Simone Mago: differenze tra le versioni
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Personaggio degli ''[[Atti degli Apostoli]]'',<ref name=A8924>{{Cita passo biblico|Atti|8,9-24}}</ref> è considerato dagli [[Eresiologia|eresiologi]] [[Cristianesimo|cristiani]] il primo degli [[Eresie dei primi secoli|eretici]] e [[gnosticismo|proto-gnostico]] [[Samaritani|samaritano]].<ref name=MS1-2>{{Cita|Simonetti|pp. 1-2}}.</ref><ref name=VAT>{{cita news|titolo=Il Cammino di Pietro: terza tappa dedicata all'incontro con Simon Mago|data=27 febbraio 2023|url=https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2023-02/cammino-di-pietro-santa-francesca-romana-terza-tappa.html|editore=[[Vatican News]]|accesso=26 settembre 2024|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230719180504/https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2023-02/cammino-di-pietro-santa-francesca-romana-terza-tappa.html}}</ref>
Secondo gli ''Atti'', Simone fu un [[Mago|''magos'']] [[Samaritani|samaritano]] o una carismatica figura religiosa del I secolo d.C.,<ref name=A8924/> convertitosi al [[cristianesimo]] dopo esser stato battezzato da [[Filippo (diacono)|Filippo Evangelista]].<ref>{{Cita web|capitolo=Filippo|titolo=Enciclopedia on line Treccani|editore=[[Istituto della Enciclopedia Italiana]]|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/filippo/|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230810162746/https://www.treccani.it/enciclopedia/filippo|urlmorto=no|accesso=25 settembre 2024}}</ref> Simone si sarebbe poi scontrato con [[Pietro (apostolo)|Pietro apostolo]] tentando di acquisire il potere di conferire lo [[Spirito Santo]]: da questo evento deriva il termine ''[[simonia]]'', indicante la compravendita di cariche ecclesiastiche.<ref name=VAT/>
Altre testimonianze sulla sua vita sono presenti in alcuni autori del [[II secolo]], ma non sono considerate attendibili.<ref name=NA>{{cita web|lingua=en|url=http://www.newadvent.org/cathen/13797b.htm|capitolo=Simon Magus|cognome=Knight|nome=Kevin|data=2012|titolo=Catholic Encyclopedia|accesso=25 settembre 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240826172935/https://www.newadvent.org/cathen/13797b.htm|urlmorto=no}}</ref><ref name=EB/> Alcune tradizioni su Simone sono presenti in alcuni testi [[Ortodossia|ortodossi]], in particolare quelli di [[Ippolito di Roma]] ed [[Epifanio di Salamina]], dove viene descritto come il fondatore dello [[gnosticismo]];<ref>{{cita web|url=http://www.newadvent.org/fathers/0103123.htm|capitolo=Against Heresies (St. Irenaeus, Book I, Chapter 23)|lingua=en|cognome=Knight|nome=Kevin|data=1999|titolo=Fathers of the Church|accesso=25 settembre 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240518162500/https://www.newadvent.org/fathers/0103123.htm|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita|Eusebio di Cesarea|p. 39}}.</ref><ref>{{Cita|Ferreiro|pp. 1-2}}.</ref> queste attestazioni sono state accettate da alcuni studiosi contemporanei,<ref>{{Cita|Rudolph
[[Giustino (filosofo)|Giustino martire]], che fu egli stesso un nativo della Samaria del II secolo, testimoniò che tutti i samaritani del suo tempo aderivano al culto di un certo "Simon di Gitta", villaggio non lontano da [[Flavia Neapolis]]. [[Ireneo di Lione]] credeva invece che egli fosse il fondatore della [[setta]] dei [[Simoniani]].<ref name=NA/><ref>{{cita web|cognome=Knight|nome=Kevin|url=http://www.newadvent.org/cathen/08580c.htm|lingua=en|capitolo=St. Justin Martyr|titolo=Catholic Encyclopedia|accesso=26 settembre 2024|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240925205715/https://www.newadvent.org/cathen/08580c.htm}}</ref><ref>{{Cita|Wace|p. 1444}}.</ref><ref>{{Cita|Hastings, Chisholm Lambert e Selbie|pp. 494-495}}.</ref>
