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[[File:Bouillon Chartier.JPG|thumb|L'ingresso di Chartier, all'interno di un piccolo cortile nel [[IX arrondissement di Parigi|IX ''arrondissement'']] nel 2010.]]
 
'''Bouillon Chartier''' èsono unouna storicoserie di [[ristorante|ristoranti]] di [[Parigi]]. UbicatoIl primo locale ad essere fondato, ubicato al numero 7 della ''rue du Faubourg Montmartre'', nellanel [[IX arrondissement di Parigi|IX circoscrizione''arrondissement'']], fu fondatoaperto nel [[1896]] e dal 13 aprile [[1989]] è classificato come [[Monumento storico (Francia)|monumento storico]] dallo Stato francese per l'architettura dello stabile e le decorazioni [[Belle Époque|Belle Epoque]] originali<ref name=sito-uff>{{cita web |url=http://www.bouillon-chartier.com/fr/ |titolo=Bouillon Chartier |accesso=20 agosto 2016 |lingua=fr |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160808101458/http://www.bouillon-chartier.com/fr |dataarchivio=8 agosto 2016 |urlmorto=sì }}</ref><ref name=mon-hist-1>{{cita web|url=http://www.culture.gouv.fr/public/mistral/merimee_fr?ACTION=CHERCHER&FIELD_1=REF&VALUE_1=PA00088899 |titolo=PA00088899 Bouillon Chartier |accesso=22 agosto 2016 |lingua=fr}}</ref>. Ad oggi sono stati aperti altri due ristoranti Bouillon Chartier, al 59 di [[Boulevard du Montparnasse]] e di fronte alla [[stazione di Parigi Est]].
 
== Storia ==
Il ristorante ''Bouillon Chartier'' nacque nel [[1896]]. Prende il nome dai fondatori, i fratelli Camille ed Edouard Chartier.
[[File:Cartouches-Chaudun 7 faubourg Montmartre Paris.png|thumb| Cartolina pubblicitaria per ''Cartouches-Chaudun'' (1865).]]
 
Il termine ''bouillon'' (che in senso stretto significa "[[brodo]]" in [[Lingua francese|francese]]) indica un tipo di ristorante che, secondo il concetto ideato a fine Ottocento dal macellaio Pierre Duval, serve piatti semplici e popolari (come appunto il ''bouillon'') a prezzi modici.<ref name="telerama">{{cita news |url=http://www.bouillon-chartier.com/en/news/press/120-la-presse-en-parle-telerama |titolo=Toujours en service&nbsp;! – Chartier&nbsp;: à même la nappe |pubblicazione=Télérama Sortir |data=12 febbraio 2014 |accesso=20 agosto 2016 |lingua=fr |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160821040932/http://www.bouillon-chartier.com/en/news/press/120-la-presse-en-parle-telerama |dataarchivio=21 agosto 2016 |urlmorto=sì }}</ref>
 
[[File:Bouillon Chartier -2.JPG|thumb|L'interno del ristorante.]]
 
Il ristorante dichiara di basare la propria attività sull'idea di «offrire un pasto degno di questo nome a un prezzo modesto» («&nbsp;offrir un repas digne de ce nom à un prix modeste&nbsp;»).<ref name=sito-uff/> Questa linea guida è stata mantenuta costante nell'arco della storia più che secolare del ristorante, che dalla fondazione ha cambiato solo quattro proprietari,<ref name=sito-uff/> e in essa viene identificata la ragione del duraturo successo del locale.<ref name=sawyer/>
 
In passato, nei mobili di legno che si trovano nella sala erano conservati i tovaglioli dei clienti abituali, che potevano così utilizzare sempre il proprio.<ref name=sawyer/>
 
== I Bouillon Chartier oggi ==
Tre Bouillons Chartier sono ancora oggi in attività:
 
