Catafratto: differenze tra le versioni
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[[File:Victory of the Byzantines over the Bulgarians from John Skylitzes.jpg|miniatura|upright=1.8|''Carica di catafratti [[bizantini]]'', ''Cronaca'' di [[Giovanni Skylitzes]], ''Codex Graecus Matritensis'', [[Biblioteca Nacional de España]], [[Madrid]]]]
Il '''catafratto''' (
Questo genere di protezione fu adottato dai [[Persiani]], dai Parti, dagli [[Armeni]], dai [[Greci]] e dai [[Roma (città antica)|Romani]], fino a giungere (con alcune evoluzioni) al [[Medioevo]]; questa milizia fu usata per tutto il Medioevo dai [[Bizantini]].
== Storia ==
=== Epoca
[[File:ParthianCataphract.JPG|miniatura|Un catafratto partico che lotta contro un leone]]
Ai tempi dell'[[Impero achemenide]] l'esercito persiano contava di numerosi reparti di cavalleria pesante, anche se nessuno di essi era catafratto. Dopo le sconfitte subite a causa della campagna militare di [[Alessandro Magno]], che causò poi la formazione dei regni ellenistici dei [[diadochi]], tutta l'area asiatica fra gli odierni [[Turkestan]] e [[Iran]] conobbe uno sviluppo delle tecniche di cavalleria.
Quella macedone, degli ''[[hetairoi]]'' (lett. "Compagni"), pesante, mobile e basata sui [[lanciere|lancieri]] a cavallo
Il mondo ellenistico adottò i
* Il regno di [[Battria]] costituì
* L'[[Impero seleucide]]
Furono i Parti i veri signori del Vicino Oriente con i loro pesanti catafratti supportati dagli arcieri a cavallo.
Sfruttando le debolezze dell'Impero Seleucide e la sua situazione di lotta costante su ogni
I catafratti partici erano armati di ''[[kontos]]'' (ovverosia una pesante lancia impugnata a due mani) per la carica iniziale e di mazze per il combattimento corpo a corpo. Indossavano un'armatura che quasi non aveva rivali in quanto a protezione e peso, e i loro [[cavallo|cavalli]] erano bardati nello stesso modo. L'[[armatura]] era la loro forza, ma allo stesso tempo impediva loro di muoversi agevolmente e con rapidità.
[[Marco Licinio
Roma non riuscì mai a prevalere in modo definitivo nei confronti dei Parti che,
=== Epoca sasanide ===
[[File:Knight-Iran.JPG|miniatura|Re [[Persiani|persiano]] vestito da catafratto, della dinastia sasanide (226-637), Kermanshah, [[Iran]]]]
La spina dorsale dell'esercito (in [[lingua persiana|persiano]] '''<span style="font-size: 120%;">سپاه</span>''', "spāh"<ref>Da questo termine derivano gli analoghi vocaboli neopersiani e turchi: ''sipahi'' o ''sepohi'': termini che
Shapur II ([[Sapore II]]) riformò l'esercito adottando una cavalleria ancor più pesante e maggiormente efficiente. Queste unità montate indossavano armature di spesse placche di ferro che ricoprivano l'intero corpo. Ciò le rendeva assai simili a statue di ferro che si muovevano. Alcuni cavalieri erano armati di lancia e altri di spada o mazza. Esistono riproduzioni di una simile cavalleria, la meglio conservata delle quali è
{{Citazione|Erano tutte schiere rivestite di ferro ed i soldati avevano le membra coperte di lamine così grosse che le giunture rigide si adattavano alle articolazioni delle membra. Inoltre maschere dall'aspetto umano erano con tal cura applicate alle teste, che, siccome i corpi erano interamente coperti di lamine metalliche, i dardi cadendo potevano conficcarsi solo là dove si aprono strette fessure, corrispondenti alle occhiaie, attraverso le quali vedono un poco, o dove attraverso l'estremità del naso possono un po' respirare.|[[Ammiano Marcellino]], ''[[Storie (Ammiano Marcellino)|Storie]]'', XXV, 1, 12}}
L'equipaggiamento militare dei cavalieri pesanti sasanidi era così costituito:
* Cavalleria ''clibanaria'': elmo, usbergo ([[Lingua pahlavi|Pahlavi]] ''griwban'' ), pettorale, [[cotta di maglia]], guanto protetto ([[Lingua pahlavi|Pahlavi]] ''abdast''), cintura, cosciali ([[Lingua pahlavi|Pahlavi]] ''ran-ban'' ) spada, mazza, arco con tre elementi e due corde di ricambio, faretra con 30 frecce, due ulteriori corde per arco e copertura corazzata per il cavallo ( ''zen-abzar'' ).
