Marco Terenzio Varrone Lucullo: differenze tra le versioni
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{{Magistrato romano
| nome = Marco Terenzio Varrone Lucullo
| titolo =[[Console romano|Console]] della [[Repubblica romana]]
| immagine =
| legenda =
| altrititoli =
| coniuge 1 =
| coniuge 2 =
| coniuge 3 =
| figli =
| padre =
| madre =
| Gens = [[Gens Terentia|Terentia]]
| data di nascita = [[116 a.C.]] circa
| luogo di nascita= [[Roma]]
| data di morte = poco dopo il [[56 a.C.]]
| luogo di morte =
| consolato = 73 a.C.
| proconsolato = 72 a.C. in [[Macedonia (provincia romana)|Macedonia]]<ref name="AppianoIlliriche29"/>
|edilità = 79 a.C.
|pretura = 76 a.C.
|}}
{{Bio
|Nome = Marco Terenzio
|Cognome = Varrone Lucullo
|PreData = [[lingua latina|latino]]: ''Marcus Terentius Varro Lucullus''
|Sesso = M
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = poco dopo il [[56 a.C.]]
|Epoca = I a.C.
|Attività = generale
|FineIncipit = fu un politico e un generale della [[Repubblica romana]], fratello minore di [[Lucio Licinio Lucullo]], sostenitore di [[Lucio Cornelio Silla]] e [[console (storia romana)|console]] nel [[73 a.C.]]▼
|Attività2 = senatore
|Nazionalità = romano
▲|
}}
Come
== Biografia ==
=== Origini ===
Nacque
La sua famiglia originaria, la ''[[gens Licinia]]'', era una influente famiglia [[plebe
Attraverso sua madre, Cecilia Metella Calva, Marco era imparentato con due tra i più importanti uomini del suo tempo: === Carriera ===
All'inizio degli
Quando Silla tornò dall'Oriente, nella primavera dell'
▲All'inizio degli [[anni 90 a.C.]], Marco e Lucio cercarono, inutilmente, di far condannare Servilio Augure, che era stato l'accusatore nel processo per malversazione (''de repetundis'') che aveva condannato loro padre all'esilio in [[Lucania]].<ref>Cicerone, ''Acad.'', ii.1; Plutarco, i; Keaveney, pp. 4-6; per la discussione sulla data esatta si veda Keaveney,, p. 6, nota 14.</ref>
Probabilmente dietro suggerimento di suo cugino Metello Pio, che era [[Pontefice massimo (storia romana)|pontefice massimo]], Marco Lucullo fu candidato ed eletto nel [[collegio pontificale]]: questo potrebbe essere avvenuto nell'
▲Quando Silla tornò dall'Oriente, nella primavera dell'[[83 a.C.]], per combattere i sostenitori di [[Gaio Mario]], Marco e Licinio entrarono a far parte dei sostenitori del generale. Marco servì come ''[[legatus]]'' in Italia settentrionale sotto il cugino, il [[proconsole]] [[Quinto Cecilio Metello Pio]]; inizialmente Marco Lucullo fu obbligato a ritirarsi nella città di [[Placentia]], ma, dopo che Metello Pio ebbe sconfitto le truppe del generale mariano [[Gaio Norbano]], Lucullo ruppe l'assedio e sconfisse un distaccamento nemico lasciato indietro da Norbano.<ref>Mommsen, iv.</ref>
Nel
▲Probabilmente dietro suggerimento di suo cugino Metello Pio, che era [[Pontefice massimo (storia romana)|pontefice massimo]], Marco Lucullo fu candidato ed eletto nel [[collegio pontificale]]: questo potrebbe essere avvenuto nell'[[81 a.C.]], quando Silla portò il numero di membri del collegio da otto a quindici. L'appartenenza a uno dei quattro principali collegi sacerdotali era un onore che era considerato quasi pari al consolato, e fu un vantaggio per la futura carriera di Marco Lucullo.
Eletto ''praetor peregrinus'', incaricato dunque di gestire i processi riguardanti cittadini stranieri, nel
▲Nel [[79 a.C.]], Marco Lucullo fu eletto [[Edile (storia romana)|edile curule]] assieme al fratello, che era appena tornato dalla provincia d'[[Asia (provincia romana)|Asia]].<ref>Plutarco, i.6.</ref> La loro edilità si contraddistinse per i sontuosi giochi, che molto tempo dopo [[Marco Tullio Cicerone]] ricordava per il loro splendore;<ref>Cicerone, ''De off.'', ii.57.</ref> tra le altre cose, introdussero gli sfondi avvolgibili per i palchi temporanei costruiti per le rappresentazioni teatrali e, nell'arena, furono i primi a schierare un elefante contro un bue.<ref>Plinio, viii.19; Keaveney, p. 36</ref>
▲Eletto ''praetor peregrinus'', incaricato dunque di gestire i processi riguardanti cittadini stranieri, nel [[76 a.C.]], Marco Lucullo presiedette ad una celebre causa, il processo contro [[Gaio Antonio Ibrida]] (poi collega di Cicerone per il consolato), che si era grandemente arricchito in qualità di legato di Silla in Grecia durante le [[guerre mitridatiche]]. L'avvocato dell'accusa, il giovane [[Gaio Giulio Cesare]], ottenne una condanna che fu successivamente annullata quando Antonio si appellò ai [[tribuno della plebe|tribuni della plebe]].<ref>Asconio p. 84; Gelzer, ''Caesar'', p. 21.</ref>
=== Console e governatore della Macedonia ===
[[File:Roman provinces of Macedonia.jpg|thumb|upright=1.4|La provincia romana della Macedonia (confini in verde)]]
Divenne [[console (storia romana)|console]] nel
Terminato il suo anno di consolato
All'inizio di quello stesso anno (71 a.C.)
