Grado (Italia): differenze tra le versioni

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m Aggiunto gonfalone di Grado
 
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{{F|centri abitati del Friuli-Venezia Giulia|dicembre 20132019}}
{{Divisione amministrativa
|Grado amministrativo = 3
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|Stato = ITA
|Nome ufficiale = {{it}} Grado<br/>{{fur}} Grau<ref>{{Cita web|url=https://lexview-int.regione.fvg.it/FontiNormative/xml/XmlLex.aspx?anno=1996&legge=15&id=art5&fx=&n_ante=16&a_ante=2014&vig=04/09/2014%20Legge%20regionale%2011%20agosto%202014%20n.16&ci=1&diff=False&lang=multi&dataVig=04/09/2014&idx=ctrl0#art5|titolo=Comune friulanofono come da Legge regionale 15/1996 art. 5.}}</ref>
|Bandiera = Grado bandiera(Italia)-Gonfalone.jpgpng
|Voce stemma =
|Voce bandiera =
|Panorama = HafenAerial inimage of Grado (view from the west).jpg
|Didascalia = Veduta aerea
|Divisione amm grado 1 = Friuli-Venezia Giulia
|Divisione amm grado 2 = Gorizia
|Amministratore locale = Giuseppe Corbatto
|Partito = [[Centro-sinistra in Italia|centro-sinistra]]
|Partito = Centrosinistra
|Data elezione = 1011-066-2024
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Abitanti = 7654
|Note abitanti = {{Istat|031|9|2023}}
|Aggiornamento abitanti = 30-4-2023
|Sottodivisioni = Boscat, Fossalon<ref>[http://incomune.interno.it/statuti/statuti/grado.pdf Comune di Grado - Statuto].</ref>
|Divisioni confinanti = [[Aquileia]] (UD), [[Fiumicello Villa Vicentina]] (UD), [[Marano Lagunare]] (UD), [[San Canzian d'Isonzo]], [[San Giorgio di Nogaro]] (UD), [[Staranzano]], [[Terzo di Aquileia]] (UD), [[Torviscosa]] (UD)
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}}
[[File:Giardini Marchesan Grado.jpg|miniatura|247x247px|Viale Dante Alighieri]]
'''Grado''' (''Grau'' in friulano, ''Gravo'', in [[dialetto gradese]]<ref>{{Cita web|url=https://www.dialettando.com/dizionario/detail.lasso?id=38994|titolo=Dizionario dei dialetti|sito=www.dialettando.com|accesso=2023-03-30}}</ref> ed in [[lingua veneta|veneto]], ''Gradež'' in [[lingua slovena|sloveno]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:7631Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /><ref>{{Cita web|url=http://demo.istat.it/bilmens/index.php?anno=2019&lingua=ita|titolo=Demo istat|accesso=23-12-2020|dataarchivio=9 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190409085013/http://demo.istat.it/bilmens2019gen/index.html|urlmorto=sì}}</ref> del [[Friuli-Venezia Giulia]],. importanteÈ un centro turistico e termale, noto anche come l{{'}}''Isola del Sole'' e, per la sua particolare storia, la ''Prima Venezia''.
 
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Il territorio del comune di Grado si estende tra la foce dell'[[Isonzo]] e il [[mar Adriatico]] e la [[Laguna di Grado|laguna omonima]] che copre una superficie di circa {{m|90|ul=kmq}} e che va da Porto Buso a Fossalon.<ref>{{Cita libro|autore=Ezio Marocco|titolo=Grado: guida storico artistica|editore=Bruno Fachin Editore - Trieste|p=54}}</ref> Il capoluogo si trova sull'isola maggiore ed è diviso in numerose zone e rioni: ''Gravo vecia'' (la città antica racchiusa dal perimetro del [[castrum]] [[storia romana|romano]]), ''Borgo de fora'', ''Isola della Schiusa'', ''Colmata'', ''Centro'', ''Squero'', ''Città Giardino'', ''Valle Goppion'' - ex ''Valle Cavarera'', ''Grado Pineta'', ''Primero''.
 
La laguna comprende circa 30 isole e copre una superficie di circa 90 chilometri quadrati. Oltre all'isola maggiore, sono abitate stabilmente anche l'isola della Schiusa, collegata a Grado con due ponti, e l'[[Barbana (isola)|isola di Barbana]]. Nell'entroterra, rientrarientrano nel comuneterritorio dicomunale Gradole la frazionefrazioni di Fossalon, una fertile un'area agricola ricavata con una bonifica nella prima metà del [[XX secolo]], e Boscat.<ref>Dopo un lungo contenzioso con il comune di [[Marano Lagunare]] e la [[provincia di Udine]], il comune di Grado, a seguito della sentenza del Consiglio di Stato del 31 dicembre 2008, è inoltre rientrato in possesso delle località di Barancole (pezzo di terra nei pressi delle foci dei fiumi Aussa e Corno) e del tratto di laguna di La Làccia (o Comenzara). Cfr. ''Il Consiglio di Stato boccia Marano: restano a Grado 2 aree della laguna'' – Il Piccolo, 1º febbraio 2009</ref> La [[Riserva naturale della Valle Cavanata|Valle Cavanata]], presso Fossalon, è dal 1996 è una riserva naturale protetta.
 
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Grado-Bonifica Vittoria}}
Il clima è piacevolmente [[clima temperato|temperato]], con medie che variano dai {{m|4|ul=°C}} di [[gennaio]] ai {{m|25|u=°C}} di [[luglio]].
 
L'isola di Grado, denominata "l'isola del sole", si colloca a sud della pianura friulana; eè lontana dalle catene montuose, per cui è spesso caratterizzata da un clima ventilato e meno piovoso. eTrovandosi frequentementevicino ventilatoalla [[costiera triestina]], è soggetta alla [[bora]] che può raggiungere anche velocità elevate. Non è raro lo [[scirocco]], che porta umidità e può causare mareggiate, come accade anche a [[Venezia]].
Trovandosi vicino alla [[costiera triestina]] è soggetta alla [[bora]] che può raggiungere raffiche molto forti. Non è raro lo [[scirocco]] che porta umidità e può causare mareggiate nell'isola come per esempio accade nella città di [[Venezia]].
 
D'estate l'isola gode della brezza marina che mitiga il caldo, mentre d'inverno la presenza del mare mantiene unil climatempo più mite e umido. Sono rari i fenomeni a carattere nevoso, che si verificano in presenza di venti freddi come la [[bora]].
 
