Cavalcata dell'Assunta: differenze tra le versioni

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Rosita Quintili non è l’unico fantino donna ad essersi aggiudicata un drappo. Nel 1985 Silvana Graup ha vinto un drappo per Torre di Palme.
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[[File:Corsa palio.png|thumb|upright=1.4|Un'immagine del palio di Fermo]]
La '''Cavalcata dell'Assunta''' è la rievocazione storica basata su fonti scritte attestate più antica che si svolge in Italia. {{cn|}}Essa si tiene ogni anno a [[Fermo (Italia)|Fermo]] per celebrare la devozione della città alla patrona Santa Maria Vergine Assunta in cielo.
 
== Le fonti ==
Il culto della Vergine Maria ha origini remote: già nel V secolo sorgeva sul Girfalco la prima cattedrale dedicata all'Assunta, chiamata "Santa Maria in Castello". Inoltre, i primi documenti scritti che fanno riferimento alle celebrazioni dedicate alla Vergine Maria, patrona della città di Fermo e della diocesi, risalgono già all'anno Mille: in un documento datato 1182, si legge che i castelli asserviti a Fermo, [[Monterubbiano]], Cuccure e Montotto, ribadivano il loro impegno a portare a Fermo un Palio ogni anno, in occasione delle festività dedicate alla Vergine Assunta in cielo. In testa alla sfilata vi era Castel San Giorgio ([[Porto San Giorgio]]) per il suo ruolo chiave nella difesa di Fermo. La Cavalcata aveva dunque una valenza non solo religiosa ma al tempo stesso politica.
 
In seguito all'alternarsi di periodi di decadenza e di fastosità, la Cavalcata fu abolita da Napoleone nel 1808 per poi essere ripristinata dopo il Congresso di Vienna. Fu definitivamente interrotta nel 1860 con la venuta dei piemontesi. Il recupero dell'edizione moderna ha inizio sotto il mandato del Sindaco Fabrizio Emiliani, nel '''1982,''' su proposta dell'assessore Fabio Maggiori. Il primo Palio dell'edizione moderna fu vinto dalla contrada Pila con il priore Umberto Montanini e con il fantino Rosita Quintili, ad oggi unico fantino donna ad aggiudicarsi il drappo.
 
Come si legge nella pagina miniata, la Cavalcata era il Corteo processionale che aveva luogo la sera del 14 agosto, vigilia della festa. Esso partiva dalla Chiesa di Santa Lucia, nella parte occidentale della città, per poi risalire lungo il Corso, sostare in Piazza Grande e giungere infine alla Cattedrale per offrire ceri e doni alla Patrona, come da tradizione. La Cavalcata, oltre a costituire una testimonianza del culto per l'Assunta, aveva anche lo scopo di dimostrare il fasto e la potenza dell'antico stato fermano, che in occasione di queste celebrazioni riscuoteva la maggior parte dei canoni e dei tributi.
 
===La pagina miniata===
=== La pagina miniata ===
Il [[Messale de Firmonibus]], ora conservato alla Biblioteca dell'Arcidiocesi di Fermo, è un codice membranaceo del XV secolo di Giovanni Ugolino da Milano il quale, nel 1436, appose la sua firma e la data. Fu commissionato da Giovanni de Firmonibus, vescovo e principe di Fermo.
Il [[Messale de Firmonibus]], ora conservato al Museo Diocesano dell'Arcidiocesi di Fermo, è un codice membranaceo del XV secolo di Giovanni Ugolino da Milano il quale, nel 1436, appose la sua firma e la data. Fu commissionato da Giovanni de Firmonibus, vescovo e principe di Fermo.
 
L'importanza del codice manoscritto in relazione alla Cavalcata, è legato alla c.296v che ospita la messa dell'Assunzione della Beata Vergine, alla quale è dedicato il [[Duomo di Fermo]].
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Gli «Statvta Firmanorvm» risalgono al 1382-83, anni in cui essi vengono approvati dal Comune. Questa raccolta di norme che regolano la vita della città arriva sino a noi grazie a due edizioni, una risalente al 1507, l'altra al 1589. In esse si leggono il complesso delle disposizioni legali e l'organizzazione del Comune Fermano in epoca medievale.
 
In modo particolare, in entrambe le edizioni, nel capitolo "''La venerazione della Festa di Santa Maria nel mese di agosto''", vengono descritte le modalità in cui doveva svolgersi la festività .
 
Il Consiglio Generale (o Consiglio dei Trecento del popolo), era costituito da 208 consiglieri eletti direttamente dal popolo ed appartenenti a tutte le classi sociali. A sua volta il Consiglio Generale sceglieva un massimo di 150 consiglieri (di estrazione non nobiliare, di età non inferiore ai 25 anni e di reddito minimo di 50 libbre) che andassero a comporre il Consiglio Speciale o di Cernita. Inoltre lo stesso eleggeva tra i suoi componenti le autorità comunali che rimanevano in carica per una durata di 6 mesi.
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=== La tovaglia policroma ===
La Tovaglia policroma, conosciuta anche come Tovaglia delle Benedettine, è uno dei tesori più prestigiosi conservato nel Duomo di Fermo. Essa rievoca la Cavalcata dell'Assunta ed è ispirata dal "Messale de Firmonibus".
 
