando =
|reparti_dipendenti =
|Descrizione_reparti_dipendenti =
|Guarnigione = [[Mosca (Russia)|Mosca]]
|Descrizione_guarnigione = Stato Maggiore
|Equipaggiamento =
|Descrizione_equipaggiamento =
|Soprannome =
|Patrono =
|Motto =
|Colori =
|Descrizione_colori =
|Marcia =
|Mascotte =
|Battaglie = [[Operazione Faustschlag|Prima guerra mondiale]]<br />[[Guerra civile russa]]<br />[[Guerra sovietico-polacca]]<br />[[Guerra civile spagnola]]<br />[[Guerra di confine sovietico-giapponese]]<br />[[Guerra d'inverno]]<br />[[Invasione sovietica della Polonia]]<br />[[Seconda guerra mondiale]]<br />[[Guerra in Afghanistan (1979-1989)]]
|Anniversari = [[23 febbraio]]<ref>Secondo il calendario gregoriano.</ref>
|Decorazioni =
|Onori_di_battaglia =
|Comandante_corrente =
|Descrizione_comandante_corrente =
|Capo_cerimoniale =
|Descrizione_capo_cerimoniale =
|Colonel_in_Chief =
|Descrizione_Colonel_in_Chief =
|Comandanti_degni_di_nota = [[Lev Trockij]]<br /> [[Iosif Stalin]] <br/> [[Michail Nikolaevič Tuchačevskij|Michail Tuchačevskij]]<br />[[Semën Michajlovič Budënnyj|Semën Budënnyj]]<br />[[Boris Michajlovič Šapošnikov|Boris Šapošnikov]]<br />[[Semën Konstjantynovyč Tymošenko|Semën Timošenko]]<br />[[Georgij Konstantinovič Žukov|Georgij Žukov]]<br />[[Aleksandr Vasilevskij]]<br />[[Konstantin Konstantinovič Rokossovskij|Konstantin Rokossovskij]]<br />[[Ivan Konev]]<br />[[Nikolaj Vatutin]]<br />[[Vasilij Danilovič Sokolovskij|Vasilij Sokolovskij]]<br />[[Rodion Malinovskij]]<br />[[Andrej Antonovič Grečko|Andrej Grečko]]<br />[[Ivan Ignat'evič Jakubovskij|Ivan Jakubovskij]]<br />[[Viktor Kulikov]]<br />[[Dmitrij Fëdorovič Ustinov|Dmitrij Ustinov]]<br />[[Dmitrij Timofeevič Jazov|Dmitrij Jazov]]
|Simbolo = [[File:Red army conscript hat insignia.jpg|100px]]
|Descrizione_simbolo = Spilla da cappello
|Simbolo2 = [[File:Red Army flag (Fictitious).svg|100px]]
|Descrizione_simbolo2 = Bandiera non ufficiale dell'Armata Rossa
|Titolo_vario =
|Descrizione_vario =
|Testo_vario1 =
}}
 
L{{'}}'''Armata Rossa degli Operai e dei Contadini''' ({{russo|Рабоче-крестьянская Красная армия}}, ''Raboče-krest'janskaja Krasnaja armija'' in sigla ''RKKA''), più comunemente '''Armata Rossa''', fu il nome dato alle [[forze armate]] russe dopo la disintegrazione delle [[esercito imperiale russo|forze zariste]] nel 1917. L'aggettivo “rossa” fa riferimento al colore tradizionale del movimento [[socialismo|socialista]] e [[comunismo|comunista]]. L'Armata Rossa fu istituita su decreto del [[Consiglio dei commissari del popolo della RSFS Russa]] nel 1918 e divenne l'esercito dell'URSS al momento della fondazione dello Stato stesso, nel 1922. [[Lev Trockij]], commissario del popolo per la guerra dal 1918 al 1924, ne è considerato il fondatore.
 
