Gruppo di forze sovietiche in Germania: differenze tra le versioni
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{{unità militare
|Categoria = misto
|Nome = Gruppo di forze sovietiche in Germania<br
|Immagine = Soviet tanks in Berlin 1961.jpg
|Didascalia = Carri [[T-54/55|T-55]] del Gruppo di forze sovietiche in Germania durante il drammatico confronto del [[Checkpoint Charlie]] nel corso della [[
|Attiva = 1945–1994
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|Nazione = {{SUN}}<br />{{RUS}}
|Servizio = {{simbolo|Red Army flag (Fictitious).svg|20|bordo}} [[Armata Rossa]] <br/>{{simbolo|Flag of the Russian
|Tipo = Gruppo di forze
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|Ref =
}}
Il '''Gruppo di forze sovietiche in Germania''' ({{russo|Группа советских войск в Германии|Gruppa sovetskich vojsk v Germanii}}, in sigla: ГСВГ, ''GSVG''), era la denominazione assegnata ai reparti dell'[[Sovetskaja Armija|Esercito sovietico]], schierate in [[Repubblica Democratica Tedesca|Germania
Il Gruppo di forze sovietiche in Germania fu per tutto il lungo periodo della [[guerra fredda]] l'elemento militare fondamentale dello schieramento del [[Patto di Varsavia]], ed era costituito dalle unità dell'esercito sovietico più preparate e meglio equipaggiate; mantenute al massimo livello di prontezza operativa, le unità del GSVG erano ritenute in grado di effettuare grandi e rapide manovre offensive. La dirigenza politico-militare della [[
Con la fine della guerra fredda, lo scioglimento del [[Patto di Varsavia]] e la [[dissoluzione dell'Unione Sovietica]], le forze sovietiche in Germania furono ordinatamente richiamate in patria con tutto il loro materiale; le operazioni di ritirata si conclusero nel 1994 dopo il completamento della [[riunificazione tedesca]].
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== Storia ==
=== Origine e organizzazione iniziale ===
Il raggruppamento di forze sovietiche in Germania prese origine dalle vicende finali della [[seconda guerra mondiale]] in [[Europa]] e dalle circostanze concrete della vittoria dell'[[Armata Rossa]]; la [[battaglia di Berlino|battaglia conclusiva di Berlino]] aveva visto la partecipazione di un enorme complesso di forze sovietiche che avevano invaso i territori orientali tedeschi e si erano congiunti con gli Alleati occidentali lungo la linea dell'[[Elba (fiume)|Elba]]. Dopo la resa incondizionata della [[Germania nazista|Germania]] il 7-8 maggio 1945, [[Iosif Stalin|Stalin]]
[[File:Allies at the Brandenburg Gate, 1945.jpg|thumb|left|upright=1.2|Alti comandanti alleati a [[Berlino]] nel 1945 dopo la vittoria sulla [[Germania nazista]]; al centro da sinistra il maresciallo [[Georgij Konstantinovič Žukov|Georgij Žukov]], il maresciallo [[Bernard Law Montgomery|Bernard Montgomery]], il maresciallo [[Konstantin Konstantinovič Rokossovskij|Konstantin Rokossovskij]]]]
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La direttiva del 29 maggio 1945, firmata da Stalin e dal [[Capo di stato maggiore generale delle Forze armate sovietiche|capo di stato maggiore dell'Armata Rossa]], generale [[Aleksej Innokent'evič Antonov|Aleksej Antonov]], precisava dettagliatamente le forze assegnate al comando delle truppe d'occupazione e assegnava gli incarichi di comando; secondo questa direttiva era previsto che rimanessero in Germania tre armate carri delle guardie, tre armata d'assalto e due armate combinate, tra cui la famosa [[8ª Armata delle guardie]]. Le forze sovietiche avrebbero occupato un territorio di circa 107.000 chilometri quadrati abitato da una popolazione di circa 18.600.000 persone. Inizialmente, il quartier generale delle forze sovietiche d'occupazione venne stabilito a [[Potsdam]] ma nel 1946 venne trasferito a [[Wünsdorf]], dove sarebbe rimasto per tutto il periodo della sua esistenza<ref>AA.VV., ''Guerra oggi. USA-URSS'', n. 2, p. 19.</ref>. L'impegnativo problema del reperimento e adeguamento delle strutture logistiche destinate alle forze sovietiche, che ammontavano a diverse centinaia di unità e formazioni, venne risolto soprattutto con l'utilizzo di basi militari e luoghi di addestramento in precedenza a disposizione della [[Wehrmacht]].
