Storia del cristianesimo: differenze tra le versioni
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[[File:Eucharistic_bread_and_fish.jpg|miniatura|300px|I simboli [[Arte paleocristiana|paleocristiani]] dei pani e dei pesci presso le [[catacombe di San Callisto]] di [[Roma]]]]
La '''storia del cristianesimo''' tratta della storia della [[Cristianesimo|religione cristiana]] e delle sue istituzioni dalle [[origini del cristianesimo]] nel [[I secolo]] in
Il cristianesimo inizialmente si diffuse da [[Gerusalemme]], in tutto il [[Vicino Oriente]]. Nel IV secolo fu adottato come [[religione di Stato]] dall'[[Regno d'Armenia|Armenia]] nel 301, in [[Regno di Axum|Etiopia]] nel 325, in [[Iberia caucasica|Georgia]] nel 337 e, infine, dall'[[Impero romano]] nel 380. Si diffuse in tutta Europa nel [[Medioevo]] e continuò ad espandersi nel mondo con le [[Esplorazioni geografiche#Le grandi scoperte|grandi scoperte]] dal Rinascimento in poi diventando la [[Religioni maggiori|maggiore religione al mondo]].<ref>{{cita web|url=http://www.adherents.com/Religions_By_Adherents.html|titolo=Religions by Adherents|editore=Adherents.com|accesso=26 dicembre 2011|dataarchivio=15 giugno 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080615140203/http://www.adherents.com/Religions_By_Adherents.html|urlmorto=sì}}</ref> Durante la propria storia, i cristiani hanno sia subito che inflitto [[Persecuzione dei cristiani|persecuzioni]], conosciuto [[Scisma|scismi]] e lotte, talvolta anche cruente, ingaggiate sia tra diverse correnti interne allo stesso cristianesimo sia contro altre religioni. Le prime sono derivate da dispute teologiche che hanno sancito la nascita di diverse Chiese distinte. Le confessioni principali del cristianesimo sono la [[Chiesa cattolica]] romana, la [[Chiesa ortodossa]] orientale e le varie [[Chiese protestanti]]. Le lotte contro altre religioni furono principalmente condotte in due fasi: nei primi secoli contro il [[paganesimo]] e durante il [[Medioevo]] contro gli ebrei<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Sara|cognome=Lipton|data=1995|titolo=The Root of All Evil: Jews, Money and Metaphor in the Bible Moralisée|rivista=Medieval Encounters|volume=1|numero=3|pp=
▲Il cristianesimo inizialmente si diffuse da [[Gerusalemme]], in tutto il [[Vicino Oriente]]. Nel IV secolo fu adottato come [[religione di Stato]] dall'[[Regno d'Armenia|Armenia]] nel 301, in [[Regno di Axum|Etiopia]] nel 325, in [[Iberia caucasica|Georgia]] nel 337 e, infine, dall'[[Impero romano]] nel 380. Si diffuse in tutta Europa nel [[Medioevo]] e continuò ad espandersi nel mondo con le [[Esplorazioni geografiche#Le grandi scoperte|grandi scoperte]] dal Rinascimento in poi diventando la [[Religioni maggiori|maggiore religione al mondo]].<ref>{{cita web|url=http://www.adherents.com/Religions_By_Adherents.html|titolo=Religions by Adherents|editore=Adherents.com|accesso=26 dicembre 2011|dataarchivio=15 giugno 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080615140203/http://www.adherents.com/Religions_By_Adherents.html|urlmorto=sì}}</ref> Durante la propria storia, i cristiani hanno sia subito che inflitto [[Persecuzione dei cristiani|persecuzioni]], conosciuto [[Scisma|scismi]] e lotte, talvolta anche cruente, ingaggiate sia tra diverse correnti interne allo stesso cristianesimo sia contro altre religioni. Le prime sono derivate da dispute teologiche che hanno sancito la nascita di diverse Chiese distinte. Le confessioni principali del cristianesimo sono la [[Chiesa cattolica]] romana, la [[Chiesa ortodossa]] orientale e le varie [[Chiese protestanti]]. Le lotte contro altre religioni furono principalmente condotte in due fasi: nei primi secoli contro il [[paganesimo]] e durante il [[Medioevo]] contro gli ebrei<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Sara|cognome=Lipton|data=1995|titolo=The Root of All Evil: Jews, Money and Metaphor in the Bible Moralisée|rivista=Medieval Encounters|volume=1|numero=3|pp=301–322|accesso=2021-02-12|doi=10.1163/157006795x00019|url=http://dx.doi.org/10.1163/157006795x00019}}</ref> e l'[[Islam]], attraverso le [[crociate]] (ad eccezione della [[crociata contro i catari]], diretta verso una corrente minoritaria di cristiani).
