Poema epico: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua||Epica (disambigua)|Epica}}
Un '''poema epico''', (ilappartenente termine "epica" deriva dalal [[linguagenere greca antica|grecoletterario]] dell{{polytonic|ἔπος'}}, ''èpos'epica''', che(derivante significadal "{{greco antico|da=x|nopunti=x|parentesi=x|ἔπος|èpos|parola"}}, e in senso più ampio "racconto", "narrazione") è un [[letteratura|componimento letterario]] in [[Verso|versi]] che narra le gesta, storiche o [[leggenda]]rie, di un [[eroe]] o di un [[popolo]], mediante le quali si conservava e tramandava la [[memoria collettiva|memoria]] e l'identità di una [[civiltà]] o di una classe politica, generalmente di [[guerriero|guerrieri]].
[[File:Jacopo Zucchi - The Assembly of the Gods.jpg|miniatura|''L'Assemblea degli Dèi'', dipinto di [[Jacopo Zucchi]] ([[1575]]-[[1576]]) che illustra le [[divinità greche]]]]
[[File:Aeneas' Flight from Troy by Federico Barocci.jpg|thumb|upright=1.3|''[[Fuga di Enea da Troia]]'', di [[Federico Barocci]], 1598 ([[Galleria Borghese]], Roma)]]
Un '''poema epico''' (il termine "epica" deriva dal [[lingua greca antica|greco]] {{polytonic|ἔπος}}, ''èpos'', che significa "parola", e in senso più ampio "racconto", "narrazione") è un [[letteratura|componimento letterario]] in [[Verso|versi]] che narra le gesta, storiche o [[leggenda]]rie, di un [[eroe]] o di un popolo, mediante le quali si conservava e tramandava la [[memoria collettiva|memoria]] e l'identità di una [[civiltà]] o di una classe politica.
L'epica narra il ''mythos'' ([[mito]]), cioè il racconto di un passato glorioso di guerre e di avventure, ed è stata la prima forma di [[narrativa]], costituendo anche una sorta di [[enciclopedia]] del sapere religioso, politico ecc., trasmessa oralmente con un accompagnamento [[musica]]le da [[poeta|poeti]]-[[cantori]].
 
I poemi epici di tutte le letterature si basano su un patrimonio di miti preesistente; i più antichi poemi epici che si conoscono sono i [[Mesopotamia|mesopotamici]] ''[[Atrahasis (poema epico)|Atrahasis]]'' e l'epopea del re di [[Uruk]], ''[[Epopea di Gilgamesh|Gilgamesh]]'', mentre i più lunghi poemi epici furono scritti in [[India]]: il ''[[Mahābhārata]]'' e il ''[[Rāmāyaṇa]]''. I poemi epici più famosi in Occidente sono: l{{'}}''[[Iliade]]'' e l{{'}}''[[Odissea]]'' di [[Omero]], l{{'}}''[[Eneide]]'' di [[Virgilio]], la ''[[Pharsalia]]'' di [[Marco Anneo Lucano|Lucano]], le ''[[Argonautiche]]'' di [[Apollonio Rodio]], la ''[[Tebaide (Stazio)|Tebaide]] '' di [[Publio Papinio Stazio|Stazio]], il ciclo di [[Re Artù]] e dei [[Cavalieri della Tavola Rotonda]] (la cosiddetta "[[Materia di Bretagna]]"), la ''[[Chanson de Roland]]'' e le altre opere della "[[Materia di Francia]]", il ''[[Poema del mio Cid]]'', il ''[[Beowulf]]'', la ''[[Canzone dei Nibelunghi]]'', l{{'}}''[[Edda poetica]]'', il ''[[Canto della schiera di Igor]]'', l{{'}}''[[Orlando Innamorato]]'' di [[Matteo Maria Boiardo]], l{{'}}''[[Orlando furioso]]'' di [[Ludovico Ariosto]], la ''[[Gerusalemme liberata]]'' di [[Torquato Tasso]],<ref>La ''Chanson de Roland'', il ''Poema del mio Cid'', la ''materia di Bretagna'', i poemi di Boiardo, Ariosto e Tasso sono poemi ''epico-cavallereschi'' ([[letteratura cavalleresca]]). </ref>, ''[[I Lusiadi]]'' di [[Luís de Camões]], il ''[[Paradiso perduto]]'' di [[John Milton]]. Inoltre nellNell'Ottocento fu composto in Finlandia da [[Elias Lönnrot]] il ''[[Kalevala]]'', poema epico che riprende le tradizioni del popolo finnico. Nel Novecento il poeta greco [[Nikos Kazantzakis]] elaborò un seguito dell{{'}}''Odissea'' di Omero, definito dallo stesso autore «il più lungo epos della etnia caucasica».
L'epica narra il ''mythos'' ([[mito]]), cioè il racconto di un passato glorioso di guerre e di avventure ed è stata la prima forma di [[narrativa]], costituendo anche una sorta di enciclopedia del sapere religioso, politico ecc., trasmessa oralmente con un accompagnamento [[musica]]le da poeti-cantori.
 
