Calice al Cornoviglio: differenze tra le versioni

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|Nome = Calice al Cornoviglio
|Stato = ITA
|Stemma = Calice al Cornoviglio-Stemma.png
|Bandiera = Calice al Cornoviglio-Gonfalone.png
|Voce stemma =
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|Divisione amm grado 1 = Liguria
|Divisione amm grado 2 = La Spezia
|Amministratore locale = MarioFederica ScampelliPecunia
|Partito = [[lista civica]] di [[centro-sinistra]] "Un futuro perVivere Calice"
|Data elezione=26 10-56-20142024
|Data rielezione=27-5-2019
|Mandato=2
|Data istituzione = 1861
|Abitanti = 1079
|Note abitanti = [http://demo.istat.it/bilmens/index.php?anno=2020&lingua=ita Dato Istat] - Popolazione residente al 31 agosto 2020 (dato provvisorio).
|Aggiornamento abitanti = 31-8-2020
|Sottodivisioni = Vedi [[#Geografia antropica|elenco]]
|Divisioni confinanti = [[Beverino]], [[Follo]], [[Mulazzo]] (MS), [[Podenzana]] (MS), [[Rocchetta di Vara]], [[Tresana]] (MS)
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|Mappa = Map of comune of Calice al Cornoviglio (province of La Spezia, region Liguria, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Calice al Cornoviglio nella provincia della Spezia
|Sito = http://www.comune.calicealcornoviglio.sp.it
|Diffusività =
}}
 
'''Càlice al Cornoviglio''' (''Calice'' in [[Lingua ligure|ligure]] e nella variante locale<ref>Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del {{cita libro|professor Gaetano|Frisoni|Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese|1910-2002|Nuova Editrice Genovese|Genova}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:1079Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia della Spezia]] in Liguria.
 
== Geografia fisica ==
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[[File:Calice al Cornoviglio-panorama1.jpg|miniatura|sinistra|Scorcio del borgo]]
 
Il territorio di Calice al Cornoviglio è totalmente montano, solcato da strette vallate percorse da torrenti e trasversali alla [[val di Vara]]. Il capoluogo comunale sorge su un'altura a circa 400&nbsp; m [[s.l.m.]]
 
Nel suo territorio comunale, facente parte del [[Parco naturale regionale di Montemarcello-Magra-Vara]], si trovano le vette del [[monte Cornoviglio]] (1.162&nbsp; m) e del [[monte Coppigliolo]] (1.139&nbsp; m); proprio dalle pendici di quest'ultimo nasce il torrente Usurana che, dopo un percorso di circa dieci chilometri, dove attraversa le frazioni di Terruggiara e Ferdana passando anche sotto al colle dominato dal capoluogo, confluisce nel [[Vara (fiume)|fiume Vara]] presso la località di Martinello.
 
Il secondo corso d'acqua del territorio è il torrente Rì, che ha origine da diversi rami sorgentiferi tra la sella dei Carzacchi e il monte Castellaro di Novegigola ([[Provincianel diterritorio Massamassese edi Carrara|MS[[Tresana]]). Sfocia nel fiume Vara di fronte all'abitato di Piana Battolla (frazione di [[Follo]]), dopo aver segnato il confine fra Calice al Cornoviglio e il comune massese di [[Podenzana]].
 
=== Clima ===
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[[File:Calice al Cornoviglio-fontana.jpg|miniatura|sinistra|Fontana presso il municipio in piazza del Leone]]
 
Le notizie più antiche riguardanti il borgo di Calice al Cornoviglio risalgono agli inizi dell'XI secolo<ref name="TurismoSP">{{cita web|url=http://www.turismoprovincia.laspezia.it/it/localita/val-di-vara/calice-al-cornoviglio/cenni-storici|titolo=Fonte dal sito turistico della Provincia della Spezia|accesso=13 marzo 2021|urlarchivio=https://archive.is/we6Jq|dataarchivio=13 aprile 2013|urlmorto=sì20130413043912/http://www.turismoprovincia.laspezia.it/it/localita/val-di-vara/calice-al-cornoviglio/cenni-storici}}</ref> quando il complesso fu proprietà dei [[Diocesi di Luni|vescovi di Luni]] e poi dei [[Malaspina]], come attesta un documento del 1033<ref name=TurismoSP/> con il quale il marchese Adalberto destinò al Borgo San Donnino (l'attuale [[Fidenza]], nel [[Provincia di Parma|parmense]]) alcune proprietà, tra cui ''Calese''.
 