* [[1896]]: il primo locale storico, al 7 di rue du Faubourg-Montmartre, nel 9° arrondissement.
* [[1903]]: il Bouillon Chartier al 59 di boulevard du Montparnasse, creato da Édouard Chartier. La sala da pranzo e l'arredamento, con i rivestimenti in ceramica Art Nouveau di Louis Trézel, sono classificati come monumento storico dal 1984<ref>{{cita web|url=http://www.culture.gouv.fr/public/mistral/mersri_fr?ACTION=CHERCHER&FIELD_1=REF&VALUE_1=PA00088659 |titolo=PA00088659 Ancien restaurant Rougeot, actuellement Bistrot de la Gare |accesso=22 agosto 2016 |lingua=fr }}</ref>. Prima del 1903, i locali erano occupati da un commerciante di olio. Dopo il 1923, il locale fu rilevato dal ristoratore Rougeot con il nome di ''Bistro de la Gare'', fino alla successiva amministrazione con il nome di ''Montparnasse 1900''. Il ristorante torna a chiamarsi Bouillon Chartier nel [[2019]].
* [[2022]]: viene aperto un ''Bouillon Chartier Gare de l'Est'' nello stile dell'epoca, al numero 5 di rue du 8 Mai 1945, di fronte alla stazione di Parigi Est<ref>[https://www.parisgourmand.com/restaurant-paris/bouillon-chartier-gare-de-l-est.html Parisgourmand.com - ''Bouillon Chartier Gare de l'Est'']</ref><ref>[https://www.sortiraparis.com/hotel-restaurant/restaurant/articles/272010-bouillon-chartier-la-bonne-adresse-abordable-en-face-de-la-gare-de-l-est Sortiraparis.com - ''Bouillon Chartier, la bonne adresse abordable en face de la Gare de l'Est'']</ref>.
 
=== Altri Bouillon Chartier ===
Il caffè-ristorante ''Le Procope'', al 13 di rue de l'Ancienne-Comédie, è diventato un Bouillon Chartier tra il 1900 e il [[1957]], prima di tornare al suo nome originale, che è stato classificato come monumento storico dal [[1962]].
Un secondo Bouillon Chartier venne aperto nel [[1902]] al 142 del [[boulevard Saint-Germain]]. Le decorazioni originali in stile ''[[art nouveau]]'' della sala, la quale oggi è in uso come parte di un altro ristorante, sono state inserite nella lista dei monumenti storici nel [[1975]]<ref>{{cita web|url=http://www.culture.gouv.fr/public/mistral/mersri_fr?ACTION=CHERCHER&FIELD_1=REF&VALUE_1=PA00088661 |titolo=PA00088661 Ancien bouillon Chartier, actuellement restaurant Le Vagenende |accesso=22 agosto 2016 |lingua=fr }}</ref>.
 
Un altro ristorantesecondo Bouillon Chartier fuvenne aperto un anno dopo, nel [[19031902]], al numero 59142 del [[boulevard du MontparnasseSaint-Germain]],. Le condecorazioni piastrelleoriginali in ceramica distile ''[[LouisArt TrézelNouveau]]'' della sala, iscrittila nelquale registrooggi deiè monumentiin storiciuso nelcome [[1984]].parte Neanchedi questoun localealtro appartieneristorante più(''Brasserie aiVagenende''), gestorisono distate inserite nella Chartierlista dei monumenti storici nel [[1975]]<ref>{{cita web|url=http://www.culture.gouv.fr/public/mistral/mersri_fr?ACTION=CHERCHER&FIELD_1=REF&VALUE_1=PA00088659PA00088661 |titolo=PA00088659PA00088661 Ancien restaurantbouillon RougeotChartier, actuellement Bistrotrestaurant de laLe GareVagenende |accesso=22 agosto 2016 |lingua=fr }}</ref>.
 
Al numero 14 della rue du Faubourg-Saint-Denis fu aperto, in una data posteriore al [[1905]], un altro Bouillon Chartier, che chiuse poi nel [[1938]]. L'interno è particolarmente degno di nota, presentando ricche decorazioni ''Art nouveau'' e diversi pannelli di vetro dipinto di Louis Trézel (tra cui quattro ispirati a un ciclo delle quattro stagioni di [[Alphonse Mucha]]), nonché un bancone realizzato da [[Louis Majorelle]]. Anch'esso, dal 1997, appartiene al registro dei monumenti storici<ref>{{cita web|url=http://www.culture.gouv.fr/public/mistral/mersri_fr?ACTION=CHERCHER&FIELD_1=REF&VALUE_1=PA00086515 |titolo=PA00086515 Immeuble abritant le restaurant Julien |accesso=22 agosto 2016 |lingua=fr }}</ref>.
 
