Ercole Consalvi: differenze tra le versioni

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{{Cardinale
|nome=Ercole Consalvi
|immagine= Thomas Lawrence (1769-1830) - Ercole, Cardinal Consalvi (1757-1824) - RCIN 404940 - Royal Collection.jpg
|larghezza=250px
|didascalia=''Ritratto del [[cardinaleCardinale]] Consalvi, opera'' di [[Thomas Lawrence]] del, [[1819]], [[Royal Collection]]
|stemma=Template-CardinalEscudo (notde aErcole bishop)Consalvi.svgjpg
|ruoliricoperti=
*Pro-[[Segretario di Stato (Santa Sede)|Segretario di Stato]] di [[Sua Santità]] <small>(1800)</small>
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== Biografia ==
===Consalvi e Brunacci===
Ercole Consalvi discende da un'aristocratica famiglia di origini [[pisa]]ne: i Brunacci<ref>{{cita web|url=https://www.brunacci.it/consalvi|titolo=Consalvi|accesso=10 maggio 2022}}</ref>.
Nel [[XV secolo]] un suo antenato si trasferì a [[Viterbo]], dove alla sua morte ([[1433]]) fu sepolto nella chiesa di San Sisto (Aloysius Nicolai de Brunaccis Pisanus Civis, anno 1433), e da qui un suo discendente si trasferì a Toscanella (oggi [[Tuscania]]).<br />
 
Fu il nonno di Ercole, Gregorio Brunacci di Toscanella, ad assumere il cognome e le armi del marchese Ercole Consalvi di Toscanella-Roma di modo da ereditarne, secondo disposizioni testamentarie, la grande fortuna. Così scrisse il Consalvi nelle sue "Memorie", precisando appunto di essere un "Brunacci" e non un "Consalvi":
{{citazione|Io nacqui in Roma alli 8 di giugno nel 1757 e fui battezzato col nome di Ercole nella chiesa di S. Lorenzo in Damaso. Io fui il primo di 4 fratelli e una sorella, la quale col terzo fratello morì nelle fasce. I miei genitori furono il marchese Giuseppe Consalvi Romano e la marchesa Claudia Carandini modanese. Il mio avo marchese Gregorio Consalvi non era romano, ma della città di Toscanella. Egli nemmeno era Consalvi, ma Brunacci. La casa Brunacci era una delle più nobili famiglie di Pisa, estinta pochi anni sono in due femmine, ultime di tal famiglia. Da circa un secolo e mezzo uno dei Brunacci di Pisa venne nello Stato Ecclesiastico e si stabilì in Toscanella, e da lui discese l'anzidetto mio avo Gregorio Brunacci, come provano le fedi della sua nascita e quelle dei suoi ascendenti, estratte dai libri parrocchiali. Esisteva in Roma la famiglia Consalvi, di condizione distinta, ma non ascritta alla nobiltà romana. L'ultimo di tale famiglia, per nome Ercole, lasciò la sua eredità al suddetto Gregorio Brunacci, con l'obligo di assumere le armi e casato della sua famiglia, come apparisce dal di lui testamento. Così Gregorio Brunacci divenne Gregorio Consalvi. Con l'aumento delli acquistati beni Consalvi, egli venne a stabilirsi in Roma, dove nacque il mio padre Giuseppe, come ho detto.}}
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Nel [[1796]] è nominato assessore della Commissione militare incaricata di prevenire tumulti rivoluzionari. Quando i francesi guidati da [[Louis Alexandre Berthier]] entrano a Roma nel febbraio del [[1798]], Consalvi è arrestato e rinchiuso nel carcere di [[Castel Sant'Angelo (monumento)|Castel Sant'Angelo]]. In seguito fu esiliato. Dovendo lasciare lo [[Stato Pontificio]], dapprima giunge a [[Napoli]] e, dopo avere tentato invano di raggiungere [[papa Pio VI]], si trasferisce a [[Venezia]].
 