Viene esposta ogni anno all'altare maggiore della Cattedrale, dal 1º agosto, per tre settimane circa (fino alla seconda domenica dopo la festa liturgica di San Savino, patrono di Fermo, che ricorre il sabato successivo il 15 agosto). La visione è gratuita, secondo gli orari di apertura della cattedrale.
 
La sua nascita risale al 1917 quando, le Benedettine di Fermo, su disegno del pittore fermano Francesco Federici, cucirono e ricamarono, in seta ed oro, questo prezioso manufatto: cinque metri di lunghezza per ottanta centimetri di altezza. Lavoro certosino realizzato per incorniciare ed impreziosire l'altare.
 
In questo periodo, in piena guerra mondiale, la Cavalcata venne interrotta ma, in ricordo venne realizzata un'iscrizione significativa: "''Affinché non perisca la memoria, Federici disegnò e dipinse, le monache dell'ordine di S. Benedetto del monastero di Fermo ricamarono, il canonico Venturini predispose e dedicò alla Regina della Pace, sconvolto il mondo intero dalle armi devastatrici''". Oggi, la Tovaglia viene esposta sull'Altare Maggiore del Duomo di Fermo durante il mese di agosto.
 
Oltre al bianco e al grigio perla, colori utilizzati per dare profondità alle immagini, sono presenti otto sfumature per ogni colore e, per questo motivo, la tecnica adoperata è denominata "punto pittura". La base della tovaglia è in tessuto povero e per renderlo trasparente è stato stramato in trama e ordito. Il ricamo realizzato necessita di un fondo apposito in quanto è composto oltre che da cotone e seta, anche da fili metallici, fili d'oro, perline e pailletes.
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Nel 1767 e nel 1782 medianti altri due bandi, vennero introdotte diverse novità, tra queste l'aggiunta di nuove categorie artigiane e la spiegazioni del ruolo del Porto di Fermo. Inoltre nel 1782 scomparvero i Gonfalonieri di Contrada, soppressi da [[papa Clemente XII]] il quale affidò la difesa della città a milizie moderne.
 
Per l’annol'anno 1785 una cronaca offre indicazioni a proposito della giornata del 15 agosto che sembrerebbe così scandita: alla mattina il solenne Pontificale al Duomo con la partecipazione dei notabili della città e del contado; al termine della celebrazione aveva inizio la Cavalcata che si concludeva nel pomeriggio. Concluso tutto il cerimoniale, i notabili partecipavano al pranzo offerto dal comune, mentre gli artigiani assistevano alla messa speciale, la "''messa dei bifolchi''".<ref>«Gazzetta della Marca», n. XXII del 22 agosto 1785, L. Tomei, ''Il Palio dei Corsieri'', pp. 150-151.</ref>
 
=== Nel periodo Napoleonico ===
Con la proclamazione, nel 1798, della [[Repubblica Romana (1798-1799)|Repubblica Romana]] da parte di [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]], lo Stato della Chiesa venne suddiviso in otto dipartimenti, tre nella Marca: Metauro, Musone e Tronto. Fermo era a capo di quest’ultimoquest'ultimo.
 
In quel periodo, la Cavalcata venne sospesa per qualche anno ma già nell’agostonell'agosto del 1799 il generale De La Hoz con un’ordinanzaun'ordinanza sollecitò i Priori a riprendere i festeggiamenti in onore della Vergine Assunta<ref>Archivio di Stato di Fermo, Fondo ''Manifesti'', cart. n. 15, manifesto 478</ref>. La manifestazione della Cavalcata al contrario verrà ripresa nel 1801 e portata avanti solo per qualche anno. Infatti il 2 aprile 1808 Napoleone, una volta riconquistata Roma, decretò l’annessionel'annessione delle province della Marca al Regno d’Italiad'Italia e tornò la suddivisione in tre dipartimenti. Come conseguenza furono abolite tutte le precedenti strutture politico-amministrative comprese il Consiglio di Cernita, il Consiglio Generale, i Priori. La Cavalcata venne sospesa durante tutto il periodo del dominio napoleonico.
 
=== Dopo Napoleone e l'Unità d'Italia ===
Dopo la caduta di Napoleone, Fermo fu nuovamente occupata dalle truppe austriache, fino alla restaurazione dello Stato Pontificio. Il nuovo delegato apostolico, Vincenzo Colpaietro cercò di ripristinare le vecchie tradizioni, compresa la partecipazione dei castelli anche se Fermo non era più città capofila del contado e non esisteva più l’obbligol'obbligo dell’annualedell'annuale atto di deferenza. I castelli non torneranno più sotto la giurisdizione fermana e scompariranno dal corteo con l{{'}}''editto motu proprio'' del 6 luglio 1816 emanato da papa [[Papa Pio VII|Pio VII]].
 
La Cavalcata dell’Assuntadell'Assunta tornò ad essere celebrata con il medesimo svolgimento dei secoli precedenti.
 
