Allen Welsh Dulles: differenze tra le versioni
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[[Anticomunista]] e [[Conservatorismo negli Stati Uniti d'America|conservatore]], fu uno dei personaggi più controversi degli Stati Uniti degli [[anni '40]], [[anni '50|'50]], e [[anni '60|'60]], assieme al fratello [[John Foster Dulles]].
Come uomo d'affari fu accusato di aver finanziato il [[Partito nazista]] di [[Adolf Hitler]] in funzione anticomunista, da cui prese però le distanze dal 1935 dopo l'inizio della [[Politica razziale nella Germania nazista|persecuzione degli ebrei]], chiedendo l'[[Interventismo|intervento]] contro il [[Terzo Reich]] e la fine dell'[[isolazionismo]] americano<ref>Mosley, Leonard (1978). Dulles: una biografia di Eleanor, Allen e John Foster Dulles e della loro rete familiare . New York: Dial Press . ISBN 9780803717442.</ref> {{cn|e in veste di [[avvocato]] di aver difeso persone come [[Meyer Lansky]] e [[Lucky Luciano]].}}
Sotto le presidenze di [[Harry Truman]], [[Dwight Eisenhower]] e [[John Kennedy]], [[Central Intelligence Agency#Collaborazione con ex nazisti|arruolò diversi ex nazisti]] (tra cui diversi scienziati con l'[[Operazione Paperclip]]) alla fine della [[seconda guerra mondiale]], come [[Werner von Braun]], padre del [[programma spaziale]] statunitense, partecipò al progetto [[MKULTRA]] e diresse diverse attività anticomuniste e [[Antisovietismo|anti]]-[[URSS|sovietiche]] dell'agenzia, volte al mantenimento della [[sfera di influenza]] statunitense durante la [[guerra fredda]] e ottenere [[Cambio di regime|cambi di regime]] (anticipando la politica americana spregiudicata dei decenni seguenti, da quella di [[Henry Kissinger]] al [[neoconservatorismo]]), tra cui il [[colpo di Stato in Iran del 1953]] e lo [[sbarco alla Baia dei Porci]] contro [[Fidel Castro]], il cui fallimento pose fine alla carriera di Dulles. I fratelli Dulles erano sostenitori di aggressive politiche di ''rollback'' ("ributtare indietro") e [[Dottrina del containment|contenimento]] tramite interventi diretti, [[Covert operations|operazioni segrete]] e [[colpi di Stato]], e contrari alla cosiddetta [[Distensione (politica)|distensione]].
Sotto la presidenza di [[Lyndon Johnson]] fu nominato membro della [[Commissione Warren]] che indagava sull'[[assassinio di John Fitzgerald Kennedy]]. La [[United States House Select Committee on Assassinations|House Select Committee on Assassinations]] concluse nel 1979 che la CIA non era coinvolta nell'omicidio, ma persiste il dibattito sul ruolo di Dulles nella Commissione Warren.<ref>{{Cita web |data=2016-08-15 |titolo=Table of Contents |url=https://www.archives.gov/research/jfk/select-committee-report |accesso=2 aprile 2024 |sito=National Archives |lingua=en}}</ref> [[Diplomatico]] dal 1916 al 1926, fu finanziere come socio gerente nella [[Sullivan & Cromwell]] dal 1926 al 1942, azionista di [[United Fruit Company]] e [[agente segreto]] dal 1943 al 1945. Dulles fu il primo civile a dirigere la CIA.
