Lago di Endine: differenze tra le versioni
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{{Massa d'acqua
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|Immagine = Lago di Endine dal Monte Sparavera.jpg
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}}
Il '''lago di
▲Il '''lago di Èndine''', o '''di Spinone''' (''Lac de Ènden'' o ''Lac de Spinù'' in [[dialetto bergamasco|bergamasco]]), è un [[lago]] della [[provincia di Bergamo]] di 2,1 km². Situato a 337 m [[s.l.m.]] nella [[Val Cavallina]], sviluppa un perimetro di circa 14 chilometri ed è diviso tra i [[Comune medievale|comuni]] di [[Endine Gaiano]], [[Monasterolo del Castello]], [[Ranzanico]] e [[Spinone al Lago]].
[[File:Lago di Endine.jpg|miniatura|Il lago di Endine visto dall'alto|sinistra|222x222px]]
▲== Cenni generali ==
Il lago di Endine si trova in [[Val Cavallina]]
Con una forma allungata, il lago è situato a 340 metri di altitudine ed è alimentato, com'è tipico dei bacini montani, da numerosi [[torrenti]] che scendono dai [[Montagna|monti]] circostanti e ha un unico [[emissario]], il [[Cherio]], che scorre poi nella [[pianura]] per andare a confluire nell'[[Oglio]].▼
Il lago di Endine è stato scavato nei secoli dai ghiacciai.<br />
▲Con una forma allungata,
== Il lago di Endine oggi ==
[[File:Lagodendine0001.jpg|alt=|sinistra|miniatura]]
Il lago, incassato nella stretta valle tra alti rilievi, ha conservato pressoché intatto l'ambiente naturale, classificato in un primo tempo come zona di "rilevante interesse ambientale" dalla [[Regione Lombardia]] e successivamente "[[Aree naturali protette|parco]]" e come tale soggetto a [[Valutazione ambientale strategica|tutela]]<ref>Deliberazione della Giunta Provinciale n.320 Reg. Delibere data 09/06/2005 oggetto: riconoscimento dell'ampliamento del Parco locale di interesse sovracomunale del "LAGO D'ENDINE" interessante i comuni di Endine Gaiano, Monasterolo del Castello, Ranzanico, Spinone al lago (art. 34 della L.R. 30 novembre 1983, N. 86 e art. 3, comma 58 della L.R. 5 gennaio 2000 n. 1).</ref>.
<br />Le rive alternano fitti canneti, luogo di riproduzione della ricca fauna ittica e rifugio per la fauna avicola, a piccole spiagge molto frequentate nei fine settimana dai turisti che vi possono consumare la [[colazione al sacco]] in aree
Le acque, sufficientemente limpide, tendono ad un caratteristico colore verde scuro. Sulla sponda occidentale, oltre la [[Strada statale 42 del Tonale e della Mendola|strada statale 42]], il territorio è intensamente [[Antropizzazione|antropizzato]], soprattutto
Il [[perimetro]] del lago è totalmente percorribile, essendo affiancato sul lato est dalla strada che collega [[Monasterolo del Castello]] a [[Endine Gaiano]]. Qualche chilometro a nord-est di quest'ultimo centro si incontra un altro minuscolo specchio d'acqua, il [[lago di Gaiano]], lungo non più di 200 metri e largo 100, molto rinomato per la pesca al [[Esox lucius|luccio]].
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[[File:Endine lago.jpg|thumb|Vista del lago]]
Nei giorni più freddi dell'inverno il lago si ricopre di uno strato di [[ghiaccio]] e si può percorrere a piedi e in alcuni punti con i [[Pattinaggio su ghiaccio|pattini]] o in [[bicicletta]] (per quanto vietato dai regolamenti comunali per motivi di sicurezza). La percorribilità invernale del lago ghiacciato era sfruttata fino al [[XIX secolo]] per raggiungere da [[Monasterolo del Castello|Monasterolo]] la riva occidentale, attraverso il punto più stretto del lago, là dove il promontorio di [[Monasterolo del Castello|Monasterolo]], tenuto a parco pubblico, si protende verso [[Spinone al Lago]].
Fino a qualche decennio fa era tradizione attendere che, al formarsi della crosta di ghiaccio, il parroco di Endine benedicesse la stessa prima che qualcuno osasse avventurarvisi sopra. Pare che la Curia abbia sconsigliato il parroco dell'assumersi le responsabilità connesse a tale azione e, di conseguenza, la cerimonia della benedizione del ghiaccio è stata abolita.{{citazione necessaria}}
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{{vedi anche|Castello di Monasterolo}}
* '''[[Spinone al Lago]]''', sorto in epoca post-romanica e posto in riva al lago di Endine, è noto per le fonti termali di
* La '''[[Valle del Freddo]]''': in alta [[Val Cavallina]], subito dopo il [[Lago di Gaiano|laghetto di Gaiano]], la [[Valle del Freddo]], conosciuta anche come Valle del Diavolo, è forse il fenomeno naturale più interessante e singolare dell'intero territorio bergamasco per via del suo particolare microclima. In questa località, posta a soli 360 metri di altitudine, cresce infatti un'ampia varietà di [[Flora alpina|flora]] di norma rintracciabile solo a quote superiori a 1500 metri. Tutto ciò avviene perché nel terreno si generano correnti d'aria a temperatura bassissima (2-4 gradi) che fuoriescono da una serie di buche poste nel fondo della valletta e consentono la sopravvivenza, anche durante l'estate, della vegetazione alpina tra cui la [[Leontopodium|stella alpina]]. La [[Valle del Freddo]] è un [[Aree naturali protette|parco]] visitabile nei mesi di [[maggio]], [[giugno]] e [[luglio]].
== Flora ==
<gallery>
Immagine:Lago endine canneto 06.jpg
Immagine:Lago-di-Endine-flora-spontanea-01.jpg
Immagine:Lago-di-Endine-flora-spontanea-02.jpg
Immagine:Lago-di-Endine-flora-spontanea-03.jpg
Immagine:Spinone-valle-del-Tuf-03.jpg|Ciclamini (Cyclamen purpurascens)
Immagine:Lago endine canna palustre Phragmites australis 07.jpg|Phragmites australis
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* [[Silurus glanis|Siluro]]
* [[Tinca tinca|Tinca]]
* [[
* [[Leuciscus muticellus|Vairone]]
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== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
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