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[[File:Sanzio 01 Euclid.jpg|thumb|Gruppo di matematici e astronomi nella ''[[Scuola di Atene]]'' di [[Raffaello]]]]
==Introduzione==
La '''scienza''' è un sistema di [[conoscenza|conoscenze]] ottenute attraverso un'attività di [[ricerca scientifica|ricerca]], prevalentemente organizzata con procedimenti [[metodo scientifico|metodici e rigorosi]], coniugando la [[sperimentazione]] con ragionamenti e esperimenti logici condotti a partire da un insieme di [[Assioma (matematica)|assiomi]],<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/scienza/|titolo=Scienza}}</ref><ref>L'enciclopedia Britannica definisce la matematica, che è un perfetto esempio di scienza formale, nel seguente modo: "All mathematical systems are combinations of sets of axioms and of theorems that can be logically deduced from the axioms" ({{Cita web|url=https://www.britannica.com/science/mathematics|titolo=Mathematics|lingua=en}})</ref> tipici delle [[discipline formali]]. Uno dei primi esempi del loro utilizzo si può incontrare negli ''[[Elementi (Euclide)|Elementi]]'' di [[Euclide]],<ref>Nell'[[enciclopedia Treccani]] si legge: "Non è un caso che solo la [[Bibbia]] superi per numero di edizioni gli Elementi di Euclide: il loro significato nella storia del [[filosofia occidentale|pensiero occidentale]] è molto più di quello di un semplice trattato di aritmetica e geometria e costituisce piuttosto il paradigma del ragionamento rigoroso e della conoscenza scientifica" ({{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/euclide/|titolo=Euclide}})</ref> mentre il metodo sperimentale, tipico della [[scienza moderna]], venne introdotto da [[Galileo Galilei]],<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/galileo-galilei_%28Enciclopedia-dei-ragazzi%29/|titolo=Galileo Galilei}}</ref> e prevede di controllare continuamente che le [[Esperimento|osservazioni sperimentali]] siano coerenti con le [[ipotesi]] e i ragionamenti svolti.
 
Il suo obiettivo è di pervenire a una descrizione verosimile, con carattere [[predizione|predittivo]], della [[realtà]] e delle [[leggi]] che regolano l'apparenza dei [[fenomeno|fenomeni]].
Per '''Scienza''' si intende, sia un processo utile per ottenere conoscenza, che per organizzare il corpo di conoscenze ottenuto attraverso questo processo. Il '''processo scientifico''' è la sistematica acquisizione di nuova [[conoscenza]] riguardo ad un determinato [[sistema]], generalmente conosciuta come [[metodo scientifico]].
 
Le discipline scientifiche possono essere suddivise in due categorie:
Alcune scoperte scientifiche sono in realtà [[intuitive]], ma altre no. La [[Teoria Atomica]], per esempio implica che l’esistenza di un pesante masso di granito, solido, duro, grigio, in realtà è formato da una combinazione di [[particella|particelle]] subatomiche priva di proprietà intuitive, che si muovono molto rapidamente in una area consistente di uno spazio, quasi del tutto vuoto. Molti [[preconcetto |preconcetti]] sul funzionamento dell’universo sono stati messi in discussione da molte scoperte scientifiche, altri sono invece soprendentemente stati confermati. Per esempio l'ultimo di cui si è a conoscenza affermava che "Una mela al giorno toglie il medico di torno". Ebbene la scienza lo ha recentemente dimostrato con una ricerca individuando in questo frutto delle potentissime sostanze antiossidanti.
 
* le scienze empiriche, che sono suddivise in [[scienze naturali]] ([[fisica]], [[chimica]], [[biologia]], [[Scienze della Terra|geologia]], [[astronomia]]) e [[scienze sociali]] ([[filosofia]], [[sociologia]], [[antropologia]], [[storia]], [[scienze politiche]], [[economia]], [[geopolitica]], [[psicologia]], [[pedagogia]] ecc.), studiano la natura a partire da [[Ricerca empirica|osservazioni empiriche]];
==Etimologia==
* le [[Scienza applicata|scienze applicate]],<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/scienza_res-ee443b5f-8bb6-11dc-8e9d-0016357eee51_%28Enciclopedia-Italiana%29/|titolo=Scienza}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://pmr.uchicago.edu/sites/pmr.uchicago.edu/files/uploads/BranchesofSciencePresentation.pdf|titolo=Branches|lingua=en|accesso=26 novembre 2019|dataarchivio=23 aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170423062909/https://pmr.uchicago.edu/sites/pmr.uchicago.edu/files/uploads/BranchesofSciencePresentation.pdf|urlmorto=sì}}</ref> tra cui ad esempio [[ingegneria]] e [[medicina]], si servono dei risultati delle prime due per fare progredire la [[tecnologia]] e l'[[industria]] sviluppando nuovi prodotti e servizi.<ref>Esempi di scienze applicate sono l'ingegneria (che applica la matematica,la fisica, la chimica e la biologia per migliorare la tecnologia),la medicina (che applica soprattutto la chimica e la biologia) e la farmacologia. Tutte le scienze applicate hanno comunque come fine ultimo quello di migliorare le condizioni di vita dell'uomo.</ref>
 
Si tratta comunque di categorie strettamente interconnesse, fortemente relazionate alle [[discipline formali]], di cui fa parte anche la [[matematica]]<ref>Le teorie astratte realizzate dalla matematica sono ad esempio fondamentali per lo sviluppo di tutte le scienze. Gli studi condotti dalle scienze empiriche hanno spesso fornito nuove idee fondamentali per il progresso delle scienze formali (si pensi ad esempio al calcolo infinitesimale sviluppato da Newton nel corso dei suo studi fisici e diventato poi centrale in molti campi della matematica) e sono centrali nello sviluppo di quelle applicate. I prodotti sviluppati dall'ingegneria vengono ampiamente utilizzati nello sviluppo delle scienze empiriche e formali ({{Cita web|url=http://w3.lnf.infn.it/levoluzione-parallela-fisica-matematica/|titolo=Fisica e matematica}}), si pensi ad esempio all'importanza dell'ingegneria elettronica e dell'informatica nello sviluppo di tutte le apparecchiature sperimentali utilizzate oggi nelle scienze empiriche o all'importanza dell'uso dei computer in alcuni campi della matematica o della statistica ({{Cita web|url=https://www.festascienzafilosofia.it/2017/04/scienza-e-tecnologia/|titolo=Scienza e tecnologia}})</ref> le quali costruiscono teorie astratte.<ref>Esempi di queste teorie sono l'algebra, l'aritmetica, la geometria, la teoria dei gruppi, l'informatica teorica, la teoria dell'informazione o la statistica ({{Cita web|url=https://extrapedia.org/it/ig_scienze_formali|titolo=Scienze formali}})</ref>
La parola “scienza” deriva dal [[Latino]] “scentia”, che significa [[conoscenza]]. Fin dall’ [[Illuminismo]], la parola “scienza” ( e la sua origine Latina ) avevano il significato di qualsiasi sistematica o esatta registrazione della conoscenza. Di conseguenza la “Scienza”, a quel tempo, aveva lo stesso tipo di significato dato alla [[filosofia]], nel senso più ampio del termine.
 
L'insegnamento della scienza e la ricerca scientifica vengono praticati prevalentemente nelle [[università]], negli [[Istituto di ricerca|istituti di ricerca]] e nelle [[Impresa|imprese]].<ref>Per indicare quella parte di un'impresa dedicata alla ricerca si utilizza spesso il termine "ricerca e sviluppo" ({{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/ricerca-e-sviluppo_%28Dizionario-di-Economia-e-Finanza%29/|titolo=Economia e Finanza, R&S}})</ref> Vengono detti [[scienziato|scienziati]] tutti coloro che si dedicano alla ricerca di nuove conoscenze utilizzando metodi scientifici.
Si distingueva per esempio tra “scienza naturale” e “scienza morale”, nella quale nella seconda si comprendeva anche ciò che noi ora consideriamo come filosofia, e questo si rifletteva nella distizione tra “filosofia naturale” e “filosofia morale”. Più recentemente la “scienza” si è limitata a ciò che chiamiamo [[scienze naturali]] o “filosofia naturale”. La scienza naturale può essere ulteriomente suddivisa in [[scienze fisiche]] e [[scienze biologiche]], mentre le [[scienze sociali]] spesso comprendono il campo della scienza stessa.
La [[scienza moderna]] si sviluppa in modo particolare a partire dalla [[rivoluzione scientifica]] del [[XVI secolo]] con l'accumulo di conoscenze nei più svariati ambiti del sapere. La [[storia della scienza]] ne descrive lo sviluppo nel tempo.
 
