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|siglaProvincia = GE
|nomeComune = Genova
|linkStemma = Provincia di Genova-Stemma.svg
|circoscrizione = [[Municipi di Genova|Municipio IV Valbisagno]]
|quartiere = Struppa
|altriQuartieri = Doria, Prato
|cap = 16165
|superficie = 19.13
|abitanti = 99349463
|anno = 20172022
|nomeAbitanti =
|patrono =
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== Geografia fisica ==
[[File:Genova mulini rio Torbido.jpg|thumb|I mulini presso il rio Torbido]]
L'ex circoscrizione di Struppa, estesa per {{M|19,13 |u=km²}}, di cui solo 3,72 urbanizzati, costituisce l'ultimo quartiere genovese della [[val Bisagno]] prima del comune di [[Bargagli]] ed è formata dalle unità urbanistiche Doria e Prato, che insieme hanno una popolazione di 9.934{{formatnum:9463}} abitanti (dato aggiornato al 31 dicembre 20172022).<ref name=statistica>[http://statistica.comune.genova.it/pubblicazioni/download/not_stat/not_3_2018/testonotiziario%20integrale20anno%203202022/Notiziario%204-20182022.pdf Notiziario statistico della città di Genova 34/20182022].</ref>
 
Oltre ai due principali abitati, posti nel fondovalle sulla sponda destra del [[Bisagno]], a poca distanza uno dall'altro, l'area di Struppa comprende anche le frazioni collinari di San Siro, San Cosimo, San Martino e [[Aggio (Genova)|Aggio]], situate sul versante destro della [[val Bisagno]] e Fontanegli, unico centro sul versante sinistro.
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== Storia ==
[[File:Struppa-Stemma.png|thumb|upright=0.7|Antico stemma del comune Struppa]]La zona di Struppa fu per secoli un importante crocevia di strade che da [[Genova]] e dal [[Riviera di Levante|levante ligure]] portavano nell'entroterra.
 
Intorno all'[[anno 1000]] il borgo di San Siro, con l'[[chiesa di San Siro di Struppa|omonima chiesa]], poi ricostruita nel [[XII secolo]], era il centro non solo religioso ma anche amministrativo di una vasta tenuta vescovile, in pratica un vero e proprio [[feudo]] ecclesiastico, chiamata "Isola del Vescovo", che estendeva la sua giurisdizione su tutta la zona allora chiamata "Mollicciana": infatti fu solo dal [[XV secolo]] che [[Molassana]] e Struppa divennero entità amministrative distinte, per ritrovarsi poi entrambe inglobate nel comune di Genova nel 1926.
 
I borghi di San Cosimo e San Martino erano nel [[Medioevo]] posti su una delle vie che portavano in [[ValleScrivia|valle Scrivia]], per cui vennero in essi costruite le chiese, con annesso ospitale di via, che diedero il nome alle località (San Cosimo, della cui chiesa primitiva resta il muro medioevale nel fianco settentrionale, e San Martino, di cui resta la base medioevale del campanile [[Architettura romanica|romanico]]).
 
{{citazione|… e più oltre, sopra il monte, la rettoria di S. Siro di Stropa, con ottantacinque fuochi; e la rettoria della villa di Aggio, con sessantacinque; e la rettoria de' SS. Cosma e Damiano di Stropa con ottantadue fuochi; e la rettoria di S. Martino, pur di Stropa, con fuochi centoventitré; e giù in basso, accanto al fiume, Prato, con fuochi venti. |[[Agostino Giustiniani]], ''Annali della Repubblica di Genova'', 1537}}
 
Come evidenziato dal testo del Giustiniani, nel Medioevo (ed ancora nel [[XVI secolo|Cinquecento]]) gli abitati erano costituiti prevalentemente dagli antichi borghi collinari, allineati lungo le strade che dalla val Bisagno portavano in valle Scrivia e in [[val Trebbia]] mentre il fondovalle era scarsamente popolato, ed anche la strada proveniente da Genova correva a mezza costa, per evitare le piene del torrente. I vari centri contavano da 65 a 123 fuochi (famiglie), quindi da circa 300 a 600 abitanti. Degli attuali centri sul fondovalle, oggi i più popolati, Prato era abitato solo da 20 famiglie e Doria non esisteva ancora.
 
