Sesterzio: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
specificato "oricalco (lega di rame e zinco)", non "una lega di rame e zinco oricalco" |
fonte? Etichetta: Annulla |
||
(14 versioni intermedie di 10 utenti non mostrate) | |||
Riga 22:
}}
{{Coin image box 1 double
| header = Sesterzio di [[Alessandro Severo]]
| hbkg = #abcdef
| image = File:
| caption_left =
| caption_right = [[Pontefice massimo (storia romana)|P M]] [[tribunicia potestas|TR P X-I]] [[Console (storia romana)|COS III]] [[Pater Patriae|P [P]]], il Sole avanza verso sinistra. Alza il braccio destro, ha una frusta nella sinistra, la [[clamide]] appuntata sulla spalla destra, e la corona a raggi sulla testa; [[Senatoconsulto|S C]] ai lati.
| width = 300
| footer = [[Æ (numismatica)|Æ]] - [[Roman Imperial Coinage|RIC]]
| position = right
| margin = 0
}}
Il '''sesterzio''' era una [[monetazione romana|moneta romana]]. Durante la [[Repubblica romana]] era una piccola moneta d'[[argento]], coniata raramente. Durante l'[[Impero romano]] era una moneta in [[oricalco#Numismatica|oricalco]] (lega di rame e zinco) di ampio [[terminologia numismatica|modulo]].
Il suo nome deriva dal suo valore originale: inizialmente valeva 2 [[asse (moneta)|assi]] e mezzo. ''Sesterzio'' deriva dal latino ''semis-tertius'', che significa «metà del terzo» (cioè metà del terzo asse).
Riga 40:
Da un valore iniziale di 2 assi e mezzo, in un secondo tempo (quando il valore del denario diventò di sedici assi), il sesterzio assunse il valore di 4 assi.
I sesterzi furono anche un formidabile mezzo di propaganda e informazione, in virtù della qualità del conio, delle generose dimensioni e della grande diffusione.
Riga 46:
Il sesterzio era anche usato come unità di conto. Somme particolarmente rilevanti erano registrate come ''sestertia milia'', migliaia di sesterzi.
La stima del valore di un sesterzio è molto difficile, innanzitutto perché rimase in circolazione per almeno 5 secoli, quindi indubbiamente il suo valore fluttuò in questo lungo periodo di tempo. Inoltre il costo di molti prodotti o servizi era radicalmente diverso da quello di oggi: per esempio il costo del lavoro era di gran lunga minore nell'età antica rispetto a quello odierno. Fatta questa doverosa premessa si possono fare delle caute stime riguardo al valore effettivo di un sesterzio. Volendo prendere come riferimento il prezzo dell'[[oro]], forse quello rimasto più stabile nel tempo e meno influenzato dall'inflazione, possiamo considerare che un [[aureo]], che nel I secolo d.C. pesava circa 8 grammi d'[[oro]], valeva 100 sesterzi. Di conseguenza risulta che un sesterzio era valutato circa 0,08 grammi d'[[oro]]. Al prezzo attuale dell'[[oro]] di circa €60 al grammo, potremmo ricavare che un sesterzio doveva
Questo valore può essere considerato pressoché immutato almeno per tutto il [[I secolo|I secolo d.C.]] e fino ai tempi della Roma di [[Traiano]], agli inizi del [[II secolo|II secolo d.C.]], periodo questo caratterizzato da bassissima inflazione, grazie allo stato florido dell'economia imperiale e alla stabilità interna dello Stato.
|