Ippolito cita uno scritto che attribuisce a Simon Mago o a un suo seguace simoniano, l{{'}}''Apophasis Megale'' o ''Grande Rivelazione'',<ref>{{Cita|Simonetti|p. 3}}.</ref> mentre secondo gli [[eresiologia|eresiologi]] del periodo [[Origini del cristianesimo|paleocristiano]], Simone avrebbe scritto numerosi trattati andati perduti, due dei quali intitolati ''I Quattro Quarti del Mondo'' e ''I Sermoni del Confutatore''.<ref name=":0" />
Nei testi [[apocrifi]] come gli ''[[Atti di Pietro]]'', gli ''[[Pseudo-Clementini]]'' e la ''[[Lettera degli Apostoli]]'', Simone appare come un formidabile [[Stregoneria|stregone]], in grado di [[Levitazione|levitare]] e volare a comando. Viene alcune volte appellato come il "cattivo samaritano", in opposizione alla ''[[Parabola del buon samaritano]]'' per la malvagità della sua persona.<ref name=":0">{{Cita|Edwards|p. 69}}.</ref> Le ''[[Costituzioni apostoliche]]'' lo accusano inoltre di "anarchia" ([[antinomismo]]).<ref>{{Cita libro|titolo=Fathers of the Third and Fourth Centuries|capitolo=Constitutions of the Holy Apostles|lingua=en|editore=Hendrickson Publishers|url=https://ccel.org/ccel/schaff/anf07/anf07/Page_435.html|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240523001356/https://ccel.org/ccel/schaff/anf07/anf07/Page_435.html|urlmorto=no|accesso=26 settembre 2024|anno=1995|città=[[Peabody (Massachusetts)|Peabody]]|volume=VII|p=435}}</ref>
==Biografia==
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[[File:Conversion of Simon the Sorcerer. Aquatint by J. Stewart aft Wellcome V0025850.jpg|sinistra|miniatura|''Conversion of Simon the Sorcerer''. [[Acquatinta]] di J. Stewart da disegno di [[Raffaello Sanzio]]]]
===Atti degli Apostoli===
Nel [[Canone della Bibbia|canone biblico]], gli ''[[Atti degli Apostoli]]'' dedicano una breve narrazione incentrata sulla figura di Simon Mago; questa è la sua unica apparizione all'interno del [[Nuovo Testamento]].<ref name=A8924/><ref>{{Cita|Simonetti|p. 5}}.</ref><ref>{{cita|Riviello|p. 341}}.</ref>
{{Citazione|Ora vi era un certo uomo, chiamato Simone, che già da tempo esercitava nella città le [[arti magiche]] e faceva stupire la gente di Samaria, spacciandosi per un personaggio importante. Tutti, dal più piccolo al più grande, gli davano ascolto, dicendo: “Costui è 'la potenza di Dio', che si chiama 'la Grande'”. E gli davano ascolto, perché già da lungo tempo li aveva fatti stupire con le sue arti magiche. Ma, quando ebbero creduto a Filippo che annunciava loro la buona notizia relativa al [[regno di Dio]] e al nome di [[Gesù|Gesù Cristo]], furono battezzati, uomini e donne. Anche Simone credette e, dopo essere stato battezzato, stava sempre con Filippo; e, vedendo i miracoli e le grandi opere potenti che erano fatte, stupiva.
Allora gli apostoli che erano a Gerusalemme, saputo che la Samaria aveva ricevuto la parola di Dio, vi mandarono Pietro e [[Giovanni (evangelista)|Giovanni]]. I quali, essendo discesi là, pregarono per loro affinché ricevessero lo [[Spirito Santo]], poiché non era ancora disceso sopra alcuno di loro, ma erano stati soltanto battezzati nel nome del Signore Gesù. Allora imposero loro le mani ed essi ricevettero lo Spirito Santo.