I poemi epici di tutte le letterature si basano su un patrimonio di miti preesistente; i più antichi poemi epici che si conoscono sono i [[Mesopotamia|mesopotamici]] ''[[Atrahasis (poema epico)|Atrahasis]]'' e l'epopea del re di [[Uruk]], ''[[Epopea di Gilgamesh|Gilgamesh]]'', mentre i più lunghi poemi epici furono scritti in [[India]]: il ''[[Mahābhārata]]'' e il ''[[Rāmāyaṇa]]''. I poemi epici più famosi in Occidente sono: l{{'}}''[[Iliade]]'' e l{{'}}''[[Odissea]]'' di [[Omero]], l{{'}}''[[Eneide]]'' di [[Virgilio]], la ''[[Pharsalia]]'' di [[Marco Anneo Lucano|Lucano]], le ''[[Argonautiche]]'' di [[Apollonio Rodio]], la ''[[Tebaide (Stazio)|Tebaide]] ''di [[Publio Papinio Stazio|Stazio]], il ciclo di [[Re Artù]] e dei [[Cavalieri della Tavola Rotonda]] (la cosiddetta "[[Materia di Bretagna]]"), la ''[[Chanson de Roland]]'' e le altre opere della "[[Materia di Francia]]", il ''[[Poema del mio Cid]]'', il ''[[Beowulf]]'', la ''[[Canzone dei Nibelunghi]]'', l{{'}}''[[Edda poetica]]'', il ''[[Canto della schiera di Igor]]'', l{{'}}''[[Orlando Innamorato]]'' di [[Matteo Maria Boiardo]], l{{'}}''[[Orlando furioso]]'' di [[Ludovico Ariosto]], la ''[[Gerusalemme liberata]]'' di [[Torquato Tasso]]<ref>La ''Chanson de Roland'', il ''Poema del mio Cid'', la ''materia di Bretagna'', i poemi di Boiardo, Ariosto e Tasso sono poemi ''epico-cavallereschi'' ([[letteratura cavalleresca]]). </ref>, ''[[I Lusiadi]]'' di [[Luís de Camões]], il ''[[Paradiso perduto]]'' di [[John Milton]]. Inoltre nell'Ottocento fu composto in Finlandia da [[Elias Lönnrot]] il ''[[Kalevala]]'', poema epico che riprende le tradizioni del popolo finnico.
 
== Struttura ==
[[File:Jacopo Zucchi - The Assembly of the Gods.jpg|miniatura|upright=0.9|''L'Assemblea degli Dèi'', dipinto di [[Jacopo Zucchi]] ([[1575]]-[[1576]]) che illustra le [[divinità greche]]]]
Il poema è generalmente caratterizzato da due "momenti" ricorrenti, che riportano in prosa diretta i dialoghi dei personaggi e la [[diegesi|diegetica]], ossia la narrazione in terza persona, l'epica veniva solitamente cantata. Il fulcro dell'epica è costituito dalle gesta dell'[[eroe]], che è sempre il personaggio più forte, brillante o astuto ([[Achille]] per la forza, [[Odisseo]] per l'[[astuzia]], [[Ettore (mitologia)|Ettore]] per la devozione alla [[patria]], [[Enea]] per la ''[[pietas (virtù)|pietas]]'').
 
