Mezzano Superiore: differenze tra le versioni
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'''Mezzano Superiore''' (''Amzàn Sora'' in [[dialetto parmigiano]]) è una frazione del [[comune]] di [[Sorbolo Mezzani]], posta a {{M|5
== Toponomastica ==
Il toponimo ''Mezzano'' era utilizzato in epoca medievale per designare isole fluviali o comunque territori compresi tra due rami di un fiume<ref name="ToponimiTorrileColorno">{{Cita web|url=https://www.academia.edu/3538169/Lupi_e_boschi_prati_e_paludi._Toponimi_e_territorio_fra_Torrile_e_Colorno_nel_Medioevo_in_Il_Bosco_di_Torrile._Storia_e_futuro_di_una_foresta_perduta_a_cura_di_C._Mambriani_Reggio_Emilia_Diabasis_2009_pp._90-97|titolo= Toponimi di origine medievale tra Torrile e Colorno}}</ref><ref name="Mambriani">{{cita|Mambriani|p. 92}}.</ref>. Infatti Mezzano Superiore nasce come isola del fiume Po, denominata inizialmente ''Mezzano del Vescovo'' in quanto feudo del vescovo di Parma<ref name="Rossi">{{cita|Rossi|p. 121}}.</ref>. La successiva formazione di una seconda isola nelle vicinanze, anch'essa chiamata ''Mezzano'' fece sì che per distinguerle, alla prima venisse associata la denominazione ''di sopra'' poi trasformato in ''Superiore''.
== Geografia fisica ==
Il paese è ubicato nella pianura padana, nella [[Bassa parmense]] e si trova a un'altezza di
== Storia ==
{{D|Storia di Mezzano Superiore}}
{{vedi anche|Storia di Mezzani|Contea dei Mezzani del vescovo}}
=== La formazione del territorio ===
[[File:Carta XVIII secolo.jpg|thumb|right|il territorio di Mezzani in una carta di [[Smeraldo Smeraldi]] del XVII secolo]]
L'imperatore [[Carlo il Grosso]] nell'880 concesse al Vescovo di Parma [[
Dal medioevo a oggi il corso del Po si è spostato di diversi chilometri verso nord erodendo la sponda lombarda e formando nuove terre in corrispondenza della riva emiliana. Si può comprendere l'entità di questo mutamento osservando l'attuale distanza dal fiume dai paesi parmensi con toponimo denotante la fondazione alla confluenza di un torrente nel Po: Coltaro (Caput Tari), [[Colorno]] (Caput Lurni), [[Copermio]] (Caput Parmae) e [[Coenzo]] (Caput Entiae)<ref name="Dall'Aglio">{{cita|Dall'Aglio}}.</ref>.
Mezzano Superiore come anche il vicino [[Mezzano Rondani]] in realtà non si sviluppò solo come centro agricolo ma anche come punto strategico per il controllo della confluenza della Parma in Po e per il commercio fluviale col cremonese. La crescita di importanza dei due Mezzani per gli scambi con la [[Lombardia]] sono legati al blocco del [[porto]] di [[Copermio]] operato da [[Matilde di Canossa]] durante le [[lotta per le investiture|lotte per le investiture]] e ai conflitti che interessarono l’area di Colorno tra il XI e il XIII secolo<ref name="Petrucci">{{cita|Petrucci}}.</ref>.
=== La nascita del paese e la signoria vescovile ===
[[File:wmcm 2.jpg|thumb|left|Mezzano Superiore e il palazzo del Vescovo, particolare di un disegno del XVII secolo]]
Per favorire il popolamento del nuovo territorio di sua proprietà, il Vescovo diede in [[enfiteusi]] i terreni di Mezzano alle famiglie di contadini che si fossero impegnate a coltivarli. L'enfiteusi è un contratto di lunga durata che prevede canoni ridotti in cambio del miglioramento delle terre date in concessione, nel medioevo era pertanto tipico dei terreni marginali appena conquistati alla coltura e di cui si volesse favorire il popolamento<ref name="Borsi">{{cita|Borsi}}.</ref>. Uno dei primi contratti di [[locazione]] di queste terre di cui si abbia notizia risale al 25 novembre del [[1297]], ad opera dell'allora vescovo [[Giovanni da Castell'Arquato]]<ref name="Lasagni">{{cita|Lasagni}}.</ref>. Le prime dimore furono edificate sui terreni più elevati dell'ex isola nei pressi dell'attuale strada provinciale. Come in altri centri lungo le rive del Po troviamo una caratteristica conformazione allungata; le abitazioni si snodano lungo una strada sinuosa che ricalca le antiche anse del fiume<ref name=Borsi />.
