Barriera corallina: differenze tra le versioni
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==Descrizione==
Nell'immaginario collettivo e non solo, le barriere coralline rappresentano un mondo sommerso variopinto e altamente ricco in [[biodiversità]]. Le caratteristiche uniche dell'[[habitat]] che si crea a ridosso dei ''reefs'' (altro modo, anglosassone, per riferirsi alle barriere) sono dovute alla presenza dei coralli stessi che offrono riparo e protezione a migliaia di specie.
La parte superiore delle barriere coralline, termine oggi riservato esclusivamente a quelle di maggiori dimensioni e poste lontano dalla costa (Grande Barriera australiana, [[Belize]], ecc), fino a 5 m di profondità, è un ambiente ad alto o altissimo irraggiamento solare. Pochi cm al di sotto della superficie dell'acqua si possono raggiungere i {{Val|100000|ul=lux}}. Ma già a {{M|50|ul=cm}} di profondità, la quantità di luce si dimezza, attestandosi intorno ai {{Val|50000|-|70000|u=lux}} nella fascia dei {{val|3|–|5|u=m}}.
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=== Riproduzione dei coralli ===
[[File:Coral Spawning (38797556434).jpg|miniatura|439x439px|Riproduzione dei coralli (''spawning'')]]
I coralli si riproducono sia sessualmente che asessualmente. Un singolo polipo utilizza entrambe le modalità riproduttive durante la sua vita. I coralli si riproducono sessualmente mediante fecondazione interna o esterna. Le cellule riproduttive si trovano sui mesenteri, membrane che si irradiano verso l'interno dallo strato di tessuto che riveste la cavità dello stomaco. Alcuni coralli adulti maturi sono ermafroditi; altri sono esclusivamente maschi o femmine. Alcune specie cambiano sesso man mano che crescono.
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== Biodiversità delle barriere coralline ==
[[File:Mimic goatfish coral reef Howland Island 2023.png|miniatura|435x435px|Le barriere coralline ospitano una ricchissima biodiversità
Le barriere coralline formano alcuni degli ecosistemi più produttivi del mondo, fornendo habitat marini complessi e vari che supportano un'ampia gamma di altri organismi.
Sebbene occupino solo circa l'1% dei mari e degli oceani del pianeta, le barriere coralline ospitano più del 25% della biodiversità marina globale, questo rende le barriere coralline dei veri e propri [[Punto caldo di biodiversità|''hot spot'' di biodiversità]].
La biodiversità marina delle barriere coralline è dominata dal [[benthos]], che rappresenta circa il 95% della biodiversità totale di questi ecosistemi,
Le barriere coralline ospitano una ricchissima varietà di [[Animalia|animali]] [[Invertebrata|invertebrati]], tra cui [[Porifera|poriferi]] (spugne), [[Cnidaria|cnidari]] ([[Anthozoa|coralli]], [[Gorgonia|gorgonie]], [[Actiniaria|attinie]] o [[Actiniaria|anemomi di mare]], [[Pennatulacea|pennatule]], [[Medusa (zoologia)|meduse]]), [[Platyhelminthes|platelminti]] (vermi piatti), [[Annelida|anellidi]] (vermi segmentati), [[Mollusca|molluschi]] ([[Bivalvia|bivalvi]], [[Gastropoda|gasteropodi]], [[Cephalopoda|cefalopodi]]), [[Bryozoa|briozoi]], [[Brachiopoda|brachiopodi]], [[Nemertea|nemertini]], [[Crustacea|crostacei]] ([[Caridea|gamberetti]], [[Palinuridae|aragoste]], [[Odontodactylus scyllarus|canocchie]], [[Gambero|gamberi]], [[Brachyura|granchi]], [[Paguridae|paguri]]), [[Echinodermata|echinodermi]] ([[Echinoidea|ricci di mare]], [[Asteroidea|stelle di mare]], [[Ophiuroidea|stelle serpentine]], [[Holothuroidea|cetrioli di mare]], [[Crinoidea|gigli di mare]]), [[Ascidiacea|ascidie]].
Tra gli animali [[Vertebrata|vertebrati]], le barriere coralline ospitano una ricchissima diversità di [[Pesce|pesci]] appartenenti a diverse famiglie, sia [[Chondrichthyes|pesci
Alcune specie si nutrono direttamente di coralli, mentre altre pascolano di alghe sulla barriera corallina. La biomassa della barriera corallina è positivamente correlata alla diversità delle specie.