== Origine e significato del termine ==
I campi di studio spesso si distinguono in termini di "scienze pesanti" e "scienze leggere"
[[File:Tito Lessi - Galileo and Viviani.jpg|thumb|[[Galileo Galilei]] e [[Vincenzo Viviani]] (dipinto di [[Tito Lessi]])]]
e questi termini ( talvolta considerati umilianti ) sono spesso sinonimi rispettivamente di scienze naturali e scienze sociali. La [[Fisica]], la [[Chimica]], la [[Biologia]] e la [[Geologia]] sono tutte forme di "scienze pesanti". Gli studi di [[Antropologia]], [[Storia]], [[Psicologia]] e [[Sociologia]] qualche volta vengono chiamate "scienze leggere".
La parola "scienza" deriva dal [[lingua latina|latino]] ''scientia'', che significa [[conoscenza]]. Questa parola (e la sua origine [[lingua latina|latina]]) aveva lo stesso tipo di significato dato alla [[filosofia]], nel senso più ampio del termine,<ref name="seifert">Josef Seifert, AA.VV., in ''L'uomo alla ricerca della verità: filosofia, scienza, teologia'', pag. 33, Vita e Pensiero, 2005.</ref> ovvero qualsiasi sistematica o esatta formulazione della conoscenza. Sebbene la filosofia, non essendo possesso integrale della verità, non era ritenuta una scienza "totale".<ref>Cfr. ''Rivista di filosofia neo-scolastica'', volume 96, pag. 366, Università cattolica del Sacro Cuore, 2004.</ref>
La definizione di scienza non si limitava alle cosiddette "scienze naturali", ma comprendeva anche, ad esempio, quelle chiamate "scienze morali"; questi due indirizzi si riflettevano nella distinzione tra "[[Filosofia della natura|filosofia naturale]]" e "filosofia morale".
 
Nell'[[antica Grecia]] il termine corrispondente a quello odierno di «scienza» era ''[[episteme]]'',<ref name="severino">[[Emanuele Severino]], ''Legge e caso'', pag. 13, Adelphi, Milano 1979.</ref> che indicava un sapere stabilito su fondamenta certe, al di sopra di ogni possibilità di dubbio,<ref name="severino" /> al quale era conferito un valore [[sacro]], che consentiva di acquisire la [[saggezza]] e la [[sapienza (teologia)|sapienza]].<ref name="seifert" />
I fautori di questa suddivisione affermano che la "scienza leggera" non usa il [[metodo scientifico]] ammette [[evidenze anedottiche]], o non matematiche, e persino anche una perdita del rigore del metodo scientifico. Gli avversari a questa suddivisione controbattono che le "scienze sociali" spesso fanno uso di sistematici studi statistici ambientali rigorosamente controllati, mentre nelle scienze naturali, per esempio nel campo della [[biologia comportamentale]], o nell'[[Astronomia]], quando l'ambiente è totalmente incotrollabile ci si deve limitare alla mera osservazione. Inoltre affermano che anche la "scienza pesante" all'inizio soffriva della stessa perdita di rigore nel metodo.
 
A partire dall'[[illuminismo]] e dal [[positivismo]], la scienza ha perso il suo carattere sacro,<ref>[[Julien Ries]], ''La scienza delle religioni: storia, storiografia, problemi e metodi'', pag. 411, Jaca Book, 2008.</ref> passando a indicare, nel senso stretto del termine, tutte quelle discipline che chiamiamo "[[scienze naturali]]" e che dovrebbero portare ad acquisizioni concettuali che risultano essere determinabili e direttamente verificabili per mezzo di appositi esperimenti empirici.<ref>Ciò non toglie che anche discipline di diversa specie, come quelle umane e sociali, possano essere considerate parimenti delle scienze, avendo elaborato propri metodi da applicare anche in questo caso alla realtà empirica per poter confermare o meno determinate ipotesi sul funzionamento del mondo circostante, con lo scopo dunque di portare ad un accrescimento oggettivo dello scibile umano.</ref> Nel Novecento, con la cosiddetta «crisi dei fondamenti»<ref name="zacchini">Simone Zacchini, ''La collana di armonia: Kant, Poincaré, Feyerabend e la crisi dell'episteme'', pag. 130, FrancoAngeli, 2010.</ref> e l'introduzione del paradigma [[falsificazionismo|falsificazionista]] di [[Karl Popper]], la scienza ha rinunciato infine anche ad affermare l'assoluta verità delle proprie affermazioni, approdando alla congetturalità del (non) sapere.<ref name="zacchini" />
Il termine "scienza" è qualche volta utilizzato al servizio di nuove e [[interdisciplinarietà|interdisciplinari]] campi che fanno uso, almeno in parte, del metodo scientifico, e che in ogni caso aspirano a essere sistematici e attenti esploratori del loro soggetto, compresa la [[scienza dei computer]], la [[scienza dell'informazione]] e [[la scienza ambientale]].
 
== Storia ==
{{vedi anche|Storia della scienza}}
L'interesse dell'uomo verso la comprensione dei [[fenomeno|fenomeni]] [[natura]]li nel mondo fisico va di pari passo con la storia stessa dell'uomo essendo infatti esistito sin dai tempi remoti preistorici con le scoperte primitive e sviluppatosi via via nel corso dei secoli a partire dalle civiltà del mondo antico ([[Antica Grecia|Greca]], [[civiltà romana|Romana]], [[civiltà egizia|Egizia]], [[civiltà mesopotamica|Mesopotamica]], ecc.) con la cosiddetta [[filosofia naturale]]. Riflessioni sulla storia, sul senso, sulla validità e sulla portata delle conoscenze scientifiche sono espresse all'interno della [[filosofia della scienza]].
[[File:Anonimo, sfera armillare, XVII sec. 03.JPG|thumb|upright=1.0|Una [[sfera armillare]] al [[Museo Galileo]] di [[Firenze]]]]
[[Platone]] sostenne che la scienza fosse più valida delle rette [[opinione|opinioni]] perché legava queste ultime con ragionamenti [[Causalità naturale|causali]], cioè governati dal [[principio di causalità|principio di causa-effetto]]. [[Aristotele]] elaborò una teoria più articolata secondo cui la scienza è conoscenza dimostrativa, in quanto va alla ricerca delle quattro [[causa (filosofia)|cause]] di un oggetto, le quali fanno in modo che un oggetto non possa essere diverso da come è. Egli classificò le scienze in:
* teoretiche,<ref>Da ''theaomai'', "guardare", e ''re'', a sua volta da ''femì'', che significa "dire".</ref> che studiano tutto quanto [[essere|esiste necessariamente]], mirando alla pura [[conoscenza]], e comprendono la [[metafisica]], la [[fisica]] e la [[matematica]];<ref>Avendo per oggetto l'universale, la scienza teoretica è posta da Aristotele tra le più alte [[virtù dianoetiche]], sebbene essa proceda per dimostrazioni e sia pertanto ancora subordinata all'[[intelletto]] intuitivo, l'unico capace di un sapere immediato: «I possessi sempre veraci sono la scienza e l'intuizione, e non sussiste altro genere di conoscenza superiore alla scienza, all'infuori dell'[[intuizione]]» (Aristotele, ''[[Logica (Aristotele)|Analitici secondi]]'' II, 19, l00b).</ref>
* pratiche,<ref>Da ''pragma'', ''praxis'', che significa "azione" in senso morale.</ref> che vertono sul "possibile", ossia ciò che può essere, mirando a orientare l'agire, e comprendono l'[[etica]] e la [[politica]];
* poietiche,<ref>Da ''poiein'', "fare" in senso artistico.</ref> che si occupano del creare [[arte|artistico]], mirando al produrre, e comprendono la [[poetica]] e la ''[[tecnica|technè]]''.
 