Nei primi anni del dopoguerra il Gruppo di forze sovietiche d'occupazione in Germania era formato da circa 2,9 milioni di soldati e le sue missioni principali inizialmente furono soprattutto la protezione dei confini della zona sovietica e la partecipazione ai programmi perseguiti dall'amministrazione militare per rimuovere l'influenza residua del
=== Missioni e struttura delle forze sovietiche in Germania ===
L'organizzazione delle forze sovietiche in Germania venne modificata numerose volte nel corso del tempo; l'Armata Rossa procedette ben presto alla smobilitazione di una parte dei suoi reparti e al ritorno in patria dei soldati richiamati per la guerra; le prime armate a partire furono la 5ª Armata d'assalto e la 47ª Armata. Gli effettivi presenti sul territorio tedesco diminuirono in modo molto significativo e alla fine del 1947 erano ridotti a 350.000 soldati; con l'aggravarsi della tensione tra le grandi potenze in conseguenza dell'inizio della [[
Dopo l'abolizione delle funzioni di occupazione nel 1954 il "Gruppo di forze sovietiche di occupazione" prese la denominazione dal 24 marzo 1954 di "Gruppo di forze sovietiche in Germania" (GSVG); la base giuridica formale per la presenza delle truppe sovietiche sul territorio tedesco era costituita dall'accordo sulle relazioni tra Unione Sovietica e [[Repubblica Democratica Tedesca]] del 1955 e dall'accordo sul "soggiorno temporaneo di truppe sovietiche sul territorio della DDR" del 1957. In quell'anno il controllo e la protezione dei settori di confini venne assegnato ufficialmente al personale della DDR, mentre il Gruppo di forze sovietiche mantenne l'autorità di controllo sui posti confine presenti all'interno dell'area di Berlino, divisa tra settore occidentale e settore orientale.
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Il Gruppo di forze sovietiche in Germania mantenne un proprio stile di vita, con le sue tradizioni, la sua atmosfera e un livello culturale e di benessere molto superiore a quello presente nei distretti militari interni dell'Unione Sovietica; in totale durante la sua lunga esistenza nel Gruppo di forze in Germania prestarono servizio 8,5 milioni di soldati dell'esercito sovietico, tra cui 1.171 Eroi dell'Unione Sovietica, comprese 26 persone che ricevettero l'onorificenza due volte e due (il maresciallo Žukov e l'ufficiale-pilota [[Ivan Nikitovič Kožedub]]) a cui fu assegnata per tre volte.
La missione strategica principale del Gruppo di forze sovietiche consisteva ufficialmente nella protezione dei confini occidentali del [[Patto di Varsavia]], l'alleanza stipulata nel 1955 tra i paesi comunisti dell'[[Europa centrale]]
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File:Bundesarchiv Bild 183-55264-0001, Nettelstedt, Sowjetsoldaten, Wiederaufbau einer LPG.jpg|Soldati sovietici impegnati in lavori di scavo nel 1958
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Mentre negli anni seguenti gli effettivi e gli armamenti del GSVG aumentarono progressivamente nel 1979-80, sulla base di una risoluzione del governo centrale sovietico, circa 20.000 militari, 1.000 carri armati e molto equipaggiamento fu ritirato dal territorio tedesco, compresa la 6ª Divisione corazzata delle guardie di stanza a [[Wittenberg]]. Dopo questa riduzione, peraltro gli effettivi del Gruppo di forze sovietiche in Germania tornarono a salire, mentre dal punto di vista operativo, dal 1984 al 1992 il GSVG venne subordinato direttamente all'Alto comando sovietico della direttrice occidentale con sede a [[Legnica]] in [[Polonia]].