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Secondo quanto raccontano gli ''[[Atti degli Apostoli]]'', a pochi anni dalla [[morte di Gesù]], avvenuta tra il 26 e il 36, il gruppo dei suoi discepoli si ricompose a [[Gerusalemme]] sotto la guida dei [[dodici apostoli]] formando una comunità che doveva contare alcune migliaia di ebrei.<ref name="At1,23-25">{{Cita passo biblico|At|1,23-25}}.</ref> Agli apostoli presto si affiancarono [[sette diaconi]] che dovevano provvedere alle necessità materiali del gruppo e alle opere caritatevoli, ma che poi si dedicarono anche loro alla predicazione.<ref>{{Cita passo biblico|At|6,1-6}}.</ref> I rapporti con le autorità giudaiche dell'epoca non furono semplici e la comunità cristiana fu vittima di sospetti e persecuzioni; il diacono [[Stefano protomartire|Stefano]] venne condannato alla [[lapidazione]] con l'accusa di [[blasfemia]] ed è annoverato per essere stato il primo [[martire]] cristiano.<ref>{{cita|Filoramo, Lupieri e Pricoco, 1997|pp. 90-91}}.</ref><ref>{{cita|Mattei, 2020|pp. 109-110}}.</ref> Con la cristianizzazione del [[centurione]] [[Cornelio (Bibbia)|Cornelio]] ebbe inizio la conversione dei [[paganesimo|pagani]],<ref>{{Cita passo biblico|At|10}}.</ref> dando vita al problema dell'accettazione all'interno della comunità di fedeli non [[circoncisione|circoncisi]], come erano quelli che non provenivano dall'ebraismo. Per dirimere la questione, intorno al 49-52, si tenne quello che è conosciuto come [[concilio di Gerusalemme]] che decise che a loro non dovesse venire imposta la [[Halakhah|legge mosaica]].<ref>{{cita|Filoramo, Lupieri e Pricoco, 1997|pp. 93-94, 103-104}}.</ref>
Nel frattempo il cristianesimo andava a diffondersi per tutto l'[[Impero
Una volta uscita dai confini del giudaismo, i cristiani si trovarono a confrontarsi con la [[religione romana]], dovendo “inserirsi in un ordinamento politico che poneva determinate richieste religiose di tipo totalitario”.<ref name=Brox19>{{cita|Brox, 2009|p. 19}}.</ref> Per i cittadini romani, le vicissitudini dello stato e la volontà degli dei erano inseparabili e da essi dipendeva la sorte dell'impero.<ref>{{cita|Brox, 2009|p. 20}}.</ref> È chiaro che la presenza delle comunità cristiane che si sottraevano ai tradizionali e obbligatori rituali era per molti vista come una minaccia alla ''[[Pax deorum]]'', la situazione di concordia tra divinità e cittadini su cui si basavano le fortune dell'Impero.<ref>{{cita|Brox, 2009|pp. 23, 38}}.</ref> La persecuzione di [[Nerone]] scoppiò nel 64, quando i cristiani furono accusati di avere appiccato il [[Grande incendio di Roma]] che distrusse gran parte della città.<ref>{{cita|Mattei, 2020|pp. 132-133}}.</ref><ref>{{cita|Brox, 2009|p. 45}}.</ref>
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[[File:Nicaea_icon.jpg|miniatura|Icona raffigurante l'imperatore [[Costantino]] al centro con ai lati i vescovi del [[concilio di Nicea]] che sorreggono il testo del [[simbolo niceno-costantinopolitano]] del 381]]
Quando, nel 306, [[Costantino]] divenne imperatore la religione cristiana conobbe una legittimazione e