Un proclama del 1822<ref>Biblioteca Civica di Fermo, ms. 975, fasc. 2, anno 1822.</ref> illustra il programma della festa articolata in due giornate. Il 14 di agosto era prevista la recita dei Vespri con la banda militare e l'illuminazione della città; il mattino del 15 agosto veniva celebrato il solenne Pontificale con omelia, al termine del quale sfilava la Cavalcata dell'Assunta. I festeggiamenti continuavano la sera con la corsa equestre, l'innalzamento di un globo aerostatico, fuochi d'artificio e uno spettacolo al [[Teatro dell'Aquila]]. Questo programma resterà in uso anche durante i secoli XIX e XX.
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=== Novecento ===
Nei primi anni del Novecento si continuò a celebrare la festa secondo le modalità del secolo precedente, però senza la tradizionale processione. Il programma prevedeva, oltre alle funzioni religiosi con orchestra e cori, anche numerosi spettacoli di bande musicali, tombola, globi aerostatici, fuochi d'artificio e corsa equestre, senza gli spettacoli al Teatro dell'Aquila<ref>«La Voce delle Marche» del 15 agosto 1903, n. 33</ref>.
 
Nel 1907 venne riorganizzata nel solito modo e l'anno successiva la Commissione emanò alcune direttive per un corteo più sobrio e precisi ordini ai Capitani delle Arti. Nel 1909 la Cavalcata era nuovamente scomparsa dal programma dei festeggiamenti. Dopo qualche anno scoppiò la guerra e la tradizionale festa non venne più celebrata, fatta eccezione per le funzioni religiose, comunque in tono minore fino al 1923 quando si riavranno festeggiamenti degni di nota. Gli unici elementi che si rifacevano all'antichità erano il tragitto da Santa Lucia al Duomo e l'offerta di un cero simbolico. Questo fu l'ultimo tentativo di ridare vita alla Cavalcata prima dell'edizione moderna.
 
== Le dieci Contrade ==
[[File:Bandiere contrade fermo.JPG|thumb|upright=1.6|Bandiere delle contrade fermane a Torre di Palme]]
Il territorio fermano è composto da dieci Contrade che si dividono in due sottogruppi. Alle sei contrade "storiche" della città di Fermo, se ne sono infatti aggiunte altre quattro, dette 'foranee', ovvero i cui territori si trovano al di fuori delle mura del centro storico. Di queste ultime, due ([[Torre di Palme]] e [[Contrada Capodarco|Capodarco]]) sono definite ''Castelli,'' due sono invece dette ''Ville'' ([[Contrada Campiglione|Campiglione]] e [[Contrada Molini Girola|Molini Girola]])[[File:Bandiere contrade fermo.JPG|thumb|upright=1.6|Bandiere delle contrade fermane a Torre di Palme]]
=== Contrade storiche ===
 
=== Contrade storiche ===
*{{simbolo|600px Bianco e Nero.svg}} [[Contrada San Martino (Fermo)|San Martino]] (I) Stemma: San Martino con mantello e spada. Colori: bianco, nero e blu a triangoli. Lo stemma ricorda il santo a cui era dedicata l'antica chiesa omonima nel Palazzo dei Priori.
* {{simbolo|600px Bianco e AzzurroNero.svg}} [[Contrada PilaSan Martino (Fermo)|PilaSan Martino]] (III) Stemma: mascheroneSan diMartino fontanacon mantello e spada. Colori: bianco, nero e azzurroblu a righe ondulatetriangoli. RipeteLo ilstemma nomericorda dellail Collegiatasanto dia Sancui Micheleera Arcangelo, anticamente S. Angelodedicata l''inantica contradachiesa Pila''.omonima Ilnel mascheronePalazzo appare nelle fontane di Fermo: Fonte Lelia (1286), Fallera (1309),dei eccPriori.
* {{simbolo|600px pentasectionBianco Whitee HEX-8C6BADAzzurro.svg}} [[Nobile Contrada FiorenzaPila|FiorenzaPila]] (IIIII) Stemma: [[gigliomascherone di Firenze]]fontana. Colori: bianco e violaazzurro a striscerighe diagonaliondulate. ÈRipete loil stemmanome didella [[Firenze]]Collegiata adi cuiSan FermoMichele eraArcangelo, legataanticamente perS. averAngelo avuto''in podestàcontrada fiorentini,Pila''. accoltoIl esulimascherone fiorentiniappare ednelle aiutatofontane Firenzedi nellaFermo: guerraFonte controLelia Pisa(1286), Fallera (1405/61309), ecc.
* {{simbolo|600px Rossopentasection eWhite NeroHEX-8C6BAD.svg}} [[Nobile Contrada San BartolomeoFiorenza|San BartolomeoFiorenza]] (IVIII) Stemma: monogramma[[giglio S.B.,di due frecce incrociate e piccolo diademaFirenze]]. Colori: rossobianco e neroviola a righestrisce diagonali. AÈ Sanlo Bartolomeostemma eradi dedicata[[Firenze]] sina dalcui 1192Fermo laera chiesalegata dettaper oraaver dellaavuto Pietà.podestà Sifiorentini, ispiraaccolto aesuli stemmafiorentini analogoed allaaiutato baseFirenze dinella colonneguerra nelcontro LoggiatoPisa di San Rocco.(1405/6)
* {{simbolo|600px BluRosso e GialloNero.svg}} [[Contrada CastelloSan Bartolomeo|CastelloSan Bartolomeo]] (VIV) Stemma: leonemonogramma eS.B., ramodue difrecce incrociate e piccolo cotognodiadema. Colori: giallorosso e blunero a scacchirighe diagonali. LoA stemmaSan ripeteBartolomeo quelloera deglidedicata Sforzasin chedal dominarono1192 Fermola dalchiesa 1433detta alora 1446,della annoPietà. inSi cuiispira fua distruttostemma ilanalogo Castelloalla obase Roccadi dacolonne cuinel signoreggiavanoLoggiato ladi San MarcaRocco.
* {{simbolo|600px GialloBlu e Viola (Strisce)Giallo.pngsvg}} [[Contrada CampolegeCastello|CampolegeCastello]] (VIV) Stemma: gladioleone e [[Biscioneramo (araldica)|biscia]] deidi Visconticotogno. Colori: giallo e rosso-violablu a scacchi. IlLo gladiostemma ricordaripete ilquello ''campus''degli Sforza delleche legionidominarono romane;Fermo ladal biscia1433 ricordaal [[Giovanni1446, Viscontianno dain Oleggio]],cui signorefu didistrutto Fermoil dalCastello 1360o alRocca da cui signoreggiavano la 1366Marca.
* {{simbolo|600px Giallo e Viola (Strisce).png}} [[Contrada Campolege|Campolege]] (VI) Stemma: gladio e [[Biscione (araldica)|biscia]] dei Visconti. Colori: giallo e rosso-viola. Il gladio ricorda il ''campus'' delle legioni romane; la biscia ricorda [[Giovanni Visconti da Oleggio]], signore di Fermo dal 1360 al 1366.
 