Sotto la [[Repubblica di Genova]] divenne un'importante postazione contro gli attacchi dei [[Milano|Milanesi]] che, tuttavia, riuscirono a distaccare [[Castello di Madrignano|Madrignano]] da Calice, togliendolo ai [[Fieschi]]. Dopo la [[congiura di Gianluigi Fieschi|congiura di Gianluigi Fieschi del 1547]] Calice passò sotto il dominio dei [[Doria]]<ref name=TurismoSP/>, per tornare per breve tempo nelle mani dei Malaspina (1710). Questo continuo mutare di padroni precedette la definitiva concessione, nel 1772<ref name=TurismoSP/>, dei Malaspina a [[Leopoldo II d'Asburgo-Lorena|Leopoldo II]], sovrano del [[Granducato di Toscana]].
 
Con la nuova dominazione francese di [[Napoleone Bonaparte]], all'interno del [[Primo Impero francese]], venne inserito dal 13 giugno 1805 al 1814 nel [[Dipartimento degli Appennini]]. Nel 1847, con l'esecuzione del [[trattato di Firenze (1844)|trattato di Firenze]] di tre anni prima, Calice ed il suo territorio passarono dal Granducato di Toscana al [[Ducato di Modena e Reggio]]. Rientrato nei confini del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], il territorio, dal 1859 al 1923, fu eletto a capoluogo dell'omonimo mandamento del [[circondario di Massa]] facente parte della [[provincia di Massa e -Carrara]]; assunse l'attuale denominazione nel 1863<ref>{{Cita legge italiana|tipo = RD|anno = 1863|mese = 03|giorno = 15|numero = 1211}}</ref>. Con l'istituzione nel 1923 della [[provincia della Spezia]] passò sotto questo ente amministrativo<ref>[[s:R.D. 2 settembre 1923, n. 1913 - Istituzione della provincia della Spezia|Regio Decreto 2 settembre 1923, n. 1913]]</ref>.
 
Subisce infine gli ultimi aggiustamenti e assestamenti del territorio comunale proprio nel 1923 con la cessione della frazione di [[Veppo]] al comune di [[Rocchetta di Vara]]<ref>{{Cita legge italiana|tipo = RD|anno = 1923|mese = 09|giorno = 02|numero = 1913}}</ref>.
 
Dall'ottobre 1943 al giorno della [[Resistenza italiana|Liberazione]], Calice al Cornoviglio fu centro nevralgico delle attività [[partigianiPartigiano|partigiane]] nella [[val di Vara]]. Il 19 giugno 1944, il castello di Calice, presidio della [[Guardia Nazionale Repubblicana]], fu attaccato in forze da un gruppo di [[Brigate Giustizia e Libertà|partigiani giellisti]] al comando di [[Daniele Bucchioni]] detto "Dani", insieme ad alcuni partigiani del maggiore inglese [[Gordon Lett]]. L'attacco fallì, ma dopo pochi giorni i [[Fascismo|fascisti]] si ritirano da Calice. Il presidio fascista durò per pochi mesi, e fino al 25 aprile [[1945]], Calice venne considerato dai gruppi partigiani che vi operavano, territorio liberato.
 
Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della [[Comunità Montana della Media e Bassa Val di Vara|Comunità montana della Media e Bassa Val di Vara]] e, fino al 2011, della [[Comunità Montana Val di Vara|Comunità montana Val di Vara]].
 
