Raffaele Lombardo: differenze tra le versioni
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Nella DC siciliana fa carriera nella corrente progressista di [[Calogero Mannino]],<ref>{{cita web|url=https://www.blogsicilia.it/palermo/centrodestra-spaccato-serve-registrata-lombardo-talk-sicilia-vertice-maggioranza-rimpasto-coraggio-sanita/1136121/|titolo=“Centrodestra spaccato, serve una registrata”, Raffaele Lombardo parla di rimpasto ma lancia un allarme “serve svolta per la sanità o può degenerare”|accesso=16 maggio 2025}}</ref> del quale viene considerato uno dei delfini, opposto alla corrente facente capo ad [[Antonino Drago]]<ref>{{Cita web|url=http://www.avvenimentionline.it/content/view/181/1/|titolo=Il puparo d'oriente - Left|accesso=12 aprile 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120129205043/http://www.avvenimentionline.it/content/view/181/1/|dataarchivio=29 gennaio 2012|urlmorto=sì}}</ref>. Consigliere ed assessore comunale di [[Catania]], il 22 giugno 1986 viene eletto deputato all'[[Assemblea Regionale Siciliana]] nel collegio di Catania per la DC, con 37.900 voti di preferenza su 204.647 di lista. Il 18 giugno 1991 è rieletto con 64.887 voti di preferenza su 241.659 di lista. Diviene, nell'agosto successivo, assessore regionale agli Enti Locali, nel 45º governo, guidato da [[Vincenzo Leanza]] fino all'aprile 1992, quando si dimette perché coinvolto in due inchieste giudiziarie.
Il 17 dicembre 1994 per le vicende giudiziarie Lombardo lascia con due anni di anticipo l'[[Assemblea regionale siciliana]]. Prosciolto dalle accuse, è eletto nel 1998 vicesegretario del [[Centro Cristiano Democratico]] siciliano. Nell'estate 1997 fa il giro del mondo la notizia che Lombardo avrebbe acquistato in un'asta pubblica per una cifra irrisoria un archivio di libri e affini degli eredi di [[Giovanni Verga]]. Dopo varie polemiche sul perché sull'asta il Comune di Catania non abbia esercitato il diritto di [[prelazione]], Lombardo dona tutto al Comune.<ref>{{Cita news|autore=Alfio Sciacca|url=http://archiviostorico.corriere.it/1997/luglio/26/Verga_archivio_per_milioni_co_0_9707261440.shtml|titolo=Verga, un archivio per 2 milioni|pubblicazione=[[Corriere della Sera]] |data=26 luglio 1997|
Nel giugno 1999 è eletto europarlamentare per il [[Centro Cristiano Democratico|CCD]]. È vicesindaco di Catania nel 2000 nella giunta [[Umberto Scapagnini|Scapagnini]], e si dimette nel 2003 perché eletto [[presidente della Provincia di Catania]] per il centrodestra. Nel 2004, viene riconfermato europarlamentare, dopo le dimissioni di [[Salvatore Cuffaro]] primo eletto, nell'[[Unione dei Democratici Cristiani e Democratici di Centro|UDC]], partito del quale è segretario regionale dalla fondazione fino al 2005. Nell'aprile 2005 costituisce quattro liste, tra cui il [[Movimento per l'Autonomia]] che, raccogliendo complessivamente il 20% circa di voti, si rivelano decisive per rieleggere [[Umberto Scapagnini]] ([[Forza Italia (1994)|Forza Italia]]) sindaco di Catania.
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In seguito alle accuse di gestione antidemocratica del partito rivoltegli da alcuni esponenti dell'UDC siciliana, i cosiddetti "''Quarantenni''", alle richieste di commissariamento degli stessi, all'arrivo di [[Luca Volontè]] in qualità di supervisore e di [[Francesco D'Onofrio]] in qualità di commissario, Lombardo esce definitivamente dall'UDC e lancia il suo Movimento per l'Autonomia, prevalentemente su scala meridionale, con l'intenzione espressa di costituire una sorta di terzo polo in alternativa agli schieramenti tradizionali, come già avvenuto alle elezioni comunali di [[Messina]] del novembre 2005, dove era alleato con l'europarlamentare [[Nello Musumeci]] e la sua Alleanza Siciliana, poi confluita ne [[La Destra]], causando la sconfitta del candidato di centro-destra.
Alle [[Elezioni politiche in Italia del 2006|elezioni politiche del 2006]] si allea con la [[Lega Nord]] di [[Umberto Bossi]] schierandosi quindi con la [[Casa delle libertà]] e [[Silvio Berlusconi]], che nel programma di governo recepisce i punti programmatici per lo sviluppo del [[Italia meridionale|Sud]] del Paese. Ottiene sei deputati e un senatore. Alle [[Elezioni politiche in Italia del 2008|elezioni politiche del 2008]], alleato del [[Popolo della Libertà]], ottiene otto deputati e due senatori, doppiando i voti ricevuti. Lombardo, plurieletto, si dimette dalla Camera il 29 aprile 2008<ref>{{cita web|url=http://www.camera.it/29?shadow_deputato=302777|titolo=Camera <!--creato automaticamente, da ricontrollare manualmente -->
Nel luglio 2012 si dimette da [[Segretario federale]] del [[Movimento per le Autonomie]], al suo posto subentrano l'ex presidente della Regione Calabria [[Agazio Loiero]] (già coordinatore Nazionale del partito) e il senatore [[Giovanni Pistorio]] nominati dal Comitato Federale del Partito.