Tra parentesi, la numerazione delle Contrade si trova sulle pianchette di terracotta visibili sui portoni delle abitazioni nel centro storico della città.
 
=== Contrade foranee ===
* {{simbolo|600px Bianco e Rosso.svg}} [[Contrada Capodarco|Capodarco]] Stemma: arco con freccia accoccata e due stelle laterali. Colori: bianco e rosso. Lo stemma vuol significare la vigile difesa della città da parte della frazione, avamposto verso il mare.
 
* {{simbolo|600px BiancoYellow eHEX-FED10A RossoGreen HEX-058B05.svg}} [[ContradaTorre Capodarco|Capodarcodi Palme]] Stemma: arcotorre consu frecciadue accoccatarocche esovrapposte, dueai stellelati lateralidue palme. Colori: biancogiallo e rossoverde oliva a righe verticali. LoRicorda stemmal'antico vuolcastello significaredi laTorre vigiledi difesaPalme dellacon la celebre città dadi partePalma dellacitata frazione,anche avampostoda versoPlinio il(''Nat. mareHist. III, 5'')
* {{simbolo|600pxGiallo Yellowe HEX-FED10A Green HEX-058B05Nero.svg}} [[TorreContrada di PalmeCampiglione|Campiglione]] Stemma: torretre suspighe duelegate rocche sovrapposte, ai lati dueda palmenastro. Colori: giallo e verde olivanero a righe verticalilosanghe. RicordaLo l'anticostemma castello di Torre di Palme consimboleggia la celebreciviltà cittàrurale didella Palma citata anche da Plinio (''Natzona. Hist. III, 5)''
* {{simbolo|Giallo600px eBlue NeroHEX-0082D6 Green HEX-008736.svg}} [[Contrada CampiglioneMolini Girola|CampiglioneMolini Girola]] Stemma: tremulino spighead legateacqua dacon nastroruota a pale. Colori: gialloceleste e neroverde. aRicorda losanghe.gli Loantichi stemmamulini simboleggiadel la[[Tenna civiltà(fiume)|Tenna]] ruralee dellal'omonima zonavallata.
*{{simbolo|600px Blue HEX-0082D6 Green HEX-008736.svg}} [[Contrada Molini Girola|Molini Girola]] Stemma: mulino ad acqua con ruota a pale. Colori: celeste e verde. Ricorda gli antichi mulini del [[Tenna (fiume)|Tenna]] e l'omonima vallata.
 
== Investitura dei Priori ==
[[File:Investitura dei Priori.png|miniatura]]
[[File:Investitura_dei_Priori.png|miniatura]]Fino al 2015, l'Investitura dei dieci Priori delle Contrade si è tenuta ogni anno in Piazza del Popolo come manifestazione collaterale alla solenne sfilata del 14 agosto e alla corsa del 15.
Fino al 2015, l'Investitura dei dieci Priori delle Contrade si è tenuta ogni anno in Piazza del Popolo come manifestazione collaterale alla solenne sfilata del 14 agosto e alla corsa del 15.
 