I capi delle [[
Mentre la pianificazione strategica dell'Unione Sovietica e del Patto di Varsavia in teoria assegnava al GSVG compiti essenzialmente difensivi, la percezione presente nella dirigenza politico-militare della NATO sul ruolo e il significato operativo del Gruppo di forze sovietiche in Germania era molto diversa. Durante tutto il periodo della
Le esercitazioni militari erano svolte indipendentemente dalla NVA anche se esisteva un accordo chiamato rafforzamento della cooperazione militare che prevedeva dispiegamenti e operazioni assieme ad altri paesi socialisti del patto di Varsavia tra cui anche la DDR. Tuttavia le missioni
I capi politico-militari della NATO ritenevano che il Gruppo di forze sovietiche in Germania si stesse preparando e addestrando intensamente per una guerra offensiva contro i paesi occidentali; veniva considerato particolarmente minaccioso un attacco attraverso le pianure della [[Bassa Sassonia]], difeso dai reparti tedeschi, britannici, olandesi e belgi del [[Northern Army Group]], dove il GSVG avrebbe potuto far avanzare la [[2ª Armata corazzata delle guardie]] e la 3ª Armata d'assalto, equipaggiate con cinque divisioni corazzate, e soprattutto un attacco direttamente verso il [[Reno]] attraverso il [[varco di Fulda]], difeso dalle unità del [[Allied Force Command Heidelberg|Central Army Group]] comprendente le migliori divisioni dell'[[United States Army|Esercito americano]], dove si attendeva un'offensiva della [[8ª Armata delle guardie]] e della [[1ª Armata corazzata delle guardie]] che disponevano di altre cinque divisioni corazzate<ref>AA.VV., ''Guerra in tempo di pace dal 1945'', pp. 272-273.</ref>. Una terza area di possibile offensiva sovietica era ritenuta il cosiddetto "corridoio di Hof" che avrebbe aperto la strada per [[Monaco di Baviera]]<ref>AA.VV., ''Guerra in tempo di pace dal 1945'', pp. 272.</ref>.
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File:T-80 during maneuvers.JPEG|Carri armati [[T-80]] sovietici in addestramento negli [[anni ottanta]]
File:T-72A tank on parade.jpg|Carro armato sovietico [[T-72]]
File:2S5 Giatsint-S, transported by rail.JPEG|Artiglieria semovente di tipo [[2S5 Giatsint-S]]
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[[File:Bundesarchiv Bild 175-14676, Leipzig, Reichsgericht, russischer Panzer.jpg|thumb|upright=1.2|Carri sovietici [[IS (carro armato)|JS II]] in azione a [[Lipsia]] durante la [[Moti operai del 1953 nella Germania Est|rivolta in Germania Est]] nel 1953]]
Il potente strumento bellico costituito dal Gruppo di forze sovietiche in Germania era stato creato dai capi politico-militari allo scopo di bloccare la possibile influenza occidentale sui
[[File:Checkpoint charlie 1961.jpg|thumb|left|upright=1.3|Carri armati sovietici T-55 della VII compagnia/III battaglione/68º reggimento corazzato delle guardie ([[6ª Divisione fucilieri motorizzata delle guardie]]), davanti al [[Checkpoint Charlie]] a Berlino durante la [[Crisi di Berlino del 1961|crisi del 1961]]]]
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Dopo aver preso parte alla situazione di grave tensione sorta tra gli ex alleati della coalizione anti-hitleriana a Berlino in occasione del [[Blocco di Berlino|blocco del 1948-1949]], le forze sovietiche in Germania dovettero intervenire militarmente per la prima volta in una situazione di crisi all'interno del Blocco orientale nel 1953 in occasione Dei [[Moti operai del 1953 nella Germania Est|moti operai di protesta in Germania democratica]]<ref>AA.VV., ''Guerre in tempo di pace dal 1945'', p. 28.</ref>. La rivolta venne rapidamente schiacciata a Berlino il 17 giugno 1953 dall'arrivo delle forze meccanizzate sovietiche che non esitarono ad aprire il fuoco provocando alcune decine di morti tra i dimostranti. Il Gruppo di forze sovietiche in Germania fece intervenire per soffocare militarmente le proteste, la 1ª Divisione motorizzata e la 12ª Divisione corazzata delle guardie che impiegarono oltre 600 carri armati [[T-34]].