DalNel 1873 a Grado fu istituito a Grado un ospizio marittimo per bambini denominato Ospizio Marino, in seguito alle sollecitazioni del medico [[Giuseppe Barellai]] che riscontrò nel clima e nell'ambiente dell'isola un luogo favorevole alla cura di alcune malattie infantili.<ref name="ReferenceA">{{Cita libro|autore=Touring Club Italiano|titolo=Gorizia e provincia: Il Collio, la valle dell'Isonzo, Grado e la laguna, il Carso|anno=2009|p=97}}</ref> Successivamente Grado è stata la destinazione prescelta per le cure termali marine soprattutto dalla popolazione austriaca; si è sviluppata e diffusa la psammatoterapia.<ref (sabbiature)name="ReferenceA"/><ref>{{Cita libro|autore=Ezio Marocco|titolo=Grado: guida storico artistica|editore=Bruno Fachin Editore - Trieste|p=47}}</ref> e gli standard nel settore hanno raggiunto livelli molto alti.<ref name="ReferenceA"/>
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Grado-Bonifica Vittoria}}
 
== Storia ==
[[File:Centro storico Grado.jpg|thumb|left|Centro storico di notte]]
<br />{{Vedi anche|Patriarcato di Grado|Storia della Repubblica di Venezia}}
[[File:Centro storico Grado.jpg|thumb|left|Centro storico di notte]]
 
Da uno studio geognostico, effettuato sul sagrato della basilica, sono emersi dei manufatti in sedimenti databili intorno al I secolo a.C., a testimonianza di una certa attività, probabilmente collegata alla neonata colonia romana di Aquileia.<ref>{{cita pubblicazione |nome=Ruggero |cognome=Marocco |titolo= Il sottosuolo del Castrum di Grado (Adriatico settentrionale): Studi preliminari per una ricostruzione paleogeografica |rivista=Il Quaternario |editore=Associazione italiana per lo studio del quaternario |volume=18 |numero=2 |anno=2005 |pp= 135-146|url=https://www.researchgate.net/profile/R-Melis/publication/307450248_IL_SOTTOSUOLO_DEL_CASTRUM_DI_GRADO_ADRIATICO_SETTENTRIONALE_STUDI_PRELIMINARI_PER_UNA_RICOSTRUZIONE_PALEOGEOGRAFICA/links/57c5a50408ae6db2cc769eb1/IL-SOTTOSUOLO-DEL-CASTRUM-DI-GRADO-ADRIATICO-SETTENTRIONALE-STUDI-PRELIMINARI-PER-UNA-RICOSTRUZIONE-PALEOGEOGRAFICA.pdf |accesso=21 gennaio 2022 }}</ref>
 
La cittàL'abitato conobbe un primo serio sviluppo in età tardo-imperiale, a seguito della guerra dell'imperatore [[Giuliano l'Apostata]] e la deviazione del fiume che attraversava Aquileia.<ref>{{cita web| url = https://www.comunegrado.it/storia| titolo= Storia di Grado| accesso = 21 gennaio 2021| sito = Comune di Grado}}</ref> La città, conosciuta come ''ad Aquae Gradatae,'' era attraversata da un'importante [[strada romana]], la ''[[via Gallica]]''.
 
Grado si sviluppò attorno al 452, quando molti abitanti si rifugiarono sull'isola per sfuggire alle orde degli [[Unni]] guidati da [[Attila]].
 
Nel 568, in seguito all'[[invasione dei Longobardi]] in [[Friuli]], il [[Paolino I|patriarca Paolino]], vescovo di Aquileia,<ref name="ReferenceB">{{Cita libro|autore=Touring Club Italiano|titolo=Gorizia e provincia: Il Collio, la valle dell'Isonzo, Grado e la laguna, il Carso|anno=2009|p=92}}</ref> vi trasferì la sede del [[Patriarcato di Aquileia]]. Grado crebbe in popolazione e acquisì quindi un ruolo politico e religioso di primo piano, testimoniato dalla costruzione delle maestose [[Basilica (architettura cristiana)|basiliche]] di [[Basilica di Sant'Eufemia (Grado)|Santa Eufemia]] e di [[Basilica di Santa Maria delle Grazie (Grado)|Santa Maria delle Grazie]], entrambe risalenti alla fine del [[VI secolo]]. L'isola lagunare venne fortificata, prese il nome di ''Nova Aquileia'' e rimase nell'ambito dei domini bizantini, mentre il resto del Friuli, Aquileia compresa, era sotto il controllo dei [[Longobardi]]. Nel 662 il [[Duchi e margravi del Friuli|duca]] [[Lupo del Friuli|Lupo]], dopo aver assaltato e depredato la città, riportò il tesoro patriarcale ad Aquileia.
 
Durante l'anno 875 Grado fu minacciata dai pirati della [[Dalmazia]], ma fu salvata grazie ad una battaglia navale che si svolse nelle acque di fronte all'isola e che fu vinta dalla [[Marineria veneziana|flotta veneziana]] sottocomandata il comando dida [[Giovanni I Partecipazio|Giovanni Partecipazio]].<ref>''Luoghi storici d'Italia'', pubblicazione a cura della rivista ''Storia Illustrata'', Arnoldo Mondadori editore, 1972, p. 1140.</ref> Il conflitto con Aquileia riesplose nel 1024, quando il patriarca aquileiese [[Poppone (patriarca di Aquileia)|Poppone]] fece assaltare e saccheggiare l'isola. daiIl suoicontemporaneo uomini. Contemporaneamente l'emergere di [[Venezia]] come centro dominante delle [[Laguna Veneta|lagune venete]] segnò il lento declino dell'isola.
 
A partire dal [[XII secolo]] lo stesso [[Patriarcato di Grado|patriarca di Grado]] (che nel 1451 diverrà, anche nel nome, [[Patriarcato di Venezia|patriarca di Venezia]]) trasferì la sua residenza alla [[basilica di San Pietro di Castello]], a Venezia. Grado divenne quindi un povero paese di pescatori, e tale rimase nei secoli successivi, appartenendo al [[Dogado]] la stretta lingua di terra che si estendeva dal [[delta del Po]] a Grado sin quasi a [[Monfalcone]]: un insieme di [[lagune]], [[Barena|barene]], [[Canale (oceanografia)|canali]] e [[corsi d'acqua]] direttamente amministrati dalla città dida Venezia e, che assicuravano alla [[Serenissima Repubblica di Venezia|Serenissima]] il diretto controllo di buona parte del litorale alto-adriatico, ma senza quasi penetrare nella terraferma.
 
Con il [[trattato di Campoformio]] (1797) e la fine della millenaria [[Repubblica di Venezia|Repubblica Veneta]], Grado entrò a far parte dei [[impero austro-ungarico|domini di casa d'Austria]] che, eccettuata la breve parentesi [[Napoleone Bonaparte|napoleonica]], ne mantenne il possesso fino alla [[prima guerra mondiale]]. Nel giugno 1810 un manipolo di soldati britannici sbarcò sull'isola e disperse la guarnigione francese.
 