L'attività principale degli abitanti rimase per secoli quella agricola. Così il [[Goffredo Casalis|Casalis]] descriveva il comune di Struppa nella prima metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]]:
 
{{citazione|Struppa, comune nel [[mandamento (diritto)|mandamento]] di [[Staglieno]] …. è situato a [[est|greco]] da Genova da cui è distante due ore e due terzi. …. Questo comune si divide in quattro parrocchie, chiamate di s. Siro, d'Aggio, di s. Cosma, e di s. Martino. … Il territorio di questo comune produce in poca quantità [[cereali]], [[legumi]] ed [[uva|uve]]. Vi si mantengono per approssimazione 520 bestie [[bos taurus|bovine]], 70 [[cavallo|cavalli]], 70 [[pecora|pecore]], 105 [[capra (zoologia)|capre]], e 20 [[maiale|maiali]]. Il [[clima]] di questo territorio è sano; ma alquanto aspro nell'invernale stagione per causa dei subiti cangiamenti di temperatura, cagionati dal soffio di venti di [[Tramontana]], le {{Sic|pioggie}} vi cadono frequenti, ma sono di breve durata. I nobili [[Fieschi]] possedevano un [[castello]] in questo paese; ma esso è ormai rovinante per vetustà. Gli abitanti sono per lo più vigorosi, costumati e addetti al lavoro. Popolazione 2700.|[[Goffredo Casalis]], ''Dizionario geografico, storico, statistico e commerciale degli stati di S.M. il Re di Sardegna'', 1850}}
 
Con il [[Regio decreto|regio decreto-legge]] n. 74 del 14 gennaio 1926, nell'ambito della creazione della cosiddetta [[Grande Genova]], il comune fu soppresso e aggregato con altri 18 a quello di Genova, la cui nuova entità amministrativa diventò operativa dal 1º luglio 1926.<ref>[[s:R.D.L. 14 gennaio 1926, n. 74 - Aggregazione al comune di Genova di 19 Comuni limitrofi|Regio Decreto Legge 14 gennaio 1926, n. 74]]</ref>
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
[[File:Fontanegli (Genova)-chiesa san pietro-complesso2complesso1 (2023).jpg|miniaturathumb|La [[Chiesa di San Pietro (Genova, Fontanegli)|chiesa parrocchiale di San Pietro]] nella località di Fontanegli]]
[[File:Struppa Ponte Acquedotto.jpg|thumb|upright=1.1|Il ponte-canale sul Rio Torbido]]
=== L'[[Acquedotto storico di Genova|acquedotto storico]] ===
{{citazione|Le acque del Bisagno e quelle del Chiassetto alimentano un famoso acquedotto … Tra i ponti che stanno sull'acquedotto, è osservabilissimo quello detto Cavassolo. Cinque torri smisurate, e costruite di pietre lavorate, sorreggono sei archi di tutto sesto, che trasportano da una rupe all'altra l'acquedotto, e dall'altezza di 114 palmi genovesi guardano sotto di sé il burrone in cui mugge il torrente di Cavassolo.|[[Goffredo Casalis]], ''Dizionario geografico, storico, statistico e commerciale degli stati di S.M. il Re di Sardegna'', 1850}}
[[File:Ponte Cavassolo.jpg|thumb|upright=1.1|Il ponte-canale di Cavassolo, citato dal Casalis]]
Il quartiere è attraversato dall'antico acquedotto che riforniva Genova, prelevando l'acqua del Bisagno poco a monte di Prato, nella località detta appunto "La Presa" (nel comune di [[Bargagli]]).
Nella zona di Struppa si trovano alcune imponenti strutture di questo acquedotto: oltre al ponte-canale di Cavassolo, sul torrente Canate, situato al confine con il comune di Davagna, citato dal Casalis, ne esiste un altro, anch'esso assai imponente, quasi nel centro del quartiere, sul torrente Rio Torbido, con sette arcate di circa 11m ciascuna ed un'altezza di 35m. L'acquedotto fra i due ponti percorre un lungo tratto in galleria.
 
