Pontile-tramezzo: differenze tra le versioni

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[[File:AlbiJubè cathedralS. -Maria choirin andCampidoglio choira screenColonia.jpg|thumb|230pxminiatura|''Jubé'' della cattedrale[[Basilica di AlbiSanta Maria in Campidoglio]] a Colonia]]
[[File:BourgAlbi encathedral Bresse- eglisechoir deand brouchoir 005screen.JPGjpg|thumb|230px|Chiesa''Jubé'' di Brou,della [[Bourg-en-Bressecattedrale di Albi]].]]
[[File:Bourg en Bresse eglise de brou 005.JPG|thumb|Chiesa di Brou, [[Bourg-en-Bresse]]]]
[[File:Ikonostase.jpg|thumb|230px| L'iconostasi della Basilica di San Marco a Venezia]]
'''''Jubé''''' è un elemento architettonico che, soprattutto nel [[XII secolo|XII]] e nel [[XIII secolo]], caratterizzò l'interno delle chiese [[architettura gotica|gotiche]]. Il termine è quello in [[lingua francese]] e deriva dalla formula di apertura utilizzata dal diacono che, salito sul ballatoio, prima di iniziare la lettura del [[Vangelo]] si rivolgeva al superiore chiedendo la benedizione: ''Jube Domine benedicere''. L'equivalente termine [[lingua inglese|inglese]], ''rood screen'', deriva dalla presenza della croce, quello [[lingua tedesca|tedesco]] ''Lettner'' dal termine ''lectorium'';<ref>Antonio Cadei, Paolo Piva, ''L'arte medievale nel contesto: 300-1300 : funzioni, iconografia, tecniche'', 2006.</ref> in [[lingua spagnola|spagnolo]] è chiamato ''coro alto''.
[[File:Modena Duomo Pontile Campionese.jpg|miniatura|[[Anselmo da Campione]], pontile della [[Cattedrale di Modena]]]]
[[File:Hildesheim_Domlettner.jpg|thumb|[[Pontile della cattedrale di Hildesheim]], 1546]]
Il '''pontile-tramezzo'''<ref name="pevsner">{{cita libro |autore=Nikolaus Pevsner |wkautore=Nikolaus Pevsner |autore2=John Fleming |autore3=Hugh Honour |annooriginale=1981 |anno=1992 |titolo=Dizionario di architettura |editore=Einaudi |città=Torino}}</ref> o semplicemente '''pontile'''<ref name="pevsner" /> o '''''jubé''''' è un [[elemento architettonico]] che, soprattutto nel [[XII secolo|XII]] e nel [[XIII secolo]], caratterizzò l'interno delle chiese [[Convento|conventuali]], [[Collegiata|collegiate]] e [[Cattedrale|cattedrali]]<ref name="pevsner" />, in particolar modo quelle [[gotico|gotiche]].
 
== Terminologia ==
Si tratta di una struttura, simile all'[[iconostasi]] per aspetto e funzione, che separava il [[coro (architettura)|coro]], riservato ai [[presbitero|presbiteri]], dalla [[navata]] riservata ai fedeli.
Il termine '''''Jubé'''jubé'' è un elemento architettonico che, soprattutto nel [[XIIlingua secolofrancese|XII]] e nel [[XIII secolo]], caratterizzò l'interno delle chiese [[architettura gotica|gotiche]]. Il termine è quello in [[lingua francese]] e deriva dalla formula di apertura utilizzata dal diacono che, salito sul ballatoio, prima di iniziare la lettura del [[Vangelo]], si rivolgeva ala superioreDio chiedendo la benedizione: ''Jube Domine benedicere'' (Benedicimi o Signore). L'equivalente termine [[lingua inglese|inglese]], ''rood screen'' (o anche ''choir screen''), deriva dalla presenza della croce trionfale, quello [[lingua tedesca|tedesco]] ''Lettner'' dal termine ''lectorium'';<ref>[[Antonio Cadei]], Paolo Piva, ''L'arte medievale nel contesto: 300-1300 : funzioni, iconografia, tecniche'', 2006.</ref>; in [[lingua spagnola|spagnolo]] è chiamato ''coro alto'' o ''trascoro''.
Tuttavia, a differenza dell'iconostasi, non costituiva una vera separazione durante le liturgie, in quanto nel coro erano celebrate solo le funzioni destinate ai monaci o a canonici legati alle cattedrali e alle altre chiese, mentre davanti allo ''jubé'' esisteva un altare che spesso veniva chiamato "altare della croce", destinato alla messa per il "popolo". In tal modo la funzione dello ''jubé'' non sarebbe dunque quella di separare il clero dai fedeli, quanto quello di realizzare uno spazio apposito per il clero, ove svolgere le specifiche funzioni liturgiche del coro (liturgia delle ore, messa conventuale) senza disturbo.
 