I segni distintivi del poema epico, oltre all'argomento trattato, riguardano anche lo stile e certi motivi ricorrenti. Il poema epico si apre sempre con una [[protasi (letteratura)|protasi]], in cui, dopo l'invocazione alla [[Muse (mitologia)|Musa]], viene brevemente presentato l'argomento del poematrattato. Un poema epico è scritto in versi, il più antico dei quali è l'[[esametro]]. Frequenti sono i [[patronimico|patronimici]], attributi che qualificano la discendenza, spesso divina, dell'eroe, importanti anche perché conferiscono musicalità ai versi e ne facilitano la memorizzazione, dando vita a vere e proprie formule.
I segni distintivi del poema epico, oltre ovviamente all'argomento trattato, riguardano anche lo stile e certi motivi ricorrenti.
Il poema epico si apre sempre con una [[protasi (letteratura)|protasi]], in cui dopo l'invocazione alla [[Muse (mitologia)|Musa]] viene brevemente presentato l'argomento del poema. Un poema epico è scritto in versi, il più antico dei quali è l'[[esametro]].
Frequenti sono i [[patronimico|patronimici]], attributi che qualificano la discendenza spesso divina dell'eroe, importanti anche perché conferiscono musicalità ai versi e ne facilitano la memorizzazione, dando vita a vere e proprie formule.
 
La poesia epica è legata fortemente alla tradizione orale,: gli [[aedo|aedi]], cantavano di città in città il loro poema accompagnati dalla [[Cetra (strumento musicale antico)|cetra]] e ovviamente, data l'enorme quantità di versi da imparare a memoria per la recitazione, prediligevano i motivi ricorrenti (più facilmente memorizzabili).<ref>Altri cantori erano i [[rapsodi]].</ref> Perciò, insieme ai patronimici, altrettanto ricorrente, è l'uso dell'[[epiteto]], l'aggettivo che caratterizza l'eroe e ne sottolinea una determinata caratteristica straordinaria ("Achille piè veloce", "l'astuto Odisseo"). Così come intere scene si ripetono in forma fissa.
 
Ogni volta che sorge l'alba, l{{'}}''Iliade'' e l{{'}}''Odissea'' ricorrono alla stessa identica sequenza di parole, così come ogni volta che nell{{'}}''Iliade'' un eroe veste le armi, o che nell{{'}}''Odissea'' i marinai si imbarcano sulle navi o ne discendono. Nel libro VIII dell{{'}}''Odissea'', ad es.esempio, durante un banchetto serale alla corte dei [[Feaci]], all'aedo [[Demodoco]] viene consegnata la [[Lira (strumento musicale)|lira]] e gli viene chiesto di cantare l'episodio del [[cavallo di Troia]] e della caduta della città. L'aedo doveva dunque conoscere a memoria tutto il contenuto dei poemi, così da recitarlo al momento della richiesta del suo pubblico. Dei poemi omerici non esisteva, infatti, alcuna copia scritta sino al periodo di auralità (VIII a.C.), conclusosi all'incirca con la fine dell'età classica.
 
Lo [[stile formulare]] era indispensabile in quest'opera di memorizzazione.
 
== Risvolti politici ==
[[File:Raffael 075.jpg|thumb|upright=0.9|[[Dante]], [[Omero]] e [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]], dettaglio dal ''[[Parnaso (Raffaello)|Parnaso]]'' di [[Raffaello Sanzio|Raffaello]].]]
In un mondo in cui non esistevano i [[mass media|media]] moderni, la poesia epica era un canale di comunicazione ottimale, perciò fu usata in funzione politica. L{{'}}''[[Eneide]]'' virgiliana è, ad esempio, spesso prodiga di riferimenti e lodi più o meno velate alla grandezza di Roma e del suo imperatore [[Augusto]].
 
In tempi più vicini a noi, l{{'}}''[[Orlando furioso]]'' ebbe un intento encomiastico esplicito, inventando addirittura personaggi estranei alla tradizione francese da cui prendeva ispirazione, solo per poter fare le lodi della [[Este|famiglia estense]] da cui [[Ludovico Ariosto|Ariosto]] dipendeva.
 
== Epica europea==
== Contenuti e descrizione ==
Nel [[Medioevo]] e nel [[Rinascimento]] furono composti in Europa numerosi poemi epici, comunemente raccolti sotto la definizione di [[epica cavalleresca]], perché narrano le imprese dei cavalieri medioevali.
 
Pur ispirandosi alla figura del [[Cavalleria medievale|cavaliere]], questi poemi sono spesso molto diversi tra loro. Evidenti sono ad esempio le differenze tra due forme di narrazione epica nate entrambe in [[Francia]]: le ''[[chansons de geste]]'' ([[materia di Francia]]) e i romanzi cavallereschi del ciclo di [[re Artù]] ([[materia di Bretagna]]). Il principale poema epico spagnolo è invece il ''[[Poema del mio Cid]]''.
[[File:Abbate Orlando Furioso 11.jpg|thumb|upright=0.9|Una scena dell{{'}}''[[Orlando Furioso]]'' affrescata a [[Palazzo Torfanini]] (Bologna)]]
 