Oltre a legittimare il cristianesimo, Costantino si propose come garante della sua unità, ritenendo che da essa discendesse anche l'unità del suo impero. Per questo, si trovò personalmente a dover affrontare la questione dell'[[arianesimo]], una dottrina secondo la quale il [[Figlio di Dio]], in quanto "generato", non poteva essere considerato Dio allo stesso modo del Padre; una posizione teologica in netto contrasto con l'ortodossia cristiana con gravi conseguenze teologiche.<ref>{{cita|Duffy, 2001|p. 46}}.</ref><ref name=Brox62>{{cita|Brox, 2009|p. 62}}.</ref> Nel tentativo di dirimere la controversia, l'imperatore convocò nel 325 [[Concilio di Nicea I|un concilio a Nicea]], con lo scopo di stabilire definitivamente il [[dogma]] della Trinità che si concluse con la condanna delle dottrine ariane;
==== La società cristiana del dopo Costantino ====
[[File:Orient méditerranéen de l'Empire romain - Mosaïque byzantine -2.JPG|thumb|sinistra|Un [[mosaico]] [[
Sebbene la religione di stato romana fosse rimasta quella pagana, l'epoca costantiniana rappresentò una svolta senza precedenti per il cristianesimo con effetti che continuarono anche con i suoi successori. Una delle novità conseguenti all'ufficializzazione del cristianesimo furono i frequenti interventi degli imperatori negli affari della Chiesa, anche riguardanti la teologia. Tali ingerenze non furono sempre condivise dai vescovi, che in diverse occasioni sottolinearono la necessità di delimitare le sfere di competenza, un tema che poi proseguirà per secoli.<ref>{{cita|Brox, 2009|pp. 56, 64-65}}.</ref>
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Sottoposto al vescovo vi era il [[clero]], diviso in superiore ([[presbitero|presbiteri]] e [[diacono|diaconi]]) e inferiore ([[suddiacono|suddiaconi]], [[Accolito|accoliti]], [[Ostiario|ostiari]] e [[Lettore (liturgia)|lettori]]). La svolta costantiniana influenzò anche la liturgia che divenne più complessa e strutturata, con sostanziali differenze tra Oriente e Occidente. La festa più importante era la [[Pasqua]], mentre il [[Natale]] iniziò ad essere festeggiato dalla metà del IV secolo.<ref>{{cita|Filoramo, Lupieri e Pricoco, 1997|pp. 361-364, 376-377}}.</ref>
Tra i riti, quello del [[battesimo]] rimaneva il principale, anche per la riaffermazione del [[peccato originale]] da parte di [[Sant'Agostino]] verso la fine del IV secolo. Ai peccatori era concesso di redimersi grazie alla [[Penitenza (sacramento)|penitenza]] che doveva essere pubblico e amministrato da un vescovo. La [[messa]] era divisa in due parti: la prima, pubblica, incentrata sulla lettura dei testi sacri; la seconda parte, riservata ai battezzati, focalizzata sull'[[
La necessità di accogliere un sempre maggior numero di fedeli non più in clandestinità, iniziarono ad essere edificati [[battistero|battisteri]] e le [[Basilica (architettura cristiana)|basiliche]]. Grandi edifici, spesso realizzati riconvertendo i vecchi santuari pagani, sorsero a Roma, in Palestina, ad Antiochia, a [[Betlemme]], a Gerusalemme, a [[Treviri]] e a Costantinopoli.<ref name=Filoramo360>{{cita|Filoramo, Lupieri e Pricoco, 1997|p. 360}}.</ref>
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[[File:Justinian mosaik ravenna.jpg|thumb|L'imperatore [[Giustiniano I]] con il suo seguito, [[Ravenna]], [[Basilica di San Vitale (Ravenna)|Basilica di San Vitale]]. Giustiniano intervenne personalmente nelle controversie [[cristologia|cristologiche]].]]
