Cavalcata dell'Assunta: differenze tra le versioni

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Rosita Quintili non è l’unico fantino donna ad essersi aggiudicata un drappo. Nel 1985 Silvana Graup ha vinto un drappo per Torre di Palme.
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[[File:Corsa palio.png|thumb|upright=1.4|Un'immagine del palio di Fermo]]
La '''Cavalcata dell'Assunta''' {{cn|è la rievocazione storica basata su fonti scritte attestate più antica che si svolge in Italia.}} Essa si tiene ogni anno a [[Fermo (Italia)|Fermo]] per celebrare la devozione della città alla patrona Santa Maria Vergine Assunta in cielo.
 
== Le fonti ==
Il culto della Vergine Maria ha origini remote: già nel V secolo sorgeva sul Girfalco la prima cattedrale dedicata all'Assunta, chiamata "Santa Maria in Castello". Inoltre, i primi documenti scritti che fanno riferimento alle celebrazioni dedicate alla Vergine Maria, patrona della città di Fermo e della diocesi, risalgono già all'anno Mille: in un documento datato 1182, si legge che i castelli asserviti a Fermo, [[Monterubbiano]], Cuccure e Montotto, ribadivano il loro impegno a portare a Fermo un Palio ogni anno, in occasione delle festività dedicate alla Vergine Assunta in cielo. In testa alla sfilata vi era Castel San Giorgio ([[Porto San Giorgio]]) per il suo ruolo chiave nella difesa di Fermo. La Cavalcata aveva dunque una valenza non solo religiosa ma al tempo stesso politica.
 
In seguito all'alternarsi di periodi di decadenza e di fastosità, la Cavalcata fu abolita da Napoleone nel 1808 per poi essere ripristinata dopo il Congresso di Vienna. Fu definitivamente interrotta nel 1860 con la venuta dei piemontesi. Il recupero dell'edizione moderna ha inizio sotto il mandato del Sindaco Fabrizio Emiliani, nel '''1982,''' su proposta dell'assessore Fabio Maggiori. Il primo Palio dell'edizione moderna fu vinto dalla contrada Pila con il priore Umberto Montanini e con il fantino Rosita Quintili, ad oggi unico fantino donna ad aggiudicarsi il drappo.
 
Come si legge nella pagina miniata, la Cavalcata era il Corteo processionale che aveva luogo la sera del 14 agosto, vigilia della festa. Esso partiva dalla Chiesa di Santa Lucia, nella parte occidentale della città, per poi risalire lungo il Corso, sostare in Piazza Grande e giungere infine alla Cattedrale per offrire ceri e doni alla Patrona, come da tradizione. La Cavalcata, oltre a costituire una testimonianza del culto per l'Assunta, aveva anche lo scopo di dimostrare il fasto e la potenza dell'antico stato fermano, che in occasione di queste celebrazioni riscuoteva la maggior parte dei canoni e dei tributi.
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La Tovaglia policroma, conosciuta anche come Tovaglia delle Benedettine, è uno dei tesori più prestigiosi conservato nel Duomo di Fermo. Essa rievoca la Cavalcata dell'Assunta ed è ispirata dal "Messale de Firmonibus".
 
Viene esposta ogni anno all'altare maggiore della Cattedrale, dal 1º agosto, per tre settimane circa (fino alla seconda domenica dopo la festa liturgica di San Savino, patrono di Fermo, che ricorre il sabato successivo il 15 agosto). La visione è gratuita, secondo gli orari di apertura della cattedrale.
 
La sua nascita risale al 1917 quando, le Benedettine di Fermo, su disegno del pittore fermano Francesco Federici, cucirono e ricamarono, in seta ed oro, questo prezioso manufatto: cinque metri di lunghezza per ottanta centimetri di altezza. Lavoro certosino realizzato per incorniciare ed impreziosire l'altare.
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Nel corso degli anni seguenti la processione andò incontro a molteplici modifiche. Nel 1638 per volere del vicegovernatore monsignor Andrea Conti venne pubblicato un bando con l'ordine di sfilata della Cavalcata<ref>Biblioteca Civica di Fermo, ms. 975, fasc. 2</ref>. Il tentativo era quello di dare nuovo impulso alla celebrazione mediante il richiamo al rispetto degli Statuti. Inoltre si ha premura di sottolineare l'importanza di tenere le strade (lungo il percorso processionale) in buono stato; si invita a mettere tappeti alle finestre e disporre di personale affinché tutti sfilino senza confusione. Infine viene descritto l'ordine con cui la Cavalcata deve camminare da Santa Lucia alla Cattedrale.
 
