Dolo (Italia): differenze tra le versioni

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|Data elezione=4-10-2021
|Altitudine=
|Abitanti=14940
|Note abitanti={{Istat|027|12|2024}}
|Aggiornamento abitanti=30-4-2024
|Sottodivisioni=[[Arino (Dolo)|Arino]], [[#Sambruson|Sambruson]]<ref>{{cita web|url=http://www.comune.dolo.ve.it/interne/il_territorio_interna.ashx?id=13392&l=1|titolo=Il territorio|editore=Comune di Dolo|accesso=18 gennaio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120930133556/http://www.comune.dolo.ve.it/interne/il_territorio_interna.ashx?id=13392&l=1|dataarchivio=30 settembre 2012|urlmorto=sì}}</ref>
|Divisioni confinanti=[[Campagna Lupia]], [[Camponogara]], [[Fiesso d'Artico]], [[Fossò]], [[Mira (Italia)|Mira]], [[Pianiga]], [[Stra]]
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|Didascalia mappa=Posizione del comune di Dolo nella città metropolitana di Venezia
}}
'''Dolo''' (''El Dolo'' {{IPA|[el 'dɔe̯oˈdɔe̯o]}} in [[lingua veneta|veneto]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:14940Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Venezia]] in [[Veneto]]. È sede dell'[[unione di comuni]] [[Riviera del Brenta#La .22Citt.C3.A0 della Riviera del Brenta.22|"Città della Riviera del Brenta"]].
 
== Geografia fisica ==
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{{citazione|1=Se intese i nemici, levati eri di Piove di Saco, aver brusato alcune case di zentilhomeni e di altri et alcune non aver toco [=toccato], e aver passà tutto il campo la Brenta e la cha' dil Dolo, brusato e ruinato quante case hanno trovato, e ale Gambarare, a San Bruson brusà assa' case di Valieri e Badoeri et altri. Item, vegnando di Padoana, hanno brusà molte case poste su la Brenta, et hanno passato la Brenta a guazo [=a guado], ch'è bassa a la cha' dil Dolo, tutto il campo e il viceré}}
Sull'etimologia del toponimo sono state avanzate altre 4 ipotesi:
# il nome Dolo (Daulo) deriverebbe dall'antica schiatta patavina dei [[Dotto dei Dauli|Dotti dei Dauli]]; sebbene le fonti storiche siano scarse, ad accreditare questa antica tradizione storica è lo stemma civico, che richiama appunto quello della famiglia padovana;
# dal diminutivo di nomi medievali (''Davulus'' e ''Dadulus'');
# nel 1978 Alessandro Baldan afferma che “il nome di Dauli deriva da [[Ca' del Bosco (Dolo)|Ca' del Bosco]]”, un agglomerato di case che sorgeva a est di Dolo; infatti ''dauli'' in greco significa “da luoghi boscosi e legna”;
# dalla figura di Dolo DottoDotti, il quale aveva possedimenti nel territorio; secondo alcuni documenti, la zona veniva chiamata ''volta di Dolo DottoDotti'' e le abitazioni ''le case di Dolo'' o ''del Dolo''.
 
== Storia ==
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Cristoforo Contarini acquistò [[Ca' del Bosco (Dolo)|Ca' del Bosco]], che poi rivendette a Guio Ferragù; Marco della Scola, tra gli altri territori, prese [[Isola del Maltempo|l'Isola del Maltempo]] e Andrea Corbelli i campi della Molinella.
 
=== Famiglia DottoDotti Dolo ===
Terreni carraresi andarono anche a Rambaldo Capodivacca: egli acquistò nel 1406 13 campi e mezzo ad oriente del centro di Dolo e nel 1413 prese in affitto territori dalle monache benedettine di Santa Maria Fistomba. Alla sua morte i territori passarono alla figlia Francesca e al marito Dolo DottoDotti, il quale propose iniziative di recupero del pascolo e dell'agricoltura.
 
Nel 1405, dopo che Dolo DottoDotti si impadronì della zona dove passava strada della Fornace, le monache di Santa Maria di Fistomba per permettere alle derrate agrarie di arrivare al monastero fecero costruire una strada (strada delle Monache) che partiva dalla punta orientale dell'[[Isola del Maltempo]] e giungeva fino a [[Pianiga|Cazzago]].
 
Nel 1459 il monastero, e di conseguenza tutti i suoi territori (compreso Cazzago e Ca' del Bosco), furono uniti al monastero padovano di Santo Stefano. Tra il 1464 e il 1467 Dolo DottoDotti morì e i territori passarono in eredità ai figli; in seguito, tra il 1508 e il 1516 il territorio venne saccheggiato durante la guerra tra [[Venezia]] e la [[lega di Cambrai]].
 
=== Dolo nel XV secolo ===
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=== Ottocento ===
Sotto [[Napoleone Bonaparte]] (dal [[1797]]), e subito dopo sotto il Governo Austriaco, Dolo divenne comune della Provincia di Padova. Alla creazione dei Dipartimenti col ritorno di Napoleone nel 1806, Dolo fu mantenuto nella provincia padovana (Dipartimento del Brenta) e costituito come uno dei Cantoni nel Distretto di Padova. Dal 22 dicembre 1807 venne staccato dall'orbita padovana e aggregato al Dipartimento dell'Adriatico (Provincia di Venezia). Dopo il [[1815]] appartenne al [[Regno Lombardo-Veneto]] e, nel [[1866]], entrò a far parte del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]. Lo Stendardo della Repubblica di San Marco resta come originale testimonianza dell'adesione alla [[Repubblica di San Marco]] del comune durante la guerra contro l'impero Austriaco del 1848.
 
Il 3 novembre 1868, anniversario della [[battaglia di Mentana]] (3 novembre 1867), al fine di allontanare il ricordo della sconfitta garibaldina, dei facinorosi intimarono al parroco del Dolo di spegnere le candele e di chiudere la chiesa<ref>{{Cita libro|autore=Mario Costa Cardol|titolo=Va' pensiero...su Roma assopita|anno=1993|editore=Mursia|città=Milano|p=75}}</ref>.
 
=== L'ospedale ===