NASCAR Cup Series: differenze tra le versioni
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{{Campionato motoristico
|nome = NASCAR Cup Series
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|squadre = a numero aperto
|motori = 3 case costruttrici:<br/>{{Bandiera|USA}} [[Chevrolet]]<br/>{{Bandiera|USA}} [[Ford]]<br/>{{Bandiera|JPN}} [[Toyota]]
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|anno dati = [[NASCAR Cup Series
|pilota campione = {{Bandiera|USA}} [[Joey Logano]]
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|sito web = [http://www.nascar.com/series/cup/ NASCAR.com]
|stagione attuale = [[NASCAR Cup Series
}}
Le '''NASCAR Cup Series''' sono un campionato automobilistico riservato alle ''[[stock car]],'' organizzato, gestito e di proprietà della [[NASCAR]] (''National Association for Stock Car Auto Racing'').
Nel corso degli anni la [[Serie sportiva|serie]] ha avuto diverse denominazioni: al suo esordio, nel 1949, assume il nome di '''''Strictly Stock Series''''', per poi denominarsi '''''Grand National Series''''' dal 1950 fino al 1970. Nel 1971 la NASCAR conclude un contratto di sponsorizzazione con la [[R. J. Reynolds Tobacco Company|R.J. Reynolds Tobacco Company]] e il campionato assume la denominazione di '''''Winston Cup Series''''' fino al 2003. Quando lo stesso contratto venne stipulato con la [[Sprint Nextel Corporation]] la serie diventò '''''NEXTEL Cup Series''''' (2004–2007). Dal 2008 la NEXTEL decise di promuovere il marchio Sprint, di sua proprietà, ed alla serie venne attribuito il nome di '''''Sprint Cup Series'''''<ref name="ChangeNameSprint">{{cita web
|url=http://www.nascar.com/2007/news/headlines/cup/07/06/sprint.nextel.cup.name.change/index.html
|titolo=Officials to announce series name change to Sprint Cup
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|urlmorto=sì
}}</ref>. Nel dicembre 2016 fu annunciato che dal 2017 la serie avrebbe preso la denominazione di '''''Monster Energy NASCAR Cup Series'''''. Dal 2020, sulla scorta delle altre leghe sportive professionistiche statunitensi, la NASCAR prende la decisione di non affiancare al nome della propria competizione alcun marchio, denominando la serie '''''NASCAR Cup Series''''', pur avendo come ''premier partners'' [[Anheuser-Busch|Busch Beer]], [[Coca-Cola]], [[GEICO]] e [[Xfinity]].<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.nascar.com/news-media/2019/12/05/nascar-introduces-premier-partners-of-nascar-cup-series/|titolo=NASCAR introduces Premier Partners of NASCAR Cup Series: Busch Beer, Coca-Cola, GEICO, Xfinity}}</ref>
Il vincitore del campionato piloti è determinato da un sistema di punteggio in cui i punti vengono assegnati in base ai piazzamenti al termine della gara e al numero di giri in cui il pilota è stato in testa alla gara stessa. La stagione è divisa in due parti. Dopo le prime 26 gare,
La serie ha radici profonde nel [[sud-est degli Stati Uniti d'America]], area in cui si corrono metà delle 36 gare stagionali. Nel [[NASCAR Sprint Cup Series 2009|2009]] la [[Daytona 500]], la gara più prestigiosa, è stata seguita in [[TV]], di circa 16 milioni di spettatori nei soli Stati Uniti<ref name=":6">
{{cita web
|url=http://www.jayski.com/pages/tvratings2009.htm
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|urlmorto=sì
}}
</ref>. Nonostante tutte le gare si tengano negli [[Stati Uniti d'America]], in passato alcune gare si sono corse in [[Canada]],
Le vetture della ''Cup Series'' sono uniche nel mondo dell'automobilismo. I [[Motore|motori]] sono sufficientemente potenti da permettere di raggiungere velocità superiori ai 320 [[Chilometro orario|km/h]] (200 [[Miglio orario|mph]]), ma il peso elevato, unito
==Storia==
===Le origini: ''Strictly Stock''
{{cita web|url=http://racing-reference.info/raceyear?yr=1949&series=W|titolo=NASCAR Strictly Stock Results for 1949|editore=racing-reference.info|lingua=en|accesso=24 settembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070302055550/http://www.racing-reference.info/raceyear?yr=1949&series=W|dataarchivio=2 marzo 2007|urlmorto=sì}}
</ref>
La [[Gara inaugurale delle NASCAR Strictly Stock Series 1949|corsa inaugurale]] viene organizzata nel [[Charlotte Speedway]] il 19 giugno 1949, che vede la vittoria di [[Jim Roper]] dopo che il primo pilota a tagliare il traguardo di quella corsa, [[Glenn Dunaway]], viene squalificato per aver montato degli ammortizzatori posteriori non regolamentari.<ref>{{Cita web|url=http://www.dailypress.com/sports/motorracing/dp-68984sy0mar17,0,4238057.story?coll=dp-auto-utility|titolo=No. 9: The first race - dailypress.com|sito=web.archive.org|data=29 ottobre 2013|accesso=9 agosto 2024|dataarchivio=29 ottobre 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131029195923/http://www.dailypress.com/sports/motorracing/dp-68984sy0mar17,0,4238057.story?coll=dp-auto-utility|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.racing-reference.info/race-results/1949-01/W/|titolo=1949-01}}</ref> L'anno successivo, nel 1950, la NASCAR vuole dare un'impostazione al campionato più nazionale e professionistica e cambia subito nome alla serie, rinominandola ''[[Grand National Series]]'', nome che rimane invariato fino al 1971. Il campionato del 1949 rimane comunque ufficialmente riconosciuto nell'albo d'oro della NASCAR e il circuito di Martinsville, protagonista della gara inaugurale, è l'unico circuito ancora attualmente utilizzato tra quelli dove vi sono state gare nella prima stagione delle ''Cup Series''.
[[File:Petty, Richard (Whitehouse) crop.jpg|thumb|left|Il sette volte campione della Winston Cup [[Richard Petty]].]]
A differenza delle normali competizioni automobilistiche che si svolgono su diverse gare ognuna organizzata in un ''weekend'' di gara, i primi anni delle ''Grand National Series'' si caratterizzano per un elevatissimo numero di gare, che in alcuni casi raggiungono anche il numero di sessanta a stagione (con due o tre gare corse per fine settimana o con due gare organizzate contemporaneamente lo stesso giorno).