=== Architetture religiose ===
* [[Chiesa di San Siro di Struppa]]. L'antichissima chiesa, esistente fin dall'[[Alto Medioevo]], fu ricostruita nel [[XII secolo]]. Più volte rimaneggiata, è stata restaurata tra il 1921 e il 1963, ripristinando l'originario [[Architettura romanica|stile romanico]].
==== San Siro di Struppa ====
{{Vedi anche|Chiesa di San Siro di Struppa}}
L'antichissima chiesa, esistente fin dall'[[Alto Medioevo]], fu ricostruita nel [[XII secolo]]. Più volte rimaneggiata, è stata restaurata tra il 1921 e il 1963, ripristinando l'originario [[Architettura romanica|stile romanico]].
 
====* [[Chiesa di San Martino di(Genova, Struppa)|Chiesa parrocchiale di San Martino]] presso l'omonima ====località.
La parrocchiale dell'omonima frazione come tante chiese genovesi è citata per la prima volta nel "Registro Arcivescovile delle decime" del 1143, come rettoria soggetta alla [[Chiesa di San Siro di Struppa|pieve di San Siro de Mollicciana]]. Il primo rettore del quale si abbia notizia fu un certo prete Bernardo, nel 1180. Da un altro documento risulta che fosse [[parrocchia]]le nel 1311; tra il XV e il XVII secolo ebbe la giurisdizione anche sulla chiesa di S. Cosimo, divenuta definitivamente autonoma nel 1657. La chiesa, originariamente in [[Architettura romanica|stile romanico]] e completamente riedificata tra il 1659 e il 1680 (della chiesa primitiva resta solo il [[campanile]], restaurato nel 1929), è a [[navata]] unica con cinque altari in marmo. Nel 1892 furono affrescate la facciata (ad opera del pittore G.B. Traverso) e l'interno della chiesa. I [[archivio parrocchiale|registri parrocchiali]] iniziano dall'anno 1585. L'interno [[barocco]] conserva, tra le varie opere d'arte, un pregevole dipinto di [[Giovanni Battista Carlone|G.B. Carlone]] (Il [[Gesù|Redentore]] con [[Antonio abate|S. Antonio Abate]] e [[Santa Apollonia|S. Apollonia]]), un [[Organo (strumento musicale)|organo]] ed un [[coro (architettura)|coro]] ligneo, entrambi del [[XVIII secolo|Settecento]]. Sopra l'ingresso si trova un rozzo [[affresco]] raffigurante San Martino, dipinto nel 1805 da un tale Giancarlo per sdebitarsi per l'ospitalità ricevuta presso la chiesa. Dell'antico ospitale di via restano alcuni fabbricati nei pressi della chiesa, affacciati sul [[sagrato]], circondato da vecchi [[cipresso|cipressi]] e pavimentato con un artistico ''risseu''.
<gallery>
File:Genova_Struppa_San_Martino_01.jpg|La facciata della chiesa di S. Martino di Struppa.
File:Genova_Struppa_San_Martino_02.jpg| Il campanile di S. Martino tra i cipressi secolari che circondano la chiesa.
</gallery>
 
====* [[Chiesa dei Santi Cosma e Damiano di(Genova, Struppa)|Chiesa (vecchia chiesa)dei Santi Cosma e Damiano]] presso la località di San ====Cosmo.
[[File:Genova Struppa San Cosimo old church.jpg|thumb|La ex parrocchiale di San Cosimo di Struppa]]
 