Un altro ristorante, fondato da Camille Chartier al numero 3 della ''rue Racine'', nellanel [[VI arrondissement di Parigi|VI circoscrizione''arrondissement'']], esiste ancora sotto il nome di ''[[Bouillon Racine]]'', ed è a sua volta iscritto nel registro dei monumenti storici dal 1995<ref>{{cita web|url=http://www.culture.gouv.fr/public/mistral/merimee_fr?ACTION=CHERCHER&FIELD_1=REF&VALUE_1=PA00088667 |titolo=PA00088667 Ancien grand Bouillon Chartier |accesso=22 agosto 2016 |lingua=fr }}</ref>.
 
[[File:Paris Chartier 1305.jpg|thumb|upright|I camerieri di Chartier.]]
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L'ingresso di Chartier è situato in un piccolo cortile interno cui si accede da un portone su rue du Faubourg-Montmartre. L'ampia sala ha una superficie totale di circa 280 [[Metro quadrato|m²]] ed è dotata di un soppalco, che porta la sua capienza a 319 posti. Spesso, poiché tradizionalmente il ristorante non accetta prenotazioni, si forma una coda fuori dall'ingresso. Vengono serviti circa 1200 pasti al giorno<ref name=sawyer>{{cita web|url=http://www.huffingtonpost.com/sidonie-sawyer/no-reservations-french-food_b_4832476.html |titolo=No Reservations, No Problems at This Cathedral of Real Basic French Food |autore=Sidonie Sawyer |data=24 febbraio 2014 |accesso=20 agosto 2016 |lingua=en }}</ref>.
 
Vengono serviti piatti semplici della [[Cucina francese|tradizione francese]], come [[Choucroute alsaziana|''choucroute'' alsaziana]], ''[[confit de canard]]'' e ''[[andouillette]]''; gli antipasti vanno dalle ''[[escargotsescargot|lumache]]'' all'uovo sodo con [[maionese]]; i dolci includono la coppa di [[Crema chantilly|panna montata]] e la [[Marmellata di castagne|crema di marroni]]<ref>{{cita web|url=http://www.bouillon-chartier.com/fr/la-carte |titolo=La carte |accesso=22 agosto 2016 |lingua=fr}}</ref>.
 
La sala è in stile tardo ottocentesco, e non ha subito rimaneggiamenti sostanziali dalla fondazione nel 1896.<ref name=sawyer/> Il soffitto è occupato da una grande vetrata, mentre l'illuminazione artificiale è offerta da lampade sferiche. Le pareti sono coperte per buona parte da specchi e decorate con festoni floreali e con l'iniziale "C" di Chartier.
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{cita web|url=http://www.bouillon-chartier.com/fr/ |titolo=Bouillon Chartier |accesso=20 agosto 2016 |lingua=fr }}
*{{cita web |url=http://www.bouillon-chartier.com/en/news/press/122-la-presse-en-parle-vivre-paris |titolo=Garçon, s'il vous plaît&nbsp;! |accesso=20 agosto 2016 |lingua=fr |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160821043004/http://www.bouillon-chartier.com/en/news/press/122-la-presse-en-parle-vivre-paris |dataarchivio=21 agosto 2016 |urlmorto=sì }}
*{{cita web|url=http://www.huffingtonpost.com/sidonie-sawyer/no-reservations-french-food_b_4832476.html |titolo=No Reservations, No Problems at This Cathedral of Real Basic French Food |autore=Sidonie Sawyer |data=24 febbraio 2014 |accesso=20 agosto 2016 |lingua=en }}
*{{cita news |url=http://www.bouillon-chartier.com/en/news/press/120-la-presse-en-parle-telerama |titolo=Toujours en service&nbsp;! – Chartier&nbsp;: à même la nappe |pubblicazione=Télérama Sortir |data=12 febbraio 2014 |accesso=20 agosto 2016 |lingua=fr |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160821040932/http://www.bouillon-chartier.com/en/news/press/120-la-presse-en-parle-telerama |dataarchivio=21 agosto 2016 |urlmorto=sì }}
 
{{portale|Cucina|Parigi}}