Inoltre, nei primi anni la maggior parte delle corse delle ''Grand National Series'' si tengono su [[Circuito ovale|ovali]] sterrati di lunghezza variabile dal quarto di [[Miglio (unità di misura)|miglio]] al miglio intero (fino al miglio gli ovali vengono denominati negli Stati Uniti come ''short tracks''): nelle prime 221 gare appartenenti alle ''Grand National Series'', ben 198 sono state disputate su ovali sterrati. La prima pista asfaltata utilizzata nelle ''Cup Series'' è [[Darlington Raceway|quella di Darlington]], inaugurata nel 1950 e lunga 1,6 miglia. Ancora nel 1959, quando viene inaugurato il [[Daytona International Speedway|circuito di Daytona]], la maggior parte delle gare del campionato si disputa su piste sterrate. Soltanto a partire dagli anni '60 il numero dei circuiti sterrati utilizzati si riduce notevolmente, soprattutto a causa della costruzione dei ''superspeedway'' asfaltati (come [[Talladega Superspeedway|quello di Talladega]]) o dell'asfaltatura dei circuiti precedentemente utilizzati.<ref name=":1">{{Cita pubblicazione|autore=Greg Fielden|anno=2004|mese=settembre|titolo=NASCAR Cleans Up|rivista=Speedway Illustrated}}</ref>
L'[[Home State 200 1970|ultima gara]] appartenente alle ''Grand National Series'' ad essere disputata su un circuito sterrato (fino ad un temporaneo ritorno, avvenuto tra il 2021 e il 2023) si tiene il 30 settembre 1970 presso lo [[State Fairgrounds Speedway]] di [[Raleigh (Carolina del Nord)|Raleigh]] ([[Carolina del Nord|North Carolina]]): a vincere la "gara di addio" allo sterrato è [[Richard Petty]] alla guida di una [[Plymouth (azienda)|Plymouth]].<ref name=":1" /><ref>{{Cita web|url=https://www.racing-reference.info/race-results/1970_Home_State_200/W/|titolo=1970 Home State 200}}</ref>
===L'inizio dell'era moderna: le ''Winston Cup Series''===
Il 1971 è l'anno della svolta per le ''Cup Series''. Il [[ublic Health Cigarette Smoking Act|''Public Health Cigarette Smoking Act'']], approvato l'anno precedente dal [[Congresso degli Stati Uniti]], vieta esplicitamente la pubblicità del [[tabacco]] e dei suoi prodotti derivati in televisione. Le grandi aziende produttrici, per aggirare il divieto, cambiano quindi strategia per promuovere i loro prodotti, riversandosi anche nel mondo dell'automobilismo. Nel 1971, appunto, la NASCAR conclude un accordo di ''sponsorship'' con la [[R. J. Reynolds Tobacco Company|R.J. Reynolds Tobacco Company]] per promuovere il proprio marchio [[Winston (sigarette)|Winston]], con la conseguenza che il campionato da quel momento in poi fino al 2003 prende il nome ufficiale di ''Winston Cup Series'' (con l'appellativo ''Grand National'' che scompare a partire dal 1986).<ref>{{Cita news|url=https://www.newspapers.com/article/the-gaffney-ledger-name-changes-slated-f/40808279/|titolo=Name changes slated for Grand National, LMS series|pubblicazione=The Gaffney Ledger|data=1985-10-30|p=12|accesso=9 agosto 2024}}</ref>
È l'inizio di quella che viene considerata l'era moderna delle ''Cup Series'', dovuta al grande afflusso di denaro sulla competizione (e quindi ad un aumento dei montepremi) ma anche ad altri avvenimenti, tra cui la successione avvenuta nella gestione della [[NASCAR]] tra [[Bill France Sr.]] e suo figlio [[Bill France Jr.]], che porta un'ondata di rinnovamento nella competizione. La NASCAR decide innanzitutto di ridurre il numero delle gare previste per ogni stagione, portandole [[NASCAR Winston Cup Series 1971|dalle 48 del 1971]] a 31 nel [[NASCAR Winston Cup Series 1972|campionato 1972]] e di eliminare completamente le gare disputate su ovali sterrati o inferiori al quarto di miglio. Nel 1975 viene quindi introdotto un nuovo sistema di punteggio su suggerimento del giornalista Bob Latford (richiesto dallo stesso Bill France Jr.), che obbliga ogni pilota che vuole competere per il campionato a partecipare ad ogni singola gara, senza selezionare (come avveniva in precedenza) le gare a cui partecipare in funzione dei punti che venivano attribuiti ad ogni singolo evento.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Jason Mitchell|anno=2001|mese=ottobre|titolo='How Do They Do That?': Winston Cup Point System|rivista=Stock Car Racing|volume=36|numero=10|ISSN=0734-7340}}</ref> Il sistema di punteggio approvato nel 1975 rimane invariato fino al 2004, quando vengono introdotti i ''playoff''.
Contemporaneamente è l'inizio dell'epoca dello sport in generale trasmesso in [[televisione]]. Fino al 1970 è la [[ABC (Stati Uniti d'America)|ABC Sports]] a trasmettere in diretta alcune gare delle ''Cup Series'', ovvero quelle di Talladega, North Wilkesboro, Darlington, Charlotte e Nashville. Il numero di telespettatori non è soddisfacente per la rete, che decide dunque di trasmettere soltanto dei segmenti registrati in altre trasmissioni sportive. Quindi, nel 1979 i diritti televisivi passano alla [[CBS]], che come primo evento trasmette la [[Daytona 500 1979|Daytona 500 di quell'anno]] in diretta senza alcuna interruzione. La gara si decide all'ultimo giro: [[Cale Yarborough]] e [[Donnie Allison]] sono in testa alla gara e si scontrano nel tentativo di superarsi a vicenda, con la gara che viene vinta dal "terzo incomodo" [[Richard Petty]]. Subito dopo la conclusione della gara, Yarborough, Allison e suo fratello [[Bobby Allison|Bobby]] si scontrano fisicamente in diretta televisiva nazionale: un vero e proprio ''spot'' per promuovere il campionato, coincidente anche con uno straordinario successo di pubblico in televisione (dovuto anche ad una notevole ondata di maltempo che colpisce buona parte della [[East Coast|costa orientale]] degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]).