I miti e le leggende dei [[Germani|popoli germanici]] trovarono la loro espressione più importante nel ''[[La canzone dei Nibelunghi|Nibelungenlied]]'', nelle [[saghe leggendarie]] e nelle ''[[Saghe degli Islandesi]]'', mentre gli sviluppi della poesia epica in [[Italia]] ci mostrano la trasformazione subita nel tempo dall'immagine del cavaliere: il passaggio dagli ideali e dai valori del Medioevo a quelli del mondo rinascimentali modifica profondamente le caratteristiche degli eroi, come risulta evidente, in particolare,
nell{{'}}''[[Orlando innamorato]]'' di [[Matteo Maria Boiardo]], nell{{'}}''[[Orlando furioso]]'' di [[Ludovico Ariosto]] e nella ''[[Gerusalemme liberata]]'' di [[Torquato Tasso]].
 
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In [[Russia]] va ricordato il medievale ''[[Canto della schiera di Igor]]'' ([[XII secolo]]), mentre in [[Finlandia]] nel [[XIX secolo]] fu scritto il ''[[Kalevala]]'' che riprende tradizioni e storie popolari del passato.
 
== Epica mediorientale ==
=== Contenuti della poesia epica araba, persiana, turca, georgiana e kirghisa ===
Due sono i filoni fondamentali che hanno alimentato nel corso dei [[secoli]] l{{'}}''epica araba'' e ''turca''.
 
Il primo si occupò soprattutto di descrivere le guerre di liberazione dei territori occupati dagli infedeli ([[XI secolo|XI]] e [[XII secolo]]); la narrazione esaltava l'astuzia e l'abilità dei combattenti [[musulmani]] e soprattutto l'umanità, la generosità e il coraggio del sovrano, tanto amato quanto venerato.
[[File:Ferdinand Keller - Scheherazade und Sultan Schariar (1880).jpg|upright=0.9|thumb|[[Shahrazād]] racconta le sue storie al principe Shāhriyār (dipinto di [[Ferdinand Keller (pittore)|Ferdinand Keller]])]]
 
Il secondo riguardò l'ampia raccolta di fiabe e novelle dal titolo ''[[Mille e una notte]]''. La raccolta è statavenne assemblata in [[Egitto]] nei secoli [[XIV secolo|XIV]] e [[XV secolo|XV]] durante la dominazione dei [[Mamelucchi]], ma si basava su una raccolta [[persia]]na risalente al [[VII secolo]] utilizzante molti racconti tratti dal vasto repertorio [[india]]no. In seguito si diffuse in [[Mesopotamia]] ed ecco perché [[Baghdad|Baghdàd]] risultò spesso al centro delle avventure. Ovviamente iI racconti risultarono impreziositi da un'origine, da un'ambientazione e da un'ispirazione così variegate.
 
L{{'}}''epica'' [[persia]]na produsse intorno all'[[anno 1000]] lo ''[[Shāh-Nāmeh]]'', il poema più significativo scritto da [[Firdusi]] con intenti storici, religiosi, morali.
 
In epoca più moderna si è sottolineato anche un altro aspetto della poesia epica: essa trasmette antichi patrimoni di leggende, che celebrano la storia e i valori fondamentali di un popolo. È il caso, ad esempio, del ''[[Libro di Dede Korkut]]'', l'epopea delle tribù [[Turchia|turche]] stanziate nel [[secolo VIII]] in [[Asia centrale]], redatta attorno al [[XV secolo]].
 
Lunghissimo è il ''[[Manas (poema)|Manas]]'', epopea dei [[kirghisi]], tramandata oralmente. ''[[Il cavaliere dalla pelle di leopardo]]'', scritto nel [[XII]] secolo]], è il lunghissimo poema nazionale della [[Georgia]].
 
=== Contenuti della poesia epicaEpica indiana ===
{{vedi anche|Itihāsa}}
Nel mondo indiano i poemi epici, chiamati ''[[itihāsa]]'', hanno avuto e hanno tutt'oggi forti legami con la filosofia e la religione, ed essi stessi hanno influenzato queste ultime. I poemi epici principali sono il ''[[Mahābhārata]]'' e il ''[[Rāmāyaṇa]]'', fondamentali per la [[mitologia]] [[induismo|induista]] ed essi stessi importanti [[testo sacro|testi sacri]] per questa religione.
 