Si è in seguito stabilito di fissare la celebrazione in una data distante dal giorno dalla Cavalcata dell’Assuntadell'Assunta, e di trasferirla nella Cattedrale del Duomo di Fermo al fine di conferire maggiore solennità alla cerimonia. Dopo una breve interruzione nel 2017, anno in cui la benedizione e l'Investitura si sono svolte nella Chiesa di San Domenico (a causa dell'inagibilità della Cattedrale dovuta agli eventi sismici del 2016), essa torna dal 2018 nel luogo originariamente designato.
 
La cerimonia, officiata da Don Michele Rogante, delegato dell’Arcidiocesidell'Arcidiocesi presso il Consiglio di Cernita, si tiene oggi in occasione della Pentecoste, a simboleggiare la discesa dello Spirito Santo sui Priori delle dieci Contrade. Investiti del potere sulle singole contrade e incaricati a svolgere il loro compito con saggezza e a guidare la propria contrada, essi si impegnano a fare del proprio mandato un'occasione di crescita per tutti. Durante l'Investitura è infatti compito del Priore della contrada vincitrice della Corsa al Palio dell’annodell'anno precedente pronunciare il giuramento, valido per i dieci Priori. Inoltre, nel corso della cerimonia, il Podestà consegna ai Priori il medaglione che conferisce loro il potere sulla contrada. Contestualmente, viene consegnato il gonfalone, vessillo di ogni contrada, ad ognuno dei dieci gonfalonieri.
 
== Lettura del bando ==
Presso il Castello di Torre di Palme, alla presenza dei figuranti principali di ognuna delle dieci contrade e della Cernita, avviene la lettura del bando, di seguito riportato:{{Colonne}}
{{citazione|Per ordene de<br>lo Consilio de Cernita<br>est reformato et statuito che,<br>Dopo la compieta,<br>lo jorno decimo quarto de mensis augusto<br>de lo anno domini duemila decimo ottavo,<br>Tucto lo popolo<br>de ogne Contrada, Villa et Castello<br>et de ogne terra de la marca firmana,<br>At honore et reverentia<br>de la Beata Virgo, Madre de Dio,<br>Maria Assumpta in celo,<br>Renova fede et obbedentia<br>cum magna Cavalcata cum luminaria<br>de Sancta Lucia a lo Girfalco.<br>Niuno puote mancare a quisto<br>solenne corteggio<br>cum li soi meliori rappresentanti.<br>Inde, per ralegrare la festa,<br>est statuito et reformato che<br>alla hora octava<br>De lo jorno decimo quinto de mensis augusto<br>a lo sito nomenato strada nova<br>se correrà fra le nobili contrade lo Palio.}}
<blockquote>"Per ordene de</blockquote><blockquote>lo Consilio de Cernita</blockquote><blockquote>est reformato et statuito che,</blockquote><blockquote>Dopo la compieta,</blockquote><blockquote>lo jorno decimo quarto de mensis augusto</blockquote><blockquote>de lo anno domini duemila decimo ottavo,</blockquote>
{{Colonne spezza}}
<blockquote>Tucto lo popolo</blockquote><blockquote>de ogne Contrada, Villa et Castello</blockquote><blockquote>et de ogne terra de la marca firmana,</blockquote><blockquote>At honore et reverentia</blockquote><blockquote>de la Beata Virgo, Madre de Dio,</blockquote><blockquote>Maria Assumpta in celo,</blockquote>
{{Colonne spezza}}
<blockquote>Renova fede et obbedentia</blockquote><blockquote>cum magna Cavalcata cum luminaria</blockquote><blockquote>de Sancta Lucia a lo Girfalco.</blockquote><blockquote>Niuno puote mancare a quisto</blockquote><blockquote>solenne corteggio</blockquote><blockquote>cum li soi meliori rappresentanti.</blockquote>
{{Colonne spezza}}
<blockquote>Inde, per ralegrare la festa,</blockquote><blockquote>est statuito et reformato che</blockquote><blockquote>alla hora octava</blockquote><blockquote>De lo jorno decimo quinto de mensis augusto</blockquote><blockquote>a lo sito nomenato strada nova</blockquote><blockquote>se correrà fra le nobili contrade lo Palio."</blockquote>
{{Colonne fine}}
 
== Arrivo del Palio ==
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Il premio veniva esposto al pubblico nella Cattedrale, con festa e manifestazioni il primo agosto. Per essere ben visibile, il palio veniva innalzato su aste di legno. Non si hanno descrizioni o immagini dettagliate del palio a Fermo ma è possibile darne una ricostruzione anche confrontando altri drappi dell'Italia comunale. Nella sommità aveva una banda di zendado di color vermiglio su cui venivano dipinti gli stemmi del Comune e probabilmente quelli del Podestà e del Capitano del Popolo in carica fino al 1550, dopo di che quelli del Comune e del Governatore pontificio che forniva anche il denaro per la stoffa; a contornare una frangia di filo dorato di altezza sconosciuto.
 