=== Ultimi anni ===
Nel
Quando il fratello
== Note ==
== Bibliografia ==
;Fonti
* {{cita libro |autore=[[Appiano di Alessandria]]|titolo=[[Storia romana (Appiano)|Historia Romana (Ῥωμαϊκά)]]|volume=''Guerre civili'', I, 92 e 120|cid=Appiano|lingua=grc}} ([http://www.livius.org/ap-ark/appian/appian_0.html traduzione inglese] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20151120053128/http://www.livius.org/ap-ark/appian/appian_0.html |date=20 novembre 2015 }}).
* [[Asconio]], ''Commentario della «In toga candida» di Cicerone'', Clark, p.
* {{Cita libro|autore=[[Plutarco]]|titolo=[[Vite parallele]]|volume=''Vita di Lucullo''|cid=Plutarco|lingua=grc}} ([[Wikisource:el:Βίοι Παράλληλοι|testo greco]] {{simbolo|Wikisource-logo.svg|15}} e [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Plutarch/Lives/home.html traduzione inglese]).
* {{cita libro|autore=[[Gaio Sallustio Crispo|Sallustio]]|titolo=[[Historiae (Sallustio)|Historiae]]|cid=Sallustio, ''Historiae''|lingua=latino}} ([http://www.thelatinlibrary.com/sall.frag.shtml testo latino]).
;Fonti storiografiche moderne
* Arkenberg, J. S. "Licinii Murenae, Terentii Varrones, and Varrones Murenae", ''Historia'', 42 (1993), pp.
* Bradley, Keith. ''Slavery and Rebellion in the Roman World''. Bloomington: Indiana University Press, 1989. ISBN 0-253-31259-0
* Broughton, T. Robert S. ''Magistrates of the Roman Republic''. Vol. 2. Cleveland: Case Western University Press, 1968, p.
* Gelzer, Matthias. ''Cicero. Ein biographischer Versuch''. Wiesbaden: Franz Steiner Verlag, 1969 (ristampa 1983). ISBN 3-515-04089-7.
* Gelzer, Matthias. ''Caesar. Der Politiker und Staatsmann''. Sesta edizione, Wiesbaden: Franz Steiner Verlag, 1960 (ristampa 1983). ISBN 3-515-03907-4.
* Keaveney, Arthur. ''Lucullus. A Life''. London/New York: Routledge, 1992. ISBN 0-415-03219-9.
* Mommsen, Theodor, ''The History of Rome, Books I-V'', edizione elettronica del progetto
* Strachan-Davidson, J. L. (ed.), ''Appian, Civil Wars: Book I'', Oxford 1902.
* Taylor, Lily Ross. "Caesar's Colleagues in the Pontifical College". ''American Journal of Philology'' 63 (1942) 385-412.
* Ward, Allen M. "Politics in the Trials of Manilius and Cornelius". ''Transactions and Proceedings of the American Philological Association'' 101 (1970), pp.
{{Box successione
|tipologia = magistrato romano
{{S-prima|prima=[[Marco Aurelio Cotta]],<br /> [[Lucio Licinio Lucullo]]}}▼
|carica = ''[[Console (storia romana)|<span style="color:#FFA257;">Console romano</span>]]''
{{S-titolo|titolo=[[Consoli repubblicani romani|Console romano]] |anni=[[73 a.C.]] |reggente1=[[Gaio Cassio Longino (console 73 a.C.)|Gaio Cassio Longino]]}}▼
|immagine = Consul et lictores.png
{{S-dopo|dopo=[[Gneo Cornelio Lentulo Clodiano]],<br /> [[Lucio Gellio Publicola]]}}▼
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{{portale|Antica Roma}}▼
}}
▲{{portale|Antica Roma|Biografie}}
[[Categoria:Consoli repubblicani romani|Varrone Lucullo, Terenzio, Marco]]
[[Categoria:Terentii|Varrone Lucullo, Marco]]
[[Categoria:
▲[[de:Marcus Terentius Varro Lucullus]]
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