Dopo la deposizione di [[Romolo Augusto]] del 476 in occidente andarono
In Oriente, nonostante la netta posizione assunta dal [[concilio di Calcedonia]] del 451, le dispute sulla [[Cristologia|natura di Cristo]] non cessarono. Nel 482 l'[[imperatore bizantino]] [[Zenone (imperatore)|Zenone]] promulgò, dietro suggerimento del [[patriarca di Costantinopoli]] [[Acacio (patriarca di Costantinopoli)|Acacio]], l{{'}}''[[Henotikon]]'' ("strumento di unione"). Ciò suscitò una dura reazione da parte di [[papa Felice III]], che lo [[scomunica|scomunicò]], dando vita ad [[scisma acaciano|uno scisma]] tra le due Chiese, per la cui composizione dovettero passare trentaquattro anni, dal 484 al 519, contribuendo ad aumentare ancora le distanze tra la Chiesa di Roma e quella di Costantinopoli.<ref name="Filoramo403"/> Il conflitto con l'Oriente ebbe ripercussioni anche all'interno del cristianesimo occidentale, dove i violenti conflitti tra le fazioni a favore o contrarie all'Impero bizantino divisero la Chiesa.<ref>{{cita|Filoramo, Lupieri e Pricoco, 1997|pp. 404-406}}.</ref>
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[[File:Registrum gregorii, san gregorio magno ispirato dalla colomba, 983 miniatura, treviri stadtbiblithek, 19,8x27 cm.jpg|thumb|verticale|sinistra|[[Gregorio Magno]] in [[cattedra]]. [[Miniatura]] del ''[[Registrum Gregorii]]'']]
La restaurazione dell'Impero d'Occidente voluta da Giustiniano ebbe vita breve: nel 568 i [[Longobardi]], guidati da [[Alboino]], invasero gran parte dell'Italia, piegando la debole resistenza bizantina. I saccheggi perpetrati dagli invasori provocarono la rovina di molte chiese e monasteri, mentre l'organizzazione [[diocesi|diocesana]] fu sconvolta dalla fuga di molti vescovi; l'elezione nel 590 dell’energico [[papa Gregorio Magno]] fu provvidenziale perché vi fosse qualcuno in grado di riordinare la struttura ecclesiastica e, nel contempo, mediare tra Longobardi e Impero.<ref>{{cita|Azzara, 2006|pp. 25-26}}.</ref> Durante il suo pontificato, Gregorio mantenne intese relazioni diplomatiche con i principali regni cristiani e, approfittando della fede cattolica della regina longobarda [[Teodolinda]], vicina peraltro ai "tre capitoli", intavolò con lei un dialogo che gli permise di mantenere la pace nella penisola italiana. Verso la seconda metà del [[VII secolo]] i Longobardi si convertirono completamente al cattolicesimo.<ref>{{cita|Azzara, 2006|
Fin dalla fine del [[V secolo]] era iniziato un lungo processo di [[evangelizzazione]] dei popoli [[Paganesimo|pagani]] e [[Arianesimo|ariani]] o [[Semiarianesimo|semi-ariani]] di origine germanica stanziati nel centro e nord Europa.<ref>{{cita|Frank, 2009|p. 9}}.</ref> Secondo la tradizione, la Chiesa [[irlanda|irlandese]] venne fondata da [[san Patrizio]] nel V secolo e fin da subito il [[cristianesimo celtico]] assunse caratteristiche particolari, sviluppatesi attorno ai [[monastero|monasteri]]. Dai monasteri irlandesi partirono monaci sacerdoti che fondarono abbazie e cappelle in tutta Europa; tra i più celebri vi furono l'abate [[Colombano di Bobbio]], fondatore delle abbazie [[Abbazia di Luxeuil|di Luxeuil]], [[Abbazia di San Gallo|San Gallo]] e [[Abbazia di San Colombano|di Bobbio]], [[Disibodo d'Irlanda]] e [[Fridolino di Säckingen]].<ref>{{cita|Frank, 2009|pp. 9-10}}.</ref>
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[[File:Kyrill&Method.jpg|thumb|sinistra|verticale|[[Cirillo e Metodio]]]]
Nell'862 [[Rastislav di Moravia|Rastislav]], principe della [[Grande Moravia]], chiese ai Bizantini di inviargli alcuni missionari per formare una chiesa locale. Il patriarca [[Fozio di Costantinopoli]] gli inviò due fratelli: [[Cirillo e Metodio]], ottimi conoscenti del mondo slavo. Fu durante tale missione che Cirillo mise a punto il primo alfabeto slavo, il [[Alfabeto glagolitico|glagolitico]], da cui derivò in seguito il [[cirillico]]. Inizialmente la loro predicazione ebbe successo, ma allo loro morte i loro successori furono cacciati dalla Grande Moravia.<ref>{{cita|Gallina, Tabacco e Merlo, 2001|pp. 187-189}}.</ref> Nell'866, il ''[[khan]]'' bulgaro [[Boris I di Bulgaria|Boris I]] (852-889) venne [[battesimo|battezzato]], e con lui tutto il suo popolo. La Bulgaria esitò a schierarsi con Roma o con Costantinopoli, ma alla fine, accettò usi, costumi e tradizioni liturgiche di Bisanzio. La stessa
Nel corso del [[X secolo]] il [[re di Polonia]] [[Mieszko I di Polonia|Mieszko I]], quello di [[re di Ungheria|Ungheria]] [[Stefano I d'Ungheria|Vajk]] e [[Borivoj I]] di [[Boemia]] si convertirono al cristianesimo insieme ai loro rispettivi popoli, oscillando fra l'influenza occidentale e quella di Costantinopoli.