Di seguito l'elenco di tutti i pittori del Palio conosciuti dal 1982 ad oggi:
 
*1982 Roberto De Santis
*1983 Lucio Guarnieri
*1984 Alfredo Cifani
*1985 Pierluigi Savini
*1986 Lory Foglietti Bartolacci
*1987 Teresa Renzi Curtatello
*1988 Giuliano Febi
*1989 Giancarlo Audino
*1990 Luigi Scibè
*1991 Gianluigi Antonelli
*1992 Ciro Staiano
*1993 Corrado Virgili
*1994 Gianni Virgili
*1995 Alessandro Malaspina
*1996 Lucia Brandoni
*1997 Scuola Statale D’Arte di Fermo
*1998 Orietta Santarelli
*1999 Orietta Santarelli e Arte e Colori “Bus di Montefalcone
*2000 Nevia Amaolo
*2001 Gilbert Mahieu
*2002 Pascual Blanco
*2003 Sandro Trotti
*2004 Erio Baracchi
*2005 Riccardo Piccardoni
*2006 Sandro Pazzi
*2007 Lorenzo Bruno
*2008 Paola Folicaldi
*2009 Gisella Rossi
*2010 Juan Arroyo Salom
*2011 Agostino Cartuccia
*2012 Alfredo Pirri Contrada
*2013 Vivianne Bou Kheir
*2014 Mauro Mazziero
*2015 Mario Vespasiani
*2016 Luca Corrina
*2017 Paola Imposimato
*2018 Raffaele Iommi
*2019 Giorgio Crepas
*2020 palio non disputato
 
== Tratta dei Barberi ==
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{| class="wikitable"
|-
! Anno
! Contrada vincitrice
!Fantino
!
! Cavallo
|-
|2025
|Molini Girola
|Sandro Gessa
|Chilivanesu
|-
|2024
|Torre di Palme
|Stefano Raimondo Saiu
|Coram Lathe
|-
|[[2023]]
|Pila
|Alessandro Fiori
|Diamante Prezioso
|-
|[[2022]]
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== Manifestazioni collaterali ==
=== Contesa del Pallino ===
La Contesa del Pallino<ref>{{Cita web|url=http://cavalcatadellassunta.it/wp-content/uploads/2017/07/Contesa-del-Pallino-2017.pdf|titolo=Regolamento Contesa del Pallino|accesso=4 giugno 2018|dataarchivio=19 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190419054646/http://cavalcatadellassunta.it/wp-content/uploads/2017/07/Contesa-del-Pallino-2017.pdf|urlmorto=sì}}</ref> nasce nel 1984, anno in cui Guerrino Giampieri ed Emidio Sandroni pensarono di organizzare una gara di bocce fra le dieci contrade di Fermo. Il Direttivo del C.S.R. Tirassegno, con l’alloral'allora Presidente Sig. Renato Postacchini, e il Direttivo della bocciofila C.S.R.T. Fermana, con l’alloral'allora Presidente Marcello Simoni, chiesero l’autorizzazionel'autorizzazione al Consiglio di Cernita della Cavalcata dell’Assuntadell'Assunta per poter organizzare questa manifestazione. Essa risulta pertanto essere la più antica tra le competizioni organizzate all'interno della Cavalcata dell'Assunta.
===Tiro al Canapo===
[[File:Tiro_al_Canapo.jpg|miniatura|Tiro al Canapo]]Nasce inizialmente come manifestazione a sé stante tra vari raggruppamenti che si formano in varie zone della città a cui partecipa la sola contrada San Bartolomeo. Spentasi in questo senso la manifestazione, dal 1986 vi vede invece impegnate tutte le contrade firmane. Si svolge oggi al Girfalco dove viene approntato l'apposito palco.<ref>{{Cita web|url=http://cavalcatadellassunta.it/tiro-al-canapo/|titolo=Tiro al Canapo {{!}} Cavalcata dell'Assunta|sito=cavalcatadellassunta.it|accesso=19 marzo 2018}}</ref>
===Tiro per l'Astore===
[[File:Tiro_per_l'Astore.jpg|sinistra|miniatura|Tiro per l'Astore]]Dal 1995 sul sagrato del Duomo di Fermo avviene il torneo di 'Tiro per l'astore', dove gli arcieri delle dieci contrade si contendono la vittoria.<ref>{{Cita web|url=http://cavalcatadellassunta.it/wp-content/uploads/2017/07/Tiro-per-lAstore-2017.pdf|titolo=Regolamento Tiro per l'Astore}}</ref>
 
=== Tiro al Canapo ===
In epoca medievale, l’arco veniva largamente utilizzato sia per la caccia che per i tornei indetti al fine di provare l’abilità degli arcieri. In ragione di ciò, ogni anno, in occasione della “Cavalcata dell’Assunta” e in concomitanza alle Hostarie medievali, le dieci contrade danno vita ad un torneo di “tiro all’astore”, che vede gli arcieri scelti da ognuna di esse impegnati a sfidarsi a vicenda presso il Girfalco, nel sagrato della Cattedrale.
[[File:Tiro al Canapo.jpg|miniatura|Tiro al Canapo]]
Nasce inizialmente come manifestazione a sé stante tra vari raggruppamenti che si formano in varie zone della città a cui partecipa la sola contrada San Bartolomeo. Spentasi in questo senso la manifestazione, dal 1986 vi vede invece impegnate tutte le contrade firmane. Si svolge oggi al Girfalco dove viene approntato l'apposito palco.<ref>{{Cita web|url=http://cavalcatadellassunta.it/tiro-al-canapo/|titolo=Tiro al Canapo {{!}} Cavalcata dell'Assunta|sito=cavalcatadellassunta.it|accesso=19 marzo 2018}}</ref>
 