Alla popolazione del luogo furono concessi anche diversi privilegi fiscali, a differenza degli stati vicini non vennero mai applicate imposte sui fuochi, sulla pesca, sui forni, sui macelli e nemmeno sul commercio di sale, tabacco e [[distillato|acquavite]]. La mancata applicazione di queste tasse permetteva ai Mezzani di costituire una specie di [[zona franca]]. A causa della vendita di merci esentate da dazio, gli abitanti del posto furono spesso accusati dal [[ducato di Parma e Piacenza|Ducato di Parma]] di esercitare il [[contrabbando]]. L'economia però fu sempre essenzialmente legata all'[[agricoltura]], la bassa pressione fiscale consentì ai mezzanesi di apportare migliorie ai propri appezzamenti e di acquistarne nello stato di Parma<ref name="DallOlioGazzetta">{{cita|Dall'Olio Gazzetta}}.</ref>.
I privilegi goduti da questi territori furono confermati il 25 settembre [[1399]] da una sentenza che dichiarò Mezzano del Vescovo interamente e integralmente sotto la giurisdizione del vescovo di Parma. Nello stesso anno, il delegato del Duca di [[Milano]], sentenziò che gli uomini del paese non erano tenuti ad alcun carico reale e personale, né misto. Infine il 28 giugno [[1402]] il vescovo [[Giovanni Rusconi]], ottenne l'[[immunità (diritto)|immunità]] per il Mezzano del Vescovo<ref name=Lasagni /><ref name="Gentile">{{cita|Gentile}}.</ref>.
[[File:Carta Parma Enza 1683.jpg|thumb|right|Carta del 1683 in cui Parma ed Enza confluiscono congiuntamente in Po]]
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Il duca e il comune di Parma riuscirono a stipulare a Roma nel 1590 col cardinale [[Ferdinando Farnese]] un primo accordo sulle collette dei beni dei Mezzani, che fu però invalidato perché ritenuto dannoso alla [[mensa vescovile]].
Nel secondo decennio del XVII secolo il duca [[Ranuccio I Farnese]] pervenne a un'intesa con l'allora vescovo Pompeo Cornazzani per la permuta dei due Mezzani con altre terre del ducato, ottenendo anche il benestare di [[papa Gregorio XV]]. Nell'esecuzione di quanto pattuito sorsero però delle complicanze che costrinsero il Cornazzani ad abbandonare la diocesi. Il successore Carlo Nembrini chiese invano di dare luogo all'accordo a suo tempo stipulato per porre fine alle continue tensioni con il ducato di Parma<ref name="Benassi">{{cita|Benassi}}.</ref>.
[[File:Mappa Ducato di Parma e Piacenza 1639.jpg|thumb|left|Mappa del Ducato di Parma e Piacenza 1639]]
Il duca di Parma infatti, per convincere il vescovo ad abbandonare i propri possedimenti non esitò ad usare la forza: dislocò truppe armate lungo i confini per impedire ai mezzanesi di trasportare, nelle loro abitazioni oltre confine, i raccolti dei terreni posseduti in territorio ducale<ref name="Minardi1763">{{cita|Minardi 1763}}.</ref>. Il vescovo [[Giuseppe Olgiati]] nel [[1710]] arrivò a rinunciare la Diocesi piuttosto che affrontare nuovi dissidi sulla giurisdizione dei Mezzani<ref name=Lasagni/>.
L'abile ministro ducale [[Guillaume du Tillot|Du Tillot]] utilizzò tutti gli strumenti diplomatici in suo possesso affinché la permuta avvenisse e alla fine individuato il momento opportuno, forte dell'amicizia del vescovo<ref name=Benassi/> [[Francesco Pettorelli Lalatta]] riuscì a concludere a suo favore la controversia.