===Cardinal Segretario di Stato (1800 - 1806)===
[[Image:Signature du Concordat.jpg|thumb|left|Il cardinale Consalvi col pontefice [[Pio VII]] nell'atto della firma del concordato tra Francia e Santa Sede (15 agosto 1801)]]
Alla morte di Pio VI (29 agosto [[1799]]), Consalvi è scelto quale segretario del [[conclave]] che si apre il 1º dicembre [[1799]] a [[Venezia]] nel [[monastero di San Giorgio Maggiore]]. Quando i lavori si bloccano per oltre tre mesi, a causa fra l'altro del veto dell'allora [[Imperatore del Sacro Romano Impero]] [[Francesco II d'Asburgo-Lorena|Francesco II d'Asburgo]] sul cardinale Gerdil, Consalvi riesce a fare convergere i voti dei cardinali sul nome del cardinale romagnolo Barnaba Chiaramonti, vescovo di [[Imola]], che è eletto Papa il 14 marzo [[1800]]. L'indomani il nuovo Papa, che ha preso il nome di [[Pio VII]], sceglie Consalvi quale proprio Prosegretario di Stato e l'[[11 agosto]] lo crea [[cardinale]] pur egli avendo soltanto gli [[Ordini minori|Ordini Minori]]: riceverà dallo stesso Pio VII il [[Suddiacono|Suddiaconato]] e il [[Diacono|Diaconato]] rispettivamente il [[20 dicembre|20]] e il [[21 dicembre]] [[1801]], rimanendo diacono a vita.<ref>{{Cita webMiranda|url=http://www2.fiu.edu/~mirandas/bios1800.htm#Consalvi|titolo=The Cardinals of the Holy Roman Church - Biographical Dictionary - Consistory of August 11CONSALVI, 1800|autore=Salvador Miranda|sito=www2.fiu.edu|accesso=2016-11-28Ercole}}</ref>
 
Consalvi ottiene dal Papa mano libera nella riorganizzazione dello [[Stato della Chiesa]], scosso dalla bufera rivoluzionaria. Si circonda di prelati {{chiarire|progressisti|in che senso?}} e costituisce quattro commissioni cardinalizie incaricate di riflettere sulla riforma delle istituzioni. L'amministrazione statale è aperta ai laici, scelti, tuttavia, esclusivamente fra le famiglie aristocratiche. Vi è una certa apertura alla libertà di commercio per i generi alimentari, accompagnata dal blocco delle distribuzioni di grano a prezzi sussidiati. Vi sono riforme sia in campo monetario che fiscale; infine, 35 imposte e tasse differenti sono sostituite da un'unica tassa personale e reale<ref>Per tassa reale si intende una tassa sul patrimonio immobiliare.</ref>.<br />
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Politicamente il Consalvi si segnala per il [[concordato]] che riesce a concludere nel 1801 a [[Parigi]] con Napoleone, dopo ben 13 mesi di faticose trattative da lui condotte con abilità, ma pure con una certa arrendevolezza. Con il Concordato la Chiesa rinunciava ai beni incamerati dallo Stato francese con la [[Costituzione civile del clero]] del 1790. Il Concordato prevedeva anche disposizione favorevoli alla Chiesa, che però Napoleone svuotò di valore con l'aggiunta dei famosi 77 articoli organici ispirati dal [[Talleyrand]]. Consalvi concluse un concordato anche con la [[Repubblica Cisalpina]] e poi con il Regno Italico; anche in questo frangente i rapporti rimasero sempre tesi; in una nota del 30 luglio 1805 inviata al ministro del culto [[Giovanni Bovara]], il cardinale si lamentava delle numerose infrazioni al concordate fatte dai funzionari del Regno Italico, in particolare della «distruzione di tante parrocchie», sottolineando il fatto che ciò fosse avvenuto «senza intelligenza con la Sede Apostolica».<ref>''Storia del Cristianesimo 1878-2005'', Vol. II-La Chiesa e la Modernità, p. 32, Periodici San Paolo, 2005</ref>
 
Il Consalvi riuscì a convincere nel [[18051804]] il Papa a incoronare Napoleone imperatore. Bonaparte, conoscendone l'assoluta fedeltà al Papa e l'abilità politica, e considerandolo quindi un proprio nemico, tramite il cardinal [[Joseph Fesch]] riuscì a raggiungere il proprio scopo: il 17 giugno [[1806]] Consalvi lasciò la Segreteria di Stato.
 