Nel 1961 in occasione della [[Crisi di Berlino del 1961|nuova crisi di Berlino]], le forze sovietiche in Germania
Nell'agosto 1968 infine il Gruppo di forze sovietiche in Germania ricevette la missione operativa più impegnativa della sua storia; nel quadro della cosiddetta operazione Danubio, l'[[invasione della Cecoslovacchia da parte del Patto di Varsavia]] per soffocare i programmi di autonomia e riforma della [[Primavera di Praga]] che sembravano mettere in pericolo la coesione dell'intero sistema di alleanze dell'Unione Sovietica, le truppe sovietiche del GSVG organizzarono e condussero a termine con grande efficienza la missione completando l'occupazione di sorpresa del territorio cecoslovacco praticamente senza incontrare resistenza<ref>AA.VV., ''Guerre in tempo di pace dal 1945'', pp. 260-261.</ref>.
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Il Gruppo di forze sovietiche in Germania fece intervenire in Cecoslovacchia la 1ª Armata corazzata delle guardie e la 20ª Armata delle guardie, insieme a un contingente della 16ª Armata aerea, mentre aliquote dell'8ª Armata delle guardie proteggevano il confine cecoslovacco verso ovest in caso di minacce provenienti dalle nazioni occidentali. In totale parteciparono all'operazione Danubio la 9ª Divisione corazzata delle guardie, l'11ª Divisione corazzata delle guardie, la 6ª Divisione motorizzata delle guardie, la 14ª Divisione motorizzata delle guardie, la 20ª Divisione motorizzata delle guardie, la 27ª Divisione motorizzata delle guardie e la 35ª Divisione motorizzata delle guardie, equipaggiate con oltre 2.000 carri armati; le perdite del GSVG furono di soli 35 militari morti.
Dopo questo intervento contro un alleato del Patto di Varsavia, il Gruppo di forze sovietiche in Germania non fu più impiegato in azioni reali nonostante i crescenti segni di disgregazione presenti in particolare in Polonia nel corso degli [[anni '70]] e [[anni '80|'80]]; il GSVG trascorse gli ultimi anni della sua esistenza impegnato a fronteggiare le forze della NATO lungo il confine tra le due Germanie e a migliorare, con periodiche e frequenti manovre di addestramento, la sua prontezza operativa in caso di esplosione di una crisi globale. Nonostante l'atmosfera di forte tensione soprattutto durante la prima metà degli anni '80 e le innumerevoli pianificazioni operative predisposte dagli alti comandi dei due campi per affrontare ogni possibile complicazione, la situazione tra le due forze militari pesantemente armate non degenerò mai in conflitto aperto.
