San Severo: differenze tra le versioni

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|Amministratore locale = Lidya Colangelo
|Partito = [[Coalizione (politica)|coalizione]] di [[Centro-destra in Italia|centro-destra]]
|Data elezione = [[elezioni comunali in Puglia del 2024#San Severo|24-6-2024]]
|Data istituzione =
|Altitudine = 86
|Abitanti = 49069
|Note abitanti = {{Istat|071|51|2024}}
|Aggiornamento abitanti = 30-11-2024
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti = [[Apricena]], [[Foggia]], [[Lucera]], [[Rignano Garganico]], [[San Marco in Lamis]], [[San Paolo di Civitate]], [[Torremaggiore]]
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|Nome abitanti = sanseveresi
|Patrono = [[Beata Vergine Maria del Soccorso]]
|Festivo = terzaTerza domenica di maggio e il lunedì seguente
|PIL =
|PIL procapite =
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|Didascalia mappa = Posizione del comune di San Severo nella provincia di Foggia
}}
'''San Severo''' ({{IPA|[sanseˈvɛːro]}}, ''Sanzëvírë'' in dialetto locale<ref>{{cita libro|Ciro Pistillo - Attilio Littera|''Dizionario del dialetto di San Severo'', Sottotitolato "Parlë accumë t'ha ffàttë màmmëtë"|2006|Malatesta Editrice}}</ref><ref>{{cita libro|Renzo |Ambrogio|Nomi d'Italia: origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni|2004|Istituto geografico De Agostini}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:49069Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Foggia]] in [[Puglia]].
 
Importante centro di antiche tradizioni mercantili e agricole, è essenzialmente dedito al [[Settore terziario|terziario]]. Il comune, al centro di un reticolo viario nel [[Tavoliere delle Puglie|Tavoliere]] settentrionale, ha un'ampia estensione territoriale.
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=== Il Novecento e i giorni nostri ===
[[File:San Severo Corso Garibaldi.jpg|miniatura|Corso Garibaldi (o Viale della Villa), in una cartolina dei primi anni del Novecento]]
[[File:San Severo Teatro Verdi.jpg|thumb|Il nuovo Teatro Comunale, inaugurato nel 1937]]
Il 29 aprile [[1923]] il principe ereditario [[Umberto II di Savoia|Umberto di Savoia]] visitò la città e inaugurò il grandioso edificio scolastico "Principe di Piemonte". Nel [[1929]] fu inaugurato, invece, il campo sportivo comunale. Il 27 ottobre [[1931]] il ministro delle comunicazioni [[Costanzo Ciano]] inaugurò le [[Ferrovie del Gargano]], che collegano la [[stazione di San Severo]] a una serie di località del [[Gargano]], come [[Ischitella]], Foce Varano e [[Rodi Garganico]] fino a [[Peschici]], mentre il 9 dicembre [[1937]] si aprì per la prima volta il sipario del nuovo [[Teatro Verdi (San Severo)|Teatro Comunale]].
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{{vedi anche|Chiese di San Severo}}
==== Chiesa matrice di San Severino abate ====
{{vedi anche|Chiesa di San Severino abate (San Severo)}}
[[File:Facciata san severino.jpg|thumb|upright|Chiesa di san Severino]]
 
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La chiesa subì notevoli ampliamenti a partire dal [[1200]], mentre gli altari e le opere pittoriche risalgono al periodo compreso tra il [[XVI secolo]] e il [[XVII secolo]].
Fu gravemente danneggiata dal violentissimo [[terremoto della Capitanata del 1627|terremoto del 1627]]. Sul finire del [[XVIII secolo]] fu ridipinta a calce in occasione di un'epidemia e successivamente decorata in stile neobarocco.
{{vedi anche|Chiesa di San Severino abate (San Severo)}}
 
==== Cattedrale di Santa Maria assunta ====
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=== Centro storico ===
{{vedi anche|Chiese di San Severo|Chiesa di San Severino abate (San Severo)|Chiesa di San Lorenzo delle Benedettine}}
[[File:Scorcio San Severo.jpg|thumb|left|upright|Scorcio del borgo antico]]
[[File:San Severo sanlorenzo.jpg|thumb|upright|La facciata di San Lorenzo]]
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Cuore del centro è la severa chiesa matrice di san Severino (anch'essa monumento nazionale), dedicata al primo e principale patrono della città e diocesi, che conserva i prospetti esterni romanici, con rosone e [[archivolto]] in pietra d'età federiciana. La vasta [[Cattedrale di Santa Maria Assunta (San Severo)|cattedrale]], dedicata a [[Assunzione della Vergine Maria|santa Maria assunta]], è frutto di numerosi rimaneggiamenti; all'interno conserva, tra l'altro, una fonte battesimale del [[XII secolo]] e dipinti settecenteschi (di D'Elia, Mollo e altri [[Francesco Solimena|solimeneschi]]). Altri edifici sacri d'interesse storico e artistico sono la collegiata di san Giovanni Battista (con tele di Nicola Menzele) e le chiese di santa Maria del Carmine (con grande cupola affrescata da [[Mario Borgoni]]), sant'Agostino (santuario del Soccorso), san Francesco d'Assisi, sant'Antonio abate, santa Croce, [[santa Maria di Costantinopoli]] (dei cappuccini), san Sebastiano (o della Libera), santa Lucia, santa Maria delle Grazie e san Matteo (o san Bernardino).<ref>Fonte: ''San Severo città d'arte. Nel segno di Dioniso'', a cura di Elena Antonacci, testi di Elena Antonacci, Emanuele d'Angelo e Christian de Letteriis, fotografie di Antonio Soimero, Foggia, Claudio Grenzi Editore, 2006.</ref>
{{vedi anche|Chiese di San Severo|Chiesa di San Severino abate (San Severo)|Chiesa di San Lorenzo delle Benedettine}}
 