Sempre in ambito [[filosofia greca|greco]], anche secondo gli [[stoici]] la scienza era la comprensione sicura, certa, immutabile, basata sulla [[ragione]].
==Modelli scientifici, teorie e leggi==
 
Ulteriori riflessioni filosofiche sul metodo più consono da utilizzare e in generale sulla conoscenza empirica si hanno in tutto il [[Medioevo]], sia in Occidente sia in Oriente, trovando sbocco nel [[Rinascimento]] prima e poi definitivamente nel [[XVII secolo|Seicento]] con la [[rivoluzione scientifica]] e la formulazione ufficiale del [[metodo scientifico]] da parte di [[Galileo Galilei]], che pose le "dimostrazioni necessarie" sullo stesso piano delle "sensate esperienze".<ref>Alan Cromer, ''Physics for the Life Sciences'', pag. 3, McGraw-Hill, 1977.</ref> L'ideale geometrico della scienza dominò poi il pensiero di [[Cartesio]] e [[Isaac Newton]] stabilì il concetto descrittivo della scienza contrapponendo il "metodo dell'analisi" al "metodo della sintesi". L'[[empirismo]] esalterà poi il valore assoluto delle conoscenze empiriche aprendo la strada verso la [[scienza moderna]] attraverso gli effetti socio-economici delle [[rivoluzione industriale|rivoluzioni industriali]] e il pensiero [[positivista]].
Al giorno d'oggi termini come “[[Ipotesi]]”, “[[modello]]”, “[[teoria]]”, e [[legge fisica|leggi fisiche]]”, hanno significati differenti, nella scienza e nella normale conversazione di tutti i giorni. Gli Scienziati usano il termine “modello” per definire un mezzo utile per fare delle previsioni che possono essere verificabili mediante [[sperimentazione|esperimenti]] ed [[osservazione|osservazioni]]. Un’ “ipotesi” è un assunto non ancora supportato da regole ed esperimenti. Una “legge fisica” o “legge di natura” è una generalizzazione scientifica basata su osservazioni empiriche. Molti però, non sono consapevoli che gli scienziati chiamano “teorie”, ciò che per la gente comune sono considerati spesso dei “fatti”. Di solito si definisce la parola “teoria” quando si ha a che fare con idee che non possiedono solide prove; invece per gli scienziati il significato è opposto : utilizzano questa parola quando si riferiscono a idee che hanno superato ripetutamente diverse verifiche.
 
{{Senza fonte|[[Claude Bernard]]}} enunciò che la semplice constatazione dei fatti non poteva mai costituire da sola una scienza; per istruirsi bisognava ragionare sulle osservazioni, paragonare i fatti e giudicarli con altri fatti aventi la funzione di controllo. Uno degli ultimi paradigmi è quello dello stabilimento di leggi scientifiche, comprendendo la natura delle leggi e il modo di stabilirle.<ref>Per un primo orientamento sul concetto di scienza nella sua storia, si veda Storia del pensiero filosofico e scientifico a cura di [[Ludovico Geymonat]], Garzanti Libri, 1997 11 voll., 6450 p.</ref>
Così quando gli scienziati parlano di teorie dell’[[evoluzione]], [[elettromagnetismo]] e [[relatività]], si riferiscono a idee che hanno superato diversi test sperimentali. Ma vi sono anche delle eccezioni, per esempio la [[teoria delle stringhe]], che sembra essere un modello promettente, ma non è ancora sostenuto da evidenze empiriche che possano dargli una precedenza, su analoghi modelli in competizione.
 
== Descrizione ==
Le teorie che hanno superato nel tempo diversi test sono considerate '''“dimostrate”''' nel senso scientifico ; questo è vero e reale ma naturalmente possono ancora essere falsificate. Questo comprende molte teorie, anche quelle universalmente accettate, come per esempio la [[teoria eliocentrica]] e la controversa teoria dell’[[evoluzione]], che sono sostenute da molte osservazioni e dati sperimentali.
{{vedi anche|Metodo scientifico}}
[[File:Galileo_Galilei01.jpg|thumb|upright=0.8|[[Galileo Galilei]], ispiratore del [[metodo scientifico]] o metodo sperimentale]]
Le regole che governano il procedimento di acquisizione di conoscenze empiriche sono generalmente conosciute come [[metodo scientifico]]. Gli elementi chiave del metodo scientifico sono l'[[esperimento|osservazione sperimentale]] di un evento naturale, la formulazione di un'[[ipotesi]] generale sotto cui questo evento si verifichi e la possibilità di controllo dell'ipotesi mediante osservazioni successive, dirette in [[natura]] o attraverso la [[riproducibilità]] tramite [[esperimento|esperimenti]] in [[laboratorio]].
 
Secondo l'approccio [[induzione|induttivista]], uno degli elementi essenziali affinché un complesso di conoscenze possa essere ritenuto "scientifico", come noto nell'ambito dell'[[epistemologia]] e della [[filosofia della scienza]], è la sua possibilità di essere [[verificazionismo|verificabile]] sulla base di determinati casi empirici che ne comprovino la validità.<ref>Andrea Pinazzi, Federica Buongiorno, ''Liberalismo e democrazia'', "Lo Sguardo", n. 7, pag. 101, ottobre 2011.</ref> A questo tipo di approccio si è venuto nettamente a contrapporre quello [[deduzione|deduttivo]]-[[Falsificabilità|falsificazionista]], formulato da [[Karl Popper]],<ref>Marco Paolini, ''Contro il monismo epistemologico'', pp. 77-82, Milano, EDUCatt, 2014.</ref> per il quale invece nessuna verifica empirica, per quanto ripetuta più volte, potrà mai comprovare la validità di una teoria conoscitiva: questa potrà essere al massimo «corroborata» dall'esperienza,<ref>Antonella Corradini, ''Epistemologia delle scienze umane'', pagg. 69, 70, 115, Milano, EDUCatt, 2005.</ref> ma mai verificata, neppure nel senso di una maggiore o minore "probabilità".<ref>«Non esiste alcun ''metodo scientifico'' in nessuno di questi tre sensi: [...] non c'è alcun metodo per scoprire una realtà scientifica; non c'è alcun metodo per accertare la verità di un'ipotesi scientifica, cioè nessun metodo di verificazione; non c'è alcun metodo per accertare se un'ipotesi è ''probabilmente vera''» (Karl R. Popper, prefazione a ''La non esistenza del metodo scientifico'' [1956], poscritto alla ''Logica della scoperta scientifica. Il realismo e lo scopo della scienza'', pag. 44, trad. it. di M. Benzi e S. Mancini, Il Saggiatore, 2009).</ref>
Le teorie scientifiche sono sempre aperte a revisioni, nel caso che nuove evidenze contraddicano le previsioni. Gli scienziati non pretendono di avere la conoscenza assoluta, e persino i fondamenti di una teoria possono essere considerati errati, se nuovi dati e osservazioni contraddicono le precedenti.
{{citazione|La scienza non è un insieme di asserzioni certe, o stabilite una volta per tutte, e non è neppure un sistema che avanzi costantemente verso uno stato definitivo. La nostra scienza non è conoscenza: non può mai pretendere di aver raggiunto la [[verità]], e neppure un sostituto della verità come la probabilità.|[[Karl Popper]], ''[[Logica della scoperta scientifica]]'', 1959}}
 
La scienza inoltre si propone spesso di pervenire a una conoscenza sia "qualitativa" sia "quantitativa" dei fenomeni osservati, sebbene la ricerca delle «[[qualità (filosofia)|qualità]]» o delle «[[essenza (filosofia)|essenze]]» della realtà, che era un tratto tipico della scienza platonico-aristotelica, sia stata soppiantata nel Seicento dalla visione galileiana<ref>«Il tentar l'essenza, l'ho per impresa non meno impossibile e per fatica non men vana nelle prossime sustanze elementari, che nelle remotissime e celesti» (Galileo Galilei, ''Terza lettera del sig. Galileo Galilei al sig. Marco Velseri delle macchie del sole'', Villa delle Selve, 1º dicembre 1612).</ref> esclusivamente quantitativa e [[matematica]] della scienza,<ref>Gabriele Mangiarotti, ''Galileo Galilei: mito e realtà. Itinerario antologico'', pag. 123, CE.SE.D., 1997.</ref> il cui unico obiettivo diventa quello di estrapolare [[teoria|teorie]] interpretative dei fenomeni con capacità "predittive".<ref>Gli aspetti predittivi della scienza sono analizzati con cura da [[Hans Reichenbach]] nel saggio ''La nascita della filosofia scientifica''.</ref>
La legge di [[gravitazione]] di [[Isaac Newton|Newton]] è un famoso esempio di falsificazione (?) di una legge dovuta a esperimenti sui moti ad alta velocità e vicinissimi a forti campi gravitazionali. Al di fuori di queste condizioni, è un’eccellente descrizione dei moti e della gravitazione. Siccome la legge sulla [[relatività generale]] descrive anche i fenomeni compresi nella legge di Newton, è attualmente considerata una migliore approssimazione della legge sulla gravitazione.
 