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Nel 1934 Allen Dulles è nel consiglio d'amministrazione come direttore della banca Schroeder, suo fratello John Foster Dulles è consigliere legale, e secondo i critici la banca fu uno dei bracci finanziari del nazismo.<ref>{{Cita|Yeadon}}, 2002, pag. 279.</ref>
Tra la fine degli anni Venti e l'inizio degli anni Trenta, svolse la funzione di consulente legale per le delegazioni sulla limitazione degli armamenti presso la Società delle Nazioni. Incontrò oltre a Hitler, [[Benito Mussolini]], il ministro degli Esteri sovietico [[Maxim Litvinov]] e i primi ministri di Gran Bretagna e Francia. Nell'aprile del 1933, Dulles e Norman Davis incontrarono ufficialmente Hitler a Berlino, presso il Dipartimento di Stato . Dopo l'incontro, Dulles scrisse al fratello Foster e lo rassicurò sul fatto che le condizioni sotto il regime di Hitler "non erano così gravi" come aveva indicato un amico allarmista. Dulles parlò raramente del suo incontro con Hitler, e il futuro direttore della CIA [[Richard Helms]] non ne aveva mai sentito parlare fino a decenni dopo la morte di Dulles, e si dichiarò scioccato dal fatto che il suo ex capo non gliene avesse mai parlato. Dopo l'incontro con il ministro
Tuttavia, nel 1935, Dulles tornò da un viaggio d'affari in Germania preoccupato per il trattamento riservato dai nazisti agli ebrei tedeschi e, nonostante le obiezioni del fratello, guidò un movimento all'interno dello studio legale Sullivan & Cromwell per chiudere il loro ufficio di Berlino. Lo sforzo ebbe successo e lo studio cessò di condurre affari nella Germania nazista. Mentre il Partito Repubblicano iniziava a dividersi in fazioni isolazioniste e interventiste, Dulles divenne un interventista dichiarato contro la Germania, candidandosi senza successo nel 1938 per la nomination repubblicana nel sedicesimo distretto congressuale di New York su una piattaforma che chiedeva il rafforzamento delle difese statunitensi. Dulles collaborò con Hamilton Fish Armstrong, l'editore della rivista Foreign Affairs, a due libri, ''Can We Be Neutral?'' (1936) e ''Can America Stay Neutral?'' (1939). Conclusero che l'isolamento diplomatico, militare ed economico, in senso tradizionale, non era più possibile in un sistema internazionale sempre più interdipendente. Dulles aiutò alcuni ebrei tedeschi, come il banchiere Paul Kemper, a fuggire negli Stati Uniti dalla Germania nazista.<ref>Srodes, James (1999). Allen Dulles: il maestro delle spie . Washington, DC: Regnery . ISBN 0-89526-314-9., 189-90 e segg.</ref>
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=====Sostegno agli anticomunisti nell'URSS =====
Allo stesso tempo la CIA/OSS aiutò nel salvataggio di anticomunisti russi come ex membri dell'[[Esercito russo di liberazione|esercito collaborazionista]] di [[Andrej Andreevič Vlasov]]<ref>[https://www.archives.gov/files/iwg/declassified-records/rg-263-cia-records/second-release-lexicon.pdf documenti della CIA, Anti-Bolshevik Bloc of Nations (ABN)]</ref>: l'agenzia organizzò un [[Comitato statunitense di liberazione dei popoli della Russia]], o ''Comitato statunitense di liberazione dal bolscevismo'', formato da ex combattenti antisovietici e sostenitori del [[Comitato di liberazione dei popoli della Russia]] e vicini al Blocco Anti-Bolscevico delle Nazioni fondato dal leader [[Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini|dei nazionalisti ucraini]] (OUN) [[Jaroslav Stec'ko]], stretto collaboratore di [[Stepan Bandera]], leader dell'OUN e dell'[[Esercito Insurrezionale Ucraino]] (UPA); furono sottratti alla consegna a [[Stalin]] toccata a Vlasov (giustiziato poco dopo) e alla deportazione come stabilito negli accordi ufficiali degli Alleati, e aiutati per emigrare in [[USA]], protetti dagli agenti segreti statunitensi.<ref>