La [[Mensa vescovile]], da un lato, non era ormai più in grado di amministrare e gestire i propri possedimenti: gli introiti diventavano sempre più esigui poiché i canoni d'affitto non erano mai stati adeguati alla svalutazione; forse solo l'imposizione delle tasse applicate anche negli stati vicini avrebbe potuto ovviare al problema. Dall'altro lato, il ducato di Parma era assolutamente determinato a stroncare il contrabbando qui presente imponendo i propri [[Tariffa doganale|dazi]]. L'acquisizione del possedimento vescovile rientrava inoltre nella politica di ridimensionamento dei privilegi e dei poteri ecclesiastici fortemente voluta dal Du Tillot. Da un punto di vista economico però la permuta sarebbe stata sicuramente più vantaggiosa per il duca di Parma<ref name="Cherbi">{{cita|Cherbi|p
Nel [[1763]] i Duchi di Parma, ottennero dal Pettorelli la definitiva rinuncia alla signoria secolare sui territori dei due Mezzani in cambio del [[castello di Felino]]. La popolazione dei due paesi privata dell'autonomia e dei privilegi fiscali di cui aveva goduto fino allora, si rifiutò di giurare fedeltà al Duca [[Filippo I di Parma]]. Per un anno i capifamiglia del luogo, per evitare di sottoscrivere l'atto formale di sottomissione al nuovo sovrano, continuarono a nascondersi nei boschi degli stati confinanti ogniqualvolta si presentavano i messi ducali. La situazione fu risolta con l'intervento dei [[dragone|dragoni]] ducali che confiscarono i beni e incendiarono le case di diverse famiglie<ref name=DallOlioGazzetta/>.
=== XIX e XX secolo ===
Nel 1806 Mezzano Superiore entrò a far parte del neocostuito [[Mezzani|comune di Mezzani]], ente territoriale del [[dipartimento del Taro]] creato da [[Napoleone Bonaparte]]<ref name="comunivirtuosi">{{Cita web|url=http://comunivirtuosi.org/comuni/mezzani/|titolo=breve storia del comune|accesso=4 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180929160022/https://comunivirtuosi.org/comuni/mezzani/|dataarchivio=29 settembre 2018|urlmorto=sì}}</ref>.
Agli inizi dell'800 [[Maria Luisa d'Asburgo-Lorena|Maria Luigia]] subentrata ai Borbone alla guida del Ducato di Parma fece dono alle popolazioni di Mezzano Superiore delle ''comunaglie'', si trattava di terreni che i residenti coltivavano in enfiteusi da tempi remoti, nel giro di pochi anni venne deciso di spartirne la proprietà (da qui il nome che portano ancora oggi: ''le partite''<ref name="partite">{{Cita web|url=https://www.openstreetmap.org/node/2747058670#map=16/44.9256/10.4566|titolo=Partite su OpenStreetMap}}</ref>). Nel paese fu sempre diffusa la piccola proprietà, in parte grazie alla ripartizione delle comunaglie del XIX secolo ma anche come conseguenza dell'opera di [[Bonifica agraria|bonifica]] del territorio iniziata nel ‘400 dalla popolazione locale<ref name=MinardiPaesaggioFrontiera/>.
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[[File:Municipio di Mezzani.JPG|thumb|right|Il municipio realizzato nel XIX secolo]]
Gli anni '80 del XIX secolo furono abbastanza movimentati dal punto di vista politico. Le frazioni di Mezzano Superiore, [[Mezzano Rondani]] e [[Casale di Mezzani|Casale]] richiesero lo spostamento in una posizione più centrale della sede municipale; questa era infatti ubicata a [[Mezzano Inferiore]], nell'edificio ad angolo tra le attuali via Martiri della Libertà e via Sandro Pertini. Non riuscendo a trovare una soluzione condivisa, l'amministrazione comunale iniziò a temporeggiare. Gli abitanti dei tre paesi allora si fecero promotori di un'[[Istanza (diritto)|istanza]] per l'aggregazione al contermine comune di [[Colorno]]. Questa azione provocò l'avvio immediato delle pratiche per realizzare una nuova sede municipale a Casale (1886). La posizione più [[Baricentro (geometria)|baricentrica]] della futura casa comunale soddisfece le frazioni e l'istanza fu ritirata. I cittadini di Mezzano Inferiore non furono dello stesso parere e a loro volta chiesero di essere aggregati al comune di Sorbolo. La questione fu risolta in sede di consiglio provinciale nel 1887, venne accettata la richiesta di trasferimento del municipio e respinta la domanda di aggregare Mezzano Inferiore a [[Sorbolo]]<ref name="atti provincia PR 1888">{{cita|atti provincia PR 1888}}.</ref>. Il [[Regio Decreto]] del 22 maggio 1887<ref name="GU13051887">{{Cita web|url=http://augusto.agid.gov.it/gazzette/index/download/id/1887137_PM|titolo=Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia del 13 giugno 1887|accesso=4 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304111629/http://augusto.agid.gov.it/gazzette/index/download/id/1887137_PM|dataarchivio=4 marzo 2016|urlmorto=sì}}</ref> autorizzò definitivamente il trasferimento della sede comunale.