Questo processo consentirebbe il raggiungimento di un corpo di conoscenze in grado di prevedere conseguenze oggettive dalle proprie teorie,<ref>[[Einstein]], ad esempio, sfidava gli scienziati sul terreno delle previsioni, sostenendo che «se non esistesse lo spostamento delle righe spettrali verso il rosso a opera del campo gravitazionale, allora la [[teoria della relatività generale]] risulterebbe insostenibile» ([[Albert Einstein]], Relatività: esposizione divulgativa, p. 140, trad. it., Boringhieri, Torino 1967).</ref> sottoponibili a controlli in modo indipendente da parte di persone diverse.
 
=== Obiettivi ===
==Filosofia della scienza==
Lo scopo ultimo della scienza è la comprensione e la modellizzazione della natura al fine di potere prevedere lo sviluppo di uno o più fenomeni. Ogni teoria scientifica sviluppa un [[modello fisico|modello]] che permette la rappresentazione matematica o, più in generale, razionale del fenomeno, al fine di potere fare delle previsioni. Esistono inoltre casi in cui lo sviluppo di un modello in un certo ramo della scienza può facilitare lo sviluppo di altri modelli in altri rami della scienza senza che questi siano necessariamente legati.
 
Nonostante le aspettative che da sempre gli uomini ripongono nella scienza, compresi gli atteggiamenti più degenerati dovuti allo [[scientismo]], il suo obiettivo non sarebbe più, come un tempo, dare una risposta a qualsiasi domanda dell'uomo, né una soluzione a qualsiasi suo problema, ma solo a quelli pertinenti alle leggi che regolano le manifestazioni della [[realtà]] fisica, divenendo per certuni persino estranea a qualsiasi problematica di tipo [[metafisica|metafisico]], mentre altri, come [[Imre Lakatos]], proprio su questo punto abbiano sostenuto l'importanza dell'indagine metafisica nella scienza, che a loro dire è costituita da veri e propri "programmi di ricerca" non falsificabili di per sé, e perciò metafisici.<ref name=lakatos>Imre Lakatos, ''La metodologia dei programmi di ricerca scientifici'', Il Saggiatore, 2001.</ref> Per lo stesso [[Karl Popper|Popper]], inoltre, la metafisica è perfettamente dotata di senso, significato, e funge da stimolo al progresso scientifico, fornendo quegli «ideali regolativi» che lo guidano [[kant]]ianamente.<ref>Francesco Bellino, ''Ragione e morale in Karl Popper: nichilismo, relativismo e fallibilismo etico'', pag. 236, Levante, 1982.</ref> La scienza infatti non è mai neutra ma sempre intrisa di teorie metafisiche, che dirigono la scelta di quali siano gli interrogativi ai quali la scienza debba rispondere.<ref>«Non penso più come un tempo che ci sia una differenza fra scienza e metafisica, e ritengo che una teoria scientifica sia simile a una metafisica; [...] nella misura in cui una teoria metafisica può essere razionalmente criticata sarei disposto a prendere sul serio la sua rivendicazione ad essere considerata vera» (Karl Popper, "Epilogo metafisico", in ''Poscritto alla logica della scoperta scientifica'', Milano, Il Saggiatore, 1984).</ref>
L’utilità della scienza è oggetto di molte speculazioni [[filosofia|filosofiche]]. La [[filosofia della scienza]] cerca di conoscere la la natura, e le implicazioni etiche della ricerca scientifica. Essa ha dimostrato di essere in seria difficoltà quando si tratta di verificare, mediante un lo stesso metodo scientifico, se un’indagine è veramente scientifica o meno.
 
Da questo punto di vista, la scienza non è in grado di dimostrare, né produrre, [[verità]] assolute, ma semmai di indicare gli errori e di scartare le falsità, tramite il controllo costante e coerente delle ipotesi sui diversi aspetti del mondo fisico. Questo è il criterio per distinguere lo spirito critico dallo scientismo dogmatico.
{{citazione|Se lo [[scientismo]] è qualcosa, esso è la [[fede]] cieca e [[dogma]]tica nella scienza. Ma questa fede cieca nella scienza è estranea allo scienziato autentico. [...] Non si può designare nessuno dei grandi scienziati come ''scientista''. Tutti i grandi scienziati furono critici nei confronti della scienza. Furono ben consapevoli di quanto poco noi conosciamo.|Karl Popper, ''Simposio'', cit. da ''Il futuro è aperto: il colloquio di Altenberg insieme con i testi del simposio viennese su Popper'', pp. 72-73, Rusconi Editore, Milano 1989}}
 
Quando una teoria, inoltre, tende a rivedere le proprie asserzioni alla luce di nuovi dati e osservazioni, vuol dire che ha perso potere predittivo ed è divenuta regressiva, perché invece di anticipare l'esperienza la segue passivamente. Per questo Imre Lakatos ha sostenuto che un programma di ricerca scientifico viene abbandonato non quando è contraddetto da un evento, ma quando viene sostituito da una nuova teoria in grado di spiegarlo meglio.<ref name=lakatos />
==La matematica e il metodo scientifico==
 
Ultimamente, il carattere predittivo della scienza è stato contestato da chi, osservando per esempio lo sviluppo della [[meccanica quantistica]] agli inizi del [[XX secolo]], ha rilevato che l'osservazione non è indipendente dagli eventi, e la scoperta della [[dualismo onda-particella]] ha modificato l'idea tradizionale sulla natura della [[luce]] e della [[materia (fisica)|materia]].
La [[matematica]] è fondamentale per la scienza, infatti gioca un ruolo molto importante nella descrizione dei “modelli” scientifici. L’osservazione e la raccolta di misurazioni, come la previsione e la formulazione di ipotesi, richiedono modelli matematici ed un uso estensivo della matematica. La scienza utilizza la matematica e i sui diversi settori attraverso [[calcolo|calcoli]] e [[statistica|statistiche]]. Vi sono anche aree di ricerca “pura” come la [[teoria dei numeri]] e la [[topologia]].
 
=== Modelli scientifici, teorie e leggi ===
Alcuni pensatori vedono i matematici come se fossero degli scienziati, impegnati in esperimenti fisici poco importanti o dietro a verifiche matematiche equivalenti a sperimentazioni. Altri non vedono la matematica come una scienza, in quanto non richiede verifiche sperimentali in relazione a specifiche ipotesi e teorie. In entrambi i casi, la matematica, è e resta, uno utile strumento per descrivere l’universo ed è una questione centrale nella [[filosofica della matematica]].
[[File:Rutherford atom.svg|thumb|Immagine stilizzata di un [[atomo]]]]
Nel linguaggio tecnico-scientifico contemporaneo termini come "[[ipotesi]]", "[[modello (scienza)|modello]]", "[[teoria|teoria scientifica]]" e "[[legge fisica|legge]]" hanno un preciso significato:
 
* un<nowiki>'</nowiki>ipotesi è un assunto non ancora supportato da verifiche sperimentali.
[[Richard Feynman]] disse : “la matematica non è reale, ma “percepisce” il reale. Dov’è questo posto ?”.
* un modello è un'astrazione utile a fare delle previsioni sull'occorrenza di un fenomeno, che possono essere verificate mediante [[Esperimento|esperimenti]] e osservazioni.
* una teoria, diversamente dall'accezione comune di "ipotesi non verificata", è la spiegazione di un fenomeno che ha basi sperimentali così solide da poter essere assimilata a un "fatto",<ref>Il significato è quindi opposto a quello che il termine ha nel linguaggio comune, in cui di solito indica un assunto non sufficientemente supportato da prove empiriche</ref> come ad esempio la [[teoria atomica]] e la [[Evoluzione|teoria dell'evoluzione]] (sebbene oggi in ambito professionale si tenda a chiamarla [[Evoluzione|Nuova Sintesi]]). Ciononostante vi sono eccezioni: nel caso della [[teoria delle stringhe]], che corrisponde a un modello fisico estremamente utile, ci si trova di fronte a una teoria non ancora sostenuta da tali evidenze da poter essere ritenuta superiore ad analoghi modelli in competizione.
* una legge è una generalizzazione che ha valore assoluto nel suo ambito di applicazione.
 