* Chiesa nuova dei Santi Cosma e Damiano. La nuova chiesa di Prato fu costruita negli [[anni 1960|anni sessanta]] su un terreno donato allo scopo da alcuni benefattori fin dal 1931. La chiesa, costruita su progetto di Giuseppe e Riccardo Ginatta, fu benedetta dal [[cardinale]] [[Giuseppe Siri]] il 17 dicembre 1966 dopo sette anni di lavori; ha un'unica navata a pianta ovale e la volta a forma di [[carena]] rovesciata. Le decorazioni interne e le sculture sono opera dell'artista Aldo Bosco.
La ex chiesa parrocchiale di San Cosimo, intitolata ai Santi Cosma e Damiano, si trova nella località Scandoletto e secondo la tradizione avrebbe origini antichissime, anche più della pieve di San Siro. La primitiva [[cappella]] [[Alto Medioevo|altomedievale]] sorgeva nei pressi di un ospitale citato in molti documenti intorno all'[[anno Mille]]. Nell'attuale chiesa è inglobato qualche resto del muro perimetrale e della facciata romanica dell'originaria cappella. Già parrocchiale, nel [[XV secolo]] fu accorpata a San Martino e solo nel 1657 riebbe la propria autonomia. Più volte rimaneggiata, nel [[XX secolo|Novecento]] il suo titolo parrocchiale fu trasferito alla nuova chiesa, anch'essa dedicata ai Santi Cosma e Damiano, costruita a valle, nella località Prato.
 
* Chiesa di Nostra Signora della Misericordia e San Giovanni Battista. La chiesa sorge all'interno della casa di riposo in località Doria. Fu costruita insieme allo stesso edificio quando nel 1909 fu deciso di trasferire in questa nuova sede l'antico "Ricovero di Mendicità di Paverano" già ospitato in un antico [[convento]] nel quartiere di [[San Fruttuoso (Genova)|San Fruttuoso]]. I lavori di costruzione del nuovo "Ricovero di Mendicità" (in seguito ribattezzato "Casa di Riposo di Genova") e dell'annessa chiesa terminarono nel 1911. La chiesa ha tre navate e conserva un [[altare]] [[barocco]]; la parrocchia ha giurisdizione sulla sola casa di riposo, attualmente in fase di ristrutturazione.
==== Santi Cosma e Damiano di Struppa (nuova chiesa) ====
[[File:Genova Struppa San Cosma and Damiano new church.jpg|thumb|La nuova parrocchiale dedicata ai Santi Cosma e Damiano]]
 
* Chiesa di Nostra Signora di Lourdes e San Giuseppe di Prato. Si trova nella località Canova, di fronte a Prato, sulla sponda sinistra del Bisagno. È una struttura architettonica molto semplice, eretta nel 1925 come cappella dipendente dalla parrocchia di S. Giorgio di [[Bavari (Genova)|Bavari]], rettoria autonoma dal 1944 e parrocchia dal 1946.
La nuova chiesa di Prato fu costruita negli [[anni 1960|anni sessanta]] su un terreno donato allo scopo da alcuni benefattori fin dal 1931. La chiesa, costruita su progetto di Giuseppe e Riccardo Ginatta, fu benedetta dal [[cardinale]] [[Giuseppe Siri]] il 17 dicembre 1966 dopo sette anni di lavori; ha un'unica navata a pianta ovale e la volta a forma di [[carena]] rovesciata. Le decorazioni interne e le sculture sono opera dell'artista Aldo Bosco.
 
La* chiesa[[Chiesa di San Giovanni Battista (Genova, Aggio)|Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista]] dellanella frazione di [[Aggio (Genova)|Aggio]]. è citataCitata per la prima volta in un documento del 1226, anche se probabilmente è molto più antica. L'attuale chiesa fu costruita nel 1613 per iniziativa di un alto funzionario della [[Repubblica di Genova]] con la collaborazione di molti abitanti del paese, che lavorarono gratuitamente alla costruzione. Fu eretta in parrocchia nel 1657 (o 1658, secondo altre fonti) dal card. [[Stefano Durazzo (cardinale)|Stefano Durazzo]]. Subì gravi danni da parte dei soldati austriaci durante la [[Guerra di successione austriaca|guerra del 1746]]. Prontamente restaurata, fu poi ampliata nel 1872.
==== N.S. della Misericordia e San Giovanni Battista ====
La chiesa sorge all'interno della casa di riposo in località Doria. Fu costruita insieme allo stesso edificio quando nel 1909 fu deciso di trasferire in questa nuova sede l'antico "Ricovero di Mendicità di Paverano" già ospitato in un antico [[convento]] nel quartiere di [[San Fruttuoso (Genova)|San Fruttuoso]]. I lavori di costruzione del nuovo "Ricovero di Mendicità" (in seguito ribattezzato "Casa di Riposo di Genova") e dell'annessa chiesa terminarono nel 1911. La chiesa ha tre navate e conserva un [[altare]] [[barocco]]; la parrocchia ha giurisdizione sulla sola casa di riposo, attualmente in fase di ristrutturazione.
 