Negli anni venti del XX secolo, nei pressi di Mezzano Superiore, fu edificato il ''ponte del [[Fascio littorio|Littorio]]'' (oggi ''ponte Albertelli'' in nome del suo progettista [[Guido Albertelli]]) per collegare più agevolmente il paese con l'abitato di Mezzano Rondani. In precedenza presso il "porto" era presente un servizio gratuito che consentiva di traghettare da una sponda all'altra. Veniva utilizzata una [[zattera]] costituita da due barconi sormontati e uniti da un pianale in assi di legno azionata a braccia<ref name=porto>{{Cita web|url=https://www.instagram.com/p/Cz4WdZeLkMm/|titolo=Curiosità storica Ufficio turistico di Colorno}}</ref>.
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
Dal punto di vista demografico, Mezzano Superiore ha subito una fase decrescente dopo la seconda guerra mondiale. A partire dagli anni '90 è iniziata la realizzazione di diverse lottizzazioni che ha portato a un incremento della popolazione. Complice di questo fatto è stata la vicinanza con la città di [[Parma]] raggiungibile in poco tempo, la disponibilità di alloggi più economici rispetto al capoluogo.<ref name="24oreBE">{{Cita web|url=http://
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
[[File:Mezzano Sup.JPG|thumb|right|upright=0.8|La chiesa di Mezzano Superiore]]▼
==== Chiesa di San Michele ====
{{Vedi anche|Chiesa di San Michele (Sorbolo Mezzani, Mezzano Superiore)}}
Una prima chiesa fu eretta nel XII secolo. Fu poi riedificata in una posizione più avanzata rispetto alla precedente quindi consacrata dal Vescovo [[Sagramoro Sagramori]] nel [[1479]], come testimonia una pietra erratica visibile in canonica. Il campanile fu sopraelevato nel [[1664]]<ref name="Dall'Olio Itinerari">{{cita| Dall'Olio Itinerari}}.</ref>. Il corpo dell'edificio fu rinnovato tra il [[1694]] e il [[1736]], su progetto dell'architetto [[Giuliano Mozzani]] che, tuttavia, mantenne inalterato il preesistente prospetto della facciata. Lo stile del fronte della chiesa, caratterizzato da un ampio timpano tondo e da coppie di volute di raccordo, risale al XVII secolo.
==== Oratorio
Si trova in località ''Trai'' all'incrocio tra via Gramsci e via Trai. L'edificio, di proprietà privata, ha pianta rettangolare con facciata a capanna. È sormontato da un [[frontone]] con cornicione a sguscio.
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==== Maestà di via Matteotti ====
Situata nelle vicinanze del Palazzo del Vescovo, la sua costruzione viene fatta risalire agli inizi del XIX secolo<ref name="beni culturali maestà">{{Cita web|url=http://www.catalogo.beniculturali.it/sigecSSU_FE/dettaglioScheda.action?Beni%20architettonici%20e%20paesaggistici,%20Soprintendenza%20per%20i%20Beni%20Architettonici%20e%20Paesaggistici%20per%20le%20province%20di%20Parma%20e%20Piacenza&Beni%20architettonici%20e%20paesaggistici=statoCosa1=3&statoDove1=08&statoChi1=s142&,%20Soprintendenza%20per%20i%20Beni%20Architettonici%20e%20Paesaggistici%20per%20le%20province%20di%20Parma%20e%20Piacenza=statoCosa1=3&statoCosa2=a&statoDove1=08&statoChi1=s142&&keycode=ICCD10033480&valoreRicerca=&titoloScheda=maest%C3%A0&stringBeneCategoria=&selezioneSchede=&contenitore=&flagFisicoGiuridico=0|titolo=scheda Maestà di via Matteotti|accesso=4 ottobre 2018|dataarchivio=5 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181005072224/http://www.catalogo.beniculturali.it/sigecSSU_FE/dettaglioScheda.action?Beni%20architettonici%20e%20paesaggistici,%20Soprintendenza%20per%20i%20Beni%20Architettonici%20e%20Paesaggistici%20per%20le%20province%20di%20Parma%20e%20Piacenza&Beni%20architettonici%20e%20paesaggistici=statoCosa1=3&statoDove1=08&statoChi1=s142&,%20Soprintendenza%20per%20i%20Beni%20Architettonici%20e%20Paesaggistici%20per%20le%20province%20di%20Parma%20e%20Piacenza=statoCosa1=3&statoCosa2=a&statoDove1=08&statoChi1=s142&&keycode=ICCD10033480&valoreRicerca=&titoloScheda=maest%C3%A0&stringBeneCategoria=&selezioneSchede=&contenitore=&flagFisicoGiuridico=0|urlmorto=sì}}</ref>.