Simone, vedendo che per l'imposizione delle mani degli apostoli era dato lo Spirito Santo, offrì loro del denaro, dicendo: “Date anche a me questo potere, affinché colui al quale io imponga le mani riceva lo Spirito Santo”. Ma Pietro gli disse: “Il tuo denaro vada con te in perdizione, poiché hai stimato che il dono di Dio si acquisti con denaro. Tu, in questo, non hai parte né sorte alcuna, perché il tuo cuore non è retto davanti a Dio. Ravvediti dunque di questa tua malvagità e prega il Signore affinché, se è possibile, ti sia perdonato il pensiero del tuo cuore. Vedo infatti che tu sei pieno di amarezza e prigioniero d'iniquità”. E Simone, rispondendo, disse: “Pregate voi il Signore per me, affinché nulla di ciò che avete detto mi accada".|Atti 8,9-24}}
Secondo la versione presente nella [[Bibbia cattolica|Bibbia]], Simone sarebbe stato un semplice [[occultista]] e [[Illusionismo|illusionista]], capace di far credere alle persone della sua regione di essere in possesso di poteri sovrannaturali. Mancano però riferimenti storici precisi sulla sua esistenza e sulle sue opere, delle quali sappiamo da fonti indirette.<ref name=TREC/> Sappiamo che fosse più vecchio del [[Cristianesimo]],<ref name=STO126>{{cita|Stock|p. 126}}.</ref> in quanto la predicazione di San Filippo diacono, giunto in Samaria da [[Gerusalemme]] poco dopo il [[37|37 d.C.]], quindi essendo nato per forza prima del [[30|30 d.C.]] (con Gesù ancora in vita) per godere di grande autorità, guadagnando con le sue arti magiche nella sua città molti seguaci.<ref name=TREC>{{cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/simone-mago_(Enciclopedia-Italiana)/|accesso=26 settembre 2024|capitolo=Simone Mago|titolo=Enciclopedia Italiana|anno=1936|editore=Istituto della Enciclopedia Italiana}}</ref><ref name=STO126/> Inoltre, la frase detta dai samaritani “Costui è 'la potenza di Dio', che si chiama 'la Grande'” potrebbe confermare la locazione e il fatto che le persone si siano affidati a lui: una tale concezione del "potere di Dio" sostanzializzato in indipendenti personalità, pensiero a metà tra il filosofico e il mitologico di provenienza [[ellenismo|ellenica]], sarebbe stato impensabile in [[Giudea]], mentre la Samaria era molto più aperta ed influenzata al tempo dagli ideali diffusi nella [[Grecia antica|Grecia]].<ref name=STO126/> Qui venivano descritti poteri di generi, sia salvifici che malvagi: tramite questi poteri si sarebbe materializzato nel [[Esperienza sensibile|mondo sensibile]] il [[Iperuranio|mondo incorporeo dei pensieri]], [[archetipo]] del mondo dell'apparenza.<ref name=STO126/> Nonostante il suo successo come mago, Simone rimase strabiliato della superiorità dei poteri degli Apostoli, capaci di conferire il dono dello Spirito Santo, non capendo però che questi non erano trasmissibili dagli stessi, ma solamente per intercessione di Dio.<ref name=STO126/> La sua offerta di denaro per poter comprare l'abilità di compiere [[Miracolo|miracoli]], diede il nome alla pratica della [[simonia]]. Da quanto però si intende dagli Atti, egli rimase cristiano, confermato dall'apostolo Giovanni,<ref name=TREC/> accettando il rimprovero di Pietro.<ref name=STO126/>
Nonostante le Sacre Scritture non riportino altre informazioni su quest'individuo,<ref name=HCLS494>{{Cita|Hastings, Chisholm Lambert e Selbie|p. 494}}.</ref> secondo alcuni testi apocrifi<ref name=Ali/> e alcune testimonianze anonime riportate da scrittori del [[II secolo]],<ref name=NA/> non solo Simon Mago non si sarebbe realmente pentito, ma avrebbe continuato a proclamare falsità e blasfemie, oltre ad aggirare la plebe tramite le sue illusioni.<ref name=EB/><ref name=HCLS494/>