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== Pericoli per l'ecosistema della barriera corallina ==
[[File:Restoring a Reef - 3749301185.jpg|thumb|right|Un biologo del [[Florida Keys National Marine Sanctuary]] fotografa i danni che una barca ha causato alla barriera corallina, arenandosi su di essa
Purtroppo questi ecosistemi sono molto fragili e sono minacciati, direttamente o indirettamente, dall'attività umana.<ref name="Zanichelli" /> Pesca a strascico e ancore possono danneggiarle significativamente, mentre l'uso indiscriminato (fortunatamente bandito anni fa) del [[veleno]] per stordire i pesci e il commercio in [[acquariofilia]] ha causato in alcune zone una morìa a ''macchia di leopardo'' dei polipi che si trovavano nella zona.
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È recente l'allarme degli scienziati riguardo alle barriere coralline presenti nell'[[Oceano Indiano]]: qui più di ogni altra parte si registra un [[Riscaldamento globale|aumento delle temperature]]<ref name="Zanichelli" /> specialmente nelle aree interessate dal fenomeno di [[El Niño]] come le isole [[Seychelles]], presso le quali si è osservata nel [[1998]], in concomitanza al fenomeno meteorologico, la perdita del 90% dei coralli {{Senza fonte}}.
Una previsione conservativa è quella di alcuni scienziati dell'[[Università del Queensland|Università Australiana del Queensland]], che prevedono la morte della Grande Barriera Corallina entro 50 anni a causa dell'innalzamento delle temperature medie dell'acqua (previsti incrementi da 2 a 6
Uno dei problemi delle barriere coralline è il tempo che i coralli impiegano per riprendersi dai danni, infatti molti di esse crescono pochi centimetri l'anno. Alcuni ricercatori hanno trovato un modo per riparare le barriere: i coralli per ricrearsi devono essere attaccati a uno substrato solido e devono ricevere un flusso d'acqua continuo, in questo modo i ricercatori hanno costruito dei piccoli telai in acciaio a cui erano attaccati i frammenti di coralli vivi. Questi telai in acciaio, detti stelle della barriera corallina, hanno portato ad un aumento della crescita dei coralli<ref name="Nature" />.
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[[File:Bleached coral reef.png|miniatura|414x414px|Sbiancamento dei coralli]]
Una delle minacce più importanti per le barriere coralline negli ultimi anni è il cosiddetto fenomeno dello '''sbiancamento dei coralli''' ('''''coral bleaching'''''), sempre più frequente e dannoso a causa dei recenti [[Cambiamento climatico|cambiamenti climatici]] globali.
[[File:Bleached coral, Acoropora sp.jpg|miniatura|416x416px|Sbiancamento nel corallo tropicale ''[[Acropora]]''
Lo sbiancamento dei coralli è un fenomeno che si verifica quando i coralli espellono le loro alghe simbionti (le zooxantelle) che vivono nei loro tessuti, facendoli apparire bianchi o molto chiari. Questo processo è spesso innescato da stress ambientali, come l'aumento della temperatura dell'acqua, l'acidifcazione dell'acqua o l'inquinamento. Questo fenomeno è quindi molto dannoso per l'ecosistema della barriera corallina, dal momento che le zooxantelle forniscono ai coralli fino al 90% del loro fabbisogno energetico attraverso la fotosintesi, e partecipano attivamente alla biocostruzione della struttura carbonatica.
[[File:Keppelbleaching.jpg|miniatura|422x422px|Un corallo sbiancato a causa delle alte temperature dell'acqua
Temperature elevate, anche di pochi gradi, possono stressare i coralli e indurli a espellere le zooxantelle. In genere il fenomeno dello sbiancamento si verifica quando la temperatura dell'acqua si mantiene a lungo oltre i 30 °C. Questo è molto preoccupante soprattutto in un'ottica di cambiamenti climatici e di riscaldamento globale: i fenomeni di sbiancamento dei coralli potrebbero aumentare sempre di più a causa del progressivo aumento delle temperature, con effetti devastanti per la biodiversità e per l'ecosistema.
[[File:NMSAS - coral bleaching (27416199680).jpg|miniatura|423x423px|Confronto tra un corallo in salute e un corallo sbiancato
L'aumento della [[Anidride carbonica|CO<small>2</small>]] nell'atmosfera porta a un'[[acidificazione degli oceani]], che può influenzare negativamente la salute dei coralli.