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In Occidente, sulla scia delle riforme monastiche, si sentì la necessità di una riforma completa della Chiesa basata sui valori morali. L'avvio della [[riforma dell'XI secolo]] si deve soprattutto all'imperatore [[Enrico III di Franconia]] e al suo intervento al [[concilio di Sutri]] del 1046 dove impose come nuovo pontefice [[Papa Clemente II|Clemente II]], [[Arcidiocesi di Bamberga|vescovo di Bamberga]] e di spirito autenticamente riformatore.<ref>{{cita|Blumenthal, 1990|pp. 79-80, 86-87}}.</ref> L'impegno dei successivi pontefici e dei teologi che li affiancarono fu fondamentale perché tale processo potesse continuare; essi lottarono duramente contro la [[simonia]] e il [[nicolaismo]], e, nel contempo, rafforzarono l'autorità e l'indipendenza dei vertici della Chiesa. Nel 1059 [[papa Niccolò II]] emanò il ''[[Decretum in electione papae]]'', con il quale si stabilì che l'elezione pontificia si sarebbe svolta durante un sinodo dei [[cardinale|cardinali]].<ref>{{Cita|Montanari, 2006|pp. 138-139}}.</ref><ref>{{cita|D'Acunto, 2020|p. 81}}.</ref> Il grande protagonista della riforma fu [[papa Gregorio VII]] (eletto nel 1073): nel 1075 ribadì il divieto per i laici di investire gli ecclesiastici e, probabilmente nello stesso anno, formulò il ''[[Dictatus papae]]'', ove affermò il principio del primato del papa di Roma e del potere spirituale sull'imperatore e sul potere temporale.<ref>{{cita|Cantarella, 2005|p. 11}}.</ref> Gregorio entrò in conflitto con l'imperatore [[Enrico IV di Franconia]] in quella che è chiamata la "[[lotta per le investiture]]". La disputa, che vedrà [[scomunica|scomuniche]] e deposizioni, penitenze (celebre l'"[[umiliazione di Canossa]]") e ritrattazioni, si concluderà con i successori dei due contendenti, [[papa Callisto II]] e l'imperatore [[Enrico V di Franconia|Enrico V]], che nel 1122 con il [[concordato di Worms]] raggiunsero un compromesso: al papa spettò l'investitura spirituale, mentre l'imperatore si riservò l'investitura temporale dei vescovi e degli abati.<ref name=Treccani>{{Treccani|gregorio-vii-papa-santo_(Enciclopedia-Italiana)/|Gregorio VII papa, santo}}</ref><ref>{{cita|Montanari, 2006|pp. 139-140}}.</ref><ref>{{cita|Blumenthal, 1990|pp. 162-165, 222-223}}.</ref> Dalla riforma la Chiesa cattolica ne uscì profondamente trasformata, assumendo un assetto verticistico basato su un centralismo amministrativo e giuridico simile a quello [[monarchia|monarchico]]. Anche l'attuale organizzazione del clero cattolico, fondata sul celibato e su una netta separazione tra vita laica e consacrata, si deve alla riforma.<ref name="Mont141">{{Cita|Montanari, 2006|p. 141}}.</ref>
Il rafforzamento dell'autorità del vescovo di Roma e la conferma dell'obbligo di [[celibato]] per il clero furono, tuttavia, due dei motivi che contribuirono ad allontanare ancora di più la Chiesa d'Occidente da quella d'Oriente, già da tempo divise su tanti temi, tra cui quello relativo al problema del ''[[Filioque]]''. La crisi ebbe il suo epilogo nel 1054 quando il legato papale [[Umberto di Silva Candida]] e il patriarca [[Michele Cerulario]] si [[scomunica]]rono a vicenda, dando origine al cosiddetto "[[Grande Scisma]]" al
[[File:CouncilofClermont.jpg|thumb|sinistra|[[Papa Urbano II]] al [[concilio di Clermont]] del 1095]]
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I successori di Innocenzo III furono meno energici nel difendere le prerogative del papato dalle ingerenze politiche dell'impero e degli stati nascenti. In particolare, verso la fine del XIV secoli si consumò un grave scontro tra [[papa Bonifacio VIII]] e il potente re di Francia [[Filippo IV di Francia|Filippo il Bello]]. Se il pontefice intendeva esercitare un'alta autorità sovrana su tutti i regni cattolici, Filippo perseguiva il principio per il quale nel suo regno il re è sciolto da ogni autorità, tanto dell'imperatore tanto del pontefice. Il conflitto che ne seguì degenerò fino a spingere il papa a pensare di scomunicare il re francese, ma, il 7 settembre 1303, due sgherri di Filippo fecero prigioniero Bonifacio nell'episodio passato alla storia come "[[schiaffo di Anagni]]".<ref>{{cita|Martina, 1984|pp. 61-63}}.</ref>