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Tra le motivazioni della rottura il continuo scontro con l'area del partito facente capo al Ministro [[Angelino Alfano]], al [[Presidente del Senato]] [[Renato Schifani]] ed ai coordinatori [[Giuseppe Castiglione (politico)|Giuseppe Castiglione]] e [[Domenico Nania]] sulle posizioni nei confronti del Governo Regionale siciliano. Dopo la scissione lo scontro all'interno della maggioranza siciliana si acuisce al punto che i deputati del PdL ufficiale votano contro il [[Documento di programmazione economica finanziaria|DPEF]] del Governo<ref>{{Cita news|url=http://palermo.repubblica.it/dettaglio/lars-affossa-il-dpef-governo-verso-la-crisi/1776726|titolo=L'Ars affossa il Dpef, governo verso la crisi|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|data=11 novembre 2009|accesso=19 dicembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091121141830/http://palermo.repubblica.it/dettaglio/lars-affossa-il-dpef-governo-verso-la-crisi/1776726|dataarchivio=21 novembre 2009|urlmorto=sì}}</ref>, mettendo in crisi Lombardo che arriva a dichiarare: «Con la bocciatura del DPEF, c'è stata la dissoluzione della maggioranza».<ref>{{Cita news|url=http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/sicilia/2009/12/02/visualizza_new.html_1623126206.html|titolo=Lombardo, bocciatura Dpef ha dissolto la maggioranza|pubblicazione=[[ANSA]]|data=02 dicembre 2009|accesso=19 dicembre 2009}}</ref>
Nell'ultima settimana di dicembre 2009, Lombardo dà vita al suo terzo Governo nel giro di un anno e mezzo, lasciando fuori il "Pdl ufficiale"<ref>{{Cita news|autore=Emanuele Lauria|url=http://palermo.repubblica.it/dettaglio/lombardo-nomina-la-nuova-giunta-fuori-i-lealisti-dentro-centorrino/1815429|titolo=Lombardo nomina la nuova giunta fuori i lealisti, dentro Centorrino|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|data=28 dicembre 2009|accesso=30 dicembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091231004514/http://palermo.repubblica.it/dettaglio/lombardo-nomina-la-nuova-giunta-fuori-i-lealisti-dentro-centorrino/1815429|dataarchivio=31 dicembre 2009|urlmorto=sì}}</ref> e contando sull'appoggio dei gruppi politici ''MpA'', ''PdL Sicilia'' (un gruppo che si è staccato dal "PdL ufficiale") e ''[[Alleanza per l'Italia]]''. Il [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] si è dichiarato disponibile al dialogo sulle riforme, ma ha escluso ogni altro sostegno al governo Lombardo.<ref>{{Cita news|autore=Emanuele Lauria|url=http://palermo.repubblica.it/dettaglio/regione-fatto-il-lombardo-ter-assegnate-le-nuove-deleghe/1817015|titolo=Regione, fatto il Lombardo-ter Assegnate le nuove deleghe|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|data=30 dicembre 2009|accesso=30 dicembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100104225842/http://palermo.repubblica.it/dettaglio/regione-fatto-il-lombardo-ter-assegnate-le-nuove-deleghe/1817015|dataarchivio=4 gennaio
==== Governo Lombardo quater con il PD ====
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==== Le dimissioni ====
Il 31 luglio 2012 si dimette dinanzi l'[[Assemblea regionale siciliana]] dalla carica di presidente con alcuni mesi di anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato prevista per l'aprile 2013. Lombardo ha dichiarato all'ARS di essersi dimesso per affrontare meglio le vicende giudiziarie che lo vedono coinvolto (è accusato di [[Concorso esterno in associazione mafiosa]]) e per evitare il voto regionale in contemporanea con quello per il rinnovo del parlamento nazionale.<ref>{{cita web|url=http://palermo.repubblica.it/cronaca/2012/07/31/news/lombardo_si_dimette_tra_le_polemiche_in_ottobre_la_sicilia_torna_alle_urne-40100492/|titolo=repubblica <!--creato automaticamente, da ricontrollare manualmente -->
=== Il ritorno da Berlusconi e la non rielezione ===
In occasione delle [[elezioni politiche in Italia del 2013|elezioni politiche del 2013]] Lombardo ricolloca il [[Movimento per le Autonomie]] nella coalizione di centrodestra guidata da [[Silvio Berlusconi]] e che ha come principale alleato la [[Lega Nord]] di [[Roberto Maroni]].<ref>{{Cita news|autore=Antonio Fraschilla|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/01/12/la-sinistra-inaffidabile-lombardo-pdl-fatto-accordo.html|titolo=Lombardo-Pdl, fatto l'accordo|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=12 gennaio 2013|
Il risultato delle [[elezioni politiche in Italia del 2013|elezioni politiche del 2013]] è negativo per l'MpA-Partito dei Siciliani, che non elegge nessun parlamentare. Lombardo, candidato come capolista al [[Senato della Repubblica|Senato]] in [[Sicilia]], non viene eletto.<ref>{{Cita news|autore=Emanuele Lauria|url=http://palermo.repubblica.it/cronaca/2013/02/26/news/fuori_miccich_lombardo_e_giambrone_tutti_i_big_che_perdono_il_posto_a_roma-53443330/|titolo=Fuori Miccichè, Lombardo e Giambrone tutti i big che perdono il posto a Roma|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=26 febbraio 2013|accesso=26 febbraio 2013}}</ref><ref>{{cita web|url=http://elezioni.interno.it/senato/scrutini/20130224/S190000000.htm|titolo=Elezioni del Senato della Repubblica del 24 febbraio 2013.