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Le conseguenze dello sbiancamento sono diverse. Innanzitutto si ha perdita di colore: i coralli perdono il loro colore vivace e appaiono bianchi o pallidi. Se lo stress persiste, i coralli possono morire di fame, poiché le zooxantelle forniscono loro gran parte dell'energia. Lo sbiancamento dei coralli può portare alla perdita di specie marine che dipendono dalle barriere coralline per il cibo e il riparo, comportando quindi un drastico calo di biodiversità. Molte comunità dipendono dalle barriere coralline per il turismo, la pesca e la protezione dalle tempeste, quindi lo sbiancamento può avere gravi conseguenze economiche e sociali.
[[File:Bleachedcoral.jpg|miniatura|423x423px|Gli effetti devastanti dello sbiancamento dei coralli nell'ecosistema della barriera corallina
[[File:NOAA scuba diver surveying bleached corals.jpg|miniatura|426x426px|Un biologo marino
* Contrastare il surriscaldamento dell’atmosfera: invertire la rotta delle emissioni per evitare non solo che l’atmosfera si riscaldi sempre di più – e con essa gli oceani – ma soprattutto diminuire la quota di CO2 aerodispersa che, inevitabilmente, entrando a contatto con le acque oceaniche vi si discioglie, acidificandoli. L’acidificazione delle acque oceaniche comporta un abbassamento del pH che, insieme allo stress da calore, causa lo sbiancamento dei coralli.
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* La barriera corallina della Nuova Caledonia, la seconda doppia barriera corallina più lunga, che copre 1.500 chilometri (930 mi)
* La barriera corallina di Andros, Bahamas, la terza più grande, dopo la costa orientale dell'isola di Andros, Bahamas, tra Andros e Nassau
* Il Mar Rosso: include barriere coralline di 6.000 anni situate lungo una costa di 2.000
* Il Florida Reef Tract, la più grande barriera corallina continentale degli Stati Uniti e la terza più grande barriera corallina, si estende da Soldier Key, situata nella baia di Biscayne, alle Dry Tortugas nel Golfo del Messico
* Pulley Ridge: la barriera corallina fotosintetica più profonda, Florida
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L'acqua può passare attraverso le barriere coralline in vari modi, inclusi anelli di corrente, onde di superficie, onde interne e cambiamenti di marea. Il movimento è generalmente creato dalle maree e dal vento. Poiché le maree interagiscono con la batimetria variabile e il vento si mescola con l'acqua superficiale, si creano onde interne. Un'[[onda interna]] è un'[[onda di gravità]] che si muove lungo la stratificazione di densità all'interno dell'oceano. Quando una particella d'acqua incontra una densità diversa, oscilla e crea onde interne. Sebbene le onde interne abbiano generalmente una frequenza inferiore rispetto alle onde di superficie, spesso si formano come un'unica onda che si rompe in più onde quando colpisce una pendenza e si sposta verso l'alto. Questa rottura verticale delle onde interne causa un significativo rimescolamento diapicale e turbolenza. Le onde interne possono agire come pompe di nutrienti, portando in superficie plancton e acqua fresca ricca di sostanze nutritive.
La struttura irregolare caratteristica della batimetria della barriera corallina può migliorare la miscelazione e produrre sacche di acqua più fresca e contenuto variabile di nutrienti. L'arrivo di acqua fresca e ricca di sostanze nutritive dalle profondità a causa delle onde interne e dei fori di marea è stato collegato ai tassi di crescita di alimentatori in sospensione e alghe bentoniche, nonché di plancton e organismi larvali. L'alga ''Codium isthmocladum'' reagisce alle fonti di nutrienti delle acque profonde perché i loro tessuti hanno diverse concentrazioni di nutrienti a seconda della profondità. Le aggregazioni di uova, organismi larvali e plancton sulle barriere coralline rispondono alle intrusioni di acque profonde. Allo stesso modo, quando le onde interne e i fori si muovono verticalmente, gli organismi larvali che vivono in superficie vengono trasportati verso la riva. Ciò ha un'importanza biologica significativa per gli effetti a cascata delle catene alimentari negli ecosistemi delle barriere coralline e potrebbe fornire un'altra chiave per sbloccare il paradosso.
I cianobatteri forniscono nitrati solubili tramite la fissazione dell'azoto.
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