===L'esilio===
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Consalvi partecipa quindi al [[Congresso di Vienna]], dove si distingue come uno dei protagonisti assoluti delle assise; Consalvi ottiene soprattutto la ricostituzione dello [[Stato della Chiesa]] nei confini pre-rivoluzionari con l'eccezione di [[Avignone]] e del [[Contado Venassino]], che restano annessi al [[Regno di Francia]].
 
Negli anni successivi si devono a Consalvi i concordati con lail [[Regno di Baviera]], il [[Regno di Sardegna]] ([[1817]]), la [[Prussia]] ([[1821]]), il Principato[[Regno di [[Hannover]] ([[1823]]), l'[[Impero russo]], il [[Regno di Württemberg]], la [[Spagna]] e il [[Canton Ginevra|Cantone di Ginevra]].
 
In politica interna riprende gli sforzi di riforma, abolendo i privilegi della nobiltà, promulgando i nuovi codici civile e penale e riorganizzando l'istruzione e le finanze. Numerosi sono i documenti pontifici alla cui stesura il Consalvi contribuisce con la propria visione politica. Tra essi il motu proprio del 6 luglio 1816, ''"[[Quando per ammirabile disposizione]]"''. Continuerà la propria politica di promotore delle arti. Egli sarà tuttavia un avversario dei [[Carboneria|Carbonari]].
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Alla morte di [[Pio VII]] il 20 agosto [[1823]], che tanto fedelmente aveva servito, Consalvi lascia la Segreteria di Stato. Si dice tuttavia che il suo successore, l'ottantenne cardinale [[Giulio Maria della Somaglia]], lo consultasse frequentemente. Consalvi andò invece a capo della [[Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli|Congregazione di Propaganda Fide]]. Ma vi stette poco: infatti, appena pochi mesi dopo Pio VII, il 24 gennaio [[1824]] anche Consalvi morì.
 
Il suo testamento del [[1822]], dove istituiva erede universale di tutto il suo patrimonio la [[Congregazione di Propaganda Fide]], riconoscendo ai parenti solo alcune rendite destinate ad esaurirsi alla morte dei titolari, suscitò subito dopo la sua morte un lungo contenzioso legale acceso dal mancato erede conte Negroni<ref>Per l'intera vicenda si veda [http://www.brunacci.it/File/5_Causa_Negroni.pdf La causa Negroni contro Propaganda Fide], "copia del 1827 all'Archivio di Stato di Roma".</ref>, che rivendicava l'estrapolazione del proprio patrimonio familiare da quello del cardinale, con il quale era stato confuso nelle successioni precedenti<ref>Per i rapporti patrimoniali tra il cardinal Consalvi e i conti Negroni si veda la scheda relativa al cardinale [[Andrea Negroni]] nel [http://www.treccani.it/enciclopedia/andrea-negroni_(Dizionario_BiograficoDizionario-Biografico)/ Dizionario biografico Treccani].</ref>. Tutte le cause furono vinte dalla Congregazione.
 
Ricordato non solo per la grande abilità politica e diplomatica, ma anche come uomo giusto e pio, venne sepolto con il fratello Andrea nella [[chiesa di San Marcello al Corso]]. Il cuore fu tumulato a parte, nel [[Pantheon di Roma]] dove, sotto il suo busto, scolpito dallo scultore [[Bertel Thorvaldsen]], si legge:
 
<div style="text-align: center;">
D.O.M.<br />
HERCULI CONSALVI S.R.E. CARD. S. MARIAE AD MARTIRES<br />
Riga 98 ⟶ 100:
AMICI TANTI VIRI POSERUNT<br />
MDCCCXXIIII.
</div>
 
== Dissero di lui ==
Per la moderazione e l'abilità politica dimostrate nelle trattative diplomatiche al [[Congresso di Vienna]], Consalvi ricevette i complimenti dell'ambasciatore inglese [[Robert Stewart, visconte Castlereagh|lord Castlereagh]], che lo definì {{citazione necessaria|"il maestro di tutti noi"}}<ref>Jean Leflon, "Storia della chiesa/2 Restaurazione e crisi liberale (1815-1846)", Storia della chiesa (1977).</ref>.
 