Per aumentare ancora più il livello della competizione, oltre ad attribuire un notevole premio in denaro per il vincitore del campionato, nel 1985 la R.J. Reynolds e la NASCAR offrono un premio di 1 milione di dollari, denominato ''[[Winston Million]]'', al pilota in grado di vincere nello stesso anno almeno tre delle quattro gare considerate più importanti dell'intero calendario delle ''Cup Series'': la Daytona 500, la Winston 500, la Coca-Cola 600 e la Southern 500 (le cosiddette ''Crown Jewels'' delle ''Cup Series''). Fino al 1997 (anno di dismissione del premio) soltanto due piloti sono riusciti a vincere il premio, ovvero [[Bill Elliott]] nel [[Winston Cup Series 1985|1985]] e [[Jeff Gordon]] nel [[Winston Cup Series 1997|1997]].<ref>{{Cita web|url=https://stockcarracing.fandom.com/wiki/Winston_Million|titolo=Winston Million|sito=Stock Car Racing Wiki|lingua=en|accesso=9 agosto 2024}}</ref> Dal 1998 fino al 2002 viene introdotto un nuovo premio, il ''[[Winston No-Bull 5]]''.<ref>{{Cita web|url=https://stockcarracing.fandom.com/wiki/Winston_No_Bull_5|titolo=Winston No Bull 5|sito=Stock Car Racing Wiki|lingua=en|accesso=9 agosto 2024}}</ref>[[File:Dale Earnhardt visits Langley AFB.jpg|thumb|left|Il sette volte campione della ''Winston Cup'' [[Dale Earnhardt]].|353x353px]]Gli anni '90 sono il periodo di più grande successo delle ''Cup Series'', che cominciano a disputare una gara all'anno anche nel prestigioso [[Indianapolis Motor Speedway|circuito di Indianapolis]] (fino a quel momento "patrimonio" quasi esclusivo delle ''[[IndyCar Series]]'') a partire [[Brickyard 400 1994|dal 1994]]. È il periodo in cui cresce il mito di un pilota che prende il testimone del grande [[Richard Petty]], ovvero [[Dale Earnhardt]], che si guadagna il nomignolo di ''The Intimidator'' per il suo stile di guida aggressivo nei confronti degli avversari.<ref>{{Cita web|url=http://www.carophile.org/greatest-race-car-drivers-of-all-time/4/|titolo=10 Greatest Race Car Drivers of All Time - Page 4 of 10 - Carophile|sito=web.archive.org|data=9 aprile 2017|accesso=9 agosto 2024|dataarchivio=9 aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170409021341/http://www.carophile.org/greatest-race-car-drivers-of-all-time/4/|urlmorto=sì}}</ref> Earnhardt diventa un'icona delle ''Cup Series'' non solo per aver vinto ben sette campionati (record eguagliato solo dal già menzionato Petty e poi successivamente da [[Jimmie Johnson]]) e gareggiato anche contro suo figlio, [[Dale Earnhardt Jr.]], ma anche per la sua [[Morte di Dale Earnhardt|tragica fine]] avvenuta nella [[Dyatona 500 2001|Daytona 500]] del 18 febbraio 2001.<ref>{{Cita web|url=https://www.espn.com/classic/s/2001/0218/1094180.html|titolo=ESPN Classic - Earnhardt dies instantly of head injuries|sito=www.espn.com|accesso=9 agosto 2024}}</ref> L'incidente provoca un periodo di profondo ripensamento nella NASCAR, che da quel momento si impegna maggiormente sul fronte della sicurezza dei piloti (soltanto nel decennio 1991-2001 [[Incidenti mortali delle NASCAR Cup Series|sono morti cinque piloti]], di cui tre nel velocissimo circuito di Daytona).<ref>{{Cita web|url=http://www.nascar.com/SPECIAL/er/html_version/|titolo=nascar|sito=web.archive.org|data=12 febbraio 2007|accesso=9 agosto 2024|dataarchivio=12 febbraio 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070212095012/http://www.nascar.com/SPECIAL/er/html_version/|urlmorto=sì}}</ref>
=== Le ''Nextel Cup Series'' e le ''Sprint Cup Series'' ===
Nel 1998 le più grandi compagnie dell'industria del tabacco, tra cui la [[R. J. Reynolds Tobacco Company|R.J. Reynolds]], concludono un [[Tobacco Master Settlement Agreement|mega-accordo stragiudiziale]] con le 46 [[Procuratore generale|procure federali]] che hanno intentato loro causa attribuendogli il dovere di risarcire di milioni di dollari il sistema sanitario federale per i danni provocati dai loro prodotti. In cambio dell'interruzione delle cause, che avrebbero comportato miliardi di dollari di risarcimento (ponendo in grave rischio le ''corporation'' del tabacco), le compagnie accettano non solo di risarcire dei danni, ma anche di interrompere diverse pratiche di sponsorizzazione e promozione dei loro prodotti, tra cui la sponsorizzazione di grandi eventi sportivi.<ref>{{Cita libro|cognome=Internet Archive|titolo=The Cigarette Century|url=http://archive.org/details/cigarettecentury00bran|accesso=9 agosto 2024|data=12 marzo 2007|editore=Basic Books|ISBN=978-0-465-07047-3}}</ref>
In conseguenza di questo, e nonostante il rinnovo dell'accordo con la NASCAR per un ulteriore quinquennio, nel 2002 arriva l'annuncio da parte della R.J. Reynolds di non voler essere più ''main sponsor'' della competizione a partire dalla stagione 2004 esercitando una clausola nel contratto appena concluso che autorizza la R.J. Reynolds di ritirarsi dalla ''sponsorship'' nel caso la NASCAR avesse trovato un altro sponsor.<ref>{{Cita web|url=https://www.autoweek.com/racing/nascar/a42232028/how-rj-reynolds-sponsorship-winston-cup-became-nascar-game-changer-in-1971/|titolo=How R.J. Reynolds' Sponsorship, Winston Cup Became NASCAR Game Changer in 1971}}</ref><ref name=":2">{{Cita web|url=https://www.motortrend.com/news/030619-next/|titolo=Nextel to Replace Winston as Lead NASCAR Series Sponsor for 2004}}</ref> Per rimpiazzare il marchio [[Winston (sigarette)|Winston]], la [[NASCAR]] annuncia di aver chiuso un nuovo accordo di sponsorizzazione la compagnia di telecomunicazioni [[Nextel Communications|Nextel]] e a partire dalla [[NASCAR Nextel Cup Series 2004|stagione 2004]] il campionato assume la denominazione di ''Nextel Cup Series''.<ref name=":2" /> Appena quattro anni dopo, nel 2008, arriva una nuova denominazione, ''Sprint Cup Series'', dopo la fusione tra Nextel e Sprint.<ref>{{Cita web|url=https://www.aftermarketnews.com/nascar-s-premier-series-to-be-named-nascar-sprint-cup-series-in-2008/|titolo=NASCAR’s Premier Series to Be Named NASCAR Sprint Cup Series in 2008}}</ref>
A segnare questo periodo è un calo di interesse nei confronti delle ''Cup Series'' dopo il ''boom'' degli anni '90, segnato anche da alcune polemiche in merito all'allontanamento del campionato dai suoi luoghi di origine, ovvero il ''southeast'' degli Stati Uniti,<ref>{{Cita web|url=https://bleacherreport.com/articles/1046666-nascar-north-wilkesboro-and-other-forgotten-tracks-of-the-sport|titolo=NASCAR: North Wilkesboro and Other Forgotten Tracks of the Sport|autore=James D'Eletto|sito=Bleacher Report|lingua=en|accesso=9 agosto 2024}}</ref><ref name=":3">{{Cita web|url=https://www.theamericanconservative.com/the-decline-and-fall-of-nascar/|titolo=The Decline and Fall of NASCAR|autore=Wells King|sito=The American Conservative|data=20 aprile 2022|lingua=en|accesso=9 agosto 2024}}</ref> e per l'arrivo di casa automobilistica straniera a partire dal 2004, cioè la [[Toyota]], nelle competizioni NASCAR. Ad essere investita dalle critiche è soprattutto la [[famiglia France]], accusata di voler ampliare il mercato di possibili appassionati alle competizioni NASCAR ad aree tradizionalmente lontane da questo tipo di gare (un processo cominciato a partire dagli anni '90, con l'introduzione di gare in California e in Nevada,<ref name=":3" /> e di detenere un controllo esclusivo e autoritario sulla competizione.<ref>{{Cita web|url=http://www.speedwaymedia.com/Articles/05/092305Poe.asp|titolo=As the NASCAR dictatorship turns|accesso=31 agosto 2024|dataarchivio=13 dicembre 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071213033559/http://www.speedwaymedia.com/Articles/05/092305Poe.asp|urlmorto=sì}}</ref> Le critiche non hanno lasciato da parte neanche le nuove riforme introdotte nel 2016, riguardo al sistema dei ''playoff'' e al cosiddetto ''charter system.''