Il 25 ottobre 2011 una violenta perturbazione ha colpito il levante ligure (bassa e media [[val di Vara]], [[val di Magra]] e [[Cinque Terre]]) e la [[Lunigiana]] ([[provincia di Massa e -Carrara]])<ref name="Alluvione2011">{{cita web|url=http://www.ilsecoloxix.it/p/la_spezia/2011/10/26/AOV3uDHB-bilancio_ufficiale_dispersi.shtml|titolo=Fonte dal sito del quotidiano ligure de Il Secolo XIX|accesso=26 ottobre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111028013453/http://www.ilsecoloxix.it/p/la_spezia/2011/10/26/AOV3uDHB-bilancio_ufficiale_dispersi.shtml|dataarchivio=28 ottobre 2011|urlmorto=sì}}</ref> con esondazioni, danni, vittime e dispersi in diverse località del territorio ligure e toscano. Tra i comuni più colpiti c'è anche Calice al Cornoviglio e frazioni dove le precipitazioni intense hanno provocato danni alle abitazioni, alle attività commerciali e ai collegamenti stradali.<ref name="RepubblicaGenova">{{cita webnews|url=http://genova.repubblica.it/dettaglio-news/18:27/4058378|titolo=FonteMaltempo: dalLa sitoSpezia, deldanni quotidianogravissimi ''a strutture ed edifici/ |rivista=la Repubblica Genova.it''|accesso=29 ottobre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304123438/http://genova.repubblica.it/dettaglio-news/18:27/4058378|dataarchivio=4 marzo 2016|urlmorto=sì|data=28 ottobre 2011}}</ref>.
 
{{vedi anche|Alluvione dello Spezzino e della Lunigiana del 25 ottobre 2011}}Dal 6 dicembre 2014 al 31 dicembre 2020 ha fatto parte dell'[[Unione dei comuni della Val di Vara]].
 
=== Simboli ===
[[File:Calice al Cornoviglio-Stemma.png|sinistra|bordo|150px]]
[[File:Calice al Cornoviglio-Gonfalone.png|destra|bordo|100px]]
[[File:Calice al Cornoviglio-Stemma2.png|sinistra|bordo|150px]]
[[File:Calice al Cornoviglio-Gonfalone2.png|destra|bordo|100px]]
|Stemma = [[File:Calice al Cornoviglio-Stemma.pngsvg|sinistra|bordo|150px]]
[[File:Calice al Cornoviglio-StemmaGonfalone.png|sinistradestra|bordo|150px100px]]
 
;Stemma
{{Citazionecitazione|Leone rampante inserito in uno scudo riportante in riquarto superiore la [[Croce di San Giorgio|bandiera crociata di San Giorgio]], sormontato da corona guarnita di nove merli con due cerchi sottostanti ornati, il primo da nove piccole nicchie ed il secondo da tre nicchie di dimensioni più ampie con gli interspazi mattonati, il tutto racchiuso, a sinistra, da un ramo di quercia e, a destra, da un ramo di olivoalloro, uniti in basso da nastro con fiocco tricolore.|Descrizione araldica dello stemma<ref name="Araldica">{{cita webtesto|autore=Comune di Calice al Cornoviglio|titolo=Statuto comunale|posizione= Art. 5 ''Stemma e gonfalone''|url= https://wwwdait.araldicacivicainterno.gov.it/comunedocumenti/statuti/statuto-comune-sp-calice-al-cornoviglio/|titolo= Calice al Cornoviglio |accesso=6 novembre 2011.pdf}}</ref>}}
 
;Gonfalone
{{Citazione|Leone rampante inserito in uno scudo riportante in riquarto superiore la [[Croce di San Giorgio|bandiera crociata di San Giorgio]], sormontato da corona guarnita di nove merli con due cerchi sottostanti ornati, il primo da nove piccole nicchie ed il secondo da tre nicchie di dimensioni più ampie con gli interspazi mattonati, il tutto racchiuso, a sinistra, da un ramo di quercia e, a destra, da un ramo di olivo, uniti in basso da nastro con fiocco tricolore.|Descrizione araldica dello stemma<ref name="Araldica">{{cita web|url=https://www.araldicacivica.it/comune/calice-al-cornoviglio/|titolo= Calice al Cornoviglio |accesso=6 novembre 2011}}</ref>}}
{{Citazione|Drappo di bianco…<ref name="Araldica">{{cita web|url=https://www.araldicacivica.it/comune/calice-al-cornoviglio/|titolo= Calice al Cornoviglio |accesso=6 novembre 2011}}</ref>}}
 
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con [[decreto del presidente della Repubblica]] del 9 ottobre 2002.<ref name=ACS/> Uno stemma precedente era stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 3 dicembre 1937<ref name=ACS>{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?6023 |titolo= Calice al Cornoviglio |sito= Archivio Centrale dello Stato }}</ref> avente la seguente descrizione araldica:
{{Citazione|Drappo di bianco…|Descrizione araldica del gonfalone<ref name="Araldica"/>. Gonfalone in uso, ma non rispondente al decreto di riconoscimento}}
{{citazione|D'argento, al leone rivoltato al naturale, poggiante su un monte di verde uscente dalla punta. Ornamenti esteriori da Comune.<ref name=ACS/>}}
 