Nella seconda metà del XVIII secolo iniziò a muovere i primissimiprimi passi l'industria turistica gradese. Nel 1873 fu inaugurato un ospizio marino per minori, nel 1892 il primo stabilimento balneare e quattro anni dopo il primo albergo. In pochi anni Grado divenne una delle località balneari più note dell'Impero austro-ungarico; nuovi alberghi e villini furono costruiti nella zona prospiciente al mare. mentre nelNel 1910, per favorire l'afflusso dei vacanzieri, fu aperto il [[Ferrovia Cervignano-Aquileia-Pontile per Grado|tronco ferroviario per Cervignano]]. In quegli anni Grado, che dipendeva amministrativamente da [[Contea Principesca di Gorizia e Gradisca|Gorizia]], venne dotata dell'attuale [[diga]] con passeggiata a mare e del caratteristico porto interno.
 
Il 27 maggio 1915, tre giorni dopo l'entrata dell'Italia nella [[prima guerra mondiale]], Grado fu occupata dalle truppe del [[Regio Esercito]]. Il paese, grazie allaLa sua posizione strategica, divennela fece diventare un importante snodo delle retrovie del vicino fronte; inoltre, grazie alla sua vicinanza a Trieste divenne una delle basi dei [[motosiluranti]] della [[Regia Marina]].<ref>[http://www.atlantegrandeguerra.it/portfolio/grado/ L’ATLANTE DIZIONARIO 1915 Grado]</ref> All'idroscalo di Grado, sull'isola di Gorgo, dal 17 gennaio fino a novembre 1917 fu di stanza la [[2ª Squadriglia Idrovolanti]] fino al mese di novembre. Nella primavera 1917 fu istituita la [[253ª Squadriglia]] che resteràvi restò fino al 30 ottobre 1917, data in cui Grado fu abbandonata dagli italiani a seguito della [[battaglia di Caporetto|disfatta di Caporetto]]. Al termine della prima guerra mondiale l'isola, che nonostante la prossimità del fronte fu sostanzialmente risparmiata dalle vicende belliche, venne annessa all'Italia.
 
Ai confini di Aquileia, nella zona del Belvedere dove la terra si interrompe e lascia posto alla laguna, era possibile imbarcarsi per raggiungere l'isola di Grado. SuccessivamenteCon ci fu unolo sviluppo turistico e urbanistico e, nel 1905 fu costruita una strada nel mezzo della laguna per collegare le due parti del territorio.<ref>{{Cita libro|autore=Touring Club Italiano|titolo=Gorizia e provincia: Il Collio, la valle dell'Isonzo, Grado e la laguna, il Carso|anno=2009|p=91}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Italia Nostra - sezione di Udine|titolo=Gli ambienti del Friuli-Venezia Giulia: La laguna|anno=1990|p=97}}</ref>
 
Nel 1936 Grado fu definitivamente collegata alla terraferma tramite la costruzione di un [[ponte]] girevole che pose fine all'isolamentoal dellasuo cittadinaisolamento.<ref name="ReferenceB"/> Una rapida espansione urbanistica, accompagnata da opere di [[Bonifica idraulica|bonifica]] e di contenimento delle acque, ha quindi notevolmente ampliato le dimensioni dell'abitato, che ora si estende anche sulla vicina isola della Schiusa.
 
=== Simboli ===
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{{Vedi anche|Basilica di Sant'Eufemia (Grado)|Battistero (Grado)}}
[[File:Basilika Eufemia Grado.jpg|thumb|left|upright|La basilica di Santa Eufemia]]
La [[Basilica di Sant'Eufemia (Grado)|basilica paleocristiana di Sant'Eufemia]] venne costruita su una chiesa preesistente, la ''basilichetta di Petrus'', di cui si possono osservare alcuni resti all'interno dell'edificio. I lavori di costruzione iniziarono all'inizio del [[V secolo]] per interessamento del vescovo Niceta e vennero portati a termine nel 579 per opera del vescovo [[Elia (patriarca di Aquileia)|Elia]] che dedicò la basilica a [[Eufemia di Calcedonia|santa Eufemia]], martire di [[Calcedonia]]. Lo stile semplice, lineare e severo della costruzione viene esaltato dai mattoni chiari a vista che la ricoprono.
 
L'interno della chiesa è suddiviso in tre navate da due file di colonne, tutte diverse tra di loro. Notevoli sono i mosaici della pavimentazione che si estendono per {{m|700|ul=mq}} e per il prevalere dei motivi geometrici testimoniano l'influenza bizantina su Grado. Questi sonoSono stati restaurati dopo la seconda guerra mondiale, ma è possibile vedere alcune tessere più antiche, riconoscibili dal colore più scuro.<ref>{{Cita libro|autore=Touring Club Italiano|titolo=Gorizia e provincia: Il Collio, la valle dell’Isonzo, Grado e la laguna, il Carso|anno=2009|p=94}}</ref>
 
Una volta nella Basilicabasilica era conservata una stupenda [[cattedra]] [[vescovo|vescovile]] in [[avorio]] molto, probabilmente donata alla città da [[Alessandria d'Egitto]] per ordine di [[Eraclio II]], e le cui tavolette eburnee, note come [[Avoriavori di Grado]], andarono disperse nel [[XV secolo]]; le poche rimaste sono oggistate divise train alcuni importantidiversi musei, italiani e no.
 
Sul lato destro della chiesa si eleva il campanile, visibile a distanza grazie ai suoi 42,60 metri di altezza<ref>{{Cita libro|autore=Ezio Marocco|titolo=Grado: guida storico artistica|editore=Bruno Fachin Editore - Trieste|p=14}}</ref>, sormontato dall{{'}}''anzolo'', una statua in rame di [[Arcangelo Michele|san Michele Arcangelo]] che indica la direzione del vento. Questa fuFu donata alla città dai veneziani nel 1462.<ref>{{Cita libro|autore=Touring Club Italiano|titolo=Gorizia e provincia: Il Collio, la valle dell’Isonzo, Grado e la laguna, il Carso|anno=2009|p=93}}</ref>
 
A sinistra, staccato dal corpo della chiesa, sorge il [[Battistero (Grado)|battistero]] ([[V secolo]]), a pianta ottagonale, al cui interno è collocata una vasca battesimale esagonale. Davanti al Battistero, in unUn piccolo giardino, sonodavanti conservaticonserva alcuni sarcofagi romani risalenti al [[II secolo|II]] e [[III secolo]] d.C.
 
A breve distanza dalla basilica, al limite meridionale del ''[[castrum]]'' romano, sono visibili tramite un sistema di passerelle permette di vedere i mosaici e i resti di muratura della più antica basilica della Corte, la cui prima costruzione risale alla metà del [[IV secolo]].
 