=== Architetture civili ===
==== Palazzo del Vescovo ====
[[File:Palazzo del vescovo dei Mezzani (Mezzano Superiore, Sorbolo Mezzani) - facciata 2022-07-04.jpg|thumb|Palazzo del vescovo dei Mezzani]]
{{Vedi anche|Palazzo del vescovo dei Mezzani}}
Voluto da mons. [[Ferdinando Farnese]] (Vescovo di Parma dal [[1573]] al [[1606]]) non fu mai terminato, ma da alcuni disegni del XVI secolo sarebbe dovuto diventare grandioso. Oggi è utilizzato come abitazione privata<ref name=DallOlioGazzetta/>.
==== Ex
Furono edificate tra il 1915 e il 1917 su progetto dell'ingegner Achille Rossi e portate a termine dall'ingegner [[Guido Albertelli]]. Dopo la chiusura del plesso scolastico negli anni 80 sono ancora in attesa di un utilizzo alternativo. L'edificio, realizzato per ospitare le scuole e alcuni ambienti per alloggiare gli insegnanti, presenta ancora la suddivisione degli spazi originaria ed è un tipico esempio dell'architettura [[Art Nouveau|Liberty]] minore del parmense<ref name="piazzaRondizzoni">{{Cita testo|curatore = comune di Mezzani|titolo = pannello informativo in piazza [[Giuseppe Rondizzoni|Rondizzoni]]|città = Mezzano Superiore}}</ref>.
==== Ponte Albertelli ====
[[File:Collaudo Ponte Albertelli.jpg|thumb|right|Il collaudo del ponte Littorio, poi ribattezzato nel [[Secondo dopoguerra italiano|dopo guerra]] in ponte Albertelli]]
[[Ponte]] in cemento armato realizzato nel 1932 sopra il torrente Parma, mette in comunicazione gli abitati di Mezzano Superiore, [[Copermio]] e [[Mezzano Rondani]]. Al momento della sua realizzazione, in epoca [[fascismo|fascista]] fu denominato ''ponte del [[Fascio Littorio|Littorio]]'', successivamente è stato intitolato all'ingegnere e politico parmense [[Guido Albertelli]]<ref name="beniCulturaliPAlbertelli">{{Cita web|url=http://www.catalogo.beniculturali.it/sigecSSU_FE/dettaglioScheda.action?Soprintendenza%20per%20i%20Beni%20Architettonici%20e%20Paesaggistici%20per%20le%20province%20di%20Parma%20e%20Piacenza&Soprintendenza%20per%20i%20Beni%20Architettonici%20e%20Paesaggistici%20per%20le%20province%20di%20Parma%20e%20Piacenza=statoDove1=08&statoChi1=s142&&keycode=ICCD10033501&valoreRicerca=&titoloScheda=ponte&stringBeneCategoria=&selezioneSchede=&contenitore=&flagFisicoGiuridico=0|titolo=scheda ponte Albertelli|accesso=4 ottobre 2018|dataarchivio=5 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181005072230/http://www.catalogo.beniculturali.it/sigecSSU_FE/dettaglioScheda.action?Soprintendenza%20per%20i%20Beni%20Architettonici%20e%20Paesaggistici%20per%20le%20province%20di%20Parma%20e%20Piacenza&Soprintendenza%20per%20i%20Beni%20Architettonici%20e%20Paesaggistici%20per%20le%20province%20di%20Parma%20e%20Piacenza=statoDove1=08&statoChi1=s142&&keycode=ICCD10033501&valoreRicerca=&titoloScheda=ponte&stringBeneCategoria=&selezioneSchede=&contenitore=&flagFisicoGiuridico=0|urlmorto=sì}}</ref>.