Nel 1672 verrà stampato un altro "''Ordine con che deve camminare la Cavalcata''" con un elenco dettagliato delle categorie di persone e autorità che prendevano parte alla processione<ref>Biblioteca Civica di Fermo, ms. 975, fasc.2. Stampato nel 1672 da Andrea de Monti e di nuovo nel 1690 dai fratelli de Monti</ref>. Questo perché alla fine del secolo nascono nuovi mestieri, modificando le Corporazioni individuate dagli Statuti. A seguire l'elenco delle corporazioni vengono elencati i quarantotto castelli che formavano il contado della città. Il Porto di Fermo (Porto San Giorgio) sfilava a parte rispetto agli altri castelli, poiché aveva stipulato una convenzione speciale. Quest'ultimo bando risulta importante non solo per la presenza di nuovi personaggi, ma anche perché per la prima volta compaiono le contrade rappresentate dai Gonfalonieri che avevano il compito di difendere la città. Questi erano preceduti dai loro rispettivi alfieri che portavano il gonfalone. Le contrade vengono citate nel seguente ordine: Castello, Pila, San Martino, Fiorenza, San Bartolomeo e Campolege.
 
=== Nel XVIII secolo ===
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== Lettura del bando ==
Presso il Castello di Torre di Palme, alla presenza dei figuranti principali di ognuna delle dieci contrade e della Cernita, avviene la lettura del bando, di seguito riportato:
{{citazione|Per ordene de<br>lo Consilio de Cernita<br>est reformato et statuito che,<br>Dopo la compieta,<br>lo jorno decimo quarto de mensis augusto<br>de lo anno domini duemila decimo ottavo,<br>Tucto lo popolo<br>de ogne Contrada, Villa et Castello<br>et de ogne terra de la marca firmana,<br>At honore et reverentia<br>de la Beata Virgo, Madre de Dio,<br>Maria Assumpta in celo,<br>Renova fede et obbedentia<br>cum magna Cavalcata cum luminaria<br>de Sancta Lucia a lo Girfalco.<br>Niuno puote mancare a quisto<br>solenne corteggio<br>cum li soi meliori rappresentanti.<br>Inde, per ralegrare la festa,<br>est statuito et reformato che<br>alla hora octava<br>De lo jorno decimo quinto de mensis augusto<br>a lo sito nomenato strada nova<br>se correrà fra le nobili contrade lo Palio.}}
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<blockquote>"Per ordene de</blockquote><blockquote>lo Consilio de Cernita</blockquote><blockquote>est reformato et statuito che,</blockquote><blockquote>Dopo la compieta,</blockquote><blockquote>lo jorno decimo quarto de mensis augusto</blockquote><blockquote>de lo anno domini duemila decimo ottavo,</blockquote>
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<blockquote>Tucto lo popolo</blockquote><blockquote>de ogne Contrada, Villa et Castello</blockquote><blockquote>et de ogne terra de la marca firmana,</blockquote><blockquote>At honore et reverentia</blockquote><blockquote>de la Beata Virgo, Madre de Dio,</blockquote><blockquote>Maria Assumpta in celo,</blockquote>
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<blockquote>Renova fede et obbedentia</blockquote><blockquote>cum magna Cavalcata cum luminaria</blockquote><blockquote>de Sancta Lucia a lo Girfalco.</blockquote><blockquote>Niuno puote mancare a quisto</blockquote><blockquote>solenne corteggio</blockquote><blockquote>cum li soi meliori rappresentanti.</blockquote>
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<blockquote>Inde, per ralegrare la festa,</blockquote><blockquote>est statuito et reformato che</blockquote><blockquote>alla hora octava</blockquote><blockquote>De lo jorno decimo quinto de mensis augusto</blockquote><blockquote>a lo sito nomenato strada nova</blockquote><blockquote>se correrà fra le nobili contrade lo Palio."</blockquote>
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== Arrivo del Palio ==
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== I Pittori dei Palii ==
Il Palio era un drappo di stoffa pregiata che rimaneva in possesso del proprietario del cavallo vincente. Un premio ambito, la stoffa infatti sarebbe servita per confezionare vestiti. Per tutto il '300 e '400 il colore più in voga era il rosso, in tutte le sue gradazioni, seguendo sia una moda dell'epoca che motivazioni di carattere allegorico-simbolico, poiché indicava vigore, forza, vitalità ed era particolarmente usato in araldica. Dal 1508<ref>{{Cita libro|autore=L. Tomei|titolo=Il "Palio dei Corsieri" per la festa dell'Assunta di Fermo, dal secolo XIV alla fine dell'ancien régime|editore=Andrea Livi editore|p=101, n. 86|opera=Giochi Tornei e Sport dal Medioevo all'età contemporanea}}</ref> si trova attestazione dell'uso di stoffa damascata di color turchino. Mentre dal 1568 si introdusse il colore verde<ref>{{Cita libro|autore=L. Tomei|titolo=Op. cit.|editore=Andrea Livi editore|p=104, nota 87}}</ref>. Negli anni seguenti poi il rosso si alterna con il verde.
 