=== I ''playoff'' e il ''charter system'' ===
La [[NASCAR Winston Cup Series 2003|stagione 2003]] si conclude con la vittoria del campionato da parte di [[Matt Kenseth]]. Il pilota della [[RFK Racing|Roush Racing]] riesce a vincere il campionato soprattutto grazie ai suoi piazzamenti regolari e nonostante una sola vittoria ottenuta in tutta la stagione, a Las Vegas. Il successivo 21 gennaio 2004, alla vigilia della prima stagione dopo l'era delle ''Winston Cup Series'', la NASCAR comunica di introdurre un sistema di ''playoff'' con lo scopo di determinare senza discussioni il vero campione delle ''Cup Series''.<ref name=":4">{{Cita web|url=https://frontstretch.com/2020/04/25/turn-back-the-clock-nascar-2004-a-new-era-begins-with-the-chase/|titolo=Turn Back the Clock NASCAR 2004: A New Era Begins With the Chase|autore=Brandon Hauff|sito=Frontstretch|data=25 aprile 2020|lingua=en|accesso=9 agosto 2024}}</ref> Il sistema (che prende ispirazione da quello utilizzato nelle ''[[USAR Hooters Pro Cup Series]]'' e che viene denominato ''Chase for the Championship''), in prima battuta, aumenta il numero di punti attribuiti a chi vince ogni singola gara e e divide la stagione in due parti. Nella prima parte della stagione, la ''regular season'', ogni pilota concorre ad acquisire più punti per qualificarsi ai ''playoff''; nella seconda parte, invece, nonostante le gare vedano partecipare tutti i piloti iscritti, soltanto quelli qualificatisi hanno la possibilità di diventare campioni delle ''Cup Series'', venendo progressivamente eliminati con l'avvicinarsi dell'ultima gara. Il sistema dei ''playoff'' tenta così di emulare quello delle maggiori leghe professionistiche statunitensi con lo scopo di aumentare lo spettacolo e la competizione tra i piloti in ogni singola gara della stagione. Negli anni la NASCAR ha modificato per ben cinque volte il sistema di accesso alla fase finale delle ''Cup Series'', aumentando fino a 16 i piloti che vi hanno accesso.<ref name=":4" />
Altra novità di rilievo è l'introduzione del ''charter system'', ovvero di un sistema di vere e proprie licenze che la NASCAR concede alle squadre che concorrono al campionato per accedere a tutte le gare del campionato.<ref name="sportico.com">{{Cita web|url=https://www.sportico.com/leagues/motorsports/2024/nascar-charter-dispute-explained-1234766773/|titolo=What Is a NASCAR Charter and Why Are Teams Upset About It?|autore=Brendan Coffey|sito=Sportico.com|data=15 febbraio 2024|lingua=en|accesso=9 agosto 2024}}</ref>
=== ''Monster Energy'' ===
La sponsorizzazione con Sprint termina dopo la [[NASCAR Sprint Cup Series 2016|stagione 2016]]. Il 1º dicembre 2016, la NASCAR ha annunciato di aver raggiunto un accordo con [[Monster Energy]] per diventare il nuovo ''sponsor''.<ref>{{Cita web|url=https://eu.usatoday.com/story/sports/nascar/2016/12/01/monster-energy-title-sponsor-nascar-cup-series/94748244/|titolo=Monster energy è il nuovo sponsor della Nascar cup series|sito=eu.usatoday.com|data=1 dicembre 2016|accesso=18 novembre 2019}}</ref> Il 19 dicembre 2016, la NASCAR comunica ufficialmente il nuovo nome delle ''Cup Series'', ''Monster Energy NASCAR Cup Series'' (MENCS), nonché il nuovo ''logo'' della serie e il nuovo ''logo'' NASCAR.<ref>{{Cita web|url=https://athlonsports.com/nascar/nascars-new-logos-revealed|titolo=La Nascar rivela i nuovi loghi|sito=athlonsports.com|data=21 dicembre 2016|accesso=18 novembre 2019}}</ref> L'11 aprile 2018, Monster Energy annuncia un'estensione della sponsorizzazione della serie fino alla fine della [[Monster Energy NASCAR Cup Series 2019|stagione 2019]].<ref>{{Cita web|url=https://www.espn.com/racing/nascar/story/_/id/23100682/monster-energy-extend-sponsorship-deal-nascar-cup-series|titolo=Monster Energy estende il contratto con la Nascar|sito=espn.com|data=10 aprile 2018|accesso=19 novembre 2019}}</ref> Il periodo della ''sponsorship'' Monster, oltre che dalla rimodulazione dei ''playoff'', è caratterizzato soprattutto dall'introduzione delle ''stages'' in ogni singola gara, ognuna delle quali attribuisce dei punteggi aggiuntivi a quelli assegnati sulla base del risultato della gara complessiva. La lunghezza delle ''stages'' varia in base alla pista, ma le prime due fasi sono, in genere, circa la metà della gara. La fase finale (che assegna punti a tutti i piloti) di solito è l'altra metà.
=== ''NASCAR Cup Series'' ===
Dal 2020, sulla scorta delle altre leghe sportive professionistiche statunitensi, la NASCAR prende la decisione di non affiancare al nome della propria competizione alcun marchio, denominando la serie ''NASCAR Cup Series'', pur avendo come ''premier partners'' [[Anheuser-Busch|Busch Beer]], [[Coca-Cola]], [[GEICO]] e [[Xfinity]].<ref name=":0" />
==
[[File:Jimmie johnson pace lap lead (49562237701).jpg|miniatura|Vetture della Cup Series durante una gara|347x347px]]
Le vetture protagoniste delle ''Cup Series'' (le ''cup cars'') sono essenzialmente delle [[Automobile|automobili]] a [[trazione posteriore]] e con [[motore]] posizionato sull'[[Avantreno|anteriore]]. All'interno di esse viene installata una ''[[Roll-bar|roll-cage]]'' a [[struttura reticolare]] che si unisce al [[Telaio (meccanica)|telaio]] e che è in grado di proteggere il pilota da eventuali scontri o ribaltamenti della vettura. Questa struttura è protetta da una [[carena]] di [[lamiera]] dello spessore di 24 ''[[Gauge (unità di misura)|gauge]]'' (ovvero circa 0,6 millimetri). Esternamente le ''cup cars'' presentano uno ''spoiler'' posteriore e un deflettore per favorire l'aerodinamica.