[[File:Codex Vercellensis - Old Latin gospel (John ch. 16, v. 23-30) (The S.S. Teacher's Edition-The Holy Bible - Plate XXXII).jpg|miniatura|Copia di una pagina del ''Codex Vercellensis'' che, secondo la tradizione, sarebbe stato redatto dal vescovo [[Eusebio di Vercelli]], al cui termine è presente ''Actus Petri cum Simone'', qui con dei versi del [[Vangelo di Giovanni]]]]
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====''Atti di Pietro''====
Negli ''[[Atti di Pietro]]'', testo probabilmente composto tra gli anni 180 e 190,<ref>{{cita|Schmisek|p. 16}}.</ref> giunto a noi tramite la traduzione latina presente nel ''[[Codex Vercellensis]]'' da un originale greco perduto, è presente una narrazione molto elaborata riguardo al decesso di Simone Mago (tanto che nello stesso ''Codex'' viene chiamato ''Actus Petri cum Simone''):<ref name=Ali>{{cita pubblicazione|titolo=Gli Atti apocrifici petrini fra tradizione testuale e contesto storico sociale. A proposito di uno studio recente|autore=Alister Filippini|rivista=Mediterraneo Antico. Economie, società, culture|anno=2007|numero=1-2|pp=587-603|url=https://ricerca.unich.it/retrieve/e4233f17-3402-2860-e053-6605fe0a460a/2007%20FILIPPINI%20-%20Atti%20apocrifi%20petrini%20I%20%28MedAnt%20X%29.pdf|accesso=8 novembre 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240804222930/https://ricerca.unich.it/retrieve/e4233f17-3402-2860-e053-6605fe0a460a/2007%20FILIPPINI%20-%20Atti%20apocrifi%20petrini%20I%20(MedAnt%20X).pdf|urlmorto=no}}</ref> dopo dodici anni dopo la morte di [[Gesù]], quest'ultimo sarebbe apparso come visione a Pietro, per comunicargli che Simone era giunto a [[Roma]], dove, nonostante la conversione, continuava a praticare magia. Cristo gli comanda quindi di recarsi in [[Cesarea marittima|Cesarea]] e di imbarcarsi per la capitale dell'[[Impero romano|Impero]] con la missione di fermare le sue eresie.<ref>{{cita|Atti di Pietro|5, 1-2}}.</ref> Uno di coloro che accolsero l'apostolo al porto di [[Pozzuoli]], di nome Teone, lo avrebbe così informato della situazione:<ref>{{cita|Atti di Pietro|6, 2}}.</ref>
{{Citazione|Inoltre improvvisamente era apparso in città un Ebreo di nome Simone. Con formule magiche e con la sua malizia, aveva guastato la comunità da ogni parte tanto che anch'io fuggii da Roma nella speranza dell'arrivo di Pietro.}}
Dopo una predicazione iniziale, Pietro venne condotto a casa di un [[Senato romano|senatore]], Marcello (non riconducibile al contemporaneo [[Marco Asinio Marcello (console 54)|Marco Asinio Marcello]], che fu anche [[Console (storia romana)|console]] nel [[54 d.C.]]), che sedotto dagli incantesimi di Simone gli garantiva alloggio.<ref>{{cita|Atti di Pietro|8, 1}}.</ref> Secondo i cristiani dell'Urbe, questo aristocratico romano convertito era un benefattore, ma il suo comportamento sarebbe stato mutato dal suo ospite:<ref>{{cita|Atti di Pietro|8, 1-2}}.</ref>
{{Citazione|I fratelli dicevano: "Credici, fratello Pietro! Nessun uomo è così saggio come questo Marcello. Tutte le vedove che hanno speranza in Cristo, trovavano in lui un rifugio, tutti gli orfani erano da lui nutriti. Che dire di più? Tutti i poveri chiamavano Marcello loro patrono, la sua casa era detta casa dei forestieri e dei poveri. A lui l'[[Imperatore romano|imperatore]] disse: "Ti tengo lontano da ogni incarico per timore che tu spogli le [[Provincia (storia romana)|province]] per dare ai cristiani". Marcello gli rispose: "Tutte le cose mie sono tue!". E Cesare: "Sarebbero mie se tu le custodissi per me. Ma in realtà non sono mie perché tu le dai a chi credi bene, e a quali infime persone!".