Il premio veniva esposto al pubblico nella Cattedrale, con festa e manifestazioni il primo agosto. Per essere ben visibile, il palio veniva innalzato su aste di legno. Non si hanno descrizioni o immagini dettagliate del palio a Fermo ma è possibile darne una ricostruzione anche confrontando altri drappi dell'Italia comunale. Nella sommità aveva una banda di zendado di color vermiglio su cui venivano dipinti gli stemmi del Comune e probabilmente quelli del Podestà e del Capitano del Popolo in carica fino al 1550, dopo di che quelli del Comune e del Governatore pontificio che forniva anche il denaro per la stoffa; a contornare una frangia di filo dorato di altezza sconosciuto.
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! Anno
! Contrada vincitrice
!Fantino
!
! Cavallo
|-
|2025
|Molini Girola
|Sandro Gessa
|Chilivanesu
|4-
|2024
|Torre di Palme
|Stefano Raimondo Saiu
|Coram Lathe
|-
|[[2023]]
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== Manifestazioni collaterali ==
=== Contesa del Pallino ===
La Contesa del Pallino<ref>{{Cita web|url=http://cavalcatadellassunta.it/wp-content/uploads/2017/07/Contesa-del-Pallino-2017.pdf|titolo=Regolamento Contesa del Pallino|accesso=4 giugno 2018|dataarchivio=19 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190419054646/http://cavalcatadellassunta.it/wp-content/uploads/2017/07/Contesa-del-Pallino-2017.pdf|urlmorto=sì}}</ref> nasce nel 1984, anno in cui Guerrino Giampieri ed Emidio Sandroni pensarono di organizzare una gara di bocce fra le dieci contrade di Fermo. Il Direttivo del C.S.R. Tirassegno, con l'allora Presidente Sig. Renato Postacchini, e il Direttivo della bocciofila C.S.R.T. Fermana, con l'allora Presidente Marcello Simoni, chiesero l'autorizzazione al Consiglio di Cernita della Cavalcata dell'Assunta per poter organizzare questa manifestazione. Essa risulta pertanto essere la più antica tra le competizioni organizzate all'interno della Cavalcata dell'Assunta.
 
=== Tiro al Canapo ===
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=== Tiro per l'Astore ===
[[File:Tiro per l'Astore.jpg|sinistra|miniatura|Tiro per l'Astore]]
Dal 1995 sul sagrato del Duomo di Fermo avviene il torneo di 'Tiro per l'astore', dove gli arcieri delle dieci contrade si contendono la vittoria.<ref>{{Cita web|url=http://cavalcatadellassunta.it/wp-content/uploads/2017/07/Tiro-per-lAstore-2017.pdf|titolo=Regolamento Tiro per l'Astore|accesso=4 giugno 2018|dataarchivio=19 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190419051054/http://cavalcatadellassunta.it/wp-content/uploads/2017/07/Tiro-per-lAstore-2017.pdf|urlmorto=sì}}</ref>
 
In epoca medievale, l'arco veniva largamente utilizzato sia per la caccia che per i tornei indetti al fine di provare l'abilità degli arcieri. In ragione di ciò, ogni anno, in occasione della "Cavalcata dell'Assunta" e in concomitanza alle Hostarie medievali, le dieci contrade danno vita ad un torneo di "tiro“tiro all'astore"astore”, che vede gli arcieri scelti da ognuna di esse impegnati a sfidarsi a vicenda presso il Girfalco, nel sagrato della Cattedrale.
 
La competizione nasce nel 1995. La società "Arcieri Firmum", da anni promotrice dell'evento, organizza il torneo annuale di tiro con l'arco storico per società e promuove "Il Palio degli Arcieri della Marca", che vede alcune città delle Marche, animate da una cavalleresca rivalità, competere con i loro migliori arcieri.
 