{{vedi anche|Crisi della replicazione}}
Le definizione favorita di [[Bertrand Russell]] sulla matematica è : “un argomento della quale non sappiamo mai quello di cui stiamo parliamo nè se quello che diciamo sia giusto."
Le teorie che nel tempo superano diverse verifiche sono considerate "dimostrate" in senso scientifico, ossia sono considerate modelli verosimili della realtà. Tali teorie possono comunque essere smentite ("falsificate" in gergo scientifico) in qualsiasi momento da un'osservazione in contrasto con esse, comprese quelle fino ad allora universalmente accettate e sostenute da molte osservazioni e dati sperimentali.<br />
La dimostrazioni sperimentali riguardanti le teorie sociali o della medicina sono tra le più problematiche in quanto le più difficili da replicare, per via della natura stessa della disciplina in esame.
 
Le teorie scientifiche sono sempre aperte a revisioni, nel caso che nuove evidenze contraddicano le loro previsioni. La scienza non dovrebbe pretendere di avere la conoscenza assoluta e definitiva di tutti i fenomeni, dato che i fondamenti di una teoria possono essere inficiati, se dati e osservazioni nuovi contraddicono quelli precedenti ([[falsificabilità]] di [[Karl Raimund Popper|Popper]]).
 
La legge di [[gravitazione]] di [[Isaac Newton|Newton]] è un buon esempio di come la scienza evolva tramite quella che Popper definisce la "falsificazione" di una teoria. In condizioni di alta velocità e in presenza di forti campi gravitazionali la teoria newtoniana non riesce a descrivere correttamente i fenomeni osservati, nonostante che al di fuori di tali condizioni riesca a fornire previsioni valide. È quindi stato necessario introdurre il concetto di [[relatività]] e sviluppare una teoria rivoluzionaria al fine di comprendere tali fenomeni. Siccome la legge della [[relatività generale]] descrive anche i fenomeni compresi nella legge di Newton, essa è considerata una teoria migliore rispetto a quella newtoniana per descrivere la legge di gravitazione.
==Obbiettivi della scienza==
 
Lo sviluppo di nuove leggi e teorie è principalmente basato sull'acquisizione di dati più precisi. Come detto sopra, la legge della gravitazione di Newton è valida entro certi limiti e la si può quindi pensare come un'approssimazione di una legge più complessa. Tutte le nuove leggi o teorie sono sviluppate per comprendere i fenomeni non descritti dalle leggi o teorie precedenti, ma devono continuare a spiegare anche i fenomeni descritti dalle teorie precedenti. Per esempio la [[relatività generale]] deve ritrovare gli stessi valori della legge di gravitazione per condizioni di velocità basse e campi gravitazionali deboli. Il progresso della scienza è quindi tendenzialmente cumulativo: anche se nuove teorie dovessero rivoluzionarne le basi, le conoscenze acquisite fino ad allora potrebbero restare valide nel loro dominio.
Nonostante vi sia su di essa una forte aspettativa, il suo obbiettivo non è rispondere a tutte le domande, ma solo a quelle pertinenti alla realtà fisica. Inoltre, non è possibile delegarle tutti i problemi, così diventa importante la scelta su quali interrogativi essa debba rispondere.
 
A coloro che sostengono la scienza sarebbe tendenzialmente cumulativa, ovvero che ogni scoperta si aggiungerebbe solitamente alle precedenti senza rigettarle completamente, fornendo teorie di validità più generale che ricomprenderebbero le precedenti come caso particolare, [[Thomas Kuhn]] ha tuttavia obiettato che la scienza seguirebbe dinamiche assolutamente non-cumulative, contestuali soltanto al periodo storico in cui vengono di volta in volta formulate le nuove teorie scientifiche in sostituzione delle precedenti.<ref>Enzo Campelli, ''T.S. Kuhn: come mutano le idee sulla scienza'', pag. 149, FrancoAngeli, 1999.</ref>
La Scienza non è in grado di dimostrare, ne produrre, indiscusse e assolute verità. Piuttosto la scienza coerentemente verifica al meglio le ipotesi sui diversi aspetti del mondo fisico, e quando necessario si rimette in discussione, rivedendo le sue teorie alla luce di nuovi dati e osservazioni.
 
=== Classificazione delle discipline scientifiche ===
La Scienza non ha la presunzione di descrivere in termini assoluti come la natura “e” in questo momento , la scienza può solo trarre delle conclusioni in base all’ “osservazione” della natura. Per esempio, lo sviluppo della [[meccanica quantistica]] agli inizi del 20° secolo mostra che l’osservazione non è indipendente dagli eventi, e la scoperta della dualità onda-particella ha modificato l’idea tradizionale sull’ “obbiettività” della scienza.
[[File:Cerebrum lobes_it.svg|thumb|left|Le [[vie somatosensoriali]] sono presenti in tutto il corpo umano, ma vengono integrate nel [[cervello]]]]
Le discipline scientifiche sono comunemente suddivise in due gruppi principali: [[scienze naturali]], che studiano i fenomeni naturali (compresa la [[Biologia|vita umana]]) e le [[scienze sociali]], che studiano il [[Etologia umana|comportamento umano]] e la [[Società (sociologia)|società]]. Questi raggruppamenti descrivono le [[Induzione|scienze empiriche]], cioè l'insieme delle scienze che basano le proprie conoscenze su [[fenomeno|fenomeni]] che devono essere osservabili e in grado di essere sottoposti a prove di validità da altri ricercatori che operino nelle stesse condizioni.<ref>{{Cita|Popper 2002|p. 20}}.</ref> Vi sono anche discipline correlate e che vengono catalogate come scienze interdisciplinari e [[Scienza applicata|scienze applicate]], su cui si basano ulteriori discipline come l'[[ingegneria]] e la [[medicina]]. Nell'ambito di queste discipline correlate, esistono campi scientifici specialistici che possono includere parti di altre discipline scientifiche, ma spesso possiedono una propria [[nomenclatura]] e competenze.<ref>{{cita web | autore=Editorial Staff | data=7 marzo 2008 | url=http://www.seedmagazine.com/news/2007/03/scientific_method_relationship.php | titolo=Scientific Method: Relationships among Scientific Paradigms | editore=Seed magazine | accesso=12 settembre 2007 | dataarchivio=29 settembre 2007 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070929092138/http://www.seedmagazine.com/news/2007/03/scientific_method_relationship.php | urlmorto=sì }}</ref>
 
La [[matematica]], che è classificata insieme alle discipline che impiegano un [[sistema formale]],<ref>{{cita libro|url=http://www.cambridge.org/gb/knowledge/isbn/item1173067/?site_locale=en_GB |autore= Tomalin, Marcus |anno=2006| titolo=Linguistics and the Formal Sciences |doi=10.2277/0521854814 |editore=Cambridge.org |accesso=5 febbraio 2012}}</ref><ref>Benedikt Löwe (2002) [https://www.jstor.org/pss/20117289 "The Formal Sciences: Their Scope, Their Foundations, and Their Unity"]</ref> ha punti di contatto e nello stesso tempo differenze con le scienze empiriche (le scienze naturali e sociali). È simile alle scienze empiriche in quanto prevede uno studio obiettivo, attento e sistematico di un'area del sapere; differisce perché adotta un metodo di verifica delle proprie conoscenze, utilizzando una logica ''[[A priori - a posteriori|a priori]]'' piuttosto che metodi empirici, non seguendo quindi il metodo scientifico.<ref>{{Cita|Popper 2002|pp. 10-11}}.</ref> Le discipline che impiegano un sistema formale, tra cui la [[statistica]] e la [[logica]], sono vitali per la pratica moderna delle scienze empiriche. Grandi progressi nelle discipline che adottano un sistema formale, hanno spesso portato a grandi progressi nelle scienze empiriche. Le discipline con un sistema formale sono essenziali nella formazione di [[ipotesi]], [[teoria]], e [[Legge fisica|leggi]],<ref>{{Cita|Popper 2002|pp. 79-82}}.</ref> impiegate nella scoperta e descrizione di come avvengono i fenomeni (scienze naturali) e di come le persone pensano e agiscono (scienze sociali).
La scienza tuttavia, non è una sorgente di giudizi di valori soggettivi, e può avere senza dubbio un importante ruolo in materia di etica, indicando alla politica le probabili conseguenze di certe scelte. Tuttavia non può dirci se quali di queste conseguenze siano desiderabili o migliori.
 