Il gonfalone era stato concesso con [[regio decreto]] del 15 aprile 1940<ref name=ACS/> avente la seguente descrizione araldica:
{{Citazione|Drappo di azzurro…|Descrizione araldica del gonfalone<ref name="Araldica"/>}}
 
{{citazione|Drappo di azzurro...}}{{clear|left}}
Lo stemma è stato concesso con il decreto datato al 3 dicembre 1937<ref>Nel decreto è riportata la blasonatura: «''d'argento al leone rivoltato al naturale, poggiante su un monte di verde uscente dalla punta''».</ref>, mentre il gonfalone è stato concesso con il Reale decreto datato al 15 aprile 1940.<ref name="Araldica"/> {{clear|left}}
 
=== Onorificenze ===
Calice al Cornoviglio è tra le [[Città decorate al Valorvalor Militaremilitare per la Guerraguerra di Liberazioneliberazione|città decorate al valor militare per la guerra di Liberazione]], insignito della [[Croce di Guerra al Valor Militare|Croce di guerra al valor militare]] per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la [[seconda guerra mondiale]]<ref>{{Cita web|url=http://www.istitutonastroazzurro.it/istituzionidecoratecrocediguerra.html|titolo=Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare - Istituzioni decorate di Croce di Guerra al Valor Militare|sito=www.istitutonastroazzurro.it|accesso=2018-12-05}}</ref>.
 
{{Onorificenze
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=== Architetture religiose ===
* [[Chiesa di Nostra Signora di Loreto (Calice al Cornoviglio)|Chiesa parrocchiale di Nostra Signora di Loreto]] nella frazione capoluogo di Calice Castello; la sua costruzione avvenne nel 1638.
* Chiesa didella SanMadonna Giovannidel EvangelistaCarmine nella frazione di [[Borseda]]. Risalente al XVII secolo, secondo le fonti storiche la sua edificazione fu voluta dalla marchesa Placida Doria.
* Oratorio di San Pietro nella borgata di Debeduse, presso un castagneto.
* Oratorio di Nostra Signora del Carmine del XVI secolo nella borgata di Forno.
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* Oratorio di San Giuseppe nella borgata di Martinello.
* Oratorio di Santa Maria Annunziata nella borgata di Molunghi. La sua costruzione potrebbe essere risalente agli inizi del XVII secolo. Il terremoto del 1920, che colpì principalmente la zona di [[Fivizzano]], distrusse l'edificio che fu riedificato poco dopo dall'ultima discendente della famiglia lunense Paita, Donna Armida Pirero Paita.
* Oratorio di San Giovanni Battista nella borgata di Nasso di Sotto. Già nel XVII secolo ospitante un convento, conserva al suo interno una tela del locale pittore [[David Beghè]] ritraente la ''Madonna col Bambino e i Santisanti Giovanni e Pietro''. L'altare maggiore in marmo conserva un bassorilievo raffigurante l{{'}}''Annunciazione'' di scuola scultorea genovese del XVIII secolo.
* Oratorio di Novegina. Eretto nella frazione di Novegina la struttura è risalente ai primi anni del XVIII secolo. Di particolare pregio è un bassorilievo in marmo sopra l'architrave del portale raffigurante Maria Ausiliatrice. Nella stessa frazione si trovano i resti di un antico ospitale per i pellegrini diretti a [[Santiago di Compostela]].
* [[Chiesa di Santa Maria Assunta (Calice al Cornoviglio)|Chiesa parrocchiale di Santa Maria]] nella frazione omonima; gli stucchi e le decorazioni pittoriche interne sono opera del pittore [[Zeffiro Righi]] e di David Beghè.
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=== Architetture militari ===
{{Vedi anche|Castello di Calice al Cornoviglio|Castello di Madrignano}}
[[File:Calice al Cornoviglio-castello1.jpg|miniatura|Il [[Castello di Calice al Cornoviglio|castello Doria-Malaspina]]]]
[[File:Madrignano-centro storico2.jpg|miniatura|Scorcio del borgo di Madrignano con il [[Castello di Madrignano|locale castello]] e la parrocchiale]]
Il [[Castello di Calice al Cornoviglio|castello dei Doria-Malaspina]] è situato all'interno del borgo di Calice e domina la valle del torrente Usurana controllando gli accessi che dalla [[val di Vara]] risalgono verso l'interno. Ha una struttura a pianta [[trapezio (geometria)|trapezoidale]], dovuta alle ristrutturazioni subite, e si presenta come un corpo quadrangolare con due torri angolari: a destra un torrione rotondo, a sinistra un corpo cilindrico più basso. Il castello è stato molto rimaneggiato e modificato dalle strutture operate nel corso dei secoli: oggi appare come un palazzo signorile, che conserva solo in parte le caratteristiche architettoniche del complesso fortificato con funzioni di difesa.
{{Vedi anche|Castello di Calice al Cornoviglio|Castello di Madrignano}}
Il [[Castello di Calice al Cornoviglio|castello dei Doria-Malaspina]] è situato all'interno del borgo di Calice e domina la valle del torrente Usurana controllando gli accessi che dalla [[val di Vara]] risalgono verso l'interno. Ha una struttura a pianta [[trapezio (geometria)|trapezoidale]], dovuta alle ristrutturazioni subite, e si presenta come un corpo quadrangolare con due torri angolari: a destra un torrione rotondo, a sinistra un corpo cilindrico più basso. Il castello è stato molto rimaneggiato e modificato dalle strutture operate nel corso dei secoli: oggi appare come un palazzo signorile, che conserva solo in parte le caratteristiche architettoniche del complesso fortificato con funzioni di difesa.
 