== Storia ==
Consisteva in una tribuna rialzata da cui venivano lette le [[Sacre scritture|Scritture]], fungendo quindi anche da [[pulpito]]. A differenza dall'iconostasi quindi lo ''jubé'' era praticabile mediante due scale simmetriche ed aveva una propria decorazione scultorea. In alcune zone d'Europa, come l'Inghilterra era usato anche come supporto per rappresentazioni pittoriche (vedi in particolare la produzione specialistica di maestranze dell'East Anglia<ref>Veronica Sekules, ''Medieval Art'', Oxford, 2001, p. 113</ref>. In effetti lo jubé sembra essere nato dalla fusione di elementi diversi già presenti nell'[[architettura romanica]] e del primo periodo gotico: la parete di separazione ("intramezzo" spesso ornato di marmi policromi) che spesso, soprattutto nelle chiese conventuali, divideva il coro dalla navata o la navata stessa in due parti e gli [[ambone|amboni]] scolpiti in pietra<ref>Antonio Cadei, Paolo Piva,(a cura di) ''L'arte medievale nel contesto: 300-1300 : funzioni, iconografia, tecniche'', 2006.</ref>.
Il pontile-tramezzo comparve nel tardo [[Arte romanica|Romanico]] e un esempio è nella chiesa conventuale di [[Maulbronn]]. Raggiunse poi un più alto grado di raffinatezza nel [[Gotico]]<ref name="pevsner" />.
 
== Caratteristiche ==
Furono realizzate numerosissime strutture di questo tipo, estremamente decorate, in pietra ma anche il legno, generalmente a ponte, su tre arcate. Era previsto, in genere, anche un crocefisso posto in alto a sovrastare tutto l'insieme.
SiDerivato trattadai di[[cancello|cancelli]] una struttura,e simile all'[[iconostasi]] per aspetto e funzione, cheil pontile separava il [[coro (architettura)|coro]], riservato ai [[presbitero|presbiteri]], dalla [[navata]] riservata ai fedeli. Era costituito da un palco con una o più scale di accesso, utilizzato anche come [[ambone]] per la lettura del [[Vangelo]]<ref name="pevsner" />.
In alcuni casi era in rapporto ad un coro rialzato, soprastante ad una cripta che ha il suo accesso dagli archi dello ''jubé''.
 
Tuttavia, aA differenza dell'iconostasi, non costituiva una vera separazione durante le liturgie, in quanto nel coro erano celebrate solo le funzioni destinate ai monaci o a canonici legati alle cattedrali e alle altre chiese, mentre davanti alloal ''jubé''pontile esisteva un altare che spesso veniva chiamato "altare della croce", destinato alla messa per il "popolo". In tal modo la funzione dellodel ''jubé''pontile non sarebbe dunquestata quella di separare il clero dai fedeli, quanto quelloquella di realizzare uno spazio apposito per il clero, ove svolgere le specifiche funzioni liturgiche del coro ([[liturgia delle ore]], messa conventuale) senza disturbo.
 
ConsistevaIl in una tribuna rialzata da cui venivano lette le [[Sacre scritture|Scritture]], fungendo quindi anche da [[pulpito]]. A differenza dall'iconostasi quindi lo ''jubé''pontile era praticabile mediante due scale simmetriche ed aveva una propria decorazione scultorea. In alcune zone d'Europa, come l'Inghilterra, era usato anche come supporto per rappresentazioni pittoriche (vedi in particolare la produzione specialistica di maestranze dell'East[[Anglia Angliaorientale]]<ref>Veronica Sekules, ''Medieval Art'', Oxford, 2001, p. 113.</ref>). In effetti loil jubépontile sembra essere nato dalla fusione di elementi diversi già presenti nell'[[architettura romanica]] e del primo periodo gotico: la parete di separazione ("intramezzo" spesso ornato di marmi policromi) che spesso, soprattutto nelle chiese conventuali, divideva il coro dalla navata o la navata stessa in due parti e gli [[ambone|amboni]] scolpiti in pietra<ref>Antonio Cadei, Paolo Piva,(a cura di) ''L'arte medievale nel contesto: 300-1300 : funzioni, iconografia, tecniche'', 2006.</ref>.
 