Dopo la morte di Bonifacio, avvenuta poco dopo i fatti di [[Anagni]], e dopo il breve papato di [[Papa Benedetto XI|Benedetto XI]], nel 1305, dopo undici mesi di conclave, i cardinali elessero l'[[Arcidiocesi di Bordeaux|arcivescovo di Bordeaux]], [[papa Clemente V]]. Questi prese l'insolita decisione di non recarsi a [[Roma]], ritenuta insicura, ma di spostare la sede pontificia ad [[Avignone]], nel sud della Francia; qui i papi rimasero fino al 1377, quando [[papa Gregorio XI]] decise di fare ritorno in Italia.<ref>{{cita|Martina, 1984|pp. 64-65}}.</ref> Non c'è unanime consenso tra gli storici riguardo al giudizio sul periodo della "[[cattività avignonese]]"; sebbene tutti concordino sul fatto che i papi, anche se giuridicamente liberi e indipendenti, di fatto subirono l'influsso della monarchia francese, tanto che i sette pontefici avignonesi furono tutti francesi, così come la maggioranza dei cardinali, alcuni commentatori hanno sottolineato di come, in realtà, il papato si fosse emancipato dalle pesanti ingerenze delle famiglie nobili romane.<ref>{{cita|Martina, 1984|p. 65}}.</ref><ref>{{cita|Gallina, Tabacco e Merlo, 2001|pp. 278-279}}.</ref> Di certo, durante il soggiorno in [[Provenza]], il papato accrebbe la sua organizzazione, affermandosi come monarchia [[Ierocrazia|ierocratica]] dotata di un apparato burocratico ordinato e strutturato.<ref>{{cita|Gallina, Tabacco e Merlo, 2001|
=== La cristianità alla fine del Medioevo ===
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[[File:St Ignatius of Loyola (1491-1556) Founder of the Jesuits.jpg|miniatura|verticale|[[Ignazio di Loyola]] in un dipinto di [[Peter Paul Rubens]]]]
Già da molto prima che Lutero rendesse pubbliche le sue 95 tesi, all'interno della Chiesa cattolica era emersa l’esigenza di procedere verso una riforma complessiva. Nel 1537 una commissione presieduta dal cardinale [[Gasparo Contarini]] produsse il documento conosciuto come ''[[Consilium de Emendanda Ecclesia]]'' in cui veniva analizzata la situazione della Chiesa di Roma, a cui seguivano alcune raccomandazioni sull'adozione di riforme moralizzatrici.<ref name="AgoVidotto">{{cita|Ago e Vidotto, 2021|p. 84}}.</ref><ref>{{cita|Filoramo e Menozzi, 2008|pp. 158-159}}.</ref> Il diffuso sentimento verso una rinnovata religiosità riguardò anche il popolo, come dimostra lo sviluppo di associazioni religiose laiche, la nascita di nuovi ordini religiosi e il rinnovamento di quelli più antichi. Un esempio fu la riforma dei [[Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo|carmelitani]] ad opera di Santa [[Teresa d'Avila]] e San [[Giovanni della Croce]] che dette origine ai [[Ordine dei carmelitani scalzi|carmelitani scalzi]]. All'interno dell'[[ordine francescano]] sorse il ramo [[Ordine dei frati minori cappuccini|cappuccini]] intenzionato a riproporre una più stretta osservanza della [[regola francescana]]. All'interno dei [[Ordine dei frati predicatori|domenicani]], figure come [[Egidio da Viterbo]] e [[Girolamo Seripando]] furono fondamentali per un rinnovamento all'insegna di una maggiore spiritualità.<ref>{{cita|Filoramo e Menozzi, 2008|pp. 162-164}}.</ref> Nel 1540 venne approvata la regola della [[Compagnia di Gesù]] fondata da [[Ignazio di Loyola]], i cui appartenenti «culturalmente agguerriti e numerosi, esercitarono la loro influenza in campi molteplici diventando l'elemento più dinamico della Chiesa romana»
[[File:Sebastiano Ricci 034.jpg|sinistra|miniatura|[[Sebastiano Ricci]], ''Papa Paolo III ha la visione del Concilio di Trento''. [[Olio su tela]], 1687-1688, [[Piacenza]], [[Palazzo Farnese (Piacenza)|Musei Civici]].]]