Nella frazione di Madrignano si trovano tuttora le rovine di un fortilizio che i [[Repubblica di Genova|Genovesi]] fecero distruggere nel 1416; domina le case del borgo arroccate intorno alla chiesa dei Santi Margherita e Nicola. Il castello, ricostruito dai [[Malaspina]], fu definitivamente diroccato durante la [[guerra di successione spagnola]], nel 1706, ad opera delle truppe gallo-ispaniche che avevano occupato il feudo di Madrignano con l'appoggio dei [[Doria]], signori di Calice e [[Veppo]]. Il sito è stato oggetto nel secondo decennio del Duemila di un'importante fase di restauro e di conservazione della struttura.
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=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati [[Istituto nazionale di statistica|Istat]] al 31 dicembre 20142019, i cittadini stranieri residenti a Calice al Cornoviglio sono {{formatnum:6252}}<ref>[{{Cita web|url=http://demo.istat.it/str2014str2019/index.html|titolo=Cittadini Datostranieri Istatresidenti alsecondo 31/12/2014]</ref>,i paridati alIstat 5,50%del della31-12-2019|accesso=26 popolazionesettembre totale, così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative<ref>Dati superiori alle 20 unità2021}}</ref>:.
 
{{div col}}
# [[Marocco]], {{formatnum:29}}
{{div col end}}
 
=== Qualità della vita ===
Nel [[2009]] il Comune di Calice al Cornoviglio ha conseguito la certificazione del proprio sistema di gestione ambientale conformemente alla norma [[ISO 14000|ISO 14001]].<ref>Fonte dal sito [http://www.comune.calicealcornoviglio.sp.it/index.php?pagina=pagine&id=73 Comune di Calice al Cornoviglio-Certificazione ambientale]</ref>
 