==== Basilica di Santa Maria delle Grazie ====
{{Vedi anche|Basilica di Santa Maria delle Grazie (Grado)}}
[[File:Grado, basilica di santa maria, interno 01.JPG|thumb|Santa Maria delle Grazie: interno]]
La [[Basilica di Santa Maria delle Grazie (Grado)|basilica paleocristiana di Santa Maria delle Grazie]] si affaccia sul campo dei Patriarchi, a pochi passi dal battistero e dalla [[Basilica di Sant'Eufemia (Grado)|basilica di Santa Eufemia]]. La prima edificazione risale alla metà del [[V secolo]] ed è oggi testimoniata dal pavimento musivo della navata destra e dell'abside, decorato con motivi geometrici. La chiesa è stata quindifu riedificata, a un livello rialzato di circa un metro, alla fine del [[VI secolo]] dal patriarca Elia.
 
La facciata in pietra e mattoni è ingentilita da una [[trifora]]. L'interno a tre navate ha un forte slancio verticale ed è diviso da due file di cinque colonne marmoree di provenienza diversa. Nella navata sinistra è custodita una statua lignea della [[Madonna delle Grazie]].
 
==== Santuario della Madonna di Barbana ====
[[File:Grado isola Barbana 10luglio04 04.jpg|thumb|Barbana, il santuario]]
{{vedi anche|Barbana (isola)}}
[[File:Grado isola Barbana 10luglio04 04.jpg|thumb|Barbana, il santuario]]
La nascita del santuario della [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]] di Barbana risale al 582, quando una violenta mareggiata minacciò la città di Grado: il patriarca del tempo, [[Elia (patriarca di Aquileia)|Elia]] (571-588), come ringraziamento per aver salvato la città dalla mareggiata, fece erigere una prima chiesa nel luogo dove un'immagine della Madonna era stata trasportata dalle acque.<ref>{{cita|Cammilleri|cap. 11 novembre}}.</ref> Da allora il santuario, più volte distrutto e ricostruito, è stato continuamente officiato.
Il santuario della [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]] di Barbana nacque nel 582, quando una violenta mareggiata minacciò Grado: il patriarca del tempo, [[Elia (patriarca di Aquileia)|Elia]] (571-588), come ringraziamento per aver salvato la città dalla mareggiata, fece erigere una prima chiesa nel luogo in cui le acque avevano portato un'immagine della Madonna.<ref>{{cita|Cammilleri|cap. 11 novembre}}.</ref> Da allora, più volte distrutto e ricostruito, il luogo sacro è stato continuamente officiato.
 
L'attuale santuario, che sorge su un'isola posta all'estremità orientale della laguna, è stato costruito in stile [[architettura neoromanica|neoromanico]]. e custodisceCustodisce numerose vestigia degli edifici succedutisi nei secoli, comprese due colonne che risalgonoappartenevano probabilmente alla chiesa originaria. All'interno sono presenti opere molto differentivariegate: l'altare maggiore dispone di un rilievo con la laguna sovrastato da una statua lignea custodita da un'edicola della Madonna, una grande tela che rappresenta l'unione dei veneziani in una confraternita, due altari veneziani dedicati a sant'[[Antonio di Padova]] (a destra) e a san [[Francesco d'Assisi]] (a sinistra). Inoltre, neiNei pressi dell'ingresso del campanile è possibile vedere capitelli e marmi di epoca altomedievale.<ref>{{Cita libro|autore=Touring club Italiano|titolo=Gorizia e provincia: il Collio, la valle dell'Isonzo, Grado e la laguna, il Carso|anno=2009|p=99}}</ref>
 
L'isola di Barbana, che è meta ogni anno di un [[#El_Perdòn_de_Barbana|pellegrinaggio]] da Grado, è abitata in modo stabile da una comunità di [[Ordine dei Frati Minori|frati minori francescani]] ed è raggiungibile in 25 minuti di motoscafo, il servizio è offerto dalla(la barca "Nuova Cristina") dalla Riva Zaccaria Gregori di Grado.<ref>{{Cita libro|autore=Ezio Marocco|titolo=Grado: guida storico artistica|editore=Bruno Fachin Editore - Trieste|p=58}}</ref>
 
=== Aree naturali ===
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[[File:Porto Buso.jpg|thumb|Porto Buso, sull'isola di Anfora]]
 
La [[Laguna di Grado|laguna]] si è formata dopo il [[V secolo]] ed è divisa in un settore occidentale (la ''palù de soto''), più esteso e ricco di isole, e in uno orientale (la ''palù de sora''), che si estende a nord dell'isola di Grado.
 
CaratteristicaParticolarità della laguna è la presenza dei [[casone (architettura)|casoni]], semplici abitazioni con tetto di paglia utilizzate in passato dai pescatori gradesi. I pescatori, infatti, rimanevano in laguna per parecchio tempo, vivendo in queste caratteristiche capanne, e rientrando sull'isola di Grado solo in qualche rara occasione e durante il periodo dell'anno più freddo.<ref>{{Cita libro|autore=Graziano Benedetti|titolo=Lagune del Friuli-Venezia Giulia: itinerari, tradizioni e antichi sapori. Alla scoperta di una natura affascinante.|collana=LEGUIDE MAGNUS|anno=1994|p=115}}</ref> L'imbarcazione tipica degli abitanti della laguna è la [[batela]], a fondo piatto e manovrata a remi. LeCon le batele venivanosi usate per raggiungere quotidianamenteraggiungevano i pescatori, recuperando il pescato e portandolo pressoa Grado per la vendita.<ref>{{Cita libro|autore=Graziano Benedetti|titolo=Lagune del Friuli-Venezia Giulia: itinerari, tradizioni & antichi sapori. Alla scoperta di una natura affascinante.|collana=LEGUIDE MAGNUS|anno=1994|p=115}}</ref>
 
La laguna è ricca di essenze arboree ([[tamarix|tamerici]], [[ulmus|olmi]], [[populus|pioppi]], [[juniperus|ginepri]] e [[pinus|pini]]), mentre la fauna presenta una notevole varietà di volatili, tra i quali [[laridae|gabbiani]], [[egretta garzetta|garzette]], [[ardea cinerea|aironi cinerini]], [[Anas platyrhynchos|germani reali]] e [[Sterna hirundo|rondini di mare]].
 
Alcune isole sono abitate in modo stabile: tra queste, come [[Barbana (isola)|Barbana]] che ospita da 1500 anni un [[santuario mariano]].
 