Dopo più di 60 anni in cui si potevano utilizzare motori a [[carburazione]], a partire dal 2012 il regolamento NASCAR obbliga l'utilizzo di motori ad [[Iniezione (motore)|iniezione]] [[Motore V8|V8]] con il limite di 358 pollici cubi di [[cilindrata]] (corrispondenti a 5.8 [[Litro|litri]]). Tuttavia, la tecnologia moderna applicata ai motori di queste auto sarebbe capace di portare questi a sviluppare oltre i 900 [[Cavallo vapore|cavalli]] di potenza (670 [[Watt|kW]]).<ref>{{Cita web|url=https://apnews.com/article/afc78dd8f564c79e5b9d3fa5323cfe84|titolo=New NASCAR Rule Will Restrict Gear Ratios|sito=web.archive.org|data=11 febbraio 2021|accesso=10 agosto 2024|dataarchivio=11 febbraio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210211094723/https://apnews.com/article/afc78dd8f564c79e5b9d3fa5323cfe84|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.nascar.com/en_us/news-media/articles/2014/9/23/nascar-rules-package-changes-for-2015-horsepower-reduction-testing-changes.html|titolo=Horsepower reduction among 2015 rules package changes|sito=web.archive.org|data=26 febbraio 2016|accesso=10 agosto 2024|dataarchivio=26 febbraio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160226090120/http://www.nascar.com/en_us/news-media/articles/2014/9/23/nascar-rules-package-changes-for-2015-horsepower-reduction-testing-changes.html|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://motorsports.nbcsports.com/2014/03/23/nascar-reportedly-considering-sprint-cup-engine-horsepower-reduction-in-2015/|titolo=NASCAR reportedly considering Sprint Cup engine horsepower reduction in 2015 – MotorSportsTalk|sito=web.archive.org|data=2 maggio 2016|accesso=10 agosto 2024|dataarchivio=2 maggio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160502224842/http://motorsports.nbcsports.com/2014/03/23/nascar-reportedly-considering-sprint-cup-engine-horsepower-reduction-in-2015/|urlmorto=sì}}</ref> Prima dell'introduzione della ''gear rule'' da parte della NASCAR, i motori delle ''Cup cars'' riuscivano anche ad operare ben oltre i 10.000 [[giri al minuto]].<ref>{{Cita web|url=http://www.usatoday.com/sports/motor/nascar/2005-02-24-california-preview_x.htm|titolo=USATODAY.com - Debut of new rules could offer glimpse at road ahead|sito=web.archive.org|data=25 maggio 2010|accesso=10 agosto 2024|dataarchivio=25 maggio 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100525143826/http://www.usatoday.com/sports/motor/nascar/2005-02-24-california-preview_x.htm|urlmorto=sì}}</ref> Le attuali limitazioni imposte dalla NASCAR costringono i costruttori dei motori a limitare la potenza a 670 cavalli per gli ''short track'' e piste tradizionali, a 550 cavalli per gli ovali di lunghezza intermedia e a 510 cavalli per gli ovali di Daytona e Talladega.<ref>{{Cita web|url=https://www.caranddriver.com/news/a36340288/nascars-reveals-ford-chevrolet-toyota-next-gen-racer/|titolo=NASCAR Reveals Next Gen Race Car, and We Dive Deep into the Specs}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.autoweek.com/racing/nascar/a36333114/nascar-next-gen-car-specs-cost-rules/|titolo=Everything You Need to Know About NASCAR Next Gen}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://racer.com/2022/01/11/nascar-locks-in-next-gen-superspeedway-package/|titolo=NASCAR locks in Next Gen superspeedway package|sito=RACER|data=12 gennaio 2022|lingua=en|accesso=10 agosto 2024}}</ref> La [[Trasmissione (meccanica)|trasmissione]] è del tipo ''[[transaxle]]'' a 5 [[Cambio (meccanica)|marce]] (4 marce più la retromarcia). I motori NASCAR sono forniti di [[Unità di controllo motore|centralina elettronica]], la quale però non può avere né il [[Controllo della trazione|controllo di trazione]] né di [[Sistema anti bloccaggio|frenata]].
Le [[Sospensione (meccanica)|sospensioni]] delle attuali ''Cup cars'' sono ognuna indipendente l'una dalle altre del tipo a triangoli sovrapposti (''double-wishbone''), con l'obiettivo di rendere le auto ancora più sicure in curva e di consentire una migliore ubicazione del motore sull'avantreno.<ref>{{Cita web|url=https://www.claytex.com/tech-blog/introducing-nascars-next-generation-with-vesyma-motorsports-2020-1-and-vesyma-kinematics-2020-1/|titolo=2022 NASCAR Next Generation modelling with VeSyMA from Claytex|autore=Nate Horn|sito=Claytex|data=14 aprile 2020|lingua=en|accesso=10 agosto 2024}}</ref> I [[Freno a disco|dischi dei freni]] devono essere obbligatoriamente di [[ghisa]] o [[acciaio]] e non possono superare il diametro di 12.72 pollici (32,3 centimetri).
Sono pochi i componenti del pacchetto [[Aerodinamica|aerodinamico]], ovvero un [[Diffusore (veicoli)|diffusore]] frontale, uno ''[[Spoiler (veicoli)|spoiler]]'' posteriore (che varia di dimensione a seconda della pista), i ''[[NACA ducts]]'' (consentiti soltanto nei finestrini) e le [[Minigonne|bandelle laterali]]. L'ultima modifica regolamentare ha reintrodotto anche il diffusore posteriore, con il fondo in carbonio (fornito di lamine che generano vortici d'aria) che ha lo scopo di incanalare l'aria che passa sotto l'auto e di generare [[Effetto suolo (automobilismo)|effetto suolo]]. È obbligatoria, inoltre, che la carena sia fornita di ''windshield'', ovvero di parti che si alzano per aumentare la resistenza all'aria della macchina nel caso in cui proceda non in senso di marcia (soprattutto in caso di incidente e di auto senza controllo).<ref>{{Cita web|url=https://www.racecar-engineering.com/articles/developing-nascars-gen-7-aerodynamics/|titolo=Developing NASCAR's Gen 7 Aerodynamics|autore=Racecar Engineering|sito=Racecar Engineering|data=28 gennaio 2022|lingua=en|accesso=10 agosto 2024}}</ref>
=== Il ''charter system'' ===
Le ''Cup Series'', a differenza delle maggiori competizioni automobilistiche mondiali (come la [[Formula 1]]), non sono organizzate e regolamentate dalla [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]], bensì sono essenzialmente un campionato privato, organizzato e gestito dalla [[NASCAR]], una ''[[joint venture]]'' che è sempre stata di proprietà della [[famiglia France]], da tre generazioni. Fin dalla sua fondazione, l'organizzazione del campionato si è notevolmente differenziata rispetto alle altre leghe sportive statunitensi. Ad esempio, la [[Major League Baseball|MLB]] e la [[National Football League|NFL]] sono due leghe fondate dai proprietari delle franchigie, che insieme decidono di collaborare e di assumere un ''commissioner'', il quale gestisce per conto loro il campionato. Nel caso della NASCAR, invece, il campionato è gestito direttamente dall'organizzatore (che tra l'altro, prima [[International Speedway Corporation|attraverso una sua controllata]] e poi direttamente, ha la proprietà di una buona parte dei circuiti dove si corrono le ''Cup Series'', tra cui [[Daytona International Speedway|quello di Daytona]]). Tale sistema, quindi, non prevede una diretta distribuzione dei profitti (ad esempio, quelli televisivi) tra tutte le squadre partecipanti, bensì questi sono della stessa NASCAR.<ref>{{Cita web|url=https://www.sportskeeda.com/nascar/news-what-nascar-charter-all-teams-backing|titolo=What is a NASCAR charter? All about it and the stalled charter negotiations}}</ref>
Per convincere quindi i vari ''team'' a partecipare al campionato, oltre ai premi in denaro per le vittorie ottenute nelle singole gare, nel 2016 la NASCAR ha deciso di concedere delle ''charters'', ovvero delle vere e proprie licenze con le quali le squadre si impegnano a correre in tutte le gare del campionato e a non competere in un nessun'altro evento sportivo, in cambio di un incentivo economico pagato dalla NASCAR.