Anti-Bolshevik Bloc of Nations (ABN), in {{cita web|url=https://www.archives.gov/files/iwg/declassified-records/rg-263-cia-records/second-release-lexicon.pdf|titolo=Cryptonyms and Terms in Declassified CIA Files}}</ref> Con il Project Aerodynamic venne supportata la resistenza antisovietica clandestina dell'UPA, mentre un altro dirigente dell'OUN e dell'UPA, [[Mykola Lebed]], ricercato per [[Massacri di polacchi in Volinia e Galizia orientale|crimini di guerra contro i polacchi]], fu fatto emigrare e arruolato nella CIA.<ref name=rudling2013cia>{{cita libro|cognome=Rudling|nome=Per Anders|titolo=Analysing Fascist Discourse: European Fascism in Talk and Text|url=https://books.google.it/books?id=XMIG9aJxuxAC&pg=PR2&lpg=PR2&dq=Analysing+Fascist+Discourse:+European+Fascism+in+Talk+and+Text&source=bl&ots=B4ojQoNPxm&sig=qGqcT71z0DrUT9x2YyP9-lFiS_8&hl=it&sa=X&ei=fhLOVOSyOtLsaPCdgMAO&ved=0CEUQ6AEwCQ#v=onepage&q=Analysing%20Fascist%20Discourse%3A%20European%20Fascism%20in%20Talk%20and%20Text&f=false|data=2013|editore=Routledge|città=New York|pagine=229–35|curatore=Wodak e Richardson|accesso=13 febbraio 2014|capitolo=The Return of the Ukrainian Far Right: The Case of VO Svoboda|citazione=Durante la Guerra fredda, lo spionaggio statunitense, tedesco occidentale e britannico utilizzarono varie fazioni dell'OUN nella guerra ideologica e in azioni segrete contro l'Unione Sovietica (Breitman e Goda, 2010, pp. 73– 98; Breitman, Goda, Naftali e Wolfe, 2005). Finanziati dalla CIA, che sponsorizzò l'immigrazione di Lebed negli Stati Uniti e lo protesse dal processo penale per crimini di guerra, gli attivisti dell'OUN(z) formarono il nucleo della Proloh Research and Publishing Association, un editore semiaccademico pro-nazionalista}}</ref>
=== Office of Policy Coordination ===
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====Rivoluzione ungherese del 1956====
Nel contesto della [[rivoluzione ungherese del 1956]], John Foster Dulles e Allen Dulles ebbero un ruolo significativo. Il governo degli Stati Uniti, pur esprimendo sostegno al desiderio di libertà del popolo ungherese e a [[Imre Nagy]], adottò infine un approccio cauto, temendo l'[[Spirale bellica|escalation]] in un conflitto più ampio con l'Unione Sovietica. L'amministrazione Eisenhower, compresi i fratelli Dulles, optò per una politica volta a "tenere la pentola sul fuoco" nell'Europa orientale, incoraggiando la graduale erosione dell'influenza sovietica senza rischiare uno scontro diretto, e intervenire solamente dove fosse possibile evitare l'instaurazione del comunismo secondo la dottrina del ''rollback'' ("ributtare indietro"). Una delle principali preoccupazioni era che un intervento diretto degli Stati Uniti, sia militare che tramite azioni segrete, potesse scatenare una [[guerra nucleare]] con l'Unione Sovietica.
[[Radio Free Europe]] ebbe un ruolo importante nella trasmissione delle notizie sulla rivoluzione e sulle reazioni occidentali, nonché nella diffusione di informazioni sul [[Sul culto della personalità e le sue conseguenze|"discorso segreto" di Kruscev]] e sugli sforzi di [[liberalizzazione]] e [[destalinizzazione]] in altri paesi del [[blocco orientale]]. Sebbene le trasmissioni di RFE mirassero a incoraggiare la resistenza, è importante notare che non incitavano esplicitamente alla rivolta armata prima della rivoluzione. La radio sostenne la rivoluzione ungherese, ma molti insorti credettero erroneamente che gli Stati Uniti sarebbero intervenuti contro l'invasione sovietica, cosa che violava la politica proclamata da Dwight Eisenhower, che rifiutò di intervenire militarmente. Dulles difese la radio ma prese le distanze da certi servizi che ventilavano agli insorti l'intervento americano. Gli USA non intervennero, nonostante le richieste di aiuto dei ribelli ungheresi, per timore di una [[Terza guerra mondiale|guerra tra superpotenze]] una volta violati gli [[accordi di Yalta]]. Gli Stati Uniti speravano che l'[[ONU]] assumesse una posizione più decisa, ma alla fine la risposta delle Nazioni Unite fu limitata. Alla fine gli USA si limitarono ad operazioni di salvataggio ed esfiltrazione di insorti ungheresi e dissidenti.<ref>John Foster Dulles and the Diplomacy of the Cold War, 2021</ref> Circa 200.000 ungheresi espatriarono, quasi tutti in [[Austria]], e ci furono 2500 morti. Alcune fonti citano una frase di Allen Dulles secondo cui una rivolta più violenta, anche con un numero elevato di vittime, avrebbe potuto essere più efficace a lungo termine ma probabilmente si sarebbe riferito, in una conversazione privata sulla [[rivolta di Poznań]], ammirata da Dulles,
==== Operazione 40 ====
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[[Categoria:Imprenditori statunitensi]]
[[Categoria:Guerra fredda]]
[[Categoria:Massoni]]
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