=== Il rientro in politica ===
Lombardo nel maggio del 2017, dopo la condanna in appello a due anni per voto di scambio e l'assoluzione in primo grado dall'accusa di concorso esterno alla mafia, torna a una ''convention'' del suo partito<ref>{{cita web|url=http://livesicilia.it/2017/05/05/torna-lmpa-ce-lombardo-autonomisti-a-enna-per-ripartire_850688/|titolo=Live Sicilia <!--creato automaticamente, da ricontrollare manualmente -->
Dopo l'assoluzione in appello nel gennaio 2022 nel processo per concorso esterno in associazione mafiosa, decide di rientrare nel suo movimento.
Nel luglio del 2022 partecipa all’assemblea di MpA dove viene presentato il nuovo simbolo e i primi candidati in vista delle regionali che si terranno il 25 settembre in concomitanza con le elezioni politiche anticipate.<ref>{{Cita news|url=https://palermo.repubblica.it/politica/2022/07/12/news/riecco_raffaele_lombardo_a_enna_per_presentare_la_corsa_di_colianni_jr-357561926/|titolo=Riecco Raffaele Lombardo: a Enna per presentare la corsa di Colianni jr|pubblicazione=la Repubblica
== Procedimenti giudiziari ==
=== Corruzione (assolto) ===
Il 22 aprile 1992, è coinvolto in un'inchiesta riguardante irregolarità in un concorso pubblico all'Asl 35 di [[Catania]], con l'accusa di interesse privato in atti d'ufficio e [[abuso d'ufficio]].<ref>{{Cita news|autore=Alfio Sciacca|url=http://archiviostorico.corriere.it/1992/aprile/23/concorso_truccato_cella_assessore_co_0_92042310058.shtml|titolo=concorso truccato: in cella l'assessore|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=23 aprile 1992|
Viene sospeso (ai sensi della legge 55/1990) dalla carica di deputato e ciò fino al 29 settembre dello stesso anno<ref>{{cita web|url=http://www.ars.sicilia.it/deputati/scheda.jsp?idDeputato=579&idLegis=11|titolo=Profilo Deputato Lombardo Raffaele <!--creato automaticamente, da ricontrollare manualmente -->
=== Concorso esterno in associazione mafiosa (assolto) ===
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Nel gennaio del 2022 viene assolto da entrambe le accuse nel secondo processo d'Appello.<ref name="FattoQuotidiano2022"/>
Il 7 marzo 2023 la Cassazione ha confermato la sentenza di assoluzione.<ref>{{Cita web|url=https://www.rainews.it
=== Voto di scambio in favore di Toti Lombardo (assolto) ===
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* [[Pietro Busetta]] (a cura di), ''Un collegamento per lo sviluppo. Le ragioni del sì per il ponte sullo stretto'', Napoli, Liguori, 2005. ISBN 88-207-3826-0
* [[Beppe De Santis]], ''10 buoni motivi per la nascita e il successo del Movimento per l'Autonomia'', Geraci Siculo, Edizioni Arianna, 2005.
* [[Gian Antonio Stella]], ''Tribù s.p.a.
* [[Giorgio Galli]], ''Il decennio Moro-Berlinguer. Una rilettura attuale'', Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2006. ISBN 88-8490-886-8
* [[Iacopo Jacoboni]], ''Votantonio. Viaggio nell'Italia elettorale'', Roma, Donzelli, 2006. ISBN 88-6036-009-9
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|tipologia = incarico di partito
|carica = [[Segretario federale]] del [[Movimento per le Autonomie]]
|immagine =
|periodo = 30 aprile 2005 – 8 luglio 2012
|precedente = ''carica non istituita''
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