=== Ritiro delle forze sovietiche dalla Germania Est ===
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[[File:RIAN archive 478097 Equipment and gear checkup before departure.jpg|thumb|upright=0.9|Militari sovietici impegnati nelle operazioni di carico dei materiali prima della partenza dalla Germania]]
I clamorosi eventi che ebbero inizio nell'estate 1989 nelle nazioni del
[[File:RIAN archive 477983 Soviet military equipment loaded in Rostock.jpg|thumb|left|Operazioni di carico di materiali militari sovietici dal porto di [[Rostock]] nel 1991]]
La ritirata del Gruppo di forze sovietiche in Germania fu uno dei più grandi trasferimenti di truppe in tempo di pace della storia militare e, nonostante le difficoltà, venne eseguita secondo i piani e si concluse come previsto nell'agosto 1994. Il programma di ritiro ebbe inizio con la partenza già alla fine del 1990 della 12ª Divisione corazzata delle guardie e della 7ª Divisione corazzata delle guardie, a cui seguì il richiamo del quartier generale della 3ª Armata d'assalto. Entro il 24 giugno 1991 inoltre venne completato il trasferimento fuori dal territorio tedesco dell'intero arsenale delle armi nucleari disponibili nei depositi del Gruppo di forze in Germania. La precipitosa e inattesa [[dissoluzione dell'Unione Sovietica]] alla fine del 1991 complicò ulteriormente il programma di ritiro delle forze; con un decreto del 4 marzo 1992 la presidenza della [[Russia|Federazione
Il ritiro delle truppe sovietiche si svolse in massima parte negli anni 1992 e 1993, dopo lo scioglimento dell'Unione e il processo venne ulteriormente accelerato dopo un accordo tra [[Boris Nikolaevič El'cin]] e il cancelliere tedesco [[Helmut Kohl]]. Nel periodo complessivo di tre anni e otto mesi furono trasferiti dalla Germania alla [[Russia]], sei armate, ventidue divisioni (otto fucilieri motorizzati, otto di carri armati, una di artiglieria, cinque divisioni aeree) 49 brigate, 42 reggimenti autonomi e 123.629 pezzi di armamento e equipaggiamento: 4.288 carri armati, 8.208 veicoli blindati, 3.664 cannoni e mortai, 105.144 autoveicoli e altri macchinari, 1.374 aerei e elicotteri.
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Il contingente sovietico disponeva sul territorio tedesco di un rilevante numero di immobili, impiegati come residenze del personale, magazzini, fabbriche, depositi, per un valore stimato in circa 28 miliardi di [[Dollaro statunitense|dollari]]. Nel corso del programma di ritiro la direzione del ministero della Difesa di Russia riconsegnò progressivamente queste strutture al governo tedesco; in totale 21.111 edifici ubicati in 777 centri. Gli esperti russi calcolarono che il risarcimento per il passaggio di proprietà ammontasse a 7,35 miliardi di dollari; in pratica tuttavia le autorità tedesche pretesero una forte compensazione per gli asseriti danni ambientali e alle proprietà; pertanto alla fine dopo alcuni colloqui, la parte russa ricevette solo 385 milioni di dollari a titolo di risarcimento per le strutture definitivamente abbandonate del disciolto Gruppo di forze sovietiche in Germania.
Le truppe in partenza hanno smantellato tutto il materiale utile come lastre di vetro, termosifoni e attrezzature sanitarie dalle basi militari. Presso
Anche il danno ecologico su suolo tedesco era di proporzioni catastrofiche, per più di mezzo secolo sono stati stipati nelle caserme agenti inquinanti e armamenti inutilizzati. I costi di pulizia sostenuti dal governo federale erano di 10 milioni di marchi.<ref>[https://www.washingtonpost.com/archive/politics/1994/09/01/russian-troops-leave-germany/65e3176c-fbe6-47c4-979d-f5fdcb259f6c/ RUSSIAN TROOPS LEAVE GERMANY]</ref>
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** 79º Corpo fucilieri
** [[File:RAF_A_emb-Armoured_forces1936.gif|22px]] [[9º Corpo corazzato]]
** [[File:RAF_A_emb-Armoured_forces1936.gif
* [[5ª Armata d'assalto]] -
** 9º Corpo di fucileri
** [[File:Soviet Guards Order.png|22px]] 26º Corpo fucilieri delle guardie
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** [[File:Soviet Guards Order.png|22px]] 29º Corpo fucilieri delle guardie