Interessanti sono anche il severo palazzo Vescovile, più volte rimaneggiato, e il secentesco palazzo del Seminario, sensibilmente ampliato nell'Ottocento. Il [[Teatro Verdi (San Severo)|teatro comunale]] inaugurato nel [[1937]] e oggi dedicato a [[Giuseppe Verdi]], con una capienza di 800 posti (in origine {{formatnum:1600}}), è il massimo teatro all'italiana di [[Capitanata]] e tra i maggiori di [[Puglia]]<ref>Emanuele d'Angelo, I teatri pubblici di Sansevero dal Settecento ai giorni nostri. L'antica passione teatrale e musicale in un grande centro della Capitanata, «Fogli di periferia», XVII/1-2, 2005 (ma 2007), pp. 73–85.</ref>.
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I santi patroni Severino e Severo sono rispettivamente festeggiati, invece, l'8 gennaio e il 25 settembre. In occasione della solennità di san Severino, a gennaio, si celebra ogni anno la cerimonia della consegna del voto al santo protettore e difensore da parte dell'Amministrazione Comunale, nel corso della quale si ricorda con gratitudine la prodigiosa apparizione del patrono nel [[1528]], cui è dedicata apposita festa che ricorre il sabato precedente la quarta domenica di ottobre.
 
==== Il Caso Tiberio Solis (oe deRievocazione Lisolis)"Carlo V a San Severo" ====
Il 9 maggio di ogni anno il Centro Culturale Luigi Einaudi ricorda, con uno spettacolo teatrale, la cerimonia di consegna dei privilegi da Tiberio Solis (o de Lisolis) portati alla Municipalità di San Severo, dopo averli ottenuti dall'Imperatore Carlo V. I fatti sono avvenuti tra il 1521 ed il 9 maggio 1522. Si festeggia nella stessa data, considerando la concomitanza e la portata storica, anche la festa dell'Europa unita.
 
==== Rievocazione Storica "Carlo V a San Severo" ====
Ogni anno il terzo venerdì di maggio, in apertura della festa patronale, si tiene la rievocazione storica "Carlo V a San Severo".
 
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==== Biblioteche ====
* ''Biblioteca comunale "Alessandro Minuziano"'': la storica istituzione cittadina, in origine denominata ''Ferdinandea'' e poi intitolata al celebre [[Alessandro Minuziano|umanista e stampatore sanseverese]], consta di un patrimonio librario di circa centomila volumi, un fondo antico, con quindici edizioni minuzianee, oltre a rari incunaboli e numerose cinquecentine, secentine e settecentine e una emeroteca. Ha sede di rappresentanza nell'ex edificio scolastico "G. Pascoli".
* ''[[Biblioteca Nardella Cappuccini San Severo|Biblioteca "Padre Benedetto Nardella" dei Frati Minori Cappuccini]]'': ospitata nel secentesco convento di Santa Maria di Costantinopoli, raccoglieè ventimilaintitolata a padre Benedetto Nardella da San Marco in Lamis, direttore spirituale di Padre Pio. Il suo patrimonio è di oltre trentamila volumi sua cui si aggiunge il fondo antico. La sua specializzazione riguarda la mistica, la spiritualità, il fondo su san Pio da Pietrelcina e la storia patrialocale. Negli anni sono state incrementate le sezioni riguardanti la storia, la filosofia, la teologia, la pedagogia e la letteratura. Fa parte del Polo PUG del Servizio Bibliotecario Nazionale. Il suo catalogo, aggiornato quotidianamente, è interamente consultabile on line sull'OPAC dell'ICCU (Istituto Centrale Catalogo Unico) o sul portale delle Biblioteche di Puglia.<ref>{{Cita web|url=http://www.ibisweb.it/bcc/ita/default.htm|titolo=Biblioteca Cappuccini - Roma|sito=www.ibisweb.it|accesso=2024-05-24}}</ref>
* ''Archivio storico comunale'': unito alla Biblioteca comunale, è un'imponente raccolta di documenti sulla vita civile e amministrativa della città in età moderna e contemporanea.
* ''Archivio storico diocesano'': ha sede nel Palazzo Trotta, nei pressi della Cattedrale, e vanta un ricco patrimonio documentario; conserva, infatti, un notevole numero di pergamene, gli archivi vescovili, curiali e capitolari, i fondi delle parrocchie storiche della diocesi e, soprattutto, il fondo musicale del monastero benedettino di San Lorenzo, che comprende, tra l'altro, autografi di importanti musicisti italiani del Settecento.