* Cavalleria catafratta elmo, usbergo, pettorale, cotta di maglia, guanto protetto, cintura, cosciali, arco con due elementi e due corde di ricambio, faretra con 30 frecce, lancia e armatura per il cavallo ( ''zen-abzar'' ); e ciò talvolta s'aggiungeva un [[lazo]] ( ''kamand'' ) o una frombola con le relative pallottole a sfera.
[[File:Issyk Golden Cataphract Warrior.jpg|miniatura|upright=0.5|sinistra|
[[File:Ancient Sasanid Cataphract Uther Oxford 2003 06 2(1).jpg|miniatura|verticale|Ricostruzione di un cavaliere catafratto sasanide]]
Assieme alla cavalleria pesante, esisteva la cavalleria leggera che non era composta da [[sasanidi]] ma da soldati reclutati fra i loro alleati, integrati da truppe mercenarie.
Entrambi i tipi di cavalleria erano rafforzati da [[elefante da guerra|elefanti]] da guerra e da reparti appiedati di arcieri che rovesciavano sul nemico nugoli di frecce. I reparti con gli elefanti erano schierati in prima linea. Pur non essendo particolarmente numerosi assolvevano assai bene il loro compito, terrorizzando gli avversari o sbandandoli con le loro cariche, riuscendo ad esempio a vincere nella [[battaglia del Ponte]] contro gli Arabi per il terrore provocato in essi dalla vista di quei pachidermi lanciati in corsa contro le loro difese, non preparate a un simile urto. La loro efficacia dipendeva però strettamente dalla natura del terreno, che doveva essere in una pianura abbastanza ampia, mentre poco o nulla potevano in terreni rotti, montagnosi o forestati. I reparti con gli elefanti erano guidati da un ben preciso comandante, chiamato ''Zend−hapet'', o "Comandante degli indiani", perché gli animali venivano appunto dall'India, ovvero perché essi erano condotti da ''mahut'', nativi dell'Hindustan. Tali enormi animali agivano da vere e proprie torri mobili sui campi di battaglia e causavano panico e disordine nei ranghi nemici, aprendo varchi nelle linee avversarie entro cui si lanciavano poi le cavallerie.
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=== Epoca romana ===
[[File:028 Conrad Cichorius, Die Reliefs der Traianssäule, Tafel XXVIII (Ausschnitt 01).jpg|miniatura|Catafratti tra i [[sarmati]] [[Roxolani]] che combatterono contro [[Traiano]] durante la [[conquista della Dacia]] degli anni [[101]]-[[106]]]]▼
{{Vedi anche|Equites cataphractarii}}
▲[[File:028 Conrad Cichorius, Die Reliefs der Traianssäule, Tafel XXVIII (Ausschnitt 01).jpg|miniatura|Catafratti tra i [[sarmati]] [[Roxolani]] che combatterono contro [[Traiano]] durante la [[conquista della Dacia]] degli anni [[101]]-[[106]]]]
I catafratti entrarono a far parte della [[cavalleria (storia romana)|cavalleria]] specialmente in epoca tardo-romana per contrastare le cavallerie di [[Parti]] prima, [[Sasanidi]] poi, oltre ai [[Sarmati]]. Furono gli unici cavalieri che non facevano parte di una particolare squadra di esploratori, ma erano un corpo ben distinto di cavalleria (può essere considerato il primo esistente del genere). I catafratti di epoca romana erano armati con una lancia a due punte (''[[contus]]'') e una spada leggermente più lunga del [[gladio (arma)|gladio]] in dotazione ai [[legionario romano|legionari]] (la ''[[spatha]]''). Avevano un [[elmo]] con pennacchio e con apertura a visiera. La loro corazza proteggeva anche [[Arto superiore|braccia]] e [[Arto inferiore|gambe]] (si trattava di una evoluzione della ''[[lorica squamata]]'').