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== Quadro storico ==
{{Albero denominazioni cristiane - Mappa attiva}}
==Magistero della Chiesa cattolica==
Il 21 novembre 2024 [[papa Francesco]] ha pubblicato la ''Lettera del Santo Padre Francesco sul rinnovamento dello studio della storia della Chiesa''.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/forte-l-eterno-e-la-misura-dei-tempi-la-teologia|titolo=La riflessione. Bruno Forte: l’Eterno è la misura dei tempi|sito=www.avvenire.it|data=2024-11-23|accesso=2024-11-25}}</ref>
== Note ==
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{{Vedi anche|Bibliografia sulla storia del cristianesimo}}
{{div col|2}}
* {{cita libro|autore=Renata Ago|autore2=Vittorio Vidotto|wkautore2=Vittorio Vidotto|titolo=Storia Moderna|città=Roma|editore=Laterza|anno=2021|isbn=978-88-593-0063-2|sbn=
* {{cita libro|autore=Corrado Augias|wkautore=Corrado Augias|autore2=Mauro Pesce|wkautore2=Mauro Pesce|titolo=Inchiesta su Gesù
* {{cita libro|autore=Elena Bonora|titolo=La Controriforma|città=Roma|editore=GLF editori Laterza|anno=2001|isbn=88-420-6233-2|sbn=
* {{cita libro|autore=Norbert Brox|titolo=Epoca antica|editore=Editrice Queriniana|anno=2009|opera=Storia della Chiesa|isbn=978-88-399-0075-3|sbn=
* {{cita libro|autore=Eamon Duffy|titolo=La grande storia dei papi
* {{cita libro|curatore=Giovanni Filoramo|wkautore=Giovanni Filoramo|curatore2=[[Daniele Menozzi]]|opera=Storia del Cristianesimo|titolo= L'antichità|url=https://archive.org/details/storiadelcristia0000unse_c0t2|editore=Laterza|isbn=88-420-5230-2|anno=1997|città=Roma|autore1=Giovanni Filoramo|autore2=Edmondo Lupieri|autore3=Salvatore Pricoco|wkautore3=Salvatore Pricoco|cid=Filoramo, Lupieri e Pricoco, 1997|sbn=
* {{cita libro|curatore=[[Giovanni Filoramo]]|curatore2=[[Daniele Menozzi]]|opera=Storia del Cristianesimo|titolo=L'età moderna|editore=Laterza|isbn=978-8842065609|anno=2008|città=Roma|autore1=Cesare Alzati|autore2=Paolo Bettiolo|autore3=Emilio Campi|autore4=Roberto Osculati|autore5=Paola Visamara|autore6=Boghos Levon Zekiyan|wkautore6=Boghos Levon Zekiyan|cid=Filoramo e Menozzi, 2008|sbn=
* {{cita libro|autore=Giacomo Martina|wkautore=Giacomo Martina|titolo=La Chiesa nell'età della Riforma|editore=Morcelliana|città=Brescia |annooriginale=1988|anno=1993|cid=Martina, 1993|sbn=
* {{cita libro|autore=Giacomo Martina|titolo=La Chiesa nell'età dell'Assolutismo|editore=Morcelliana|città=Brescia|anno=1990|isbn=978-8837215170|sbn=
* {{cita libro|autore=Paul Mattei|wkautore=Paul Mattei|titolo=Il cristianesimo antico : da Gesù a Costantino|edizione=2. ed.|città=Bologna|editore=Il Mulino|anno=2020|isbn=978-88-15-28618-5|sbn=