==== Spiagge e fondali ====
[[File:Spiaggia-Grado-Pineta.jpg|thumb|Spiaggia a Grado Pineta]]
{{vedi anche|Trezza|Julia Felix}}
[[File:Spiaggia-Grado-Pineta.jpg|thumb|Spiaggia a Grado Pineta]]
L'isola di Grado offre dieci chilometri di spiagge dalla sabbia finissima, orientate prevalentemente verso mezzogiorno e lentamente digradanti verso il mare, per un totale di 120.000 metri quadrati di arenile suddivisi in quattro spiagge principali (Pineta, Spiaggia al Bosco, GIT e Costa Azzurra). La spiaggia più occidentale è denominata ''Costa Azzurra'' (conosciuta dai locali come ''spiaggia vecchia''), e prosegue idealmente con il lungomare della diga, lunga circa 1&nbsp;km e dalla forma curvilinea, che, dedicata a [[Nazario Sauro]] è stata costruita dagli austriaci per proteggere il centro storico dalle mareggiate.<ref>{{Cita libro|autore=Ezio Marocco|titolo=Grado: guida storico artistica|editore=Bruno Fachin Editore - Trieste|p=45}}</ref> L'accesso a questa spiaggia è libero, tuttavia vi sono aree di concessione a pagamento, ove è possibile noleggiare sdraio, lettini, ombrelloni e pedalò grazie agli stabilimenti presenti.<ref>{{Cita web|url=https://grado.it/it/spiagge-e-terme-marine/la-costa-azzurra/|titolo=Spiaggia Costa Azzurra {{!}} Grado|sito=grado.it|accesso=2021-11-18}}</ref> Al termine della diga vi sono quasi tre chilometri della ''Spiaggia GIT'', considerata la spiaggia principale di Grado, la quale offre varie zone diversamente attrezzate per accontentare le diverse tipologie di ospiti; dal 1989 si fregia della [[Bandiera blu|Bandiera Blu]]. Essa è esposta completamente a sud, si sviluppa per vari chilometri verso est, attraverso tutta la Città Giardino sino a uscire dall'abitato di Grado e congiungersi alla ''spiaggia "al Bosco"''.<ref>{{Cita web|url=https://grado.it/it/spiagge-e-terme-marine/spiaggia-principale-git/|titolo=Spiaggia GIT {{!}} Grado|sito=grado.it|accesso=2021-11-18}}</ref> Quest'ultima è sita tra la Spiaggia Principale e Grado Pineta, ed è così denominata in quanto sono ampiamente presenti alberi a ridosso dell'arenile; il fondale è piuttosto basso se confrontato alle altre aree. La maggior parte della spiaggia è in concessione al "Campeggio al Bosco", sebbene l'accesso agli esterni è consentito e l'ingresso pedonale è libero e gratuito. Tra la spiaggia al Bosco e l'ingresso 8 della spiaggia GIT, è presente un ulteriore stabilimento balneare attrezzato, in località Sacca dei Moreri.<ref>{{Cita web|url=https://grado.it/it/spiagge-e-terme-marine/spiaggia-al-bosco/|titolo=Spiaggia Al Bosco {{!}} Grado|sito=grado.it|accesso=2021-11-18}}</ref> Una volta terminata la Spiaggia al Bosco, si estende la ''Spiaggia di Grado Pineta'', nella quale sono presenti vari stabilimenti balneari. In questa zona si praticano spesso attività sportive di [[kitesurfing]].<ref>{{Cita web|url=https://grado.it/it/spiagge-e-terme-marine/spiaggia-di-grado-pineta/|titolo=Spiaggia di Grado Pineta {{!}} Grado|sito=grado.it|accesso=2021-11-18}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://grado.it/it/spiagge-e-terme-marine/le-spiagge/|titolo=Le spiagge {{!}} Grado|sito=grado.it|accesso=2021-11-18}}</ref>
L'isola di Grado offre dieci chilometri di spiagge orientate prevalentemente verso mezzogiorno e lentamente digradanti verso il mare, {{Senza fonte|per un totale di 120.000 metri quadrati di arenile}} suddivisi in quattro spiagge principali: Pineta, Spiaggia al Bosco, GIT e Costa Azzurra. Quest'ultima, conosciuta dai locali come ''spiaggia vecchia'', è la più occidentale; prosegue idealmente con il lungomare della diga, lunga circa 1&nbsp;km e dalla forma curvilinea, dedicata a [[Nazario Sauro]] e costruita dagli austriaci per proteggere il centro storico dalle mareggiate.<ref>{{Cita libro|autore=Ezio Marocco|titolo=Grado: guida storico artistica|editore=Bruno Fachin Editore - Trieste|p=45}}</ref> Al termine della diga vi sono quasi tre chilometri della Spiaggia GIT, composta da varie zone diversamente attrezzate e dal 1989 assegnataria del riconoscimento [[Bandiera blu]]. È esposta completamente a sud, si sviluppa per vari chilometri verso est, attraverso tutta la Città Giardino sino a uscire dall'abitato di Grado e congiungersi alla ''spiaggia "al Bosco",''<ref>{{Cita web|url=https://grado.it/it/spiagge-e-terme-marine/spiaggia-principale-git/|titolo=Spiaggia GIT {{!}} Grado|sito=grado.it|accesso=2021-11-18}}</ref> sita tra la spiaggia principale e Grado Pineta, così denominata in virtù della presenza di numerosi alberi a ridosso dell'arenile.
 
I fondali sono generalmente bassi. ma ospitano, adAd alcuni chilometri dalla costa, ospitano numerose [[trezza|trezze]], affioramenti rocciosi a circa 8-20 metri di profondità caratterizzati dalla ricchezza e dalla [[biodiversità]] degli ambienti marini.

Nel 1987, nei fondali di fronte a Grado è stato inoltre ritrovato il relitto della ''[[Julia Felix]]'', un'imbarcazione romana naufragata nel [[III secolo]].
 
La mareggiata del 27 ottobre 2012 ha abbattuto lo storico [[trampolino (tuffi)|trampolino]] costruito nei primi decenni del [[Novecento]] di fronte alla spiaggia principale.
 
Nel 2024 l'[[Università di Udine]] ha scandagliato i fondali con l'ausilio di [[sonar]], [[drone|droni]] subacquei e [[sistema GNSS]], riportando alla luce relitti, antichi manufatti e un'ara funeraria di epoca romana.<ref>{{cita web|url=
https://www.marinecue.it/2024/10/16/la-leggendaria-aquileia-e-stata-ritrovata-il-mare-ha-restituito-un-patrimonio-che-sembrava-perduto-archeologi-al-settimo-cielo-la-riporteremo-in-vita/|titolo=Riportati alla luce i resti dell'antica Aquileia|accesso=20 ottobre 2024}}</ref>
 
== Società ==
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=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 20192023 la popolazione straniera residente era di 576574 persone.
Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:<ref>[https://www.tuttitalia.it/friuli-venezia-giulia/22-grado/statistiche/cittadini-stranieri-2024/ cittadini stranieri] tuttitalia.it</ref>
 
* [[Bangladesh]], 141137 - 1,77%
* [[Romania]], 7170 - 0,89%
* [[Ucraina]], 4953 - 0,61%
* [[Marocco]], 40 - 0,50%29
* [[Macedonia del NordAustria]], 3127 - 0,39%
* [[AustriaMacedonia del Nord]], 30 - 0,38%24
* [[Croazia]], 23 - 0,29%
 
=== Lingue e dialetti ===
{{vedi anche|Dialetto gradese}}
A Grado, accanto all'[[Lingua italiana|italiano]], è parlato il [[dialetto gradese|gradese]] (''graixan''), un dialetto della [[lingua veneta]], che risente di influenze friulane e di altre parlate di ceppo veneto geograficamente vicine.
 