L'Armata Rossa, guidata direttamente da [[Stalin]] con la collaborazione di vari generali, svolse una funzione decisiva durante la [[seconda guerra mondiale]] sconfiggendo in quattro anni di violente e sanguinose battaglie la grande maggioranza delle forze della [[Wehrmacht]] della [[Germania nazista]] e concludendo vittoriosamente il conflitto con la conquista di [[Battaglia di Berlino|Berlino]] e [[Offensiva di Vienna|Vienna]].<ref>{{Cita|Glantz e House 2010||pp. 415-424}}.</ref> Nel suo periodo di massima espansione d'organico, nel 1943, l'Armata Rossa contava 10,5 milioni di effettivi tra ufficiali, sottufficiali e soldati ed era equipaggiata con migliaia di carri armati e cannoni moderni; le perdite per raggiungere la vittoria furono elevatissime: 11,2 milioni di soldati morti per cause di guerra nel periodo 1941–1945.<ref>{{Cita|Glantz e House 2010|pp. 430 e 451}}.</ref>
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Dopo la vittoria sulla Germania, nel 1946 la denominazione ''Armata Rossa'' venne, almeno ufficialmente, modificata in '''Armata Sovietica''' ({{russo|Советская Армия|Sovetskaja Armija}}, in sigla ''SA'').<ref>{{en}} [http://www.iisg.nl/~abb/rep/B-8.tab2.php Archives in Russia: B-8], ''ArcheoBiblioBase''.</ref>
 
[[File:Red Army flag (Fictitious).svg|thumb|Bandiera non ufficiale dell'Armata Rossa, dal momento che le forze terrestri sovietiche non hanno mai avuto una bandiera ufficiale.<ref>{{Cita web |titolo= флажные мистификации |titolotradotto= The flag Hoax |url= http://www.vexillographia.ru/russia/mistif.htm |città= [[Russia|RU]] |editore= Vexillographia |lingua= ru |accesso= 11 settembre 2010 |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20100909220954/http://www.vexillographia.ru/russia/mistif.htm |urlmorto= sì }}</ref>]]
 
All'inizio della sua esistenza, l'Armata Rossa funzionava come una formazione volontaria, senza gradi o insegne. Le elezioni democratiche selezionavano gli ufficiali. Tuttavia, un decreto del 29 maggio 1918 impose il servizio militare obbligatorio per gli uomini di età dai 18 ai 40 anni.<ref>Scott, 1979, p. 5.</ref> Per la manutenzione dell'arruolamento di massa, i bolscevichi formarono commissariati militari regionali (''voeennyj komissarjat'', abbr. ''Voeenkomat''), che a partire dal 2006 esistono ancora in Russia, in questa funzione e sotto questo nome. I commissariati militari, tuttavia, non devono essere confusi con l'istituzione dei [[Commissario politico|commissari politici]] militari.
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=== Legislazione su matrimonio, aborto, eutanasia e omosessualità ===
Nell'Unione Sovietica vennero introdotti il [[divorzio]] (1º dicembre 1917)<ref>{{cita web|url=http://www.storicamente.org/07_dossier/famiglia/famiglia_costituzione_italiana_link10.htm|titolo=Il divorzio in URSS|editore=storicamente.org|accesso=3 maggio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140301065444/http://www.storicamente.org/07_dossier/famiglia/famiglia_costituzione_italiana_link10.htm|urlmorto=sì}}</ref> e l'[[aborto]] nel 1920 (reso molto più difficile da Stalin nel 1935, poi reintrodotto nel 1955)<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/09/26/aborto-piaga-russa-in-urss-crolla-un.html|titolo="Aborto, piaga russa", in URSS crolla un tabù|pubblicazione=la Repubblica|data=26 settembre 1987|accesso=24 febbraio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140302021132/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/09/26/aborto-piaga-russa-in-urss-crolla-un.html|urlmorto=no}}</ref> e negata la validità del matrimonio religioso (dicembre 1917).<ref name=dicembre>Decreti del 18 (31) dicembre 1917 e del 23 gennaio 1918: «Viene riconosciuto soltanto il matrimonio contratto presso gli organi dello stato civile. Il rito religioso del matrimonio, come pure gli altri atti religiosi, non hanno valore giuridico», citato in: [[Giovanni Codevilla]], ''Dalla rivoluzione bolscevica alla Federazione Russa: traduzione e commento dei primi atti normativi e dei testi costituzionali'', ed. Franco Angeli, 1996, pag. 262.</ref> In relazione alle pene sostanzialmente basse, rispetto ai reati politici, per il reato di [[omicidio volontario]], l'[[omicidio del consenziente]] effettuato «per compassione» era depenalizzato e non punibile, legalizzando nei fatti l'[[eutanasia]] e il [[suicidio assistito]].<ref>Art. 143, C. P.</ref> L'[[omosessualità]], fu decriminalizzata da [[Lenin]] subito dopo la rivoluzione, [[Persecuzione dell'omosessualità nell'Unione Sovietica|tornò illegale]] a partire dal 1934.
 
