Rodolphe de Maistre: differenze tra le versioni

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|Luogo_di_sepoltura =
|Nazione_servita ={{Bandiera|RUS}} [[Impero russo]]<br/>{{SAR 1816-1848}}
|Forza_armata =[[Esercito imperiale russo]]<br/>[[Armata sarda]]
|Arma =[[Arma di Fanteria|Fanteria]]
|Corpo =
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|Nome =Anne Amédée André Rodolphe
|Cognome =de Maistre
|ForzaOrdinamento = Maistre ,Rodolphe de
|Sesso = M
|LuogoNascita =Chambéry
|GiornoMeseNascita =22 settembre
|AnnoNascita =1789
|LuogoMorte =Borgo Cornalese
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Nacque a Chambéry il 22 settembre 1789, figlio del conte [[Joseph de Maistre|Giuseppe Maria]] e di Francesca Margherita de Morand de Saint-Sulpice (1759-1839).<ref name=L6p267>{{Cita|Lo Faso di Serradifalco 2016|p. 267}}.</ref> La sua famiglia era originaria della contea di Nizza, suo nonno paterno [[François-Xavier Maistre|François-Xavier]] (1705-1789), si stabilì definitivamente in [[Savoia (regione storica)|Savoia]] come secondo presidente del [[Senato di Savoia]].<ref name=I8p190/> Suo nonno materno, Jean-Pierre de Morand (1703-1759) era colonnello del Reggimento provinciale del Chiablese. Aveva due sorelle, Adèle, la maggiore, e Constance, la minore.<ref name=B4p854>{{Cita|Barthelet 2005|p. 854}}.</ref> Il 20 settembre 1792, con l'invasione francese della [[contea di Nizza]] e l'avvicinarsi del nemico, al comando del generale [[Anne-Pierre de Montesquiou-Fézensac]], la contessa de Maistre abbandonò i suoi possedimenti, portando con sé i due figli maggiori, rispettivamente di 5 e 3 anni, e partì per [[Moûtiers]] dove si unì al cognato, il canonico André de Maistre, in attesa del marito.<ref> François Descostes, ''Joseph de Maistre avant le Révolution. Souvenirs de la société d'autrefois (1753-1793)'', Alphonse Picard et fils, éditeurs, Paris,1893.</ref> La famiglia Maistre si rifugiò nella città di [[Aosta]], poi ritornò a Chambéry, passando in pieno inverno, sotto la neve, per il passo del [[Gran San Bernardo]]. Nel 1793, sotto il [[regime del Terrore]] imposto dai rivoluzionari francesi, il patrimonio di famiglia venne venduto come proprietà nazionale, e la sua famiglia partì per raggiungere [[Torino]], poi [[Losanna]].<ref name=I8p190/>
 
Nel 1805 suo padre, ministro plenipotenziario del Re di Sardegna in [[Russia]], lo fece arrivare a [[San Pietroburgo]]<ref group=N>Arrivato nella Capitale imparò rapidamente la [[lingua russa]] e lavorò come traduttore per il padre.</ref> per svolgere l'incarico di segretario della legazione.<ref name=I8p190/> Nel 1807 si arruolò nell'[[esercito imperiale russo]] come ufficiale del Reggimento dei cavalieri della guardia. Combatté a Friedland, (1807), [[Battaglia di Smolensk (1812)|Smolensk]], alla [[battaglia della Moscova|Moscova]], a [[battagliaBattaglia della BerezinaBeresina|BerezinaBeresina]] (1812),<ref group=N>Durante la [[battaglia di Borodino]] prestava servizio come tenente del reggimento di cavalleria delle guardie imperiali, nella posizione di aiutante anziano del Comandante della 1ª Divisione Corazzieri, che era anche Comandante della cavalleria della 2ª Armata, il [[tenente generale]] [[principe]] [[Dmitrij Vladimirovič Golicyn]].</ref> {{chiarire|che allo stesso tempo era il principe Golicyn [[Dresda]] e [[Lipsia]] (1813)}}.<ref>Anne de Maistre-Petit, ''Rodolphe de Maistre et les siens. Mémoire de Maîtrise'', Université de Nice, Nice, 1993.</ref><ref name=I8p190/> Venne insignito della spada d'onore dallo [[zar]] e della Croce di Cavaliere dell'[[Ordine di San Vladimiro]],<ref name=L6p267/> ed inoltre decorato con la Croce di Cavaliere dell'[[Ordine di San Luigi]] e di quella [[Pour le Mérite]] di [[Prussia]].<ref name=I8p190/> Dopo la [[restaurazione]] dei [[Savoia (famiglia)|Savoia]] nel 1814 entrò nell'[[Armata Sarda]] con il grado di [[maggiore]], venendo promosso [[tenente colonnello]] nel 1815.<ref name=I8p190/> Il 7 dicembre 1816 fu nominato Aiutante Generale presso la Divisione militare di [[Novara]], e fu promosso [[colonnello]] il 21 gennaio 1819.<ref name=L6p267/> Venne nominato capo di Stato Maggiore della Divisione di Novara, allora al comando di La Tour, il 30 settembre 1820.<ref name=L6p267/> Dopo i [[Moti del 1820-1821|moti rivoluzionari del 1821]] fece parte della commissione d'inchiesta incaricata di giudicare il comportamento degli Ufficiali (27 aprile 1821), passando con l'incarico di Capocapo di Stato Maggiore alla Divisione di Genova il 7 luglio dello stesso anno.<ref name=I8p190/> Fu posto a disposizione del Ministero della Guerra il 26 ottobre 1822.<ref name=L6p267/> Il 2 settembre 1823 fu assegnato allo Stato Maggiore della Divisione militare di Alessandria, di cui assunse il comando ad interim il 2 settembre 1824.<ref name=I8p190/> Lasciò tale incarico nel dicembre 1825, per assumere quello di primo ufficiale della segreteria degli affari esteri il 19 dicembre dello stesso anno.<ref name=L6p267/> Promosso [[maggior generale]] l'8 dicembre 1830, divenne comandante della Divisione militare di Genova.<ref name=L6p267/> Il 29 ottobre 1831 fu elevato al rango di tenente generale, e nel 1837 nominato [[governatore]] e Comandante militare di Nizza.<ref name=I8p190/> Promosso [[generale d'Armata]], e nominato Collare dell'[[Ordine supremo della Santissima Annunziata]], lasciò l'incarico di governatore di Nizza il 9 febbraio 1848, venendo posto in pensione il 13 novembre 1849.<ref name=I8p190/> Ritiratosi a vita privata si spense a Borgo Cornalese il 5 febbraio 1866.<ref name=I8p190/>
 
==Onorificenze==
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}}
{{Onorificenze
|immagine=RUS Imperial Order of Saint AnneAnna Ribbonribbon.PNGsvg
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine di Sant'Anna (Impero russo)
|collegamento_onorificenza=Ordine di Sant'Anna