Giansenismo: differenze tra le versioni

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L'impianto di base del giansenismo si fonda sull'idea che l'essere umano nasca essenzialmente [[caduta dell'uomo|corrotto]] e, quindi, inevitabilmente destinato a commettere il [[male]].
Senza la [[grazia (teologia)|grazia divina]], l'uomo non può far altro che [[Peccato|peccare]] e disobbedire alla [[volontà di Dio]]; ciononostante, alcuni esseri umani sono predestinati alla [[Soteriologia|salvezza]], mentre altri non lo sono<ref>{{Treccani}}</ref><ref> {{Cita web|url=https://www.sapere.it/sapere/strumenti/studiafacile/letteratura-francese/il_seicento_/a2_tra_barocco_e_classicismo/Approfondimenti/Il-giansenismo.html|titolo=Il giansenismo: Approfondimenti - StudiaFacile {{!}} Sapere.it|sito=www.sapere.it|data=2020-10-24|lingua=it|accesso=2024-02-20}}</ref> ([[doppia predestinazione]]).
 
Con tale teologia, Giansenio intendeva ricondurre il cattolicesimo a quella che egli riteneva la dottrina originaria di [[Agostino d'Ippona]], in contrapposizione al [[molinismo]] (corrente teologica che prende il nome dal [[gesuiti|gesuita]] [[spagna|spagnolo]] [[Luis de Molina]]), allora prevalente, che concepiva la salvezza come sempre possibile per ogni essere umano dotato di buona volontà.
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Tra le proposte di riforma ecclesiastica che Scipione de' Ricci e il sinodo di Pistoia avevano avanzato, si possono ricordare la celebrazione di sinodi diocesani ogni due anni (sulla linea di quanto era stato disposto dal [[concilio di Trento]] e di fatto non era mai stato messo in pratica), la revisione dei [[libro liturgico|libri liturgici]] con l'eliminazione di tutti gli elementi leggendari o legati a superstizioni, l'abolizione di tutti i titoli ecclesiastici oltre a quelli di [[vescovo]], [[canonico]] del [[capitolo (cristianesimo)|capitolo della Cattedrale]] e [[parroco]], l'individuazione di «un metodo uniforme di studi ecclesiastici, tanto nei [[seminario|seminari]], accademie ecclesiastiche ed università che nei [[convento|conventi]] dei [[religioso (cristianesimo)|regolari]], secondo la dottrina di [[Agostino d'Ippona|sant'Agostino]]».
{{citazione|XXVII - Sarebbe opportuno che [...] si proibissero nelle domeniche e feste solenni le feste in onore dei santi. Potrebbero proibirsi le parature, la quantità inutile dei lumi, la musica tanto vocale che istrumentale ad eccezione del canto corale e dell'organo, che in chiesa non si ammettessero le donne in abiti indecenti, che non vi si celebrasse che una sola [[messa]] per volta e che queste siano distribuite in ore fisse per il maggior comodo del popolo.<br>XXVIII - Converrebbe che i vescovi si prendessero cura di rivedere tutte le [[reliquia|reliquie]] delle chiese delle loro diocesi, togliendo tutte quelle la di cui autentica fosse per qualche titolo sospetta. [...] Nell'altar maggiore della chiesa, dove dee conservarsi il [[Santissimo Sacramento]], dovrebbe togliersi ogni quadro di santi, e non lasciarsi che una croce.<br>XXXVIII - Eccettuate le processioni del [[Corpus Domini]] e delle [[rogazioni]], stabilite da un rispettabile uso, fuori dalla chiesa, e di quelle della [[domenica delle Palme]], del [[Altare della reposizione|santo sepolcro]] e della [[Candelora|Purificazione]] in chiesa, sembra che tutte le altre potrebbero abolirsi; ed assolutamente conviene abolire quelle che si fanno per visitare qualche madonna o altre immagini, e che ad altro non portano che a fare dei pranzi o delle adunate indecenti.<br>LIV - Per porre i parroci anco meno dotti in stato di esercitar bene il loro ministero, potrebbe essere utile il far tradurre e stampar libri che più potessero venire ad essi di guida e d'istruzione, e distribuirgliene gratis: [...] un esemplare della [[Bibbia|sacra scrittura]] tradotta in [[lingua italiana|volgare]] dall'arcivescovo di Firenze Martini, o quella tradotta dal francese da [[Louis-Isaac Lemaistre de Sacy|Sacy]], [...] il rituale d'Alet ''(del vescovo giansenista [[Claude Pavillon]])'', le riflessioni sul vecchio e nuovoNuovo testamentoTestamento di [[Pasquier Quesnel|Quesnel]], un esemplare dell'opera "Della regolata divozione" di [[Ludovico Antonio Muratori|Muratori]], il corso della teologia morale del professor [[Pietro Tamburini|Tamburini]], [...] i discorsi della storia ecclesiastica di [[Claude Fleury|Fleury]].|Puncta ecclesiastica ab archiduce concepta, atque ad omnes Hetruriae episcopos per enciclicam epistulam transmessa, 1785}}
 
=== Altre influenze gianseniste nella penisola italiana ===