== Cultura ==
=== Musei ===
Su lungomare Nazario Sauro, nella ex scuola elementare Scaramuzza, ha sede il ''Museo nazionale di archeologia subacquea dell'Alto Adriatico'', nato nel 2000 per ospitare i resti della nave romana ''Iulia Felix'' rinvenuta sul fondo della laguna nel 1986. Per una complessa serie di motivi, tuttavia, il museo non risultaè visitabile.,<ref>{{Cita news|titolo=Il Museo di Archeologia di Grado è una cattedrale nel deserto|pubblicazione=Exibart.com|autore=|data=14 agosto 2019|url=https://www.exibart.com/beni-culturali/il-museo-di-archeologia-di-grado-una-cattedrale-nel-deserto/|accesso=10 giugno 2021}}</ref> tuttavia ne è stato previsto il completamento per la fine del 2025.<ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/friuliveneziagiulia/notizie/2025/06/16/aprira-entro-il-2025-il-museo-di-archeologia-subacquea-a-grado_77d18f98-3d7c-4709-a31d-20c12f23b165.html|titolo=Aprirà entro il 2025 il museo di archeologia subacquea a Grado|sito=Agenzia ANSA|data=2025-06-16|accesso=2025-06-16}}</ref>
 
== Eventi ==
{{C|la sezione contiene eventi da verificare con fonti terze che ne accertino la rilevanza "almeno nazionale". Le feste popolari religiose vanno collocate nella sezione [[Wikipedia:Modello di voce/Centro abitato#Tradizioni e folclore|"Tradizioni e folclore" opportunamente fontate se rilevanti]]. Da ristrutturare come richiesto da [[Wikipedia:Modello di voce/Centro abitato#Eventi]].|Eventi|novembre 2016}}
 
=== El Perdòn de Barbana ===
{{vedi anche|Perdon de Barbana}}
[[File:Perdon de Barbana 2011 "Stella del Mare".JPG|thumb|Processione di barche in occasione del [[Perdon de Barbana]]]]
La principale tradizione religiosa della comunità è il ''Perdòn de Barbana'', celebrata la mattina della prima domenica di luglio. Si tratta di una [[processione]] votiva durante la quale una statua della ''[[Maria (madre di Gesù)|Madonna degli Angeli]]'' viene trasportata attraversandoattraverso la [[Laguna di Grado|laguna]] con un suggestivo corteo di barche, decorate con fiori, dalla [[Basilica di Sant'Eufemia (Grado)|Basilica di Sant'Eufemia]] all'[[Barbana (isola)|isola di Barbana]], dove sorge un anticoal santuario mariano.<ref>{{Cita libro|autore=Touring Club Italiano|titolo=Gorizia e provincia: Il Collio, la valle dell'Isonzo, Grado e la laguna, il Carso|anno=2009|p=100}}</ref>
 
L'origine del pellegrinaggio risalerisalirebbe al 1237,<ref>{{Cita web|url=https://grado.it/it/eventi/sabo-grando-e-perdon-di-barbana/|titolo=Grado e il perdòn di Barbana}}</ref> quando laalcuni popolazionegradesi gradeseavrebbero fecefatto voto di recarsi ogni anno a Barbana comein segno di ringraziamentogratitudine per la fine di un'epidemia di peste. Questa richiesta di aiuto dimostra la profonda venerazione dei gradesi per questa Madonna, nata quando, secondo la tradizione, essa apparve durante una tempesta in aiuto ai pescatori per farli rientrare in acque sicure.<ref>{{Cita libro|autore=Touring Club Italiano|titolo=Gorizia e provincia: Il Collio, la valle dell'Isonzo, Grado e la laguna|anno=2009|p=100}}</ref> La manifestazione, che inizia di prima mattina ed è preceduta da una giornata di raccoglimento e festa (il ''Sabo grando''), richiama oggi numerosi [[pellegrinaggio|pellegrini]] e [[turismo|turisti]].
 
{{Senza fonte|Il nome ''Perdònperdòn'' deriva invece dalla tradizione di accostarsi, in occasione del pellegrinaggio, al [[sacramento]] della [[penitenza (sacramento)|riconciliazione]].}}
 
=== Festival della Canzone Gradese ===
Manifestazione musicale popolare che si svolge dal 1946: appuntamento celebrativo di grande rilievo per la comunità gradese, da sempre contraddistinta da notevole sensibilità nel perpetuare le proprie tradizioni canore-musicali.
 
=== Le Varvuole ===
 
5 gennaio. Riproposizione in chiave festosa di una leggenda in cui streghe venute dal mare rapivano bambini.
 
=== Carnevale estivo ===
{{senza fonte|Da diversi anni, nel mese di luglio, viene organizzato da alcune associazioni locali il carnevale estivo.}}<ref>{{Cita web | url= https://grado.it/it/eventi/carnevale-gradese/#:~:text=Il%20Carnevale%20a%20Grado%20%C3%A8%20anche%20d'estate!&text=Carnevale%20estivo-,Il%20Carnevale%20a%20Grado%20%C3%A8%20anche%20d'estate!,21.00%20dall'Isola%20della%20schiusa. | titolo= Grado - Carnevale estivo | sito= Consorzio Grado Turismo | accesso= 14 marzo 2023 | urlarchivio= https://archive.today/20230306222456/https://grado.it/it/eventi/carnevale-gradese/ | dataarchivio= 6 marzo 2023 | urlmorto= no }}</ref> {{senza fonte|Alla sfilata partecipano carri da tutta la regione e anche dalla vicina Slovenia e Croazia.}}
 
=== Teatro dialettale ===
Contraddistinta da un sempre più vasto seguito di pubblico e con una fama che nel corso del tempo ha varcato i confini dell'isola, l'associazione Grado Teatro, animata da Tullio Svettini fin dai primi anni '60, propone testi di autori locali (Giovanni Marchesan - "Stiata", Alberto Corbatto, Onorio Dissette e altri) con tematiche che richiamano alla storia e alla cultura di Grado.
 