Le prime unità di catafratti introdotte nell'[[esercito romano]]
{{Citazione|Venivano in ordine sparso i corazzieri a cavallo, chiamati di solito «clibanari», i quali erano forniti di visiere e rivestiti di piastre sul torace. Fasce di ferro avvolgevano le loro membra tanto che si sarebbero creduti statue scolpite da Prassitele, non uomini. Erano coperti da sottili lamine di ferro disposte per tutte le membra ed adatte ai movimenti del corpo, di modo che qualsiasi movimento fossero costretti a compiere, la corazzatura si piegasse per effetto delle commessure ben connesse.|[[Ammiano Marcellino]], ''[[Rerum gestarum libri]]'', XVI, 10, 8}}
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== ''Clibanarii'' e ''Catafratti'' ==
Si è molto discusso su cosa differenziasse i catafratti dai ''clibanarii'', nell'esercito tardo-imperiale romano. Il ''[[Lorica segmentata#Clibani.2C clivani.2C klibania|clibanus]]'', da cui il nome clibanarii, era un tipo di corazza romana, come indicato dal ''[[De rebus bellicis
[[Ammiano Marcellino]]<ref><span style="font-size: 1em; line-height: 1.5em; background-color: rgb(255, 255, 255);">in </span>Res Gestae <span style="font-size: 1em; line-height: 1.5em; background-color: rgb(255, 255, 255);">(XVI, X, 8) :</span>"et incedebat hinc inde ordo geminus armatorum clipeatus atque cristatus corusco lumine radians nitidis loricis indutus, sparsique cataphracti equites quos clibanarios dictitant, [personati] thoracum muniti tegminibus et limbis ferreis cincti ut Praxitelis manu polita crederes simulacra non viros quos laminarum circuli tenues apti corporis flexibus ambiebant per omnia membra diducti ut quocumque artus necessitas commovisset vestitus congrueret iunctura cohaerenter aptata."</ref> non fa distinzione tra i due nomi eppure la [[Notitia dignitatum]] cita sia:
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''Scola scutariorum <u>clibanariorum</u>''
È stato ipotizzato che i ''clibanarii ''fossero, almeno in origine nel loro impiego da parte dei romani, delle unità fortemente caratterizzate da un profilo etnico (provenienza da popolazioni mediorientali) che forse facevano un uso metodico delle corazze classificate come "''[[Lorica segmentata#Clibani.2C clivani.2C klibania|clibani]]''".<ref>[http://arsdimicandi.mastertopforum.com/-vp20837.html?sid=406e7c66bcc52837a3446b708751c375 ArsDimicandi Forum :: CATAFRATTI questi sconosciuti<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Dei catafratti (intesi come denominazione di reparto di cavalleria) dalla ND sappiamo che fossero impiegati in Tracia e Scizia e quindi potremmo immaginarli come originariamente ispirati alle cavallerie sarmatiche laddove i clibanarii avessero un equipaggiamento e delle tattiche di origine persiana proprio per essere impiegati contro l'[[Sasanidi|impero sasanide]]. Da notare anche l'associazione del termine "''sagittarii''" solo ai ''clibanarii ''che potrebbe rafforzare l'ipotesi di una differenziazione tra le due denominazioni sulla base dell'equipaggiamento. Vi è un'altra ipotesi, poiché la lorica segmentata è un termine
== Descrizione ==
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== Curiosità ==
La ''lucertola armadillo'', particolare rettile abitante i deserti dell'Africa meridionale
Il ''coccodrillo catafratto'' è un coccodrillo africano definito col nome scientifico di ''[[Mecistops cataphractus]].''
== Note ==
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* {{en}} Smith, William et al., ''A Dictionary of Greek and Roman Antiquities'', 3ª ediz. (articolo «Cataphracti»), 1890.
* {{en}} Warry, John Gibson ''Warfare in the classical world: an illustrated encyclopedia of weapons, warriors, and warfare in the ancient civilisations of Greece and Rome'', New York, St. Martin's Press, 1980
* {{en}} Macdowall, Simon, ''Late Roman Cavalryman, 236-565 AD'', [[Osprey Publishing]] 1995
* {{en}} Farrokh, Kaveh, ''Sassanian Elite Cavalry, AD 224-642'', Osprey Publishing, 2005
* {{Cita libro|autore=Gianfranco Cimino
== Voci correlate ==
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* [[Guerre romano-persiane]]
* [[Persia]]
* [[Impero
* [[Impero
* [[Parti]]
* [[Sasanidi]]
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