* [[Chiesa di San Pietro (Genova, Fontanegli)|Chiesa parrocchiale di San Pietro]] nella località di Fontanegli, citata per la prima volta in un documento del 1198.
==== N.S. di Lourdes e San Giuseppe di Prato ====
Si trova nella località Canova, di fronte a Prato, sulla sponda sinistra del Bisagno. È una struttura architettonica molto semplice, eretta nel 1925 come cappella dipendente dalla parrocchia di S. Giorgio di [[Bavari (Genova)|Bavari]], rettoria autonoma dal 1944 e parrocchia dal 1946.
 
* Oratorio di San Giacinto nella località di Fontanegli. Di fronte alla parrocchiale di San Pietro, nel periodo natalizio ospita tradizionalmente presepi artistici che partecipano a un concorso indetto dagli "Amici della Confraternita di San Giacinto".
==== San Giovanni Battista di Aggio ====
{{Vedi anche|Aggio (Genova)#La chiesa di San Giovanni Battista}}
La chiesa della frazione di [[Aggio (Genova)|Aggio]] è citata per la prima volta in un documento del 1226, anche se probabilmente è molto più antica. L'attuale chiesa fu costruita nel 1613 per iniziativa di un alto funzionario della [[Repubblica di Genova]] con la collaborazione di molti abitanti del paese, che lavorarono gratuitamente alla costruzione. Fu eretta in parrocchia nel 1657 (o 1658, secondo altre fonti) dal card. [[Stefano Durazzo (cardinale)|Stefano Durazzo]]. Subì gravi danni da parte dei soldati austriaci durante la [[Guerra di successione austriaca|guerra del 1746]]. Prontamente restaurata, fu poi ampliata nel 1872.
 
* [[Oratorio risalentedi San Rocco (Genova)|Oratorio di San Rocco]]. Risalente al 1641, costruito per rasserenare la popolazione dopo la contesa per i terreni su cui era stato edificato l'acquedotto seicentesco genovese, fu attivamente utilizzato fino alla metà del 1900. Si trova sul percorso dell'[[acquedotto storico di Genova]].
==== San Pietro Apostolo di Fontanegli ====
[[File:Fontanegli (Genova)-chiesa san pietro-complesso2 (2023).jpg|miniatura|La chiesa di San Pietro di Fontanegli]]
La chiesa di Fontanegli, citata per la prima volta in un documento del 1198, fu ricostruita nel [[XV secolo|Quattrocento]] ed ingrandita nel [[XVI secolo|secolo successivo]] grazie ad una elargizione della famiglia Raggi. Nel 1878 furono eseguiti lavori di consolidamento della struttura ed un nuovo ampliamento, con il rifacimento della [[volta (architettura)|volta]], del [[presbiterio]], del pavimento in marmo, dell'[[altare]] maggiore e della [[sagrestia]]. La nuova chiesa fu consacrata dall'arcivescovo [[Salvatore Magnasco]] il 25 settembre 1881; al suo interno sono conservati il [[trittico]] di San Pietro, opera di [[Luca Cambiaso]], datata 1577 e un coro ligneo proveniente dalla distrutta chiesa dell'eremo di [[San Fruttuoso (Genova)#Camaldoli|Camaldoli]]. L'oratorio di [[San Giacinto]], di fronte alla chiesa, nel periodo natalizio ospita tradizionalmente presepi artistici che partecipano a un concorso indetto dagli "Amici della Confraternita di San Giacinto".
 