==== Monumento ai caduti ====
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== Cultura ==
=== Musica ===
A Mezzano Superiore ha la propria sede la ''Mezzabanda''. È un'associazione [[Banda musicale|bandistica]] nata nel 2013 ad opera di Marco Pierobon, docente di [[tromba]] presso i [[conservatorio|conservatori]] di [[Bolzano]] e [[Reggio Emilia]] e attuale direttore del gruppo<ref name="bande">{{Cita web|url= http://www.bandamusicale.it/bande/italia/emiliaromagna/parma/mezzani/mezzani.php |titolo=scheda sul sito www.bandamusicale.it}}</ref>. La banda
Mezzano Superiore è il paese natale della cantante lirica [[Elena Mazzoni]].
▲[[File:
=== Arte ===
A Mezzano Superiore è vissuto il pittore naïf [[Gianni Samini]].<ref name="SaminiGazz">{{Cita web|url=https://www.gazzettadiparma.it/gweb+/2021/11/27/news/addio-a-gianni-samini-pittore-naif-che-narrava-la-bassa-122279/|titolo=Addio a Gianni Samini, pittore naïf che narrava la Bassa|sito=[[Gazzetta di Parma]]|data=11 novembre 2019|accesso=13 giugno 2025|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20191113132052/https://www.gazzettadiparma.it/gweb/2019/11/11/news/addio_a_gianni_samini_pittore_nai_f_che_narrava_la_bassa-2097737/|dataarchivio=13 novembre 2019|urlmorto=no}} Articolo pubblicato in occasione della scomparsa del pittore.</ref>
=== Poesia ===
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=== Suddivisioni storiche ===
====Trai====
Le abitazioni sul lato ovest di via Gramsci costituiscono i ''Trai'', questa porzione del paese fa parte del comune di [[Colorno]]. Come nel caso di [[Mezzano Rondani]] la strada funge da confine tra Mezzani e Colorno. Talvolta per motivi amministrativi viene indicata come frazione a
====Parmetta====
È la zona del paese che si snoda lungo il lato nord della Strada provinciale 34. La denominazione
====Ghiarola====
Si tratta di un nucleo di abitazioni posto in territorio [[golena|golenale]] posto a destra della strada che dalla chiesa del paese conduce al cimitero sulla riva destra del torrente Parma
== Infrastrutture e trasporti ==
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* {{cita libro|autore=Michela Rossi|titolo= Strade d'acqua : navigli, canali e manufatti idraulici nel parmense|anno=2004|editore=Mattioli 1885|città=Fidenza|cid=Rossi}}
* {{cita libro|autore= Carlo Mambriani|titolo= Il bosco di Torrile. Storia e futuro di una foresta perduta|anno=2009|editore= Diabasis|città=Reggio Emilia|cid= Mambriani}}
* {{cita pubblicazione |nome=Franco|cognome=Cazzola|curatore = Michael Matheus|titolo=Il Po|rivista=Le calamità ambientali nel tardo medioevo europeo - Atti del XII convegno del Centro di Studi
sulla civiltà del tardo Medioevo
|editore=Firenze University Press|città= Frienze|anno=2010|p=220 | cid=calamità}}
* {{cita libro|autore= Stefano Melani|titolo=Mezzano Superiore. Breve cronaca di una chiesa, il terremoto, il Santo Patrono e i suoi parroci|anno=2019|editore= GEDI gruppo editoriale|città=Roma|cid= Melani}}
== Voci correlate ==
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* [[Parmetta]]
* [[Palazzo del vescovo dei Mezzani]]
* [[Ferdinando Farnese]]
* [[Clemente Bondi]]
* [[Giuseppe Rondizzoni]]
== Altri progetti ==
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{{portale|Emilia}}
[[Categoria:Mezzano Superiore| ]]
[[Categoria:Frazioni di Sorbolo Mezzani]]
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