== Rapporti con altre discipline ==
=== Scienza e matematica ===
{{citazione|Nissuna umana investigazione si può dimandare vera scienza, s'essa non passa per le matematiche dimostrazioni.|[[Leonardo da Vinci]], cit. da ''[[Trattato della pittura]]'', pag. 3, Newton Compton, 1996}}
[[File:Pitágoras-RP-05.jpg|thumb|La ''[[tetraktys]]'' di [[Pitagora]] affiancata dalla [[somma teosofica]] del [[7 (numero)|7]]]]
[[Pitagora]] fu tra i primi di cui si abbia notizia a introdurre la [[matematica]] come strumento di studio non solo quantitativo, ma anche [[qualità (filosofia)|qualitativo]] della [[natura]], poiché a ogni [[numero]] era anticamente attribuito un valore o un'[[essenza (filosofia)|essenza]] con cui si riteneva intessuta tutta la realtà.
[[File:Da Vinci Vitruve Luc Viatour colouradjusted crop240.png|left|thumb|L'[[Uomo vitruviano]] di [[Leonardo da Vinci|Leonardo]], che riconosceva l'esistenza di un'[[armonia]] matematica tra la mente umana e la geometria del cosmo<ref>«Con la rimessa in luce [[rinascimentale]] dell'interpretazione matematica [[filosofia greca|greca]] di [[Dio]] e del [[mondo]], rafforzata inoltre dalla certezza [[cristianesimo|cristiana]] che l'uomo, immagine di Dio, racchiuda le armonie dell'universo, la figura vitruviana inscritta in un [[quadrato]] e in un [[cerchio]] divenne simbolo della corrispondenza matematica tra [[microcosmo]] e [[macrocosmo]]» (Rudolf Wittkower, ''Principi architettonici nell'età dell`Umanesimo'', Torino, Einaudi, 1964).</ref>]]
Diversi scienziati e filosofi, tra cui [[Platone]], [[Aristotele]], [[Tommaso d'Aquino|Tommaso]], [[Leonardo]], [[Giordano Bruno|Bruno]], [[Spinoza]], [[Georg Cantor|Cantor]], [[Gottlob Frege|Frege]], [[Paul Erdős|Erdös]], [[Kurt Gödel|Gödel]], accomunabili nel cosiddetto [[platonismo#Il platonismo matematico|realismo platonico]], vedevano nel fatto che l'[[universo]] risultasse governato da un ordine [[geometria|geometrico]] e matematico, anziché dal puro caso, la possibilità stessa di approdare scientificamente alle verità ultime su di esso.
[[Aristotele]], ad esempio, giudicava erroneo il detto del sofista [[Protagora]] secondo cui «l'uomo è misura di tutte le cose», proprio perché privava la [[verità]] di coerenza logica e di qualunque criterio oggettivo.<ref>Aristotele, ''Metafisica'', 1062 b 14.</ref>
 
Celebre è poi l'affermazione di [[Galileo Galilei]] secondo cui «questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico l'universo)» è «[...] scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola».<ref>Galileo Galilei, ''[[Il Saggiatore (trattato)|Il Saggiatore]]'', cap. VI, 232.</ref>
==Luoghi di Scienza==
Ancora oggi la capacità previsionale della matematica, rispetto a certi fenomeni, continua a porre la questione, studiata dalla [[filosofia della matematica]], se la natura stessa sia governata dalla matematica e l'uomo, in quanto parte della natura, non faccia altro che esteriorizzare tale conoscenza intrinseca.
 
Esercitando il [[metodo scientifico]] fatto di [[tentativi ed errori]], si analizzano infatti le osservazioni e si applicano a queste le formule matematiche che ne permettano la migliore descrizione: lo sviluppo di teorie scientifiche è basato sulla nostra capacità di interpretare [[logica]]mente i dati, e a tal fine si sono sviluppate tecniche statistiche ([[gaussiana|funzioni di distribuzione]]) che permettono di ridurre l'incertezza delle previsioni e affinare le teorie a esse connesse.
Negli Stati Uniti, la scienza viene praticata non solo nelle [[università]], ma in altri istituti scientifici e in diversi settori. Vi sono solide vocazioni [[accademia |accademiche]], ma è anche praticata da [[amatori]], che utilizzano soprattutto la parte osservazionale della scienza.
 
Mentre anticamente, tuttavia, fondamento della scienza non era l'astratta speculazione matematica bensì la [[percezione]] a diretto contatto con la [[realtà]],<ref name=koyré>[[Alexandre Koyré]], ''Philosophie et théories scientifiques'', in ''Etudes d'histoire de la pensée philosophique'', pp. 259-260, Parigi, Gallimard, 1971.</ref> oggi la matematica è considerata un campo di ricerca autonomo, che non viene visto neppure come un mero strumento a servizio di altre discipline. Come la [[ricerca scientifica|ricerca pura]] non viene subordinata alla ricerca applicata, così la matematica non lo è più nei confronti della scienza, essendosi resa indipendente. Lo sviluppo delle [[geometrie non euclidee]] ha per esempio preparato lo studio della [[curvatura]] nella [[relatività generale]].
La Scienza si pratica anche nelle aziende, dove alcuni ricercatori a volte divengono abbastanza rinomati nel loro campo da lavorare anche in accademia. Al contrario, alcuni ricercatori accademici divengono rinomati abbastanza per le ricadute [[tecnologia|tecnologiche]] delle loro ricerche.
 
===Scienza e tecnica===
[[File:Pendolo di Foucault - Museo scienza tecnologia Milano 05194 1.jpg|miniatura|[[Pendolo di Foucault]] al [[Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci|Museo della scienza e della tecnica a Milano]]]]
La scienza è strettamente legata alla [[tecnica]] e alla [[tecnologia]] dal momento che alcune conoscenze scientifiche sono prese a prestito dalle [[scienze applicate]] per la [[progettazione]] e [[implementazione|realizzazione]] di oggetti, strumenti, opere e infrastrutture; viceversa la tecnica offre alla scienza strumenti di indagine sempre più avanzati, come la misurazione e l'osservazione selettiva. Se dunque la tecnica rappresenta da un lato un fattore di [[progresso tecnico]] e [[progresso scientifico|scientifico]], d'altro lato vi è chi, come [[Karl Popper|Popper]], considera «un grande pericolo» la passività tecnica tipica dell'addestramento scientifico, temendo «l'eventualità che ciò divenga una cosa normale, proprio come vedo un grande pericolo nell'aumento della specializzazione, che è anch'esso un fatto storico innegabile: un pericolo per la scienza e, in verità, anche per la nostra [[civiltà]]».<ref>K. Popper, ''La scienza normale e i suoi pericoli'', in AA.VV., ''Critica e crescita della conoscenza'' (1970), pp. 123-124, trad. di G. Gioriello, Milano, Feltrinelli, 1984.</ref>
 
=== Scienza e filosofia ===
==Settori scentifici==
{{vedi anche|Filosofia della scienza}}
[[File:Ampère - Essai sur la philosophie des sciences, 1838 - 3912601 323893 1 00011.tif|thumb|[[André-Marie Ampère|Ampère]], ''Saggio sulla filosofia della scienza'' (''Essai sur la philosophie des sciences''), 1838]]
La [[filosofia della scienza]] è una branca della [[filosofia]] che studia i fondamenti, gli assunti e le implicazioni della scienza, cercando di spiegare la natura dei [[Concetto|concetti]] e dei suoi discorsi, i modi in cui questi vengono prodotti, interrogandosi sulla validità delle sue affermazioni.<ref>Luigi Cuccurullo, Ezio Mariani, ''Contesti e validità del discorso scientifico'', pag. 310, Armando Editore, 2005.</ref> La sociologia della scienza è invece una disciplina della [[sociologia]] che accompagna a sua volta la filosofia della scienza.
 