== Cultura ==
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==== Musei ====
* [[Museo della Brigata Val di Vara]], inaugurato il 20 luglio 2013.
* [[Pinacoteca David Beghè|Pinacoteca "David Beghè"]]<ref>Approfondimenti sul [http://www.pinacotecabeghe.com/ sito ufficiale della pinacoteca]</ref>. Inaugurata il 7 luglio 1992 quale prima [[pinacoteca]] aperta in tutta la provincia spezzina, si trova all'interno del [[castello di Calice al Cornoviglio|castello Doria-Malaspina di Calice]]; si compone di 28 opere ad olio dell'artista [[David Beghè]].
* [[Piccolo Museomuseo Pietro Rosa|Piccolo museo "Pietro Rosa"]], aperto nella seconda metà degli anni novanta del XX secolo all'interno del castello di Calice.
* Museo dell'[[apicoltura]]<ref>Approfondimenti sul sito del [http://www.turismoprovincia.laspezia.it/it/cosa-fare/arte-e-cultura/calice Turismo in provincia della Spezia] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20111212092324/http://www.turismoprovincia.laspezia.it/it/cosa-fare/arte-e-cultura/calice |data=12 dicembre 2011 }}</ref>. Aperto al pubblico dal settembre 2000 (il primo in [[Liguria]]) e allestito al piano inferiore del locale castello di Calice, espone una vasta raccolta di [[Arnia|arnie]] e altri attrezzi da lavoro utilizzati dai produttori per le varie fasi della raccolta e [[produzione del [[miele]].
* [[Museo della galassia]]<ref>Approfondimenti sul sito [http://www.terredilunigiana.com/valdivara/calicegalassie.php Terre di Lunigiana.com]</ref>. Realizzato da Umberto Bonini, a cui il museo è intitolato, si trova nelle campagne intorno al borgo medievale di Madrignano.
* Museo della civiltà contadina.
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=== Frazioni ===
L'ente comunale è costituito dalle sette frazioni<ref>Fonte dal sito del [http://www.comune.calicealcornoviglio.sp.it/index.php?pagina=pagine&id=62 Comune di Calice al Cornoviglio-Il territorio]</ref> di [[Borseda]], Bruscarolo, Castello di Calice (sede comunale), [[Madrignano (Calice al Cornoviglio)|Madrignano]], Santa Maria e Usurana per un totale di {{m|33,75|ul=km2}}. Tuttavia lo statuto comunale<ref>{{cita web|url= http://www.comune.calicealcornoviglio.sp.it/c011008/images/STATUTO%20CALICE%20AL%20CORNOVIGLIO.pdf |titolo= Statuto Comunale di Calice al Cornoviglio }}</ref>, oltreché ad affermare ufficialmente la propria identità storica con il territorio della [[Lunigiana]], riconosce come "frazioni" anche quei nuclei abitati (località e borgate) dislocati lungo la valle del torrente Usurana e lungo il versante di Madrignano. Vengono citatecitati quindi i borghi di Debeduse, [[Villagrossa (Calice al Cornoviglio)|Villagrossa]], Molunghi, Campi, Nasso, Terruggiara-Filettino, [[Ferdana|Ferdana-Novegina]], Usurana-Pantanelli, Pianaccia-Martinello, Piano di Madrignano, Pegui, Tranci, Valdonica, Provvedasco e Castello di Madrignano.
 
Confina a nord con i comuni di [[Rocchetta di Vara]] e [[Mulazzo]], a sud con [[Follo]], ad ovest con Rocchetta di Vara e [[Beverino]] e ad est con Mulazzo, [[Tresana]] e [[Podenzana]].
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== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
Il centro di Calice al Cornoviglio (sede comunale di Castello di Calice) è attraversato principalmente dalla strada provinciale 8 che gli permette il collegamento stradale, a sud, con la provinciale 10 in località Martinello. Ulteriori collegamenti viari del territorio sono la provinciale 20 dei Piani di Madrignano e la provinciale 27, che collega la frazione calicese di Molunghi al centro di [[Parana]] nel comune di [[Mulazzo]] ([[Provincia di Massa e -Carrara|MS]]).
 
=== Mobilità urbana ===
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{{ComuniAmminPrec|17 aprile 2014|26 maggio 2014|Maria Stefania Ariodante||[[Commissario straordinario|Comm. straord.]]|<ref>[http://95.110.157.84/gazzettaufficiale.biz/atti/2014/20140125/14A04079.htm Nominato con Decreto del Presidente della Repubblica del 16 maggio 2014 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 125 del 31 maggio 2014]</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|26 maggio 2014|27 maggio 2019|Mario Scampelli|Un futuro per Calice<br/>(lista civica di centro-sinistra)|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|27 maggio 2019|''in10 carica''giugno 2024|Mario Scampelli|Un futuro per Calice<br/>(lista civica di centro-sinistra)|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrec|10 giugno 2024|''in carica''|Federica Pecunia|Vivere Calice<br/>(lista civica di centro-sinistra)|Sindaco|}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Altre informazioni amministrative ===
Calice al Cornoviglio fa parte dell'[[Unione dei comuni della Val di Vara]].
 
== Note ==
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* [[Provincia della Spezia]]
* [[Val di Vara]]
* [[Lunigiana]]
* [[Parco naturale regionale di Montemarcello-Magra-Vara]]
 
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Comuni della provincia della Spezia}}