=== Riferimenti nella cultura ===
La località balneare è menzionata nella canzone ''Scalo a Grado'' di [[Franco Battiato]], uscita nel 1982 nell'album ''[[L'arca di Noè (Franco Battiato)|L'Arca di Noè]]''.
 
Viene menzionata anche nella canzone ''Giulio'' di [[Roberto Vecchioni]], del 2019, dedicata a [[Giulio Regeni]], nativo del vicino paese di [[Fiumicello]].
 
== Infrastrutture e trasporti ==
 
=== Ponte Matteotti ===
Nel 1936 venne inauguratocostruito ilun '''Ponteprimo Littorio''',collegamento ilcon qualela collegavaterraferma Gradotramite allail terrafermaponte verso Belvedere-[[Aquileia]]Littorio, fornendo una più rapida via per i trasporti e il commercio con l'entroterra e rinforzando la vita economica, sociale e culturale della popolazione. Nel dopoguerra vennefu ricostruito e aggiornato, integrando un ponte girevole, il quale permette il passaggio dei principali servizi marittimi. Il 2 ottobre 1965 cambiacambiò nome da ''Ponteponte Littorio'' a ''Ponteponte Matteotti'', a seguito dell'autorizzazione del Prefetto di Gorizia.<ref>{{Cita web|url=https://grado.it/it/cosa-fare/la-citta/il-ponte-matteotti/|titolo=Il ponte Matteotti {{!}} Grado|sito=grado.it|accesso=2021-11-18}}</ref>
 
=== Ferrovie ===
Grado non dispone di una propria [[stazione ferroviaria]]. In passato il comune era servito dalla stazione Pontile per Grado della [[ferrovia Cervignano-Aquileia-Pontile per Grado]], chiusa nel 1937. In seguito la stazione di Cervignano del Friuli ha acquisito nel suo nome anche quello della località balneare, denominandosi [[Stazione di Cervignano-Aquileia-Grado|Cervignano-Aquileia-Grado]].
 
=== Servizi marittimi ===
ArrivandoNei all'isolaprimi dallaanni stradadel che collega Aquileia con Grado, è facilmente possibile raggiungere1900 il porto- canale. Durante i primi anni del 1900, esso fu rinforzato tramitecon la costruzionebanchine in cemento armato di banchine. Il porto è disponibile per coloroimbarcazioni private, che raggiungono Grado privatamente tramite le proprie imbarcazioni, qui possono essere ormeggiate, mentre il canale che lo collega alla laguna è dedicato all'attività dei pescatori e dei loro pescherecci.<ref>{{Cita libro|autore=Touring Club Italiano|titolo=Gorizia e provincia: Il Collio, la valle dell'Isonzo, Grado e la laguna, il Carso|anno=2009|p=93}}</ref>
 
Grado dispone di un servizio di traghetti che la collegano con la città di [[Trieste]] e, nella [[laguna di Grado|laguna]], con [[Barbana (isola)|Barbana]]. Nel 2021 è partito il collegamento provvisorio con [[Lignano]] e nel 2023 con la vicina [[Aquileia]].
Dal 2021 è partito il nuovo collegamento provvisorio [[Lignano]]-Grado e dal 2023 con la vicina [[Aquileia]].
 
=== Mobilità urbana ===
I trasporti urbani e extraurbani di Grado vengono svolti con autoservizi di linea gestiti dalla TPL FVG s.c.a.r.l. A Grado è presente un'autostazione. La frequenza media di passaggio della linea extraurbana Udine - Grado è di circa 1 ora.
 
== Amministrazione ==
[[File:Grado (Italia)-Gonfalone.png|thumb|Gonfalone comunale]]
 