[[Mark Serejskij]], perito medico, scrisse nella [[Grande enciclopedia sovietica]]:
 
<small>"La legislazione sovietica non riconosce i cosiddetti crimini contro la moralità. Le nostre leggi si basano sul principio della protezione della società e pertanto prevedono punizioni '''<u>solo nei casi in cui i minorenni siano oggetto di interesse omosessuale</u>'''."</small><ref>{{Cita web|url=http://www.gay.ru/english/history/kon/soviet.htm|titolo=WWW.GAY.RU: Russian Gay History. Moonlight Love. Soviet Homophobia|sito=web.archive.org|data=2012-04-14|accesso=13 marzo 2025|dataarchivio=14 aprile 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120414173524/http://www.gay.ru/english/history/kon/soviet.htm|urlmorto=sì}}</ref>
 
La maggior parte delle condanne furono effettivamente emesse ai sensi dell'Articolo 121.2, con l'80% dei casi legati al coinvolgimento di minori fino ai 18 anni di età. In un'analisi di 130 condanne pronunciate in base all'Articolo 121 tra il 1985 e il 1992, emerge che il 74% degli imputati era stato condannato ai sensi dell'Articolo 121.2. Di questi:
 
* il 20% per stupro con uso della forza fisica,
== Cultura ==
* l'8% per l'uso di minacce,
* il 52% per rapporti sessuali con minori,
* il 2% e il 18%, rispettivamente, per aver sfruttato lo status di dipendenza o vulnerabilità delle vittime.<ref>{{Cita web|url=https://xgayru.info/english/history/kon/soviet.htm|titolo=WWW.GAY.RU: Russian Gay History. Moonlight Love. Soviet Homophobia|sito=web.archive.org|data=30 maggio 2023|accesso=13 marzo 2025|dataarchivio=30 maggio 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230530152840/https://xgayru.info/english/history/kon/soviet.htm|urlmorto=sì}}</ref>
{{vedi anche|Cinema russo|Grande enciclopedia sovietica}}
 
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* {{cita libro|cid=Gimpel'son|url=http://www.endic.ru/enc_sovet/Sovet-deputatov-trudjaschihsja-83257.html|accesso=1º marzo 2017|capitolo=Sovety deputatov trudjaščichsja|pp=47-48|titolo=[[Grande enciclopedia sovietica|Bol'šaja Sovetskaja Ėnciklopedija]]|lingua=ru|editore=Sovetskaja Ėnciklopedija|città=Mosca|anno=1976|edizione=3|autore=E. G. Gimpel'son|curatore=A. M. Prochorov|volume=vol. 24|dataarchivio=2 marzo 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170302030748/http://www.endic.ru/enc_sovet/Sovet-deputatov-trudjaschihsja-83257.html|urlmorto=sì}}
* {{cita libro|titolo=Zakon SSSR ot 15.03.1946 o preobrazovanii Sovnarkomov v Sovminy|url=http://russia.bestpravo.com/ussr/data04/tex16360.htm|lingua=ru|cid=Legge dell'URSS del 15 marzo 1946|accesso=20 febbraio 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170222053737/http://russia.bestpravo.com/ussr/data04/tex16360.htm|urlmorto=sì}}
* {{cita libro|lingua=ru|titolo=Istorija Rossii: učebnik|autore=[[Aleksandr Sergeevič Orlov|A. S. Orlov]], V. A. Georgiev, N. G. Georgieva, T. A. Sivochina|editore=Prospekt|edizione=4ª edizione|città=Mosca|ppp=528|ISBN=978-5-392-11554-9|cid=Orlov et al.|anno=2014}}
 
;Lingua italiana