Con l'attuale sistema delle licenze, introdotto ufficialmente dal 9 febbraio 2016, i vari ''team'' hanno assunto una forma simile a quella delle franchigie sportive statunitensi: la NASCAR, sulla base dei risultati delle tre stagioni precedenti, ha scelto di emettere 36 ''charter'', ognuna corrispondente ad un numero che il ''team'' utilizza per contrassegnare la propria auto in pista. Il ''charter'', dunque, concede la possibilità ad un'auto con quel "numero", di proprietà della squadra, di partecipare ad ogni gara delle ''Cup Series'' che distribuisce punti valevoli per la classifica, oltre ad una percentuale del montepremi che viene messo a disposizione per ogni gara (distribuito a seconda dei risultati); ogni squadra ha comunque il limite di non poter possedere più di quattro auto (quindi non può avere più di 4 ''charters'').
La NASCAR, con l'introduzione del sistema, ha deciso anche che ad ogni suo evento non possono concorrere più di 40 auto: ciò fa sì che ad ogni evento esistono 4 posti in più, che possono essere occupati da ''open cars'', ovvero da auto di proprietà di squadre non in possesso di alcun ''charter'': i piloti di queste squadre non concorrono alla classifica a punti. I proprietari delle squadre possono cedere la licenza di ogni auto (la [[Spire Motorsports]], ad esempio, nel settembre 2023 ha acquisito la licenza della [[Live Fast Motorsports]] per un valore di 40 milioni di dollari<ref>{{Cita web|url=https://racer.com/2023/09/16/spire-acquires-live-fast-charter-in-new-partnership-with-trackhouse/|titolo=Spire acquires Live Fast charter in new partnership with Trackhouse|sito=RACER|data=16 settembre 2023|lingua=en|accesso=9 agosto 2024}}</ref>) o concederla in affitto ad un'altra squadra, ma soltanto per un anno ogni quinquennio. La NASCAR, d'altro canto, può revocare il ''charter'' ad una squadra, se quest'ultima si è posizionata ultima nella classifica a squadre per tre stagioni consecutive.<ref>{{Cita web|url=https://www.jayski.com/2016-nascar-charter-information/|titolo=2016 Charter Information}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.nascar.com/news-media/2024/07/26/field-of-16-projecting-cup-series-playoffs-entering-richmond|titolo=How the NASCAR Charter system works}}</ref>
Quindi il ''charter agreement'' attualmente in vigore tra i ''team'', riuniti nella ''[[Race Team Alliance]]'', e la NASCAR distribuisce le licenze alle squadre e definisce la quantità di denaro che ogni squadra riceve sulla base dei risultati di ogni auto da essa posseduta. Il ''charter agreement'' attualmente in vigore scade alla fine della stagione 2024 e ad oggi le trattative per il rinnovo sono in pieno stallo. L'ultima proposta della NASCAR è stata rigettata dalle squadre, che accusano l'organizzazione di non voler distribuire denaro sufficiente. L'accusa delle squadre si fonda soprattutto sulla base del nuovo contratto televisivo che la stessa NASCAR ha concluso con [[Fox|FOX]], [[NBC]], [[Amazon]] e [[Discovery (azienda)|Discovery]] per un valore che supera il miliardo di dollari.<ref name="sportico.com"/><ref>{{Cita web|url=https://www.nascar.com/news-media/2023/11/29/nascar-announces-historic-media-rights-agreements-with-fox-nbc-amazon-and-warner-bros-discovery/|titolo=NASCAR announces historic media rights agreements with FOX, NBC, Amazon and Warner Bros. Discovery}}</ref>
=== Il campionato ===
Le ''NASCAR Cup Series'' sono in linea di principio strutturate come un normale campionato automobilistico. Ogni pilota corre una serie predefinita di gare (attualmente 36), nelle quali acquisisce dei punti sulla base dei propri risultati. Il pilota in testa alla classifica vince la classifica piloti. A quest'ultima classifica si affiancano le classifiche per ''team'' e la classifica costruttori (che attualmente sono tre: [[Chevrolet]], [[Ford]] e [[Toyota]]).
==== La ''regular season'' ====
A questa struttura generale si inserisce il sistema dei ''playoffs'' ("''Chase for the Cup''"). Ogni anno il campionato è diviso in due fasi, la ''regular season'' e i ''playoffs''. La ''regular season'' consiste in 26 gare, ognuna delle quali attribuisce un certo punteggio ad ogni pilota (a cui si aggiungono le qualifiche della [[Daytona 500]], i ''[[Bluegreen Vacations Duel|Duels]]'', che distribuiscono anch'essi dei punti).<ref>{{Cita web|url=https://nascar101.nascar.com/2021/07/26/how-the-nascar-regular-season-works/|titolo=How the NASCAR regular season works}}</ref> Le ultime 10 gare della stagione costituiscono i ''playoffs''.<ref>{{Cita web|url=https://nascar101.nascar.com/2022/09/03/nascar-playoffs-101-what-you-need-to-know/|titolo=NASCAR Playoffs 101: What you need to know}}</ref> A quest'ultima fase accedono 16 piloti, selezionati in base a diversi criteri:
* il ''Regular Season Champion'', ovvero il pilota che si trova in testa alla classifica piloti al termine delle 26 gare di ''regular season'' (anche senza neanche una vittoria al suo attivo);
* i piloti che hanno vinto almeno una gara e, a parità di vittorie, quelli che ne hanno vinte di più;
* a parità di vittorie, vengono considerati i punti di ogni pilota per determinare quello che si qualifica.
È quindi astrattamente possibile che, nel caso in cui vi siano 15 o più piloti differenti ad aver vinto almeno una gara, la vittoria di una gara non garantisca la qualifica ai ''playoffs'': in questo caso, infatti, verrebbero considerati i punti in classifica come criterio.
Ognuna delle 36 gare del campionato (quindi anche quelle comprese nella fase dei ''playoffs'') attribuiscono un punteggio ad ogni pilota.<ref>{{Cita web|url=https://nascar101.nascar.com/2021/06/28/how-points-are-scored-in-nascar-races/|titolo=How NASCAR points are awarded}}</ref> Il punteggio è determinato dal risultato al traguardo di ognuno:
* 1º classificato: 40 punti;
* 2º classificato: 35 punti;
* 3º-35º classificato: il punteggio è scalare, ovvero 34 al 3°, 33 al 4°, 32 al 5°, ecc.
* 36º-40º classificato: 1 punto.
Con l'introduzione delle ''stages'', che dividono in "segmenti" ogni singola gara, vengono attribuiti dei punti ulteriori al termine di ogni ''stage'' sulla base dell'ordine di arrivo al termine di ognuna di esse dei primi 10 piloti:
* 1º classificato: 10 punti;
* 2º-10º classificato: il punteggio è scalare, ovvero 9 al 2°, 8 al 3°, ecc.
La "gara perfetta" per un pilota quindi comporterebbe il guadagno di 60 punti: 10 punti per la vittoria della ''Stage 1'', 10 punti per la vittoria della ''Stage 2'' e 40 per la vittoria della gara. Soltanto nella [[Coca-Cola 600]], data la sua lunghezza, sono previste 3 ''stages'' e la "gara perfetta" porterebbe al pilota 70 punti.