=== Gallo d'Oro ===
Il Gallo d'Oro, istituito nel 2010, è la manifestazione che vede gareggiare tra loro i tamburini delle contrade<ref>{{Cita web|url=http://cavalcatadellassunta.it/wp-content/uploads/2017/07/Gallo-dOro-2017.pdf|titolo=Regolamento Gallo d'Oro|accesso=4 giugno 2018|dataarchivio=19 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190419023415/http://cavalcatadellassunta.it/wp-content/uploads/2017/07/Gallo-dOro-2017.pdf|urlmorto=sì}}</ref>. Il premio è ispirato al gallo-segnavento fatto collocare sul tetto dell'abside del Duomo dal signore di Fermo, Ludovico Migliorati, nel 1423. L'evento si svolge nella Piazza del Popolo.
 
== Statistiche ==
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|5
|15 agosto 2022
|-
|{{simbolo|600px Blue HEX-0082D6 Green HEX-008736.svg}} [[Contrada Molini Girola|Molini Girola]]
|5
|15 agosto 20212025
|-
|{{simbolo|600px Giallo e Viola (Strisce).png}} [[Contrada Campolege|Campolege]]
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|4
|15 agosto 2018
|-
|{{simbolo|600px Blue HEX-0082D6 Green HEX-008736.svg}} [[Contrada Molini Girola|Molini Girola]]
|4
|15 agosto 2021
|-
|{{simbolo|600px Blu e Giallo.svg}} [[Contrada Castello|Castello]]
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* Idem, ''De Certis Limitibus'', Fermo, 2007.
* Romano Folicaldi, Giancarlo Liuti, Manuela Vitali, Fermo, ''15 agosto 2008: La Cavalcata dell'Assunta, alba di macchine, lavoro, sabbia'', Fermo, Andrea Livi, 2009
* Maria Chiara Leonori, ''Il Messale de Firmonibus. Appunti codicologici'', in ''La Cavalcata dell'Assunta della città di Fermo, storia - arte- ritualità - araldica'' a cura di M. Temperini, Acquaviva Picena, Andrea Livi, 2011, pp. 49-54&nbsp;49–54.
* Lucia Mannocchi, ''La Festa dell'Assunta a Fermo nel Medioevo'', Università degli Studi di Macerata, Facoltà di Lettere e Filosofia, Tesi di Laurea a.a.1973/1974.
* Lucio Mariani, ''La Cavalcata dell'Assunta in Fermo'', Roma, nella Sede della Società alla biblioteca Vallicelliana, 1890.
* Gabriele Nepi, Calvacata e Palio dell'Assunta Fermo, Macerata, Grafiche L. Ciocca, 1994.
* Francesco Pirani, ''Il Medioevo nelle città italiane n.2: Fermo'', Fondazione Centro italiano di studi sull'Alto Medioevo, Spoleto, 2010.
* Daniela Simoni, ''Il Messale de Firmonibus: l'apparato iconografico'', in ''La Cavalcata dell'Assunta della città di Fermo, storia - arte- ritualità - araldica'' a cura di M. Temperini, Acquaviva Picena, Andrea Livi, 2011, pp. 55-76&nbsp;55–76.
* Massimo Temperini (a cura di), ''La Cavalcata dell'Assunta della città di Fermo, storia - arte - ritualità - araldica'', Acquaviva Picena, Andrea Livi, 2011.
* Lucio Tomei, ''Il Palio dei Corsieri per la Festa dell'Assunta di Fermo dal secolo XIV alla fine dell'Ancient Régime'', in ''Giochi Tornei e Sport dal Medioevo all'Età contemporanea'', Fermo, Andrea Livi Editore, 2005.
* Idem, ''Genesi e primi sviluppi del Comune nella Marca meridionale: Le vicende del Comune di Fermo dalle origini alla fine del periodo svevo (1268)'', in ''Società e cultura nella Marca meridionale tra alto e basso Medioevo: atti del 4. Seminario di studi per personale direttivo e docente della scuola: Cupra Marittima, 27-31 ottobre 1992'', Grottammare, 1995.
* Idem, ''La piazza del Popolo tra Romanità, Medioevo e Rinascimento'', in ''Fermo. La città tra Medioevo e Rinascimento'', Silvana Editoriale, 1989, pp. 91-144&nbsp;91–144.
 
== Voci correlate ==