A partire dalla formulazione della fisica newtoniana è sorto il dibattito sul livello di astrazione raggiunto dalla [[scienza moderna]], se il modello da questa proposto riesca ancora a esprimere l'[[essenza (filosofia)|essenza]] e la struttura profonda del [[realtà|reale]] come era nella concezione [[aristotelismo|aristotelica]].<ref name=koyré /> Le riflessioni sorte nell'ambito romantico e [[idealismo tedesco|idealista tedesco]], e in seguito dell'[[idealismo italiano]] del Novecento, hanno a lungo discusso la validità della scienza newtoniana e dei suoi concetti, come quello di [[inerzia]] e il presunto [[meccanicismo]] della materia.<ref>[[Hegel]] sosteneva in proposito che il meccanicismo si basa soltanto sulla «morta materia», ovvero sulla «morte che chiamano forza di inerzia» (Marco De Paoli, ''Theoria motus: principio di relatività e orbite dei pianeti'', pag. 235, FrancoAngeli, 1988).</ref>
* [[Fisica]]
** [[Acustica]]
** [[Astrodinamica]]
** [[Astrofisica]]
** [[Astronomia]]
** [[Biofisica]]
** [[Criogenica]]
** [[Dinamica dei Fluidi]]
** [[Dinamica dei Veicoli]]
** [[Dinamica]]
** [[Elettronica]]
** [[Fisica Atomica]]
** [[Fisica computazionale]]
** [[Fisica dei Materiali]]
** [[Fisica dei Polimeri]]
** [[Fisica del Plasma]]
** [[Fisica della materia condensata]]
** [[Fisica delle Particelle]]
** [[Fisica Molecolare]]
** [[Fisica Nucleare]]
** [[Ingegneria]]
** [[Matematica Fisica]]
** [[Meccanica]]
** [[Ottica fisica]]
** [[Ottica]]
 
[[Hegel]] ad esempio, commentando la [[teoria dei colori]] newtoniana, sosteneva che «per tutto ciò che riguarda questa dottrina non ci si deve lasciar sedurre dal nome di [[Isaac Newton|Newton]], nella scienza non vale alcun nome, non c'è alcuna [[principio di autorità|autorità]]. Particolarmente ridicolo è poi se si dice che egli l'avrebbe dimostrato in modo matematico. Ciò che è fisico non può essere dimostrato matematicamente. Newton ha misurato, ma misurare non significa ancora che sia matematica. [...] Il misurare è sempre una maniera cattiva della prova [...]».<ref>[[Georg Wilhelm Friedrich Hegel]], ''Filosofia della natura. Lezioni del 1823-1824'', trad. it. a cura di Marcello Del Vecchio, pag. 102, FrancoAngeli, 2009.</ref> Anche secondo [[Benedetto Croce]], la scienza moderna non rappresenta una vera forma di conoscenza, essendo adatta solo agli «ingegni minuti» degli scienziati e dei tecnici, ai quali lui contrapponeva le «menti universali» dei filosofi [[idealismo|idealisti]]. I concetti scientifici sono piuttosto degli "pseudoconcetti", o falsi concetti, degli strumenti pratici ma fittizi, brandelli di notizie incapaci di cogliere il compiuto organismo dello [[spirito (filosofia)|spirito]] storico-filosofico.<ref>«La realtà è storia, e solo storicamente la si conosce: le scienze la misurano bensì e la classificano come è pur necessario, ma non propriamente la conoscono, né loro ufficio è di conoscerla nell'intrinseco» ([[Benedetto Croce]], ''La storia come pensiero e come azione'', pag. 314, Bari, Laterza, 1938).</ref>
* [[Chimica]]
** [[Biochimica]]
** [[Chimica Analitica]]
** [[Chimica computazionale]]
** [[Chimica dei Quanti]]
** [[Chimica Fisica]]
** [[Chimica Inorganica]]
** [[Chimica Organica]]
** [[Elettrochimica]]
** [[Scienza dei Materiali]]
** [[Spettroscopia]]
** [[Stereochimca]]
** [[Termochimica]]
 
In sintesi, le questioni filosofiche più generali correlate con la scienza sono di natura:
* [[Scienze della Terra]]
* [[ontologia|ontologica]]: se e in che senso si possa attribuire una realtà alle descrizioni scientifiche dei fenomeni, e quale tipo di [[cosmologia (filosofia)|cosmologia]], [[cosmogonia]] e [[metafisica]] sia in accordo con tali descrizioni
** [[Geodesia]]
* [[gnoseologia|gnoseologica]] ed [[epistemologia|epistemologica]]: come la scienza può fornire delle conoscenze e a quali condizioni esse sono valide
** [[Geografia]]
* [[etica]]: le implicazioni morali della conoscenza scientifica e dell'uso delle tecnologie.
** [[Geologia]]
** [[Limnologia]]
** [[Meteorologia]]
** [[Oceanografia]]
** [[Sismologia]]
 
===Scienza e scienze umane===
* [[Biologia]]
In senso più largo si è tentato di applicare il metodo scientifico anche alle cosiddette "[[scienze umane]]" (ad esempio [[psicologia]], [[sociologia]], [[storia]], [[economia]], [[diritto]] e [[scienze politiche]]) incontrando però difficoltà nella sua applicazione, fra cui la riproducibilità del fenomeno osservato. Ciò nonostante anch'esse possono essere definite, in senso lato, scienze intese come sistema di conoscenze empiriche, tuttavia richiedendo in molti casi un tipo di verifica sperimentale più assimilabile a quanto si fa in astrofisica (esperimento osservativo) che in fisica (sperimentazione di laboratorio).
** [[Anatomia]]
** [[Antropologia]]
** [[Astrobiologia]]
** [[Biochimica]]
** [[Biofisica]]
** [[Bioinformatica]]
** [[Biologia dell’acqua dolce]]
** [[Biologia della Cellula]]
** [[Biologia dello Sviluppo]]
** [[Botanica]]
** [[Citologia]]
** [[Cladistica]]
** [[Ecologia]]
** [[Entomologia]]
** [[Epidemiologia]]
** [[Evoluzione]]
** [[Genetica della Popolazione]]
** [[Genetica]]
** [[Genomica]]
** [[Proteomica]]
** [[Scienze dell’Agricultura]]
** [[Sviluppo dell’evoluzione]]
 
===Scienza e politica===
* [[Scienze della Salute]]
L'impegno nel costruire scienza e incrementare il progresso scientifico è stato oggetto di riflessione anche riguardo ai rapporti con la [[politica]]. [[Karl Popper]] sosteneva che la scienza non potesse evolversi nei regimi [[tirannia|tirannici]] o in quelli che non supportassero in qualche modo la [[libertà di pensiero]] e di [[libertà di espressione|espressione]], perché in essi vien meno la possibilità del confronto [[criticismo|critico]] che è lo stimolo fondamentale della scienza.<ref>Karl Popper, ''Tutta la vita è risolvere problemi'', pag. 153, Milano, Rusconi, 1996.</ref>
** [[Algologia]]
{{citazione|Senza il libero scambio di pensieri non può esserci vera libertà di pensiero. Abbiamo bisogno degli altri per mettere alla prova su di loro i nostri pensieri: per scoprire se sono validi. La discussione critica è il fondamento del libero pensiero del singolo individuo. Ma ciò significa che senza la libertà politica, la libertà di pensiero è impossibile. E significa, inoltre, che la libertà politica è una condizione preliminare del libero uso della ragione di ogni individuo.|[[Karl Popper]], ''Tutta la vita è risolvere problemi'', pag. 153, Milano, Rusconi, 1996}}
** [[Biologia Marina]]
** [[Biologia Molecolare]]
** [[Biologia Strutturale]]
** [[Farmacologia]]
** [[Filogenia]]
** [[Fisiologia]]
** [[Immunologia]]
** [[Istologia]]
** [[Medicina Veterinaria]]
** [[Medicina]]
** [[Microbiologia]]
** [[Morfologia]]
** [[Neuroscienze]]
** [[Odontoiatria]]
** [[Oncologia]]
** [[Ontogenia]]
** [[Paleontologia]]
** [[Patologia]]
** [[Psicologia]]
** [[Tassonomia]]
** [[Tossicologia]]
** [[Virologia]]
** [[Zoologia]]
 