Tenendo presenti queste cose, fratello Pietro, ti facciamo sapere che la grande misericordia di quest'uomo si è mutata in bestemmia. Giacché se lui non avesse cambiato, anche noi non ci saremmo allontanati dalla fede santa in Dio nostro Signore. Ed ora Marcello, furioso, si pente della sua beneficenza asserendo: "Quanti beni ho sperperato e per quanto tempo! Con molta superficialità pensavo di distribuire per la conoscenza di Dio!". Giunge fino al punto che se un forestiero si presenta all'uscio di casa sua, egli lo fa bastonare e mettere alla porta gridando: "Volesse il cielo ch'io non avessi dispensato tanti beni agli impostori!". Ed altre bestemmie ancora. Ma se in te c'è qualcosa della misericordia di nostro Signore e della bontà dei suoi precetti, soccorri nel suo errore colui che fece l'elemosina ad un così grande numero di servi di Dio".}}
Arrivati a casa di Marcello, il custode riferì a Pietro che Simone aveva chiesto di rispondere in qualsiasi condizione ch'egli non era presente in casa. Allora Pietro avrebbe slegato un cane, a cui avrebbe donato voce umana, e gli comandò di trovare Simon Mago e di convincerlo nell'incontrarlo in pubblico.<ref>{{cita|Atti di Pietro|9, 1-2}}.</ref> Simone rifiutò l'incontro con Pietro, nonostante l'insistenza e i rimproveri del cane parlante,<ref>{{cita|Atti di Pietro|12, 1-3}}.</ref> mentre Pietro riconvertiva Marcello<ref>{{cita|Atti di Pietro|10-11}}.</ref> e mostrare altri miracoli alla folla.<ref>{{cita|Atti di Pietro|13, 1-2}}.</ref> Solo dopo essere stato cacciato dal padrone di casa Simone si recò al luogo di soggiorno di Pietro per sfidarlo, ma quest'ultimo rifiutò lo scontro, giudicandolo blasfemo.<ref>{{cita|Atti di Pietro|14-15}}.</ref> Una visione di Gesù nel sonno convinse il primo apostolo a provare le falsità del samaritano in pubblico il sabato successivo.<ref>{{cita|Atti di Pietro|16, 1}}.</ref> Arrivato quel giorno, Pietro si recò al [[Foro Romano]], dove, davanti una grande folla di gente di tutte le età e stati sociali, intentò un'arringa contro Simone Mago, presente segretamente tra le persone; quest'ultimo ad un certo punto, prese parola, tentando di screditare Gesù come figlio di Dio.<ref>{{cita|Atti di Pietro|23, 1-4}}.</ref> Dopo un feroce scambio di accuse, Simone sfidò Pietro a mostrare le sue capacità al popolo:<ref>{{cita|Atti di Pietro|24, 1-2}}.</ref> questi allora resuscitò il figlio morto di una vedova e un servo del [[Prefetto (storia romana)|prefetto]] Agrippa, portando la moltitudine che assisteva a credergli.<ref>{{cita|Atti di Pietro|25-27}}.</ref> Quando anche una donna chiese di riportare in vita il figlio [[Senato romano|senatore]], Pietro chiese che a compiere il miracolo fosse Simone, per dimostrarne l'incapacità.<ref>{{cita|Atti di Pietro|28, 1-4}}.</ref> Il mago accettò ad una condizione: se fosse riuscito nell'intento, l'apostolo si sarebbe fatto [[Morte sul rogo|bruciare vivo]] in pubblica piazza. Dopo essersi piegato tre volte, Simone riuscì a fargli muovere la testa, aprire gli occhi e a farlo inchinare a lui.<ref>{{cita|Atti di Pietro|24, 5}}.</ref> Il fatto fece ricredere la folla, ma dopo che Pietro avrebbe fatto notare che il cadavere non si era mai alzato, il prefetto il cui servo era stato resuscitato constatò che il corpo non era in vita. Pietro dunque placò la folla inferocita verso Simone e lo resuscitò lui.<ref>{{cita|Atti di Pietro|28, 6-9}}.</ref> Simone riuscì a fuggire alla folla, ma dopo qualche giorno si ripresentò a compiere stregonerie, ma sempre meno persone gli credettero, venendo spesso deriso, mentre la fama di Pietro raggiungeva sempre più persone.<ref>{{cita|Atti di Pietro|31, 2}}.</ref> Come tentativo ultimo di dimostrazione della sua divinità, annunciò che sarebbe asceso al cielo:<ref>{{cita|Atti di Pietro|31, 3}}.</ref>