* {{cita libro |autore=Barbero Alessandro|wkautore=Alessandro Barbero |titolo=Carlo Magno - Un padre dell'Europa |editore=Laterza |anno=2006 |isbn=88-420-7212-5 |cid=Barbero, 2006}}
* {{cita libro|autore=Isnard Wilhelm Frank|titolo=Epoca medievale|editore=Editrice Queriniana|anno=2009|opera=Storia della Chiesa|isbn=978-88-399-0076-0|sbn=
* {{cita libro|autore=Ute-Renate Blumenthal|titolo=La lotta per le investiture|città=Napoli|editore=Liguori|anno=1990|isbn=88-207-1775-1|sbn=
* {{cita libro|curatore=[[Giovanni Filoramo]]|curatore2=[[Daniele Menozzi]]|opera=Storia del Cristianesimo|titolo= Il Medioevo|editore=Laterza|isbn=88-420-6559-5|anno=2001|città=Roma|autore1=Mario Gallina|autore2=[[Giovanni Tabacco]]|autore3=Grado Giovanni Merlo|cid=Gallina, Tabacco e Merlo, 2001|sbn=
* {{cita libro |autore=Hägermann Dieter |traduttore=G. Albertoni |titolo=Carlo Magno, Il signore dell'Occidente |editore=Einaudi |anno=2004 |isbn=978-88-06-16273-3 |cid=Hägermann, 2004}}
* {{cita libro|autore=Claudio Azzara|titolo=Il papato nel Medioevo|città=Bologna|editore=Il mulino|anno=2006|isbn=88-15-11367-3|sbn=
* {{Cita libro |autore=Jonathan Riley-Smith |titolo=Storia delle crociate |anno=2017 |editore=Mondadori |città=Milano |cid=Riley-Smith, 2017 |ISBN=9788804678113 |SBN=
* {{Cita libro|autore=[[Massimo Montanari]]|titolo=Storia medievale|editore=Laterza|anno=2006|ed=7|isbn=978-88-420-6540-1|cid=Montanari, 2006|sbn=
* {{cita libro|autore=Nicolangelo D'Acunto|wkautore=Nicolangelo D'Acunto|titolo=La lotta per le investiture|editore=Carocci|anno=2020|isbn=978-88-290-0070-8|sbn=
* {{cita libro|autore=Glauco Maria Cantarella|titolo=Il sole e la luna
* {{cita libro|autore=Antonio Padoa-Schioppa|wkautore=Antonio Padoa-Schioppa|titolo=Storia del diritto in Europa
* {{cita libro|autore=Jacques Verger|wkautore=Jacques Verger|titolo=Il rinascimento del XII secolo|editore=Jaca Book|collana=Eredità medievale|anno=1997|isbn=88-16-43307-8|cid=Verger, 1997|sbn=
* {{Cita libro|autore=Edmund Hamer Broadbent|data=1931 |titolo=The Pilgrim Church |anno=1945|url=https://archive.org/details/pilgrimchurchbei0000broa|città=Londra |editore=Pickering & Inglis |isbn=0-7208-0677-1 |lingua=en|cid=Broadbent, 1931}}
* {{cita libro|autore=Christine Chaillot|titolo=Vita e spiritualità delle chiese ortodosse orientali|città=Cinisello Balsamo|editore=San Paolo|anno=2014|isbn=978-88-215-9013-9|sbn=
* {{cita libro|autore=Heribert Smolinsky|città=Brescia|editore=Queriniana|anno=1995|isbn=88-399-0077-2|titolo=Epoca moderna|volume=1|opera=Storia della Chiesa|sbn=
* {{cita libro|autore=Jacques Le Goff|wkautore=Jacques Le Goff|titolo=San Luigi|città=Torino|editore=Einaudi| anno=1996|isbn=978-88-06-12700-8|sbn=
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