A questa distribuzione di punteggi si aggiungono i ''playoffs points''. Sono dei punteggi bonus che ogni pilota totalizza e che assumono rilevanza soltanto durante i ''playoffs''; ai fini della classifica della ''regular season'' (quindi ai fini della qualifica ai ''playoffs'') essi non hanno significato. Al passaggio di ogni fase dei ''playoffs'', ogni pilota si vede conteggiato il punteggio accumulato insieme ai ''bonus points'' conquistati in tutta la ''regular season''. Vengono attribuiti a seconda dei seguenti risultati:
* Vittoria di una gara: 5 ''playoffs points'';
* Vittoria di una ''stage'': 1 ''playoffs point''.
==== I ''playoffs'' ====
Dopo la conclusione della 26ª gara si conclude la ''regular season'' e il pilota in testa alla classifica guadagna il titolo di ''Regular Season Champion''. Quest'ultimo, insieme ad altri 15 piloti (determinati sulla base dei criteri sopra descritti) si qualificano al ''Round of 16''. Ad ognuno dei 16 piloti viene attribuito un punteggio "fittizio" di 2000 punti (impossibile da raggiungere per il resto dei piloti non qualificati), a cui si sommano per ognuno i ''playoffs points'' descritti sopra.
===== ''Round of 16'' =====
Dalla 27ª alla 29ª gara si disputa il ''Round of 16''. Ognuna delle tre gare viene disputata con lo stesso regolamento di quello applicato durante la ''regular season'' e lo stesso sistema di attribuzione dei punteggi. Al termine delle tre gare la classifica dei piloti determina i 12 piloti che si qualificano alla fase successiva. Se uno dei 16 piloti vince una gara si qualifica automaticamente. Determinati i quattro piloti eliminati, viene nuovamente attribuito un punteggio fittizio ad ognuno di essi, in questo caso 3000 punti a cui si sommano i ''playoffs points'' eventualmente conquistati da ognuno, e si procede alla disputa del ''Round of 12''.
==
Dalla 30ª alla 32ª gara si disputa il ''Round of 12'' con lo stesso identico sistema del precedente ''round''. Al termine di questa fase altri quattro piloti vengono eliminati sulla base della classifica piloti (con qualificazione automatica del vincitore di una delle tre gare se compreso tra i piloti partecipanti ai ''playoffs''), viene resettato il punteggio di tutti a 4000 punti (più gli eventuali ''playoffs points'') e si procede alla disputa del ''Round of 8''. Per determinare le posizioni nella classifica finale del campionato, anche i piloti eliminati avranno assegnato un punteggio: nel loro caso è di 2000 punti, a cui si sommano i ''playoffs points'' accumulati e quelli acquisiti da ognuno nelle tre gare delle ''Round of 16''.
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Dalla 33ª alla 35ª gara si disputa il ''Round of 8'', anch'esso con lo stesso sistema del precedente ''round''. Al termine delle tre gare altri quattro piloti vengono eliminati (e anch'essi avranno 2000 punti fittizi per concorrere alla classifica finale, con ''playoffs points'' e punti in classifica accumulati nelle due fasi precedenti). I quattro piloti rimanenti acquisiscono nuovamente un punteggio fittizio di 5000 punti (a cui si sommano i ''playoffs points'' accumulati nelle tre gare precedenti) e passano al ''Championship 4''.
===== ''Championship 4'' =====
Nella 36ª e ultima gara del campionato, i quattro piloti rimasti nei ''playoffs'' competono in un'unica gara, la ''NASCAR Cup Series Championship Race'', per determinare il campione, ovvero il pilota che nella graduatoria finale di questa gara si classifica meglio degli altri. Le altre posizioni sono determinate dalla classifica.
=== Le gare ===
===
Ogni auto viene contrassegnata obbligatoriamente con il numero su ogni portello laterale e sul tettuccio (il numero corrisponde a quello del ''charter'' assegnato al ''team'') e ogni squadra ha l'obbligo di utilizzare una singola auto per ogni evento, dalle prove libere fino alla conclusione della gara. L'utilizzo della macchina di riserva è possibile nel caso in cui abbia subito danni in un incidente nelle prove libere o in qualifica, ma il pilota viene penalizzato partendo in fondo alla griglia di partenza. Non è consentito neanche, per tutta la durata di un evento, sostituire motore e trasmissione, tranne che nei circuiti non ovali e nel Pocono Raceway, dove i cambi di marcia sono più frequenti (eventuali sostituzioni sono punite con la partenza per il pilota dal fondo della griglia). In tutta la stagione ogni squadra può utilizzare non più di 20 motori. Non vi è invece alcuna restrizione per il cambio di pilota, anche durante una singola gara: in quest'ultimo caso a vedersi assegnati i punti sarà il pilota che ha iniziato la gara.
==== Qualifiche ====
Le qualifiche (che precedono le prove libere e che si svolgono solitamente nella stessa giornata) si strutturano diversamente sulla base del tipo di pista in cui si corre.<ref>{{Cita web|url=https://www.jayski.com/nascar-cup-series/nascar-cup-series-2024-qualifying-procedures/|titolo=NASCAR Qualifyng Procedures}}</ref> Il metodo più comune è quello che divide i piloti partecipanti in due gruppi (determinati da un sistema che tiene in considerazione i risultati delle gare precedenti). I piloti del gruppo A e poi del gruppo B effettuano un giro secco (per gli ovali più lunghi di 1.022) o due giri (per gli ovali più corti): i migliori cinque piloti di ogni gruppo passano alla seconda fase delle qualifiche per determinare la ''Top 10'' della griglia. Le altre posizioni sono determinate sulla base dei tempi del primo ''round'' di qualifiche: i piloti del gruppo A costituiranno la fila esterna della griglia, mentre quelli del gruppo B la fila interna.<ref>{{Cita web|url=https://www.nascar.com/news-media/2024/01/23/nascar-adjust-cup-series-qualifying-procedures-2024/|titolo=NASCAR reveals tweaks to qualifying, other procedures for 2024 season}}</ref>
Per la [[Coke Zero Sugar 400|seconda gara disputata a Daytona]] e per la gara nel [[Talladega Superspeedway|''superspeedway'' di Talladega]] non avviene la divisione in gruppi: vi sono sempre due ''rounds'' di qualifiche sul giro secco, con i dieci migliori piloti che avanzano al secondo ''round'' per determinare la ''Top 10'', mentre le altre posizioni sono determinate dai risultati del primo ''round''. Per la [[Daytona 500]] vengono ancora applicate delle regole specifiche, dato che il mercoledì precedente la gara vengono disputati i ''[[Bluegreen Vacations Duel|Duels]]''.
Nelle gare su circuiti tradizionali viene ripristinata la divisione in gruppo A e gruppo B, ma il primo ''round'' ha una durata di 15 minuti. I migliori dieci tempi competono per la ''Top 10'' in un secondo ''round'' della durata di 10 minuti.
==== Gara ====
===== Gara regolare =====
Le procedure di gara iniziano con le macchine parcheggiate in fila nella ''pit lane''. Dopo il tradizionale ordine "''Drivers, start your engine''" (solitamente annunciato da un ospite d'onore della gara),<ref>{{Cita web|url=https://www.indianapolismotorspeedway.com/news-multimedia/news/2020/04/02/gentlemen-start-your-engines-traces-back-to-1940s-indy-500|titolo=Indy 500 Traditions: 'Gentlemen, Start Your Engines' Command Can Be Traced Back to Late 1940s at Indy|sito=www.indianapolismotorspeedway.com|lingua=en|accesso=11 agosto 2024}}</ref> i piloti accendono i motori e si incolonnano su due file secondo l'ordine stabilito dalle qualifiche dietro alla ''safety car''. Dopo qualche giro di riscaldamento degli pneumatici e di allineamento delle auto, la ''safety car'' si ritira dal tracciato e avviene una partenza lanciata con l'esposizione della bandiera verde. La gara quindi procede per i giri stabiliti per la ''Stage 1'', alla conclusione della quale viene esposta la bandiera gialla. La ''safety car'' ritorna in pista e di nuovo, dopo qualche giro, la gara riprende per la ''Stage 2'', conclusa la quale si effettua una nuova ripartenza per l'arrivo conclusivo della gara, la ''Final Stage''.