Il ''Mahābhārata'' (in [[sanscrito]] महाभारत, lett. ''La grande storia dei figli di Bharata''), nella maggiore edizione pervenuta ai giorni nostri, consta di circa 110.000 strofe (corrispondenti a quattro volte la [[Bibbia]], o a sette volte [[Iliade]] e [[Odissea]] messe insieme).<ref name="britannica">{{cita web|url=https://www.britannica.com/EBchecked/topic/357806/Mahabharata|titolo="'''Mahabharata'''", |sito=[[Encyclopædia Britannica.]] Online|data=2009. Encyclopædia Britannica Online|lingua=en|accesso=16 marzo 2009}}</ref>).
 
Il ''Rāmāyaṇa'' (dal [[sanscrito]] रामायण, lett. ''il viaggio - ''ayana''- di [[Rāma]]''), narra le avventure di [[Rāma]], [[Avatar (religione)|avatar]] di [[Visnù]].
 
=== Contenuti della poesia epicaEpica africana ===
L'epica africana[[africa]]na è variegata almeno a quanto lo sviluppo composito delle popolazioni continentali, ma soffre di una certa frammentazione, visto che raramente è stata conservata in forma scritta e spesso ha risentito negativamente dei contatti e dell'influenza degli invasori bianchi.
 
La popolazione [[sudan]]ese degli ''Joruba'' sviluppò prima della [[Storia del colonialismo in Africa|conquista europea]] una florida [[cultura]] artistica, che architettò una cosmogenesi fantasiosa ma ricca di innesti [[Realismo (letteratura)|realistici]] e [[comico|comici]], come è spesso frequente nei [[mito|miti]] dei popoli primitivi.
 
La popolazione [[togo|sudanese]] dei ''Tim'' affrontò un [[mito]] africano del diluvio. Anche per loro la siccità era una punizione divina, causata però, questa volta, da un elefante. Alla solennità del racconto [[Bibbia|biblico]] i ''Tim'' contrapposero invece un tono quasi giocoso, ma non privo di intenti educativi e formativi.
 
I ''Dama'', una popolazione dell'Africa sud-occidentale elaborò invece, tra gli altri, un mito sull'introduzione del fuoco, che qui assunse una grande rilevanza religiosa e fu considerato come la fonte della vita.
 
Anche tra i ''Pigmei'' l'epica cercò sia di rispondere alle domande fondamentali che da sempre assillano gli uomini, come ad esempio l'origine della morte, qui innescata dall'errore di una rana, sia di spiegare i passaggi epocali, come quello della fase dalla [[caccia]] fino all'[[agricoltura]], cioè dell'uomo cacciatore-raccoglitore che diventa poi agricoltore.
 
I ''Bantù'' descrissero il [[rito]] dell'uccisione del re al quale collaborava la stessa moglie. Probabilmente volevano evitare che il re decadesse invecchiando e con lui ovviamente anche il popolo. Il [[rito]] si ricollegava ad antiche credenze religiose e l'epica tendeva a giustificarle e autorizzarle. Gli stessi ''Bantù'' raccontarono come, astutamente, gli uomini ribaltarono una struttura sociale basata sul [[matriarcato]].
 
Alla cultura del [[Senegambia]] in Africa occidentale appartiene l' ''[[Epopea di Sundiata]]''.
=== Contenuti della poesia epica oceaniana ===
Dalle [[isole Marianne]] gli indigeni elaborarono un'epica [[Mitologia|mitologica]] tendente a spiegare l'origine del mondo e dell'umanità. L'epica spiegò che la serpe fu la causa della differenza delle [[Lingua (linguistica)|lingue]] umane.
 
== Epica amerinda ==
Dalle [[Filippine]] l'epica degli ''Ifugao'' conservò il ricordo di un antico rito in cui le divinità venivano placate con sacrifici umani. Lo stesso racconto condannò questo [[rito]] definendolo superato da forme [[Religione|religiose]] più [[civiltà|civili]]. Sempre dalle [[Filippine]] i ''Tinguian'' scrissero un'epica a sfondo [[magia|magico]]-[[religione|religioso]] descrivente l'immortalità dell'uomo. L'ombra dei morti, uno spirito più che un'anima, però è assetato di vita e perciò anche di sangue. I riti magici narrati servivano proprio a difendere il vivo dall'avidità dei morti.
L'epica mitologica americanadei [[nativi americani]] in generale ebbe lo scopo di codificare il sistema di credenze del gruppo, di rivelare le origini del mondo e della cultura, di fondare le sacre cerimonie, di stabilire le regole morali.
 