=== Sindaci dal 1948===
{| class="wikitable" float="center" style="text-align: left; font-size:90%;"
|+-
! colspan="2" rowspan="2" |<small>Sindaco</small>
! rowspan="2" |<small>Partito</small>
!<small>Periodo</small>
! colspan="2" |Mandato
!<small>Elezione</small>
|-
|bgcolor={{Colore ombra partito|Democrazia Cristiana}}|
|'''Giuseppe Lucio Grigolon'''
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[1948]]-[[1956]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1948|1948]]
|-
|bgcolor={{Colore ombra partito|Democrazia Cristiana}}|
|'''Werther de Minelli'''
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[1956]]-[[1961]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1956|1956]]
|-
|bgcolor={{Colore ombra partito|Democrazia Cristiana}}|
|'''Carlo Salvini'''
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[1961]]-[[1965]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1961|1961]]
|-
| rowspan=2 bgcolor={{Colore ombra partito|Democrazia Cristiana}}|
| rowspan=2|'''Nicolò Reverdito'''
| rowspan=2|[[Democrazia Cristiana]]
| rowspan=2| [[1965]]-[[1975]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1965|1965]]
|-
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1970|1970]]
|-
|bgcolor={{Colore ombra partito|Democrazia Cristiana}}|
|'''Giovanni Vio'''
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[1975]]-[[1977]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1970|1970]]
|-
|bgcolor=|
|'''Isaia Noè Laveder''' <small>''([[Commissario prefettizio|Commiss. prefettizio]])''</small>
| -
|[[1977]]-[[1978]]
| -
|-
|bgcolor=|
|'''Giovanni Manganaro''' <small>''([[Commissario prefettizio|Commiss. prefettizio]])''</small>
| -
|[[1978]]-[[1979]]
| -
|-
|bgcolor={{Colore ombra partito|Democrazia Cristiana}}|
|'''[[Mario Marocco|Mario Dino Marocco]]'''
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[1979]]-[[1983]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1979|1979]]
|-
|bgcolor={{Colore ombra partito|Democrazia Cristiana}}|
|'''Nicolò Reverdito'''
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[1983]]-[[1986]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1983|1983]]
|-
|bgcolor={{Colore partito|Partito Repubblicano Italiano}}|
|'''Fabio Zanetti'''
|[[Partito Repubblicano Italiano]]
|[[1986]]-[[1987]]
| <small>''(1983)''</small>
|-
|bgcolor=|
|'''Guido Cocco''' <small>''([[Commissario prefettizio|Commiss. prefettizio]])''</small>
| -
|[[1987]]
| -
|-
|bgcolor={{Colore partito|Partito Repubblicano Italiano}}|
|'''Fabio Zanetti'''
|[[Partito Repubblicano Italiano]]
|[[1987]]-[[1988]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1987|1987]]
|-
|bgcolor={{Colore partito|Lista civica}}|
|'''Monica Salvador'''
|[[Lista civica|L.c.]] ''Giustizia e Libertà''
|[[1988]]
| <small>''(1987)''</small>
|-
|bgcolor=|
|'''Flavio Mantini''' <small>''([[Commissario prefettizio|Commiss. prefettizio]])''</small>
| -
|[[1988]]-[[1989]]
| -
|-
|bgcolor=|
|'''[[Vincenzo Panico]]''' <small>''([[Commissario prefettizio|Commiss. prefettizio]])''</small>
| -
|[[1989]]
| -
|-
|bgcolor={{Colore ombra partito|Democrazia Cristiana}}|
|'''Mario Corbatto'''
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[1989]]-[[1994]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1989|1989]]
|-
! colspan=9| <small>Sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal 1994)</small>
!Inizio
!Fine
|-
|bgcolor={{CPColore partito|Lega Nord}}|
|'''Giovanni Battista Salvini'''
|[[Lega Nord]]
|[[1994]]-[[1998]]
|12 giugno 1994
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1994|1994]]
|14 giugno 1998
|-
| rowspan="2" bgcolor={{CPColore partito|AlleanzaCentro-destra in NazionaleItalia}}|
| rowspan="2" |'''Roberto Marin'''
| rowspan="2" |[[AlleanzaCentro-destra Nazionalein Italia|Centro-destra]]
|14 giugnorowspan=2| [[1998]]-[[2007]]
| [[Elezioni amministrative in Italia del 1998|1998]]
|26 maggio 2002
|-
| [[Elezioni amministrative in Italia del 2002|2002]]
|26 maggio 2002
|28 maggio 2007
|-
|bgcolor={{CPColore partito|Centro-sinistraCentrismo in Italia}}|
|'''Silvana Olivotto'''
|[[Grande coalizione]]<ref>[[L'Ulivo|Ulivo]], [[Lega Nord|LN]], civiche.</ref>
|[[Centro-sinistra in Italia|Centro-sinistra]]
|[[2007]]-[[2010]]
|28 maggio 2007
| [[Elezioni amministrative in Italia del 2007|2007]]
|16 maggio 2011
|-
|bgcolor={{CP|Centro-destra in Italia}}|
|'''Giovanni Blarasin''' <small>''([[Commissario prefettizio|Commiss. prefettizio]])''</small>
|Edoardo Maricchio
| -
|[[2010]]-[[2011]]
| -
|-
|bgcolor={{Colore partito|Centro-destra in Italia}}|
|'''Edoardo Maricchio'''
|[[Centro-destra in Italia|Centro-destra]]
|[[2011]]-[[2015]]
|16 maggio 2011
| [[Elezioni amministrative in Italia del 2011|2011]]
|5 giugno 2016
|-
|bgcolor={{CP|Centro-sinistra in Italia}}|
|'''Claudio Kovatsch''' <small>''([[Commissario prefettizio|Commiss. prefettizio]])''</small>
|Dario Raugna
| -
|[[Centro-sinistra in Italia|Centro-sinistra]]
|5 giugno [[2015]]-[[2016]]
| -
|5 ottobre 2021
|-
|bgcolor={{CP|Centro-destra in Italia}}|
|'''Anna D’Angelo''' <small>''([[Commissario straordinario|Commiss. straordinario]])''</small>
|Claudio Kovatsch
| -
|[[2016]]
| -
|-
|bgcolor={{Colore partito|Sinistra (politica)}}|
|'''Dario Raugna'''
|[[Sinistra (politica)|Sinistra]]
|[[2016]]-[[2021]]
| [[Elezioni comunali in Friuli-Venezia Giulia del 2016|2016]]
|-
|bgcolor={{Colore partito|Centro-destra in Italia}}|
|'''Claudio Kovatsch'''
|[[Centro-destra in Italia|Centro-destra]]
|[[2021]]-[[2023]]
|5 ottobre 2021
| [[Elezioni comunali in Friuli-Venezia Giulia del 2021|2021]]
|28 settembre 2023
|-
|bgcolor=|
|'''Augusto Viola''' <small>''([[Commissario prefettizio|Commiss. prefettizio]])''</small>
| -
|[[2023]]-[[2024]]
| -
|-
|bgcolor={{Colore partito|Centro-sinistra in Italia}}|
|'''Giuseppe Corbatto'''
|[[Centro-sinistra in Italia|Centro-sinistra]]
|[[2024]]-''in carica''
| [[Elezioni comunali in Friuli-Venezia Giulia del 2024|2024]]
|-
|
|Augusto Viola
|commissario
|29 settembre 2023
|in carica
|}
 
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== Sport ==
Il panorama sportivo locale è caratterizzato da una vasta rete di società. La più antica compagine è la [[Società Canottieri Ausonia]] i cui atleti hanno ottenuto diversi riconoscimenti anche a livello mondiale.
{{C|sezione contenente descrizioni dettagliate di società dilettantistiche, ricca di informazioni non enciclopediche, scritta con linguaggio recentista contenente toni enfatici e contenuti promozionali. Da ristrutturare come da [[Wikipedia:Modello di voce/Centro abitato#Sport]].|Sport|aprile 2014}}
 
Il panorama sportivo locale è formato da una vasta rete di società.
La più antica compagine gradese è la [[Società Canottieri Ausonia]] i cui atleti hanno conseguito numerosi riconoscimenti anche a livello mondiale.
 
La squadra di [[Calcio (sport)|calcio]] è la Gradese Calcio (un tempo U.S. Gradese), squadra che nel passato ha militato ripetutamente nel campionato di [[Eccellenza (calcio)|Eccellenza]]. Attualmente, nellaNella stagione sportiva 2021/2022, militaè nel girone C della prima categoria regionale.
 
Uno sport che a Grado èÈ molto seguito è inoltre il [[calcio a 5]]. Il Grado 2006 (non più esistente) ha partecipato al campionato nazionale di serie B per bennelle stagioni consecutive (2008/2009 e 2009/2010).
 
Per ciò che riguarda la [[pallacanestro]], dopo un paio di stagioni in categorie superiori, l'Associazione Dilettantistica Pallacanestro Grado ha ricominciato nella stagione 2007/2008 dalla categoria promozione la sua ascesa nel basket regionale. Attualmente milita in serie D.
 
Per ciò che riguarda leNelle [[arti marziali]] e il [[tennistavolo]], è attiva sin dal 1981 la [[A.D. Pol.Sakura-Grado]]. Delle due sezioni della Sakura, la sezione [[karate]] e arti marziali ha raggiunto traguardi agonistici di livello internazionale, conquistando a più riprese titoli europei e mondiali sia nel karate sia nel [[Kobudōkobudō di Okinawa]].
 
Per quanto riguarda gli sport acquatici Grado Pineta è una meta molto importante per la pratica delil [[kitesurf]]. Il fondale basso e l'assenza di onde sono delle caratteristiche molto apprezzate che attirano i praticanti di questo sport da tutta Europa. La particolare posizione geografica prominente verso il mare offre una favorevole esposizione alle correnti ventose quali la bora, i flussi termici estivi e i venti da perturbazione.
 
== Note ==