Giorgio Sfranze: differenze tra le versioni

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|Attività = generale
|Attività2 = storico
|AttivitàAltre = , [[protovestiario]] e migliore amico dell'[[imperatore bizantino]] [[Costantino XI Paleologo]] ([[1449]]-[[1453]]) e [[mega logoteta]]
|Nazionalità = bizantino
}}
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Le Memorie costituiscono la fonte più importante della caduta dell'impero bizantino, ed è un'opera ispirata a mo' di diario, considerata dagli storici molto precisa, con ottima datazione dei fatti, ed è anche un'opera molto interessante per il modo in cui è scritta, ossia come l'uomo comune bizantino parlava nel [[XV secolo]]. Quest'opera copre gli ultimi anni in cui la casata dei Paleologi, fino alla fine della vita dell'autore ([[1401]]-[[1477]]).
 
Tra il [[1573]] e il [[1575]] [[Macario Melisurgo]], [[metropolita]] di [[Monembasia]], prese come fonte d'ispirazione il testo delle Memorie di Giorgio Sfranze, e di altri testimoni oculari sulla caduta di Costantinopoli, quali: [[Leonardo di Chio]], [[Giorgio Acropolite]], [[Niceforo Gregora]], [[Nicolò Barbaro]], [[Laonikos Chalkokondyles]] e altri. Sulla base di questi testi Macario Melisseno scrisse il [[Chronicon (opera di Macario Melisseno)|Chronicon]], opera che parla della caduta di Costantinopoli, con tutte le fonti dell'epoca,; quest'opera fu fatta spacciare per un documento del [[XV secolo]], ma in realtà era un falso'opera di cent'anni più tardi.
 
== Famiglia ==