{{Citazione|"Uomini romani, sembra che voi attribuiate a Pietro una superiorità su di me, quasi che sia potente, e gli prestate maggiore attenzione. Voi vi ingannate. Domani vi abbandonerò, uomini atei ed empi, e volerò verso Dio del quale sono la forza, sebbene sia diventato debole. Mentre voi siete caduti, io sto dritto e ritorno verso mio padre e gli dirò: "Hanno tentato di fare cadere anche me, tuo figlio che stavo dritto, ma non mi sono lasciato travolgere da loro, e sono ritornato in me stesso"".}}
Il giorno dopo, una folla (in cui era presente anche Pietro) si sarebbe riunita in un luogo chiamato ''Sacra Via'' per vederlo volare. Dopo un breve discorso, Simon Mago iniziò a levitare sulle teste dei presenti: allora l'apostolo Pietro avrebbe pregato affinché egli smettesse di volare, facendo sì che Simone si fermasse a mezz'aria e iniziasse a cadere, spezzandosi le gambe in tre punti.<ref>{{cita|Atti di Pietro|32, 1-3}}.</ref> Dopo questo evento, il mago avrebbe trovato la morte lontano dalla capitale:<ref>{{cita|Atti di Pietro|32, 4}}.</ref>
{{Citazione|Simone, nella sua sciagura, trovò uomini che lo portarono, su di una lettiga, da Roma ad [[Ariccia]], ove soggiornò e donde fu poi condotto a [[Terracina]] presso un certo Castore, che era stato bandito da Roma sotto accusa di magia: qui fu amputato, e qui trovò la sua fine Simone, angelo del diavolo.}} In base a tali documenti Simon Mago risiedette a Roma durante i regni degli [[imperatore|imperatori]] [[Claudio]] e [[Nerone]]. Qui ottenne fama e gloria, ma fu sfidato ad un confronto pubblico da Pietro e [[Paolo di Tarso]]. In questo confronto morì in due modi diversi, secondo due leggende diverse:
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== Il pensiero ==
Le fonti successive ([[Ireneo di Lione]]) presentano Simone come il fondatore di una vera e propria setta gnostica. Le sue dottrine forse furono influenzate dal dualismo del [[mazdeismo]] iraniano. Simone si riteneva un'incarnazione del ''[[Noos]]'' [[Dio|divino]],<ref name=Hutin50>{{cita libro|url=https://gnosis.study/library/%D0%93%D0%BD%D0%BE%D0%B7%D0%B8%D1%81/%D0%98%D1%81%D1%81%D0%BB%D0%B5%D0%B4%D0%BE%D0%B2%D0%B0%D0%BD%D0%B8%D1%8F/ITA/Hutin%20S.%20-%20Lo%20Gnosticismo.%20Culti,%20Tiri,%20Misteri.pdf|titolo=Lo Gnosticismo: culti, riti, misteri|p=50|editore=Mediterranee|città=Roma|traduttore=Pasquale Faccia|curatore=[[Gianfranco de Turris]]|autore=Serge Hutin|altri=collana ''Orizzonti dello Spirito'' fondata da [[Julius Evola]]|anno=2007|annooriginale=1958}}</ref> in grado di manifestarsi come Padre in Samaria, come Figlio in [[Giudea]] o come Spirito Santo nelle altre regioni,<ref>{{Treccani|simone-mago_(Enciclopedia-Italiana)/|Simone Mago|anno=1936}}</ref> mentre Elena, una prostituta riscattata da un bordello di [[Tiro (città antica)|Tiro]], identificata con la [[Elena (mitologia)|mitica Elena]] per cui era scoppiata la [[guerra di Troia]],<ref name=Hutin50/> sarebbe stata l'incarnazione di [[Ennoia]],<ref name=Hutin50/> la controparte del Dio Primo, generatrice degli [[angelo|angeli]] e degli [[eone (teologia)|eoni]].<ref>Essa è anche perciò identificabile con Sophia, la ''mater omnium'' (cfr. ''Lo Gnosticismo: culti, riti, misteri'', pag. 164, op. cit).</ref> Questi, a loro volta avevano creato il mondo, ma i più malvagi, in seguito, presi da invidia, avevano imprigionato Ennoia in un corpo umano (appunto Elena), condannando la sua [[anima]] a [[trasmigrazione|trasmigrare]] da un corpo all'altro per l'eternità. Simone, però, si era incarnato proprio per liberare Ennoia e tutti gli esseri umani, avendo recuperato il proprio potere divino una volta ricongiuntosi col suo "[[
Egli, pertanto, insegnando al popolo a riconoscerlo come Dio, fondò una [[setta]], detta dei Simoniani. Scopo della setta era affermare la divinità del suo fondatore ed aiutarlo a compiere la sua missione: salvare il mondo dal cattivo governo degli angeli, primo fra tutti il Dio dell'[[Antico Testamento]], [[Jahvè]].