=== Tiro per l'Astore ===
La competizione nasce nel 1995. La società “Arcieri Firmum”, da anni promotrice dell'evento, organizza il torneo annuale di tiro con l’arco storico per società e promuove “Il Palio degli Arcieri della Marca”, che vede alcune città delle Marche, animate da una cavalleresca rivalità, competere con i loro migliori arcieri.
[[File:Tiro per l'Astore.jpg|sinistra|miniatura|Tiro per l'Astore]]
===Gallo d'Oro===
Dal 1995 sul sagrato del Duomo di Fermo avviene il torneo di 'Tiro per l'astore', dove gli arcieri delle dieci contrade si contendono la vittoria.<ref>{{Cita web|url=http://cavalcatadellassunta.it/wp-content/uploads/2017/07/Tiro-per-lAstore-2017.pdf|titolo=Regolamento Tiro per l'Astore|accesso=4 giugno 2018|dataarchivio=19 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190419051054/http://cavalcatadellassunta.it/wp-content/uploads/2017/07/Tiro-per-lAstore-2017.pdf|urlmorto=sì}}</ref>
{{Vedi anche|Gallo d'oro (Fermo)}}
 
Il Gallo d'Oro, istituito nel 2010, è la manifestazione che vede gareggiare tra loro i tamburini delle contrade<ref>{{Cita web|url=http://cavalcatadellassunta.it/wp-content/uploads/2017/07/Gallo-dOro-2017.pdf|titolo=Regolamento Gallo d'Oro}}</ref>. Il premio è ispirato al gallo-segnavento fatto collocare sul tetto dell'abside del Duomo dal signore di Fermo, Ludovico Migliorati, nel 1423. L'evento si svolge nella Piazza del Popolo.
In epoca medievale, l'arco veniva largamente utilizzato sia per la caccia che per i tornei indetti al fine di provare l'abilità degli arcieri. In ragione di ciò, ogni anno, in occasione della "Cavalcata dell'Assunta" e in concomitanza alle Hostarie medievali, le dieci contrade danno vita ad un torneo di “tiro all'astore”, che vede gli arcieri scelti da ognuna di esse impegnati a sfidarsi a vicenda presso il Girfalco, nel sagrato della Cattedrale.
 
La competizione nasce nel 1995. La società "Arcieri Firmum", da anni promotrice dell'evento, organizza il torneo annuale di tiro con l'arco storico per società e promuove "Il Palio degli Arcieri della Marca", che vede alcune città delle Marche, animate da una cavalleresca rivalità, competere con i loro migliori arcieri.
 
=== Gallo d'Oro ===
Il Gallo d'Oro, istituito nel 2010, è la manifestazione che vede gareggiare tra loro i tamburini delle contrade<ref>{{Cita web|url=http://cavalcatadellassunta.it/wp-content/uploads/2017/07/Gallo-dOro-2017.pdf|titolo=Regolamento Gallo d'Oro|accesso=4 giugno 2018|dataarchivio=19 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190419023415/http://cavalcatadellassunta.it/wp-content/uploads/2017/07/Gallo-dOro-2017.pdf|urlmorto=sì}}</ref>. Il premio è ispirato al gallo-segnavento fatto collocare sul tetto dell'abside del Duomo dal signore di Fermo, Ludovico Migliorati, nel 1423. L'evento si svolge nella Piazza del Popolo.
 
== Statistiche ==
=== Vittorie per Contrada ===
Di seguito il numero di palii vinti per ogni contrada e l'anno dell'ultima vittoria.
 
{| class="wikitable"
|+
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!Vittorie totali
!Ultima vittoria
|-
|{{simbolo|600px Yellow HEX-FED10A Green HEX-058B05.svg}} [[Torre di Palme]]
|7
|15 agosto 2024
|-
|{{simbolo|600px Rosso e Nero.svg}} [[Contrada San Bartolomeo|San Bartolomeo]]
|6
|15 agosto 2004
|-
|{{simbolo|600px Yellow HEX-FED10A Green HEX-058B05.svg}} [[Torre di Palme]]
|6
|15 agosto 2019
|-
|{{simbolo|600px Bianco e Rosso.svg}} [[Contrada Capodarco|Capodarco]]
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|5
|15 agosto 2022
|-
|{{simbolo|600px Blue HEX-0082D6 Green HEX-008736.svg}} [[Contrada Molini Girola|Molini Girola]]
|5
|15 agosto 2025
|-
|{{simbolo|600px Giallo e Viola (Strisce).png}} [[Contrada Campolege|Campolege]]
Riga 437 ⟶ 416:
|4
|15 agosto 2018
|-
|{{simbolo|600px Blue HEX-0082D6 Green HEX-008736.svg}} [[Contrada Molini Girola|Molini Girola]]
|4
|15 agosto 2021
|-
|{{simbolo|600px Blu e Giallo.svg}} [[Contrada Castello|Castello]]
Riga 446 ⟶ 421:
|15 agosto 2017
|-
|{{simbolo|600px Bianco e Nero.svg}} [[Contrada San Martino (Fermo)|San Martino]] <small>(''[[Contrada nonna|nonna]]'')</small>
|2
|15 agosto 2002
|-
|{{simbolo|600px Bianco e Azzurro.svg}} [[Contrada Pila|Pila]]
|12
|15 agosto 19822023
|}
 