==Note==
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}}
* Alessandro Roveri, ''La Santa Sede tra Rivoluzione francese e Restaurazione: Il cardinale Consalvi, 1813-1815'', Firenze, La Nuova Italia, 1974
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Voci correlate ==
* [[Carandini]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|https://www.brunacci.it/consalvi/|Le famiglie Brunacci - Ercole Consalvi}}
* {{Miranda|id=bios1800.htm#Consalvi|titolo=CONSALVI, Ercole}}
* {{cita web|httphttps://www.brunacci.it/consalvi/iii-comitato-consalviano-2007|Le famiglie Brunacci - III Comitato Consalviano - Ercole Consalvi}}
* {{Miranda|id=bios1800.htm#Consalvi|titolo=CONSALVI, Ercole}}
 
{{Box successione
Riga 140 ⟶ 144:
|carica=Pro-[[Segretario di Stato (Santa Sede)|Segretario di Stato]] di [[Sua Santità]]
|periodo=15 marzo - 11 agosto [[1800]]
|precedente=[[Giuseppe Maria Doria Pamphilj]]<br/><small>([[Segretario di Stato (Santa Sede)|Segretariosegretario di Stato]])</small>
|successivo=se stesso come [[Segreteria di Stato (Santa Sede)|Segretariosegretario di Stato]]
|immagine=Emblem Holy See.svg
}}
Riga 148 ⟶ 152:
|carica=[[Segretario di Stato (Santa Sede)|Cardinale Segretario di Stato]] di [[Sua Santità]]
|periodo=11 agosto [[1800]] - 17 giugno [[1806]]
|precedente=se stesso come pro-[[Segretario di Stato (Santa Sede)|Segretariosegretario di Stato]]
|successivo=[[Filippo Casoni]]
|periodo2=17 maggio [[1814]] - 20 agosto [[1823]]
Riga 178 ⟶ 182:
|carica=[[Biblioteca Apostolica Vaticana|Pro-Bibliotecario di Santa Romana Chiesa]]
|periodo=19 dicembre [[1801]] - 17 giugno [[1806]]
|precedente=[[Francesco Saverio de Zelada]]<br/><small>(Bibliotecariobibliotecario)</small>
|successivo=[[Luigi Valenti Gonzaga]]<br/><small>(Bibliotecariobibliotecario)</small>
|immagine=Emblem Holy See.svg
}}
Riga 234 ⟶ 238:
|carica=[[Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli|Pro-prefetto della Congregazione di Propaganda Fide]]
|periodo=23 marzo [[1822]] - 13 gennaio [[1824]]
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|immagine=Emblem Holy See.svg
Riga 242 ⟶ 246:
|carica=[[Congregazione sopra la correzione dei libri della Chiesa orientale|Pro-prefetto della Congregazione sopra la Correzione dei Libri della Chiesa Orientale]]
|periodo=23 marzo [[1822]] - 13 gennaio [[1824]]
|precedente=[[Francesco Fontana (cardinale)|Francesco Luigi Fontana]], [[Chierici regolari di San Paolo|B.]]<br/><small>(prefetto)</small>
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}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|Cattolicesimocattolicesimo|storia}}
 
[[Categoria:Cardinali nominati da Pio VII|Consalvi, Ercole]]
[[Categoria:Cardinali segretariSegretari di Stato della Santa Sede|Consalvi, Ercole]]
[[Categoria:Camerlenghi del Collegio cardinalizio]]
[[Categoria:Storia dello Stato Pontificio]]