==== SanArchitetture Roccocivili di Struppa ====
[[File:Struppa Ponte Acquedotto.jpg|thumb|upright=1.1|Il ponte-canale sul Rio Torbido]]
{{Vedi anche|Oratorio di San Rocco (Genova)}}
==== Acquedotto storico ====
Oratorio risalente al 1641, costruito per rasserenare la popolazione dopo la contesa per i terreni su cui era stato edificato l'acquedotto seicentesco genovese, fu attivamente utilizzato fino alla metà del 1900. Si trova sul percorso dell'[[acquedotto storico di Genova]].
==={{Vedi L'[[anche|Acquedotto storico di Genova|acquedotto storico]] ===}}
{{citazione|Le acque del Bisagno e quelle del Chiassetto alimentano un famoso acquedotto … Tra i ponti che stanno sull'acquedotto, è osservabilissimo quello detto Cavassolo. Cinque torri smisurate, e costruite di pietre lavorate, sorreggono sei archi di tutto sesto, che trasportano da una rupe all'altra l'acquedotto, e dall'altezza di 114 palmi genovesi guardano sotto di sé il burrone in cui mugge il torrente di Cavassolo.|[[Goffredo Casalis]], ''Dizionario geografico, storico, statistico e commerciale degli stati di S.M. il Re di Sardegna'', 1850}}
Il quartiere è attraversato dall'antico acquedotto che riforniva Genova, prelevando l'acqua del Bisagno poco a monte di Prato, nella località detta appunto "La Presa" (nel comune di [[Bargagli]]).
Nella zona di Struppa si trovano alcune imponenti strutture di questo acquedotto: oltre al ponte-canale di Cavassolo, sul torrente Canate, situato al confine con il comune di Davagna, citato dal Casalis, ne esiste un altro, anch'esso assai imponente, quasi nel centro del quartiere, sul torrente Rio Torbido, con sette arcate di circa 11m ciascuna ed un'altezza di 35m. L'acquedotto fra i due ponti percorre un lungo tratto in galleria.
 
== Società ==
=== Gruppo Scout "Genova 23" ===
Il [[Gruppo scout]] [[Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani|AGESCI]] "Genova 23" ha sede in Via Lombardi 5A alla Canova, e dal 1989, anno della fondazione, si occupa di educare i bambini e i ragazzi che ne fanno parte secondo gli ideali e i valori tipici dello [[scautismo]].
Il Genova 23 ha una Colonia di [[Castorini]] "Valle degli otto colori" che accoglie bambini/e di 5-7 anni, un Branco di [[lupetti]] "Liana Gigante" che accoglie bambini/e di 8-11 anni, un [[Reparto (scout)|Reparto]] "Dakota", formato da ragazzi/e di 12-15 anni e la branca R/S (Noviziato + Clan), che accoglie ragazzi/e di 16-21 anni, oltre alla Comunità Capi per gli adulti.
 
=== GAU - Associazione Giovani Amici Uniti ===
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== Geografia antropica ==
=== Doria ===
Doria (in [[lingua ligure|ligure]] ''a Doia''), già sede municipale<ref>L'ex [[casa comunale]], posta all'inizio della strada che porta al borgo di San Siro e al [[colle di Creto]], è ancora oggi sede di uffici di stato civile decentrati del [[comune di Genova]].</ref> (4.335{{formatnum:4335}} abitanti) è situato in un'ampia conca sulla sponda destra del Bisagno, alla confluenza del torrente Rio Torbido, dominato dal ponte-canale dell'[[Acquedotto storico di Genova|antico acquedotto]].
 
Prende il nome da Antonio Doria che agli inizi del [[XVII secolo]] vi fece costruire una villa circondata da una vasta porzione di terreno. Dopo l'annessione a Genova, nella parte a valle di questa proprietà fu costruita una grande [[casa di riposo]].<ref name="fuori_mura"/>
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=== Prato ===
Prato (5.676{{formatnum:5676}} abitanti), adiacente a Doria, con cui forma oggi un unico abitato, occupa la grande piana vicina al ponte della Paglia, con il quale la SS 45 oltrepassa il Bisagno, proseguendo sulla sponda sinistra in direzione di [[Bargagli]]. Nei pressi del ponte si trova il capolinea degli autobus del servizio urbano genovese nella val Bisagno, mentre in passato vi era il termine della [[rete tranviaria di Genova]].<ref name="fuori_mura"/>
 
A Prato nel 1922 nacque il celebre [[attore]] [[Vittorio Gassman]], che qui visse i primi anni dell'infanzia, prima che con la famiglia si trasferisse a [[Roma]].
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=== San Siro ===
L'antichissimo borgo di San Siro, si trova sopra la valletta del Rio Torbido, al crocevia tra la strada che attraverso [[Aggio (Genova)|Aggio]] e il valico di Creto portava a [[Montoggio]], in [[Scrivia|valle Scrivia]] e quella che risaliva la Val Bisagno diretta in [[Val Trebbia]].
Il borgo, formato dalle case raccolte intorno alla [[Chiesa di San Siro di Struppa|chiesa omonima]], lungo la SP 13 "di Creto", dista {{M|1,5&nbsp;|u=km}} da Doria, di cui costituisce oggi un quartiere collinare; nel [[Medioevo]] fu per lungo tempo centro non solo religioso ma anche amministrativo della zona, con giurisdizione, oltre che sull'area di Struppa, anche su quella di [[Molassana]].<ref name="fuori_mura"/> Secondo la tradizione qui sarebbe nato [[Siro di Genova|San Siro]], uno dei primi vescovi di Genova, intorno alla metà del [[IV secolo]].
 
=== San Cosimo ===
San Cosimo di Struppa è una frazione collinare ({{M|255&nbsp;|u=m}} [[s.l.m.]]), sede di un ''ospitale'' sull'antica via che da Prato portava a [[Montoggio]] attraverso il passo della Gola di Sisa ({{M|729&nbsp;|u=m}} [[s.l.m.]]) e la [[Val Noci]]. Prende il nome dalla chiesa-ospitale intitolata ai [[Cosma e Damiano|Santi Cosma e Damiano]].
Le case della frazione sono sparse lungo l'antica via, quasi cancellata dall'espansione edilizia nella parte inferiore, ma ancora ben riconoscibile nella parte a monte dell'Acquedotto Storico.
Dal poggio sul quale sorge la chiesa, in località Scandoletto, si gode un'ampia vista sulla Val Bisagno e sui monti circostanti. La canonica annessa alla chiesa è forse parte dell'antico ospitale di via.<ref name="fuori_mura"/>
 
=== San Martino ===
San Martino di Struppa è una frazione collinare ({{M|331&nbsp;|u=m}} [[s.l.m.]]), posta più a monte di San Cosimo sempre sulla stessa via del passo della Gola di Sisa e prende il nome dal santo al quale è intitolata la chiesa. Qui termina la carrozzabile che sale da Prato, e qui in tempi antichi si trovava l'ultimo ospitale per i viandanti prima della salita al passo.<ref name="fuori_mura"/>
 
Non trova riscontri l'ipotesi, avanzata da alcuni<ref>Vedere ad es. http://www.ecn.org/filiarmonici/triora.html , http://www.ippolitoedmondoferrario.it/ e altri.</ref>, secondo la quale una parte delle donne di [[Triora]] processate per [[stregoneria]] nel 1587-1588 furono confinate a San Martino, ipotesi basata solo sull'assonanza tra il termine ''bàzura'' ([[strega]], nel [[dialetto]] della [[Valle Argentina]]) e il cognome "Bazora", citato su documenti di quel periodo conservati nel locale [[archivio parrocchiale]].
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Dalla località San Siro ha inizio la strada provinciale 13 "di Creto", che con numerosi tornanti collega la [[val Bisagno]] con la [[valle Scrivia]], passando per [[Aggio (Genova)|Aggio]] e il valico di Creto.
 
Il casello autostradale più vicino è quello di "Genova-Est" (nel quartiere di [[Staglieno]]) sull'[[Autostrada A12 (Italia)|Autostrada A12]], a circa {{M|6&nbsp;|u=km}} da Struppa.
 
=== Ferrovie ===
Non ci sono linee ferroviarie che percorrono la Val Bisagno; la [[stazione ferroviaria]] più vicina è quella di [[Stazione di Genova Brignole|Genova Brignole]], a circa {{M|9&nbsp;|u=km}} da Struppa.
 
== Note ==