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=== Testi accademici e teologici ===
* {{cita libro|lingua=en|nome=Markus|cognome=Bockmuehl|titolo=The Remembered Peter: In Ancient Reception and Modern Debate|anno=2010|editore=Mohr Siebeck|url=https://books.google.it/books/about/The_Remembered_Peter.html?id=jISAzG0OQWoC&redir_esc=y|accesso=9 novembre 2024|cid=Bockmuehl}}
* {{cita pubblicazione|lingua=en|data=autunno 2005|nome=David R.|cognome=Cartlidge|titolo=The Fall and Rise of Simon Magus|rivista=Bible Review|volume=21|numero=4|pp=
* {{cita libro|lingua=en|titolo=Portraits: Biographical Representation in the Greek and Latin Literature of the Roman Empire|nome=Mark|cognome=Edwards|editore=[[Oxford University Press]]|capitolo=Simon Magus, the Bad Samaritan|curatore1=Simon Swain|curatore2=M. J. Edwards|anno=1997|cid=Edwards|url=https://books.google.it/books?id=tsEQfhsoQ0EC&pg=PA69&hl=it&source=gbs_toc_r&cad=2#v=onepage&q&f=false|accesso=26 settembre 2024|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240926204424/https://books.google.it/books?id=tsEQfhsoQ0EC&pg=PA69&hl=it&source=gbs_toc_r&cad=2#v=onepage&q&f=false|città=New York|isbn=9781383005387|pp=69-92}}
* {{cita libro|url=https://www.google.it/books/edition/Historia_ecclesiastica/3U5MAAAAcAAJ?hl=it&gbpv=1&pg=PA4&printsec=frontcover|titolo=Historia ecclesiastica|autore=[[Eusebio di Cesarea]]|data=1547|editore=Michele Tramezino|accesso=26 settembre 2024|città=Roma|cid=Eusebio di Cesarea}}
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* {{cita libro|autore=[[Manlio Simonetti]]|titolo=Testi gnostici cristiani|anno=1970|editore=[[Editori Laterza|Laterza]]|url=https://gnosis.study/library/%D0%93%D0%BD%D0%BE%D0%B7%D0%B8%D1%81/%D0%98%D1%81%D1%81%D0%BB%D0%B5%D0%B4%D0%BE%D0%B2%D0%B0%D0%BD%D0%B8%D1%8F/ITA/Testi%20gnostici%20cristiani.pdf|urlmorto=no|accesso=26 settembre 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240913175610/https://gnosis.study/library/%D0%93%D0%BD%D0%BE%D0%B7%D0%B8%D1%81/%D0%98%D1%81%D1%81%D0%BB%D0%B5%D0%B4%D0%BE%D0%B2%D0%B0%D0%BD%D0%B8%D1%8F/ITA/Testi%20gnostici%20cristiani.pdf|cid=Simonetti}}
* {{cita libro|lingua=en|nome=George William Joseph|cognome=Stock|capitolo=Simon Magus|anno=1911|pp=126-130|titolo=[[Encyclopædia Britannica]]|edizione=XI|volume=25|via=[[Wikisource]]|url=https://en.wikisource.org/wiki/1911_Encyclop%C3%A6dia_Britannica/Simon_Magus|accesso=26 settembre 2024|cid=Stock}}
* {{cita libro|lingua=en|cognome=Verheyden|nome=Jozef|capitolo=Demonization of the Opponent|curatore1=Theo L. Hettema|curatore2=Arie van der Kooij|titolo=Religious Polemics in Context|url=https://archive.org/details/religiouspolemic0000unse|anno=2004|cid=Verheyden}}
* {{cita libro|lingua=en|titolo=Dictionary of Christian Biography and Literature to the End of the Sixth Century A.D., with an Account of the Principal Sects and Heresies|nome=Henry|cognome=Wace|editore=Grand Rapids|anno=2000|cid=Wace|url=https://www.documentacatholicaomnia.eu/03d/2001-2001,_Wace_and_Piercy_Eds,_A_Dictionary_Of_Early_Christian_Biography,_LT_EN.pdf|accesso=26 settembre 2024|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230208000549/https://www.documentacatholicaomnia.eu/03d/2001-2001,_Wace_and_Piercy_Eds,_A_Dictionary_Of_Early_Christian_Biography,_LT_EN.pdf}}
* [[Giustino (filosofo)|Giustino]], ''Apologia'', I, 26.
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