Una buona parte dell'epica ''oceaniana'' è però dedicata alla origine della navigazione che appare a sfondo [[magia|magico]]-[[religione|religioso]].
 
=== Contenuti della poesia epica americana ===
L'epica mitologica americana in generale ebbe lo scopo di codificare il sistema di credenze del gruppo, di rivelare le origini del mondo e della cultura, di fondare le sacre cerimonie, di stabilire le regole morali.
 
Tra gli [[indiani d'America]] gli [[Irochesi]] tramandarono per molte generazioni l'epica sull'origine delle [[costellazioni]] denominate e assomiglianti, come in Occidente, ad animali.
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Gli [[Eschimesi]], come d'altronde molte altre tribù indiane, spiegarono l'origine del sole e della luna attraverso la storia di un incesto di cui si rendono colpevoli un fratello e una sorella.
 
Per quanto riguarda il sud dell'America due sono le epiche che svettano per l'ingegnosità e la complessità: una fu realizzata dai [[Maya]], e si s'intitolò ''[[Popol Vuh]]'' e si può definire come una piccola grandiosa [[Bibbia]]; l'altra fu composta a sfondo [[religione|religioso]] e [[politica|politico]] dagli [[Incas]] e si fondava su profetici rinnovamenti dell'impero avvolti in un'atmosfera prodigiosa e misteriosa.
 
Esempi di poesia epica americanaamerinda e latinoamericana includono: ''Leaves of Grass'' ([[1855]]) di [[Walt Whitman]], ''El Gauchogaucho MartinMartín Fierro'' (1872) di JoseJosé HernadezHernández, ''Cantos'' (1925) di [[Ezra Pound]], ''Helen in Egypt'' (1961) di [[Hilda Doolittle|H.D.]], ''Canto Generalgeneral'' (1950) di [[Pablo Neruda]] e ''[[Omeros]]'' (1990) di [[Derek Walcott]].
 
== Epica oceaniana ==
Dalle [[isole Marianne]] gli indigeni elaborarono un'epica [[Mitologia|mitologica]] tendente a spiegare l'[[origine del mondo]] e dell'umanità. L'epica spiegò che la serpe fu la causa della differenza delle [[Lingua (linguistica)|lingue]] umane.
 
Dalle [[Filippine]] l'epica degli ''Ifugao'' conservò il ricordo di un antico rito in cui le divinità venivano placate con sacrifici umani. Lo stesso racconto condannò questo [[rito]] definendolo superato da forme [[Religione|religiose]] più [[civiltà|civili]]. Sempre dalle [[Filippine]] i ''Tinguian'' scrissero un'epica a sfondo [[magia|magico]]-[[religione|religioso]] descrivente l'immortalità dell'uomo. L'ombra dei morti, uno spirito più che un'anima, però è assetato di vita e perciò anche di sangue. I riti magici narrati servivano proprio a difendere il vivo dall'avidità dei morti.
 
Una buona parte dell'epica ''oceaniana'' è però dedicata alla origine della navigazione che appare a sfondo [[magia|magico]]-[[religione|religioso]].
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* John Myles Foley (ed.curatore), ''A Companion to Ancient Epic'', Malden, Blackwell, 2005.
* [[Marcello Sorce Keller]], “L''L'epica, fra tradizione orale e tradizione scritta”scritta'', in ''"Cenobio"'', LXVII (2008), no. 4, pp.&nbsp;39–48. Ripubblicato in ''Bulletin – Gesellschaft für die Volksmusik in der Schweiz'', 2009, pp.&nbsp;107–111.
* E. M. [[Meletinskij]], ''Vvedenie v istoričeskuju poetiku eposa i romana'', Moskva, Nauka, 1986 (trad. it. di C. Paniccia, ''Introduzione alla poetica storica dell'epos e del romanzo'', Bologna, Il Mulino, 1993, con una introduzione di C. [[Cesare Segre|Segre]]).
 
== Voci correlate ==
* [[Muse (mitologia)Eroe]]
* [[Gilgamesh]]
* [[Iliade]] e [[Odissea]]
* [[Livio Andronico]]
* [[Mahābhārata]]
* [[Mito]]
* [[Mitologia]]
* [[Mitologia greca]]
* [[Muse (mitologia)]]
* [[Omero]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* [{{cita web|url=https://web.archive.org/web/20170826115131/http://www.apeproject.net/ ''APE project''], |titolo=Archivio del Poema Epico-Cavalleresco.|altri=''APE project''}}
 
{{Controllo di autorità}}