** [[File:Soviet Guards Order.png|22px]] 4º Corpo fucilieri delle guardie
▲** [[File:RAF_A_emb-Armoured_forces1936.gif|22px]][[File:Soviet Guards Order.png|22px]] [[11º Corpo corazzato]]
* 47ª Armata [[Halle (Saale)|Halle]]
** 77º Corpo fucilieri
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** [[File:RAF_A_emb-Armoured_forces1936.gif|22px]] 9ª Divisione corazzata – [[Riesa]]
** [[File:RAF_A_emb-Armoured_forces1936.gif|22px]][[File:Soviet Guards Order.png|22px]] [[11º Corpo corazzato delle guardie|11ª Divisione corazzata delle guardie]] – [[Dresda]]
** [[File:Soviet Guards Order.png|22px]] [[20ª Divisione fucilieri motorizzata delle guardie "Ciscarpazia-Berlino"|20ª Divisione fucilieri motorizzata delle guardie]] – [[Grimma]]
* [[File:RAF_A_emb-Armoured_forces1936.gif|22px]][[File:Soviet Guards Order.png|22px]] [[2ª Armata corazzata delle guardie]] – [[Fürstenberg/Havel]]
** [[File:RAF_A_emb-Armoured_forces1936.gif|22px]][[File:Soviet Guards Order.png|22px]] [[9º Corpo corazzato delle guardie|16ª Divisione corazzata delle guardie]] – [[Neustrelitz]]
** [[File:Soviet Guards Order.png|22px]] 21ª Divisione fucilieri motorizzata delle guardie – [[Perleberg]]
** [[File:Soviet Guards Order.png|22px]] [[74ª Brigata fucilieri motorizzata delle guardie "Zvenigorodka-Berlino"|94ª Divisione fucilieri motorizzata delle guardie]] – [[Schwerin]]
** 207ª Divisione fucilieri motorizzata – [[Stendal]]
* [[3ª Armata d'assalto]] – [[Magdeburgo]]
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** [[File:RAF_A_emb-Armoured_forces1936.gif|22px]][[File:Soviet Guards Order.png|22px]] 32ª Divisione corazzata delle guardie – [[Jüterbog]]
** [[File:Soviet Guards Order.png|22px]] 35ª Divisione fucilieri motorizzata delle guardie – [[Potsdam|Krampnitz]]
** [[File:RAF_A_emb-Armoured_forces1936.gif|22px]][[File:Soviet Guards Order.png|22px]] [[
* 16ª Armata aerea – [[Zossen]]
** 6ª Divisione aerea caccia delle guardie – [[Merseburg]]
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== Vita delle truppe nella Germania Est ==
Durante la permanenza durata
Tramite accordi governativi i soldati sovietici prestavano aiuto in caso di calamità naturali o incidenti di grande portata.
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I militari sovietici usavano invece mantenere rapporti di amicizia e scambi di lettere con le truppe della NVA<ref>[https://www.mdr.de/zeitreise/artikel94768.html Alltag der Sowjetsoldaten in der DDR]</ref>.
Anche dopo la riunificazione della Germania in alcune città il numero di soldati superava non di poco la popolazione locale creando così tensioni tra le due parti, altrove si formarono gruppi di protesta che arrivarono anche a penetrare nei perimetri di sicurezza
Dopo il crollo del muro di Berlino lo Spiegel affermò che l'aiuto per l'unificazione delle Germanie venne principalmente dai paesi occidentali demonizzando la controparte russa come mera forza di occupazione e aumentando di conseguenza i già presenti sentimenti di odio della popolazione civile.
Opposta fu la reazione dei soldati, ormai russi e non più sovietici, durante le operazioni di ritiro tra il 1990 e il 1994. Gran parte di essi era costretta a tornare alla vita di tutti i giorni, sottopagata e in condizioni spesso peggiori rispetto alla Germania; vista anche la disgregazione del neoformato esercito russo molti di loro si sarebbero dovuti integrare nuovamente nella vita civile con conseguente perdita di tanti privilegi. Il governo tedesco stanziò circa 130 milioni di marchi per offrire a queste persone corsi professionali in svariati ambiti tra cui l'informatica e il marketing per permettere a loro un'integrazione nella società civile più facile.<ref>{{Cita news|lingua=en
== Galleria d'immagini ==
Riga 323:
* [[Patto di Varsavia]]
* [[Guerra fredda]]
* [[NATO]]
* [[United States Army Europe]]
== Altri progetti ==
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