===== Regime di bandiera gialla (''caution'') =====
Una delle caratteristiche principali delle gare NASCAR è il regolamento del regime di ''caution'', che ha l'effetto (indiretto) di "rimescolare le carte". La ''caution'' viene esposta (e si accendono contemporaneamente delle luci gialle lungo tutto il tracciato) in caso di incidente, di presenza di detriti sul tracciato, di conclusione di una ''stage'' o di pioggia e non interrompe il conteggio dei giri previsti. Tutte le auto devono rallentare e compattarsi dietro la ''safety car'' in fila indiana ed è vietato sorpassare; unica eccezione si ha con la cosiddetta ''lucky dog rule'', che consente al pilota doppiato più avanti in graduatoria di guadagnare il giro perso facendo un giro del tracciato ed accodandosi in fondo alla coda. La ''caution'' ha anche l'effetto di far chiudere la ''pit lane'', vietando ai piloti di andare ai ''box'' fino a quando i commissari di gara non ritengono sicuro la sua riapertura (anche prima della fine della ''caution''). Il giro precedente alla conclusione della ''caution'' viene comunicato ai piloti via radio e viene in gioco la ''choose rule'': per ripristinare la doppia fila, su ogni tracciato viene pitturato un triangolo, ovvero il punto preciso nel quale il primo pilota della fila, e quindi tutti gli altri, decidono se schierarsi sulla fila interna o esterna.<ref>{{Cita web|url=https://nascar101.nascar.com/2021/06/27/how-nascars-choose-rule-works/|titolo=How NASCAR’s choose rule works}}</ref> Finito il regime di ''caution'', si espone la bandiera verde e la gara riprende normalmente.
===== ''Overtime'' =====
Se la ''caution'' viene dichiarata con 2 giri o meno ancora da completare, prima del 2004 nelle ''Cup Series'' (come anche nelle altre serie NASCAR) la gara si concludeva in regime di bandiera gialla, senza sorpassi. Per aumentare la spettacolarità delle gare e dopo numerosi eventi controversi negli anni precedenti, a partire dal 2004 si è introdotta la procedura dell{{'}}''overtime'', che allunga la gara di due giri dal momento in cui viene esposta la bandiera verde.
===== I ''box'', la ''pit lane'' e la ''crew'' =====
Come in tutte le gare automobilistiche, il ruolo dei ''box'' è di fondamentale importanza per l'esito della gara di ogni pilota. La NASCAR fissa delle regole molto precise in merito al tipo di operazioni che si possono effettuare, avendo dei propri commissari di gara a vigilare quasi ogni stallo per controllare le singole operazioni. L'ubicazione del ''pit stall'' viene determinato sulla base delle qualifiche: ad una riunione successiva alle stesse, i ''crew chief'' di ogni pilota vengono chiamati in ordine di qualifica e scelgono lo stallo per la gara del giorno dopo.
Soltanto cinque uomini della ''crew'' possono andare "''over the wall''", cioè oltre il muretto che divide lo stallo dei box dal centro operativo di ogni squadra (dove si trova il ''crew chief'' e gli altri meccanici): quattro uomini cambiano gli pneumatici (due che tengono le ruote e gli altri due con la pistola per svitare e avvitare il bullone della stessa), mentre il quinto effettua il rifornimento di carburante da una speciale pompa trasportabile e appoggiata alla spalla. I meccanici possono effettuare anche riparazioni alla macchina dopo un incidente (senza poter però sostituire la carena) o regolazioni particolari, che però non possono durare più di sei minuti, pena l'esclusione dalla gara.
Dal momento in cui entrano in ''pit lane'', i piloti devono rispettare una certa velocità massima, oltrepassata la quale incorrono in una penalità. Non avendo a propria disposizione un tachimetro che indica la velocità (vietato dal regolamento), la ''safety car'' procede ad un'andatura uguale a quella massima consentita nella ''pit lane'', i piloti leggono il tachimetro che conta i giri del motore e si basano su quel limite per rispettare la velocità in ''pit lane''.
I piloti possono effettuare una sosta ai ''box'' in qualsiasi momento della gara, a meno che manchino due giri dal termine della gara o della ''stage'', oppure quando si è in regime di ''caution'': in questi due casi la ''pit lane'' viene chiusa e non è consentito ai piloti effettuare alcuna sosta.
Tra tutti i componenti del ''team'' di un pilota (che da regolamento non possono essere più di 12 nelle ''Cup Series'') i più importanti sono il ''crew chief'' e lo ''spotter''. Il ''crew chief'' è il capo del ''team'', responsabile della strategia di gara e delle decisioni più importanti, è in continua comunicazione con il pilota via radio e ha il pieno controllo della telemetria dell'auto. Lo ''spotter'', è il membro della squadra che comunica continuamente al suo pilota quello che sta avvenendo attorno a lui e che potrebbe non vedere alla guida dell'auto (ad esempio, se vi sono piloti avversari che tentano di superarlo e da che lato, oppure di un incidente avvenuto più avanti); solitamente lo ''spotter'' non si trova nei ''box'', bensì in una speciale torretta del tracciato, con piena visibilità di tutta la pista.<ref>{{Cita web|url=https://www.quincycompressor.com/online-guides/tools-nascar-pit-crew/chapter-2/|titolo=Chapter 2: Structure of Race Car Pit Crews|sito=Quincy Compressor|lingua=en|accesso=11 agosto 2024}}</ref>
==Statistiche==
=== Albo d'oro delle ''NASCAR Cup Series'' ===
{{Vedi anche|Lista dei campioni delle NASCAR Cup Series}}
=== Piloti con più vittorie ===
{{Vedi anche|Lista dei piloti con più vittorie delle NASCAR Cup Series}}
=== Costruttori con più vittorie ===
{{Vedi anche|Lista dei costruttori campioni delle NASCAR Cup Series}}
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*Maggior numero di vittorie per un singolo modello di vettura: 59 vittorie (tra il 1957 ed il 1960), Chevrolet del 1957
*Maggior numero di campionati vinti: [[Richard Petty]], [[Dale Earnhardt]] e [[Jimmie Johnson]] (7 tutti e tre)
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* [[Lista di circuiti NASCAR]]
* [[NASCAR Xfinity Series]]
* [[NASCAR
* [[Stock car]]
* [[NASCAR]]
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==Collegamenti esterni==
* {{
* {{Cita web|url=https://www.jayski.com/|titolo=Jayski's Silly Season Site}}
* {{Cita web|url=https://www.racing-reference.info/|titolo=Racing Reference}}
{{Classi di vetture da competizione}}
{{Campioni della NASCAR Sprint Cup}}
{{NASCAR Cup Series}}
{{Portale|automobilismo}}
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