Insieme a Popper, anche [[Friedrich von Hayek]] intravedeva in particolare nello [[scientismo]], cioè nell'atteggiamento dogmatico di fiducia cieca nella scienza, il presupposto del [[totalitarismo]],<ref>[[Friedrich von Hayek]], ''L'abuso della ragione'', pag. 26, 2ª ed. Roma, Seam, 1997.</ref> in grado di danneggiare non solo la società ma l'evoluzione stessa della scienza.<ref>Lo scientismo infatti, secondo Hayek, ha la presunzione di comprendere realtà complesse come le istituzioni sociali sulla base delle proprie limitate conoscenze scientifiche che rimangono del tutto fallibili e congetturali, ignorando che le società e i rapporti in essa vigenti sono sempre il risultato non voluto e non intenzionale delle azioni dei singoli individui, e non possono essere disegnate e ricostruite a piacimento (Carl Menger, ''Epistemologia dell'economia'', Soveria Mannelli, Rubbettino, 2005).</ref>
* [[Scienze sociali]]
** [[Antropologia]]
** [[Archeologia]]
** [[Economia]]
** [[Educatione]]
** [[Etimologia]]
** [[Linguistica]]
** [[Psicologia]]
** [[Servizi Sociali]]
** [[Sociologia]]
 
Essendo l'atteggiamento [[tolleranza|tollerante]] la «necessaria conseguenza della convinzione di essere uomini fallibili»,<ref>Karl Popper, ''Alla ricerca di un mondo migliore'', pag. 193, Roma, Armando, 1989.</ref> il [[metodo scientifico]] è stato indicato anche come modello per una condotta politica lungimirante e responsabile delle proprie azioni,<ref>«Il metodo scientifico nella politica significa che alla grande arte con cui ci autopersuadiamo di non avere fatto sbagli – o facciamo finta di non vederli, o li nascondiamo, o ne diamo la colpa ad altri – sostituiamo l'altra assai più grande di accettare la responsabilità dei nostri sbagli, di cercare di trarne una lezione e di mettere in atto le conoscenze così acquisite in modo da evitare gli stessi sbagli in avvenire» (Karl Popper, ''Miseria dello storicismo'', pp. 85-86, Milano, Feltrinelli, 1975).</ref> tratto caratteristico delle società [[liberalismo|libere]] e [[democrazia|democratiche]], a differenza di quelle totalitarie:
==Argomenti Correlati : in inglese==
{{citazione|Il grande merito dei governi liberi in confronto a quelli tirannici sta appunto nel fatto che, nei regimi di libertà, discussione e azione procedono attraverso il metodo dei tentativi e degli errori. ''Trial and error'' è l'emblema della superiorità dei metodi di libertà su quelli di tirannia. Il tiranno non ha dubbi e procede diritto per la sua via; ma la via conduce il paese al disastro.|[[Luigi Einaudi]], cit. da Paolo Silvestri, ''Il liberalismo di Luigi Einaudi o del buongoverno'', pag. 60, Rubbettino Editore, 2008}}
 
=== Scienza e religione ===
*Organizzazione e pratica della scienza : [[Concilio Internazionale della Scienza]]
{{Vedi anche|Rapporto fra religione e scienza}}
*Per una comprensione di come questi campi potrebbero evolvere. : [[Storia della scienza e della tecnologia]]
Il ''rapporto fra [[religione]] e scienza'' è stato da sempre un oggetto di studio di [[Filosofia|filosofi]], [[Teologo|teologi]], scienziati e altri, fin dall'[[Antichità classica]].
 
Le prospettive sono diverse in base alle regioni geografiche, le culture e le epoche storiche, alcune delle quali caratterizzano il rapporto come un conflitto, altre lo descrivono come armonioso, e altre ancora dicono che vi sia una minore interazione o addirittura una separazione completa.
== Vedi anche ==
 
* [[Filosofia della scienza]]
== Note ==
* [[Grande Scienza]]
<references />
* [[Imprese Scientifiche]]
 
* [[Lista degli strafalcioni nella letteratura scientifica]]
== Bibliografia ==
* [[Lista di pubblicazionis scientifiche]]
* <!-- Popper 2002 -->{{Cita libro | autore=Popper, Karl R. <!--| anno=2002--> | titolo=[[Logica della scoperta scientifica]] | anno=1959 | editore=Routledge Classics | città=New York, NY | isbn=0-415-27844-9 | oclc=59377149 <!--|cid=harv--> |cid=Popper 2002}}
* [[Materialismo scientifico]]
* ''Storia del pensiero filosofico e scientifico'', a cura di Ludovico Geymonat, Garzanti Libri, 1997 11 voll., 6450 p.
 
== Voci correlate ==
* [[Esperimento]]
* [[Metodo scientifico]]
* [[NationalFilosofia Sciencedella Foundationscienza]]
* [[PatafisicaEpistemologia]]
* [[National Science Foundation]]
* [[Protoscienza]]
* [[Pseudoscienza]]
* [[Problema della demarcazione]]
* [[Relazioni tra religione e scienza]]
* [[Revisione paritaria]]
* [[Rivoluzione scientifica]]
* [[ScienzaStoria dell'educazionedella scienza]]
* [[ScienzaDivulgazione Spazzaturascientifica]]
* [[Scienze Patologiche]]
* [[Teorie fondamentali della Scienza]]
 
==Link esterni in inglese==
*[http://etext.lib.virginia.edu/cgi-local/DHI/dhi.cgi?id=dv1-57 ''Dictionary of the History of Ideas'':] Classification of the Sciences
*[http://textbook.wikipedia.org/wiki/General_Science Wikibooks - GSCE science textbook]
*[http://science.shumans.com Daily Science News]
*[http://www.internet-encyclopedia.info/wiki.phtml?title=Science Internet-Encyclopedia March 14, 2003], lista in ordine alfabetico delle scienze ; adattamento dall'articolo Internet-Encyclopedia, "Scienze".
 
==Risorse in inglese==
 
== Altri progetti ==
*[http://www.csu.edu.au/learning/eis/hbauer-intro.html Ethics in Science]
{{interprogetto|q|wikt=scienza|s=Categoria:Testi scientifici|s_preposizione=che trattano di|n=Categoria:Scienza e tecnologia|b=Ripiano:Scienza|b_preposizione=di|v_preposizione=che trattano di}}
*[http://www.newscientist.com Current Events in Science Magazine]
*[http://www.science.gov United States Science Initiative]
*[http://www.iceion.com/philo/philo.php?page=science Simple Introduction to Science]
*[http://unisci.com/science2.shtml UniSci: Why Science?]
*[http://www.mit.edu/~bkrupa/whyscience.html Boris Krupa: Why science?]
*[http://www.people.virginia.edu/~rjh9u/studysci.html Why Study Science?]
*[http://www.scienceandyou.org/articles/ess_01.shtml Why Science & You]
*[http://www.epinions.com/content_2841616516 Why science cannot be democratic]
*[http://physicsweb.org/article/world/13/5/2 Why science thrives on criticism]
*[http://www.edge.org/documents/archive/edge53.html Is Science Killing the soul? A discussion between Steven Pinker and Richard Dawkins]
*[http://www.thehumanist.org/humanist/articles/dawkins.html Richard Dawkins essay: Is Science a Religion?]
*[http://textbook.wikipedia.org/wiki/General_Science Wikibooks - GSCE science textbook]
*[http://science.shumans.com Daily Science News]
*[http://www.neuroingegneria.com Neuroingegneria.com] Rivista online di Intelligenza Artificiale, Neuroscienze e Scienze Cognitive
 
== Collegamenti esterni ==
<!--Category Links-->
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.territorioscuola.com/tsodp/dmoz.php3?browse=/World/Italiano/Scienza/|titolo=TerritorioScuola ODP Risorse sulle Scienze|accesso=13 ottobre 2009|dataarchivio=29 giugno 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090629040011/http://www.territorioscuola.com/tsodp/dmoz.php3?browse=/World/Italiano/Scienza/|urlmorto=sì}}
* {{cita web|http://digilander.libero.it/moses/popper02.html|La filosofia della scienza di Karl Popper}}
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