Furono realizzate numerosissime strutture di questo tipo, estremamente decorate, in pietra ma anche ilin legno, generalmente a ponte, su tre arcate. Era previsto, in genere, anche un crocefisso posto in alto a sovrastare tutto l'insieme.
In alcuni casi era in rapporto ad un coro rialzato, soprastante ad una cripta che ha il suo accesso dagli archi dellodel ''jubé''pontile.
 
Tale arredo si diffuse anche in [[Fiandra]], in Inghilterra ed altre aree dell'Europa settentrionale.
 
La ''maqṣūra'' islamica potrebbe essere derivata dai pontili delle chiese cristiane<ref name="pevsner" />.
Dopo il [[concilio di Trento]] cominciarono ad essere progressivamente smontati, fino al [[XIX secolo]], e oggi ne rimangono pochissimi, soprattutto, per quel che riguarda la Francia, in piccole chiese della [[Bretagna]].
 
== Rimozione ==
In Italia questo elemento architettonico fu propriamente realizzato solo in chiese nell'area di confine con la Francia come l'[[Abbazia di Vezzolano]] e la [[cattedrale di Aosta]] in cui lo ''jubé'' fu demolito solo nel [[1838]]. <ref>Touring Club Italiano, '' Torino e Valle d'Aosta'', Touring Editore, 2005, p. 573</ref>
DopoI pontili dopo il [[concilio di Trento]] cominciarono ad essere progressivamente smontati, fino al [[XIX secolo]], esostituiti oggida recinzioni più trasparenti come le cancellate<ref name="pevsner" />. Oggi ne rimangono pochissimi, soprattutto,e persono quelsoprattutto checonservati riguarda lain [[Francia]], innelle piccole[[Fiandre]] chiesee dellain [[BretagnaInghilterra]].
 
== In Italia ==
In altri casi viene a volte chiamato ''jubé'' un elemento architettonico del periodo tardo gotico, simile agli esempi d'oltralpe ma derivato autonomamente dagli "intramezzi" marmorei presenti in Italia fin dal periodo paleocristiano.
{{C|la sezione è un po' confusa, l'esempio italiano più famoso è rimasto relegato alla fine|architettura|novembre 2022|argomento2=chiese}}
In Italia questo elemento architettonico fuè propriamentemolto realizzatoraro soloe inl'esempio chiesepiù nell'arearilevante è rappresentato dalla [[Chiesa di confineSan conNicola la(Agrigento)|chiesa di San Nicola]] ad [[Agrigento]], in pura architettura della Borgogna arcaica. FranciaAltri comeesempi: l'[[Abbazia di Vezzolano]] e la [[cattedrale di Aosta]] in cui loil ''jubé''pontile fu demolito solo nel [[1838]]. <ref>Touring Club Italiano, '' Torino e Valle d'Aosta'', Touring Editore, 2005, p. 573;</ref>a [[Savona]] nell'[[ex chiesa e convento di San Giacomo]].
 
Alcuni elementi architettonici del periodo tardo gotico, simili agli esempi d'Oltralpe ma derivati autonomamente dagli intramezzi marmorei presenti in Italia fin dal periodo paleocristiano, sono associati ai pontili o ''jubés''. Un esempio è conservato nel [[duomo di Modena]], realizzato da [[Anselmo da Campione]].
==Note==
<references/>
 
==Voci correlateNote ==
<references />
*[[Iconostasi]]
 
*[[Pergula]]
== Voci correlate ==
* [[Iconostasi]]
* [[Pergula]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|preposizione=sullo}}
{{Interprogetto|commons=Category:Rood screens}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Elementi architettonici delle chiese}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{portale|architettura|cristianesimo}}