== Note ==
<references/>
 
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* {{Cita libro|titolo=Statvta Firmanorvm|data=1589|editore=Sertorio Monti|città=Fermo}}
* Filippo Andrenacci, ''La festa di Santa Maria a Fermo, dal medioevo ai nostri giorni'', Fermo, Andrea Livi, 2011.
 
* Idem, ''De Certis Limitibus'', Fermo, 2007.
 
* Romano Folicaldi, Giancarlo Liuti, Manuela Vitali, Fermo, ''15 agosto 2008: La Cavalcata dell'Assunta, alba di macchine, lavoro, sabbia'', Fermo, Andrea Livi, 2009
* Maria Chiara Leonori, ''Il Messale de Firmonibus. Appunti codicologici'', in ''La Cavalcata dell'Assunta della città di Fermo, storia - arte- ritualità - araldica'' a cura di M. Temperini, Acquaviva Picena, Andrea Livi, 2011, pp. 49-54&nbsp;49–54.
* Lucia Mannocchi, ''La Festa dell'Assunta a Fermo nel Medioevo'', Università degli Studi di Macerata, Facoltà di Lettere e Filosofia, Tesi di Laurea a.a.1973/1974.
* Lucio Mariani, ''La Cavalcata dell'Assunta in Fermo'', Roma, nella Sede della Società alla biblioteca Vallicelliana, 1890.
* Gabriele Nepi, Calvacata e Palio dell'Assunta Fermo, Macerata, Grafiche L. Ciocca, 1994.
 
* Francesco Pirani, ''Il Medioevo nelle città italiane n.2: Fermo'', Fondazione Centro italiano di studi sull'Alto Medioevo, Spoleto, 2010.
* Daniela Simoni, ''Il Messale de Firmonibus: l'apparato iconografico'', in ''La Cavalcata dell'Assunta della città di Fermo, storia - arte- ritualità - araldica'' a cura di M. Temperini, Acquaviva Picena, Andrea Livi, 2011, pp.&nbsp;55–76.
 
* Daniela Simoni, ''Il Messale de Firmonibus: l'apparato iconografico'', in ''La Cavalcata dell'Assunta della città di Fermo, storia - arte- ritualità - araldica'' a cura di M. Temperini, Acquaviva Picena, Andrea Livi, 2011, pp. 55-76.
* Massimo Temperini (a cura di), ''La Cavalcata dell'Assunta della città di Fermo, storia - arte - ritualità - araldica'', Acquaviva Picena, Andrea Livi, 2011.
* Lucio Tomei, ''Il Palio dei Corsieri per la Festa dell'Assunta di Fermo dal secolo XIV alla fine dell'Ancient Régime'', in ''Giochi Tornei e Sport dal Medioevo all'Età contemporanea'', Fermo, Andrea Livi Editore, 2005.
* Idem, ''Genesi e primi sviluppi del Comune nella Marca meridionale: Le vicende del Comune di Fermo dalle origini alla fine del periodo svevo (1268)'', in ''Società e cultura nella Marca meridionale tra alto e basso Medioevo: atti del 4. Seminario di studi per personale direttivo e docente della scuola: Cupra Marittima, 27-31 ottobre 1992'', Grottammare, 1995.
* Idem, ''La piazza del Popolo tra Romanità, Medioevo e Rinascimento'', in ''Fermo. La città tra Medioevo e Rinascimento'', Silvana Editoriale, 1989, pp. 91-144&nbsp;91–144.
 
== Voci correlate ==
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* [[Torre di Palme]]
 
== Altri progetti ==
==Collegamenti esterni==
{{interprogetto}}
*{{cita web|http://www.cavalcatadellassunta.it/|Il palio}}
 
*{{cita web|http://www.sandomenico.net/vitainparrocchia/PaliodellAssuntadiFermo2011/tabid/595/Default.aspx|Il palio 2011 custodito nella concattedrale di San Domenico di Fermo}}
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.cavalcatadellassunta.it/|Il palio}}
* {{cita web|http://www.sandomenico.net/vitainparrocchia/PaliodellAssuntadiFermo2011/tabid/595/Default.aspx|Il palio 2011 custodito nella concattedrale di San Domenico di Fermo}}
 
{{Palio di Fermo}}
{{Competizioni storiche italiane}}
{{Fermo}}
{{Portale|antropologia|festività|Marche}}
 
[[Categoria:Contrade di Fermo|Palio di Fermo]]