Repubblica di Venezia: differenze tra le versioni

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[[File:Ritratto_del_Doge_Andrea_Gritti_-_Tiziano_059.jpg|miniatura|verticale|Il Doge [[Andrea Gritti]] ritratto da [[Tiziano Vecellio|Tiziano]]]]
 
Il [[Doge della Repubblica di Venezia|Doge]] (dal latino ''dux'' , ovvero comandante) era il [[capo di Stato]] della Repubblica di Venezia, l'incarico durava a vita e il suo nome figurava sulle monete, le bolle ducali, le sentenze giudiziarie e le lettere inviate ai governi stranieri. Il suo potere maggiore era quello di promulgare le leggi, inoltre comandava l'esercito durante i periodi di guerra e faceva eseguire a suo nome dal [[Sopragastaldo]] tutte le sentenze giudiziarie<ref>{{Cita|Da Mosto, 1937|p. 102}}.</ref>. L'elezione del Doge era decretata da un'assemblea di quarantuno elettori scelti dopo una lunga serie di elezioni e sorteggi, in modo da evitare i [[Broglio elettorale|brogli]], e una volta eletto il Doge aveva l'obbligo di pronunciare la [[promissione ducale]], un giuramento in cui veniva promessa fedeltà alla Repubblica ed erano riconosciute le limitazioni ai propri poteri<ref>{{Cita|Romanin, 1859|pp. 327-330}}.</ref><ref>{{Cita|Da Mosto, 1937|pp. 16-17}}.</ref>.
La [[Serenissima Signoria]] era l'assemblea di maggior dignità del sistema governativo veneziano ed era composta dal Doge, dal [[Minor Consiglio]] e dai tre capi della [[Quarantia|Quarantia Criminale]]. La Signoria aveva il compito fondamentale di presiedere le maggiori assemblee dello stato: il Collegio dei Savi, il Maggior Consiglio, il Senato e il Consiglio dei Dieci. I membri della Signoria inoltre avevano il potere di proporre e votare le leggi nelle assemblee presiedute e di convocare il Maggior Consiglio in ogni momento. Il Minor Consiglio era eletto dal Maggior Consiglio e si componeva di sei consiglieri eletti tre alla volta ogni otto mesi; siccome rimanevano in carica un anno, i tre consiglieri uscenti per quattro mesi svolgevano il ruolo di Consiglieri Inferiori e presiedevano la Quarantia Criminale in rappresentanza della Signoria. All'interno del Minor Consiglio veniva eletto uno dei [[Tre Inquisitori di Stato]] e in seguito alla morte del Doge eleggeva un Vice Doge e presiedeva la Repubblica con il resto della Signoria<ref>{{Cita|Romanin, 1859|pp. 330-331}}.</ref><ref>{{Cita|Da Mosto, 1937|p. 21}}.</ref>.[[File:Giovanni Bellini, portrait of Doge Leonardo Loredan.jpg|sinistra|miniatura|277x277px|Il Doge [[Leonardo Loredan]] ritratto da [[Giovanni Bellini]]]]Nel corso dei secoli, a Venezia si susseguirono 120 dogi. Tra i nomi più illustri troviamo: